Io per i miei stati d ansia ed ora poco di attacchi di panico assumo 20 gocce al mattino , 20 il pom

23 risposte
Io per i miei stati d ansia ed ora poco di attacchi di panico assumo 20 gocce al mattino , 20 il pomeriggio e 20 la sera verso le nove ma data la situazione in cui versiamo io nn riesco più a dormire come chiudo gli occhi per dormire la mia testa nn smette di pensare e di ripensare e le idee si moltiplicano e nn mi fanno dormire. Cosa devo fare e cosa devo prendere per dormire. Per piacere rispondetemi . Grazie
Buongiorno,

Mi dispiace molto che lei non riesca a dormire, ma non credo che troverà la soluzione al suo malessere attraverso l'uso di un farmaco. La difficoltà nell'addormentarsi, così come gli attacchi di panico e gli stati d'ansia non sono malattie, ma sono segnali che il nostro corpo e la nostra psiche ci lanciano per farsi ascoltare. Probabilmente c'è qualcosa nella sua vita che le procura una profonda sofferenza, ed è questo qualcosa che deve essere affrontato se vuole risolvere la situazione... altrimenti se cercherà di non ascoltare queste richieste (estremamente fastidiose) della sua psiche per concentrarsi solo sui sintomi è come se, ponendo l'esempio di una malattia fisica, cercasse di abbassare la febbre e non combattesse l'infezione che ha provocato questa febbre.
Se vorrà affrontare ciò che la tormenta posso essere al suo fianco. Per questo e per qualsiasi altra domanda o dubbio non esiti a contattarmi, buona giornata!

