Ho 58 anni, dopo le feste natalizie fa avevo il colesterolo totale a 256, LDL 162, HDL 73 e triglice
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Ho 58 anni, dopo le feste natalizie fa avevo il colesterolo totale a 256, LDL 162, HDL 73 e trigliceridi 103 (tutti gli altri valori di sangue e urine sono regolari).
Ho diminuito notevolmente grassi saturi e carboidrati raffinati, eliminato quasi completamente zuccheri e alcol, ho aumentato il consumo di pesce, legumi e verdure. Per diminuire il picco glicemico post-prandiale bevo un cucchiaio di aceto di mele diluito in acqua e mangio un piatto di verdure prima di pranzo e cena. Per lo stesso motivo se posso faccio di 10/15 minuti di attività fisica dopo i pasti principali oltre a quella che faccio regolarmente (lunghe camminate e un po' di allenamento con i pesi).
Sono alto 180 cm e già dopo 4 settimane il peso è sceso da 80 a 77 kg (anche mia moglie ha perso 3 kg). Mi sento in ottima forma, non ho più cali di energia, il mio umore è migliore e più stabile, ma il colesterolo dopo due mesi è aumentato (!?): totale 266, LDL 176, HDL 71, trigliceridi 95 (protCreattiva 0,5).
Non ci capisco più niente, cosa è successo? Dovrei tornare a mangiare panettone, lasagne e cotechino?
Ho diminuito notevolmente grassi saturi e carboidrati raffinati, eliminato quasi completamente zuccheri e alcol, ho aumentato il consumo di pesce, legumi e verdure. Per diminuire il picco glicemico post-prandiale bevo un cucchiaio di aceto di mele diluito in acqua e mangio un piatto di verdure prima di pranzo e cena. Per lo stesso motivo se posso faccio di 10/15 minuti di attività fisica dopo i pasti principali oltre a quella che faccio regolarmente (lunghe camminate e un po' di allenamento con i pesi).
Sono alto 180 cm e già dopo 4 settimane il peso è sceso da 80 a 77 kg (anche mia moglie ha perso 3 kg). Mi sento in ottima forma, non ho più cali di energia, il mio umore è migliore e più stabile, ma il colesterolo dopo due mesi è aumentato (!?): totale 266, LDL 176, HDL 71, trigliceridi 95 (protCreattiva 0,5).
Non ci capisco più niente, cosa è successo? Dovrei tornare a mangiare panettone, lasagne e cotechino?
Il suo impegno nel modificare lo stile di vita è encomiabile e, al di là dei valori ematici, i benefici percepiti – miglior tono dell’umore, energia stabile, riduzione del peso corporeo – sono indicatori molto positivi di salute generale.
Tuttavia, la questione dei valori di colesterolo richiede qualche riflessione in più.
- Perché il colesterolo può aumentare nonostante la dieta sia migliorata?
Fattori genetici (ipercolesterolemia familiare): in molti casi, i livelli di colesterolo – soprattutto LDL – sono influenzati da predisposizioni genetiche, indipendentemente da un’alimentazione corretta.
Riduzione di peso: nella fase iniziale di un dimagrimento, soprattutto se rapido, si può osservare un rilascio di acidi grassi e colesterolo dai depositi adiposi, che possono alterare temporaneamente i valori plasmatici.
Distribuzione dei grassi nella dieta: anche riducendo quelli saturi, talvolta un eccesso di grassi totali o un rapporto non ottimale tra grassi mono- e polinsaturi può influire.
Altri fattori non alimentari: ormoni (es. funzione tiroidea), stress, sonno e uso di alcuni farmaci possono influenzare il metabolismo lipidico.
- Cosa può fare ora?
Non torni certo a mangiare cotechino e panettone: i risultati che ha ottenuto parlano chiaro in termini di benessere globale.
Potrebbe essere utile un approfondimento con un profilo lipidico più completo (es. ApoB, colesterolo non-HDL, rapporto ApoB/ApoA1) e una valutazione della funzionalità tiroidea (TSH, FT3, FT4).
Valutare anche un consulto con lo specialista (cardiologo o internista) per comprendere meglio il rischio cardiovascolare globale, anche alla luce del suo stile di vita virtuoso.
In ogni caso, la sua strategia alimentare è corretta e da proseguire, ma forse serve un’integrazione di tipo specialistico per gestire la componente lipidica, che talvolta non risponde alla sola alimentazione.
