Psicologo, psichiatra, neurologo o altro? Buongiorno a tutti! Spero di ricevere indicazioni non

19 risposte
Psicologo, psichiatra, neurologo o altro?

Buongiorno a tutti!
Spero di ricevere indicazioni non soltanto sulla patologia di cui potrei essere affetta (e come eventualmente curarla) ma soprattutto indicazioni sul professionista al quale rivolgermi.

Sono anni che ho problemi di concentrazione e soprattutto di memoria. Dapprima non vi davo troppo peso, credevo fossi io ad essere troppo distratta, e trovavo vari escamotage per sopperire a queste lacune. L'ambiente più ostile naturalmente era quello accademico, ma riuscii a laurearmi in corso e con il massimo dei voti (in giurisprudenza, ergo ogni giorno studiavo almeno 14h al giorno, soprattutto di notte).
Negli ultimi mesi, tuttavia, la situazione è andata drasticamente peggiorando. Non soltanto la memoria mi sta sempre più abbandonando, facendo pessime figure in termini di impegni e scadenze sul lavoro, ma dimentico persino le cose che mi vengono dette solo 20 minuti prima. Non posso vivere senza prendere appunti altrimenti alle volte non ricordo nemmeno l'incarico che mi è stato dato. Associato a questo vi è un ulteriore circostanza, ovvero che talvolta, anche dinanzi a conversazioni che mi interessano molto e sono per me importanti, non riesco a seguirli e ho fasi in cui "mi assento". È come se per qualche istante mi perdessi, non so bene in quali pensieri (anche se ex post non li ricordo), nonostante io mi imponga costantemente di concentrarmi, ma il mio cervello proprio non mi segue, e la cosa mi spaventa sempre di più. Ancor più imbarazzante è che io, che mi sono mangiata centinaia di libri durante gli anni accademici, negli ultimi tempi (non sempre per fortuna ma spesso) devo leggere un paragrafo anche 2/3 volte prima di comprenderlo, perché per assurdo è come se mi perdessi o non fossi concentrata su ciò che leggo. Potete ben immaginare il disagio che tutto questo possa comportarmi nell'ambiente lavorativo e quanto la mia autostima ne risenta.

Gli amici mi conoscono come una persona sempre attiva ma anche come "la smemorata", e per ridimensionare il disagio che provo mi prendo in giro da sola, ci rido sopra, ma questo sta diventando sempre più inabilitante per me e ho sempre più difficoltà a gestire questa situazione.

Leggendo alcuni articoli ho appurato che anche gli adulti potrebbero soffrire di ADHD, ed in tal caso a quale specialista dovrei rivolgermi? Psicologo, psichiatra o neurologo? Se psicologo, quale specializzazione in particolare?
Naturalmente la mia è una mera "ipotesi" e non ho competenze per effettuare diagnosi, pertanto, se avete suggerimenti diversi li ascolto volentieri.

Preciso che ho soltanto 28 anni, quindi non credo possa essere una qualche forma di demenza precoce, anche se qualche volta l'ho temuto.

Vi ringrazio per il vostro tempo!
Salve la difficoltà di concentrazione può avere svariati motivi. A volte anche quando una persona è sotto stress ha difficoltà a concentrarsi. La sindrome Adhd alla quale accenna si sarebbe già ha vista in età scolare. Per cui la escluderei. Le consiglio una valutazione da uno psicoterapeuta che valuterà insieme a lei eventuali fattori predisposti che l'hanno portata a questo punto. Se vuole sono disponibile anche per una consulenza on line.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI

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Gentile utente, converrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta e insieme indagare la sua situazione ed eventualmente fare degli approfondimenti con altri specialisti. La concentrazione, la memoria possono "subire alterazioni " quando si vivono forti stress (vedi lo studio universitario).
Dia fiducia a se stessa e al terapeuta che la seguirà.
Cordiali saluti
Cara utente,
potrebbero esserci varie spiegazioni dietro alle sue difficoltà di concentrazione e mnemoniche. Potrebbero essere problemi legati all’ansia e allo stress che inficiano le sue capacità di essere attenta e performante. Per quanto riguarda la diagnosi di ADHD, come ha spiegato la collega precedentemente, è una diagnosi che si fa in età scolare e penso che non le avrebbe permesso di laurearsi in giurisprudenza nei tempi (considerando la sua giovane età) senza aiuto mirato e specifico.
Le consiglio di iniziare un percorso psicoterapeutico con la finalità di sviscerare le difficoltà sottostanti al sintomo.

