Ho chiuso una relazione tossica ormai da quasi 6 mesi. È arrivata l'estate e tutti vanno al mare; io

27 risposte
Ho chiuso una relazione tossica ormai da quasi 6 mesi. È arrivata l'estate e tutti vanno al mare; io non riesco ad avere la voglia di andare al mare come prima perché la zia stretta del mio ex va nello chalet accanto. Quest' anno ci sono andata 2/3 volte e ho sempre visto il mio ex in quello chalet. Come posso avere la voglia di andare al mare evitando una situazione "pericolosa" e divertirmi come un anno fa?
Spostarsi in altri luoghi, per incontrare degli amici, potrebbe essere una soluzione temporanea o è sintomo di paura?
Dott.ssa Caterina Falessi
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
la strategia di evitamento, ovvero un comportamento messo in atto per prevenire situazioni percepite come fonte di disagio, può essere una modalità utile, se non a volte proprio necessaria, per salvaguardare il proprio benessere. La paura è un'emozione importante legata al proprio istinto, che bisogna ascoltare sia che dipenda da un pericolo reale sia che alla base vi sia una fantasia inverosimile: in ogni caso corrisponde ad un vissuto personale reale. Non c'è nulla di sbagliato nell'avere paura, bisogna solo capire poco a poco che significato ha e che cosa farci.
Mi dispiace se si sente che è più difficile divertirsi e trovare una sua dimensione rispetto al passato, penso sia una fase inevitabile di un cambiamento di vita così importante, che implica anche un lutto delle cose belle che si avevano prima. Potrebbe esserle utile un percorso psicologico per essere supportata in questo processo, scandagliare le sue emozioni e usarle come bussola per immaginarsi un futuro diverso, come in questo caso come passare le vacanze.
Spero di essere stata utile, resto a disposizione in caso desideri effettuare una seduta con la sottoscritta.
Un caro saluto,
Dott.ssa Caterina Falessi

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Dott.ssa Enrica Longo
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Salve,
io credo che spostarsi in altri luoghi per vedere e incontrare altre persone possa assolutamente essere un modo proattivo di affrontare la situazione che sta vivendo mettendo il suo bisogno al primo posto.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Cara [utente],

innanzitutto voglio dirti che è assolutamente comprensibile provare disagio nel frequentare luoghi legati a ricordi o persone della relazione tossica che hai chiuso. Sei ancora in un periodo di elaborazione e guarigione, e sei molto lucida nell’osservare le tue emozioni e nel porti delle domande su come affrontarle.

Spostarsi in altri luoghi o cambiare abitudini, almeno per un po’, non è segno di debolezza né di paura patologica, ma può essere una strategia temporanea molto utile. Se pensare di andare nello stesso stabilimento ti provoca ansia o il rischio di incontrare il tuo ex ti destabilizza, evitare quella situazione è una forma di tutela verso te stessa. Non è “scappare”: è darsi il permesso di vivere l’estate in serenità, altrove, senza sovraccaricarsi emotivamente.

Allo stesso tempo, però, è importante non far diventare questa evitamento una regola fissa a lungo termine, perché potrebbe alimentare la paura. Quindi, se ti senti pronta, potresti gradualmente provare a tornare in contesti che un tempo ti piacevano, magari in compagnia di amici fidati, stabilendo dei “confini di sicurezza” (per esempio, decidere di andar via se ti senti a disagio).

Infine, non c’è nulla di strano se in questa fase non senti la stessa voglia di mare o di divertirti come l’anno scorso. È normale, dopo una relazione tossica, vivere un periodo in cui alcune attività non hanno più lo stesso sapore. Concediti tempo, senza forzarti.

