Ciao, Ho una preoccupazione ho 20 anni e volevo sapere in caso anche dì attacchi di panico, depressi

15 risposte
Ciao, Ho una preoccupazione ho 20 anni e volevo sapere in caso anche dì attacchi di panico, depressione,ansia gravi gli psicofarmaci io avevo sempre sentito Che servono per debellare al 100% la sintomatologia ma io poi mi sono preoccupato perché Ho sentito mia madre che diceva (i farmaci ti tengono molto più sotto controllo i sintomi " e essendo che anche lei ha sofferto di depressione e li prende lei mi ha detto i "sintomi li sento meno ,li gestisci meglio " e di lì essendo che anche io tendo a fissarmi sulle cose mi sono anche messa a piangere.perche mi era preso il malumore molto,molto brutto e dicevo dentro di me, "allora non esiste via dì uscita per liberarsi del tutto dai sintomi di un disturbo psicologico!!!!" quindi la mia domanda su cui Ero preoccupato Era i farmaci tolgono del tutto i sintomi e la persona torna a fare una vita normale come chi fa chi non ha mai sofferto di qualcosa di psicologico oppure alleviano ma una persona è comunque destinata a fare una vitaccia sempre con qualche sintomo che intralcia la vita in maniera minore? Io preciso che soffro pure di ansia e ci tengo molto al poter riprendere completamente in mano al 100% la mia vita e debellare completamente tutti i sintomi,che senno mi fa pensare che la vita sia un inferno da quando uno inizia a soffrire di qualcosa di psicologico se io sento dire la frase sopra scritta di mia madre. Per debellare del tutto i sintomi al 100% e ritornare a stare alla grande sono necessari solo i psicofarmaci oppure gli psicofarmaci da soli non Fanno miracoli e quindi serve anche la psicoterapia per tornare a fare una vita molto appagante come ogni altro??? Attendo risposte grazie. Auguri
Gentile utente, comprendo la sua preoccupazione. Gli psicofarmaci sono una parte importante del trattamento e vengono impiegati quando i sintomi ansiosi e depressivi sono particolarmente gravi, ingestibili e compromettono la sua quotidianità. Tuttavia, la combinazione di terapia farmacologia e psicoterapia è più efficace rispetto ai soli farmaci che alleviano solo il sintomo manifesto. La psicoterapia ha il vantaggio che le consente di esplorare e affrontare i fattori psicologici, emotivi e relazionali che contribuiscono ai sintomi. La psicoterapia le consente anche di acquisire nuove strategie di coping per affrontare i pensieri negativi, gestire lo stress e affrontare le sfide quotidiane con l'idea di prevenire ricadute nel lungo periodo.
La invito a consultare uno specialista della salute mentale per ottenere una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato. Resto disponibile. Un caro saluto, Sara Magliocca

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera e grazie per la condivisione. I farmaci sono prescritti da uno psichiatra e non vanno assunti alla leggera. Non sempre l'uso di psicofarmaci sono risolutivi. Mi rendo conto che ciascuno di noi ha una storia di vita difficilmente descrivile in poche righe e una risposta approssimativa non Le può essere utile in questo momento. Le consiglierei di darsi la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a comprendere le radici di questi suoi disturbi. Resto a disposizione per qualsiasi informazione o colloquio online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Buonasera! Sembra trasmettere uno stato di profonda preoccupazione, di disperata ricerca di una risposta che offra sollievo. E' comprensibile! Ma si è rivolto a qualcuno che possa occuparsi di Lei? I farmaci funzionano molto bene per alcune cose, ma molto meno per altre. Un percorso psicoterapeutico ben strutturato e di lungo respiro potrebbe aiutarla a vivere in un modo più pieno e genuino. Chiede se sia possibile "debellare del tutto i sintomi al 100% e ritornare a stare alla grande". Guarire è una parola delicata, perché nasconde problemi, pericoli, illusioni. Da una malattia seria della psiche (non sappiamo se è il suo caso) non si guarisce. Allora, a che scopo curarsi? Perché intraprendere un trattamento lungo, impegnativo e costoso? Posso provare a risponderle che se non si guarisce, almeno si cambia, si cresce, si impara a tollerare i propri limiti, ad accettare la propria fragilità. Si diventa più umani, più autentici, più sé stessi. Mi creda, non è poco. Non indugi e in bocca al lupo
Buonasera, penso che sintomi come ansia e depressione siano appunto sintomi, sintomi di qualcosa. Non è un raffreddore che uno prende, un "virus" esterno che non ha a che fare con sé e allora uno prende una medicina e "torna come prima". Credo che se lei si sente in ansia e depressa ci saranno pure dei motivi, consapevoli e inconsapevoli e che questi vadano indagati insieme a un professionista. Credo ci sia stato qualcosa nella sua storia e nella sue relazioni che l'hanno portata nel tempo a sentirsi in un certo modo e che sia importante per lei parlarne, che i farmaci possono essere utili e a volte anche fondamentali, ma che da soli non possono fornire le risposte che attengono a un piano psicologico. Se vuole può scrivermi e le spiegherò meglio il mio punto di vista o contattare un professionista della sua zona, uno psicoterapeuta - consiglio ad orientamento dinamico - per una consultazione. Dott. Alessio Antonucci
Buona sera. Psicofarmaci possono calmare i sintomi ma non debellare le cause per cui se vuole prendere in mano la sua vita al 100% è opportuno affiancare una psicoterapia a maggior ragione se c'è anche un risvolto depressivo oltre che di ansia.