Conclusione: i numeri non raccontano sempre l’intera storia. La qualità della dieta, lo stile di vita attivo e il benessere percepito sono già risultati fondamentali per la sua salute.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Tuttavia, la questione dei valori di colesterolo richiede qualche riflessione in più.
- Perché il colesterolo può aumentare nonostante la dieta sia migliorata?
Fattori genetici (ipercolesterolemia familiare): in molti casi, i livelli di colesterolo – soprattutto LDL – sono influenzati da predisposizioni genetiche, indipendentemente da un’alimentazione corretta.
Riduzione di peso: nella fase iniziale di un dimagrimento, soprattutto se rapido, si può osservare un rilascio di acidi grassi e colesterolo dai depositi adiposi, che possono alterare temporaneamente i valori plasmatici.
Distribuzione dei grassi nella dieta: anche riducendo quelli saturi, talvolta un eccesso di grassi totali o un rapporto non ottimale tra grassi mono- e polinsaturi può influire.
Altri fattori non alimentari: ormoni (es. funzione tiroidea), stress, sonno e uso di alcuni farmaci possono influenzare il metabolismo lipidico.
- Cosa può fare ora?
Non torni certo a mangiare cotechino e panettone: i risultati che ha ottenuto parlano chiaro in termini di benessere globale.
Potrebbe essere utile un approfondimento con un profilo lipidico più completo (es. ApoB, colesterolo non-HDL, rapporto ApoB/ApoA1) e una valutazione della funzionalità tiroidea (TSH, FT3, FT4).
Valutare anche un consulto con lo specialista (cardiologo o internista) per comprendere meglio il rischio cardiovascolare globale, anche alla luce del suo stile di vita virtuoso.
In ogni caso, la sua strategia alimentare è corretta e da proseguire, ma forse serve un’integrazione di tipo specialistico per gestire la componente lipidica, che talvolta non risponde alla sola alimentazione.
Conclusione: i numeri non raccontano sempre l’intera storia. La qualità della dieta, lo stile di vita attivo e il benessere percepito sono già risultati fondamentali per la sua salute.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
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Buonasera, le consiglio di mostrare le analisi al suo medico curante e di affidarsi a un nutrizionista che, attraverso una visita approfondita, raccoglierà tutte le informazioni necessarie per impostare un piano alimentare personalizzato mirato al miglioramento di questi parametri. Se ha bisogno di supporto, non esiti a contattarmi
Buongiorno,
grazie per aver condiviso in modo così chiaro e dettagliato la tua esperienza: già questo dimostra una grande consapevolezza e un impegno che vanno riconosciuti e valorizzati.
Hai adottato una serie di strategie molto efficaci e coerenti con uno stile alimentare sano e sostenibile: l’aumento di verdure, legumi e pesce, l’eliminazione degli zuccheri semplici, il movimento… sono tutti ottimi strumenti, e il tuo benessere generale (più energia, peso ridotto, umore stabile) lo conferma.
Detto ciò, è comprensibile il disorientamento davanti a un valore di colesterolo LDL apparentemente "peggiorato". Ma prima di trarre conclusioni affrettate, ci sono alcune cose importanti da considerare:
Fattori genetici: In alcune persone, anche con uno stile di vita perfetto, i livelli di colesterolo (soprattutto LDL) rimangono elevati per motivi ereditari. In questi casi si parla di ipercolesterolemia familiare, che non risponde completamente alle modifiche alimentari.
Fase di riequilibrio metabolico: A volte, quando il corpo inizia a utilizzare più efficacemente i grassi come fonte energetica (soprattutto se si riducono zuccheri e carboidrati), può esserci una temporanea alterazione dei lipidi plasmatici. È un “momento di assestamento” più che un peggioramento reale.
Valutazione parziale del rischio: Il colesterolo totale e l’LDL da soli non bastano a valutare il rischio cardiovascolare. La tua proteina C reattiva (0,5) è ottima: indica basso livello infiammatorio, un fattore molto protettivo. Anche HDL alto e trigliceridi bassi sono segni positivi.
In sintesi:
No, non è il caso di tornare a panettone, lasagne e cotechino
Stai facendo moltissimo di buono per il tuo corpo: ascolta anche i segnali positivi non misurabili solo dagli esami. Il tuo stato di benessere globale è un indicatore fondamentale.
Il consiglio è di proseguire su questa strada, monitorando i valori nel tempo e, se necessario, approfondire con il supporto di un professionista che tenga conto non solo dei numeri, ma del contesto completo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Denise Fariello – Biologa Nutrizionista
grazie per aver condiviso in modo così chiaro e dettagliato la tua esperienza: già questo dimostra una grande consapevolezza e un impegno che vanno riconosciuti e valorizzati.
