Salve a tutti. Sono fidanzata da 8 anni (ho 26 anni) e da tutto questo tempo lotto con un problema c

23 risposte
Salve a tutti. Sono fidanzata da 8 anni (ho 26 anni) e da tutto questo tempo lotto con un problema che non fa altro che rendere il rapporto con il mio ragazzo molto freddo.

Lui dice che io sono una persona "opprimente/assillante" questo perché lo chiamo e lo riempio di messaggi. Lui non mi cerca. Quindi questa cosa mi rende una persona infelice... vorrei che fosse più presemte. Quando litighiamo per giorni interi non ci sentiamo e in automatico è lui a farsi sentire. Inizia con un buongiorno e poi man mano ritorniamo alla base. A giugno ci siamo lasciati ed entrambi ci siamo fatti delle promesse per cambiare. Io nel mio modo di fare e lui che deve cercarmi un po' in più.

Questo mio comportamento come potrei risolverlo? Potreste darmi un parere?

Vorrei metterlo alla prova (non farmi sentire per 1 giorno o limitarmi al buongiorno) ma non so come potrebbe finire
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Inoltre sarebbe opportuno instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiare pareri e opinioni in merito alla situazione da lei riportata.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, dovrebbe allargare la prospettiva da cui guarda al suo rapporto. La soluzione non sarà nel mandare o meno un messaggio, nel "resistere" un giorno in più o in meno e via dicendo. Ci sono molte domande a monte che potrebbe farsi per comprendere come mai vi siete incastrati in questo modo rigido di entrare in relazione. Essendo una storia lunga le risposte saranno complesse e articolate ma necessarie per dare una svolta alla situazione. Un percorso di approfondimento su di sé insieme ad un psicologo le sarà utile.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Elisa Fedriga
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Iseo
Buongiorno,
Lei parla di cambiamento, avete deciso insieme su cosa cambiare? Ad entrambi sta bene cambiare? Come il cambiamento può aiutare la vostra coppia?
Inizierei a provare a rispondere a queste domande e poi se necessario mi farei aiutare da un professionista
Dott.ssa Rosa Sirna
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Credo che sarebbe opportuno comprendere le sue modalità relazionali, no si tratta solo di un comportamento da evitare, ma da capire. Credo che un percorso psicoterapeitico potrebbe aiutarla molto. Resto a disposione anche online.
Un caro saluto. Dott.ssa Sirna
Dott.ssa Alessia Battista
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Catanzaro
Gentile utente, un percorso con un professionista, potrebbe aiutarla a capire le proprie difficoltà ed insicurezze con l'altro, senza ricorrere a meccanismi come la messa alla prova. Potersi fidare senza la paura di essere feriti, traditi, è un aspetto fondamentale della vita di coppia. A volte i nostri atteggiamenti possono avere a che fare con esperienze del passato e proiettare sull'altro intenzioni ed emozioni che magari non sono quelle reali. Attivare comportamenti che verifichino secondo i nostri modi di fare potrebbero portare a fare accadere proprio ciò che si teme.
Saluti Dott.ssa Alessia Battista
Dott.ssa Alessandra Montalto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, capisco la situazione e la sua sofferenza. Credo che il cambiamento debba arrivare prima di tutto da una maggiore comprensione e consapevolezza del suo bisogno e/o delle dinamiche della coppia, ad esempio: lei si comporta in questo modo solo con lui, perché lo sente sfuggente e reagisce cercandolo maggiormente, o è una sua modalità nelle relazioni più significative? Se lo fa solo con lui potrebbe approfondire maggiormente ciò che succede tra voi per trovare una modalità di coppia che tenga conto dei vissuti e dei bisogni di entrambi e che faccia stare bene entrambi non attraverso la forzatura ma attraverso la comprensione e il venirsi incontro reciproci; se è una sua modalità nelle relazioni significative potrebbe esserle utile comprendere in che modo le vive e come mai sente il bisogno di mantenere un contatto costante in assenza della persona di riferimento. Ci sono diversi aspetti che potrebbe approfondire e questa relazione potrebbe diventare l'occasione per scoprire nuovi aspetti di sé e per trovare un nuovo modo di stare in relazione con l'altro, che la faccia stare bene.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Montalto
Dott.ssa Viola Barucci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buonasera, se si vuole davvero mettere in gioco perché non prova ad iniziare un percorso di psicoterapia? Sicuramente vedere se stessa da una nuova prospettiva porterà dei grossi cambiamenti oltre che per se’ anche per la sua relazione.
Saluti
Dott. ssa V. Barucci
Dott.ssa Giulia Marini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Buonasers, il primo passo è quello di capire da dove nasce questo suo bisogno di controllo e la sua difficoltà a fidarsi/affidarsi. Parli con il suo compagno in maniera aperta e cerchi di capire le ragioni delle sue difficoltà.
