Ciao! Sono passati 2 mesi da quando mi sono lasciata col mio ragazzo. Con lui ho avuto la mia prima

24 risposte
Ciao! Sono passati 2 mesi da quando mi sono lasciata col mio ragazzo. Con lui ho avuto la mia prima relazione, ed è stato la prima persona di cui mi sono innamorata. Ci siamo lasciati dopo 1 anno e mezzo di relazione in cui tutto sembrava andare bene. Una cosa che ho sempre apprezzato di noi è stata la comunicazione: si parlava di tutto, con calma e serenità. Lui negli ultimi mesi purtroppo ha subito un lutto importante. Io ho fatto del mio meglio per stargli più accanto possibile. Ci siamo lasciati la prima volta prima di Natale: lui in quell'occasione motivò con il fatto che non riuscisse a darmi l'amore che secondo lui meritavo. Solo che a me non risultò chiaro: forse lui si è spiegato male o forse perchè io non avevo la mente lucida. Per cui gli scrissi chiedendogli il vero motivo. Io volevo solo una cosa: sincerità. Volevo capire se avessi sbagliato qualcosa, oppure se avesse perso i sentimenti nei miei confronti...volevo un perchè chiaro. Lui mi richiamò dicendomi che "non poteva dire di non amarmi, perchè avrebbe mentito" e che anzi mi aveva lasciato proprio perche mi amava, pentendosi subito dopo averlo fatto. Siamo tornati insieme e tutto sembrava andar bene. Un mese dopo mi ha lasciato dicendomi che non era sicuro dei suoi sentimenti, che non lo era già da tempo e che a dicembre ha voluto fare un ultimo tentativo. Da allora non ci siamo più ne visti nè sentiti. Mi manca tantissimo, tutti i giorni. Ma soprattutto mi ha lasciato molto confusa il suo comportamento: perchè dirmi di amarmi a dicembre (nel mentre, piangendo: mi sembrava molto sincero) per poi invece dirmi un mese dopo che in realtà eri confuso. Perchè non essere sincero fin da subito. Ma sopratutto perchè non parlarmene e fingere che tutto stesse andando bene tra di noi. Sono domande che mi pongo praticamente tutti i giorni. Domande a cui io purtroppo non posso dare una risposta. Solo lui (forse) potrebbe. Sono tentata di scrivergli. Ma allo stesso tempo ho paura di scoprire la verità. Adesso, anche se continuo a starci male, sto decisamente meglio rispetto anche solo ad 1 mese fa e ho paura che scoprire come sono andate davvero le cose mi faccia solo star peggio. Senza contare che ho paura di risultare "egoista". Nel senso, magari lui è andato avanti e gli farei solo del male ricontattandolo. Non so proprio cosa fare. I miei amici mi dicono costantemente di non farlo. Che la storia ormai è chiusa. E che devo andare avanti. Ma non riesco a farlo. C'è come qualcosa che mi blocca. Ci sono molte cose che non tornano. Ma, come ho già detto, ho paura di scoprire cose. Perchè la risposta alle mie domande potrebbe farmi stare ancora peggio del "non saperlo". Non so cosa fare
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, comprendo profondamente il dolore e la confusione che sta vivendo. Una relazione importante, soprattutto la prima esperienza d’amore, lascia un segno profondo e il distacco porta con sé molte domande irrisolte. Il desiderio di capire, di trovare una spiegazione logica, è del tutto naturale, soprattutto quando la comunicazione tra voi è sempre stata un punto di forza e ora si trova a fare i conti con un’apparente contraddizione. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, ciò che sta sperimentando è un processo comune nelle rotture affettive: la mente cerca risposte per poter elaborare e chiudere il capitolo, ma al tempo stesso teme di ricevere verità difficili da accettare. Questo la porta in un limbo in cui rimane ancorata al passato, oscillando tra il desiderio di contattarlo e la paura di stare ancora peggio. La sua preoccupazione di fare del male a lui dimostra quanto tenga ancora ai suoi sentimenti, ma è importante ricordare che, in questo momento, la priorità dovrebbe essere il suo benessere. Quando si verificano cambiamenti improvvisi nel comportamento di una persona cara, spesso si tende a cercare spiegazioni interne, attribuendosi colpe o cercando un senso che possa rassicurarci. Tuttavia, la verità è che il suo ex ragazzo ha vissuto un periodo difficile, con un lutto importante e un turbamento emotivo che probabilmente ne ha influenzato i sentimenti. La sua confusione non significa necessariamente che non sia stato sincero con lei, ma piuttosto che probabilmente era in conflitto con se stesso, incapace di gestire contemporaneamente il dolore e la relazione. Scrivergli potrebbe darle una risposta, ma è utile chiedersi: questa