Salve buonasera . Ma mangiare alle ore 21 o 21.30 massimo comporta variazioni a livello di perdita d

Buongiorno, l'ora in cui si consuma il pasto non incide sulla perdita o sull'aumento di peso, perchè ciò che conta è l'introito e il dispendio energetico complessivo (quindi le calorie assunte e consumate durante la giornata).
Se però cenare più tardi porta ad arrivare al pasto con una fame eccessiva o a consumare alimenti fuori dal pasto per compensare, allora può sfociare in alcuni casi in un surplus calorico e quindi essere correlato ad un aumento di peso.
Cordiali saluti, Dott.ssa Diletta Inghilleri

Salve, come orario cambia poco, il discorso di "mettere grasso" dipende in primis dall'introito calorico GIORNALIER (oltre ovviamente la predisposizione genetica/ormonale). Tuttavia considera che per riposare "bene" l'ultimo pasto della giornata va effettuato a distanza di almeno 3 ore di quando si va a coricare. Il discorso è diverso se ad esempio fa un lavoro notturno. Se poco dopo vai a dormire, beh allora dovresti fare una cena più leggera.

Salve, la perdita di peso dipende esclusivamente da un eccesso di quantità alimenti consumati (surplus calorico). Questo vuol dire che non c'è alcuna differenza nel mangiare alle ore 10 o alle ore 21 in questo caso. Se però lei consuma uno spuntino/pasto in più dopo cena rispetto alla sua solita alimentazione, questo può impattare sul peso.
Cordialmente,
dottoressa Giorgia Valente

Assolutamente no, non c'entra il grasso con l'orario

Buongiorno, a livello di perdita o aumento di peso non c'è alcuna differenza, quello che conta è solamente l'introito calorico giornaliero. Le uniche problematiche che potrebbe avere sono relative ad una digestione peggiore se si corica subito dopo.

Cordiali saluti

In sé, l’orario dei pasti non determina direttamente un aumento di massa grassa, se l'introito calorico giornaliero e la qualità della dieta sono adeguati. Tuttavia, esistono alcune considerazioni:

Il pasto serale troppo abbondante e vicino all’ora di andare a dormire può compromettere la digestione e il metabolismo notturno, favorendo infiammazione, ritenzione e peggiorando la qualità del sonno, che influisce a sua volta su fame/sazietà e metabolismo.
Alcuni studi suggeriscono che consumare pasti troppo tardi possa associarsi a una minore perdita di peso, a parità di calorie, per via di una disregolazione del ritmo circadiano.
- Conclusione: mangiare tra le 21 e le 21.30 non è di per sé dannoso se il pasto è leggero, digeribile e il timing è compatibile con il proprio stile di vita, ma è preferibile mantenere almeno 2.5–3 ore tra l’ultimo pasto e il momento in cui si va a dormire.
Distinti saluti,
Dr Luca Agostini

Buonasera.
Il timing dell'assunzione dei pasti non impatta assolutamente sul potere calorico degli stessi: 100 g di petto di pollo apporteranno mediamente 100 Kcal in tutte le ore del giorno.
Se arrivasse a fine giornata in deficit calorico rispetto a quanto solita mangiare abitualmente, potrebbe consumare l'ultimo pasto alle 2 (orario indicativo) del mattino e comunque perdere peso.

Gentile paziente,
la ringrazio per la domanda, molto comune e spesso fonte di dubbi.
Consumare il pasto serale alle ore 21:00–21:30, di per sé, non comporta automaticamente un aumento di massa grassa né compromette la perdita di peso, a condizione che l’alimentazione complessiva della giornata sia equilibrata e il bilancio calorico sia adeguato rispetto al proprio fabbisogno.
Tuttavia, ci sono alcune considerazioni importanti da tenere presenti:
1) Bilancio calorico: ciò che incide sulla perdita o sull’aumento di peso è l’equilibrio tra le calorie introdotte e quelle consumate, non tanto l’orario in cui si mangia.
2) Qualità del pasto serale: pasti molto abbondanti, ricchi di zuccheri semplici o grassi, consumati a ridosso del riposo notturno, possono rallentare la digestione e, in alcuni casi, influenzare negativamente la qualità del sonno e il metabolismo.
3) Routine e ritmo circadiano: per alcune persone, mangiare tardi può interferire con i ritmi biologici, soprattutto se associato a uno stile di vita sedentario o a un sonno irregolare. In questi casi, una gestione attenta dei pasti può fare la differenza nel lungo termine.
4) Attività fisica e stile di vita: chi mantiene una routine attiva e regolare (anche serale) può tranquillamente consumare la cena in tarda serata senza ripercussioni significative.
In conclusione, l’orario dei pasti ha una rilevanza secondaria rispetto alla qualità nutrizionale e alla quantità complessiva degli alimenti assunti durante la giornata. Se l’alimentazione è bilanciata e adatta alle esigenze individuali, cenare alle 21 o 21:30 non comporta automaticamente un accumulo di massa grassa.
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Cordiali saluti.