L'approccio cognitivo comportamentale è fra i più efficaci e può essere accelerato dalle pratiche Mindfulness psicosomatica.

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Gentile paziente, grazie per la sua condivisione. Nella vita siamo purtroppo tutti destinati a convivere con parti di noi che non amiamo, ma non per questo siamo destinati ad una vita di dolore o di sofferenza.
Insieme possiamo dare un nuovo nome e una nuova identità a queste sue parti e rendere la sua vita degna di essere vissuta.
Un abbraccio
D.ssa Irene Mugnaini
Buonasera comprendo la sua preoccupazione e il senso di sconforto che prova, soprattutto per la sua giovane età.
La sintomatologia ansioso-depressiva di cui soffre non è incurabile, ma può essere superata associando ai farmaci che assume la psicoterapia. L'utilizzo esclusivo dei farmaci non cura, ma attenua solamente la sintomatologia, che comunque permane. La maggior parte dei disturbi psichiatrici inoltre hanno una componente biologica, psicologica e sociale, questo vuol dire che il farmaco la può aiutare a livello biologico se vi è la presenza di una ereditarietà del disturbo o se i sintomi perdurano da tempo, ma è necessario lavorare anche su altri fronti. Il farmaco è un trampolino per poter avere l'energia per iniziare un percorso di psicoterapia che la aiuti a comprendere l'origine dei suoi problemi e aiutarla nella loro comprensione e risoluzione. Ha una vita davanti e sono certa che ne uscirà più forte e consapevole di se stessa.
Gentile utente,
comprendo la sua preoccupazione e il suo stato d'animo e la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto.
Quello che posso dirle è che gli psicofarmaci sono efficaci il più delle volte se utilizzati in associazione a un percorso di psicoterapia che le permette di approfondire il significato del suo malessere e trovare le strategie migliori per lei per affrontare le difficoltà che sta vivendo. Ogni caso è a sè, il mio consiglio è quindi quello di consultare un/una psicoterapeuta e valutare insieme le modalità più idonee per lei.
Un caro saluto
Dott.ssa Valeria Filippi
Gentile Utente,
posso immaginare la sua preoccupazione; gli psicofarmaci, come hanno scritto molti mie colleghi aiutano sicuramente in situazioni particolarmente difficili e facilitano spesso anche l'esecuzione della psicoterapia. Andando a modificare il funzionamento del sistema nervoso sono preziosi nel moderare i sintomi quando essi risultano troppo acuti e difficilmente gestibili. Dovrebbero tuttavia in molti casi essere intesi non come una terapia cronica, ma bensì come un "ponte" che aiuta a superare un momento particolarmente critico, meglio ancora se coadiuvati dalla psicoterapia. La parte psicoterapeutica del trattamento infatti permette di risolvere alla radice in gran parte dei casi quello che causava i sintomi, consentendo la sospensione graduale (sotto controllo medico e/o psichiatrico a seconda dei casi) dei medesimi e la creazione di una situazione di vita che non porti al ripresentarsi di essi: va infatti detto che spesso i disturbi d'ansia sono l'epifenomeno di una situazione di vita che richiede alcune modifiche (sono quindi spesso un segnale da ascoltare più che un sintomo da eliminare). Alcune classi di farmaci, come le benzodiazepine, possono inoltre provocare dipendenza ed andrebbero quindi utilizzati con criterio e per periodi di tempo possibilmente limitati. La inviterei a contattare un professionista che possa aiutarla ad inquadrare in maniera più precisa i suoi bisogni e a costruire, magari in sinergia con il suo medico curante, un percorso tagliato su misura per le sue necessità.
Cordialmente,
Dott. Giovanni Zanette, Medico Psicoterapeuta
