Salve a tutti, sono una ragazza di 18 anni e sto con il mio ragazzo da poco più di un anno. La nostr

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Salve a tutti, sono una ragazza di 18 anni e sto con il mio ragazzo da poco più di un anno. La nostra è una relazione principalmente a distanza perché siamo della stessa città ma lui è all'università fuori; ci siamo conosciuti tramite amici in comune e ci siamo subito innamorati, una storia seria -la prima per entrambi- e la distanza è stata difficile da sopportare ma non ci ha mai allontanati. Tre mesi fa lui, mentre era all'università, ha cominciato a soffrire di forte ansia e stress per degli esami andati male e questo periodo difficile lo ha portato anche ad avere dei dubbi sui suoi sentimenti per me. Io ho compreso la sua situazione e gli ho dato tempo per capirsi, i dubbi gli si sono subito chiariti e siamo rimasti insieme. Questo suo momento mi ha, però, devastata psicologicamente, oserei dire traumatizzata, al punto che da allora ho iniziato a soffrire di ansia, insonnia, confusione mentale, una sorta di apatia e senso di vuoto, distacco e indifferenza nei confronti di tutti, di lui in particolare. Improvvisamente è stato come se il filo che ci univa si fosse spezzato e mi sono trovata risucchiata in un vortice di dubbi sui miei sentimenti per lui, ho cominciato a percepirlo estraneo, a chiedermi se lo conoscessi davvero, se mi piacesse davvero, ad avere la sensazione di non provare più nulla per lui e che non esistesse per me. Mi sento sola al mondo, distaccata da lui e da me stessa, a volte penso che dovrei lasciarlo ma non voglio, è come se una voce nella mia testa mi dicesse che è la cosa giusta da fare e ci sto solo girando intorno, raccontandomi bugie per non affrontare la cosa. Ho fatto tonnellate di ricerche sul web per capire qualcosa di questo mio stato di confusione e mi sono ritrovata, più o meno, nei sintomi di blocco emotivo o derealizzazione. Non gliene ho parlato subito perché temevo si sarebbe spaventato e mi avrebbe lasciata, anche perché comunque è ancora molto provato dalla questione esami ed esce poco, sta pochissimo al telefono, si fa sentire poco e studia per ore, in maniera quasi compulsiva. Gli ho spiegato con calma, e solo in parte, la mia condizione di malessere e lui ha compreso. Però questo suo essersi chiuso nello studio mi ha portata, qualche volta, a sentirmi ancora più trascurata e abbandonata. Per circa un mese lui è tornato in città e ci siamo visti quasi ogni giorno, quando lui finiva di studiare, e sono stata quasi sempre bene con lui, fatta eccezione per qualche piccolo litigio -normale- e per miei attacchi improvvisi di pianto, durante i quali lui mi ha sostenuta. Inoltre nei momenti di intimità non riuscivo a lasciarmi andare mentalmente.
Lui è ripartito pochi giorni fa. L'altra notte mi sono svegliata in preda alla disperazione e alla rabbia perché durante il giorno era sparito per ore mentre studiava senza contattarmi e gli ho scritto un messaggio lunghissimo e anche piuttosto 'violento', impulsivo su come mi sia sentita ferita per mesi e stia cominciando a pensare di non essere così importante per lui, di come non si sia saputo impegnare per dimostrarmi che i suoi dubbi erano veramente risolti e di come io abbia sempre dato tutto l'affetto che potevo anche quando sarebbe servito a me. La mattina dopo, cioè ieri, mi sono sentita quasi estranea a ciò che avevo scritto, ho riletto il messaggio e mi è sembrato di aver esagerato con le parole e, soprattutto, che tutto il rancore che provavo si fosse dissolto. Lui mi ha chiamata disperato dicendo che temeva di avermi persa e che sperava non fosse troppo tardi. Io gli ho detto che non avevo intenzione di lasciarlo e non volevo farlo soffrire, solo che dovevo liberarmi di questo peso. Lui ha ricominciato ad essere più presente ma mi sembra a disagio nel parlarmi. Io non so come comportarmi con lui, mi sento vuota e apatica, ho un peso sul cuore costante. Non ci vedremo per un mese e non so come gestire la cosa, come fare chiarezza su ciò che provo, come non perderlo definitivamente. Vi chiedo aiuto perché mi sento confusa e sto male, mi sento un fantasma. Grazie in anticipo a chi mi risponderà.
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Ciao, grazie per aver condiviso la tua storia. Posso capire quanto questo momento sia difficile per te e quanto il senso di confusione e distacco possa pesarti. Da quello che racconti, sembra che l’incertezza che il tuo ragazzo ha avuto qualche mese fa abbia lasciato in te una ferita profonda, una sorta di insicurezza emotiva che ti ha portato a mettere in discussione tutto, compresi i tuoi stessi sentimenti. Non è raro che, dopo aver vissuto un’esperienza dolorosa, la mente cerchi di proteggersi creando una sorta di "blocco" emotivo: improvvisamente tutto sembra diverso, come se fosse venuto meno quel legame spontaneo che prima sentivi così forte.