risposta cambierebbe realmente il modo in cui sta affrontando la separazione? A volte, il bisogno di spiegazioni è più legato all'illusione di poter riprendere il controllo su una situazione che in realtà sfugge dal nostro potere. La vera chiusura non arriva dalle parole dell’altro, ma dal modo in cui scegliamo di elaborare l’evento dentro di noi. È comprensibile che si senta bloccata, ma è possibile che questo blocco sia alimentato proprio dal continuo rimuginare su ciò che è accaduto. Forse non sapere tutto nei dettagli è un modo per proteggersi, e non è sbagliato. Il fatto che ora stia già meglio rispetto a un mese fa dimostra che sta compiendo un percorso di guarigione. Il dolore della perdita non scompare da un giorno all’altro, ma ogni passo nella direzione del futuro, piuttosto che del passato, la aiuterà a ricostruire il suo equilibrio. Forse la domanda più utile da porsi non è “perché mi ha lasciato?” ma “cosa posso fare io, oggi, per stare meglio?”. Investire il proprio tempo in nuove esperienze, ritrovare parti di sé che magari erano rimaste in secondo piano nella relazione, aprirsi a nuove opportunità di crescita personale: questi sono passi che la porteranno, con il tempo, a sentirsi più serena. Se il pensiero di contattarlo rimane forte, si conceda il tempo di riflettere ancora. Ogni volta che l’idea si affaccia alla sua mente, provi a posticiparla di un giorno. Potrebbe sorprendersi nel rendersi conto che, più passa il tempo, meno ne sentirà il bisogno. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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Spesso sono proprio i comportamenti a darci delle risposte più che le parole. Senti che se avessi un riscontro da parte sua, anche negativo, riusciresti ad andare avanti più facilmente?
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo, Psicologo clinico
Massa
Capisco benissimo il tuo stato d'animo. Quello che stai vivendo è un mix di dolore per la perdita, confusione per la mancanza di chiarezza e paura di fare un passo che potrebbe portarti più dolore. È un processo delicato e difficile.
È probabile che il tuo ex stesse affrontando un conflitto interiore molto profondo. Il lutto che ha vissuto può aver scatenato un senso di smarrimento e instabilità emotiva, facendogli mettere in discussione molte cose, inclusi i sentimenti per te. Spesso, quando si attraversa un dolore così intenso, si perde temporaneamente la capacità di capire cosa si prova davvero per le persone che ci stanno accanto.
Forse, nel momento in cui ti ha detto che ti amava, credeva davvero fosse così, ma successivamente potrebbe aver realizzato che la sua confusione era più forte di quanto volesse ammettere. A volte, nel tentativo di non ferire l'altro, si prova a "fare funzionare le cose", anche quando dentro di noi sentiamo che qualcosa non va.
Ascolta te stessa: Sei ancora profondamente coinvolta e cercare risposte adesso potrebbe solo riaprire ferite. Prova a chiederti se quello che desideri è davvero chiarezza o un modo per riavvicinarti a lui.
Potrebbe essere necessario accettare che alcune cose rimangano sospese. Non tutte le ferite si chiudono con delle spiegazioni, a volte guariscono perché scegliamo di andare avanti. Impara a lasciar andare: Non è facile, ma smettere di cercare risposte ti permetterà di ritrovare il tuo equilibrio. Potrebbe essere utile dedicarti ad attività che ami e circondarti di persone che ti fanno stare bene.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buon pomeriggio,
immagino in alcuni momenti e contesti ci si possa sentire in bilico tra alcune scelte; soprattutto se non si aveva desiderio di concludere un rapporto, ma viene imposto dalla scelta dell'altro.
Non c'è una risposta univoca. Effettivamente c'è il rischio si trascini la condizione e quindi l'emotività annessa e, nel tentativo di trovare maggior trasparenza, si smuova l'acqua e la sabbia del fondo la intorpidisca. Per cui potrebbe essere utile chiedersi se le risposte che cerca valgono l'impegno e se effettivamente può trovare risposta.
L'evoluzione che riporta pare darLe serenità. Detto ciò potrebbe essere utile metabolizzare il proprio lutto amoroso (ovvero attraversare il dolore siano a potersi affacciare all'accaduto-ricordi ecc con un'emotività differente) e quindi approcciarsi ad altro, se ancora necessario.
Le consiglio, qualora valutasse utile, un percorso individuale per approfondire ed essere supportati nell'affrontare i sentimenti.
Saluti
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Ciao,

