Ogni volta che vengo rimproverata da una figura più adulta di me o più autorevole, mi si chiude la g

24 risposte
Ogni volta che vengo rimproverata da una figura più adulta di me o più autorevole, mi si chiude la gola e non riesco più a parlare, neanche per difendermi dove di colpe ne ho poche o nessuna. Come faccio a migliorare?
Gentile utente grazie per aver condiviso con noi questa sua difficoltà. Innanzitutto visto che la cosa la fa stare a disagio le consiglierei di intraprendere un percorso di psicoterapia personale di spunti e di presupposti per poter lavorare su di se ce ne sono e il fatto che questa difficoltà lei la senta come distonica e che le crei disagio apre ampi spazi per accogliere e per lavorare su un cambiamento o anche solo su un miglioramento delle reazioni. Apre spazio per riflettere sulle figure significative della sua vita e sulle figure di riferimento del passato. A disposizione anche online un caro saluto Dott.ssa Valeria Sicari

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Gentile utente,
questa fatica che sente ha sicuramente un significato da scoprire, questo le permetterebbe di comprendere cosa questo elemento le sta comunicando. Grazie al supporto di un professionista potrebbe leggere tale aspetto dandogli un senso dentro la sua storia per poi muoversi verso la possibilità di un cambiamento.
A disposizione
Tanti auguri
dott.ssa Veronica Gorni
Buonasera, ogni difficoltà è connessa alla propria esistenza e dunque non è possibile rispondere in modo generico. Sarebbe sicuramente d'aiuto un percorso psicologico per poter comprendere ed affrontare il suo disagio alla luce dei significati personali e della sua esperienza nel confronto con gli altri.
Resto a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Gentile utente, credo che le sue reazioni siano piuttosto coerenti con le situazioni che vive: una persona si sta arrabbiando con lei, questa è superiore (immagino a livello gerarchico), non credo potrebbe provare altre reazioni psicologiche e fisiche. Le consiglio però di intraprendere un percorso psicologico magari per vedere se ci possono essere dei ricordi del passato che, in quei momenti, le tornano in mente, diciamo dei traumi.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno,
In queste situazioni è importante elaborare delle strategie di gestione della comunicazione, in modo da reiterare questa modalità disfunzionale che la fa soffrire. In questi casi un approccio breve strategico può essere una valida soluzione per arrivare all’estinzione della problematica.
Un saluto
D.ssa Giada Turra
Gentile utente, la difficoltà di non riuscire a rispondere ad una figura più adulta e autorevole potrebbe dipendere da diversi scenari. Ad esempio un'eccessiva ansia in situazioni sociali in cui ci si sente esposti al giudizio e alla critica potrebbero essere dei target su cui lavorare terapeuticamente. Inoltre potrebbe dipendere da una difficoltà comunicativa cioè avere un comportamento passivo che impedisce di affermare assertivamente il proprio punto di vista. Immagino che queste situazioni non siano piacevoli da vivere, pertanto un percorso di tipo psicologico potrebbe aiutarla a potenziare alcuni aspetti della sua persona.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
grazie per la condivisione di questo suo intenso vissuto che sicuramente le provoca molto disagio. Potrebbe risultarle utile andare ad "indagare" la natura di questo sentire e prendere pian piano consapevolezza in un percorso che la sostenga e possa guidarla verso l'adozione di strategie (comunicative e interiori) più adatte a lei. Spero di esserle stata d'aiuto, rimango a disposizione. Cari saluti
Gentile utente, le ragioni sotto stanti al suo comportamento di blocco nelle situazioni da lei descritte arrivano da qualche parte nella sua storia di vita. Qualcosa dentro di lei accade quando una figura adulta o autorevole/autoritaria la rimprovera. Dove ha imparato a stare in silenzio quando succede questa cosa? Cosa teme? Cosa le passa per la mente in quei momenti? Esplorare a fondo e a pieno la sua storia sarà per lei importante. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno,
Lei ha già iniziato a migliorare perché sento in lei il forte desiderio di voler cambiare questa situazione :)
Per farlo ha bisogno delle tre A:
Amore per se stessa/o
Autostima
Assertività

Le consiglio vivamente un percorso che la aiuti in tal senso!

