Gentili dottori, Da quando ho avuto il pensiero casuale di essere omosessuale prima, e quello altre

15 risposte
Gentili dottori,
Da quando ho avuto il pensiero casuale di essere omosessuale prima, e quello altrettanto casuale di essere trans poi, non vivo più bene come facevo prima di avere questi pensieri che vanno controcorrente rispetto a ciò che credevo di essere. Infatti io ho sempre sentito di essere marchio e etero. Ormai ragiono secondo quei due pensieri che quando sono in ansia mi annebbiano quasi la mente, ma quando sono calmo ricordo i miei valori. Quando sono in ansia mi masturbo, cerco informazioni su internet, ma più cerco, più credo di esserlo, più sto male. Questi pensieri, in momenti diversi, mi prosciugano. Non sorrido più, sono scontroso e nervoso. Sono vere e proprie ossessioni che non riesco a togliermi e che mi portano a dubitare di me ogni singolo istante. Non ho mai provato attrazione verso i maschi e non mi sono neanche mai sentito femmina, anzi mi sono sempre ritenuto fortunato ad essere maschio. Un'altra cosa che faccio per tranquillizzarmi è ripetermi:" Sono maschio e etero". Questo quasi ogni volta che si presentano tali pensieri che non riesco più a sopportare. Secondo il vostro parere si tratta di un DOC?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.

Ciò che lei espone è compatibile con un DOC tuttavia servirebbero maggiori info e dettagli.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissimo, sono dispiaciuta per il momento difficile che sta vivendo e che sembra metterla a dura prova andando ad impattare la sua vita dal punto di vista emotivo e relazionale. Ritengo possa essere utile per lei richiedere un consulto psicologico in modo da definire, assieme ad uno specialista, che cosa vuole per lei e come attivare le sue risorse affinché possa raggiungerlo. Inoltre, credo che un'analisi del suo percorso di vita e delle esperienze vissute in ambito familiare ed extra familiare possa darle maggiore chiarezza sull'origine di tali pensieri ricorrenti e su come affrontarli in maniera più funzionale.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni, anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Antonella Giardiello
Buongiorno, data la sua perplessità rispetto al suo pensiero inerente l'ambito della sessualità ed il modo opprimente con cui la vive risulta di primaria importanza la possibilità di usufruire di uno spazio come quello garantito dalla consulenza psicologica o psicoterapica per permettere una decompressione sia emotiva che cognitiva, per poter poi affrontare con maggior lucidità la questione da lei portata ed anche se le caratteristiche della ripetitività del pensiero possano essere riferibili ad un disturbo ossessivo.
Cordialmente,
Dott.ssa Christiana Marchesin
Gentile utente, convivere con ricorrenti pensieri intrusivi/ossessioni/rimuginio (sarebbe infatti opportuna una meticolosa esplorazione dei sintomi nella giusta sede e con i giusti tempi e strumenti prima di sbilanciarsi in categorizzazioni) implica una fatica enorme ed è comprensibile che lei si senta “prosciugato”, come ha ben descritto. Aldilà dei temi su cui si concentrano i suoi pensieri, che comunque meritano una adeguata attenzione, quando e se si sentirà pronto valuti di concedersi l’opportunità di essere supportato da un professionista a fare chiarezza in merito a quanto le sta accadendo. Augurandole il meglio, la saluto cordialmente
Buongiorno, dalle sue parole e dalla difficoltà che vive nel gestire questi pensieri posso immaginare la grande sofferenza che prova soprattutto nel conflitto fra quelli che sono i suoi Valori e i pensieri attuali.
Sarebbe intanto importante capire se questi episodi legati a pensieri ossessivi si sono presentati anche in altre situazioni nell'arco della sua vita. In ogni caso quello che comunque posso consigliarle è di valutare un percorso terapeutico che la possa aiutare a fare chiarezza.
La saluto Dott.ssa Manca
Buongiorno, ho letto sofferenza e confusione nelle sue parole e me ne dispiaccio. Il pensiero che le rimando è questo: è così fondamentale avere un'etichetta con la quale presentarsi? E' fondamentale che ci sia un solo genere? Cosa comporterebbe in lei un'ideazione diversa dall'eterosessualità? Quale emozione soffocata è così dolorosa? E se non ci fosse una scissione netta? ecc., ecc. queste e molte altre provocazioni potrebbero svelare il suo mondo interiore. Resto a disposizione
Gentile utente. Mi spiace per la sofferenza che sta provando in questa situazione ma, da ciò che riporta e senza pretesa di completezza e con inevitabile superficialità interpretativa, sembra emergere un'eccessiva focalizzazione sulla dimensione sessuale connotata da rigidità e stigma sociale. Legga questi suoi turbamenti come l'occasione per approfondire e condividere la sua interiorità tramite un percorso psicoterapeutico, un'imperdibile occasione di crescita. Le auguro buona fortuna.
Egregio, mi dispiace molto per la fase della sua esistenza che sta attraversando. I dubbi che lei pone (con i relativi connotati d'ansia), credo vadano esplorati più a fondo attraverso un percorso psicologico, dove potrà chiarirsi meglio aspetti della sua identità senza lasciarsi influenzare da stigma sociali o pregiudizi che non hanno ragione di essere. Rimango eventualmente a disposizione per suoi chiarimenti. Cordialmente
Gentilissimo, come emerge dalla sua condivisione questi pensieri fissi e i relativi comportamenti sono innanzitutto per lei fonte di sofferenza e disagio, influenzando negativamente non solo il suo benessere individuale, ma anche la sua vita sociale. Iniziare un percorso psicoterapeutico sarebbe la cosa che più mi sentirei di consigliarle, per poter indagare - senza giudizio e facili semplificazioni - l'origine più profonda e autentica di questi bisogni da cui si sente "mosso". Questo percorso dovrebbe avere anche un'attenzione specifica alla sfera sociale e relazionale perché sembra che la sua sofferenza derivi anche da convinzioni e/o pregiudizi socialmente acquisite e interiorizzate (idee sul genere e sull'orientamento sessuale, ad esempio). Le auguro un grande in bocca al lupo per il percorso di autoconsapevolezza personale che spero intraprenderà. Rimango a disposizione per dubbi o altro, cari saluti, dott.ssa Paola Pellegrino
Gentile,
per comprendere meglio se siamo effettivamente di fronte ad un DOC, sarebbe utile approfondire la situazione con un consulto psicologico. Aldilà della definizione, può essere importante per lei elaborare i vissuti e le sensazioni connesse a ciò che ha descritto. Provare a "decomprimere" i pensieri che in questo momento la fanno sentire come prosciugato,all'interno di uno spazio personale di elaborazione, sarebbe un primo importante passo.
Cordialmente, EP
Gentile
grazie per la condivisione; sembra penoso dover sostare in una situazione in cui certi pensieri sembrano essersi imposti creandole sofferenza; credo che sarebbe importante (tralasciando qualsiasi diagnosi che non servirebbe al suo benessere) capire come e perchè sono nati questi pensieri, collocarli magari in una narrazione più complessa di eventi e situazioni di vita, partendo dalle sue emozioni anche rispetto alla sessualità, identità di genere ed orientamento sessuale. La sessualità ed i significati che le attribuiamo sono unici e particolari per ogni essere umano; credo che sarebbe opportuno pensare di condividere i suoi vissuti, a partire dall'ansia, con un professionista; credo che lavorare su questi pensieri possa diventare un'occasione per lei di autoconoscenza e consapevolezza ulteriore.
buone cose
dott.ssa Nicoletta Balestra
Buongiorno mi spiace vedere tanta sofferenza quando in realtà lei in teoria non avrebbe nulla di cui preoccuparsi per le sue preferenze sessuali, mentre invece ne fa una ossessività quasi fobica mantenuta in vivo dalle continue compulsioni nel cercare su Internet.

