Ho sempre avuto , rapporti sessuali appaganti con le donne non c’è né mai stato uno che non sia stat

17 risposte
Ho sempre avuto , rapporti sessuali appaganti con le donne non c’è né mai stato uno che non sia stato appagante , tant’è che al inizio della relazione con la mia ragazza lo facevamo anche 3,4 volte al giorno e era appagante. E pieno senza nessun mancamento o altro quindi io non credo di essere gay, ma ho paura di poterlo essere. Credo che le mie ossessioni mi portino a pensarlo per un fatto che mi tocca e mi preoccupa , è possibile che un disturbo ossessivo compulsivo prenda la parte che ti fa un po’ più paura ?
La forma che prendono i pensieri e le proprie paure è del tutto personale. Nel caso in cui permangano e siano di ostacolo al proprio stile di vita si consiglia di intraprendere un percorso esplorativo che possa aiutarla a comprendere cosa le sta succedendo. Bicchi

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto e ad imparare a gestire i pensieri ossessivi.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, l'espressione dei sintomi è del tutto personale ed è determinato dalla storia emotiva dell'individuo. Si faccia aiutare a comprendere cosa le sta accadendo per uscire da questo dubbio che la blocca. I sintomi nel suo caso "un dubbio sulla sua sessualità" non nascono dal nulla ma si inseriscono nella storia di vita personale. Un percorso psicologico sarebbe la strategia migliore per far fronte al suo disagio.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve forse potrebbe esserle utile parlare di questo tema con un professionista per valutare i vissuti legati a questi suoi pensieri. Da quello che condivide questo lavoro potrebbe essere una buona possibilità per lei ma si tratta di una ipotesi basata solo su pochi elementi e quindi da verificare con attenzione. Un cordiale saluto
Buonasera,credo che le sarebbe utile un percorso psicologico .Sembra si tratti di un pensiero compulsivo ma è meglio che approfondisca questo pensiero che la inquieta in un contesto che le permetta di comprendere questo sintomo all interno della sua storia personale.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Salve,
Credo che un’eventuale diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo possa essere nel caso formulata esclusivamente all’interno di un percorso. Sicuramente è importante prendersi cura di questi suoi pensieri e poterli esplorare insieme alle emozioni che li accompagnano. Tutto può essere collocato all’interno della sua personale storia. Per questo, darsi la possibilità di una consulenza può essere una buona occasione
Saluti
Dott.ssa Laura Perdisci
Buonasera, purtroppo non mi è chiaro come mai è avvenuto ciò. Le ipotesi e le situazioni sicuramente sono più complesse, risponderle non mi sembra opportuno farlo in poche righe. Ha pensato di consultare direttamente uno di noi? Io sono disponibile anche con consulenze in remoto. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Gentile utente di mio dottore,

per poter meglio capire il significato di quanto le sta accadendo potrebbe pensare a dei colloqui di approfondimento con uno psicoterapeuta. Potrà acquisire maggiore consapevolezza rispetto a cosa per lei rappresenta il sesso ed in generale la sessualità in toto all'interno delle relazioni. Resto disponibile nel caso volesse aprirsi a tale possibilità

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Nel suo caso è molto meglio tenersi il dubbio, dal momento che i farmaci utilizzati per attenuare il DOC provocano pesanti deficit funzionali nella sfera sessuale. Visto che è così concentrato sulla prestazione sarebbe deleterio per lei. Invece potrebbe intraprendere un percorso terapeutico per esaminare meglio dei suoi timori.
Buongiorno,
Da quanto narra, mi pare di poter confermare la sua ipotesi relativa ai meccanismi ossessivi e al fatto che possano enfatizzare la "parte che ti fa più paura".
Quindi credo che lei possa trarre beneficio da un percorso di psicoterapia che la aiuti a capire come mai in questo momento della sua vita i pensieri ossessivi hanno assunto questa forma.
In questo modo potrà vivere liberamente la sua vita relazionale e sessuale senza temere interferenze.
Un caro saluto.
La risposta alle sue domande deve essere trovata in un contesto adeguato in cui si possa approfondire quello che sente e la disturba, quindi un colloquio psicologico. Può ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, in particolare l'episodio dedicato alle ossessioni e quello dedicato alla omofobia. Troverà informazioni sui disturbi d'ansia e strumenti di auto aiuto. Il podcast è disponibile gratuitamente su Google e Spotify. (Facebook Le Stanze della Paura.) Buona giornata. Bruno Ramondetti
Buongiorno,

comprendo i suoi pensieri. Serve un percorso psicologico per esplorare cosa succede dentro di lei e quando accade. La sua storia passata sarebbe utile per comprenderne appieno le sue motivazioni interne e/o esterne che la portano a sentirsi così. Rimango a disposizione.

Dott. Riccardo Scalcinati
Buonasera, la ringrazio per questa domanda molto intima e personale. L'orientamento sessuale non è qualcosa da temere, ma resta comunque una sfera delicata dell'individuo in cui subentrano parametri culturali e pregiudizi sociali, e come ha evidenziato lo studio Kinsey l'orientamento è anche fluido. Detto ciò una parte fondamentale è data dalla relazione con l'altra persona. È importante comprendere come sono nati questi timori e qual è lo stato di "salute" della coppia attraverso un percorso di esplorazione. Resto a disposizione anche online per ulteriori informazioni. Cordialmente, dott.ssa Notaro.
Buongiorno, come già suggerito da altri colleghi per poter comprendere al meglio il disagio che sta vivendo è necessario intraprendere un percorso di psicoterapia. Il senso di incertezza che sta sperimentando richiede un approfondimento e l'individuazione dei reali e possibili motivi ad esso sottostanti. Nel concreto il senso di incertezza, se non approfondito, rischia di mantenerla agganciato ad un pensiero ossessivo innescando un circolo vizioso fatto di continue preoccupazioni, in questo caso la paura di essere omosessuale. Rinnovo l'invito ad intraprendere un percorso terapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza dentro di sè. Cordiali saluti Anna Vinci
Gentile utente, come alcuni dei miei colleghi hanno risposto, se questi pensieri continuano a ostacolare il normale andamento delle sue giornate, potrebbe essere necessario per lei ritagliarsi uno spazio di riflessione e rielaborazione. Mi ha colpito il suo scritto "per un fatto che mi tocca e mi preoccupa". Potrebbe essere interessante per lei riflettere sul significato di questo evento, sia all'interno della sua storia personale, che famigliare. Spero che riesca "a prendersi per mano", e affidarsi ad un professionista per indagare queste attuali sue difficoltà, un caro saluto.

D.ssa Vimercati Monica
Buongiorno! I pensieri possono ovviamente condizionare il rendimento sessuale, ma possono essere anche una causa di qualcos'altro. Direi che occorrerebbe conoscersi meglio, ovvero: cosa significano questi pensieri per lei? L'evento di cui parla che significato ha per lei, magari inconsciamente? Ripeto, arrivare a conoscersi un pochino meglio, non da soli ma facendosi aiutare da uno psicoterapeuta con esperienza in problematiche sessuali. Mi faccia pure delle domande se ne ha bisogno! Dott. Feggi
Gentile utente, credo che qualcosa abbia alterato il suo rapporto con la sessualità e creato parecchi quesiti ai quali da soli è impossibile rispondere. Ritengo sia importante per lei condividerli con uno specialista che possa aiutarla a fare chiarezza.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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