I problemi di forte emotività nel bambino di 12 anni. Durante le interrogazioni e verifiche orali sp

23 risposte
I problemi di forte emotività nel bambino di 12 anni. Durante le interrogazioni e verifiche orali spesso scoppia a piangere per il forte stress.Da cosa possa dipendere?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, probabilmente il bambino sperimenta uno stato d'ansia significativo che compromette la prestazione oltre che il suo benessere emotivo. Ritengo pertanto molto utile considerare l'idea di effettuare un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare strategie efficaci per fronteggiare gli stati ansiosi.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Antonella Mulè
Psicologo, Psicoterapeuta
Savona
Salve,
difficile azzardare un'ipotesi senza vedere il bambino ma vale assolutamente la pena di portarlo da un/una collega che possa intercettare la problematica prima che diventi un disagio vero e proprio.
A.M.
Dott.ssa Francesca Froiio
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve, quella che descrive sembrerebbe una risposta emotiva a uno stato ansioso, situazione piuttosto frequente nei contesti scolastici, in questo periodo storico soprattutto. Tuttavia è poco prudente circoscriverne le cause senza una conoscenza approfondita del bambino.
Se non si tratta di episodi isolati le consiglio di rivolgersi a un professionista.
Un caro saluto, FF
Dott.ssa Federica Carbone
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, è necessario prendere in considerazione i molteplici fattori che posso causare uno stato emotivo così forte e incontrollabile in suo figlio. Le consiglio di confrontarsi con suo lui in modo che possa spiegarle come si sente; è, inoltre, importante pensare di intraprendere un percorso di psicoterapia familiare in modo da comprendere insieme l'origine del suo disagio e affrontarlo.
Dott.ssa Viola Barucci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, suo figlio esprime ansia e malessere attraverso il suo stato. Sicuramente più il fatto di piangere lo metterà fortemente in imbarazzo creando così un’escalation di emozioni negative. Le consiglio di rivolgersi a un terapeuta che lo aiuti a capire le motivazioni sottostanti.
Saluti
Dott. ssa Viola Barucci
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve, una risposta alla sua domanda sarebbe troppo generica poiché le indicazione che condivide sono molto limitate. Pertanto un consulto con uno psicoterapeuta potrebbe essere una buona soluzione per comprendere la presenza o meno di componenti psicologiche e stabilire le eventuali o ulteriori attività. Un cordiale saluto
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buongiorno,
probabilmente il bambino sta sperimentando un vissuto ansiogeno che lo mette in difficoltà non solo emotivamente, ma anche a scuola.
Occorrerebbero maggiori dettagli per una più ampia comprensione della situazione, che andrebbero valutati con la giusta calma e attenzione.
Un consulto psicologico con un terapeuta che aiuti a capire quali sono le motivazioni per cui il bambino sperimenta questo vissuto fortemente ansiogeno, potrà certamente aiutarvi.
Cordialmente, EP
Dott.ssa Glenda Nibbioli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buon pomeriggio, non è possibile fare una diagnosi con così poche informazioni a disposizione. Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista. Sono a disposizione anche online. Cordialmente. Dottoressa Glenda Nibbioli.
Dott.ssa Antonella Abate
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Cara utente, per capire meglio di cosa si tratta e cosa causa questo forte stress è meglio chiedere una consulenza psicologica per suo figlio. Un saluto
Dott.ssa Antonella Abate
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, capisco che è una situazione spiacevole per il ragazzo e anche per voi genitori. Da quello che ha scritto potrebbe essere un'ansia eccessiva in occasioni di giudizio e valutazioni. Bisogna indagare il vissuto del ragazzo e comprendere quali sono nello specifico i fattori che attivano quello stato emotivo negativo. In casi di ansia scolastica può accadere di vivere in modo negativo i momenti di interrogazioni e verifiche. Si teme il giudizio da parte degli altri e si tende a svalutare le proprie capacità e a non avere molta fiducia in sé. E' importante per un ragazzo vivere con serenità il contesto scolastico, anche perché è uno dei contesti che vive di più. Possono essere influenzate le relazioni con i propri coetanei e di conseguenza ne risente la propria autostima e senso di autoefficacia personale.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo in grado di stabilire una solida alleanza con il proprio figlio.
In bocca al lupo per tutto!
Buona giornata
Dott.ssa Chiara Mazzoli
Psicoterapeuta, Psicologo
Spoleto
Buonasera Signora, purtroppo ho poche informazioni circa il malessere di suo figlio, ma sarebbe molto utile affrontare un percorso psicologico per approfondire la sofferenza del ragazzo, che si trova ad affrontare anche una fase del ciclo di vita delicata come l'adolescenza. Le consiglio di contattare un Professionista che sappia affrontare il tutto e stabilire una buona alleanza terapeutica sia con il ragazzo, sia con voi genitori.

