ciao, sono una ragazza di 20 anni, non è la prima volta che scrivo qui ma ho bisogno di sfogarmi..pu

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ciao, sono una ragazza di 20 anni, non è la prima volta che scrivo qui ma ho bisogno di sfogarmi..purtroppo l’ansia che provo quasi sempre non mi fa vivere bene, fino a poche settimane fa non lavoravo, non perché non volessi ma proprio a causa dell’ansia, non volevo neanche pensare al lavoro, ora ho iniziato come cameriera poiché i miei hanno insistito, dicendo che non facevo nulla. loro non sanno di questa situazione e non sanno quanto quest’ansia mi crei disagio e un immensa tristezza ogni giorno, ad esempio tra poco devo andare a lavorare, ho finito di piangere 20 minuti fa, non riesco a stare tranquilla e a pensare positivo, vivo questa cosa e quest esperienza lavorativa malissimo e non so più che fare. non ho grandi disponibilità economiche per andare da uno psicologo e non voglio assolutamente dirlo ai miei genitori, l ultima volta che ho provato a parlarne con mia mamma la sua risposta è stata” non sei pazza, non ne hai bisogno”, quindi perché dovrei parlarne con lei? preferisco arrangiarmi come ho sempre fatto, ma mi chiedo una cosa.. perché a me?
grazie mille a tutti buona serata
Buongiorno cara ragazza, certamente la sua ansia è il segnale di un malessere che richiede di essere affrontato e compreso. La soluzione non può essere quella di ritirarsi dalla vita, dal lavoro. Se non riesce a trovare l'ascolto che le serve nei suoi genitori provi a rivolgersi ad un esperto. Si informi e vedrà che nella zona in cui vive ci sono centri di Psicologia rivolti ai giovani che offrono sostegno o gratuito o a prezzi calmierati. Non si scoraggi e cerchi attorno a sè l'aiuto di cui ha bisogno. In bocca al lupo. Dott.ssa Franca Vocaturi

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Buongiorno e grazie per aver condiviso qui il suo dolore.

È una situazione complicata e faticosa, parlarne con qualcuno, come ha fatto qui sfogandosi, è un primo passo e le consiglierei anche di farlo con le persone più vicine a lei e che sente che possano capirla e confortarla; da come ne parla di sicuro non può essere la mamma; un'amica? la nonna? una cugina?

Se cerca conforto lo potrebbe trovare in loro ma per risolvere la questione dell'ansia, che mi pare urgente dato che crea una situazione di blocco importante, sarebbe necessario farsi aiutare da una/uno psicoterapeuta. La psicoterapia è spesso costosa ma ci sono alcune realtà più accessibili, oltre a tantissimi professionisti privati che sono disponibili a venire in contro alle esigenze economiche dei pazienti.
La prima cosa da fare per lei è cercare aiuto, guardandosi in torno per vedere quale strada sia possibile per lei.
La inviterei a contattarmi telefonicamente, senza alcun impegno e nessun costo, per un confronto su quali possano essere le sue scelte nella sua situazione.

