Gentilissimi dottori,avevo scritto settimane fa per un problema di ansia e vi ringrazio per le genti
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risposte
Gentilissimi dottori,avevo scritto settimane fa per un problema di ansia e vi ringrazio per le gentili risposte da parte vostra.
Volevo un consiglio su una risposta adatta da dare a parenti che si divertono a tormentarmi inventando cose su di me,che io so che sono false e appunto per questo mi fanno soffrire.per fermare questo circolo odioso cosa posso rispondere? Loro sanno poco della me adolescente ma quel poco che sanno lo hanno trasformato con cattiveria.
Praticamente loro pretendono di saperne più di me inventando personaggi che non ci sono mai stati e inventando delle cose.per me questo è molto doloroso perché falso.Se la cosa è vera,la si accetta,ma se non lo è infastidisce,che gli altri ti mettano addosso abiti non tuoi.
Volevo un consiglio su una risposta adatta da dare a parenti che si divertono a tormentarmi inventando cose su di me,che io so che sono false e appunto per questo mi fanno soffrire.per fermare questo circolo odioso cosa posso rispondere? Loro sanno poco della me adolescente ma quel poco che sanno lo hanno trasformato con cattiveria.
Praticamente loro pretendono di saperne più di me inventando personaggi che non ci sono mai stati e inventando delle cose.per me questo è molto doloroso perché falso.Se la cosa è vera,la si accetta,ma se non lo è infastidisce,che gli altri ti mettano addosso abiti non tuoi.
Gentile utente, mi dispiace moltissimo per ciò che ha raccontato, da queste poche righe mi arriva tutta la sua sofferenza. Purtroppo però non posso risponderle sulla base di queste poche informazioni ma sono certo che un adeguato supporto psicologico potrebbe esserle utile per fare un punto della situazione su queste dinamiche.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, ciò che descrive è fonte di disagio e sofferenza per lei. E' opportuno per lei approndire questa situazione per fronteggiarla al meglio e sviluppare strategie adeguate. Resto a disposizione anche per una consulenza online. Un caro saluto
dott.ssa Lucia Scarlato
dott.ssa Lucia Scarlato
Gentile utente, quello che descrive immagino sia fonte di grosso dispiacere. E' molto coraggioso e sano da parte sua chiedere aiuto su questa piattaforma più volte, mi mette nella posizione di pormi una domanda, forse banale. Perché non prova ad iniziare un percorso personale, dove può settimanalmente affrontare tutte le tematiche che le generano disagio? Io reputo che possa darle un boost di consapevolezza e aiutarla ad affrontare la sua vita serenamente. Capisco la comodità di utilizzare la piattaforma, che è molto utile, ma le assicuro che avere un colloquio diretto, semmai non lo avesse mai fatto, è decisamente più bello e soddisfacente. Trovi qualcuno nella sua zona o anche uno dei professionisti che la ha dato un feedback che le è piaciuto e fissi una consulenza, non se ne pentirà ;)
Un caro saluto
Dott. Filippo Festa
Un caro saluto
Dott. Filippo Festa
Sono molto dispiaciuto per questa sensazione di disagio che manifesta. La descrizione è un pò vaga e genera delle domande che non posso fare in questa sede. Il consiglio è di contattare uno di noi per poter avere un seguito personalizzato e centrato sui fatti che potrai descrivere. Coraggio. Resto a disposizione
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Buongiorno. Il concetto che lei trasmette è chiaro. Ma apre un mondo di relazioni che richiede a mio parere un approfondimento.
Per questo le propongo un colloquio conoscitivo online.
Per questo le propongo un colloquio conoscitivo online.