Capisco quanto possa essere difficile affrontare una rottura, soprattutto quando rimangono domande senza risposta. È normale provare confusione e dolore dopo la fine di una relazione significativa, specialmente se ci sono stati momenti contrastanti e dichiarazioni che sembravano sincere.

Il comportamento del tuo ex potrebbe essere stato influenzato da molti fattori, tra cui il lutto che ha vissuto e la sua stessa difficoltà nel comprendere i propri sentimenti. A volte, le persone non riescono a essere del tutto chiare nemmeno con sé stesse, e questo può portare messaggi ambigui e decisioni contraddittorie.

Il desiderio di contattarlo è comprensibile, ma è importante chiederti quale sia il tuo vero obiettivo. Cerchi una spiegazione per trovare pace o speri, in fondo, in un riavvicinamento? Se credi che una risposta possa darti serenità, potrebbe valere la pena cercarla, ma se temi che possano farti stare peggio, forse il tempo e la distanza sono la scelta migliore per guarire.

Darsi il permesso di andare avanti non significa sminuire ciò che avete vissuto, ma permettersi di ritrovare serenità e nuove prospettive. Se senti che questo blocco ti sta impedendo di riprendere il tuo percorso, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutarti a elaborare la fine di questa relazione e a comprendere meglio i tuoi bisogni emotivi.

DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Buongiorno.
Il lutto è una esperienza che può sconvolgere nell'intimo, stravolgendo convinzioni che avevamo sul mondo, sulla vita, su noi stessi, e talvolta inaridendo tutto quanto.
Potrebbe essere questo, ma è necessario usare il condizionale, l'evento che ha determinato la scelta di chiudere una relazione d'amore tanto importante.
Ma il lutto è un processo psicologico, quindi si modifica nel tempo e arriva a chiudersi trasformandosi in qualcosa di nuovo (in realtà è più complesso...).
E questo comunque riguarda il suo fidanzato.
Per quello che riguarda lei, mi colpisce il suo affidarsi al proprio cuore, una generosa carezza che lei sta cercando di dare a se stessa grazie alla sintonia che c'era con il suo fidanzato. Potrebbe essere questo (altro condizionale...) che la porta a sentire che qualcosa non le quadra.
La invito ad un colloquio, anche online, per approfondire.
Ciao, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Prima di tutto, voglio dirti che quello che stai provando è completamente normale e comprensibile. Le emozioni che emergono dopo una rottura, specialmente una che ha avuto incertezze e dubbi come la tua, sono molto forti e possono lasciare un senso di confusione e di incompiuto. È altrettanto naturale voler cercare risposte per cercare di fare chiarezza su ciò che è successo, ma anche il desiderio di proteggerti da eventuali ulteriori ferite.
Da un punto di vista psicologico, è importante ricordare che, in molte relazioni, la comunicazione, anche quando sembra aperta e sincera, può essere influenzata da tanti fattori emotivi e situazionali, come il lutto che ha vissuto lui. Il suo comportamento potrebbe essere stato influenzato da un mix di sentimenti complessi, tra cui confusione, paura di ferire, e difficoltà a confrontarsi con i propri sentimenti. La sua decisione di dirti che ti amava, ma di non essere sicuro dei suoi sentimenti un mese dopo, potrebbe indicare che lui stesso non aveva chiarezza emotiva e non sapeva come gestire la situazione.
Le domande che ti poni, come "Perché non essere sincero fin da subito?" sono legittime, ma è importante considerare che lui, forse, non era in grado di darti una risposta chiara in quel momento. A volte, anche se qualcuno ci ama, può essere difficile riconoscere o ammettere i propri sentimenti, specialmente se ci sono altre sfide emotive in gioco, come nel caso del lutto che ha vissuto.
Per quanto riguarda il tuo desiderio di scrivergli, il mio consiglio come psicologa sarebbe di riflettere attentamente su cosa ti aspetti davvero da questa comunicazione. Se il motivo principale è trovare la *verità* per "fare chiarezza", è importante essere consapevole che le risposte che riceveresti potrebbero non darti la serenità che cerchi. A volte, sapere qualcosa di più non ci aiuta davvero a guarire, ma piuttosto potrebbe rinforzare i dubbi e le ferite.
Inoltre, ascoltare i tuoi amici, che ti consigliano di andare avanti, potrebbe essere un buon modo per proteggerti. Non è egoista pensare al tuo benessere e alla tua guarigione. Prendere tempo per te stessa, riflettere sul perché questa relazione ti ha lasciato confusa e come puoi guarire senza necessariamente avere tutte le risposte, è un passo importante verso la tua crescita personale. Il fatto che tu stia migliorando rispetto a un mese fa dimostra che stai già facendo dei progressi.
Se senti che è difficile andare avanti senza risposte, potresti considerare di esplorare questi sentimenti con un terapeuta. A volte, il confronto con un professionista può aiutarti a trovare un modo per elaborare il dolore e la confusione, senza dover necessariamente avere una "verità" definitiva da parte dell'ex partner.
Ricorda che non sei egoista nell'affrontare i tuoi sentimenti e nel prenderti cura di te stessa. La guarigione richiede tempo, ma alla fine sarà più utile concentrarti su te stessa piuttosto che cercare risposte da una persona che, probabilmente, non può darti ciò di cui hai veramente bisogno ora.
Ti auguro di trovare la serenità che meriti!
Dott.ssa Elena Brizi
Psicologo, Psicologo clinico
Tarquinia
Gentile utente, grazie per aver condiviso ciò che al momento le crea disagio.
Uscire da una relazione non è mai semplice, e porta con sé dubbi e domande su tutto ciò che si è vissuto insieme. Nel momento in cui qualcosa finisce ci sono alcune cose che sfortunatamente restano in sospeso.
Purtroppo capire quale scelta sia migliore da fare non è scontato, ma a parer mio va cercata dentro di lei: cosa si sente di fare?
In una relazione di un anno e mezzo sono stati condivisi momenti ed esperienze, ed un legame non si perderà mai del tutto se non è accaduto un evento particolarmente duro che ha posto un punto al rapporto.
Per capire cosa lo ha allontanato da lei, l’unica soluzione è parlarvi chiarendo ogni dubbio. Tutto ciò però con la consapevolezza di poter ricevere una risposta poco gradita, che tuttavia sarebbe ciò che lei vorrebbe sapere.
Se ha bisogno di un supporto o se ha voglia di parlarne ancora, sono a disposizione.
Dr. Giacomo Bonetti
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Ciao,
capisco il dilemma e tutti i dubbi che ne derivano. In questo caso non c'è qualcosa di "giusto" o di "sbagliato" da fare: purtroppo dovrai deciderlo tu e accettarne le eventuali conseguenze. Qualora però sentissi che davvero non riesci ad andare avanti e che quel qualcosa che ti blocca ti impedisce di stare meglio, valuta di chiedere aiuto ad uno psicologo.
In ogni caso, coraggio!
Dott. Giacomo Bonetti
Dott.ssa Valeria Maccarini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Ciao, dal tuo messaggio si sente tutta la fatica che stai vivendo per questa relazione. I tuoi amici ti stanno dando il consiglio giusto tuttavia te lo stanno dando in un momento sbagliato: è chiaro che non sei pronta a pensare e vivere questa relazione come definitivamente chiusa e quindi non più interessante. Non è questione di sapere o non sapere, è questione di quello che tu già pensi: dovresti parlarne con un professionista per poter andare oltre.
Dott.ssa Lucia Lombardo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Palermo
Buongiorno. comprendo che il suo stato d'animo, alla luce di quanto descritto nel racconto della sua storia, sia riassumibile in uno stato di Abbandono. Sentirsi abbandonati e senza una spiegazione plausibile, di certo è una brutta sensazione e spesso si collega anche con nostre storie passate, magari di quando eravamo bambini....e per questo spesso non riusciamo a risolverlo da soli.
Credo che quando ci ritroviamo di fronte a dei blocchi e non riusciamo ad andare avanti, sia perché quell'evento è rimasto come congelato nella nostra mente, perché ci sono delle cose che la nostra mente non è riuscita ad elaborare, perché troppo stressanti e dolorose.
Prenderne coscienza di questo è già un passo importante e comprendere che un piccolo aiuto potrebbe darci la spinta che non riusciamo da soli a darci, potrebbe essere una buona soluzione. Se ha altre domande, resto a su disposizione! A presto
Dott.ssa Tatiana Pasino
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Gentile signora,

