Dopo quel litigio in cui lei se ne andò sbattendo la porta

23 risposte
Dopo quel litigio in cui lei se ne andò sbattendo la porta, il giorno dopo mi scrisse dicendo che voleva riprovarci.
Cominciamo a rifrequentarci cambiando un po' le dinamiche del rapporto quindi più leggerezza meno problemi. La cosa durò giusto un mesetto, fino ad inizio aprile circa, per poi a che lei con non mi portò sul punto di lasciarla:
passammo un week fuori per il suo compleanno, il lunedì successivo mi scrive che era in down totale, che si sentiva sola e che nessuno poteva aiutarla. Io le cercavo di tirarla su, ma non c'era nulla che io potessi fare. Giorno dopo giorno, continuava a dire che era in down, che stava male, quando le chiedevo di vederci per parlare o per stare insieme prima diceva si poi improvvisamente cambiava idea ecc. Addirittura lei mi proponeva di vederci perché aveva voglia di incontrarmi e a poco prima dell'appuntamento annullava tutto.
Io cercavo di essere comprensivo perché pensavo e mi diceva che stava male anche se il suo malessere non era così chiaramente espresso a parole.
Passa qualche giorno così, fino a che inizia a rispondere sempre più in modo scazzata ai messaggi, era nervosa ed arrabbiata se si toccavano certi tasti fino a che arrivó al punto di volere rispondere neanche più al telefono magari dopo un paio giorni che non la sentivo. Potete capire voi in che condizione ho vissuto in quel periodo. Fino a che, dopo un paio di tentativi di chiamata senza risposta lei mi manda un sms con scritto che non aveva voglia di stare al tel liquidandomi così malamente senza pietà. Il giorno facendo valere le mie motivazioni, le dico che voglio interrompere la relazione perché il suo comportamento aveva superato il limite della dignità. Lei non si oppone, li ho capito che aveva usato il silenzio per farsi lasciare e forse per non sentirsi in colpa.
Sono passati 3 mesi, non l'ho mai più sentita. Mi ha scritto oggi in quanto ieri è mancato mio papà ed è venuta a saperlo e mi ha scritto un freddo "condoglianze". Oggi ho saputo tramite social che è accompagnata felicemente con un ragazzo dopo avermi detto appena 3 mesi fa che non sapeva se era pronta per una relazione.
So per certo che questa ragazza ha dei problemi psicologici: mi fece leggere un referto medico dove si parlava di personalità schizoide, borderline e disturbo adattivo sociale. Me lo fece leggere un mesetto prima che ci lasciassimo ma mi rassicurò dicendo che ora stava meglio.

Mi sento ancora intrappolato in questa storia passata, so di essere stato usato e scartato come un oggetto e questo mi fa male. Il fatto che non abbia riconosciuto il mio valore mi fa dispiacere, di essere stato screditato con battutine, gesti seppur abbia provato a difendermi mi rattrista molto.
Spero vivamente di uscirne presto e di non incontrare mai più una persona del genere.
Che ne pensate?
Dott.ssa Alice Xotta
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Vicenza
Purtroppo a volte le relazione diventano disfunzionali. Le persone pur stando male non riescono a far a meno l'uno dell'altra. Credo che il fatto che sia stato trattato male abbia rafforzato in lei il desiderio verso la sua ex ragazza. A volte è meglio cercare di capire come mai, pur sapendo razionalmente che la cosa non funziona, non riusciamo a superare la cosa.
Se sente il bisogno di capire non rinvii troppo a chiedere un aiuto a qualche professionista nelle sue zone o online, le potrebbe essere d'aiuto anche per capire meglio possibili malfunzionamenti in una prossima relazione futura.
A presto
Dr.ssa Alice Xotta