Sono lieta che rivolgersi ai colleghi in precedenza le abbia dato sollievo ma comprendo anche che gestire le dinamiche relazionali che descrive nel suo messaggio non sia facile. Certamente con queste poche e generiche informazioni non mi è possibile darle risposte esaustive, posso solo dirle che anche se i commenti delle altre persone possono ferirla, di certo dicono molto di più su ciò che loro pensano e su come loro funzionano piuttosto che descrivere adeguatamente lei. Questo pensiero può aiutarla a prendere ciò che le viene detto mettendo una certa distanza, almeno inizialmente, ma ritengo che non sia sufficiente se davvero ha bisogno di comprendere come gestire questo tipo di commenti e opinioni soprattutto in relazione al modo in cui la fanno sentire. Le consiglio pertanto di valutare l'inizio di un percorso psicologico e se lo ritiene necessario le offro la mia disponibilità per una consulenza, anche online. Le auguro di risolvere la sua situazione e di trovare uno stato di maggior benessere e serenità. Dott.ssa Deborah Loddo
Buonasera, mi spiace che i suoi parenti non comprendano la sua sofferenza, purtroppo non è raro. Il primo passo per scrivere una nuova storia su sé stessa potrebbe essere, paradossalmente, non raccontarsi. Le suggerirei di mantenere le conversazioni con i familiari su argomenti non personali e costruirsi uno "spazio" privato, con il supporto di un professionista. Il tempo Le darà ragione. Un abbraccio, Dr. Scuderi
Gentile utente,
Mi dispiace sapere che i suoi parenti siano motivo di sofferenza per lei. Descrive una dinamica relazionale che andrebbe approfondita perché purtroppo non esistono consigli passepartout in queste circostanze. Le consiglio una consulenza cosicché lei possa approfondire la questione e avere modo di trovare una strategia comunicativa che le permetta di sottrarsi da questo gioco.
Un caro saluto.
Dott.ssa Chiara Costa
Mi dispiace sapere che i suoi parenti siano motivo di sofferenza per lei. Descrive una dinamica relazionale che andrebbe approfondita perché purtroppo non esistono consigli passepartout in queste circostanze. Le consiglio una consulenza cosicché lei possa approfondire la questione e avere modo di trovare una strategia comunicativa che le permetta di sottrarsi da questo gioco.
Un caro saluto.
Dott.ssa Chiara Costa
Salve, ritengo che abbia espresso in modo efficace come La fa sentire questa situazione, tanto da spingermi ad augurarLe il meglio. Non possiamo cambiare gli altri e dipendere il nostro stare bene da loro. Ciò che è importante per Noi è quello di dare valore ai nostri pensieri, alle nostre emozioni e ai nostri comportamenti, comunicando come ha fatto qui. Credo che parlare così ai Suoi parenti possa darLe soddisfazione al punto da voler ripetere questa esperienza ogni volta che vorrà. Qualora avesse la necessità di approfondire non esiti a ricontattarci. Un cordiale saluto
Buongiorno, per prima cosa mi domanderei come mai i suoi parenti si stanno comportando in questo modo e - se possibile - chiederei proprio a loro qual è il motivo che li spinge a muoverle determinate accuse.
Poiché questi scambi le causano sofferenza e preoccupazione, è necessario che lei metta dei confini molto chiari su ciò che è disposta ad accettare e ciò che trova invece intollerabile.
Se però questo dovesse risultare impossibile a causa di dinamiche familiari troppo complesse, le consiglierei di parlarne con uno psicologo che possa aiutarla a fare chiarezza, a ristabilire confini chiari, a mitigare la sofferenza e a conoscere se stessa sotto tanti punti di vita.
Le auguro il meglio e resto a disposizione,
Dott.ssa Giorgia Maimone
Poiché questi scambi le causano sofferenza e preoccupazione, è necessario che lei metta dei confini molto chiari su ciò che è disposta ad accettare e ciò che trova invece intollerabile.
Se però questo dovesse risultare impossibile a causa di dinamiche familiari troppo complesse, le consiglierei di parlarne con uno psicologo che possa aiutarla a fare chiarezza, a ristabilire confini chiari, a mitigare la sofferenza e a conoscere se stessa sotto tanti punti di vita.