Hai adottato una serie di strategie molto efficaci e coerenti con uno stile alimentare sano e sostenibile: l’aumento di verdure, legumi e pesce, l’eliminazione degli zuccheri semplici, il movimento… sono tutti ottimi strumenti, e il tuo benessere generale (più energia, peso ridotto, umore stabile) lo conferma.
Detto ciò, è comprensibile il disorientamento davanti a un valore di colesterolo LDL apparentemente "peggiorato". Ma prima di trarre conclusioni affrettate, ci sono alcune cose importanti da considerare:
Fattori genetici: In alcune persone, anche con uno stile di vita perfetto, i livelli di colesterolo (soprattutto LDL) rimangono elevati per motivi ereditari. In questi casi si parla di ipercolesterolemia familiare, che non risponde completamente alle modifiche alimentari.
Fase di riequilibrio metabolico: A volte, quando il corpo inizia a utilizzare più efficacemente i grassi come fonte energetica (soprattutto se si riducono zuccheri e carboidrati), può esserci una temporanea alterazione dei lipidi plasmatici. È un “momento di assestamento” più che un peggioramento reale.
Valutazione parziale del rischio: Il colesterolo totale e l’LDL da soli non bastano a valutare il rischio cardiovascolare. La tua proteina C reattiva (0,5) è ottima: indica basso livello infiammatorio, un fattore molto protettivo. Anche HDL alto e trigliceridi bassi sono segni positivi.
In sintesi:
No, non è il caso di tornare a panettone, lasagne e cotechino
Stai facendo moltissimo di buono per il tuo corpo: ascolta anche i segnali positivi non misurabili solo dagli esami. Il tuo stato di benessere globale è un indicatore fondamentale.
Il consiglio è di proseguire su questa strada, monitorando i valori nel tempo e, se necessario, approfondire con il supporto di un professionista che tenga conto non solo dei numeri, ma del contesto completo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Denise Fariello – Biologa Nutrizionista
Salve,
capisco bene la sua frustrazione, ma posso rassicurarla: i cambiamenti positivi nello stile di vita che ha fatto suoi sono sicuramente salutari e stanno già portando benefici (perdita di peso, miglioramento dell'umore e dei valori di glicemia). Il colesterolo può fluttuare per svariati motivi, stress, orario del prelievo, variazioni ormonali; due mesi potrebbero essere un periodo relativamente breve per osservare variazioni significative. Se i valori restano elevati potrebbe essere utile consultare il medico di base (così da valutare altre parametri lipoproteine, ApoB, assetto lipidico completo).
Non torni a panettoni e cotechino: la sua salute è più importante dei meri valori numerici! Sta facendo molto bene! Coraggio e complimenti per l'impegno!
capisco bene la sua frustrazione, ma posso rassicurarla: i cambiamenti positivi nello stile di vita che ha fatto suoi sono sicuramente salutari e stanno già portando benefici (perdita di peso, miglioramento dell'umore e dei valori di glicemia). Il colesterolo può fluttuare per svariati motivi, stress, orario del prelievo, variazioni ormonali; due mesi potrebbero essere un periodo relativamente breve per osservare variazioni significative. Se i valori restano elevati potrebbe essere utile consultare il medico di base (così da valutare altre parametri lipoproteine, ApoB, assetto lipidico completo).
Non torni a panettoni e cotechino: la sua salute è più importante dei meri valori numerici! Sta facendo molto bene! Coraggio e complimenti per l'impegno!
Gentile Paziente,
Capisco la sua frustrazione, soprattutto considerando i miglioramenti in altri aspetti del suo benessere, come la forma fisica, l’energia e l’umore. È importante sottolineare che il colesterolo può essere influenzato da diversi fattori, e l’andamento non è sempre lineare, anche quando si adottano abitudini più salutari.
Ecco alcuni punti da considerare riguardo alla situazione:
1. Variazioni naturali nei valori del colesterolo: I livelli di colesterolo possono oscillare naturalmente nel tempo, anche senza modifiche evidenti nella dieta o nello stile di vita. È possibile che la lettura del colesterolo possa riflettere fattori transitori, come stress o altri cambiamenti ormonali, che possono influenzare i risultati.