la sua situazione è complessa e carica di emozioni contrastanti, e comprendo quanto possa essere difficile affrontare questi sentimenti. La sua relazione, con tutti i suoi alti e bassi, le ha insegnato molto sull'amore e sulla comunicazione, ma ora si trova a fare i conti con una mancanza di chiarezza che le pesa.

Il lutto che ha vissuto il suo ex compagno ha sicuramente influenzato il suo comportamento e le sue decisioni, e anche se questo non giustifica la confusione che ha creato, è importante considerare il contesto emotivo in cui si trovava. La sua ricerca di risposte è assolutamente comprensibile; tutti noi desideriamo una chiusura, un perché che possa dare senso a ciò che abbiamo vissuto.

Tuttavia, come lei stessa ha percepito, il rischio di riaprire una ferita già in fase di guarigione è concreto. Le consiglio di riflettere su ciò che desidera davvero: è la verità che cerca, o è semplicemente la possibilità di riunirsi con lui? A volte, le risposte che ci forniamo possono farci più male che bene, e non sempre sono quelle che ci aspettiamo.

Se decide di non contattarlo, potrebbe dedicarsi a un processo di auto-riflessione, magari scrivendo un diario o parlando con qualcuno di fiducia. Questo potrebbe aiutarla a mettere ordine nei suoi pensieri e nelle sue emozioni. Con il tempo, l’intensità del dolore tenderà a diminuire e la chiarezza arriverà, anche senza risposte immediate.