Un saluto

Dott.ssa Chiara Mazzoli
Dott.ssa Silvia Di Chio
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Salve,

anch'io penso che richiedere un consulto psicologico sarebbe molto utile sia per voi genitori e per suo figlio, per cercare di capire le regioni di queste reazioni. Da psicoterapeuta infantile posso dirle che alcune difficolta' scolastiche sono spesso legate a problematiche emotive che vanno indagate, capite e se affrontate possono permettere al bambino di stare meglio.
Non esiti a contattarmi se doveste averne bisogno. Saluti
Dott. Leonardo Roberti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Latina
Buongiorno! Le cause possono essere molteplici e vanno analizzate con l'aiuto di un professionista. A 12 anni i tempi di risoluzione per un problema d'ansia sono rapidi se si riesce a inquadrarne le cause con metodo. Cordiali saluti. Dott. Roberti
Dott. Andrea Brumana
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno e grazie per aver parlato con noi di questa situazione. E' chiaro che il ragazzo sperimenti un forte disagio e quindi una marcata sofferenza che, senza alcun dubbio, lo porterà a soffrire molto anche nelle ore precedenti alle interrogazioni. Dirle il motivo di questa sua reazione emotiva è complicato e probabilmente non molto utile. Anche qualora ipotizzassimo che il ragazzo provasse una forte ansia, questo non direbbe nulla sul perchè del suo vissuto che, però, è quello che realmente interessa. A tal proposito penso che uno spazio di asolto e di esplorazione potrebbe essere molto utile per il ragazzo. Qualora foste interessati sarò ben felice di avere un primo incontro con i geniotri del ragazzo (in quanto minorenne) per avere un quadro più ampio e poi se ritenuto corretto, incontrare il ragazzo. Resto a disposizione anche per dei colloqui online qualora il ragazzo abitasse fuori Genova dove io lavoro. Cordialmente, Dott. Andrea Brumana
Dott. Gabriele Incognito
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, l'ansia da prestazione cela molti aspetti: aspettative dei genitori (non per forza reali, ma anche solo percepite dal ragazzo), scarsa autostima che viene da un divario troppo grande tra l'immagine di sè (debole) rispetto a come si vorrebbe essere (grandioso), paura di fallire, vergogna e altri stati emotivi. Vi consiglio come procedura di prendere prima appuntamento voi da uno terapeuta e in seguito valutare se è opportuna una terapia sistemica relazionale (mio approccio) che permette la terapia familiare, di coppia o di sostegno emotivo al ragazzo. personalmente consiglio quella di coppia.
resto a disposizione, a presto
Dott. Andrea De Lise
Psicologo, Neuropsicologo, Psicoterapeuta
Napoli
Probabilmente il bambino sperimenta uno stato ansioso ma è difficile dare la giusta risposta con così poche informazioni. Sarebbe ideale portare il bambino da uno specialista prima che la problematica dovesse acuirsi.
Sono a disposizione, anche online per un consulto.
Saluti, dott. Andrea de Lise
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Salve, potrebbe dipendere da diversi fattori, magari ansia da prestazione ma non è possibile fare una diagnosi clinica in questo modo. Le suggerisco di rivolgersi ad un professionista per una consulenza. Rimango a disposizione per qualsiasi informazione. Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buongiorno.
Ogni persona è unica, ha una sua storia, un suo modo di reagire a eventi stressanti e ha un suo mondo interiore. Tale per cui è difficile rispondere alla sua domanda. Sarebbe importante quindi conoscere il ragazzo in colloquio per esplorare insieme a lui cosa determina quel pianto e quella forte attivazione psicofisica in situazioni performative. Cosa pensa in quei momenti, cosa si dice di se stesso, quali emozioni lo animano e quali sono i fattori che contribuiscono a mantenere questa difficoltà di regolazione emotiva. In un percorso psicologico compreso e condiviso il funzionamento della persona è possibile pensare agli obiettivi terapeutici verso cui orientare l'intervento terapeutico e lo sviluppo di nuove risorse.
Rimango a vostra disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott.ssa Valentina Mestici
