ciao, scrivo qua perché recentemente ho attreversato un momento molto difficile dal quale posso dire

20 risposte
ciao, scrivo qua perché recentemente ho attreversato un momento molto difficile dal quale posso dire di essere finalmente uscita; dopo un evento abbastanza traumatizzante legato al mio ex mi sono venute le ossessioni; in realtà in passato mi erano già venute e il primo episodio risale a quando avevo 8 anni e i miei genitori si erano appena separati, mi erano durate per qualche mese, poi però mi erano “ andate via”, mi sono tornate nuovamente a 11 anni sempre a seguito di un momento abbastanza difficile, e poi circa un anno fa a 18 anni mi sono ritornate, sono andata anche da uno psicologo e le ossessioni sembrerebbero essere riandate via di nuovo, o comunque non mi danno più molto fastidio( in tutti i casi comunque il disagio non era gravissimo, cioè non hanno mai influito significativamente sulla mia vita) , sono qua perché ancora non riesco a capire il motivo per cui le ossessioni a me vanno e vengono a intervalli molto ampi
Gentile utente, un trauma o un momento di crisi possono far emergere diverse risposte difensive nel nostro corpo e nella nostra mente, nel suo caso probabilmente le ossessioni.
Rimango a disposizione, anche online, per una psicoterapia individuale che potrebbe aiutarla a comprendere meglio i suoi meccanismi di difesa e cosa li fa scattare, oltre che avere anche degli strumenti utili per fronteggiarli.
Un caro saluto, Dott.ssa Annastella Garritano

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Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, da ciò che racconta le ossessioni sembrano arrivare in momenti di grande stress emotivo o eventi significativi per lei. Non so nel suo percorso precedente abbiate esplorato esattamente cosa accade quando lei si trova in una situazione di grande "stress emotivo", cosa le passa per la mente in quei momenti, le ossessioni come la aiutano, quale è la ragione sottostante alla loro comparsa. Comprendere l'origine sottostante al sintomo le permetterà di capire come mai nei momenti di grande fatica si ripresenta la sintomatologia. Mi sento comunque di rassicurarla sul fatto che può capitare che alcuni sintomi si risolvano, la sua consapevolezza e la sua grande capacità di auto-osservazione le sarà di grande aiuto in un eventuale nuovo percorso. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

A mio parere devono esserci delle situazioni Trigger che in qualche modo riescono a riattivare alcuni elementi di quel passato che ancora evidentemente non sono stati digeriti dunque le ossessioni rappresenterebbero il sintomo di qualcos’altro che meriterebbe attenzione clinica.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Antonella Boggio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno,
penso di potere affrontare insieme a lei questa problematica.
Mi farebbe piacere incontrarla per un colloquio.
Dott.ssa Eliana Nola
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, grazie per aver qui condiviso
Non ci è chiara la natura delle "ossessioni" da quello che ci descrive: detto questo, la invito a sentire il parere di uno specialista, cosicché possa meglio valutare la natura dei sintomi che lei riporta, oltre che, impostando un percorso psicoterapeutico, possa aiutarla a meglio comprendere quanto le sta già accadendo...
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione, e resto a disposizione, anche online
Cordialmente,
Dr. E. Nola
Dott.ssa Sara Rosaria Mammano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Gazzada Schianno
Gentile utente, la psicoterapia è un percorso al quale attingere nei momenti di stress acuto che fanno riemergere disturbi così fastidiosi, non ci sono età in cui è controindicata, anche se si sono svolti altri progetti in passato. Il risultato deve essere un empowerment (maggiori abilità) su quando chiedere un aiuto specialistico. Spero di esserle stata d'aiuto e porgo cordiali saluti
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Buonasera, che tipo di terapie ha seguito?
Buongiorno, la riflessione che le porto riguarda l'importanza di portare avanti il suo percorso di psicoterapia in modo da acquisire e consolidare delle risorse per far fronte ad eventuali eventi stressanti in futuro. Questo per evitare ulteriori ricadute o almeno imparare a gestirle al meglio. Un caro saluto. SV
Dott. Fabio Romano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Ferrara
Buonasera! Mi chiedevo se gli "eventi traumatizzanti" cui fa riferimento si somigliassero in qualche modo. Il primo episodio associato ai sintomi è la dolorosa separazione di mamma e papà. Le ossessioni "vanno e vengono", come scomodi testimoni di un dolore che non riesce a trovare "parole". Forse e sottolineo forse, il percorso con il/la collega non dovrebbe essere interrotto quando le ossessioni "vanno", ma quando le separazioni faranno meno paura. Buon lavoro
Dott.ssa Isabella Castelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno.
