Io non capisco perché mi sento sempre al punto di partenza. Tutte le mie amiche stanno cambiando, fa

21 risposte
Io non capisco perché mi sento sempre al punto di partenza. Tutte le mie amiche stanno cambiando, fanno nuove esperienze, nuove amicizie (e sono molto più estroverse di me). Io invece sono una spettatrice, sono molto più introversa. Io ci sto provando a cambiare ma è come se rimanessi uguale. Cos'ho che non va?
Gentile utente, non è facile rispondere alla sua domanda. Posso però dirle di non vedersi come una persona che ha qualcosa che non vada. Tutti abbiamo i nostri punti di forza e le nostre debolezze. Essere introversi non è necessariamente una cosa negativa, tutti in una certa percentuale siamo tutti un po' introversi. Se sente che vuole essere meno spettatrice e cambiare alcune cose nella sua vita un consulto psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza su di sè e a vedersi sotto una prospettiva diversa. Dalle sue poche parole si evince comunque la sua voglia di avere un vita più soddisfacente, ma faccia attenzione a non paragonarsi troppo agli altri, ognuno è fatto a suo modo e essere introversi non significa assolutamente essere inferiori a chi è più estroverso. Spero di esserle stata d'aiuto.

Distinti saluti, dott. Morgione Massimo

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Gentile utente,

una volta mi sentii dire che ognuno è nel suo tempo. E' una frase che in quel momento mi fece sentire bene. In effetti, siamo un po' portati al confronto. Ma gli altri non sono noi. La tua unicità deve essere accolta e compresa. Ciascuno di noi ha una sua individualità e una propria traiettoria di sviluppo. Spesso ci sentiamo persi, non sappiamo qual è la nostra vocazione per cui ci confondiamo con quella degli altri. Ma il tuo rimanere uguale in realtà non è reale, perché ad oggi sei qui e rifletti sopra questo interrogativo. Perché tradire ciò che si è per ciò che si ha o si può avere?
Un caro saluto, Dott. Alessandro Esposito
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Gentile utente, buonasera. Innanzitutto, capire perché ti senti in questo modo può essere il primo passo per affrontare la situazione. È normale sentirsi frustrati quando sembra che gli altri stiano progredendo mentre ci si sente bloccati. Tuttavia, è importante ricordare che ognuno ha il proprio percorso unico di crescita e sviluppo personale.

Essere introversi non è necessariamente un difetto; è semplicemente un modo diverso di essere e di relazionarsi con il mondo circostante. Molte persone introverso trovano soddisfazione e realizzazione in modi diversi rispetto alle persone estroverse. Ciò non significa che tu debba cambiare chi sei, ma piuttosto trovare modi per valorizzare le tue qualità e trovare la tua strada unica.

Se desideri apportare dei cambiamenti nella tua vita, potresti iniziare con piccoli passi. Ad esempio, potresti esplorare nuovi interessi o attività che ti appassionano, partecipare a gruppi o club che condividono i tuoi interessi, o anche semplicemente fare nuove esperienze da solo o con persone con cui ti senti a tuo agio.

Inoltre, potrebbe essere utile esaminare i tuoi pensieri e le tue credenze su te stesso e sul cambiamento. Spesso, ci sono convinzioni limitanti che ci tengono bloccati nella nostra zona di comfort. Lavorare su queste convinzioni e sostituirle con pensieri più positivi e costruttivi può aiutarti a sentirti più fiducioso nel perseguire i tuoi obiettivi.

Infine, se senti che la situazione sta influenzando negativamente il tuo benessere emotivo, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo che possa aiutarti a esplorare più a fondo i tuoi sentimenti e trovare strategie pratiche per superare gli ostacoli che incontri.

Ricorda che il cambiamento richiede tempo e pazienza, e che è importante essere gentili con sè stessi lungo tutto il percorso. Se ti senti bloccato, non esitare a chiedere aiuto e sostegno quando ne hai bisogno. Resto a tua disposizione per qualsiasi domanda. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
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È comprensibile sentirsi frustrati e confusi quando si ha la sensazione di non progredire al ritmo desiderato, soprattutto quando si osservano gli altri avanzare e cambiare. Tuttavia, è importante ricordare che ognuno ha il proprio percorso e i propri tempi per crescere e svilupparsi. La diversità nelle personalità, come l'essere più introversi o estroversi, gioca un ruolo significativo nelle esperienze che facciamo e nel modo in cui interagiamo con il mondo. L'introversione, per esempio, non è una debolezza, ma piuttosto una caratteristica che può portare profondità di pensiero, creatività e una ricca vita interiore.

