Mia figlia pensa di essere lesbica. Ha 14 anni ed è molto introversa.... Non mi ha mai detto questo

21 risposte
Mia figlia pensa di essere lesbica. Ha 14 anni ed è molto introversa.... Non mi ha mai detto questo però lo sentita quando faceva domande a sua sorella. Tipo: cosa penserebbe se vedesse 2 ragazze che si tengono per mano... Poi scrive su diversi gruppi online dove si fa chiamare Vic... Lei si chiama Jessica.
Ha sempre avuto cotta per i ragazzini... Quindi non so cosa pensare.... Ha pochi amici e non ha più voglia di uscire.... Non so proprio cosa pensare... Un consiglio potrebbe aiutarmi. Grazie
Gentile Signora proviamo a ragionare sulle questioni che lei pone. Da una parte c'è lei come madre che segue la crescita dei sui figli e da una parte c'è sua figlia. Chi parla di questa situazione è lei come madre. E' sempre lei che esprime chiaramente una preoccupazione quando racconta che non sa cosa pensare e chiede un consigli e un aiuto. Pertanto potrebbe essere una buona possibilità consultare un esperto e parlare con lui delle questioni che la preoccupano. In ogni caso è chiaro che l'oggetto della sua nota è anche sua figlia che però non scrive su questo sito e che non sappiamo se viva questa situazione con preoccupazione e disagio. Sempre dalla sua nota, in relazione ai comportamenti e di sua figlia non emerge molto se non una notazione sulla introversione e sul fatto che sia incuriosita dai comportamenti sessuali o che sembrano tali. In ogni caso si sta parlando di un adolescente e che quindi sembra interessata anche a questi temi viste le cotte per i ragazzi. Un ulteriore elemento, sul quale porre attenzione, è legato alla relazione fra lei e sua figlia che si caratterizzare per una sua grossa ed importante attenzione da parte sua verso i modi di fare di sua figlia. Nonostante ciò non emerge in nessun punto uno scambio di opinioni su questo tema ovvero in merito all'orientamento sessuale di sua figlia. Sulla base di queste ipotesi che si possono ricavare dalla sua breve nota può essere un buon punto di vista consultare uno specialista in psicoterapia e approfondire con lui i temi che indica. Un cordiale saluto

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Salve. Quando i figli sono in crisi, per qualsiasi motivo, per un genitore non è semplice vederli soffrire. Ciò che si può fare è far sentire la presenza, il sostegno, l'accettazione e tanto affetto, il tutto dato con molto rispetto.
Il rispetto è fondamentale, altrimenti si diventa invadenti.
Se dovesse sentire il bisogno di essere sostenuta lei in questo momento, si rivolga ad uno psicoterapeuta che può aiutarla ad affrontare questo momento insieme a sua figlia. Distinti saluti
Salve, ritengo fondamentale che possiate intraprendere un percorso psicologico per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione.
Cordialmente, dott FDL
Salve, essendo una questione delicata credo che sia più opportuno parlarne in terapia. Ha mai pensato ad un consulto psicologico per chiarirsi alcuni dubbi che pone?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gent.ma,
dalle sue parole non emergono specifici segnali di sofferenza di sua figlia, ma una sua preoccupazione come madre: avendo carpito qua e là alcuni elementi secondo lei significativi, sembra essersi costruita pensieri/fantasie sull’orientamento sessuale di sua figlia. Ma in qualunque caso, ciò che è importante è la sua capacità nell’aiutarla a crescere e vivere costruttivamente la vita. Qualora come genitore si sentisse in difficoltà nel vivere questo periodo dello sviluppo di sua figlia, potrebbe chiedere una consulenza che la aiuti a focalizzare quei conflitti che potrebbero intralciare il suo rapporto con lei. SG
Buongiorno, è qualcosa che la preoccupa? Suo marito cosa ne pensa? Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buona sera , essere madre è un mestiere difficilissimo ... vorremmo il meglio per i nostri figli ma allo stesso tempo sappiamo che devono fare le proprie esperienze per poter comprendere al meglio chi sono.
La domanda che pongo a lei è se sua figlia fosse realmente attratta dalle donne sarebbe per lei un problema?