Spero di esserle stato utile,
Cordiali saluti,
Dr. Emilio Selvini
Ciao, sono dispiaciuto di sentire che stai attraversando un periodo così difficile. È comprensibile che l'ansia che provi ti crei disagio e tristezza, soprattutto quando influisce sul tuo lavoro e sulla tua vita quotidiana. Molte persone trovano beneficio nel parlare con amici fidati, parenti o persone di fiducia su ciò che stanno vivendo. Anche se potrebbe essere difficile aprirsi, condividere i tuoi sentimenti con qualcuno che ti comprende e ti supporta potrebbe alleviare parte del peso che stai portando. Ricorda che non sei sola in questo, non esitare a cercare il supporto di cui hai bisogno e a prenderti cura di te stessa. Ti consiglio di considerare l'aiuto di uno psicologo o uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale (CBT), esperti nell'individuare strategie pratiche ed efficaci per affrontare le difficoltà attuali. La CBT si concentra sul comprendere e modificare i pensieri e i comportamenti che influenzano le emozioni, offrendo strumenti concreti per migliorare il tuo benessere psicologico. Resto a tua disposizione per qualsiasi chiarimento o supporto aggiuntivo.
Un caro saluto,
Dott. Moro
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Sta sicuramente vivendo un momento doloroso, però ha margine di fare molto per migliorare la sua condizione: i suoi genitori non sanno quanta fatica sta facendo e quello che prova. Come mai non li ha ancora informati? è possibile che se li mette a parte della situazione che sta vivendo, dell'ansia pervasiva che prova e del fatto che è proprio l'ansia che le impedisce di spendersi nel campo che preferisce, potrebbero sostenerla innanzitutto rispetto ad un cambio lavoro. Dopodichè è possibile che sua mamma abbia dei pregiudizi sulla psicologia e su chi va dallo psicologo: io credo che avvicinandola realmente al suo problema, e facendole capire l'entità e la pervasività della sua ansia, c'è una buona possibilità che possa cambiare idea. Per risolvere infatti questo problema alla radice credo sia necessario un percorso di terapia con qualcuno che possa aiutarla a comprendere le cause e il significato di quest'ansia, perchè sicuramente è un campanello d'allarme che indica che qualcosa non va. Se avesse bisogno di ulteriori chiarimenti o supporto resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Gentile, mi dispiace molto per la situazione di difficoltà e dispiacere che sta vivendo, DA SOLA. Sarebbe molto importante se riuscisse a chiedere aiuto, anche ad un esperto, iniziando magari un percorso di supporto psicologico al fine di farsi accompagnare per mano ed uscire da questo periodo buio. Sicuramente i suoi genitori potrebbero aiutarla maggiormente se riuscisse quanto meno a spiegare loro che c'è qualcosa che non va. Si faccia coraggio, non deve per forza farcela da sola! Un grande abbraccio, Dr.ssa Gaia Romagnoli
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi ciò che provi. L'ansia può essere veramente invalidante e compromettere tutte le aree della nostra vita (lavoro, relazioni, esperienze ecc.) in maniera significativa. Per questo è necessario intervenire al fine di ritornare ad una condizione di serenità. Comprendo la tua difficoltà a far capire alle persone che ti circondano ciò che provi, soprattutto se a queste si aggiungono stereotipi culturali che aimè sono ancora oggi presenti e condivisi dalla gente, come quello dello "psicologo per i pazzi". Prova a far capire a chi ti circonda che intraprendere un percorso psicologico potrà aiutarti a comprendere meglio i "perché" della tua ansia e del disagio che provi. Una volta superato questo scoglio, puoi rivolgerti a un professionista che aderisce al bonus psicologo o chiedere al tuo medico di base se esistono servizi gratuiti nella tua zona. In bocca al lupo! Dott.ssa Cristiana Danese psicologa
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Gentilissima,