Il fatto che Lei stia provando a cambiare dimostra già una grande forza e una volontà di crescere. Cambiare richiede tempo e pazienza con sé stessi. Potrebbe essere utile esplorare nuove attività o interessi a piccoli passi, in modo che possa sentirsi meno sopraffatta e più in controllo del processo. Ricordi che il successo e il cambiamento non sono misurati solo attraverso esperienze esterne o socializzazione, ma anche attraverso la crescita personale, la consapevolezza di sé e la capacità di trovare gioia e soddisfazione nelle proprie esperienze uniche.

È anche importante considerare che ciò che vede negli altri non riflette necessariamente la loro esperienza interna. Le persone tendono a mostrare solo gli aspetti positivi della loro vita, specialmente nelle interazioni sociali e sui social media, il che può creare un'immagine distorta della realtà.

Se queste sensazioni di stallo persistono e influenzano significativamente il suo benessere, potrebbe essere utile parlare con un professionista che può offrirle spazio e supporto per esplorare questi sentimenti in un contesto accogliente e non giudicante. Ricordi che chiedere aiuto è un segno di forza e il primo passo verso il cambiamento.

Lei non è sola in questi sentimenti, e con il supporto giusto e un approccio paziente e gentile verso se stessa, troverà il suo percorso e il suo ritmo unici nel viaggio della vita.
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E' una bella domanda, un buon punto di partenza: interrogarsi su se stessi, cercare di ascoltarsi.
Il confronto con gli altri può essere utile, ma può determinare anche scivoloni e diventare un ostacolo.
Le propongo un colloquio orientativo online, per verificare insieme se può essere utile un percorso che sia tutto suo.
Gentile utente,
Mi immagino quanto il suo sentirsi sempre al punto di partenza e spettatrice della vita la renda insoddisfatta.
L'essere introversi non è un difetto, è una caratteristica della personalità, la quale ha un processo più profondo di pensieri ed emozioni.
Non credo che lei abbia qualcosa che non va probabilmente ha solo bisogno di un po di supporto per capire meglio cosa sta succedendo e cosa potrebbe fare per non sentirsi in difficoltà.
Se vuole sono disponibile per approfondire l'argomento anche online, e decidere insieme il percorso più idoneo da intraprendere affinché possa uscire da questa situazione.
Un caro saluto, Dott.ssa Sara Bardi
Cara utente, mi sento di dirle che lei non ha niente che non va. Ognuno di noi è diverso dall'altro e ognuno di noi ha i propri tempi, le proprie modalità di affrontare ciò che accade. Capisco che vedere le amiche realizzarsi, intraprendere cambiamenti, essere più estroverse possa causarle sofferenza e disagio, ma ciò non deve bloccarla anzi ciò può essere un'occasione per riflettere su di sé e per conoscersi meglio. Attraverso un percorso di sostegno psicologico avrebbe la possibilità di scoprire quali sono le risorse sulle quali puntare per aumentare un po' la sua autostima e per cercare di essere più serena.
Mi piacerebbe esserle di aiuto e mi rendo disponibile anche tramite colloqui online.
Un saluto
Dott.ssa Alessandra De Magistris
Capire se stessi può essere un viaggio complesso, specialmente quando si confrontano le proprie esperienze con quelle degli altri. È importante ricordare che ognuno ha il proprio ritmo di crescita e sviluppo. Essere introversi non significa che ci sia qualcosa che non va in te; è semplicemente un diverso modo di interagire con il mondo.

L'introversione può portare a una profonda introspezione e ad una ricca vita interiore. Mentre potrebbe sembrare che tu rimanga al punto di partenza, potresti in realtà stare facendo progressi significativi nel tuo modo di comprendere te stessa e il mondo attorno a te. Le tue esperienze e riflessioni possono essere diverse da quelle delle tue amiche, ma sono altrettanto valide e importanti.

Se stai cercando di cambiare, considera di farlo in modo che sia in armonia con la tua natura introversa, anziché costringerti ad adattarti a modelli estroversi. Potresti trovare che ci sono modi di interagire e fare esperienze che si adattano meglio alla tua personalità, consentendoti di crescere e svilupparti nel tuo modo unico.

Infine, se ti senti bloccata o frustrata, potrebbe essere utile parlare con un terapeuta o un consulente, che può offrire una prospettiva esterna e guidarti nel tuo viaggio personale.
Mille auguri! A.D.




Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, ognuno di noi ha i suoi tempi, non è detto che quelli dele sue amiche siano uguali ai suoi oppure è probabile che non è lei ad essere sbagliata ma le persone che la circondano non sono affini ai suoi interessi e per questo motivo, per lei potrebbe essere difficile stringere un legame profondo come quello dell'amicizia.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, è difficile dare consigli senza conoscere la situazione: quello che mi sento di dirti, però, è se effettivamente la domanda che ti poni sia davvero utile: dove può portarti la domanda "cosa non va in me?"? Di certo il confronto con gli altri per certi versi può essere un riferimento, una guida o un'indicazione utile, ma mai se ci fa sentire limitati, perchè quello che è limitato è solo il nostro sguardo sulle cose. Quello che posso consigliarti è intato di partire da te, da quello che ti piace e che senti: comincia ad ascoltarti e a ricentrare l'attenzione su di te. Il nostro sguardo deve agilmente passare dal dentro al fuori, perchè da ogni parte possono arrivare stimoli utili, ma per crescere bisogna partire da sè. I momenti di sconforto accadono e sono fisiologicamente spiacevoli, ma ci forniscono una misura di noi stessi e ci segnalano che c'è bisogno di cambiare qualcosa: ma in questi momenti è utile partire da "cosa va" e non da "cosa non va". Ricorda che, come già Kant aveva sottolineato, non esistono risposte corrette a domande scorrette: non porti interrogativi rispetto a cosa sia "giusto" o "sbagliato", ma piuttosto "cosa funziona per me (oltre che di me?)"
Resto naturalmente a disposizione se dovessi sentirne l'urgenza. Ti auguro di trovare presto la tua strada.
Ciao,
"Cos'ho che non va?" se per rispondere a questa domanda mi baso esclusivamente su quello che ha descritto, le dico ASSOLUTAMENTE NULLA.
Siamo tutti diversi e comportarsi in un modo piuttosto che in un altro non è assolutamente sbagliato.
Invece di paragonarsi alle sua amiche può provare a chiedersi lei cosa realmente vuole "al punto di partenza" rispetto quale meta?
Saluti
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Buongiorno, innanzitutto lei, quando si guarda allo specchio cosa vede? un corpo che è suo e che porta con sè un'esistenza che è sua e soltanto sua. Alla luce di quello che scrive sarebbe interessante capire quale sia la sua età e di che cambiamenti parla. La nostra esistenza è cadenzata da momenti di continuità e punti di svolta ma, grazie a Dio, oggi sappiamo non essere standardizzati ad una specifica età con giorno e ora definiti. Ognuno vive ed esiste secondo i propri ritmi, tempi e nel rispetto di tali. Andare a "sistemare" i propri tempi tarandoli su quelli del mondo circostanza significherebbe dimenticarsi chi si è, specchiandosi su chi non-si-è. L'introversione poi, è da definirsi disturbante solo quando, appunto, provoca un disturbo: ma vorrei chiederle, questo disturbo è effettivo o sempre legato ad un confronto con chi si pone al di fuori di lei?
Sarebbe interessante approfondire questi aspetti e magari trovare insieme un nuovo accesso ad un'esperienza che oggi definisce problematica ma che forse va solo allineata alla sua esistenza. Mi contatti pure per fissare un colloquio, anche online. A disposizione, Dott.ssa Sara Torregrossa
gentilissima, comprendo i sentimenti che descrive, ma per rispondere alla sua domanda sarebbe utile un approfondimento. è un bene che lei provi a interrogarsi, ma sarebbe meglio connotare questo sguardo verso sé stessa da elementi più esplorativi che giudicanti. Questo può sicuramente accadere se deciderà di portare avanti questa esplorazione con un/a professionista. Io sono a disposizione anche on line.
un caro saluto
dott.ssa Linda Campilongo
Gentile utente intanto grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza e averci reso partecipi delle sue difficoltà. In primis mi sento di dirle che nessuno è sbagliato o giusto ma semplicemente a volte bisogna accettarsi per quello che si è e soprattutto accettarci nella nostra unicità perché siamo unici e irripetibili. tante volte ci perdiamo nella ricerca di essere o diventare qualcosa che non si é solo perché ci riferiamo ad un ideale di noi basato su un modello a cui ci ispiriamo che non è di per se una cattiva cosa ma poi dobbiamo accettarci e creare un nostro personale modo di essere. Nessuno può dire se uno è giusto o sbagliato. Buon segno che lei stia facendo queste valutazioni sono segno di maturità continui su questa strada e se possibile lo faccia con un professionista che può aiutarla ad andare nella direzione più idonea a lei. Un caro saluto Dott.ssa Valeria Sicari
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. È comprensibile che in alcuni momenti della vita ci si senta in "stallo". Portare dei cambiamenti è sempre complesso e ognuno ha i suoi tempi, che non possono essere messi a confronto con quelli delle persone intorno a noi, la cosa più importante è capire di cosa si ha bisogno. Le consiglio di valutare l'idea di intraprendere un percorso di terapia che possa aiutarla ad approfondire e comprendere sia i cambiamenti che vorrebbe apportare nella sua vita, sia i sentimenti ad essi collegati.
