Le persone emotive e ansiose, corrono di più il rischio di avere problemi cardiaci?
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Le persone emotive e ansiose, corrono di più il rischio di avere problemi cardiaci?
Salve, in qualche modo sono più esposte a una maggiore attivazione che, se eccessiva, potrebbe portare a conseguenze sul lungo termine.
Ecco perché sarebbe opportuno intraprendere un percorso psicologico per fronteggiare le situazioni particolarmente attivanti.
Cordialmente, dott FDL
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Cordialmente, dott FDL
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Gentile Signore /a più che parlare di quello che sarà e che potrebbe essere non le sembra una buona possibilità parlare di quello che è in quello che di solito è indicato come il qui ed ora. Una persona ansiosa ha un livello di funzionamento diverso da una persona non ansiosa. Sicuramente più difficile e dove il disagio è presente. Allora rimanendo sul qui ed ora non le sembra una soluzione migliore lavorare per cambiare quello che si sta vivendo quotidianamente. In ogni caso lavorare per modificare gli equilibri può essere un buon sistema per prevenire quello che potrebbe essere. Un cordiale saluto
Buonasera, la domanda che pone è un po’ generica, ma sicuramente la letteratura scientifica dimostra che situazioni di stress e ansia prolungati possono provocare alterazioni anche durature a livello ormonale, neurotrasmettitoriale e cardiocircolatorio. Le consiglio di approfondire la situazione con uno specialista psicologo/psicoterapeuta che la indirizzerà eventualmente anche a indagini mediche. Rimango a disposizione e le mando cordiali saluti.
Buonasera,
il collegamento non è così lineare e matematico. Sappiamo che un'attivazione che dura nel tempo causa degli squilibri e che per esempio un alto livello degli ormoni dello stress, prolungato nel tempo, può avere degli effetti negativi sul corpo. Oltre che sulla psiche. Se sente un'attivazione emotiva, e l'ansia è una delle tante emozioni che proviamo, che Le sembra troppa, che Le pesa o Le rende difficile fare quello che vorrebbe fare, vale la pena di lavorarci. Ne guadagna la salute fisica e mentale e la qualità di vita, decisamente. Cordialmente, Dott.ssa Katarina Faggionato
il collegamento non è così lineare e matematico. Sappiamo che un'attivazione che dura nel tempo causa degli squilibri e che per esempio un alto livello degli ormoni dello stress, prolungato nel tempo, può avere degli effetti negativi sul corpo. Oltre che sulla psiche. Se sente un'attivazione emotiva, e l'ansia è una delle tante emozioni che proviamo, che Le sembra troppa, che Le pesa o Le rende difficile fare quello che vorrebbe fare, vale la pena di lavorarci. Ne guadagna la salute fisica e mentale e la qualità di vita, decisamente. Cordialmente, Dott.ssa Katarina Faggionato
Buonasera Gentile Utente, difficile dirlo con precisione. Bisognerebbe capire cosa intende lei con "persona emotiva e ansiosa". Inoltre è dimostrato che alti livelli di ansia mantenuti per un lungo periodo di tempo finiscano con lo stressare anche il corpo, col rischio di sviluppare disturbi psicosomatici o di infiammare alcune zone del nostro corpo. Detto ciò, affermare con precisione che l'ansia possa essere causa di problemi cardiaci è eccessivo. Cordialmente, dott. Simeoni
Salve.
Il corpo può somatizzare l'ansia in vari modi: coliti, gastriti, problematiche posturali, ecc.
L'ansia non fa vivere sereni, è come se si vivesse continuamente sul blocco di partenza, pronti a scattare. Il tutto può rendere l'organismo più fragile. Distinti saluti
Il corpo può somatizzare l'ansia in vari modi: coliti, gastriti, problematiche posturali, ecc.
L'ansia non fa vivere sereni, è come se si vivesse continuamente sul blocco di partenza, pronti a scattare. Il tutto può rendere l'organismo più fragile. Distinti saluti
Buongiorno,
il nostro corpo è un'unità, ciò implica che l'equilibrio riguarda tutto il sistema.. se salta da una parte sicuramente si avranno effetti anche su altri aspetti.
Un saluto
Dott.ssa Meloni Federica
il nostro corpo è un'unità, ciò implica che l'equilibrio riguarda tutto il sistema.. se salta da una parte sicuramente si avranno effetti anche su altri aspetti.
Un saluto
Dott.ssa Meloni Federica
Salve, sicuramente l'ansia non aiuta ad avere una vita soddisfacente, da ogni punto di vista, anche dal punto di vista del corpo. Le implicazioni possono essere tante e diverse per ognuno. Vale sempre la pena affrontare i propri stati ansiosi quando ci veniamo a contatto.