2. L’effetto dei cambiamenti nella dieta: Sebbene abbia ridotto significativamente grassi saturi e zuccheri, l’aumento del consumo di pesce (soprattutto pesce azzurro ricco di omega-3) e legumi è generalmente positivo per la salute cardiovascolare, ma ogni corpo reagisce in modo diverso. A volte, un’elevata assunzione di omega-3 può influenzare temporaneamente i livelli di colesterolo LDL. Inoltre, il consumo di verdure e fibre è fondamentale, ma sarebbe utile monitorare attentamente la quantità di grassi insaturi, che, se non bilanciati correttamente, potrebbero avere un impatto sul colesterolo.
3. Effetti dell’attività fisica: L’attività fisica regolare è un ottimo alleato per il controllo del colesterolo, ma in alcuni casi un esercizio molto intenso o il cambiamento nelle routine può influenzare temporaneamente i livelli. L’attività fisica, combinata con l’adozione di un’alimentazione più sana, di solito porta a benefici duraturi, ma potrebbe essere necessaria una valutazione per comprendere se la combinazione di questi fattori stia influenzando i valori.
4. Possibili altre variabili: A volte, anche quando i fattori dietetici e di stile di vita sono ottimizzati, fattori genetici, ormonali o metabolici possono influire sulla risposta del colesterolo. Potrebbe essere utile discuterne con il suo medico e con un professionista della Nutrizione, per escludere altre cause o per vedere se è necessario un aggiustamento nel piano alimentare o nelle abitudini.
Non è necessario tornare a mangiare cibi ricchi di grassi saturi e zuccheri come il panettone o il cotechino . Le modifiche che ha apportato alla sua dieta e al suo stile di vita sono senza dubbio positive. Tuttavia, sarebbe utile continuare a monitorare i valori e, se necessario, fare ulteriori aggiustamenti sotto la guida di un professionista della nutrizione.
Sempre per qualsiasi necessità non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Fabiola Diadema, Biologa Nutrizionista
Capisco la sua frustrazione, soprattutto considerando i miglioramenti in altri aspetti del suo benessere, come la forma fisica, l’energia e l’umore. È importante sottolineare che il colesterolo può essere influenzato da diversi fattori, e l’andamento non è sempre lineare, anche quando si adottano abitudini più salutari.
Ecco alcuni punti da considerare riguardo alla situazione:
1. Variazioni naturali nei valori del colesterolo: I livelli di colesterolo possono oscillare naturalmente nel tempo, anche senza modifiche evidenti nella dieta o nello stile di vita. È possibile che la lettura del colesterolo possa riflettere fattori transitori, come stress o altri cambiamenti ormonali, che possono influenzare i risultati.
2. L’effetto dei cambiamenti nella dieta: Sebbene abbia ridotto significativamente grassi saturi e zuccheri, l’aumento del consumo di pesce (soprattutto pesce azzurro ricco di omega-3) e legumi è generalmente positivo per la salute cardiovascolare, ma ogni corpo reagisce in modo diverso. A volte, un’elevata assunzione di omega-3 può influenzare temporaneamente i livelli di colesterolo LDL. Inoltre, il consumo di verdure e fibre è fondamentale, ma sarebbe utile monitorare attentamente la quantità di grassi insaturi, che, se non bilanciati correttamente, potrebbero avere un impatto sul colesterolo.
3. Effetti dell’attività fisica: L’attività fisica regolare è un ottimo alleato per il controllo del colesterolo, ma in alcuni casi un esercizio molto intenso o il cambiamento nelle routine può influenzare temporaneamente i livelli. L’attività fisica, combinata con l’adozione di un’alimentazione più sana, di solito porta a benefici duraturi, ma potrebbe essere necessaria una valutazione per comprendere se la combinazione di questi fattori stia influenzando i valori.
4. Possibili altre variabili: A volte, anche quando i fattori dietetici e di stile di vita sono ottimizzati, fattori genetici, ormonali o metabolici possono influire sulla risposta del colesterolo. Potrebbe essere utile discuterne con il suo medico e con un professionista della Nutrizione, per escludere altre cause o per vedere se è necessario un aggiustamento nel piano alimentare o nelle abitudini.
Non è necessario tornare a mangiare cibi ricchi di grassi saturi e zuccheri come il panettone o il cotechino . Le modifiche che ha apportato alla sua dieta e al suo stile di vita sono senza dubbio positive. Tuttavia, sarebbe utile continuare a monitorare i valori e, se necessario, fare ulteriori aggiustamenti sotto la guida di un professionista della nutrizione.