Ciao, è bellissimo l'entusiasmo con cui esprimi la tua domanda. Per essere altrettanto concreto nella mia risposta, ti dirò che farmaci e psicoterapia non sono per forza uno alternativo all'altra. Come giustamente dice tua madre, i farmaci aiutano a gestire i sintomi. D'altra parte, la psicoterapia è un processo di elaborazione (infatti con lo psicologo si parla e parlando si riorganizzano le idee) che porta al centro del problema che crea i sintomi. Nel tuo caso l'ansia e gli attacchi di panico.
Fossi in te non avrei paura, se è necessario, di rivolgermi ad uno psicoterapeuta come me o altri che sono su questa piattaforma e non sentirei che allora "i farmaci non servono a niente".
Tornare a stare "alla grande", come tu dici, è il frutto di un percorso non di una qualsiasi bacchetta magica: farmaci o psicoterapia.
Affidati con fiducia a qualcuno, apriti e prendi l'abitudine di parlare di te. Vedrai che nel giro di non molto tempo le cose saranno già diverse. Se poi in quel periodo servono anche dei farmaci va bene. L'importante è che siano prescritti da uno specialista adeguato e capace di farlo, così saranno di certo dati in modo equilibrato.
Tanti auguri e se vuoi contattami. Possiamo lavorare anche on line
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Ciao, e grazie, innanzitutto, perchè hai il coraggio di "portare fuori" e scrivere quelle che sono le tue preoccupazioni e sensazioni.
I farmaci e la psicoterapia (così come ti hanno scritto anche gli altri psicoterapeuti) possono rappresentare le due modalità attraverso cui affrontare il malessere che descrivi.
Le medicine, prescritte e monitorate dal medico specialista, agiscono sui SINTOMI, il percorso di sostegno psicologico, ti facilita nell'ENTRARE in CONTATTO, prima di tutto, con le TUE RISORSE e CAPACITA':........ SEI LA PROTAGONISTA PRINCIPALE della TUA CRESCITA e SENSO di BENESSERE...... Auguri anche a te e BUONA VITA
Ciao, mi permetto di darti del tu vista la giovane età e di parlarti a cuore aperto, la risposta alla tua domanda in realtà l'hai data tu stessa alla fine del tuo messaggio, i farmaci possono servire a ridurre i sintomi ma, per risolvere le motivazioni psicologiche che stanno alla base dei sintomi, occorre fare un percorso di psicoterapia. Ho molti pazienti della tua età che arrivano da me per attacchi di panico, ansia e depressione e con ciascuno di loro, attraverso la psicoterapia, le tecniche di neurofeedback e biofeedback e alcune sessioni di ipnosi, le questioni che prima sembravano inaffrontabili e difficili, si ridimensionano nel giro di poco tempo, e questo perchè, quando si comincia a parlare con un professionista che sa darti gli strumenti adatti, per affrontare in modo funzionale le questioni che creano turbamento, ciascuno diventa capace, perchè con gli strumenti e le conoscenze giuste si può affrontare qualsiasi compito la vita ci presenti. Ti auguro di riuscire a trovare la persona di fiducia con la quale incominciare questo percorso di crescita personale. Se decidessi che quella persona posso essere io, contattami pure, possiamo lavorare anche online. Un caro saluto. Dott.ssa Francesca Carfora
Salve, comprendo i suoi dubbi e posso dirle che una psicoterapia nel suo caso potrebbe giovarle. Naturalmente gli psicofarmaci sono efficaci ma , se accompagnati da un percorso psicologico, possono aiutare di più. La psicoterapia infatti offre strumenti al paziente per imparare a conoscersi, per comprende le radici del suo vissuto e per trovare risposte e soluzioni , che alla lunga potrebbero anche portare alla sospensione dei farmaci. Naturalmente occorre essere motivati e cercare la persona giusta.
Buongiorno gent. utente, di norma gli psicofarmaci affiancano un lavoro psicoterapeutico. Problemi di ansia o depressione possono avere delle origini profonde e antiche e il lavoro psicoterapeutico in questo può essere di grande aiuto per tornare e lavorare su ciò da cui si sono scatenate; i farmaci in queste fasi possono essere di gran supporto per aiutare la persona che nel presente si sente bloccata e poco funzionale. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Domigno

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