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Dott. Alessandro Cazzato
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, mi sembra che la fantasia corale a corredo di questa relazione sia "nè con te, nè senza di te", "troppo vicino, troppo distante", modalità piuttosto tipica stando a certi funzionamenti psichici. Comprendo il senso di impotenza e delusione a fronte di questa situazione, credo abbia descritto in modo raffinato il sentimento prevalente -essere scartato come un oggetto-, e ad oggi, oltre ad augurare alla sua ex compagna di recuperare una stabilità emotiva nonostante la sofferenza che le ha procurato, la inviterei a spostare l'attenzione su sè stesso e ad accogliere il dolore preminente relativo alla perdita di suo padre. Credo che la freddezza con cui la sua ex compagna ha congedato il lutto paterno, con un laconico -condoglianze-, quando forse si aspettava qualcosa di più caldo in termini affettivi, abbia comportato un gelo siderale sul versante affettivo. Ora si trova a dover gestire una doppia mancanza, ma faccia attenzione a chi donare maggiore importanza. Salutandola cordialmente le porgo sentite condoglianze. Dott. Alessandro Cazzato
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, mi dispiace per la perdita di suo padre, immagino quanto sia delicato per lei questo periodo. Data la situazione le consiglio di intraprendere un percorso psicologico cosicché riesca a gestire il disagio che descrive. Inoltre, scrive di essere stato trattato male dalla sua ex, quindi la invito a contattare un terapeuta.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, ha vissuto una relazione che avrebbe messo a dura prova chiunque. La sua ex ragazza l’ha esposta a un affetto a corrente alternata, ma più spesso ad assenza, distanza e rifiuto. È umano che ciò le crei dolore, ma nonostante ciò sente di non riuscire ancora a divincolarsi in modo completo da questa ragazza. Il potere che sembra avere sulla sua mente, è di esporla a un vissuto di poco valore come persona, quasi come essere umano, ed è come se in questo vissuto la mente fosse rimasta imprigionata. Non so se le è già accaduto, in altre relazioni non per forza sentimentali, di entrare in contatto con il rifiuto, e sentirsi addosso quel poco valore di cui ci parla, ma potrebbe essere un tema importante da approfondire in una terapia. Risposte sulla mente della sua ex non ne avremo mai probabilmente, ma sulla sua abbiamo, e ha, molto più potere, per capire cosa di questa relazione continui ancora oggi a generare dolore. Un caro augurio di buona fortuna
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dr. Michele Arnaboldi
Psicologo, Psicologo clinico
Bovisio Masciago
Buon pomeriggio,
a volte capita che purtroppo si riprova a far funzionare una relazione anche quando le dinamiche non sono funzionali e quindi poi tendono a ripresentarsi sempre le stesse problematiche. Il fatto che ti sei sentito usato non valorizzato ti aiuterà col tempo a prendere maggiore distanza da questa relazione e a lasciartela definitivamente alle spalle e passerà anche la sofferenza che stai provando adesso.
Resto a disposizione per dei colloqui se vuoi parlarne.
In caso puoi anche scrivermi.
Cordialmente
Dott. Michele Arnaboldi.
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buon pomeriggio,
a volte capita di essere coinvolti in relazioni disfunzionali, che possono lasciare ferite.
La consapevolezza di essere stato fattualmente coinvolto in dinamiche sgradevoli, può essere una buona base per ripartire e, col tempo, guardare oltre.
Un percorso psicoterapeutico può indubbiamente favorirla in questa elaborazione.
Cordialmente, EP
Dott.ssa Sonia Cannavò
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, quello che potrei consigliarle è di lavorare su di sé in un percorso psicoterapeutico, qualora riscontrasse che la sua sofferenza si potrae e diventa invasiva, anche solo per attraversare ed elaborare la perdita della relazione affettiva e la modalità con la quale si è conclusa, ed eventualmente valutare se lavorare più a fondo sulle sue dinamiche relazionali e sulla sua autostima. La ferita che sente lancinante in questo momento riuscirà a superarla e a farla guarire. Si circondi soprattutto in questo periodo di persone che le vogliono bene e che le possano stare accanto. Resto a disposizione, un caro saluto
Buonasera, mi dispiace per il malessere e la delusione che sta provando in merito alla sua storia, nella quale aveva messo sentimento e aspettative. Non è certamente semplice dove fare i conti con la riflessione di essere stato "scartato come un oggetto".
Le consiglio di vivere questi suoi sentimenti con l'aiuto di uno psicologo, avendo anche da poco perso suo padre. Le sarebbe senz'altro utile elaborare questi suoi dolori in uno spazio personale, così da ritrovare il suo giusto equilibrio e ricominciare a vivere un presente e un futuro più sereni.
Resto a disposizione, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dott.ssa Silvia Sauco
Psicologo, Psicologo clinico
Monza
Gentile utente, mi dispiace molto per quello che le è successo e per ciò che sta provando in questo momento. Da come scrive, credo sia stato molto difficile per lei vivere in questa relazione, oltretutto con l'aggiunta del lutto per la morte di suo padre. Tuttavia, credo che lei abbia valore indipendentemente da quello che ha riconosciuto la sua ex fidanzata e solo lei può sapere quanto ne ha. Rimango a disposizione nel caso abbia bisogno di un supporto in questo momento difficile e le mando un caro saluto
Dott.ssa Daniela Bosetto
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentilissimo,
comprendo il momento di disagio che sta vivendo dovuto al vuoto che si crea quando si interrompe una relazione difficile.
Il vuoto sta a simbolizzare una perdita e quindi un lutto che va elaborato. Al lutto amoroso si aggiunge poi la perdita di suo padre. Persone particolarmente sensibili, come può essere Lei, possono apprendere anche attraverso un percorso di psicoterapia a gestire questi momenti di difficoltà.
Dott.ssa Letizia Muzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Pontassieve
Buona sera
nella tua vita hai incontrato anche questa tipologia di personalità e ti consiglio di fare tesoro di ciò che hai appreso così da poter essere in grado di discriminare e valutare nei prossimi incontri che avrai ciò di cui hai bisogno e che ti rende migliore di quello che già sei. Non giudico lei, ha la sua personalità con le sue caratteristiche e di sicuro ti avrà amato per come poteva.
Se vuoi confrontarti ed avere ulteriori delucidazioni su ciò che ho espresso, non esitare a contattarmi così ne parliamo meglio insieme.