Sempre per qualsiasi necessità non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Fabiola Diadema, Biologa Nutrizionista
Spesso anche un eccesso di proteine animali può creare il problema. Oltre al fatto che il colesterolo che troviamo in circolo per la maggiore è quello endogeno, che viene autoprodotto, ed il fegato è implicato in questo processo.
La valutazione sul colesterolo si fa su medio/lungo termine (6/8 mesi) e le oscillazioni sono normali (succede spesso che aumenti durante il dimagrimento). Per mantenerlo a bada deve cambiare stile di vita in maniera permanente, non solo in funzione degli esami del sangue. Bere aceto dopo i pasti in ogni caso serve a poco, si concentri piuttosto su mantenere i pasti equilibrati sempre.
Saluti e in bocca al lupo
Saluti e in bocca al lupo
Salve, il quantitativo di colesterolo ematico non è dovuto solo dalla quota di grassi e dalla tipologia di grassi che si mangiano bensì dai picchi inulinemici notturni. Quest'ultimi sono biologicamente fondamentali per la produzione naturale di colesterolo, di conseguenza le consiglio in primis di inserire tutta una serie di alimenti con effetto ipocolesterolemizzante come ad esempio il riso rosso, quinoa, avena, amaranto, mix di semi ecc. poi le consiglio di evitare carichi glicemici nel pasto serale almeno finchè non vi è una riduzione sostanziale dei valori di colesterolo. Le posso dire inoltre che bisognerebbe valutare anche se c'è un iperproduzione naturale di colesterolo, inoltre ci tenevo a dirle che non ha valori così alti da dover essere eccessivamente allarmato, va solo tenuto sotto controllo in quanto per problemi aterosclerotici e cardiovascolari i marker oggigiorno sono altri come le LDL ossidate, un marker che non viene mai fatto con le analisi del sangue ma va richiesto specificatamente.
Provi inserendo nella dieta giornaliera alimenti con azione ipocolesterolemizzante integrando magari con Armolipid plus.
Per ulteriori info o chiarimenti può contattarmi in privato nella sezione messaggi del profilo professionale.
Un caro saluto Dott. Andrea Panni.
Provi inserendo nella dieta giornaliera alimenti con azione ipocolesterolemizzante integrando magari con Armolipid plus.
Per ulteriori info o chiarimenti può contattarmi in privato nella sezione messaggi del profilo professionale.
Un caro saluto Dott. Andrea Panni.
buongiorno, familiarità per ipercolesterolemia? ha provato oltre a migliorare alimentazione a prendere un integratore specifico per il colesterolo?
Buonasera, la dieta è "fai da te" o seguita da un professionista? Se la risposta è la prima allora è di pe sé una risposta poiché non è consigliato fare da soli, si potrebbe solo peggiorare. Se siete seguiti da un professionista, in primis parlatene ed esponete queste perplessità inerenti al cibo (per le analisi bisogna parlarne con il medico se la situazione non dovesse migliorare). Per quanto riguarda l'aceto di mele non ci sono evidenze scientifiche circa la correlazione tra aceto e colesterolo dunque inutile prenderlo, a questo mi aggancio ad un altro concetto fondamentale: " non esiste alimento che faccia dimagrire/ingrassare/far scendere o salire il colesterolo etc etc.. è lo stile di vita, le proprie abitudini alimentari e genetica che fanno la persona.
Spero di essere stata d'aiuto.
Spero di essere stata d'aiuto.
Gentilissima,
Capisco la sua frustrazione, soprattutto dopo aver fatto così tanti sforzi per migliorare la sua alimentazione e il suo stile di vita. È importante considerare che i livelli di colesterolo possono essere influenzati da diversi fattori e non sempre rispondono in modo immediato ai cambiamenti nella dieta.
Anche se ha ridotto i grassi saturi e gli zuccheri, è possibile che il colesterolo totale e LDL siano aumentati a causa di vari motivi, tra cui la genetica, lo stress, o altre condizioni di salute. Inoltre, il corpo può impiegare tempo per adattarsi a una nuova alimentazione e il colesterolo può subire fluttuazioni.
È positivo che abbia perso peso e si senta in forma, poiché la perdita di peso e l’attività fisica svolgono un ruolo importante nella salute cardiovascolare. Gli HDL, che sono considerati “colesterolo buono”, possono aumentare con l’esercizio fisico e una dieta sana.