L’ansia che hai provato e il bisogno di certezze sono comprensibili, soprattutto in una relazione a distanza, dove la mancanza di contatto quotidiano amplifica le insicurezze. Il fatto che lui si sia chiuso nello studio, poi, potrebbe aver contribuito a farti sentire ancora più sola, aumentando il senso di smarrimento. Questo non significa che l’amore sia sparito, ma che probabilmente stai attraversando un periodo in cui le tue emozioni sono offuscate dalla paura, dallo stress e dalla stanchezza mentale.

Il tuo malessere merita attenzione, non devi sentirti sbagliata per quello che provi. Potrebbe essere utile darti tempo per elaborare ciò che è successo senza forzarti a provare qualcosa di specifico. Se questo senso di apatia e confusione persiste, parlare con un professionista potrebbe aiutarti a fare chiarezza, a comprendere meglio le tue emozioni e a ritrovare un equilibrio. Nel frattempo, prova a non caricare la relazione di troppe aspettative o pressioni: la tua mente ha bisogno di spazio per ritrovare serenità. Sono qui se vuoi continuare a parlarne.

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Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Grazie per aver condiviso apertamente la tua esperienza e i sentimenti che stai vivendo. Comprendere e affrontare le emozioni in situazioni di incertezza e distanza, sia nella relazione che nei momenti personali di crisi, può essere estremamente difficile. È normale sentirsi sopraffatti da una serie di emozioni contrastanti come ansia, apatia e confusione, soprattutto quando si affrontano cambiamenti importanti e situazioni di stress, sia personali che di coppia.

Il fatto che tu stia cercando di dare un senso a queste emozioni e di trovare modi per comunicare con il tuo partner è un segno di grande consapevolezza e desiderio di migliorare la situazione. Tuttavia, la complessità delle dinamiche relazionali e il peso emotivo che stai portando possono richiedere un percorso di approfondimento personale per riuscire a gestirli in modo efficace.

Potrebbe essere utile e consigliato, per approfondire la tua situazione, rivolgerti a uno specialista che possa offrirti uno spazio sicuro per esplorare questi sentimenti, sviluppare strategie per gestire l'ansia e il senso di vuoto, e migliorare la comunicazione con il tuo partner. Un percorso di supporto psicoterapeutico può aiutarti a comprendere meglio le radici del tuo disagio, a elaborare le tue emozioni e a trovare strumenti per sentirti più equilibrata e in pace con te stessa.