quanta difficoltà nelle sue parole.
mi verrebbe di invitarla a riflettere sul momento in cui è insorta questa ansia, cosa è successo? quale paura è è presente ora che prima non c'era?
Di base il punto cruciale su cui deve riflettere è questo.
mi faccia cmq sapere se è riuscita ad individuare qualche evento.
saluti
Chiara Scotti
Cara ragazza,
L'ansia fa proprio questo effetto quando diventa molto intensa: può portarci ad evitare sempre di più contesti di vita, situazioni, arrivando a farci sentire bene solo nelle nostre quattro mura ovvero nella nostra zona di confort. Addirittura può bloccarci e impedirci di andare avanti proseguendo nella nostra vita.
Pensieri e realtà si fondono e si fa fatica a dare ai primi il giusto peso, le sensazioni diventano sempre più intense e tanto più cerchiamo di scacciarle tanto più diventano forti.
La buona notizia è che dall'ansia si può uscire. Questo però è un lavoro che va fatto con uno psicologo. A prescindere da cosa pensano i tuoi genitori, che magari proprio non conoscendo cosa facciamo noi psicologi hanno un'idea distorta del nostro lavoro, tu hai tutto il diritto di scegliere di farti aiutare ugualmente per lavorare sulla situazione che ti sta generando così tanta sofferenza.
Se al momento non hai la disponibilità economica puoi sempre rivolgerti al servizio pubblico.
Considera il piccolo lavoretto che stai facendo come una sfida, ovvero come un'occasione per sfidare te stessa ogni giorno e imparare sul campo a gestire meglio l'emozione dell'ansia. Poi chissà magari diventerà qualcosa di più stabile che ti permetterà di rivolgerti anche ad uno psicologo privato. Quello che posso dirti è che sei molto coraggiosa ad andare a lavoro nonostante l'ansia e voglio che tu ti focalizzi proprio su questo aspetto: fino a poco fa non credevi di riuscire ad andare a lavoro, mentre oggi essendoti permessa di farlo nonostante l'ansia hai scoperto che puoi farlo nonostante i tuoi pensieri ti dicano il contrario.
Ti faccio un grosso in bocca al lupo rimanendo a disposizione anche online se e quando vorrai cominciare un percorso
Dott.ssa Vita
Ciao, sono molto dispiaciuto che tu stia vivendo un momento così complicato, sofferente e che tu non possa essere ascoltata come vorresti e dovresti. L'esperienza soggettiva che stai facendo di quest'ansia dev'essere estremamente paralizzante; sentirsi non compresi e minimizzati nel nostro dolore rende tutto ancora più complicato. In questo momento così delicato ti consiglierei di cercare un modo per poter iniziare un percorso psicologico, in modo da poter esprimere e veder riconosciuta la sofferenza che stai provando e, naturalmente, cercare una via per comprenderla e stare meglio. Resto a tua disposizione, un caro saluto.
Dott. Marco Squarcini
Gentilissima Utente,
penso di poter immaginare la sofferenza ed il malessere che sta vivendo e mi dispiace non trovi comprensione da parte dei suoi genitori. Intraprendere un percorso di psicoterapia da un Professionista privato non è lˈunica alternativa per richiedere il supporto di cui ha bisogno, provi ad informarsi se nella sua zona ci sono dei consultori familiari che offrono percorsi di psicoterapia, oppure potrebbe rivolgersi al Suo medico di medicina generale per farsi descrivere altri centri o servizi a cui rivolgersi. Non si lasci abbattere!
Le auguro tutto il meglio
Un caro saluto
Mauro Fadda
Buon giorno, sappia che rivolgendosi al suo mesico di base, potrebbe forse avere indicazioni per avere accesso ad un C.S.M. di competenza. buone cose.
Carissima, leggo la tua esposizione e comprendo il tuo disagio. L'invito ad un colloquio è importante per poter formulare un'ipotesi di diagnosi e affrontare insieme il percorso terapeutico idoneo alla tua personalità. Oggi grazie alla possibilità della terapia online che permette la flessibilità nel gestire al meglio le sedute.
Un caro saluto
Gentilissima, mi sembra chiaro che questa ansia che lei prova sia molto pervasiva e le generi malessere in più sfere della sua vita quotidiana. Comprendo la difficoltà ad iniziare un percorso di supporto con uno specialista, soprattutto se non si è indipendenti a livello economico. Consideri però che spesso da soli è molto difficile uscire da queste situazioni, soprattutto se ci debilitano molto; per questo motivo un percorso con uno specialista può aiutarla ad identificare le sue risorse e ad usarle al meglio. Resto a disposizione. Dott.ssa Bellintani Silvia
Gentile utente, mi dispiace molto per la spiacevole situazione che si sta trovando ad affrontare da sola. Dalle sue parole traspare a pieno quanto questa la renda inquieta.
L'ansia di cui parla pare essere parecchio pervasiva e compromette aree importanti della sua vita come quella lavorativa. Ritengo che andrebbe affrontata con l'aiuto di un professionista che le possa fornire il giusto supporto.
Non avendo possibilità economiche le consiglierei di rivolgersi al suo medico di base, il quale potrà orientarla verso la struttura pubblica più indicata per iniziare un percorso terapeutico. Cordialmente Dott. Dell'Abate
Gentile utente, ti ringrazio per aver condiviso con noi la tua situazione e le tue emozioni. È normale sentirsi ansiosi e tristi di fronte a situazioni che ci mettono in difficoltà, come il lavoro o altre responsabilità. È importante però capire che l'ansia e la tristezza che provi non sono colpa tua e non dipendono da te, ma sono delle emozioni che possono essere affrontate e gestite.
Se non avessi disponibilità economica per andare da uno psicologo, potresti valutare altre risorse a disposizione gratuitamente o a basso costo, come centri di ascolto, servizi di supporto psicologico online, gruppi di auto-aiuto o associazioni di volontariato. Anche parlarne con amici di fiducia o con persone vicine può essere un primo passo per sentirti meno sola e ricevere sostegno.
Riguardo alla reazione dei tuoi genitori, è importante ricordare che spesso le persone più anziane possono avere difficoltà a comprendere le sfide che affrontiamo, ma questo non vuol dire che non ti supportino o che non si preoccupino per te. Se senti di non poter parlare con loro riguardo all'ansia che provi, cerca altre persone con cui condividere le tue emozioni e i tuoi pensieri.
Ricorda che non sei sola e che molte persone affrontano le stesse difficoltà. Cerca di prenderti cura di te stessa, di dedicarti del tempo per te e di trovare modi per affrontare l'ansia in modo sano. Se senti di avere bisogno di parlare con qualcuno, non esitare a cercare supporto. Ti auguro di trovare la forza e il coraggio per affrontare questa situazione e di sentirti meglio. Buona serata e rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, mi dispiace per la sua situazione. La ringrazio davvero tanto per il coraggio che ha avuto nel raccontarci un suo pezzo di storia. Mi sembra di aver compreso dalle sue parole che sente la necessità di ritagliarsi uno spazio tutto suo ma le manca un supporto, oltre che economico, anche morale da parte della sua famiglia. Riguardo il primo punto potrebbe informarsi sul bonus psicologo, oppure rivolgersi al suo medico di base per ricevere il supporto psicologico del servizio pubblico a prezzi più agevolati. Invece, riguarda il suo secondo ostacolo, mi sento rassicurarla: non si va dallo psicologo perchè si è pazzi, ma semplicemente per riflettere e lavorare su aspetti della nostra vita che ci provocano malessere. Solo lei può sapere di cosa ha bisogno: ascolti questa sua necessità. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno,
Purtroppo l'ansia, così come molte altre patologie, non è meritocratica e colpisce anche chi "non se la merita". Un percorso con uno psicologo è l'unico modo per imparare a gestirla efficacemente ed agire sulle cause profonde. Se le tue disponibilità non ti permettono di intraprendere un percorso privato contatta il medico di base o cerca dei consultori nella tua zona. Un'ulteriore soluzione potrebbe essere la ricerca sul portale Psicoterapia Aperta, in cui alcuni colleghi offrono prezzi più vantaggiosi per persone in difficoltà.
Dott. Marco Cenci
Buongiorno, sono molto dispiaciuta per la tua situazione, comprendo sia ancor più difficile dover affrontarla senza il supporto dei tuoi genitori. È essenziale capire da dove origina la tua ansia: da quanto tempo è così pervasiva? Perché? In che occasioni si manifesta in particolare? Anche potendo contare sul sostegno di amici o altri familiari, questa è una tematica delicata e complessa, da affrontare con un professionista.
Posso consigliarti di rivolgerti al tuo medico di base per poter accedere un servizio più economico presso un consultorio un'altra struttura pubblica.
Spero tu riesca a trovare un modo per poter esplorare le tue difficoltà con una persona competente che possa aiutarti a gestire al meglio il tuo disagio. Ti auguro di superare presto le tue difficoltà.
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. E' probabile che il suo stato d'animo attuale sia segnale di un malessere più profondo che richiede di essere osservato e accolto. Può rivolgersi alle ASL di riferimento per chiedere info su sportelli d'ascolto gratuiti. Se è della Campania, è attivo il servizio di psicologia di base. Altrimenti, molti colleghi offrono servizio a prezzi calmierati. Si informi, tentar non nuoce. Le auguro buona fortuna. Dott.ssa Marta Enrica Giordano
Gentile utente grazie per aver condiviso la sua situazione. E' necessario che lei indaghi l'origine del suo stato d'ansia per arrivare a gestirlo in maniera funzionale soprattutto perché in questo momento è per lei fonte di grande malessere e pone dei limiti importanti alla sua vita di tutti i giorni. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di base. E' la persona più indicata. Conosce ed è in contatto con i servizi territoriali e potrà indirizzarla verso un centro che offre sostegno psicologico gratuito. Mi raccomando! Non trascuri il suo stato d'ansia. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Mi spiace immensamente per la tua situazione e comprendo quando sia pervasiva e invalidante l'ansia ad un livello così alto e soprattutto persistente (per quanto legata ad ambiti specifici) come nel tuo caso.