L'isolamento sociale è un'altra complicanza affettiva ed emotiva.

La terapia contenitivo comportamentale e' d'elezione per il disturbo DOC e la Mindfulness è un acceleratore di questo processo per disidentificarsi da pensieri intrusivi.

A disposizione. Saluti.
Dr.Gianpietro Rossi
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Gentile utente, buonasera! Sembra sentirsi molto solo di fronte a questi pensieri invadenti, ingombranti e minacciosi. Potrebbe aiutarla trovare un* terapeuta che Le offra la possibilità di condividerli, di esprimersi senza la paura del giudizio altrui, di esplorarne insieme il senso (probabilmente molto diverso da quello che Le appare in superficie). Certe fantasie potrebbero non essere così insolite in quella faticosa fase della vita che è l'adolescenza. Quando ci si trova di fronte ad un corpo che cambia, che non riconosciamo e che pure ci appartiene. Mi sembra che Lei non ci dica la Sua età. Cordialmente
Gentilissimo,
come potrà immaginare risulta molto difficile, se non impossibile, rispondere alla sua domanda basandoci sulle (seppur esaustive) informazioni che ci ha gentilmente fornito, né tanto meno attraverso questo strumento. Per effettuare una valutazione psicodiagnostica sono necessari colloqui clinici e la somministrazione eventuale di interviste e questionari validati. Ciò che racconta, comunque, rispecchia bene il quadro del DOC.
Un caro saluto!
Salve, credo che lei abbia bisogno di fare chiarezza e di fugare i dubbi sul suo orientamento sessuale con l'aiuto di un esperto. I pensieri intrusivi in questo caso potrebbero anche non essere diagnosticabili come DOC ma sicuramente in lei è presente una forte componente ansiosa che non le fa vivere bene questo periodo della sua vita. Si rivolga ad un terapeuta e faccia chiarezza insieme a lui.
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