Con affetto e stima,

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa







Dr. Sergio Perini
Agopuntore, Psicoterapeuta
Carpenedolo
" Conosci te stesso" scrive Socrate. Fai una analisi delle tue priorità e delle sue priorità.
Mantieni la calma e evita situazioni incresciosa difficili poi da gestire. Recupera te stessa senza facili illusioni che portano a facili delusioni. Cerca le tue radici emotive nel tuo passato e nelle relazioni genitoriali.
Rivolgiti comunque ad uno psicoterapeuta (bonus psicologi) o agopuntore
Dott.ssa Cristina Capone
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Ciao, quello che stai vivendo sembra molto doloroso e faticoso, ed è comprensibile che ti senta così smarrita. Hai attraversato un momento di forte insicurezza nella relazione, e il modo in cui hai reagito potrebbe essere legato a ferite emotive più profonde, forse legate alla paura dell’abbandono o alla sensazione di non essere abbastanza importante per qualcuno.
Il tuo messaggio impulsivo, seguito da un senso di estraneità rispetto alle parole che avevi scritto, potrebbe indicare che dentro di te convivono emozioni molto intense e contraddittorie, che ancora fai fatica a comprendere e integrare. Non significa che la tua reazione sia "sbagliata", ma forse che hai bisogno di conoscerti meglio, di esplorare cosa ti ha fatto sentire così ferita e perché.
Forse questo periodo di distanza potrebbe essere un'opportunità per guardarti dentro, per ascoltare il tuo dolore senza giudicarlo, per capire da dove nasce e come puoi prendertene cura. Potresti pensare di parlarne con qualcuno, magari con un professionista, per aiutarti a fare un po’ di chiarezza. Spero che le mie parole ti possano essere utili, intanto ti mando un saluto!
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Cristina Bernucci
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Velletri
Buongiorno e grazie per aver condiviso la sua esperienza. È evidente che sta attraversando un periodo molto difficile e confuso. Di seguito, le offro alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero aiutarla a gestire meglio questa situazione:

1. **Riconoscere e accettare le emozioni**: È importante che dia valore alle sue emozioni e non le giudichi. Ha vissuto un evento stressante che ha influenzato profondamente il suo stato emotivo. È normale sentirsi confusi e provare ansia in queste circostanze.

2. **Comunicare apertamente con il suo ragazzo**: La comunicazione è fondamentale nelle relazioni, specialmente quando ci sono delle difficoltà. Continui a esprimere i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni in modo chiaro e onesto, ma anche con calma e rispetto.

3. **Prendere tempo per se stessa**: A volte è necessario prendersi del tempo per riflettere e capire meglio i propri sentimenti. La distanza potrebbe essere un'opportunità per fare il punto della situazione senza la pressione di dover rispondere immediatamente alle esigenze dell'altro.

4. **Cercare supporto**: Parlarne con una persona di fiducia, che potrebbe essere un amico, un familiare o un professionista, può aiutarla a ottenere una prospettiva esterna e a sentirsi meno sola.

5. **Autocura e benessere**: Prestare attenzione alla propria salute mentale e fisica è cruciale. Attività come l'esercizio fisico, la meditazione o semplicemente dedicare del tempo ai propri hobby possono contribuire a ridurre lo stress e a migliorare il suo stato d'animo.

6. **Valutare la situazione**: Se si sente sopraffatta, potrebbe essere utile fare una pausa per riflettere su ciò che è meglio per il suo benessere. Non si senta obbligata a prendere decisioni affrettate; il tempo le aiuterà a fare chiarezza.

Ricordi che le sue preoccupazioni sono valide e meritevoli di attenzione. Se il malessere persiste, potrebbe essere utile consultare un professionista della salute mentale per un supporto più approfondito.

