Salve a tutti. Da più di un anno, con vari alti e bassi, sto frequentando una ragazza. Ha la tendenz

15 risposte
Salve a tutti. Da più di un anno, con vari alti e bassi, sto frequentando una ragazza. Ha la tendenza a scappare appena le emozioni iniziano a farsi un pò più forti. Io non la cerco mai. Siamo stati lontani 2 mesi, è tornata dal nulla ed ha fatto il pieno di emozioni per 10 giorni per poi scappare di nuovo (mi piace usare il paragone di una pianta secca che riceve troppa acqua tutta insieme e quindi "affoga"). Passati altri 3 mesi è tornata di nuovo senza parlare di quel che fosse successo fra di noi. Io l'ho accolta come tutte le altre volte. Questa volta da l'occasione di voler provare a restare (ci vediamo da 3 settimane ma ancora niente sessò e nemmeno baci). Informandomi un pò (sono appassionato di psicologia) sono giunto alla conclusione che abbia uno stile di attaccamento evitante (premetto che sta seguendo un percorso di psicoterapia. Vorrei se possibile consigli utili su come "aiutarla" e su come rapportarmi a lei, perchè ci tengo e credo nel potenziale di questa relazione. Grazie in anticipo a chi mi risponderà.
Buonasera, comprendo il suo desiderio di sostenere e aiutare la sua ragazza ma al contempo non credo possibile darle un suggerimento che abbia un senso, non conoscendo affatto nè lei nè la sua ragazza. Potrebbe esprimere a lei la sua forte motivazione a fare proseguire questa relazione rendendosi disponibile ad incontrare insieme la sua psicologa qualora fosse utile alla relazione. Un caro saluto

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, comprendo il suo interesse per la psicologia… e credo anche che le persone che sfuggono ci mettono sempre di fronte ad una sfida affascinante, credo sia questo che possa indagare, occupandosi di lei e non della sua amica.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Buongiorno,

nessuno di noi ha il potere di cambiare le persone. Non c'è nulla che può fare per questa ragazza. Dovrebbe esser un esigenza di quest'ultima magari dover lavorare su questi aspetti del suo modo di funzionare nelle relazioni. Non è detto che si metta in discussione. Piuttosto lei può pensare a se vuole stare o meno in una relazione di questo tipo e chiedersi che genere di bisogni le soddisfa.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, mi piacerebbe andare a fondo alla problematica, lavorando sugli stili di attaccamento e soprattutto sulle emozioni.
Di frequente tratto i pazienti sciogliendo i cosidetti blocchi emotivi.
Sono disponibile mediante colloqui online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve, grazie per la condivisione.Mi soffermerei su ciò che sente e prova ogni volta che è in relazione con la ragazza anche quando la lascia, per poi tornare. Innanzitutto lei perché scegli di stare ed accogliere ogni volta questa ragazza?Quali sentimenti prova per lei? Soprattutto, non è detto che questa persona voglia essere aiutata e, per il suo benessere, non credo che debba essere lei a farsi carico di questo. Avrà modo, se lo riterrà opportuno, di poter trovare un suo spazio. Saluti
Gentile utente, ci sono troppi punti oscuri nella sua richiesta, a causa sei quali non è possibile, né etico, dare un consiglio. Credo però che sarebbe utile per lei:
-chiedersi come si sente quando si lascia usare come un serbatoio;
-vedere (anche con un sostegno psicologico) se quando dice: "io non la cerco mai" può avere a che fare con l'intento implicito di scappare, a sua volta, da questa relazione, in cui le emozioni vengono messe a tacere.
Le auguro di trovare chiarezza e sollievo!
"In amore vince chi fugge" recita un vecchio adagio....Credo che questa frase si radichi nel concetto di chi alla fine detiene il potere in una relazione asimmetrica. Questa cosa può essere effettuata consapevolmente (come ad esempio in alcuni casi di narcisismo) o inconsapevolmente in casi ad esempio come il suo dove ritiene che i sentimenti siano sinceri e che lei risponda a sue difficoltà interiori. è importante fare la corretta diagnosi perchè le conseguenze sono differenti. Se crede che quello che dice sia corretto può solo adeguarsi per il momento alla situazione in quanto ogni forzatura causerebbe una nuova fuga, dovrebbe prima di tutto dimostrare di essere una base sicura. Tutto questo ammesso e non concesso che siate entrambi compatibili con un rapporto di coppia non simmetrico
Buongiorno. Ogni relazione significativa smuove tutta una serie di aspetti che spesso si traducono in aspettative esagerate, attribuzioni non sempre corrette, proiezioni di desideri, che spesso vorremmo essere esauditi ed accolti dall'altro. Spesso ci dimentichiamo che per uscire da questo schema che ci condiziona, dovremmo pensare anche alla relazione e chiederci quanto stiamo facendo per costruirla e salvaguardarla.
Cordiali saluti. Andrea Ferella
Carissimo, è apprezzabile il suo desiderio di aiuto ma forse la ragazza avrebbe bisogno di un supporto specifico da un professionista. Quello che lei può fare è decidere fino a quando è disposto a starle accanto e "supportare" tali oscillazioni. Come mai c'è questo bisogno?
Dottssa Marika Fiori
Buonasera. La consulenza di coppia è sicuramente l'ideale per aiutare entrambi a esprimere i propri bisogni desideri ed evidenziare i blocchi.