Saluti, dott.ssa Marini
Dott.ssa Francesca Moscetta
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi dispiace per il disagio che sta vivendo e capisco quanto possa essere complesso per lei questo momento. Potrebbe essere utile crearsi un suo spazio di ascolto psicologico nel quale approfondire ed indagare la situazione che riferisce e che possa guidarla nella costruzione di una maggiore consapevolezza dei suoi vissuti emotivi.
Cordiali saluti,
Dott.ssa FM
Dott.ssa Roberta Sala
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Desio
Gentile utente, dalle sue parole intuisco come sia difficile comprendere e chiarire (a se stessi e all'altro) quali sono le "giuste distanze" da tenere tra voi affinchè la presenza dell'altro sia significativa ma non opprimente. Credo sia un tema che potrete affrontare sia individualmente che in coppia, così da mettere in dialogo tra loro le aspettative reciproche e le emozioni che via accompagnano e vi guidano. Aprire tra di voi uno spazio di dialogo su queste questioni, affiancati da un professionista, può essere utile a mettere in moto quel cambiamento che vi siete promessi per dare nuova fiducia alla vostra relazione.
Rimango a disposizione per ogni esigenza e la saluto con calore. Dott.ssa Roberta Sala
Dott.ssa AGNESE LOMBARDI
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Carissima,
la prima cosa che mi viene da dirti è che non è da tutti mettersi in gioco, provare a capire in cosa lei sta sbagliando è sicuramente un importante primo passo verso una presa di consapevolezza, di responsabilità e di cambiamento.
Sicuramente riuscire a capire le motivazioni di questo suo atteggiamento che definito nella sua richiesta come "deprimente/assillante" è difficile. La coppia è infatti qualcosa di più, che va oltre alle persone che la formano. Nasce dai bisogni, dalle modalità di amare diversi o uguali dei due partner, oltre a numerose altre variabili.
Come modificare questa situazione? Io partirei da un pressupposto: entrambi tenete alla vostra relazione, questo è un buon punto di partenza per migliorarsi.
Un percorso di Psicoterapia potrebbe aiutarla a trovare una direzione nel cambiamento che auspica per sè e per la sua relazione.
In bocca al lupo ad entrambi,
Dott.ssa Agnese Lombardi
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve forse l'attenzione dovrebbe essere posta sulla presenza o meno di disagio in relazione a questi suoi comportamenti. Dalla sua nota sembra che questo suo modo di vivere la relazione con il suo fidanzato le crea delle difficoltà o forse sarebbe meglio dire una forma di disagio. Pertanto forse più che cercare un piccolo modo concreto per ottenere un risultato immediato potrebbe essere una buona possibilità per lei capire le ragioni di questi suoi vissuti o forse sarebbe meglio parlare di questo suo malessere. Ovviamente spetta solo a lei decidere se lavora o meno su questi temi. Un cordiale saluto
Dott.ssa Matilde Ciaccia
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno, mi spiace per la situazione che sta vivendo. In questi casi spesso il problema potrebbe riguardare una sensazione di insicurezza provata all'interno della relazione. Purtroppo non è semplice trovare una soluzione a modi di essere differenti, se non quello di comunicare in modo aperto le proprie sensazioni e vissuti in quei momenti di difficoltà. In ogni caso le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per comprendere i suoi vissuti rispetto alla relazione, se non la fa essere sicura e come mai. Spesso il motivo è più profondo di quello che all'apparenza potrebbe risultare.
Resto a disposizione. Un cordiale saluto, dott.ssa Matilde Ciaccia.
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Dott.ssa Cristina Mitola
Psicologo, Psicologo clinico
Bari
Buonpomeriggio, credo che in questa richiesta di più presenza da parte sua nei confronti del suo compagno ci sia infondo una certa dipendenza emotiva che può essere dovuta a qualche mancanza affettiva avvertita nell infanzia. Io la inviterei a cominciare un percorso psicologico per andare alla radice del problema e a non cercare la soluzione nelle strategie di allontanamento od evitamento verso il suo ragazzo da lei menzionate.
Sia paziente con sé stessa.
Buona serata
Dr.ssa C.M
Dott.ssa Zena Ballico
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente ,
credo che le difficoltà relazionali che lei esperisce nella coppia siano da approfondire attraverso una maggiore conoscenza di sé. Possiamo “cambiare” i nostri comportamenti solo se la motivazione nasce dentro di noi. Difficile immaginare un cambiamento frutto di una “promessa” che accontenti l’altro…
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per un percorso psicologico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Zena Ballico