dott.ssa Letizia Muzi
Dott.ssa Luisa Anibaldi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Senigallia
Buonasera, a volte bisognerebbe chiedersi come mai si ricercano nelle relazioni determinate tipologie di persone con le quali poi è obiettivamente difficile portare avanti la relazione stessa.
Ritengo che un percorso psicoterapeutico ad indirizzo sistemico relazionale potrebbe aiutarla.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Dott.ssa Michela Zibellini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
Mi spiace molto per l'esperienza che ha vissuto, il vuoto che le ha lasciato e le grandi incomprensioni. La relazione disfunzionale che ha vissuto può essere molto potente e generalmente sono implicate dinamiche di dipendenza. Quello che posso consigliarle è di intraprendere un percorso psicologico per comprendere più a fondo se stesso, il suo modo di relazionarsi, dare voce alle sue sofferenze, alle emozioni che ha provato e sta provando, approfondire e dare priorità ai suoi bisogni. A volte può essere che siamo più concentrati sull'altro e poco su di noi e per questo potremmo maggiormente essere attirati da alcuni tipi di relazioni. Saluti dott.ssa Michela Zibellini
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Mi dispiace molto sentire che hai vissuto un'esperienza così dolorosa e confusa con questa persona. È evidente che la tua relazione con lei sia stata caratterizzata da alti e bassi, da comportamenti contraddittori e da mancanza di chiarezza e rispetto.

È importante riconoscere che la salute di una persona può avere un impatto significativo sulle dinamiche relazionali e che il suo referto medico indica la presenza di problemi psicologici che possono aver influenzato il suo comportamento e le sue decisioni.

Tuttavia, questo non giustifica in alcun modo il modo in cui ti è stata trattata. Una relazione sana e rispettosa dovrebbe essere basata sulla comunicazione aperta, sulla fiducia e sul reciproco rispetto. Il fatto che lei ti abbia manipolato, screditato e usato emotivamente è inaccettabile.