Sarebbe utile e consigliato, per approfondire queste difficoltà e lavorare sulla riconquista della tua serenità, rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Cristina Schirato
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Vicenza
Gentile utente,
grazie per la tua condivisione. Capisco che il momento che stai vivendo non è facile. Uscire da una relazione tossica richiede tanta forza e ora il tuo corpo e la tua mente stanno ancora cercando nuovi equilibri.
È normale che certi luoghi, soprattutto quelli legati a ricordi dolorosi o a persone che ci hanno fatto soffrire, perdano momentaneamente il loro significato positivo. Non c'è niente di sbagliato nell'evitare una situazione che può turbarti.
Spostarti in altri luoghi, cercare nuove esperienze e persone con cui stare bene, non è una fuga e nemmeno un segno di debolezza. Al contrario, è un modo sano per proteggerti e rispettare il tuo tempo di guarigione.
Con il tempo, se lo vorrai, potrai tornare in quei luoghi con occhi nuovi. Adesso datti il permesso di scegliere ciò che ti fa stare meglio.
Se hai bisogno di aiuto, sono disponibile ad accompagnarti in un percorso di crescita sia in presenza sia online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Cristina Schirato
Dott.ssa Chiara Biasi
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno, se lei sa che incontrare l'ex può rovinarle l'umore o non farle godere la vacanza può sempre valutare di cambiare lido ed evitare la situazione, può essere si una soluzione temporanea. Con il tempo metabolizzerà la perdita e vedere questa persona probabilmente non le farà più male.
Dott.ssa Francesca Casolari
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
salve, anche se avesse paura cosa importa, è una reazione normale e se vuole evitarlo lo piò evitare tranquillamente, non è obbligato a restare lì grazie
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, quello che sta vivendo è una situazione più comune di quanto si immagini, soprattutto quando si esce da una relazione tossica che, come tutte le esperienze relazionali intense e difficili, lascia dentro di sé una traccia più profonda di quanto si vorrebbe. Il fatto che ora, a distanza di mesi, si trovi a riflettere sulla possibilità di tornare a frequentare uno spazio che ha condiviso, anche indirettamente, con quella relazione, è qualcosa di molto comprensibile. I luoghi, esattamente come i ricordi, conservano un carico emotivo che a volte è difficile da scrollarsi di dosso, almeno finché non si è pronti.

Nel suo caso, non si tratta tanto di mancanza di voglia in senso generico, quanto di un senso di allerta che il suo corpo e la sua mente le comunicano per evitare una potenziale riattivazione del disagio. Evitare certe situazioni, in una fase ancora delicata del processo di guarigione, non è un segnale di debolezza né tantomeno di paura in senso patologico. È, al contrario, un segno che sta cominciando a riconoscere e proteggere i suoi confini.

Scegliere di frequentare altri luoghi, più neutri e sicuri dal punto di vista emotivo, è una risposta molto sana e adattiva. Non c’è nulla di sbagliato nel voler tutelare se stessa, né nel desiderare un’estate serena, anche se diversa da quella passata. La voglia di divertirsi e di stare bene può riaffacciarsi gradualmente, quando si concede il diritto di farlo senza dover affrontare prove di forza o “resistenze” inutili. Non deve dimostrare a sé stessa di poter affrontare il passato: ha già fatto un passo enorme scegliendo di chiudere quella relazione. Ora può dedicarsi a sé stessa e al suo benessere senza dover passare di nuovo attraverso luoghi o persone che potrebbero riaprire ferite non del tutto rimarginate.

In altre parole, quella che chiama “soluzione temporanea” potrebbe rivelarsi, in realtà, un’opportunità di cambiamento e di scoperta di nuovi spazi — esterni e interni — dove poter ritrovare leggerezza, libertà e magari anche nuove parti di sé.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Salve, sicuramente sta vivendo un periodo delicato e particolarmente stressante. Le va di raccontarmi meglio? Resto a sua disposizione.
Dott.ssa Aurora Corso
Psicologo, Psicologo clinico
Rescaldina
Gentile utente, è normale che certi luoghi, dopo una relazione difficile, evochino emozioni complesse. Prendersi cura di sé significa anche scegliere spazi dove ci si sente più sereni. Cambiare ambiente, anche solo temporaneamente, non è segno di paura, ma può essere un modo sano per proteggersi e ritrovare piacere in ciò che si ama. Con il tempo, potrebbe riscoprire quei luoghi con occhi nuovi. Dott.ssa Aurora Corso.
Dott. Alessandro Ricciuti
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Carissima,
Sicuramente l’idea di frequentare altri luoghi e altre persone è molto positiva, sia perché potrebbe darle il modo di uscire dai contesti ambientali e relazionali che connotano la sua esperienza presente e passata, fino a poco tempo fa legata alla relazione cui fa riferimento,
sia perché questo movimento potrebbe darle il modo di sperimentarsi in nuove dinamiche, dandole modo di riscoprire aspetti di sé che magari aveva messo da parte durante la passata relazione.