Se ha bisogno di maggiori informazioni mi contratti pure.

Le mando un caro saluto.

Dott.ssa Francesca Tardio
Gentile utente sulla base di quello che ci scrive credo sia importante che lei si rivolga ad uno psicoterapeuta specializzato in neuropsicologia.
Sicuramente è il più adatto per valutare la sintomatologia che descrive ed eventualmente la necessità di inviarla ad un neurologo per approfondimenti.
Un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Salve. Le consiglio una visita da un professionista neurologo per una diagnosi accurata e per poter dare un nome a quello che le accade. Eventualmente rispetto a quanto descrive inerente la stima di sé stessa potrebbe affiancare un supporto psicologico. Cari saluti
Buongiorno, le sue difficoltà di concentrazione e memoria potrebbero essere indice che nella sua mente e psiche vagano pensieri ed emozioni che la distraggono dal contesto in cui si trova. Una psicoterapia potrebbe essere di aiuto nel renderla più consapevole di questi fenomeni e aiutare in questo modo ad elaborali. Buona serata!
Gentile utente, la situazione che descrive, di difficoltà nel mantenimento dell'attenzione e di "perdite di memoria" può rappresentare una reazione della sua mente, dovuta ad un eccesso di investimento focalizzato sul cognitivo, sul comportamento di performance della memoria nello studio, negli apprendimenti, etc. Tuttavia la dimensione emotiva può aver subito una repressione, tale da trasformarsi in uno stato reattivo di stress e ansia. Le consiglio di prendersi cura di lei attraverso un intervento psicoterapico, volto a comprendere meglio se stessa, il suo funzionamento e la ricerca di un benessere psicologico.
Resto disponibile per richieste di approfondimenti e consulti mirati.
I miei auguri,
Dr. Cameriero Vittorio
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Gentile utente di mio dottore, per poter approfondire le sue amnesie sarebbe opportuno che effettuasse in primis degli esami strumentali per poter esculdere possibili cause organiche. Ritengo sia fondamentale rivolgersi ad un neurologo per visita approfondita ed eventuale prescrizione dei suddetti esami strumentali. Escluse le cause organiche potrebbe esser opportuno approfondire altri aspetti, di natura più prettamente psicologica. Spesso le dimenticanze possono esser un primo segnale legato ad eventi fortemente stressanti che hanno caratterizzato la vita recente di un individuo. Per fare questo eventualmente dovrà contattare uno psicologo ed approfindire le possibili ragioni psicogene del suo disturbo. Segua le indicazioni indicate, e vedrà che riuscirà a porre rimedio al disagio descritto. Cordiali Saluti Dott. Diego Ferrara
ADHD nell'adulto ho un'incidenza bassa tra il 3 e il 4.5% si caratterizza per difficoltà cognitive (distraibilità, difficoltà a portare a termine un compito complesso), impulsività comportamentale, disorganizzazione, scarse capacità di mentalizzazione, scarsa socialità, talvolta difficoltà lavorative tali da incidere sullo stato economico, spesso ricorso all'utilizzo di sostanze come "medicina" per senso di incapacità e bassa autostima. spesso ADHD nell'adulto è il risultato di un ADHD non riconosciuto durante infanzia quindi il disagio e il senso di inadeguatezza affondano radici lontano nel tempo. Dalle sue poche informazioni mi pare di capire che abbia avuto soddisfazioni sia in ambito lavorativo sia durante percorso di studi. Lamenta distraibilità e labilità di memoria meritevoli di approfondimenti. Sarebbe utile una raccolta anamnestica completa sia remota sia prossima. Spesso i sintomi che riferisce, comprese le "assenze", possono avere origini organiche (crisi epilettiche silenti per esempio) ma anche psicologiche. Credo sia importante palarne con uno psicoterapeuta che conosca entrambi i mondi (psicoterapeuta e neuropsicologo). Spero di averle fornito informazioni utili. Buon lavoro e serena giornata
Buongiorno, ritengo sia opportuno sempre poter escludere una causa organica, pertanto potrebbe rivolgersi ad un neuropsichiatra.
Se, come credo non emergesse nulla, a quel punto potrebbe iniziare con serenità e fiducia una psicoterapia .
Cordialmente
Dr.ssa Russo