Non è necessario tornare a mangiare cibi poco salutari come panettone e cotechino. Potrebbe essere utile continuare a monitorare la sua dieta e fare ulteriori aggiustamenti, come aumentare ulteriormente il consumo di fibre e grassi sani (ad esempio, quelli presenti in noci, semi e avocado).
Ritengo utile anche tornare a consultare il suo nutrizionista per discutere dei risultati e valutare eventuali strategie alternative. Ricordi che la salute è un percorso a lungo termine e che i cambiamenti richiedono tempo per manifestarsi.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Capisco la sua frustrazione, soprattutto dopo aver fatto così tanti sforzi per migliorare la sua alimentazione e il suo stile di vita. È importante considerare che i livelli di colesterolo possono essere influenzati da diversi fattori e non sempre rispondono in modo immediato ai cambiamenti nella dieta.
Anche se ha ridotto i grassi saturi e gli zuccheri, è possibile che il colesterolo totale e LDL siano aumentati a causa di vari motivi, tra cui la genetica, lo stress, o altre condizioni di salute. Inoltre, il corpo può impiegare tempo per adattarsi a una nuova alimentazione e il colesterolo può subire fluttuazioni.
È positivo che abbia perso peso e si senta in forma, poiché la perdita di peso e l’attività fisica svolgono un ruolo importante nella salute cardiovascolare. Gli HDL, che sono considerati “colesterolo buono”, possono aumentare con l’esercizio fisico e una dieta sana.
Non è necessario tornare a mangiare cibi poco salutari come panettone e cotechino. Potrebbe essere utile continuare a monitorare la sua dieta e fare ulteriori aggiustamenti, come aumentare ulteriormente il consumo di fibre e grassi sani (ad esempio, quelli presenti in noci, semi e avocado).
Ritengo utile anche tornare a consultare il suo nutrizionista per discutere dei risultati e valutare eventuali strategie alternative. Ricordi che la salute è un percorso a lungo termine e che i cambiamenti richiedono tempo per manifestarsi.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
In questo caso è opportuno certamente farsi seguire dal medico che magari se lo ritiene opportuno prescrive il farmaco per il colesterolo e da un nutrizionista per capire le quantità e la frequenza di tutti gli alimenti
Buongiorno, per conoscere il reale valore del colesterolo occorre misurarlo a digiuno , con lo stesso prelievo di sangue che serve per le altre analisi, poi fare una robusta colazione e rifare il prelievo di sangue dopo un'ora circa per il dosaggio del colesterolo. il valore reale è il secondo. spiego: il colesterolo è un composto sintetizzato dal fegato durante la notte, e serve alla sintesi di Vitam.D, composti biliari, ormoni sessuali ed è componente fondamentale delle membrane cellulari tutte. A digiuno il colesterolo ha valori alti, dopo un pasto il fegato fa aprire le " porte " di entrata nelle cellule, in cui entra il colesterolo, quindi nel sangue la sua concentrazione diminuisce. Chi si nutre poco e male ha alti valori di colesterolo ( eccezion fatta per 4 malattie genetiche ). Le persone che soffrono di anoressia hanno valori di colesterolo molto alti perchè, non nutrendosi, le cellule non fanno entrare questo prezioso composto . Inoltre non è un grasso ma un alcol apolare ciclico monoinsaturo. Questo per quanto riguarda la classificazione biologica. Buona giornata
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per tenere sotto controllo il colesterolo e di limitare anche l'assunzione di formaggi e latticini, carni rosse grasse, alimenti fritti, salumi che lo aumentano. Per quanto riguarda l'uso dell'aceto di mele, va fatto con attenzione in quanto può aumentare l'acidità di stomaco.
Salve, assolutamente no! Non deve assolutamente tornare a mangiare panettone, lasagne e cotechino. I miglioramenti che ha riscontrato nel suo peso, energia e umore sono segnali molto positivi del cambiamento nel suo stile di vita. L'aumento del colesterolo, pur essendo spiazzante, può avere diverse spiegazioni che non invalidano i benefici che sta ottenendo.
Cerchiamo di capire cosa potrebbe essere successo:
Possibili Spiegazioni per l'Aumento del Colesterolo:
* Perdita di peso: Una rapida perdita di peso, come quella che ha sperimentato, può temporaneamente causare un aumento del colesterolo. Questo accade perché il grasso corporeo rilascia colesterolo nel sangue durante il processo di dimagrimento. Di solito, questo effetto è transitorio e i livelli di colesterolo tendono a stabilizzarsi e a diminuire nel tempo con il mantenimento del nuovo peso.