Saluti Dott.ssa Giorgia Bentivoglio
Carissima, ti immagino molto giovane e in via di "fioritura personale", metafora presa in prestito dalla filosofia per rappresentare il mondo interiore come un terreno fertile dove i semi (=talenti) possono germogliare e crescere. Ciascuno di noi è un seme speciale: fiore, albero o frutto con un proprio tempo per crescere e svilupparsi. Sbocciare alla vita è un processo lungo e impegnativo che richiede riflessione e rielaborazione delle esperienze, di quelle trascorse e di quelle che appartengono alla quotidianità. Alcune persone ce la fanno da sole, altre hanno bisogno di essere accompagnate in questo cammino. Le domande che ti poni, a mio avviso, sono la rappresentazione di una forza interiore che si manifesta nel bisogno di cambiamento, dunque sei pronta a "fiorire".
Ti saluto con affetto e ti auguro di guardarti per il "fiore" che sei.
Dott.ssa Chiara Lagi
Buon pomeriggio! In primis ti direi che non c'e nulla che non va in te e che, se senti il bisogno di migliorare/modificare aspetti di te che non ti permettono di esperire realmente chi sei, devi farlo per te stessa! Puoi essere felice per le tue amiche che hanno raggiunto degli obiettivi, e questo può fungere da spinta per iniziare a metterti in gioco e tirar fuori quelle caratteristiche che sicuramente hai, ma al momento non riesci "a trovarle".
Per qualsiasi chiarimento o altro non esitare a contattarmi
Carissima, sarebbe imprudente rispondere a questa sua domanda e alle sue poche righe di descrizione. Sarebbe utile avere più informazioni e più dettagli per esprimere un parere meno approssimativo. Mi limito a dire che non credo proprio ci sia qualcosa di sbagliato in lei, forse ci sono delle fatiche, dei nodi da sciogliere, tuttavia in lei ci sono anche le soluzioni. Potrebbe essere utile cercare queste soluzioni e comprendere meglio come stanno le cose facendosi aiutare da un professionista, magari con una consulenza psicologica inziale finalizzata a tracciare un percorso con degli obiettivi. Sono ovviamente a sua disposizione qualora lo volesse, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Sembra che tu stia attraversando un momento di riflessione su te stessa e sulle dinamiche relazionali che stai vivendo con le tue amiche. È normale sentire una sorta di frustrazione o confusione quando ci si confronta con il cambiamento e ci si sente inaspettatamente distanti da esso.
Non c'è però nulla di sbagliato nell'essere introversi o nel procedere a un proprio ritmo in termini di cambiamento e nuove esperienze. Ognuno di noi ha il proprio modo unico di interagire con il mondo esterno e di navigare attraverso le sfide della crescita personale.
Il fatto che tu stia notando il desiderio di cambiare e di sperimentare nuove cose è un segno positivo di consapevolezza di te stessa e dei tuoi bisogni. È un primo passo importante verso il cambiamento e la crescita.
Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere che il cambiamento richiede tempo e pazienza. Non è sempre un processo lineare e può richiedere sforzi continui e piccoli passi avanti. È normale sentirsi frustrati quando i risultati non sono immediati, ma è importante non arrendersi e continuare a impegnarsi nel processo di crescita personale.
Inoltre, è importante ricordare che ogni persona ha il proprio ritmo di crescita e che non c'è un'unica strada per il successo o la felicità. Quello che è importante è che tu il tuo sentire.
Se ti senti bloccata o hai difficoltà a progredire nel tuo percorso di cambiamento, puoi considerare la possibilità di parlare con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Entrambi questi professionisti possono aiutarti a esplorare più a fondo i tuoi pensieri e sentimenti, individuare eventuali blocchi emotivi o mentali e sviluppare strategie pratiche per raggiungere i tuoi obiettivi personali.
Cordiali saluti.
Dott. Iacopo Curzi
Cara utente, la ringrazio innanzitutto per aver condiviso il suo malessere; inoltre, vorrei rimandarle che la sua richiesta mi sembra un ottimo punto di partenza per un percorso che potrebbe intraprendere per dare la voce e lo spazio che questo suo vissuto necessita (e merita, se posso aggiungere). Molto spesso è facile guardarsi intorno e fare confronti che ci abbattono, ciò che è più difficile è guardarsi dentro per capire le motivazioni che ci portano ad abbatterci in questo modo. Cosa la spinge a dire di essere "sempre al punto di partenza"? Questo sarebbe molto interessante da indagare, cosa intende lei per punto di partenza? Questo è uno spazio ristretto per poterle rispondere, ma spero che troverà il luogo e la persona giusta con cui affrontare tutto questo. Resto ovviamente a disposizione, sia in presenza che online. In bocca al lupo. Dott.ssa Adele Trezza

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