Buonasera! Comprendo la sua preoccupazione e le consiglieri di rivolgersi ad un neuropsichiatra per valutare il suo caso.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera. Immagino e comprendo la preoccupazione, la paura ed il disagio che le provocano le difficoltà che sperimenta nelle aree della memoria e della concentrazione.
Da ciò che emerge dalla sua descrizione, a mio parere, prima di rivolgersi ad uno Psicoterapeuta, con cui poter approfondire le sue difficoltà dal punto di vista emotivo, cognitivo, personale ecc..., sarebbe opportuno che lei si rivolga ad un Neuropsichiatra per esaminare e valutare i problemi che descrive dal punto di vista organico.
Aggiungo però che in alternativa potrebbe anche fare il contrario, e le spiego cosa intendo dire. La sua descrizione, oltre a contenere un quadro generale attraverso il quale ci ha indicato quali sono i suoi "sintomi", contiene anche una parte in cui lei comunica gli aspetti più psicologici e personali dell'esperienza che sta vivendo; mi riferisco a quando parla del "disagio che vive nel suo ambiente lavorativo (per via delle difficoltà che sperimenta) ed agli effetti che questa esperienza sta avendo sulla sua autostima".
Sulla base di questi elementi in particolare, potrebbe essere opportuno contattare ed affidarsi direttamente ad uno Psicoterapeuta con il quale sarà comunque importante valutare (subito o successivamente) la necessità di integrare l'intervento psicoterapico con una valutazione Neuropsichiatrica.
I migliori auguri,
Dott. Felice Schettini
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Buongiorno. La figura che a mio avviso può aiutarla è quella del neurologo in combinazione con quello del.neuropsicologo. Se occorre mi scriva in privato. Io sono una esperta in valutazione, sia psicodiagnostica che neuropsicologica e collaboro con un ottimo neurologo. Se non è di Roma provo ad indirizzarla nella sua regione
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere assieme a lei un percorso di terapia. Buona serata, Dott.ssa Beatrice Planas
Buonasera, il mio consiglio è di rivolgersi ad uno psicologo con esperienza in neuropsicologia dell’età adulta. Difficoltà di memoria e concentrazione possono verificarsi in casi di disagio emotivo o, mi perdoni il termine, nei casi di sovraffollamento della mente -ansia, preoccupazioni, rimuginio-. Possono inoltre essere legate a questioni di natura organica, per esempio cefalea/emicrania.
Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un professionista che possa indagare entrambi gli aspetti, emotivo e neurocognitivo, e strutturare il piano di trattamento più utile per lei. La saluto, Viviana Lisetti
Buonasera,
dopo aver effettuato una valutazione neuropsicologica potrà valutare un eventuale percorso di psicoterapia per i problemi che riferisce. La natura dei sintomi che descrive merita un approfondimento diagnostico su più livelli. Le auguro buona serata
Salve.
La cosa migliore è di rivolgersi ad un neurologo.
Poi sarebbe utile capire se è una persona ansiosa, con il mito del perfezionismo, mito che porta ad accumulare tanto stress da provocare sintomatologie di vario tipo, che un percorso psicoterapeutico può aiutare ad affrontare.
Per approfondimenti, sono disponibile

Gentile utente, potrebbe in primis, rivolgersi ad un neurologo, per escludere una causa organica rispetto alla capacità mnemonica e di concentrazione. Se non dovesse avere nulla di organico, lo step successivo potrebbe essere quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta. In tal caso mi rendo disponibile, anche per un consulto online, se desidera.
Un caro saluto,
Rosella Pettinari
Gentile utente,
sulla base di quello che ci scrive credo sia importante che lei si rivolga ad uno psicoterapeuta specializzato in neuropsicologia. Sicuramente è il più adatto per valutare la sintomatologia che descrive e indagare entrambi gli aspetti, emotivo e neurocognitivo, per strutturare il piano di trattamento più utile per lei. Eventualmente valuterà la necessità di inviarla ad un neurologo per approfondimenti.
Capisco che quello che sta vivendo e il suo disorientamento. In bocca al lupo.

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