Come lei stessa può avere osservato, le ossessioni arrivano nei momenti particolarmente difficili e stressanti dal punto di vista emotivo. È vero che, nel suo caso, non sono state particolarmente invalidanti, ma il fatto che si ripetano in corrispondenza di particolari momenti fa pensare al fatto che il suo equilibrio personale sicuramente può beneficiare di un intervento di tipo psicoanalitico, grazie al quale sia possibile indagare le paure sottostanti ai sintomi ossessivi, comprenderne il significato ed approfondire, così, la sua conoscenza di se stessa , indispensabile per giungere ad una completa risoluzione della problematica ossessiva.
Rimango a disposizione, eventualmente anche on line.
Dott.ssa Isabella Castelli
Dott. Maurizio Talamoni
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Gent.ma, le ossessioni di cui parla se assumono il carattere di sintomi ossessivi vengono classificati come disturbi d'ansia, i quali possono diminuire o aumentare a seconda che si stia attraversando o meno un periodo caratterizzato da stress. Ci sono forme lievi che non influiscono sulla qualità di vita, altre più significative che richiedono un intervento farmacologico o psicoterapeutico, o entrambe le soluzioni. I sintomi ossessivi di per sé non assumono un significato dal punto puramente clinico, ma è "quello che c'è dietro" che andrebbe affrontato, che riguarda le proprie paure, i traumi, o anche desideri inconsci che non possiamo accettare di avere. Distinti saluti
Dott.ssa Monica D'Ambrosio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
buongiorno
in primis grazie per il suo intervento.
Magari le chiederei di spiegare meglio come sono queste ossessioni, in che momento si manifestano, e lei come reagisce a queste.
Detto ciò credo, dal momento che queste ossessioni emergono in momenti di rottura (fine del rapporto con ex fine del rapporto tra i suoi genitori) quando lei sperimenta situazioni che la portano a vivere ansia, di intraprendere un percorso psicoterapeutico indirizzo cognitivo comportamentale, in quanto le verranno fornite tecniche per fronteggiare l'ansia.
spero di essere stata utile. Distinti saluti
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Dott.ssa Sara D'Avino
Psicologo, Psicoterapeuta
Portici
Gentile Utente, da quello che scrive, sembra che gli episodi in cui le si presentano quelle che lei definisce ossessioni, siano sempre legati a delle situazioni estremamente dure, che le provocano un coinvolgimento emotivo molto forte.
Quello che le accade, cioè tali ossessioni
( delle quali non si evince per bene la natura ) sono una risposta di difesa alle difficoltà che deve affrontare.
E’ come se, per necessità ed in modo inconsapevole, sentendo di non poter gestire ciò che le accade nella vita, spostasse il controllo su pensieri o azioni di cui può essere padrona, che però allo stesso tempo la disturbano e la agitano.
Inoltre, secondo quanto scrive, è possibile che tali episodi insorgano sporadicamente ed a distanza di tempo perché si verificano solo a seguito di particolari eventi che per lei risultano traumatici.
Se desidera approfondire tale argomento resto a disposizione, anche online.
Distinti Saluti.
Dott.ssa Elisa Andreoli
Psicoterapeuta, Psicologo
Carpi
Carissima, si potrebbe dire che il presentarsi delle ossessioni sia proprio un sintomo di stress causato da momenti complicati e delicati. Immagino che dalla sua precedente terapia con il collega abbia ottenuto qualche nuovo strumento per fronteggiare questo sintomo.
Potrebbe ora rivelarsi per Lei utile concettualizzare le sue ossessioni all'interno di un trattamento con EMDR.