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Gentile, purtroppo solo un farmaco non può aiutarla del tutto a calmare ciò che la tormenta, a capire il suo stato emotivo. Ciò che potrebbe aiutarla è un percorso psicologico, con elementi di rilassamento corporeo, così che possa non solo capire cosa la fa stare così in agitazione, ma anche apprendere come calmarsi e rilassarsi. Anche in questo momento molti professionisti sono disponibili online. Saluti.
Accolgo la sua richiesta con profondo dispiacere perché percepisco molta sofferenza in questi poche righe. Capisco che lei si senta frustrato ma concordo con i colleghi: il farmaco interviene sui sintomi superficiali, esterni, emessi dal corpo in risposta ad un malessere più profondo. Purtroppo, ci troviamo a vivere un periodo inedito, delicato ed imprevedibile e questo inevitabilmente appesantisce. Immagino che lei desideri il benessere a lungo termine piuttosto che a breve termine (con il solo farmaco) quindi scegliere un percorso psicologico può essere una buona soluzione. Può contattarmi privatamente su questo portale. Un abbraccio
Buon giorno. Innanzi tutto per quanto riguarda dosaggio e tipologia di farmaco sarebbe importante chiedere ad uno specialista del sonno (neurologo) e penso che su questa piattaforma ce ne siano. Tuttavia sono in accordo con i colleghi nel sottolineare che la sola terapia farmacologica potrebbe non essere sufficiente. Vi sono alcune strategie che aiutano ad interrompere i pensieri intrusivi e i rimuginii, strategie che risultano efficaci inserite in un contesto di supporto psicologico e magari in un percorso psicoterapeutico. Provi a contattare uno psicologo psicoterapeuta vicino a lei, potrebbe essere utile.
Cordiali saluti, dott.sa Giulia Mattalia
La sua domanda merita una doppia risposta. Bisognerebbe che lei consultasse un neurologo che le prescrivesse una terapia farmacologica con una posologia mirata alle sue necessità e parallelamente consultasse uno psicoterapeuta per un supporto psicologico e se è necessario di uno percorso psicoterapeutico. Cordiali saluti
Mi rendo conto di quanto penosa possa essere la situazione sia per via dell'assenza di sonno sia per via dei pensieri disfunzionali che le creano sofferenza. I farmaci possono rappresentare un valido aiuto per gestire momentaneamente i sintomi ma non posso modificare pensieri disfunzionali ne tanto meno emozioni dolorose. Le consiglio di richiedere una consulenza online ed eventualmente intraprendere un percorso di psicoterapia.
Resto a disposizione per chiarimenti,
Virginia Salemi
Non dormire altera l'equilibrio psicologico e viceversa, un'emotività "scomposta" influisce sulla fisiologia del sonno. Credo che possa giovarle un trattamento combinato, ma va sempre fatto un colloquio diagnostico, sia con terapeuta sia con un medico
Gentile utente, è un momento storico molto doloroso, comprendo la sua sofferenza, ed immagino che ci siano pensieri disfunzionali che la tormentano. La fatica che fa nell'addormentarsi, gli attacchi di panico o gli stati d'ansia sono campanelli di allarme, sono segnali che il nostro corpo ci manda per comunicarci che qualcosa non va, e che dobbiamo darci l'opportunità di essere ascoltati. La soluzione farmacologica spesso è superficiale. Rimango a disposizione. Un saluto
Buongiorno gentile utente, certamente questo non è un momento semplice da affrontare e l'ansia e gli attacchi di panico possono essere l'espressione di un malessere profondo che richiede di essere ascoltato. Penso che l'intervento farmacologico possa essere utile se associato ad un intervento di supporto psicologico. Le suggerisco di approfittare della possibilità di fare una consulenza online con uno psicologo per approfondire il suo problema. Cordiali Saluti
Buongiorno. Professionalmente penso che solamente i farmaci non siano sufficienti per gestire/risolvere la sua insonnia.
Occorrerebbe combinare il farmaco con un percorso psicoterapeutico volto a comprendere la natura e il significato affettivo-emotivo della sua sua insonnia. Spesso l'insonnia è la conseguenza visibile di un disagio emotivo. Attraverso dei colloqui potrebbe riuscire a dare un significato a quello che sta vivendo per poi trovare delle strategie alternative di gestione del problema.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Alice Bianchi
Buon pomeriggio. grazie di aver condiviso con noi la sua situazione. è importante che lei intraprenda un percorso psicoterapico. l'uso di farmaci o, almeno solo l'assunzione di questi, non l'aiuta a superare la sua situazione d'ansia e attacchi di panico. potrebbe superare i suoi malesserri e il fatto di non dormire iniziando un percorso. per quest'ultimo se vuole informazioni sull'approccio più adatto a lei anche in tempi brevi mi contatti.
Buongiorno,
La difficoltà ad addormentarsi nasconde, di solito, una situazione di malessere psicologico che necessita di uno spazio di approfondimento adeguato. Le consiglio, pertanto, di richiedere un consulto con uno psicologo-psicoterapeuta. In questo periodo di emergenza sanitaria può richiedere una consulenza online.
Un caro saluto,
GF
Buongiorno, capisco che questo momento difficile amplifichi e peggiori i disagi già esistenti. In questo momento alle gocce, che immagino le abbia prescritto un medico, andrebbe affiancato un percorso di sostegno e di supporto proprio per gestire tutti i pensieri che si affollano nella testa e disturbano il rilassarsi fisiologico. Oggi lavoriamo tutti da remoto e consiglio di scegliere qualcuno da cui farsi aiutare. Questo momento mette a dura prova il sistema nervoso, che si sente minacciato, costretto e in pericolo ed è molto attivato. Intanto che cerca supporto psicologico on line attraverso il contatto diretto con uno specialista le consiglio di strutturare la giornate inserendo nelle varie attività dell'attività fisica che aiuta a scaricare tensioni e a produrre "ormoni buoni" e a fare prima di andare a letto della buona meditazione o esercizi di respirazione che rilassano, su you tube ne può trovare diversi.
Un saluto
Dott.ssa Silvia Polizzi Andreeff
Salve, alla sua richiesta: "cosa devo fare e cosa devo prendere per dormire?" riferita allo stato ansioso, ai pensieri ossessivi e all'insonnia che sta vivendo, le rispondo che il riferimento alle "gocce" farebbe pensare che è seguita da un medico, quindi dovrebbe contattare lui o un altro specialista (neurologo o psichiatra) il quale, se necessario, valuterà il tipo di farmaco e il dosaggio più adatto. E' probabile che i suoi sintomi si siano amplificati "data la situazione in cui versiamo", perciò mi sento di dirle che potrebbe cercare di affrontare le sue paure e il significato che rivestono in questo momento specifico, con l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta.
Gentile utente l’aspetto farmacologico e’ di competenza di uno psichiatra.
Tenga presente che i sintomi che descrive e gli Stati d’animo propri della situazione in cui versiamo, se da una parte del tutto naturali rispetto allo stato di vulnerabilità in cui versiamo, dall’altro possono essere sostenuti e affrontati con alcuni colloqui effettuati con uno specialista psicoterapeuta.
Attualmente sono attivi i colloqui on line.
Sono a sua disposizione
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buongiorno. Certamente la situazione attuale ha intensificato e peggiorato stati già presenti in forma lieve. Il farmaco, come dicevano giustamente i colleghi, lavora in superficie senza indagare in profondità. Con i suoi tempi prenda in considerazione di parlarne con uno specialista per valutare un percorso che possa esserle proprio di aiuto.