Ricordi che il suo benessere è fondamentale. Prendersi cura di sé e rispettare i propri sentimenti è un passo importante per andare avanti. Le auguro di trovare la serenità che merita. A sua disposizione, un caro saluto
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ciao Sara! Capisco benissimo quanto questa situazione ti stia pesando. È normale sentirsi confusi quando una relazione finisce in modo poco chiaro, soprattutto quando c’era una comunicazione aperta e sincera fino a quel momento. A volte, quando ci sentiamo bloccati, un supporto professionale può aiutarci a vedere le cose da un’altra prospettiva e a capire meglio anche noi stessi, i nostri bisogni e le nostre emozioni. Se ti va, posso anche aiutarti a riflettere su quello che stai vivendo e su cosa potrebbe esserti utile in questo momento.
Dott.ssa Giorgia Colombo
Psicologo, Psicologo clinico
Lentate sul Seveso
Buongiorno,
si tratta di una situazione molto recente ed è normale, oltre che comprensibile, avere molte domande in testa e anche confusione rispetto a come sia meglio comportarsi, inclusa la preoccupazione di far stare male l'altra persona.
Prenditi il tempo per continuare ad esplorare ciò che senti, ascoltando più il tuo livello emotivo che mentale. Spesso i pensieri ci sovrastano, ma offuscano anche il nostro stato d'animo, che invece è altrettanto importante considerare in queste situazioni.
Più che chiederti il perchè, l'invito è allora chiederti come mi sento e come questa situazione mi fa sentire.
Un ascolto profondo ti porterà altri elementi e aspetti che forse in questo momento non sono visibili.
Ti auguro il meglio,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Dopo una rottura non è facile raccogliere i propri pezzi e come dice lei darsi delle risposte che forse non arriveranno mai. A volte il tempo aiuta altre volte ci porta sempre più domande.
Se hai piacere e quando sarai pronta puoi provare a chiedergli un incontro per chiudere definitivamente e capire meglio ma dovete essere in un momento lucido e non in preda ancora alle emozioni forte come posso intendere sia ora. D'altra parte se non dovesse accettare ritengo e propongo spesso ai miei clienti di scrivere una lettera dove esprimi tutto quello che senti o provi, dove fai domande etc. Poi deciderai tu se inviarla a lui oppure no ma aiuta molto mettere nero su bianco.
Del resto penso che un percorso breve eventualmente con un professionista possa aiutare. Se posso esserti utile rimango a disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada
Dott.ssa Bianca Vigoni
Psicologo, Psicologo clinico
Cremona
Gentile utente,
mi dispiace molto per la situazione in cui si trova, il primo amore è sempre molto travolgente ed è assolutamente normale il suo senso di malessere nell'averlo perduto. Tuttavia credo che il suo voler convincerlo che ci sia altro possa portarla ad uno stato di insoddisfazione ancora più forte. Credo che trovare un colpevole, sia esso una persona o una cosa/situazione precisa, aiuti a mettersi il cuore in pace e andare avanti più "velocemente", ma credo anche che volerlo trovare a tutti i costi sia una forzatura.
Quando si subisce un lutto importante, la persona coinvolta e tutto il suo sistema ha bisogno di ribilanciarsi e trovare un equilibrio differente rispetto a ciò a cui era abituato; tutto ciò richiede tempo e sopratutto all'inizio può spaventare molto. Serve avere pazienza e lasciare il tempo necessario per l'elaborazione.
Se ritenesse di avere delle difficoltà in questo e volesse approfondire la questione, rimango a disposizione anche online per una consulenza.
Cordialmente,
Dott.ssa Bianca Vigoni
 Gabriele Lungarella
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao, grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua esperienza. È evidente che hai vissuto una relazione significativa e intensa, e che la fine di questo legame ti ha lasciato con molte domande aperte e un senso di confusione profonda — ed è assolutamente naturale che sia così.

Quando una relazione finisce senza spiegazioni chiare, spesso resta un forte bisogno di comprendere perché, come se ottenere una risposta potesse aiutare a chiudere un cerchio. Il dubbio, il silenzio, le parole dette e poi smentite… sono elementi che possono bloccare il processo di elaborazione e rendere ancora più difficile andare avanti.

La tentazione di scrivergli nasce proprio da questo bisogno: non tanto per riaprire la storia, ma per trovare chiarezza, una forma di pace. Allo stesso tempo, capisco il timore che tu hai: sia di stare peggio nel caso in cui la risposta ti faccia male, sia di “disturbare” lui se ha voltato pagina. Sono pensieri molto umani, che mostrano anche la tua sensibilità verso gli altri.