Cordialmente
Valeria
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. La chiusura della gola durante i rimproveri potrebbe essere una risposta fisica legata all'ansia o alla paura di confrontarsi con figure autorevoli. Potrebbe essere utile iniziare a esplorare le emozioni in questi momenti, identificando i pensieri negativi che possono emergere. Consiglierei di considerare la possibilità di rivolgersi a uno/a psicologo/a per ottenere un supporto più approfondito e esplorare meglio le sue emozioni e il suo vissuto. Resto a disposizione. Cordiali saluti. Dott. Edoardo Bunone
Gentile utente, l'esperienza di blocco quando si viene rimproverati da figure più adulte o autorevoli è abbastanza comune e può essere molto frustrante. È positivo che stia cercando modi per affrontare questa situazione. Quando si trova in ​​una situazione stressante come questa, potrebbe aiutarla praticare respiri profondi con lo scopo di ridurre l'attivazione ansiosa e praticare una forma comunicativa di tipo assertivo. Questa consiste nell'esprimere i propri pensieri, sentimenti e bisogni in modo chiaro e rispettoso. Potrebbe esercitarsi nel comunicare in modo assertivo in situazioni di calma e tranquillità, in modo che possa diventare più naturale per lei attuarlo in situazioni stressanti.
La invito a riflettere sui suoi pensieri e cercare di capire quali convinzioni potrebbero essere alla base della sua reazione. Potrebbe ad esempio temere il giudizio degli altri o potrebbe esserci una sottostante paura di non essere all'altezza. Se questa difficoltà sta influenzando significativamente la sua quotidianità le suggerisco di considerare la possibilità di contattare un professionista della salute mentale che la può aiutare ad esplorare più approfonditamente le cause del blocco e lavorare su strategie specifiche e mirate per superarlo.
Un caro saluto, Sara Magliocca
Gentile utente, non so quanti anni ha, in che situazioni prova quanto raccontato, ma le chiederei: Lei cosa pensa di se stessa in quei momenti? Quanto è importante il suo giudizio rispetto a quello degli altri?
Un supporto psicologico potrebbe aiutarla a stabilire maggiore fiducia in se stessa, ad incontrarsi e riconoscere il proprio valore.
Un caro saluto
Buongiorno, lei nota e mette in relazione il suo disagio con la chiusura della gola. Questo è già il primo passo per una terapia psico-corporea che l'aiuterebbe, probabilmente in breve tempo, a capire che cosa significano per lei queste situazioni e ad elaborare una sua strategia personale di risposta a questi stimoli, in modo da non sentire più questa difficoltà oppure a saperla gestire nel migliore dei modi. Sono a sua disposizione se sarà interessata ad approfondire, in presenza oppure online. Grazie, i migliori auguri, Dott.sa Elena Pedrini
Ha condiviso con coraggio ed audacia una parte molto importante del suo vissuto e di questo la ringrazio. Vede, certe dinamiche apparentemente inspiegabili rivelano in realtà dei nodi emotivi che possono risalire anche a molto tempo fa. Non sapere cosa succede dentro di noi può creare profonda incertezza e questo può spaventare, scoraggiare, demotivare. Quando sale la nebbia nel percorso diventa difficile persino il passo più semplice e ci sentiamo disorientati. E' evidente che il suo inconscio ci restituisce un indizio: in "cantiere" c'è qualcosa di diverso da quello che le arriva alla consapevolezza e perciò bisognerebbe che qualcuno la aiuti a dialogare con quella parte profonda che in quelle situazioni viene a galla e la "paralizza" o la "terrorizza". E' proprio questo momento di crisi che può trasformarsi nell'opportunità di crescita e di comprensione di se stessi, purché si abbia una guida che ci accompagni in questo viaggio di comprensione di sè: ogni Dante ha diritto al suo Virgilio, come ogni Arianna ha diritto al suo filo rosso... Insomma, anche lei può avere l'opportunità di non essere sola in questo viaggio alla ricerca della sua chiarezza interiore. A presto
Gentile Utente, per capire le motivazioni, che possono essere varie, del suo disagio sarebbe necessario un percorso con uno psicologo. Ho seguito diverse persone con disagi come si suoi risolverli del tutto.
Cordialmente
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi il suo disagio. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicologico, è difficile dare indicazioni precise senza avere un quadro più completo, ma in base a quello che scrive potrebbe esserle utile un lavoro sulle abilità di comunicazione e gestione delle emozioni, mirato a gestire queste situazioni che le creano disagio.
Rimango a disposizione,
Saluti
Dott.ssa Michela Francescato
Gente utente, È evidente che l'esperienza di essere rimproverata da figure più adulte o autorevoli suscita una risposta fisica intensa in lei.
Per migliorare questa risposta, potrebbe essere utile esplorare le radici di queste reazioni. Riflettere su situazioni passate o modelli di comunicazione che potrebbero aver contribuito a questa risposta fisica può essere un primo passo per comprenderla meglio. Identificare i pensieri o le convinzioni automatiche che emergono durante questi momenti può essere cruciale per affrontare il problema alla radice.
Considerare il coinvolgimento di uno psicologo può offrirle uno spazio dedicato per esplorare più approfonditamente queste dinamiche. Uno psicologo può aiutarla a sviluppare strategie personalizzate per affrontare il disagio emotivo e migliorare la sua capacità di comunicare in situazioni di confronto. Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti. Un saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Buongiorno,
Se desidera cambiare questo suo comportamento dovrebbe innanzitutto cercare di capire cosa lo causa. Le consiglio di appoggiarsi ad un collega.
Dott. Marco Cenci
È comune sentirsi bloccati o sopraffatti durante situazioni di confronto, soprattutto quando coinvolgono figure autorevoli. La sensazione di avere la gola chiusa potrebbe essere una risposta fisica all'ansia o al timore del giudizio.