Le auguro il meglio e spero che riesca a trovare la serenità che cerca. Cordialmente.
Dott.ssa Arianna Corotti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Salve, cerchi aiuto in questo mese per fare chiarezza in se stessa. Se non ha disponibilità economica può rivolgersi all'USL della sua zona e fare qualche seduta che l'aiuti a guardarsi dentro e a comprendere se questa relazione ai suoi occhi ha ancora il valore di un tempo. Lei è molto giovane e ha bisogno di conoscersi nella fase di transizione dall'adolescenza all'età adulta. Provi a rivolgersi ad un professionista per dare voce a tutto ciò che ora sta soffocando. Un saluto
Dott.ssa Daniela Panorano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Valentino Torio
Ciao, sicuramente la lontananza non aiuta il rapporto a distanza. Farei leva, mi concentrerei di più sui momenti di condivisione, di quando lui torna in città. A questo punto, se in presenza la storia funziona e i dubbi che lei ha si dissolvono insieme anche alle preoccupazioni di lui, direi di invitare entrambi ad un supporto così da alleggerire il singolo carico emotivo e di continuare la relazione.
Dott.ssa Lucia Violi
Psicoterapeuta, Psicologo, Professional counselor
Cadorago
Ciao, ti ringrazio per aver condiviso la tua storia con tanta lucidità e profondità. Quello che stai vivendo è un vortice emotivo comprensibile, e da come lo descrivi sembra che il peso dell’ansia e dell’incertezza abbia cominciato a intaccare il tuo senso di stabilità interiore.

Sei passata dall’essere il punto fermo della relazione a sentirti un’estranea nella tua stessa storia, e questo smarrimento può far paura. Quello che descrivi – il distacco emotivo, la confusione, il senso di vuoto – può essere il risultato di un accumulo di stress emotivo, forse anche di una sorta di "shock relazionale" che ha destabilizzato il tuo senso di sicurezza con lui e con te stessa. Quando viviamo un’esperienza che ci spaventa (come il rischio di perdere qualcuno), la nostra mente può attivare una sorta di "modalità difensiva" che anestetizza le emozioni, lasciandoci in uno stato di apatia o di dubbio costante.

Più cerchi risposte immediate, più ti sentirai persa. In questo momento, il tuo bisogno primario non è "capire cosa provi" per lui, ma rientrare in contatto con te stessa. Prova a spostare il focus: invece di analizzare ogni tuo stato d’animo rispetto alla relazione, chiediti cosa ti serve per stare meglio TU, indipendentemente da lui. Forse un respiro più ampio fuori dal vortice dell’ansia, una pausa dal cercare risposte assolute e un po’ di spazio per ascoltare cosa davvero senti, senza fretta e senza obblighi.

Parlarne con un professionista potrebbe aiutarti a dare un senso a queste emozioni senza lasciarti sopraffare. Se vorrai, sarò felice di accompagnarti in questo percorso di chiarezza e di riconnessione con te stessa.

Ti mando un pensiero di vicinanza, e ricordati: non sei un fantasma, sei semplicemente in un momento in cui devi riscoprire la tua voce interiore.

Un caro saluto,
Dott.ssa Lucia Violi
Dott.ssa Elena Santomartino
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Preganziol
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Dott.ssa Francesca Grilli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che stai vivendo. Di pee sé la distanza non è facile, quando poi ci si mettono discussioni e problemi la situazione diventa ancora più delicata. I vissuti che descrivi mi fanno pensare che qualcosa in termini di fiducia e serenità si sia quantomeno danneggiato nella coppia, quello che mi sento di suggerire è sicuramente qualche colloquio di terapia per approfondire quanto hai descritto per capire in modo più ampio l'entità del problema. Sicuramente nei rapporti di coppia le dinamiche che si innescano sono complesse perché sono coinvolte due persone con il loro diverso modo di funzionare, diversi bisogni e necessità. Ma bisogna anche capire se il malessere che riporti ha "usato" la problematica con il tuo ragazzo per manifestarsi ma origina da qualche altra parte. Se hai bisogno resto a disposizione
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, sembra che il suo malessere sia la conseguenza della realizzazione che le cose non sono più come prima o come si immaginava. Il comportamento del suo ragazzo l'ha fatta sentire precaria e poco importante rispetto a quello che lui stava facendo. Lei, giustamente e inevitabilmente è entrata in allerta e questo stato che prova ora è in una fase di costernazione in cui di fatto si sta chiedendo se lui sia la persona giusta. Il fatto di temere di sapere la risposta ma non essere ancora disposta ad agire di conseguenza le fa sperimentare le sensazioni che ha descritto.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo ragazzo, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.

Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Paola Fraschetti
Psicologo, Psicoterapeuta
Bracciano
Buonasera, ho letto on attenzione la sua condivisione e la richiesta d'aiuto. Sembrerebbe che in questa relazione lei ed il suo ragazzo, vi siate "fusi" in una dimensione rassicurante, simbiotica, che quando deve modificarsi per qualche ragione come lo studio, vi lascia entrambi nel vuoto. Nel suo caso, mi sembra che sia molto angosciante gestire gli spazi vuoti che lui lascia perchè occupato a fare altro. La dimensione del vuoto sembra per lei molto difficile da vivere, tanto da farla reagire con rabbia. Per quanto mi riguarda, credo sia utile per lei iniziare un decorso di psicoterapia, per indagare sui motivi di questa fragilità e poi, poter "costruire" una sua identità più solida e centrata. Spero che la mia risposta l'abbia in qualche modo aiutata a riflettere. Mi contatti pure in privato se avesse necessità di ulteriori chiarimenti. Un caro saluto. Paola Fraschetti
Dott. Attilio Rossi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Sarzana
Le definizioni in cui ti ritrovi cosa significano nel concreto? Che ti stai proteggendo.
Penso ora tu abbia tanta paura. Parti da questo...
Dott.ssa Marina Albanese
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Ciao, grazie per aver condiviso tutto questo. Si sente quanto stai soffrendo e quanto sia difficile per te gestire tutte queste emozioni contrastanti. Sei in un momento di grande confusione e solitudine, ed è comprensibile che tu ti senta così, perché hai vissuto un’esperienza emotivamente molto intensa.

Quando il tuo ragazzo ha avuto quei dubbi, è come se dentro di te qualcosa si fosse rotto. Forse quella sicurezza che avevi nella vostra relazione si è incrinata, e da quel momento hai iniziato a sentire distanza, paura, vuoto. È una reazione umana, soprattutto in una storia così importante per te. Quando ci sentiamo feriti o messi in discussione, il nostro sistema emotivo può attivare una sorta di “difesa”, che a volte si manifesta con apatia, distacco, o dubbi che prima non c’erano.

Anche il tuo corpo sta parlando: insonnia, ansia, attacchi di pianto, sensazione di irrealtà… sono tutti segnali di un forte carico emotivo che forse non hai ancora del tutto elaborato. A volte ci aggrappiamo a mille pensieri per cercare di dare un senso a quello che proviamo, ma le emozioni hanno bisogno di spazio per essere sentite, non solo capite razionalmente.

Mi sembra che dentro di te ci sia una parte che vorrebbe lottare per questa relazione e un’altra che si sente esausta, vuota, come se non riuscisse più a sentire l’amore che c’era prima. E forse questa lotta interiore ti fa stare ancora peggio, perché ti fa sentire smarrita.

Ti direi di darti tempo, di non forzarti a trovare subito una risposta chiara. Magari può aiutarti dedicare del tempo a te stessa, a capire cosa provi senza il peso della paura di perdere lui. Prova a chiederti: di cosa ho bisogno io, al di là della relazione? Cosa mi sta mancando davvero? Forse non è solo di lui che hai bisogno, ma anche di sicurezza, di sentirti vista, di uno spazio per esprimere tutto questo dolore senza paura di perdere l’altro.