Quello che potresti chiederti ora è: “Qual è il mio vero bisogno in questo momento?” È avere delle risposte da lui, oppure iniziare a darti delle risposte da sola, anche accettando che non tutto può essere chiarito?

A volte le persone dicono cose contrastanti non per cattiveria, ma perché anche loro sono confuse, fragili, o non sanno affrontare un distacco con onestà piena. Non sempre le risposte che cerchiamo chiariscono davvero: a volte ne arrivano altre, altrettanto dolorose, oppure nessuna risposta. E in quel caso, il rischio è che il dolore si riapra.

Tu stessa dici che stai meglio rispetto a un mese fa, è un segnale importante, significa che il tuo processo di guarigione è in atto. Non è lineare, ci sono momenti di nostalgia, rabbia, domande... ma sono parte di un cammino che stai già percorrendo.
Forse, invece di chiederti se scrivergli o no, puoi iniziare a chiederti:
“Cosa posso fare oggi per prendermi cura di me, di questa parte ferita, di questa confusione?”
“Come posso trovare senso e forza anche senza tutte le risposte?”

Se senti che questo blocco persiste, che il dolore rimane troppo presente o che ti impedisce di vivere con serenità il presente, uno spazio di ascolto con uno psicologo potrebbe aiutarti a rielaborare tutto ciò con più chiarezza e dolcezza.

Non sei sola, e non sei sbagliata nel sentire quello che senti. Stai attraversando qualcosa di molto umano, e lo stai facendo con grande consapevolezza. Questo è già un segnale di forza.
Un caro saluto
Dott.ssa Laura Fortunato
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Cara, a volte si continua a pensare a qualcosa, a rimuginarci sopra perché quella cosa non si ancora veramente conclusa dentro di noi. Ci si sente confusi e si cercano delle risposte o delle "verità" dagli altri perché immaginiamo che questo possa aiutarci a dare un senso a quello che abbiamo vissuto e a chiudere definitamente, ma la chiarezza e il superamento partono soprattutto da noi, dal senso che diamo noi a quello che è accaduto e a volte le risposte degli altri possono essere come benzina sul fuoco, che alimenta il nostro rimuginio. Con questo non le sto dicendo di non parlare con il suo ex ragazzo, la invito solo a riflettere sul fatto che forse quello che sta cercando è più un modo per chiudere questa cosa dentro di lei che non delle verità. Questo ragazzo è stato molto importante per lei, il suo primo amore, ed è comprensibile che le ci voglia del tempo per elaborare questa perdita. Magari una consulenza psicologica potrebbe sostenerla nel superare questo lutto (nel senso di perdita affettiva) e il suo timore di poter stare peggio. Un caro saluto
Dott.ssa Jessica Furlan
Psicologo, Psicologo clinico
Fiumicino aeroporto
Buongiorno, quello che la blocca oggi è il voler ancora stare aggrappata con i suoi interrogativi verso una persona che si è dimostrata altalenante. E' comprensibile il dolore che sta provando, e l'unica cosa che posso dirle è che dovrebbe iniziare a pensare a se stessa, iniziando un percorso di supporto psicologico per affrontare il suo dolore e i nodi irrisolti di lei, perchè solo cambiando gli occhiali si potrà iniziare a vedere meglio qualunque situazione.
Spero di esserle stata di aiuto
Saluti
Dott.ssa Federica Giudice
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capisco quanto sia difficile chiudere una relazione importante, soprattutto con così tante domande senza risposta. Il bisogno di chiarezza è naturale, ma scrivergli potrebbe non darti la serenità che cerchi, anzi, rischia di riaprire ferite.
Forse più che risposte da lui, hai bisogno di ritrovare un equilibrio dentro di te. Un percorso psicologico potrebbe aiutarti a elaborare questa esperienza e a lasciarla andare senza sentirti bloccata. Se vuoi, possiamo lavorarci insieme. Ti andrebbe di parlarne?Lavorare su questa esperienza potrebbe darti gli strumenti per chiudere questo capitolo senza dover dipendere dalle sue parole.
Dott.ssa Giovanna Lastella
Psicologo, Psicologo clinico
Busto Arsizio
Buon pomeriggio e grazie per la condivisione! Capisco che lei stia attraversando un momento difficile e doloroso e le sue emozioni sono del tutto comprensibili dopo una rottura, soprattutto quando c’ è stato un coinvolgimento profondo. È normale anche farsi delle domande e cercare risposte che possano dare un senso alla situazione e che possano aiutare a interiorizzare la nuova realtà! Si prenda un po’ di tempo e ponderi se contattarlo sia la scelta migliore: la potrebbe aiutare a chiudere un capitolo importante della sua vita , ma magari dal confronto potrebbe ricevere risposte dal contenuto forte che potrebbero maggiormente destabilizzarla. Lei ha tanta confusione e quindi prima di tutto le consiglio un lavoro introspettivo chiarificatore da sola o con l’aiuto di un professionista il quale potrebbe suggerirle nuove strategie per assaporare un po’ di serenità interiore!
A disposizione per altri consigli!
Cordialmente
Dott.ssa Lastella
Dr. Marco Locatelli
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno, grazie per aver condiviso con tanta chiarezza e sensibilità ciò che ha vissuto e forse sta ancora vivendo. Si percepisce quanto questa relazione sia stata significativa per lei, e quanto stia cercando di dare un senso a ciò che è accaduto — non solo per capire l’altro, ma anche per ritrovare una armonia interiore.