Veda i 14 anni sono anni particolari , molti ragazzi si trovano ad interrogarsi sulla propria sessualità , lei si sente pronta per affrontare questo tema non in maniera accusatoria o giudicante , ma accogliente? Credo che sia molto in ansia per questa questione, e forse sarebbe opportuno pensare a un sostegno psicologico per lei che coinvolga anche sua figlia . Vede le cose che non conosciamo ci spaventano tantissimo, e la paura che prova lei è simile a quella che sta ( forse) provando sua figlia. Dico forse , perchè al momento lei ha fatto solo ipotesi che fosse così ed ancora non ha affrontato la tematica con sua figlia. Le auguro di riuscire a parlare con sua figlia.
Buongiorno,
la sessualità, soprattutto in adolescenza, è una tematica molto sfaccettata e complessa. Spesso i genitori si pongono delle domande e dei dubbi, anche in assenza di difficoltà o richieste da parte dei figli. In questi casi è importante capire la situazione: se sua figlia non manifesta nessun disagio, generico o specifico riguardo al proprio orientamento sessuale, potrebbe essere a lei di aiuto riflettere sulle domande che si sta facendo. Sui motivi di queste preoccupazioni, cosa significano per lei e come la fanno stare. Soprattutto per distinguere il suo vissuto e le sue paure da quelle di sua figlia, che al momento non manifesta alcun tipo di disagio. Potrebbe pensare ad una consulenza psicologica come momento per riflettere su questi dubbi e pensieri. Se vuole sono disponibile. Mi occupo molto di adolescenza, sostegno alla genitorialità e in particolare di tematiche legate all'orientamento sessuale e alla sessualità.
Per qualsiasi necessità, trova nella mia pagina tutti i miei contatti.
Intanto le auguro una buona Pasqua.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Buonasera Gentile Utente, purtroppo non esiste un consiglio che vada bene per ogni evenienza. A 14 anni la sessualità è una tematica che deve essere ancora scoperta ed è normale sperimentare la propria attrazione con ambo i sessi, fino al raggiungimento di una maturazione sessuale.
È necessario però riflettere su di un punto importante: l'omosessualità è una condizione del tutto normale. Il problema quindi non riguarda da chi sua figlia si senta attratta, una cosa di cui lei non può avere colpe, ma riguarda le sue aspettative in merito. Se volesse approfondire questa tematica, rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni.
Buon giorno Signora,
spesso succede che in adolescenza quando si parla di tematiche sessuali i genitori vengano messi alla porta, nel senso che se ne parla più volentieri con i coetanei e con fratelli/sorelle; per quanto riguarda l'orientamento sessuale è bene che venga vissuto da tutti nella maniera più serena possibile, se questo invece crea difficoltà a qualche componente della famiglia è bene ricorrere ad un supporto psicologico.
Saluti D.ssa Mariani
Buonasera. Può darsi che a quell’età i ragazzi abbiamo dei dubbi rispetto ai propri gusti sessuali. Le suggerisco di parlarne con il papà e di capire insieme se può essere il caso di far parlare vostra figlia con un esperto. Buona serata
Salve le sue interpretazioni sull'orientamento sessuale di sua figlia mi sembra che la preoccupino abbastanza. Forse ci potrebbe essere una sua problematica sulle scelte di sua figlia. Le consiglio un supporto psicologico per affrontare tutto ciò.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Gentile utente di mio dottore,

durante il periodo adolescenziale può accadere che l'orientamento sessuale così come altri aspetti della vita entrino in crisi. In adolescenza possono emergere comportamenti e desideri che hanno valenza transitoria, in quanto tutto viene messo in discussione in tale periodo. L'adolescenza è quel periodo della vita dove il soggetto cerca di trovare la propria strada e la propria identià, anche sessuale, ed è un momento in cui vi è caos, questo sino all'accesso all'eta adulta. E' un periodo in cui la scoperta, la sperimentazione, anche della diversità, assumono connotati estremi. Molti aspetti poi della propria vita prendono una reale definizione più avanti, solitamente dopo i 20 anni. La invito per tanto a non preoccuparsi troppo per lo stato di cose e a considerare l'orientamento sessuale di sua figlia cosi come il resto attribuendone un valore relativo, oltre che ad assumere un atteggiamento di accettazione, consentendo così a sua figlia di cresce in un contesto amorevole e privo di giudizi di valore.