* Variazioni individuali e biologiche: I livelli di colesterolo possono fluttuare anche in assenza di cambiamenti significativi nella dieta. Fattori come lo stress, l'idratazione e il momento specifico in cui è stato effettuato il prelievo possono influenzare i risultati.
* Tempo insufficiente: Due mesi potrebbero non essere un periodo sufficiente per osservare un calo significativo del colesterolo, soprattutto se i livelli iniziali erano piuttosto elevati. Il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti dietetici e metabolizzare il colesterolo in eccesso.
* "Responder" vs. "Non-responder" alla dieta: Alcune persone sono più sensibili di altre ai cambiamenti dietetici in termini di colesterolo. Potrebbe rientrare in una categoria di persone in cui la risposta lipidica alla dieta è più lenta.
* Aumento del colesterolo "buono" (HDL) non compensa: Sebbene il suo HDL sia rimasto stabile, un aumento più significativo di questo valore sarebbe auspicabile per bilanciare l'LDL.
* Altri fattori non dietetici: Anche se i suoi esami generali sono nella norma, potrebbero esserci altri fattori individuali che influenzano il metabolismo del colesterolo.
Cosa fare e cosa considerare:
* Mantenere il nuovo stile di vita: Continui con la sua alimentazione sana, l'attività fisica regolare e le strategie per gestire la glicemia post-prandiale. I benefici che sta già sperimentando sono fondamentali per la sua salute generale a lungo termine.
* Pazienza e costanza: Dia al suo corpo più tempo per adattarsi. Spesso si osservano miglioramenti più significativi dei livelli di colesterolo dopo 3-6 mesi di aderenza a uno stile di vita sano.
* Discutere i risultati con il suo medico: È fondamentale che porti questi nuovi risultati al suo medico curante. Lui potrà interpretare i dati nel contesto della sua storia clinica completa e valutare se sono necessari ulteriori accertamenti o se semplicemente è necessario continuare con le modifiche apportate.
* Non focalizzarsi solo sul colesterolo: Ricordi che la sua salute cardiovascolare dipende da molti fattori, non solo dal colesterolo. Il miglioramento del peso, dell'energia, dell'umore e la gestione della glicemia sono tutti elementi positivi che contribuiscono alla sua salute generale.
* Valutare l'acido folico e la vitamina B12: Visto che in una precedente conversazione abbiamo parlato della mutazione MTHFR, se lei sa di avere questa condizione, è importante assicurarsi che i suoi livelli di acido folico e vitamina B12 siano ottimali, in quanto sono coinvolti nel metabolismo dell'omocisteina, un altro fattore di rischio cardiovascolare.
* Considerare ulteriori modifiche dietetiche (su consiglio medico/nutrizionista): Insieme al suo medico o a un nutrizionista, potrebbe valutare se ci sono ulteriori aggiustamenti dietetici che potrebbero essere utili per abbassare l'LDL, come un maggiore apporto di fibre solubili (presenti in avena, legumi, frutta) o l'aggiunta di alimenti contenenti steroli vegetali.
In conclusione:
L'aumento del colesterolo dopo un iniziale periodo di miglioramento del suo stile di vita è un dato che va compreso con l'aiuto del suo medico. Non interpreti questo risultato come un fallimento o un motivo per tornare alle vecchie abitudini. I benefici che sta ottenendo sono preziosi e spesso i livelli di colesterolo impiegano più tempo per stabilizzarsi. Continui così e si affidi al parere del suo medico per una gestione ottimale della sua salute.
Cerchiamo di capire cosa potrebbe essere successo:
Possibili Spiegazioni per l'Aumento del Colesterolo:
* Perdita di peso: Una rapida perdita di peso, come quella che ha sperimentato, può temporaneamente causare un aumento del colesterolo. Questo accade perché il grasso corporeo rilascia colesterolo nel sangue durante il processo di dimagrimento. Di solito, questo effetto è transitorio e i livelli di colesterolo tendono a stabilizzarsi e a diminuire nel tempo con il mantenimento del nuovo peso.
* Variazioni individuali e biologiche: I livelli di colesterolo possono fluttuare anche in assenza di cambiamenti significativi nella dieta. Fattori come lo stress, l'idratazione e il momento specifico in cui è stato effettuato il prelievo possono influenzare i risultati.
* Tempo insufficiente: Due mesi potrebbero non essere un periodo sufficiente per osservare un calo significativo del colesterolo, soprattutto se i livelli iniziali erano piuttosto elevati. Il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi ai cambiamenti dietetici e metabolizzare il colesterolo in eccesso.