Le auguro il meglio e resto a disposizione,
Dott.ssa Giorgia Maimone
Mi dispiace tantissimo leggere queste righe, genera in lei molta sofferenza e va bloccato il prima possibile questi circolo. Se ha piacere mi rendo disponibile per aiutarla.
Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi rendo conto quanto possa essere doloroso essere vittima di tali commenti da persone a lei care. La prima relazione che abbiamo è quella con la famiglia e per capirne le dinamiche bisogna indagare affondo.
Resto a sua disposizione se vuole parlarne
Dott.ssa Veronica Guidi
Resto a sua disposizione se vuole parlarne
Dott.ssa Veronica Guidi
Gentilissimo,
si comprende bene il suo disagio.
Le parole di coloro che la descrivono senza granchè conoscerla aggettivano molto più loro piuttosto che lei. Sarebbe importante riuscire a creare una certa distanza tra le loro parole e le sue emozioni, focalizzandoci proprio sul suo punto di vista della situazione. E' un lavoro importante, che la invito a valutare, per poter affrontare il futuro delle sue interazioni familiari più serenamente. Sperando di esserle stata d'aiuto resto a disposizione e la saluto cordialmente.
Dott.ssa Romina Rufini
si comprende bene il suo disagio.
Le parole di coloro che la descrivono senza granchè conoscerla aggettivano molto più loro piuttosto che lei. Sarebbe importante riuscire a creare una certa distanza tra le loro parole e le sue emozioni, focalizzandoci proprio sul suo punto di vista della situazione. E' un lavoro importante, che la invito a valutare, per poter affrontare il futuro delle sue interazioni familiari più serenamente. Sperando di esserle stata d'aiuto resto a disposizione e la saluto cordialmente.
Dott.ssa Romina Rufini
Buonasera gentile utente, leggo la sua condivisione cercando di capire che tipo di richiesta ci sia alla base. Percepisco chiaramente il suo disagio in certe situazione nello stare in relazione con alcuni suoi parenti, immagino anche che lei attribuisca loro un potere di farla soffrire e vorrebbe un consiglio per difendersene. Sarebbe molto utile provare a esplorare questa dimensione di sofferenza che posso intuire si colleghi all'ansia che sta provando ad affrontare. Provi a parlarne a voce con un terapeuta per inquadrare bene la situazione e offrirsi, eventualmente, uno spazio di cura. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Gentile utente, la ringrazio per aver di nuovo condiviso su questa piattaforma qualcosa che la riguarda ma che purtroppo la fa soffrire. Le poche righe che ha scritto, mi generano molte domande, come anche ai miei Colleghi suppongo. Le consiglio di iniziare un percorso con un professionista, in modo tale da poter affrontare il tema delle dinamiche familiari e poter fronteggiare al meglio queste situazioni che la mettono a disagio.
Saluti,
Dott.ssa D'Alessandro Jessica
Saluti,
Dott.ssa D'Alessandro Jessica
Gentile utente, la situazione è chiara ma le informazioni specifiche ovviamente non sono molte soprattutto per poter dare un "consiglio" esaustivo su una risposta da dare ai suoi parenti. Di certo tutti si sentono in diritto o dovere di esprimere la propria opinione su fatti o circostanze che non conoscono appieno. Tuttavia spesso il commento dice molto sulla persona da cui proviene che non sulla persona alla quale è riferito. Quello che può fare è svelarsi meno alle persone da cui non vuole pareri, per il resto le consiglio di approfondire in sede privata con uno psicologo e nel caso lo volesse sono disponibile ad aiutarla.
Gentile utente, grazie per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e preoccupazioni, e mi dispiace molto per i vissuti negativi che da queste scaturiscono. Se dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso online, utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori modo ssa trovare una strada percorribile verso la serenità.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti a contattarmi. Un caro saluto, dott.ssa Anastasia Giangrande.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti a contattarmi. Un caro saluto, dott.ssa Anastasia Giangrande.