Cordialità

Massimiliano Trossello
Buongiorno! La situazione andrebbe suddivisa. Il problema di dormire può essere temporaneamente "risolto" con l'uso di un farmaco consigliato dal farmacista o , meglio ancora, dal medico curante. Dall'altra parte non può pensare di prendere delle medicine a vita per ottenere un sonno ristoratore e se la causa è di ordine emotivo è il caso di cercare un sostegno psicologico alle sue preoccupazioni.
In bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, grazie per aver scritto e condiviso le su difficoltà. Il momento storico che stiamo vivendo ci porta a uno stato molto stressante, con la conseguenza di fare emergere le nostre fragilità. L'insonnia, l'ansia, gli attacchi di panico sono tutti segnali che il suo corpo, la sua emotività le stanno inviando come segnali di un malessere più profondo. I farmaci sono ottimi alleati, ma accompagnati da un sopporto psicologico, o da un percorso psicoterapeutico. In questo momento sono disponibili i colloqui online, in bocca al lupo
Gentile Utente, è normale che durante questa emergenza sanitaria aumentino le preoccupazioni, i pensieri negativi, l’ansia e lo stress, quindi che i sintomi che già aveva si siano amplificati. La terapia farmacologica aiuta a ridurre i sintomi, ma non consente di lavorare sull’origine dell’ansia e degli attacchi di panico. Le consiglio di consultare il medico che le ha prescritto il farmaco, per valutare con lui se è necessario o no modificare la terapia farmacologica. Ma soprattutto penso che sia utile integrarla con un intervento psicologico, è importante che in questa situazione riceva un supporto e che inizi a indagare quali fattori psicologici alimentano l’ansia e il panico. Può cercare un professionista della sua zona che svolga i colloqui online in questo momento, per poter proseguire le sedute a dal vivo appena sarà possibile.
Cordiali saluti, dott.ssa Irene Capello
Le suggerisco di dare voce ai pensieri che la tengono sveglio. I farmaci servono, se mai, per silenziare i sintomi e possono avere senso in fase acuta o se non ci sono risorse su cui fare affidamento . Se la sua testa non smette di pensare potrebbe essere utile avere nuovi stimoli che aprano il meccanismo in nuove direzioni.
Provi a considerare il percorso con un terapeuta.
Gentile utente, per alcuni lo psicofarmaco è come un salvagente per non annegare in mare quando per qualche ragione ci si finisce dentro e non si è capaci di nuotare, specie se quel mare è agitato, come può esserlo uno stato ansioso che volge al panico; serve però nell'immediato; ergo, per non rischiare nuovamente d'affogare, in quel mare sarebbe perciò necessario saperci nuotare.
Assumere dell'altro, come un farmaco per dormire, sarebbe come ricorrere ad un secondo salvagente; iscriversi ad un corso di nuoto per imparare come non annegare nel mare dei propri pensieri e idee che si moltiplicano e non Le permettono di dormire, affrontandone pure gli aspetti insidiosi che quel mare prevede, è quello che invece potrebbe fare.
I salvagenti possono salvarci sul momento, non credo però possano dar senso ad idee e pensieri capaci di renderci insonni, specie se simil ad onde cerebrali che increspano impetuose il letto del mare per l'agitazione di stati ansiosi tendenti al panico che possono erompere dal profondo di ciascuno di noi, un po' come la situazione cui per Lei versiamo è in grado di scatenarLe ciò che attualmente vive.
Un caro saluto, GB
Salve, per l'assunzione di farmaci faccia riferimento al suo medico di base. Per migliorare la sua situazione le consiglio di rivolgersi ad un professionista, vedrà che ne saprà trarre beneficio.
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.