* "Responder" vs. "Non-responder" alla dieta: Alcune persone sono più sensibili di altre ai cambiamenti dietetici in termini di colesterolo. Potrebbe rientrare in una categoria di persone in cui la risposta lipidica alla dieta è più lenta.
* Aumento del colesterolo "buono" (HDL) non compensa: Sebbene il suo HDL sia rimasto stabile, un aumento più significativo di questo valore sarebbe auspicabile per bilanciare l'LDL.
* Altri fattori non dietetici: Anche se i suoi esami generali sono nella norma, potrebbero esserci altri fattori individuali che influenzano il metabolismo del colesterolo.
Cosa fare e cosa considerare:
* Mantenere il nuovo stile di vita: Continui con la sua alimentazione sana, l'attività fisica regolare e le strategie per gestire la glicemia post-prandiale. I benefici che sta già sperimentando sono fondamentali per la sua salute generale a lungo termine.
* Pazienza e costanza: Dia al suo corpo più tempo per adattarsi. Spesso si osservano miglioramenti più significativi dei livelli di colesterolo dopo 3-6 mesi di aderenza a uno stile di vita sano.
* Discutere i risultati con il suo medico: È fondamentale che porti questi nuovi risultati al suo medico curante. Lui potrà interpretare i dati nel contesto della sua storia clinica completa e valutare se sono necessari ulteriori accertamenti o se semplicemente è necessario continuare con le modifiche apportate.
* Non focalizzarsi solo sul colesterolo: Ricordi che la sua salute cardiovascolare dipende da molti fattori, non solo dal colesterolo. Il miglioramento del peso, dell'energia, dell'umore e la gestione della glicemia sono tutti elementi positivi che contribuiscono alla sua salute generale.
* Valutare l'acido folico e la vitamina B12: Visto che in una precedente conversazione abbiamo parlato della mutazione MTHFR, se lei sa di avere questa condizione, è importante assicurarsi che i suoi livelli di acido folico e vitamina B12 siano ottimali, in quanto sono coinvolti nel metabolismo dell'omocisteina, un altro fattore di rischio cardiovascolare.
* Considerare ulteriori modifiche dietetiche (su consiglio medico/nutrizionista): Insieme al suo medico o a un nutrizionista, potrebbe valutare se ci sono ulteriori aggiustamenti dietetici che potrebbero essere utili per abbassare l'LDL, come un maggiore apporto di fibre solubili (presenti in avena, legumi, frutta) o l'aggiunta di alimenti contenenti steroli vegetali.
In conclusione:
L'aumento del colesterolo dopo un iniziale periodo di miglioramento del suo stile di vita è un dato che va compreso con l'aiuto del suo medico. Non interpreti questo risultato come un fallimento o un motivo per tornare alle vecchie abitudini. I benefici che sta ottenendo sono preziosi e spesso i livelli di colesterolo impiegano più tempo per stabilizzarsi. Continui così e si affidi al parere del suo medico per una gestione ottimale della sua salute.
Buongiorno, se lei non soffre di iperglicemia non dovrebbe temere il picco glicemico post-prandiale che è del tutto fisiologico e regolato da ormoni per i quali, mi pare di capire, non ha problematiche. Le sottolineo che a me personalmente non risulta nessuna evidenza scientifica riguardo agli effetti dell'aceto di mele sulla glicemia. Quanto alle verdure, fa bene a mangiarle ma non vedo come possa essere diverso se le accompagnasse ai pasti principali. La scelta di diminuire zuccheri, alcol e l'apporto di grassi saturi (bisogna però capire da quali fonti ne sta diminuendo l'apporto) e di aumentare il consumo di pesce, legumi e verdure, è sicuramente salutare e di buon senso, così come la scelta di svolgere attività fisica. Una scelta salutare è anche quella di preferire i cereali integrali ma in un regime dietetico equilibrato il consumo di carboidrati raffinati può essere contemplato ugualmente, magari semplicemente diminuendone la frequenza. Dalle informazioni che fornisce non si evince come e quanto mangia di norma a colazione, a pranzo e cena, con che frequenza mangia la frutta, se mangia latticini, scremati o non. Queste informazioni e altre potrebbero chiarire la sua situazione. Ponga attenzione anche all'eventuale eccesso di attività fisica, a come dorme, a eventuali fonti di stress. Infine, non si imponga regimi dietetici rigidi e restrittivi, diminuire certi alimenti non significa doversene privare del tutto.
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