Buona sera, mi spiace per la situazione di sofferenza che sta vivendo. Essere "parlati" dagli altri può avere delle brutte conseguenze e farci sentire deboli e esposti. Credo che debba proteggersi, mantenendo la giusta distanza da questi discorsi e cercando di non rispondere alle provocazioni ma intanto è a mio avviso arrivato il momento di parlarne in terapia. Cordialmente, Chiara Codecà
Buongiorno mi spiace per la sofferenza da lei provata. E' opportuno per lei approndire questa situazione per fronteggiarla al meglio e sviluppare strategie di coping adeguate. Resto a disposizione anche per una consulenza online. Un saluto cordiale.
Dr.ssa Versari Debora
Dr.ssa Versari Debora
Ciao, grazie per aver condiviso questa situazione. Capisco quanto possa essere frustrante e doloroso sentirsi attribuire storie o comportamenti che non ti appartengono, specialmente da parte di persone che dovrebbero essere fonte di supporto, come i parenti. È naturale voler interrompere questo ciclo tossico e proteggerti da queste invenzioni.
Ecco alcune strategie che potresti adottare per rispondere ai loro commenti e affrontare la situazione:
1. Mantieni la calma e non alimentare il conflitto
Quando reagiamo emotivamente, diamo "carburante" a chi cerca di provocare. Una risposta calma e neutrale può disarmarli, evitando che la situazione peggiori. Ad esempio:
"Io so chi sono e cosa ho fatto. Non serve discutere su cose che non corrispondono alla realtà."
"Se vuoi parlare di cose vere, sono disponibile. Ma se continui con queste invenzioni, non parteciperò a questa conversazione."
2. Usa l’ironia per mettere un confine
A volte, un tono ironico o distaccato può interrompere il loro gioco, mostrando che non ti toccano. Questo approccio funziona soprattutto se vogliono ottenere una tua reazione emotiva:
"Ah, interessante! Mi piacerebbe conoscere questa versione della mia vita di cui non ero a conoscenza!"
"Wow, non sapevo che fossi uno scrittore di storie inventate su di me!"
3. Affermare con fermezza la verità
Se senti di voler chiarire e mettere un confine netto, puoi rispondere in modo diretto e fermo:
"Mi dispiace, ma ciò che stai dicendo non è vero. Preferirei che evitassimo di parlare di cose che non mi appartengono."
"Ti invito a verificare i fatti prima di fare affermazioni su di me. Quello che stai dicendo non corrisponde alla realtà."
Questa risposta non lascia spazio alla discussione e comunica chiaramente il tuo punto di vista.
4. Rifiutati di partecipare al gioco
A volte, il modo migliore per interrompere il circolo è non parteciparvi affatto. Non giustificarti, non spiegarti, e semplicemente chiudi il discorso. Puoi farlo in questo modo:
"Non ho interesse a discutere di queste cose. Cambiamo argomento."
"Non so perché continui a parlare di cose che non esistono, ma non intendo partecipare."
5. Proteggi il tuo spazio emotivo
Se queste dinamiche si ripetono e sono troppo tossiche, potrebbe essere utile mettere una certa distanza emotiva o fisica. Non c'è nulla di sbagliato nel limitare il tempo che trascorri con loro o evitare conversazioni che sai essere nocive.
Ad esempio, se iniziano con i soliti commenti, puoi dire:
"Scusa, ma devo andare. Ne riparleremo un’altra volta."
"Se vuoi continuare con questo argomento, io preferisco non far parte della conversazione."
6. Esprimi il tuo disagio, se senti che potrebbero ascoltarti
In alcune situazioni, se senti che c’è una minima apertura da parte loro, puoi provare a spiegare come ti senti. Non sempre funziona, ma può valere la pena tentare:
"Quello che dici mi fa male, perché non corrisponde a ciò che sono o a ciò che ho vissuto. Mi piacerebbe che evitassi di attribuirmi cose che non mi appartengono."