Un approccio basato anche su sulla consapevolezza corporea e pratiche tantriche possono sciogliere rigidità, resistenze e dinamiche evitanti.

Saluti
Dr. Gianpietro Rossi
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Gentile utente,
come Lei ha dedotto la tentata soluzione (strategia) utilizzata da questa ragazza è l'evitamento, solitamente nasce da una emozione che è la paura.
Prima di chiedersi come può aiutare questa ragazza, forse è più corretto chiedersi "posso vivere senza di lei o no?", ossia capire quale sia la sua reale motivazione, vuole aiutarla ma paradossalmente non la cerca mai... anche questo sembra evitamento!
Partirei con un'analisi personale sui suoi sentimenti e poi in seconda istanza capire come può costruire e arricchire la relazione.
Buon proseguimento.
saluti
Salve, le relazioni umane sono complesse e non è possibile inserire un comportamento all'interno di una " scatola". Non conoscendo la ragazza non è possibile darle una risposta. Le consiglio di vivere la cosa con leggerezza, parlando sinceramente con lei e attendere il tempo giusto senza tuttavia farsi incastrare in relazioni a senso unico guidate solo dalle esigenze di una delle persone coinvolte. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, non ci sono strategie da potere consigliare per una persona di cui non si conoscono paure e motivazioni. Piuttosto dovrebbe chiedere a se stesso che tipo di relazioni instaura e cosa progetta per il suo futuro, tenendo presente che le persone vanno vissute nel quotidiano e non rincorrendo l'immagine di come potrebbero diventare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile signore, la sua richiesta mi ha lasciata un attimo perplessa. Da qui la domanda: questa ragazza le interessa per come è, o per il suo comportamento bizzarro?
Nel primo caso, infatti, lei dice “ci tengo e credo nel potenziale di questa relazione”. Se è così, continui a frequentarla nel modo in cui ritiene sia più opportuno per sé stesso, cercando di costruire insieme un rapporto in cui ci sia equilibrio e benessere reciproco. Nel secondo caso non credo spetti a lei “aiutarla” improvvisando anche eventuali diagnosi di stile di “attaccamento evitante”. Oltretutto la ragazza ha già scelto a chi affidarsi perché sta già “seguendo un percorso di psicoterapia”.
L’interesse e la sensibilità che mostra nei riguardi di questa ragazza è un requisito importante per costruire una relazione tra voi, ma deve scegliere, vuole una ragazza o una paziente?
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Nasti

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