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Esperienze

Psicologa clinica e sociale. Iscritta all'albo degli Psicologi della Lomabrdia
Dopo la laurea in psicologia dell'intervento clinico e sociale all'Università degli studi di Parma, sto proseguendo la mia formazione in psicoterapia sistemico-relazionale al CMTF di Milano.

Nella mia esperienza ho lavorato sopratutto con adolescenti e giovani adulti, ma ricevo anche adulti, sia in presenza che online, offrendo percorsi di sostegno psicologico individuale, a seconda del motivo della consultazione.

A partire dai bisogni del singolo, è importante costruire insieme un cammino che porti a un benessere sia fisico che mentale, ma anche ad una più approfondita conoscenza di sè e delle proprie risorse.

Ho svolto le mie esperienze formative presso l'istituto Minotauro a Milano, dove ho toccato con mano e approfondito il tema del ritiro sociale in adolescenza, presso la Comunità educativa Senghor e la Comunità educativa CAF (Centro Adozione e Affido) di Milano, in supporto a bambini e adolescenti fragili.
Sto attualmente svolgendo il mio tirocinio formativo presso la Neuropsichiatria infantile del Gruppo Gamma di Cremona.
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Aree di competenza principali:

  • Psicologo clinico
  • Psicologia clinica

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  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Studio Privato - Dott.ssa Bianca Vigoni

Via Dante 104A, Cremona 26100

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Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico clinico

    50 €

  • Consulenza online

    40 €

  • Consulenza psicologica

    50 €

  • Colloquio psicologico familiare

    60 €

  • Colloquio psicologico individuale

    50 €

7 recensioni

Tutte le recensioni contano e non possono essere rimosse o modificate dai dottori a proprio piacimento. Scopri come funziona il processo di moderazione delle recensioni. Per saperne di più sulle opinioni
  • A

    Mi sono trovato molto bene, ascoltato e capito. Grande empatia e professionalità!

     • Studio Privato - Dott.ssa Bianca Vigoni colloquio psicologico clinico  • 

  • A

    Dottoressa molto giovane e penso che questo sia il suo maggior punto di forza. Molto empatica e dolce.

     • Consulenze Online - Dott.ssa Bianca Vigoni consulenza online  • 

    Dott.ssa Bianca Vigoni

    Ringrazio di cuore!


  • R

    Mi sono trovata molto bene con la Dottoressa, soprattutto per la sua empatia, professionalità e competenza. Consiglio vivamente

     • Studio Privato - Dott.ssa Bianca Vigoni colloquio psicologico individuale  • 

    Dott.ssa Bianca Vigoni

    Grazie mille per il riscontro


  • V

    La dottoressa mi ha fatto sentire a mio agio fin da subito, molto empatica e professionale.

     • Studio Privato - Dott.ssa Bianca Vigoni consulenza psicologica  • 

    Dott.ssa Bianca Vigoni

    Grazie mille!


  • F

    Considero la dottoressa un ottima professionista attenta e disponibile
    Consiglio per chi ne avesse bisogno un percorso psicologico che assicuro efficace e soddisfacente.

     • Studio Privato - Dott.ssa Bianca Vigoni sostegno psicologico adolescenti  • 

    Dott.ssa Bianca Vigoni

    Ringrazio molto per il riscontro


  • A

    Cordiale, attenta e preparata. Esperienza molto positiva

     • Consulenze Online - Dott.ssa Bianca Vigoni consulenza online  • 

    Dott.ssa Bianca Vigoni

    Grazie Andrea, è stato un piacere!


  • M

    Professionista competente ed empatica, ha saputo velocemente mettere a fuoco il mio problema e mi ha accompagnato verso una condizione di benessere.

     • Studio Privato - Dott.ssa Bianca Vigoni consulenza psicologica  • 

    Dott.ssa Bianca Vigoni

    Grazie mille Marina!


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 7 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buonasera, da qualche giorno abbiamo scoperto che mia figlia 14enne si procura delle bruciatore, ad accorgersene è stata la sua professoressa con la quale la ragazza si è aperta per prima, dopo la convocazione della scuola ho cercato di parlare con lei e sono riuscita a farmi dire la causa di quelle piccole bruciature.
Lei non ne vuole sapere di un supporto da parte di uno specialista.
Confrontandomi con la docente ho percepito che la ragazza alla prof. , oltre a dire che la sua ansie è probabilmente dovuta a tante piccole situazioni delle passato che non racconta, aggiunge che probabilmente è dovuta alla gelosia per la sorella, a me invece oltre le piccole situazioni del passato aggiunge situazioni scolastiche o il fatto di non accettare il proprio corpo, ma casualmente poi si fa comprare dei costumi fuori stagione che stranamente mettono in risalto le sue prime forme. Oltretutto quando mi racconta delle chiacchierate con la professoressa mi sembra come se fosse compiaciuta e soddisfatta della situazione.
È possibile questo?

Grazie mille per la vostra pazienza nella lettura!

Gentile utente,
spesso gli adolescenti fanno fatica ad aprirsi ai genitori, per loro può essere più semplice raccontarsi a una persona "esterna", in quanto si tratta dell'età della separazione dalle figure genitoriali.
I comportamenti autolesionisti non sono mai da prendere sotto gamba e sono sempre la soluzione più rapida e immediata in risposta a una sofferenza più radicata.
Cerchi di tenere monitorata la frequenza di questi comportamenti e magari parli con la professoressa con cui sua figlia ha un rapporto confidenziale, per farsi aiutare a spiegare meglio l'importanza di affidarsi a uno specialista con competenze, in un'età così complicata in cui sembra che il dialogo non sia voluto, quando in realtà c'è un estremo bisogno di mettere in parola tutti i cambiamenti che l'adolescente sta affrontando.