7. Se la situazione è ripetitiva e grave
Se nonostante i tuoi tentativi la situazione continua a ripetersi e ti fa soffrire, potresti considerare di coinvolgere una figura neutrale (come un mediatore familiare o un parente di fiducia) per affrontare il problema in modo più strutturato. Inoltre, è importante che tu possa parlare con qualcuno (come uno psicologo) che ti aiuti a gestire il dolore emotivo che deriva da queste situazioni.
Un pensiero finale
Ricorda che queste persone non definiscono chi sei. Le loro parole e le loro invenzioni non hanno il potere di cambiare la tua verità. Scegli tu quali conversazioni meritano il tuo tempo e la tua energia. Proteggere il tuo benessere è una priorità, anche se significa stabilire dei limiti più rigidi con queste persone.
Se hai bisogno di approfondire un approccio specifico o vuoi condividere esempi concreti, sono qui per aiutarti!
Ecco alcune strategie che potresti adottare per rispondere ai loro commenti e affrontare la situazione:
1. Mantieni la calma e non alimentare il conflitto
Quando reagiamo emotivamente, diamo "carburante" a chi cerca di provocare. Una risposta calma e neutrale può disarmarli, evitando che la situazione peggiori. Ad esempio:
"Io so chi sono e cosa ho fatto. Non serve discutere su cose che non corrispondono alla realtà."
"Se vuoi parlare di cose vere, sono disponibile. Ma se continui con queste invenzioni, non parteciperò a questa conversazione."
2. Usa l’ironia per mettere un confine
A volte, un tono ironico o distaccato può interrompere il loro gioco, mostrando che non ti toccano. Questo approccio funziona soprattutto se vogliono ottenere una tua reazione emotiva:
"Ah, interessante! Mi piacerebbe conoscere questa versione della mia vita di cui non ero a conoscenza!"
"Wow, non sapevo che fossi uno scrittore di storie inventate su di me!"
3. Affermare con fermezza la verità
Se senti di voler chiarire e mettere un confine netto, puoi rispondere in modo diretto e fermo:
"Mi dispiace, ma ciò che stai dicendo non è vero. Preferirei che evitassimo di parlare di cose che non mi appartengono."
"Ti invito a verificare i fatti prima di fare affermazioni su di me. Quello che stai dicendo non corrisponde alla realtà."
Questa risposta non lascia spazio alla discussione e comunica chiaramente il tuo punto di vista.
4. Rifiutati di partecipare al gioco
A volte, il modo migliore per interrompere il circolo è non parteciparvi affatto. Non giustificarti, non spiegarti, e semplicemente chiudi il discorso. Puoi farlo in questo modo:
"Non ho interesse a discutere di queste cose. Cambiamo argomento."
"Non so perché continui a parlare di cose che non esistono, ma non intendo partecipare."
5. Proteggi il tuo spazio emotivo
Se queste dinamiche si ripetono e sono troppo tossiche, potrebbe essere utile mettere una certa distanza emotiva o fisica. Non c'è nulla di sbagliato nel limitare il tempo che trascorri con loro o evitare conversazioni che sai essere nocive.
Ad esempio, se iniziano con i soliti commenti, puoi dire:
"Scusa, ma devo andare. Ne riparleremo un’altra volta."
"Se vuoi continuare con questo argomento, io preferisco non far parte della conversazione."
6. Esprimi il tuo disagio, se senti che potrebbero ascoltarti
In alcune situazioni, se senti che c’è una minima apertura da parte loro, puoi provare a spiegare come ti senti. Non sempre funziona, ma può valere la pena tentare:
"Quello che dici mi fa male, perché non corrisponde a ciò che sono o a ciò che ho vissuto. Mi piacerebbe che evitassi di attribuirmi cose che non mi appartengono."