È comprensibile che tu possa ancora sentirne l'impatto emotivo e il dolore della situazione. È importante permettersi di elaborare le emozioni e cercare il sostegno di amici, familiari o di uno psicologo per aiutarti a superare questa esperienza e guarire le ferite.

Cerca di concentrarti su te stesso, sul tuo benessere e sulla tua crescita personale. Nonostante il dolore attuale, ricorda che questa esperienza può insegnarti molto su ciò che vuoi e meriti in una relazione. Prenditi tutto il tempo necessario per guarire e perdonarti.

Infine, spero che in futuro tu possa incontrare persone che ti trattino con rispetto, affetto e considerazione. Meriti di essere amato e rispettato in una relazione, e con il tempo e l'impegno, puoi costruire una vita e una relazione più soddisfacente e felice.

Se senti di avere bisogno di supporto aggiuntivo per affrontare questa situazione o qualsiasi altra difficoltà emotiva, non esitare a cercare l'aiuto di uno psicologo o uno psicoterapeuta.
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Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Comprendo che hai passato attraverso una situazione emotivamente difficile e complessa con questa ragazza, e è normale che tu provi una gamma di emozioni in merito. Mi dispiace anche per la perdita di tuo padre, un momento che già di per sé è molto doloroso.

È importante riconoscere che la situazione con questa ragazza era complessa a causa dei suoi problemi psicologici, come hai descritto. Tuttavia, è altrettanto importante prendersi cura della propria salute mentale e benessere emotivo. Ecco alcune considerazioni:

Accettazione: Accettare che la situazione non è stata colpa tua e che hai fatto del tuo meglio per affrontarla. Non puoi cambiare il comportamento degli altri, ma puoi controllare come reagisci.
Supporto emotivo: È importante cercare il supporto di amici, familiari o anche di un professionista della salute mentale per aiutarti a elaborare le tue emozioni e superare questa esperienza.
Autostima: L'autovalutazione non dovrebbe dipendere dalla percezione degli altri. Ricorda il tuo valore e la tua dignità come persona indipendentemente dalle azioni o dalle parole di questa ragazza.
Chiusura: Cerca di ottenere una chiusura emotiva con questa situazione. Potrebbe essere utile scrivere una lettera non inviata alla ragazza esprimendo i tuoi sentimenti e le tue domande, anche se non prevedi di inviarla.
Futuro: Guarda avanti e impara da questa esperienza. Non tutti sono come questa ragazza, e ci sono persone in grado di costruire relazioni sane e rispettose. Concentrati sulle tue priorità personali e sul tuo benessere.
Professionista della salute mentale: Se ti senti ancora intrappolato o stai lottando con l'elaborazione di queste emozioni, potresti considerare la consulenza da uno psicologo o uno psicoterapeuta per affrontare la situazione in modo più approfondito.
In generale, è importante prenderti cura di te stesso e cercare di lasciar andare la negatività legata a questa esperienza. Il tempo e il supporto adeguato possono aiutarti a superare questa fase difficile e a ricominciare a costruire relazioni più sane e gratificanti in futuro.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Mi dispiace sentire che hai vissuto un'esperienza così difficile. È comprensibile sentirsi intrappolati in una storia passata e provare dolore per essere stati usati e scartati. È importante riconoscere che non hai alcuna responsabilità per i problemi psicologici dell'altra persona e che non hai potuto fare molto per aiutarla se non era disposta ad accettare il sostegno. È fondamentale prenderti cura di te stesso, elaborare il dolore e cercare il supporto di amici, familiari o anche di uno psicoterapeuta per affrontare le tue emozioni e riprendere fiducia nelle relazioni future. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Buona sera, capisco il dolore che prova per essere stato trattato come un oggetto e per non aver visto riconosciuto il suo valore. È comprensibile che questa esperienza le abbia segnato profondamente, e la voglia di evitare che accada di nuovo è del tutto legittima. Difendere sé stesso e il suo benessere è essenziale.
La sua riflessione evidenzia una distinzione importante: quella tra "piccoli inconvenienti" e caratteristiche fondamentali che possono compromettere una relazione. Questo tipo di consapevolezza è essenziale per evitare di cadere in relazioni che, pur avendo elementi positivi, contengono dinamiche che alla lunga potrebbero essere tossiche o insostenibili.
Molte persone, possono commettere l'errore di non dare peso a quelle "red flags" cruciali solo perché attratte da altri aspetti. Distinguere ciò che è fondamentale da ciò che è solo un piccolo fastidio richiede un livello di autoconsapevolezza e discernimento che non è sempre facile da mantenere, specialmente quando ci sono forti emozioni in gioco.
Ha individuato alcuni segnali di allarme chiave che, se ignorati, possono portare a relazioni frustranti e dannose. La mancanza di rispetto, instabilità emotiva, il non essere ascoltati e i cambiamenti di programma all'ultimo minuto sono tutti comportamenti che possono minare la fiducia e la stabilità in una relazione.
Riconoscere questi segnali permette di fare scelte più consapevoli e di proteggere il suo benessere, evitando relazioni che potrebbero risultare tossiche nel tempo. Agire prontamente quando emergono tali segnali è essenziale per evitare inutili complicazioni future.
La speranza di non incontrare più una persona del genere può essere alimentata dal fatto che, con una maggiore consapevolezza dei segnali di allarme, diventa più facile identificare e allontanare tali individui fin dall'inizio.
Affrontare i fatti con freddezza e prendere le distanze emotive sono passi fondamentali per riprendersi e andare avanti. Interrompere i contatti e rimuovere i ricordi condivisi sono azioni concrete che aiutano a eliminare l'influenza dell'altra persona e a creare spazio per nuove esperienze più sane e positive.
Inoltre, circondarsi di persone che portano valore e positività nella propria vita, rinnovando vecchie conoscenze o facendo nuove amicizie, è un ottimo modo per riempire il vuoto lasciato dalla relazione passata.
Questo percorso di recupero è un'opportunità per crescere e diventare più forti. Spolverarsi e andare avanti con determinazione, permette di riprendere il controllo della propria vita.