Resto a disposizione per qualsiasi bisogno,
Dott.ssa Vigoni Bianca

Dott.ssa Bianca Vigoni

Salve a tutti! Stavo insieme al mio ragazzo da 4 anni, sono stati molto travagliati in realtà, ci siamo lasciati e ripresi 3 volte. In realtà le prime due mi sento di dire esclusivamente per colpa mia: non avevo ancora interiorizzato fatti che sono successi nella mia precedente relazione e proprio per questo avevo iniziato un percorso psicologico, che mi ha fatto capire di aver subito violenza fisica e psicologica dal mio ex. Quindi, i primi due anni, quando ho scoperto tutto quello che mi era stato fatto reagivo molto male, scappavo dai problemi perché il minimo errore lo ritenevo imperdonabile, inaccettabile dopo ciò che mi era stato fatto. Poi però mi sono resa conto di volerlo nella mia vita e così sono cambiata, mi sono aperta al dialogo, ho cercato di far capire all’altra persona come mi sentissi di fronte a suoi determinati comportamenti che mi stavano stretti: in particolare, sbuffava se magari non me la sentivo di andare a letto con lui, e questo mi faceva sentire soffocata, come se fosse un’imposizione, un’obbligo. Ovviamente ne abbiamo parlato, ci siamo ripresi, per rivivere questi ultimi due anni. Nell’ultimo anno però sono successe varie cose che mi hanno portato a perdere la fiducia nei suoi confronti: una volta era ubriaco e si è chiuso in bagno per fare pipì con due mie amiche, in vacanza continuava a sbuffare se non avevamo un rapporto, durante un soggiorno a Napoli con amici io ero in attesa di un’esame molto importante (rischiavo di avere un tumore) e un giorno mi sono isolata da tutti, stavo molto male psicologicamente e lui ha continuato tranquillamente a stare con gli amici. Non che lui non fosse venuto a chiedermi cos’avevo, l’ha fatto, ma magari io la prima volta che l’ho respinto lui ha proprio tranquillamente continuato a ridere, scherzare, come se nulla fosse, quando più volte io gli ho detto che quando magari lo “caccio” non è perché voglio star sola, ma perché magari deve insistere di più e starmi vicino. Insomma, sono successe varie cose a distanza di 2/3 mesi l’una dall’altra che mi hanno fatto perdere la fiducia nei suoi confronti o che meglio, mi hanno fatto trovare in me stessa il mio porto sicuro. Ho sempre dato a lui la possibilità di dimostrare quanto ci tenesse, quanto io potessi fidarmi di lui, ma invece di cogliere questa come una possibilità lui mi diceva che non si sentiva desiderato (non solo sessualmente). E proprio per questa ragione mi ha lasciato, dicendomi che siamo incompatibili probabilmente. Io sono molto arrabbiata, perché con i fatti ho sempre dimostrato di essere li per lui, per noi, perché io ci vedevo un futuro: credo fosse normale non poterlo desiderare normalmente se ogni 2 mesi succedeva un qualcosa per cui io potessi dubitare della persona che avevo di fronte a me. Non dubitavo della sua lealtà, ma del fatto che magari fino in fondo non gli interessasse: se ti manifesto tantissime volte che un certo tuo comportamento mi fa del male, perché rifarlo? Eppure lui continua a dire che io non l’ho fatto sentire desiderato e magari è vero, potevo dire quel ti amo in più, ma per me è surreale pensare che dopo tutte le volte che io sono rimasta lì per noi, lui non capisca che il mio mancato desiderio viene proprio dalle mancanze che lui mi dava.

La ringrazio molto per aver dato voce, nuovamente, alle sue paure e ai suoi dubbi. Sono sicura che gran parte delle donne che leggeranno questa domanda riusciranno a identificarsi e forse a sentirsi maggiormente "autorizzate" a dar voce a loro volta a queste preoccupazioni.
Il percorso psicologico di cui lei parla sicuramente le è stato di grande aiuto per interiorizzare e dare un nome a ciò che la spaventava. Certi traumi però richiedono più tempo di elaborazione e anche se a volte ci si sente "pronti" non c'è niente di male ad avere di nuovo paura, ciò non significa di certo fare passi indietro. Alcune paure e insicurezze date dalla sua precedente relazione sembrerebbero essere ancora vive nel rapporto attuale, il che è più che comprensibile. Il dialogo che lei continua ad avere con il suo compagno è essenziale, anche se apparentemente sembra che non parliate due linguaggi compatibili.
Ognuno ha il suo specifico modo di dimostrare amore e di sentirsi amato e desiderato e non esiste un modo "giusto" o "sbagliato". La chiave è sicuramente trovare un metodo di comunicazione che arrivi anche al suo compagno, cercando di capire le motivazioni che lo portano a sentirsi apprezzato quasi esclusivamente a livello sessuale o con un "ti amo".

Per qualsiasi altro bisogno mi trova qui,
cordialmente
dott.ssa Vigoni Bianca.

Dott.ssa Bianca Vigoni
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