Buona giornata,
Rosella Pettinari
Buona giornata,
Rosella Pettinari
Salve, gli effetti possono essere negativi e manifestarsi in modi diversi.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, non è possibile stabilire una relazione oggettiva di causa-effetto tra ansia, emotività e problemi cardiaci. Allo stesso tempo è accertato che vi sia una relazione biunivoca tra il funzionamento della nostra mente e quello del nostro corpo. Tale legame tuttavia si colloca all'interno di una multidimensionalità e multifattorialità. Cordiali saluti.
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno. Le evidenze scientifiche al momento non indicano una correlazione netta, tuttavia una sintomatologia ansiosa riverbera sempre sul corpo.
Cordialità
MT
Cordialità
MT
Buongiorno, l'ansia può rappresentare un fattore di rischio per i disturbi cardiovascolari. Ci sono anche sintomi caratteristici dell'attacco di panico che possono simulare i sintomi di infarto, come: tachicardia, senso di soffocamento, sudorazione, dolore al petto, nausea e vertigini.
Partendo dal presupposto che il benessere fisico influenzi la condizione interiore (e viceversa) ci sono vari modi per fare qualcosa di buono per se stessi, ci si può quantomeno dedicare al proprio benessere fisico e psichico, giorno dopo giorno.
Nella situazione in cui l'ansia e i problemi emotivi causino un forte disagio è bene ricorrere a un aiuto psicologico.
Cordiali saluti,
dr. Germi
Partendo dal presupposto che il benessere fisico influenzi la condizione interiore (e viceversa) ci sono vari modi per fare qualcosa di buono per se stessi, ci si può quantomeno dedicare al proprio benessere fisico e psichico, giorno dopo giorno.
Nella situazione in cui l'ansia e i problemi emotivi causino un forte disagio è bene ricorrere a un aiuto psicologico.
Cordiali saluti,
dr. Germi
Salve,
rispondo a questa domanda con un'altra domanda: teme per la sua salute per l'ansia che prova?
E' una preoccupazione legittima, che va accolta ed ascoltata perché l'ansia non incide solo sul corpo, esaurendolo, ma soprattutto sulla qualità della nostra vita - limitandoci e rendendoci infelici.
Questa domanda può essere l'inizio di un percorso di approfondimento psicologico, che le restituisca più apertura, serenità, e salute salute.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
rispondo a questa domanda con un'altra domanda: teme per la sua salute per l'ansia che prova?
E' una preoccupazione legittima, che va accolta ed ascoltata perché l'ansia non incide solo sul corpo, esaurendolo, ma soprattutto sulla qualità della nostra vita - limitandoci e rendendoci infelici.
Questa domanda può essere l'inizio di un percorso di approfondimento psicologico, che le restituisca più apertura, serenità, e salute salute.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gentile utente, le evidenze scientifiche e gli studi di settore hanno dimostrato che i disturbi d’ansia non trattati, a lungo termine incidono sull’attivazione del sistema cardiovascolare e neuroendocrino. Tuttavia, è vero anche il contrario: la diagnosi di un problema cardiocircolatorio (ad esempio) può indurre un’attivazione iperansiosa in soggetti predisposti alla preoccupazione ed all’ipercontrollo. Con ciò voglio dire che occorre sempre identificare quale sia la causa e quale sia l’effetto: non è possibile prescindere da questo punto!
Sempre Utile, dunque, il supporto psicologico o la consulenza: per fare chiarezza e dare il giusto nome alle cose, se necessario.
Un cordiale saluto,
Dottoressa MG Fanciulli
Sempre Utile, dunque, il supporto psicologico o la consulenza: per fare chiarezza e dare il giusto nome alle cose, se necessario.
Un cordiale saluto,
Dottoressa MG Fanciulli
Salve, le hanno già dato le indicazioni specifiche, le lascio una suggestione: aver cura di sé non è allontanare l'imponderabile, è gestire al meglio ciò che esiste nel presente.
Saluti
Massimiliano
Saluti
Massimiliano
Buongiorno, non c'è un nesso scientificamente provato tra i due fattori. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente di mio Dottore,
al di là della correlazione che si vuole stabilire tra ansia e problemi fisici che possono insorgere nel tempo, cercherei di restare sul qui ed ora.
Sarebbe utile esplorare il significato dell’ansia, il valore che assume in un determinato momento della propria storia, cosa sta provando a comunicare attraverso il corpo.