E non sei sola in tutto questo. Se ti senti così confusa e sopraffatta, potrebbe essere utile parlarne con qualcuno che possa accompagnarti in questo momento (uno psicologo, un terapeuta), perché meriti di stare bene, a prescindere da come andrà la relazione. Per adesso, concediti di sentire senza giudicarti. È normale essere in crisi dopo quello che hai vissuto. E, anche se adesso sembra tutto un caos, col tempo le emozioni troveranno il loro equilibrio.
Dott.ssa Lorena Menoncello
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, la sua narrazione è molto dolorosa, ma mi soffermerei sulle sensazioni che lei ha provato dopo la primissima crisi. Sembra che il mondo per lei sia andato in pezzi e con il mondo anche lei si sia sgretolata.
Questa reazione iniziale spiega tutte le vicende successive.
Infatti, ci dice che questo legame per lei è stato molto più simbiotico di quanto non sembrasse. Che probabilmente un'incrinatura nella relazione per lei non era tollerabile, perchè il suo modello relazionale non accettava l'imperfezione. Sembra perfino che abbia edificato il senso della sua identità sulla relazione emotiva con il suo fidanzato. Per questo, una volta crollata la relazione, di lei non rimane che un fantasma spaventato e confuso.
Credo che questo sia un aspetto importante sul quale lei dovrebbe lavorare; perché il senso di sé deve essere sufficientemente solido per continuare ad esistere anche dopo una perdita.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Lorena Menoncello
Dott. Marco Di Campli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Verona
Salve,
Quello che stai vivendo sembra più un’espressione di angoscia e insicurezza relazionale che una questione di “veri” sentimenti. Dopo il suo momento di crisi, la fiducia che avevi nella relazione si è incrinata, lasciandoti con la sensazione di un legame fragile e instabile. La tua sofferenza sembra meno legata all’amore che provi per lui e più alla paura di non avere un posto sicuro nella sua vita.

Il rischio è che la tua mente stia cercando risposte assolute a qualcosa che è, invece, in continua trasformazione. Il dubbio non è necessariamente un segno che non provi più nulla, ma può essere la reazione a un cambiamento nella relazione e nelle tue aspettative. Forse la domanda giusta non è "Lo amo ancora?", ma "Cosa significa per me questo rapporto, oggi?".

Un percorso terapeutico interazionista potrebbe aiutarti a esplorare il modo in cui vivi l’intimità e la distanza, senza incastrarti in etichette patologiche. L’importante è non inseguire una verità definitiva sui tuoi sentimenti, ma accogliere il loro movimento.

Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Dott.ssa Beatrice Bissacco
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Mestre
La relazione di coppia è uno dei più duri banchi di prova per la stabilità emotiva, poiché l'intensità dei sentimenti e dell'intimità porta a mettere in gioco parti di noi molto profonde e sensibili.
Da quello che scrive sembra che la distanza nella relazione le abbia attivato una fortissima rabbia e paura di essere abbandonata, sentimenti comprensibili quando la relazione è molto stretta: ci appoggiamo all'altro ed è difficile separarcene.
Nei messaggi di cui parla sembra che quella parte di lei che teme l'abbandono abbia preso il sopravvento in modo molto forte. Non si allarmi per questo e parli con il suo compagno di ciò che ha provato: da quello che scrive sembra che anche lui abbia avuto paura di perderla. Siamo umani e nelle relazioni molto profonde questo può succedere.
La invito per la sua serenità a prendersi cura di quella parte di lei che in questo momento di distanza dal suo partner sta facendo così tanto rumore dentro di lei, magari attraverso un percorso di consapevolezza delle origini di questa paura, che invece di essere giudicata come pericolosa può essere accolta amorevolmente.
Le auguro ogni bene!
Dott.ssa Beatrice Bissacco
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, credo che in questa relazione lei abbia investito parti profonde di sé che si sono sentite tradite e abbandonate, sicuramente deluse, dal sapere che quella base di appoggio (la relazione con il suo ragazzo) non era poi così sicura. Sentirsi spezzate a metà non è piacevole e mi pare che ora lei cerchi di "incollare" due parti di sé: una che vuole allontanarsi da un eventuale pericolo e l'altra che teme di rimanere sospesa.Di più non saprei aggiungerle perché sarebbe necessario conoscere la sua storia personale in modo approfondito. Io le suggerisco di parlarne con uno psicoterapeuta che possa darle una valutazione del caso e una chiarezza che la tranquillizzi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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