Resto a disposizione, un caso saluto
Dott.ssa Anna Maria Demontis
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buonasera, da quello che riporta, si potrebbe pensare a una sua modalità di reazione a periodi di forte stress o che vive come traumatici, lei stessa ha messo a fuoco che non sono costanti ma c'è un aumento esponenziale in alcune fasi della sua vita. Potrebbe approfondire la questione con un professionista e capire in che modo funziona il meccanismo al fine di conoscerlo e fronteggiarlo quando si trova davanti a situazioni di forte impatto emotivo. Resto a disposizione per eventuali approfondimenti e, le auguro una piacevole serata. Dott.ssa Anna Maria Demontis
Dott.ssa Silvia Ragni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, la ricomparsa sistematica di uno stesso tipo di sintomo fa pensare ad una sua modalità di reazione ad eventi stressanti. Come se la sua psiche conoscesse automaticamente quel tipo di risposta ad un evento traumatizzante. Sarebbe interessante capire se lo stress è sempre dello stesso tipo, a partire dal primo. Lei è molto giovane ed è riuscita ad analizzare e contenere comunque questa situazione. Ora giustamente si interroga sulle cause, perchè se il problema non si affronta alla radice, quello alla prima situazione si ripresenta. Consulti senz'altro uno/una psicoterapeuta (non ho capito se ha interrotto o finito il percorso psicologico che faceva), e focalizzi la sua terapia su questo aspetto, vedrà che si aprirà uno scenario più ampio nel quale troverà i nessi.Buon lavoro! Resto a disposizione e la saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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Dott.ssa Michela Testa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cardito
La mente, a volte, gioca brutti scherzi e tende a rimettere in circolo delle dinamiche senza la possibilità di averne un reale controllo. Ci si può sentire davvero sopraffatti e quando le cose migliorano speriamo che siano passate una volta e per tutte. Il ritorno, tuttavia, di alcune questioni, evidenziano come non sia sufficiente nascondere la polvere sotto al tappeto affinchè questa sparisca e ci rende necessario affrontarle con i giusti tempi e soprattutto con il giusto professionista.
Le auguro di avviare una buona psicoterapia e di sentirsi finalmente libera da sè stessa.
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova

Ciao, capisco la sua frustrazione riguardo alla ricomparsa ciclica delle ossessioni e alla difficoltà di comprenderne la causa. La psicoterapia breve strategica potrebbe essere un percorso utile per affrontare la situazione, poiché si concentra sull'identificazione e la modifica dei pensieri e dei comportamenti che alimentano il problema. In questo tipo di terapia, potremmo lavorare insieme per comprendere meglio i trigger specifici che scatenano le sue ossessioni, senza entrare in lunghe analisi del passato. L’obiettivo sarebbe interrompere il ciclo di ritorno delle ossessioni, identificando le dinamiche psicologiche che li innescano, e intervenire in modo concreto per ridurre l'impatto che hanno sulla sua vita. Inoltre, la terapia breve strategica si concentra su soluzioni pratiche che le permettano di recuperare il controllo, rendendo più facile gestire i momenti difficili quando si presentano.
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentile utente, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo soprattutto la frustrazione che deriva dal ricomparire di questi comportamenti ed ideazione ossessiva ad intervalli di vita. Dalle sue parole, si evince che il ritorno della sintomatologia è spesso legata a momenti stressanti o potenzialmente traumatici; per questo motivo, potrebbe essere una modalitò difensiva la sua, che andrebbe esplorata ulteriormente in terapia.
Cordiali saluti
AV
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, quello che descrive è un andamento tipico di molte forme di pensiero ossessivo, che spesso si riattivano in fasi di vulnerabilità emotiva o dopo eventi stressanti o traumatici. La sua storia mostra una chiara connessione tra momenti di rottura o sofferenza relazionale e il ritorno delle ossessioni, come una risposta del sistema emotivo che cerca controllo o protezione.
Anche se in passato le ossessioni non hanno limitato in modo marcato la sua vita, è utile riconoscerle come segnali di un disagio che ha radici profonde. Un lavoro psicoterapeutico continuativo, ad esempio attraverso la mindfulness, può aiutarla a sviluppare una consapevolezza più stabile delle sue emozioni, prevenendo le ricadute e rafforzando le sue risorse interne.
La invito a non sottovalutare questi segnali, anche se ora sono meno intensi. È possibile dare un senso più profondo a questi meccanismi, integrando esperienze del passato e rafforzando il suo equilibrio. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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