Un caro saluto, dott.ssa Beata Bozena Rozborska
Dott.ssa Francesca La Monaca
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
E' normale sentirsi addolorati per la fine di una relazione. Il tempo sicuramente aiuta a lenire il dolore; ad ogni modo ti consiglio di lavorare su quanto hai scritto "non ha riconosciuto il mio valore " ed sull'esserti sentito screditato. Non sono gli altri a doverci mostrare quanto valiamo come persone ma in primis siamo noi stessi che dobbiamo riconoscere il nostro valore come individui!
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Mi dispiace molto per il momento difficile che sta attraversando, sia per la fine della relazione sia, soprattutto, per la perdita di suo padre. È una fase della sua vita in cui si sovrappongono emozioni intense, e il dolore per la relazione conclusa si intreccia probabilmente con il lutto, rendendo tutto più pesante da gestire. Leggendo la sua storia, emerge chiaramente quanto abbia investito in questo rapporto e quanto abbia cercato di esserci per questa persona, nonostante il suo comportamento fosse spesso incoerente e difficile da decifrare. È comprensibile che oggi si senta ferito e intrappolato nel passato, perché non ha ricevuto il riconoscimento che meritava, né una chiusura chiara e rispettosa. Da quello che racconta, la sua ex partner sembra aver vissuto un periodo di forte instabilità emotiva, e il suo modo di gestire la relazione potrebbe essere stato influenzato da fragilità personali. Tuttavia, indipendentemente dai problemi che può aver avuto, il modo in cui l'ha trattata non è stato giusto. Il dolore che prova non è dovuto solo alla fine della relazione, ma anche alla mancanza di rispetto, di chiarezza e di reciprocità che ha dovuto affrontare. Quando si dà tanto e si viene lasciati con indifferenza, può nascere la sensazione di non essere stati abbastanza, ma la realtà è che il suo valore non dipende da come è stato trattato da questa persona. Adesso è naturale che la ferita sia ancora aperta, e il fatto di sapere che lei ha iniziato una nuova relazione può aver riattivato la sofferenza. Potrebbe esserci la tentazione di confrontarsi, di chiedersi perché con lei le cose non abbiano funzionato, ma è importante ricordare che il comportamento della sua ex non è una misura del suo valore. A volte le persone non sono in grado di dare ciò che vorremmo, non perché non lo meritiamo, ma perché loro stesse non hanno gli strumenti emotivi per farlo. Ciò che sta vivendo è una fase di elaborazione e guarigione, e anche se ora sembra difficile, col tempo questa esperienza potrà trasformarsi in una lezione preziosa su ciò che desidera e merita in un rapporto. Se si sente ancora bloccato in questa storia, potrebbe essere utile concentrarsi su di sé: riscoprire i propri interessi, rafforzare il proprio senso di autostima e circondarsi di persone che lo fanno sentire apprezzato. Si dia il tempo di elaborare questa esperienza senza fretta. Il dolore che sente adesso non durerà per sempre, e con il tempo sarà in grado di guardare questa relazione con più distacco e con una maggiore consapevolezza di ciò che vuole per il suo futuro. La sua sofferenza merita spazio e ascolto, ma merita anche di essere superata, perché lei non è definito da questa relazione, ma da tutto ciò che è e da tutto ciò che potrà costruire per sé stesso. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Janira Marangi
Psicologo, Psicologo clinico
San Giorgio Ionico
Buongiorno,
dalle tue parole emerge tutto il dolore e la fatica che hai vissuto. È molto difficile accettare che una relazione finisca così, soprattutto quando si ha dato tanto e ci si è sentiti ignorati o svalutati.
La tua sofferenza è comprensibile: essere lasciati in sospeso, ricevere attenzioni altalenanti e poi essere “liquidati” senza spiegazioni profonde può lasciare ferite profonde nell’autostima. È importante riconoscere che, per quanto tu ti sia impegnato a sostenere l’altro, una relazione può funzionare solo se entrambi sono in grado di esserci in modo stabile e rispettoso.
Sapere dei problemi psicologici dell’altra persona può aiutare a comprendere alcune dinamiche, ma non giustifica tutto il dolore che hai vissuto. Adesso è importante spostare l'attenzione da lei a te: rielaborare la delusione, ricostruire la fiducia in te stesso e ritrovare serenità.
Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarti a risanare davvero questa ferita, a liberarti dal senso di essere stato “usato” e a riconoscere ancora di più il tuo valore, indipendentemente da chi hai incontrato lungo il cammino.