Far comprendere l'impotenza e il malessere generato da uno stato d'ansia incontrollato è molto difficile e spesso, come nel tuo caso, si rischia di non essere creduti o, forse peggio, di vedere minimizzato il tuo vissuto, senza immaginare quanta difficoltà ha comportato tale rivelazione.

Mi sarebbe molto utile avere più informazioni per poterti offrire una lettura più precisa della tua situazione e offrirti chiavi di lettura su misura.

Da quanto mi dici, credo che questi stati d'ansia acuta e persistente non siano legati al lavoro in sé come ambito, ma sono il sintomo di un profondo senso di inadeguatezza rispetto al "metterti in gioco". Nel tempo potresti aver sviluppato un senso di inefficacia e di impotenza appresa tale che qualunque tipo di situazione in cui devi svolgere un compito nuovo, soprattutto se in presenza di estranei a "giudicare" la tua prestazione, scatena una risposta ansiosa incontrollata seguita o anticipata anche da svariati quadri sintomatologici in uno o più distretti fisici.

Intanto ti consiglio di parlare di questa situazione anche con altri parenti, potrebbe stupirti la capacità di comprensione, ad esempio, di parenti poco frequentati.

Seconda cosa, potresti provare ad esporti a situazioni controllate in cui inizi a provare ansia e in contemporanea con l'inizio dello stato ansioso o l'ansia a bassa intensità, sforzarti con la mente di restare nel momento presente ben agganciata al compito che stai svolgendo ripetendoti, dopo un attento esame di realtà (la correttezza del tuo gesto) STO FACENDO BENE, E' GIUSTO.

So che può sembrarti un'azione banale, ma nella difficoltà che riscontrerai mettendolo in pratica avrai la misura della sua importanza.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Gentile utente, grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza. Mi rendo conto del disagio che sta provando e delle difficoltà che sta vivendo.
Un parere psicologico per essere funzionale necessita di tanti dettagli, di ascolto e di una forte fiducia da entrambe le parti. Per tale ragione le assicuro la mia disponibilità se fosse interessato a ricevere maggiori informazioni e uno spazio sicuro in cui poter parlare.
Dott.ssa Veronica Guidi
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