L’idea di trascorrere il periodo estivo lontana da luoghi noti, potrebbe rappresentare il primo passo di un percorso che la conduca ad una progressiva riscoperta di sé stessa ed in seguito, magari accompagnata da un collega psicologo o psicoterapeuta, all’elaborazione di aspetti non risolti legati alla sua passata, ma tuttavia molto recente, esperienza relazionale.
Buongiorno.
La fine di una relazione rappresenta sempre un momento molto complesso da affrontare, soprattutto quando la relazione in questione è stata in grado di svuotare il mondo da qualsiasi colore e piacevolezza. In questo momento l'ansia relativa alla possibilità d'incontrare il suo ex rappresenta una difesa fisiologica (normale) a uno stimolo doloroso. Se ritiene d'aver bisogno di supporto per superare questo momento le consiglio vivamente di contattare uno psicologo.
Gentile utente,
potrebbe essere utile in questa circostanza comprendere il perché pensa che possa essere la paura a spingerla a cambiare luoghi.
Se incontrare queste persone la pone in una situazione "pericolosa" o di disagio lei è libera di cercare altri posti e altre persone.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
certamente è sintomo di paura, ciò che mi chiedo e le chiederei è : incosa consiste esattamente il pericolo? cosa intende per relazione tossica? resto a disposizione per ulteriori approfondimenti anche online
Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. E se anche avesse paura di farsi del male dopo così poco tempo che si è chiusa la relazione? che cosa ci sarebbe di strano o di sbagliato? Trovo assolutamente sensato che voglia proteggersi e non rivedere il suo ex dopo una relazione tossica e dopo una chiusura che deve essere stata complessa, accaduta poco tempo fa. Anche se andare altrove è una soluzione temporanea, perchè non è giusto che si faccia bloccare per sempre da questa situazione, credo che anche il tempo faccia la sua parte, e nel frattempo che elabora quanto è accaduto trovo sacrosanto proteggersi e andare al mare da qualche altra parte, dove possa essere sicura di non incontrarlo e dove possa essere sicura di divertirsi come merita. Non si faccia bloccare, si protegga senza esitazioni! Se poi ci fosse bisogno di un aiuto e di un sostegno nell'elaborare la chiusura, o se questa situazione di evitamento si protraesse a lungo, potrebbe a quel punto pensare di rivolgersi a qualcuno. Se avesse altre domande o avesse bisogno di altro supporto mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Dott.ssa Gemma Santuccio
Psicologo, Psicologo clinico
Siracusa
Salve! Sicuramente è importante concedersi momenti di svago e se questo significa doversi spostare potrebbe essere una soluzione. Finita l'estate si potrà attenzionare meglio la situazione.