Salve, l'orario della cena come degli altri pasti di per sé non incide con l'aumento della massa grassa o del peso in generale. La visione deve essere sempre a 360° sul piano alimentare e accertarsi che rispecchi il nostro fabbisogno quotidiano. il consiglio è seguire una dieta sana e bilanciata e personalizzata se necessario, e per quanto riguarda l'orario della cena, assicurarsi di andare poi a dormire almeno dopo 2 ore dal pasto. cordialmente
Dott. Paolo Cerilli

Buonasera, assolutamente no, anche perché poi bisogna fare i conti con la vita reale e con le esigenze quotidiane che ognuno di noi ha. Ciò che conta, al di là dell'orario della cena, è organizzare bene anche tutti gli altri pasti della giornata e fare in modo che, in ottica di perdita di peso, si tenga conto del deficit calorico. Resto a disposizione per altri suggerimenti.

Dott. Riccardo Pandolfi

Buongiorno;
Mangiare alle 21 o alle 21:30 non influisce in modo significativo sulla perdita di peso né causa un aumento della massa grassa di per sé.
L’aspetto più importante è il bilancio calorico totale della giornata, ovvero quante calorie si assumono rispetto a quante se ne consumano.

Buona giornata

Buongiorno, difficile rispondere cosi. Bisogna guardare la giornata nel complesso: se la sua giornata inizia piu tardi e termina piu tardi, le ore 21 per lei potrebbero essere abbastanza nella norma. In generale suggerisco di lasciar passare almeno 3 ore prima di coricarsi per favorire la digestione dello stomaco e per evitare di accumulare eccessi prima di dormire

Gentile paziente, l'orario in cui consuma i pasti non avrà nessuna ripercussione sulla sua composizione corporea. L'aumento della massa grassa dipende da: quanto mangia, e quanto si muove. In sostanza se mangia più di quello che consuma, allora ingrasserà. Quella che può essere inficiata è la digestione se dopo il pasto va subito a dormire.
Spero di averla aiutata, resto a disposizione .
Angela Marino

Buonasera, assolutamente no! L'orario della cena non incide direttamente sul metabolismo né sull'impatto calorico dei cibi. Un piatto di pasta ha le stesse calorie sia che si consumi a colazione sia che lo si mangi a mezzanotte. Quello che può essere vero e che è messo in evidenza da alcuni studi è che spesso le persone che cenano tardi tendono inconsapevolmente ad assumere più cibo, ovvero più calorie, che se ripetuto nel tempo come abitudine determina un aumento di peso. Ma questo è legato al fatto che c'è un aumento delle calorie introdotte, non un orario che comporta variazioni di alcun genere. Diffidi dalle informazioni antiscientifiche. Un caro saluto!

Buonasera, cenare alle 21:30 non comporta alcun aumento di peso, se considerato come fattore unico. Per la riduzione del peso corporeo é infatti necessario un deficit calorico mentre per l’aumento della massa grassa é necessario un surplus calorico, nel lungo termine. Cenare tardi potrebbe invece essere correlato ad una digestione più lenta, soprattutto se ci si corica dopo poco tempo, ma anche questo é sempre da valutare nel singolo soggetto. Cordiali saluti, Dott.ssa Paola Orlandi

Salve, dipende cosa mangia e soprattutto quanto ne mangia.
Saluti.

Buongiorno, non è l’orario in cui si mangia a determinare un aumento della massa grassa (e/o del peso), ma piuttosto l’introduzione di calorie, tramite gli alimenti, in un quantitativo superiore rispetto alla spesa energetica, determinata soprattutto da fattori come l’attività fisica, il metabolismo basale e la termogenesi indotta dalla dieta (quest’ultima è legata all’energia necessaria per la digestione, l’assorbimento e il metabolismo dei nutrienti).