7. Se la situazione è ripetitiva e grave
Se nonostante i tuoi tentativi la situazione continua a ripetersi e ti fa soffrire, potresti considerare di coinvolgere una figura neutrale (come un mediatore familiare o un parente di fiducia) per affrontare il problema in modo più strutturato. Inoltre, è importante che tu possa parlare con qualcuno (come uno psicologo) che ti aiuti a gestire il dolore emotivo che deriva da queste situazioni.
Un pensiero finale
Ricorda che queste persone non definiscono chi sei. Le loro parole e le loro invenzioni non hanno il potere di cambiare la tua verità. Scegli tu quali conversazioni meritano il tuo tempo e la tua energia. Proteggere il tuo benessere è una priorità, anche se significa stabilire dei limiti più rigidi con queste persone.
Se hai bisogno di approfondire un approccio specifico o vuoi condividere esempi concreti, sono qui per aiutarti!
Capisco molto bene quanto questa situazione possa essere dolorosa, soprattutto quando si tratta di persone vicine, come i parenti, che potrebbero non comprendere appieno i propri vissuti e le proprie esperienze. La falsità delle loro affermazioni e il modo in cui le diffondono possono facilmente minare la tua serenità. In questi casi, la risposta migliore è quella di mantenere il controllo della situazione, cercando di evitare conflitti che potrebbero peggiorarla ulteriormente, ma allo stesso tempo difendendo il tuo benessere emotivo. È importante che tu non senta il bisogno di giustificarti per cose che non hai fatto o che non ti appartengono, e che tu possa difendere la tua verità in modo fermo e rispettoso.
Se la situazione persiste e i tormenti diventano insostenibili, potrebbe essere utile riflettere su come ridurre la loro influenza sulla tua vita, chiedendo supporto a un professionista se necessario, per gestire l'impatto emotivo. Resto disponibile per ulteriori chiarimenti.
Se la situazione persiste e i tormenti diventano insostenibili, potrebbe essere utile riflettere su come ridurre la loro influenza sulla tua vita, chiedendo supporto a un professionista se necessario, per gestire l'impatto emotivo. Resto disponibile per ulteriori chiarimenti.
Mi dispiace molto che tu stia vivendo questa situazione. È davvero difficile quando i familiari, invece di offrire supporto, aggiungono stress e dolore con giudizi errati e false accuse. La cosa più importante è cercare di proteggere il tuo benessere emotivo in queste circostanze.
Una possibile risposta potrebbe essere quella di stabilire dei confini chiari con i tuoi parenti. Puoi rispondere in modo fermo ma tranquillo, dicendo qualcosa come: "Quello che state dicendo non corrisponde alla realtà e mi fa soffrire. Preferirei che non faceste più supposizioni su di me o sul mio passato, perché non corrispondono a ciò che sono."
Se la situazione continua a causarti sofferenza, può essere utile considerare un percorso psicologico per aiutarti a gestire meglio l'ansia e il dolore che provi in queste circostanze. La terapia può essere un ottimo spazio per esplorare questi temi e imparare a rispondere in modo che protegga la tua salute mentale senza compromettere i tuoi legami familiari. Se ti va, posso aiutarti a esplorare ulteriormente questo percorso.
Che ne pensi di iniziare un percorso psicologico per affrontare meglio le difficoltà che queste situazioni ti causano?
Una possibile risposta potrebbe essere quella di stabilire dei confini chiari con i tuoi parenti. Puoi rispondere in modo fermo ma tranquillo, dicendo qualcosa come: "Quello che state dicendo non corrisponde alla realtà e mi fa soffrire. Preferirei che non faceste più supposizioni su di me o sul mio passato, perché non corrispondono a ciò che sono."
Se la situazione continua a causarti sofferenza, può essere utile considerare un percorso psicologico per aiutarti a gestire meglio l'ansia e il dolore che provi in queste circostanze. La terapia può essere un ottimo spazio per esplorare questi temi e imparare a rispondere in modo che protegga la tua salute mentale senza compromettere i tuoi legami familiari. Se ti va, posso aiutarti a esplorare ulteriormente questo percorso.