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno, mi sento di consigliarle, prima di intraprendere un percorso psicologico, di esplorare il tema con sua figlia (con il giusto tatto e senza forzare, in adolescenza non è raro ci sia ancora una certa incertezza circa il proprio orientamento sessuale). In seconda battuta, se sua figlia dovesse manifestare disagio o confusione circa il suo orientamento, potrebbe essere utile proporle un percorso psicologico. Un caro saluto. DC
Gentile utente, dalle sue parole emerge la preoccupazione che ha verso il cambiamento che sta avvenendo in sua figlia, prima di tutto l’adolescenza e quindi un distanziamento dal gruppo famiglia per uno spazio proprio (che va rispettato) e una ricerca della propria identitá, tra cui anche sessuale. Dagli elementi che riporta non è possibile definire se c’è una problematica o è un turbolento attraversamento del periodo, le consiglierei di parlare con un professionista che possa aiutarla a “mediare” questa situazione e darle un adeguato supporto. Saluti
Gentile Utente,
un percorso di terapia può aiutarla a gestire queste problematiche aiutandola a trovare una maggiore serenità riguardo alla crescita di sua figlia.
Rimango disponibile in caso di necessità,
Dott.ssa Valeria Marino
Buondì
Essere madre un mestiere difficile lo sappiamo ma anche essere padre. In realtà il ‘mestiere’ dovrebbe essere condiviso. Non ci dice nulla del padre.
Io credo che la prima cosa sia quella di esplicitare dubbi ed ansie e confrontarsi con il padre della ragazza ed insieme poi richiedere una consulenza specialistica da uno psicologo per essere poi guidati verso una genitorialità più focalizzata al problema .
Salve, credo che crescere i figli e le figlie nel suo caso, sia sempre molto difficile. L'adolescenza è anche una ricerca di identità differenziata dalla propria origine, quindi l'esplorazione è indispensabile. Detto questo io credo che se sente di non farcela può confrontarsi con un professionista che la sostenga in questo periodo e l'aiuti ad accogliere il naturale modificarsi delle relazioni familiari.
Saluti
Massimiliano
Buonasera, posso consigliarle per prima cosa di parlarne direttamente con sua figlia, chiederle che cosa prova, come mai sta così giù, in quanto probabilmente sta vivendo un momento emotivamente di malessere interiore. L'adolescenza è un periodo particolare: possono emergere fragilità, insicurezze, domande su se stessa. Si faccia sentire vicina, accogliente e pronta all'ascolto. Inoltre, potrebbe pensare se fosse positivo per sua figlia parlare anche con uno psicologo, così da avere un suo spazio con una persona per poter sfogare le sue emozioni. Ne parli sempre con lei.
Resto a disposizione qualora ne avesse necessità. Un caro saluto, dottoressa Paola De Martino
Salve,
come le consigliavo in una precedente domanda, il problema non è che sua figlia si interroghi sulla sua sessualità, ma che senta e creda di non poterne parlare con lei. Se sua figlia si sta chiudendo è perché avverte intorno un ambiente ostile, nel quale non può permettersi di esplorare liberamente i suoi desideri, i suoi sentimenti, i suoi progetti. Ed è un vero peccato, perché l'orientamento sessuale (etero, bi o omo) è una variabile normale della personalità in ogni sua forma.
Provi ad accogliere sua figlia, a sostenerla nel suo percorso di crescita, e se necessario si lasci accompagnare da uno psicologo che possa chiarirle dubbi e domande, e sostenga lei e sua figlia.

Con i migliori auguri
dr. Ventura
Gentile signora, le consiglierei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che si occupa di adolescenti. Il periodo di vita che indica è carico di vissuti emotivi forti. La chiusura di sua figlia e la ricerca di risposte piene essere accolta e soddisfatta con una persona esterna alla famiglia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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