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, leggendo il suo racconto percepisco come lei e il suo partner abbiate imboccato una strada apparentemente a senso unico. Incastrati in ruoli rigidi e dinamiche sempre uguali.
Dopo tanto anni di relazione forse è sulle ragioni di questo blocco che bisognerebbe lavorare e non sul singolo messaggio. Il quale come già da lei detto porto a soluzioni temporanee e poco concludenti.
È davvero necessario metterlo alla prova? Ma soprattutto si ricordi che le Relazioni di coppia non sono sfide, dove ci sono prove da superare, o quanto meno non nei termini di cui sopra citati da lei.
Forse sarebbe opportuno iniziare un percorso individuale o se il suo partner fosse concorde con lei valutare un percorso di coppia, per andare ad indagare la radice del problema.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Dott. Giulio Massafra
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Lecce
Salve, mi spiace molto per la situazione e il momento che sta vivendo. Comprendo che non deve essere facile ritrovarsi sempre nella medesima situazione senza riuscire a venirne a capo, avvilendosi tutte le volte sempre di più. Credo che la comprensione delle dinamiche interne al suo essere e del loro relativo incastro all'interno della relazione possano aiutarla a sintonizzarsi maggiormente ai suoi bisogni in quanto persona e componente della coppia. Pertanto, intraprendere un percorso terapeutico in uno spazio protetto, le potrebbe dare l'opportunità di accoglienza circa le sue difficoltà e fornire gli strumenti per poter mettere ordine al suo mondo interno e di conseguenza esterno.
Cordialmente, Dott. Giulio Massafra
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Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, comprendo che essere innamorati di qualcuno ci fa provare il desiderio di voler stare con la persona amata in modo frequente. Nella coppia, specialmente, è importante esprimere i propri bisogni ma ascoltare anche quelli dell'altra parte. Una volta espressi i desideri di ciascuno si può stabilire una negoziazione comune. Negoziare significa che ognuno ottiene qualcosa, nessuno perde nulla. Le relazioni sentimentali si basano molto su tale aspetto. Sono sicura che arriverete ad una buona negoziazione.
In bocca al lupo!
Rimango disponibile per dubbi e domande
Buona serata
Dott.ssa Melania Filograna
Dott.ssa Lavinia Sestito
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Ciao,
sicuramente c'è tanto da capire, questo tuo senso di "insicurezza" che poi ti porta a richiedere tante "attenzioni" ha un senso, profondo e antico.
Potresti andare a capire meglio cosa ti stia accadendo e sopratutto perché, in un valido rapporto di terapia.
Nella giusta sede potrai trovare le risposte che stai cercando.
Un caro saluto
Lavinia
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Dott.ssa Chiara Ilardi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
Ho letto il suo messaggio e la sua richiesta e sinceramente io non le consiglio di metterlo alla prova. Lei parte del presupposto che lei è sbagliata, che deve cambiare il suo comportamento ma in realtà le dico che è normale all'interno di una relazione amorosa cercare spesso il proprio partner quindi andrebbe analizzato in modo più specifico quanto il suo cercare il suo fidanzato può essere considerato eccessivo.
Le suggerisco di iniziare un percorso di sostegno psicologico all'interno del quale può capire e valutare se veramente è lei a dover cambiare o invece valutare e capire che la relazione che vive col suo compagno è tossica e invece di regalarle felicità le procura sofferenza e infelicità.
Non le consiglio un percorso di terapia di coppia perché in primis le consiglio di capire lei se il suo partner può darle la felicità che vuole e che sente di aver bisogno e soprattutto perché dal suo messaggio percepisco una bassa autostima legata alla paura e incertezza che il suo ragazzo possa lasciarla. Per qualsisi cosa resto a disposizione, può scrivermi tramite i miei canali social in quanto non ho altro modo di ricevere messaggi.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ilardi Chiara
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo, Psicologo clinico
Massa
Da quello che racconti, sembra che tu e il tuo ragazzo abbiate due modi diversi di vivere la relazione: tu hai bisogno di più attenzioni e presenza, mentre lui sembra più distaccato e indipendente. Questo non significa che non ti ami, ma semplicemente che ha un modo diverso di esprimere l'affetto.
Perché ti senti così?
Hai bisogno di conferme costanti? Se non ti cerca, ti senti insicura?
Ti senti poco considerata? Vorresti essere più una priorità per lui?
Ti fa sentire sola? Il fatto che lui non ti cerchi ti dà l’impressione che non gli importi?
Se queste domande ti risuonano, il problema non è solo "chi cerca chi", ma il bisogno di sentirti amata e valorizzata
Non meriti di sentirti infelice in una relazione. Se ti senti sempre in attesa di attenzioni, forse è il momento di capire se questa relazione ti rende davvero felice.