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Cara utente, con così poche informazioni è difficile da dire con esattezza. Bisognerebbe capire innanzitutto se la fonte di stress è l'interrogazione di per se quindi la paura di sbagliare, di prendere un brutto voto, di non essere all'altezza o di essere giudicato dalla docente, oppure se dall'altro lato il disagio arriva perchè deve parlare in pubblico, se ha paura del giudizio dei suoi compagni o altro. Il pianto in questo caso sembre essere dovuto da un accumulo di stress e di disagio molto alto che il ragazzo non riesce più a gestire e alla sua età questa cosa deve essere assolutamente risolta il prima possibile per evitare che si porti dietro queste esperienze negative per tutta la vita. L'adolescenza è un periodo molto delicato per i ragazzi, per questo motivo sarebbe molto utile creare uno spazio sicuro per il ragazzo in cui possa ricevere supporto psicologico per capire le problematiche alla base e permettere al ragazzo di lavorare su di se con l'obiettivo di rafforzare le sue abilità e potenzialità acquisendo una maggiore autostima e concezione di sè, implementando anche l'area dell'autoefficacia. Andando così a ridurre questi episodi e permettendo al ragazzo di vivere le interrogazioni nel modo più sereno possibile. Rimango a disposizione in casi di ulteriori dubbi. Un caro saluto Dott.ssa Valentina Mestici.
Dott.ssa Elena Cordova
Psicologo, Psicologo clinico
Pisa
Salve, può dipendere da molti fattore le consiglierei di rivolgersi a uno psicotrapeuta per aiutarlo, o se non volesse andare suo figlio, andare lei per capire come aiutarlo
Dott.ssa Fiammetta Gioia
Psicologo, Psicologo clinico
Mirano
grazie della domanda.
Questo tipo di reazione emotiva può dipendere da diversi fattori, spesso legati a una combinazione di stress, ansia da prestazione e, talvolta, difficoltà a gestire le proprie emozioni in situazioni di pressione. È possibile che il bambino si senta sopraffatto dalla paura di non essere all’altezza, dal timore di fare brutte figure di fronte ai compagni o al professore, oppure dalla preoccupazione di non riuscire a rispondere come vorrebbe, nonostante abbia studiato. A questa ansia si può aggiungere una componente fisiologica, in cui il corpo reagisce con manifestazioni fisiche, come il pianto, che spesso è un modo per scaricare la tensione accumulata. Inoltre, in alcuni casi, i bambini a questa età possono sperimentare cambiamenti ormonali e un crescente senso di insicurezza riguardo alla loro immagine, che contribuisce ad aumentare l'emotività e la sensibilità. Altri fattori che potrebbero influenzare l’emotività del bambino possono includere problemi relazionali, sia a scuola che a casa, o difficoltà nel trovare un equilibrio tra i vari impegni. Se il bambino manifesta una forte emotività in situazioni come le interrogazioni, potrebbe essere utile parlare con lui per cercare di capire meglio cosa prova in quei momenti, esplorando eventuali paure o preoccupazioni. In alcuni casi, potrebbe essere utile anche consultare uno psicologo, che potrebbe aiutarlo a sviluppare strategie per gestire meglio lo stress e l'ansia, in modo che possa affrontare le verifiche con più serenità. Saluti.
Buonasera,
la ringrazio per la condivisione.
Le cause potrebbero essere molteplici, sia relative all'ambiente scolastico che al di fuori di questo.
Potrebbe essere utile approfondire le sensazioni del bambino nel tentativo di supportarlo all'interno del percorso scolastico e non.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Giada Martorelli
Dott.ssa Letizia Maiano
Psicologo, Psicologo clinico
Verona
L’intensità emotiva che il bambino manifesta durante le interrogazioni non va interpretata come fragilità, ma come un segnale di un’elevata sensibilità e di un sistema emotivo ancora in via di maturazione. È importante accompagnarlo con empatia, aiutarlo a riconoscere e nominare le proprie emozioni, e offrirgli strumenti per gestire l’ansia da prestazione, promuovendo così un senso di sicurezza e fiducia nelle proprie capacità.

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