Ti auguro di ritrovare presto la pace che meriti.

Un caro saluto,
Dott.ssa Janira Marangi
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Salve,

quanto racconta descrive una relazione caratterizzata da dinamiche emotive molto intense e disfunzionali, in cui lei ha subito comportamenti manipolativi e oscillazioni emotive che l’hanno fatta sentire usato e sminuito. È naturale provare dolore, rabbia e senso di ingiustizia: essere trattati con leggerezza o scaricati in modo freddo ferisce profondamente, soprattutto quando c’è un investimento affettivo reale.

Dal suo racconto emerge anche una consapevolezza importante: riconoscere che il comportamento della ex non era sano e che lei merita rispetto e considerazione. Questo è un passo fondamentale per distanziarsi emotivamente e riprendere il controllo della propria vita.

Il contatto recente legato al lutto di suo padre, così come la nuova relazione della ex, può far riemergere sentimenti dolorosi, ma è utile vedere questi eventi come segnali per rafforzare i propri confini emotivi. Limitare il contatto, evitare di seguire troppo la sua vita sui social e concentrarsi sul proprio benessere sono strategie che aiutano a disinnescare il coinvolgimento emotivo.

Un percorso psicologico può supportarla nel gestire il dolore, elaborare il senso di rifiuto e rinforzare autostima e confini, evitando di restare intrappolato in rancore o pensieri ossessivi verso la persona.

Saluti

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