Dott.ssa Antonella Bellanzon
Buongiorno, mi dispiace che in questo periodo si senta/si sia sentita una persona infelice, ma è un bene porsi delle delle domande su di sè e sugli altri.
Mi colpisce la frase "da tutto questo tempo lotto con un problema": credo che lottare con un problema aggiunga sofferenza al dolore; La inviterei a stare (anche se difficile) con il suo dolore, per comprenderlo, attraversarlo e capirne il messaggio che porta.
Se lo desidera, con l'aiuto di un professionista, può intraprendere un percorso psicologico che Le permetta di dare un senso alle dinamiche relazionali, di esplorare i suoi comportamenti e i loro significati; inoltre, cosa La tiene legata alla relazione con questo ragazzo? Lei cosa cerca e cosa desidera in un rapporto?
Inoltre, La inviterei ad andare oltre all'etichetta "opprimente/assilante", ma a capire meglio come Lei si descrive, le motivazioni e il significato dietro ai suoi vissuti e comportamenti.
Infine, un professionista L'accompagnerà ad attraversare la sua infelicità, in favore del benessere desiderato.
Buona giornata!
Dott.ssa Giulia Raiano
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, grazie per aver condiviso il tuo vissuto. Dal tuo racconto emerge una dinamica relazionale sbilanciata: tu sembri occuparti della connessione emotiva nella coppia, mentre il tuo partner tende a prenderne le distanze.
Questo schema è molto comune e si fonda spesso su bisogni affettivi diversi: tu sembri avere un alto bisogno di vicinanza e rassicurazione: i messaggi, le chiamate e la presenza costante ti servono per sentirti amata, tranquilla, “al sicuro” nella relazione. Lui invece sembra avere un bisogno maggiore di autonomia e spazio, e quando si sente “inseguito” tende a chiudersi o allontanarsi per proteggere la propria indipendenza.

Il problema non è né tuo né suo: è una diversa modalità di gestire l’attaccamento emotivo. Non sei “opprimente”: stai solo cercando sicurezza in un modo che oggi non ti fa stare bene.
Il tuo obiettivo non deve essere “non scrivergli”, ma trovare un equilibrio tra il tuo bisogno di vicinanza e il suo bisogno di spazio, imparando a tollerare un po’ di distanza senza viverla come rifiuto. Sicuramente parlarne con un professionista potrà aiutarti a gestire la situazione, se vorrai resto a disposizione.
Buona giornata.
Dott.ssa Giulia Raiano

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