Quando una storia finisce lasciando molte domande aperte, è naturale sentirsi confusi e bloccati. A volte, più delle risposte in sé, ciò che cerchiamo è una coerenza: tra le parole dette, i gesti compiuti, i sentimenti provati. Il bisogno di chiarezza che esprime è del tutto legittimo. Allo stesso tempo, come ha già intuito, anche ricevere quelle risposte potrebbe non portare sollievo immediato, ma al contrario riaprire un dolore ancora vicino.
Potrebbe essere utile, in questo momento, spostare l’attenzione da cosa dovrebbe o non dovrebbe fare, a cosa questa incertezza le sta dicendo su di sé, sui suoi timori, sui suoi bisogni, su come vorrebbe viversi le relazioni future.
Il fatto che si senta un po’ meglio rispetto a un mese fa è un segnale importante: qualcosa dentro di lei si sta già riorganizzando. Il dolore c’è ancora, ma non è statico. Non è necessario forzare i tempi né “andare avanti” come se fosse un dovere. Si conceda la possibilità di ascoltarsi con pazienza. A volte, nel prendersi cura del dubbio, emerge gradualmente anche una forma di chiarezza. Provi a farsi delle domande diverse che la aiutano a “spostarsi” verso un cambiamento, piuttosto che domande che la fanno “stare ferma” su ciò che è accaduto. Ad esempio: che cosa è cambiato nell’ultimo mese che mi fa stare meglio? Come posso aumentare queste occasioni per stare meglio? Quali sono gli aspetti che ritengo importanti tutelare in una relazione futura a seguito di ciò che mi è accaduto? Che cosa mi spaventa ora rispetto alle relazioni future? Come posso far fronte a questi timori? Quali punti di forza mi riconosco nella mia prima relazione che posso considerare nelle relazioni future?

Resto a disposizione e le mando un saluto
Dott. Damiano Maccarri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima,
A volte anche noi uomini non siamo sicuri di quello che vogliamo. Il suo ragazzo (o ex che dir si voglia) non sa cosa fare. È combattuto. Le scriva, le parli. Lo ascolti e, soprattutto, le dica cosa prova per lui.
In bocca al lupo,
Dott. Maccarri

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