Grazie per la sua domanda e se vuole può contattarmi.
La sua reazione è assolutamente lecita rispetto la situazione. In questo caso ascoltarsi e scegliere di andare in un altro posto, non sarebbe sintomo di paura, ma sinonimo di cura e rispetto per il proprio sentire.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Veronica Giovannetti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Pontedera
Buonasera,
direi che spostarsi in altri posti più che sintomo di paura potrebbe essere considerato una modalità di auto-tutela. Lei stess* definisce la relazione come tossica, facciamo un parallelismo con chi fa uso di sostanze: così come ha senso non frequentare zone in cui sappiamo che possiamo reperire la sostanza poichè probabilmente all'inizio il nostro desiderio di fare uso è ancora alto, allo stesso modo può avere senso cambiare zona per evitare di incontrare l'ex, Teniamo presente che se una relazione "tossica" è potuta proseguire per tanto tempo è perchè rispondeva probabilmente, seppur in modo malsano, a qualche bisogno che andrebbe indagato in maniera più approfondita. Si prenda cura di sè, si dia spazio e tempo di guarire e stare meglio.
Comprendo bene il disagio che prova, dopo una relazione tossica è normale che certi luoghi, legati alla persona che abbiamo lasciato, portino con sé emozioni difficili. Il mare, che per lei era sinonimo di spensieratezza, ora sembra contaminato da un passato che fa ancora male. Spostarsi, esplorare nuove spiagge, vivere nuove esperienze, circondarsi di amici in contesti diversi può essere un modo sano per riscoprire il piacere di stare nel presente, senza sovraccaricarlo di memorie del passato. Col tempo, potrebbe anche tornare a quei luoghi senza più quel carico emotivo, ma non c’è nessuna fretta, ognuno ha i propri tempi di guarigione.
La invito a essere gentile con se stessa, ad ascoltare i suoi bisogni e a non sentirsi in difetto se quest’estate non è “come quella dell’anno scorso”. Sta comunque segnando un passaggio importante, quello in cui, passo dopo passo, sta ricostruendo una vita che parli davvero di lei.
Le auguro il meglio.
Dott.ssa Arianna Amatruda
Psicologo, Psicologo clinico
Nocera Inferiore
Evitare luoghi che riattivano ricordi dolorosi può essere, almeno inizialmente, una forma di cura di sé, non necessariamente un segno di paura. Il tempo ti permetterà, se vorrai di tornare anche in quei luoghi senza più sentirsi in "pericolo". Concediti di decidere cosa ti fa stare meglio ora.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
La ringrazio per aver condiviso questa parte così delicata della sua esperienza. Chiudere una relazione tossica richiede un grande sforzo emotivo e spesso la parte più difficile non è solo dire basta, ma imparare a proteggere quella decisione nel tempo. È comprensibile che, a distanza di mesi, certe situazioni la facciano sentire esposta e vulnerabile. Vedere o solo rischiare di incontrare il suo ex in un luogo che prima associava a momenti di leggerezza e libertà, come il mare, può trasformare un’esperienza piacevole in una fonte di tensione e ansia. In questi casi, dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è utile osservare bene i pensieri che si attivano. È come se la mente, di fronte a un rischio di incontro, le dicesse che quel luogo non è più sicuro, che potrebbe accadere qualcosa di spiacevole o che lei potrebbe sentirsi di nuovo invischiata in dinamiche che sta cercando di lasciarsi alle spalle. Questi pensieri sono un segnale di allarme che la sua mente le manda per proteggerla da possibili ricadute emotive, ma possono anche limitare la sua libertà se non vengono gestiti. Evitare del tutto il mare potrebbe farle credere di non avere risorse per affrontare la possibilità di vedere questa persona, quando in realtà lei è già stata capace di chiudere una relazione che la faceva soffrire, segno che la sua capacità di dire di no esiste ed è forte. Spostarsi in altri luoghi per trascorrere del tempo con amici non è un segno di debolezza o di paura in sé. È un modo per riprendere confidenza con la sensazione di spensieratezza, ma in un contesto dove si sente più al sicuro. È come fare una piccola deviazione per costruire nuove associazioni: andare al mare non significa più solo trovarsi faccia a faccia con un ricordo difficile, ma può tornare a essere un’esperienza positiva se vissuta in posti diversi o con persone che la fanno sentire protetta. Con il tempo, quando si sentirà più forte, potrà anche decidere di tornare nello stesso luogo senza farsi condizionare dalla presenza dell’ex, ma senza forzarsi prima del momento giusto. Questa è una fase di transizione in cui è normale alternare momenti in cui ci si sente coraggiosi ad altri in cui prevale il bisogno di mettersi in salvo. Non significa essere fragili, significa rispettare i propri tempi. Se vuole, può anche lavorare sui pensieri disfunzionali legati a questi incontri: chiedersi che cosa di così grave potrebbe succedere, come potrebbe gestirlo in modo realistico, quali risorse potrebbe usare. A volte immaginare uno scenario e preparare mentalmente una risposta calma e decisa aiuta a ridurre la paura. L’obiettivo non è evitare per sempre, ma scegliere quando è il momento di esporsi di nuovo, con la consapevolezza di avere strumenti interiori per non farsi risucchiare. Si dia il permesso di cercare posti nuovi, di circondarsi di persone che la fanno ridere e rilassare, di godersi l’estate un passo alla volta. Ritrovare la voglia di mare è un processo, non una forzatura. Concedersi scelte diverse, finché servono, è una forma di rispetto verso la parte di sé che sta ancora guarendo. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Gentile,
quello che sta vivendo non è solo il riflesso di una relazione finita, ma il segnale che dentro di lei qualcosa sta ancora cercando di “riprendersi il proprio spazio”. Il mare, che prima rappresentava libertà e piacere, oggi è diventato un luogo minacciato, contaminato da un passato che ancora fa rumore.
La domanda che si pone — se evitare quel luogo sia una scelta temporanea o una fuga — è già un ottimo punto di partenza. La verità è che non sempre allontanarsi è un segno di debolezza. A volte è una forma di rispetto verso sé stessi.
Il punto non è se evitare quel luogo, ma come usare quel gesto: come una rinuncia che la fa sentire più piccola, o come una scelta che le restituisce potere?
Forse oggi non serve forzarsi a “fare come prima”, ma trovare nuove immagini di sé in altri contesti, circondata da persone che non riportano continuamente al passato. Non si tratta di cancellare ciò che è stato, ma di smettere di viverlo ogni volta da capo.
Dott.ssa Eugenia Alessio
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, una fine di una relazione (sana o meno) è un momento di "lutto" e come tale ha bisogno di elaborazione con le conseguenti fasi. Comprendo bene che la situazione di poter incontrare la zia o il suo ex le crei uno stato di "chiusura interiore" e preoccupazione, perciò le consiglio in primis di parlarne con le persone a lei care e se ne sente il bisogno di parlarne con uno specialista, all'interno di un percorso di supporto psicologico.
Dott.ssa Claudia Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, intanto grazie per aver condiviso questo momento così delicato. La chiusura di una relazione tossica lascia spesso degli strascichi emotivi che non scompaiono immediatamente, anche se la scelta di allontanarsi è stata giusta e necessaria. Allontanarsi da ambienti che riattivano emozioni dolorose non è sintomo di paura patologica, ma può essere una forma temporanea di protezione. Scegliere di frequentare altri luoghi, vedere amici in contesti diversi, esplorare ambienti nuovi, può essere una strategia utile e sana. Non significa fuggire, ma creare nuove esperienze positive che aiutino a sganciare il presente da ciò che è stato vissuto nel passato. Non è un passo indietro, ma può essere un modo per rimettere al centro il proprio benessere. In momenti così delicati, può essere molto utile un percorso di supporto psicologico per avere uno spazio dove esprimere liberamente le proprie emozioni e riflessioni. Questo può aiutare a comprendere meglio cosa ancora pesa e a trovare strategie personalizzate per ritrovare piacere e serenità nelle attività che prima facevano stare bene.