Insomma allargare il più possibile il campo di osservazione a tutti quegli elementi utili ad elaborare lo stato ansioso.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti,
Dott. Diego Ferrara
al di là della correlazione che si vuole stabilire tra ansia e problemi fisici che possono insorgere nel tempo, cercherei di restare sul qui ed ora.
Sarebbe utile esplorare il significato dell’ansia, il valore che assume in un determinato momento della propria storia, cosa sta provando a comunicare attraverso il corpo.
Insomma allargare il più possibile il campo di osservazione a tutti quegli elementi utili ad elaborare lo stato ansioso.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti,
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente di mio Dottore, come già evidenziato dai colleghi le situazioni di stress e ansia prolungati nel tempo possono provocare alterazioni nel corpo. Un percorso psicologico può aiutarla a comprendere e gestire ansia e stress. Un caro saluto Dott.ssa Mariagrazia De Lisio
Gentilissimo/a, le risposte dei colleghi risultano piuttosto esaustive rispetto al tema che ha portato alla nostra attenzione. Uno stato di ansia prolungato e pervasivo può causare problemi psicosomatici, per evitare i quali è indicato intraprendere un percorso psicologico. Ci tengo ad aggiungere che ci stiamo riferendo ad una condizione protratta nel tempo, non ad un episodio isolato. Per esempio, un attacco di panico non può condurre ad un infarto, anzi l'innalzarsi della pressione lo rende altamente improbabile. Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Dall'Olio
Dott.ssa Elena Dall'Olio
Salve, l’ansia e le emozioni intense possano influenzare il nostro corpo, in particolare il cuore, che è spesso associato simbolicamente alle nostre emozioni. Dal punto di vista scientifico, è vero che l’ansia e lo stress possono avere un impatto sul sistema cardiovascolare, ma è importante distinguere tra gli effetti temporanei e quelli a lungo termine. Quando una persona ansiosa vive un momento di forte preoccupazione o paura, il corpo attiva una risposta di "lotta o fuga", che porta a un aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e a una maggiore produzione di adrenalina. Questo è un meccanismo naturale del nostro organismo per affrontare situazioni di pericolo, ma se si verifica frequentemente e in modo prolungato, può generare un sovraccarico per il sistema cardiovascolare. Tuttavia, questo non significa necessariamente che una persona emotiva o ansiosa sia destinata ad avere problemi cardiaci. La vulnerabilità a sviluppare patologie dipende da molteplici fattori, tra cui la predisposizione genetica, lo stile di vita, l’alimentazione, l’attività fisica e la gestione dello stress. Essere ansiosi di per sé non provoca direttamente malattie cardiache, ma l'ansia cronica può contribuire a comportamenti poco salutari, come l'insonnia, una cattiva alimentazione, la sedentarietà o l'abuso di sostanze come fumo e alcol, che sono fattori di rischio più diretti per la salute del cuore. Un altro aspetto importante riguarda il modo in cui si interpreta l’ansia e i sintomi fisici che essa può generare. Le persone molto ansiose tendono a focalizzarsi sul battito cardiaco, sulle sensazioni di oppressione al petto o sulle palpitazioni, interpretandole spesso come segnali di un problema cardiaco. Questo può creare un circolo vizioso in cui la paura di avere un problema cardiaco aumenta l’ansia, che a sua volta intensifica i sintomi fisici. È un fenomeno ben noto in ambito psicologico e si potrebbe definire come ipervigilanza corporea: più si presta attenzione a un sintomo, più lo si percepisce intensamente. Ci sono, però, delle strategie efficaci per ridurre l’impatto dell’ansia sulla salute fisica e mentale. Le tecniche di rilassamento, come la respirazione diaframmatica e la mindfulness, possono aiutare a regolare l’attivazione del sistema nervoso e a ridurre la frequenza cardiaca nei momenti di agitazione. L’attività fisica regolare è un ottimo alleato, perché non solo migliora la salute cardiovascolare, ma aiuta anche a scaricare le tensioni emotive e a regolare l’ansia. Lavorare sulla gestione dei pensieri con un approccio cognitivo-comportamentale può essere utile per modificare quei meccanismi mentali che amplificano la paura e l'attenzione ai segnali fisici. Se sta vivendo un periodo di forte ansia e nota che questa ha un impatto sul suo benessere fisico ed emotivo, potrebbe essere utile approfondire la questione con un professionista, sia dal punto di vista medico che psicologico. Comprendere meglio come funziona il proprio corpo e imparare strategie per gestire le emozioni può fare una grande differenza nel migliorare la qualità della vita. Spero che questa risposta possa aiutarla a fare un po’ di chiarezza e a darle maggiore serenità rispetto a questa tematica. Se ha bisogno di ulteriori approfondimenti, sono a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Le persone con una maggiore reattività emotiva o con livelli elevati di ansia non sono automaticamente destinate ad avere problemi cardiaci, ma alcuni studi suggeriscono che esiste una certa correlazione tra stress emotivo cronico, ansia e salute cardiovascolare. Questo non significa che l'ansia "rovini il cuore" in sé, ma che il corpo, sotto stress prolungato, può manifestare segnali come tachicardia, pressione alta, tensione muscolare o affaticamento, che a lungo termine potrebbero influire sul benessere generale, incluso quello cardiaco.