Per iniziare a migliorare questa situazione, ti suggerirei di praticare la consapevolezza delle tue emozioni e dei tuoi pensieri in questi momenti. Riconoscere e accettare le tue reazioni può essere il primo passo verso il cambiamento. Puoi anche esplorare tecniche di gestione dello stress, come la respirazione profonda o la visualizzazione, per aiutarti a mantenere la calma durante i confronti.

Inoltre, potresti considerare di esercitarti nell'esprimere le tue opinioni e i tuoi sentimenti in situazioni meno stressanti, come con amici o familiari di fiducia. Acquisire fiducia nell'esprimere te stesso/a in contesti più sicuri può aiutarti a sentirsi più a tuo agio durante situazioni più impegnative.

Ricorda che migliorare richiede tempo e pratica, quindi sii gentile con te stesso/a lungo questo percorso. Se senti di avere bisogno di ulteriore supporto, non esitare a considerare la possibilità di parlare con un professionista qualificato che possa aiutarti a sviluppare strategie personalizzate per affrontare queste sfide.
Un caro saluto,
Dott.ssa De Pretto
Gentile utente, la sensazione emotiva da lei narrata e la conseguente sua reazione fisiologica mi fanno pensare ad un'emozione: la paura; difesa primaria dell'organismo attivata da un evento percepito come pericoloso. Generalmente la paura ha una funzione positiva perché segnala stati di emergenza e di allarme indispensabili alla sopravvivenza dell'individuo, ma se assume una forma eccessivamente intensa genera sofferenza emotiva. La gola che "si chiude" e la difficoltà di "parlare" potrebbero rappresentarne i segnali. Poiché la paura è di natura innata o appresa, le sarebbe utile indagarne l'origine, cosa la scatena e come gestirla. Infatti, un percorso psicologico di riconoscimento e di elaborazione dei propri vissuti emotivi potenzia la stima verso se stessi, eleva il livello di benessere percepito, modifica l'attività comportamentale e la comunicazione, migliora le relazioni interpersonali. La saluto cordialmente e mi rendo disponibile per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Chiara Lagi
In situazioni come questa, dove ti senti paralizzata di fronte all'autorità, potremmo vedere l'ombra di dinamiche relazionali passate, forse radicate nelle tue prime esperienze di attaccamento. Questa reazione di 'gola chiusa' può essere vista come una manifestazione del tuo sistema di attaccamento che entra in modalità di difesa o di 'allarme', attivato da percezioni di minaccia nella relazione attuale, che riecheggiano vissuti passati.

Il primo passo per affrontare questo schema potrebbe essere di esplorare e comprendere le origini di queste reazioni emotive, riconoscendo come certi schemi di attaccamento e strategie di adattamento sviluppate in precedenza influenzano le tue reazioni attuali. Questo processo di consapevolezza può aprirti la strada verso la sperimentazione di nuove modalità di reazione e relazione, meno condizionate dal passato.

Nel farlo, è utile non solo lavorare su tecniche di gestione dell'ansia e di auto-calma, come la respirazione profonda o la mindfulness, ma anche su modi di ristrutturare il tuo dialogo interno, spesso critico o limitante, verso narrazioni più compassionate e potenzianti.

In ultimo, il lavoro terapeutico può includere la sperimentazione, in sicurezza, di nuove modalità di esprimere te stessa e di affermare i tuoi bisogni in contesti relazionali, partendo da un contesto terapeutico supportivo per estendersi gradualmente alle tue relazioni quotidiane.
Buongiorno, domanda e spunto di riflessione molto importante. La rabbia è un'emozione che per svariati motivi relativi alla storia personale può, come altre emozioni, essere difficile da maneggiare, esprimere, padroneggiare. I conflitti e ciò che ha a che vedere con la rabbia può generare delle reazioni, ad esempio la paura; queste possono manifestarsi anche a livello corporeo (es. chiusura della gola quindi dell'espressione di sè attraverso la voce). Potrebbe essere utile elaborare in un setting di terapia personale i motivi e le radici di questa difficoltà che avverte e provare a conoscersi e sperimentarsi con queste emozioni in un luogo e in una relazione di fiducia e di alleanza terapeutica.
Le difficoltà nella comunicazione con figure più adulte o autorevoli possono essere superate con diverse strategie. Se lo desidera può contattarmi per un primo colloquio conoscitivo e verificare se con delle mise-en-place di esercizi sulla self-confidence si possono ottenere sviluppi su questo funzioni dialogiche
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