Resto a disposizione,
un caro saluto!
Dott.ssa Stella Gelli
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Milano
Buongiorno,
grazie per aver condiviso con sincerità ciò che sta vivendo.
Ogni relazione, specie se sofferente, lascia tracce dentro di noi. Anche quando finisce, continua a vivere nei luoghi, nei ricordi, nei gesti abituali. È normale che alcuni spazi — come il mare, o uno chalet che rievoca quella storia — oggi non siano più luoghi di piacere, ma portino con sé disagio, malinconia, confusione.

Evitare certi contesti, almeno per un po’, non è un segno di paura ma un modo per proteggersi, volersi bene, prendersi cura di sé. Cambiare scenario, cercare persone che fanno stare bene, trovare nuove forme di leggerezza… può essere un primo passo per riconnettersi con ciò che oggi la fa sentire bene.

Se sente che questo momento ha bisogno di più ascolto, in uno spazio protetto, può essere utile un percorso insieme per comprendere meglio come si è sentita in quella relazione, cosa ha lasciato dentro di sé, e come oggi può prendersi cura degli strascichi che ancora si fanno sentire — nel corpo, nelle emozioni, nella sua relazione con sé stessa e gli altri.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Stella Gelli
Buongiorno, penso che non sia affatto un sintomo di paura il suo. Piuttosto è il normale bisogno di prendere le distanze, anche fisicamente, dal suo ex. È la volontà di andare avanti e di creare una vita tutta sua, senza più la sua presenza. Lasci che il tempo curi le sue ferite e sperimenti nuove esperienze al di fuori di lui
Dott.ssa Anna Bruti
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
entile utente,
evitare situazioni che le fanno male non è un segno di debolezza, ma di cura verso sé stessa. Dopo una relazione tossica, è normale che alcuni luoghi portino con sé ricordi e tensioni difficili da gestire. Scegliere ambienti diversi, in cui possa sentirsi libera e al sicuro, può essere una strategia sana per riprendere gradualmente contatto con il piacere e la leggerezza.

Non si tratta di fuggire, ma di riconoscere i propri limiti attuali e proteggerli, finché non si sentirà più forte. Se in futuro riuscirà a tornare anche in quello chalet senza disagio, sarà una conquista in più. Ma non deve forzarsi adesso.

Se desidera uno spazio in cui elaborare più a fondo la sua esperienza e ritrovare fiducia, sono disponibile per un colloquio.
Un caro saluto,
Dott.ssa Anna Bruti – Psicologa

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