Va detto però che non tutte le persone ansiose sviluppano problemi fisici. Anzi, prendersi cura della propria salute mentale può diventare un fattore protettivo importante. Coltivare consapevolezza emotiva, imparare a regolare lo stress, dormire bene e avere uno stile di vita sano sono aspetti che fanno davvero la differenza. Rimango a disposizione.
Va detto però che non tutte le persone ansiose sviluppano problemi fisici. Anzi, prendersi cura della propria salute mentale può diventare un fattore protettivo importante. Coltivare consapevolezza emotiva, imparare a regolare lo stress, dormire bene e avere uno stile di vita sano sono aspetti che fanno davvero la differenza. Rimango a disposizione.
Gentile utente,
è una domanda molto interessante e tutt’altro che banale. Le persone emotive e ansiose non sono automaticamente più soggette a malattie cardiache, ma il modo in cui l’ansia e le emozioni vengono gestite può influenzare, nel tempo, il benessere del cuore.
L’ansia attiva il sistema nervoso simpatico — quello che prepara il corpo alla “lotta o fuga” — e quindi accelera il battito, aumenta la pressione e la tensione muscolare. Se questo stato di allerta è occasionale, non crea problemi: il cuore è fatto per sopportare variazioni di ritmo.
Se però l’attivazione ansiosa diventa cronica, con stress costante, insonnia, tensione o ipercontrollo, può contribuire a un affaticamento generale dell’organismo e a un aumento di fattori di rischio indiretti (come ipertensione, abitudini alimentari scorrette, sedentarietà o fumo da stress).
È importante distinguere:
l’ansia come tratto emotivo, che di per sé non danneggia il cuore;
l’ansia non gestita e lo stress cronico, che nel tempo possono influenzare anche la salute cardiovascolare.
Per prevenire tutto questo, risultano molto efficaci le tecniche di rilassamento e di regolazione emotiva (respirazione diaframmatica, training autogeno, mindfulness, ipnosi clinica) e, se necessario, un breve percorso psicologico per imparare a gestire meglio le reazioni del corpo alle emozioni.
In sintesi: il cuore non si ammala per l’emotività, ma ha bisogno di equilibrio tra tensione e distensione, proprio come la mente.
Dott.ssa Sara Petroni
è una domanda molto interessante e tutt’altro che banale. Le persone emotive e ansiose non sono automaticamente più soggette a malattie cardiache, ma il modo in cui l’ansia e le emozioni vengono gestite può influenzare, nel tempo, il benessere del cuore.
L’ansia attiva il sistema nervoso simpatico — quello che prepara il corpo alla “lotta o fuga” — e quindi accelera il battito, aumenta la pressione e la tensione muscolare. Se questo stato di allerta è occasionale, non crea problemi: il cuore è fatto per sopportare variazioni di ritmo.
Se però l’attivazione ansiosa diventa cronica, con stress costante, insonnia, tensione o ipercontrollo, può contribuire a un affaticamento generale dell’organismo e a un aumento di fattori di rischio indiretti (come ipertensione, abitudini alimentari scorrette, sedentarietà o fumo da stress).
È importante distinguere:
l’ansia come tratto emotivo, che di per sé non danneggia il cuore;
l’ansia non gestita e lo stress cronico, che nel tempo possono influenzare anche la salute cardiovascolare.
Per prevenire tutto questo, risultano molto efficaci le tecniche di rilassamento e di regolazione emotiva (respirazione diaframmatica, training autogeno, mindfulness, ipnosi clinica) e, se necessario, un breve percorso psicologico per imparare a gestire meglio le reazioni del corpo alle emozioni.
In sintesi: il cuore non si ammala per l’emotività, ma ha bisogno di equilibrio tra tensione e distensione, proprio come la mente.
Dott.ssa Sara Petroni
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