Che ne pensi di iniziare un percorso psicologico per affrontare meglio le difficoltà che queste situazioni ti causano?
Buonasera,, mi dispiace per la situazione che stai vivendo. È difficile rispondere o trovare temi per non essere vittima di soprusi. L'ideale è invitare la persona a riflettere su di sé non curandosi di ciò che ci viene detto. Una tecnica è rispondere a una domanda con un'altra domanda ma serve molto allenamento. Comunque sviluppare una buona autostima e sicurezza aiuta a essere più lucidi e assertivi.
Gentile utente,
quello che descrive è un comportamento molto doloroso: quando dei familiari attribuiscono a una persona storie o caratteristiche non vere, la ferita non dipende solo dalle parole, ma dal sentirsi fraintesa e non rispettata nella propria identità. È comprensibile che la colpisca così tanto, soprattutto perché riguarda la sua adolescenza, una fase delicata che spesso gli altri semplificano o distorcono.
In questi casi, più che cercare di “convincerli”, è importante definire un confine. Le persone che vogliono provocare o sminuire, spesso insistono proprio perché vedono quanto l’altro si difende e quanto è coinvolto emotivamente.
Una risposta efficace dovrebbe essere breve, ferma e non emotiva, ad esempio:
“Quello che state dicendo non mi rappresenta. Preferisco non parlarne.”
“So io chi sono e come sono stata. Non ho nulla da chiarire.”
“Non accetto che mi vengano attribuite cose non vere. Se la conversazione continua così, preferisco interromperla.”
“Capisco che abbiate la vostra versione, ma non coincide con la realtà. Non intendo discuterne.”
Queste frasi funzionano perché non entrano nel merito delle accuse, non offrono spazio al conflitto e spostano il potere dalla loro narrazione alla sua auto-definizione.
L’obiettivo non è convincerli, ma proteggersi. Quando una persona smette di reagire emotivamente e stabilisce un limite chiaro, il “gioco” di chi provoca perde forza.
Se continua a sentirsi ferita, potrebbe essere utile lavorare con un professionista sul tema del confine familiare e della validazione interna: imparare a riconoscere il proprio valore indipendentemente dalle opinioni, vere o inventate, degli altri.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Sara Petroni
quello che descrive è un comportamento molto doloroso: quando dei familiari attribuiscono a una persona storie o caratteristiche non vere, la ferita non dipende solo dalle parole, ma dal sentirsi fraintesa e non rispettata nella propria identità. È comprensibile che la colpisca così tanto, soprattutto perché riguarda la sua adolescenza, una fase delicata che spesso gli altri semplificano o distorcono.
In questi casi, più che cercare di “convincerli”, è importante definire un confine. Le persone che vogliono provocare o sminuire, spesso insistono proprio perché vedono quanto l’altro si difende e quanto è coinvolto emotivamente.
Una risposta efficace dovrebbe essere breve, ferma e non emotiva, ad esempio:
“Quello che state dicendo non mi rappresenta. Preferisco non parlarne.”
“So io chi sono e come sono stata. Non ho nulla da chiarire.”
“Non accetto che mi vengano attribuite cose non vere. Se la conversazione continua così, preferisco interromperla.”
“Capisco che abbiate la vostra versione, ma non coincide con la realtà. Non intendo discuterne.”
Queste frasi funzionano perché non entrano nel merito delle accuse, non offrono spazio al conflitto e spostano il potere dalla loro narrazione alla sua auto-definizione.
L’obiettivo non è convincerli, ma proteggersi. Quando una persona smette di reagire emotivamente e stabilisce un limite chiaro, il “gioco” di chi provoca perde forza.
Se continua a sentirsi ferita, potrebbe essere utile lavorare con un professionista sul tema del confine familiare e della validazione interna: imparare a riconoscere il proprio valore indipendentemente dalle opinioni, vere o inventate, degli altri.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Sara Petroni
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