Causa stress da lavoro purtroppo mi è venuta l'ansia resisto a non prendere nessun farmaco all'inizi

25 risposte
Causa stress da lavoro purtroppo mi è venuta l'ansia resisto a non prendere nessun farmaco all'inizio avevo la tachicardia ora è diminuita però ogni tanto ho dei vuoti di memoria e poco appetito infatti ho perso parecchi chili, sono anche andata all'inizio da una psicologa ora ho finito e sto un pochino meglio, devo fare qualcos'altro? Grazie Daniela
Salve Daniela,
Se non l'avesse ancora fatto includerei una visita medica per escludere ogni implicazione fisiologica circa la perdita di peso.
Se lo stress di cui parla è da sovraccarico di lavoro, quindi affaticamento mentale con conseguente perdita di memoria, sarà sufficiente una vacanza, o se non fosse possibile, cerchi di ritagliarsi dei piccoli spazi nella giornata in cui staccare con la solita routine. Può pensare a fare dell'attività fisica, o dedicarsi del tempo per lei per la cura del corpo ad esempio, o uscire con degli amici. La sua psicologa credo sarebbe sempre disponibile se invece sentisse il bisogno di parlare di altre tipologie di problematiche al lavoro, magari relazionali.
Ricordi che il farmaco per gestire l'ansia dovrebbe essere considerato l'ultima spiaggia. Una piccola dose di ansia è normale e bisognerebbe imparare a gestirla da soli, anche tramite tecniche specifiche che la sua psicologa potrebbe insegnarle.
Tanti auguri
Dott.ssa Laura Termini

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Buonasera,
le sue informazioni sono un po' generiche.Si comprende che è stata male e.sembra, che sia migliorata ma,evidentemente,non abbastanza,altrimenti non chiederebbe un consiglio.Sul da farsi,dipende da come sta in questo periodo.Se la sua situazione non dovesse essere soddisfacente dovrebbe riprendere la strada che,forse,troppo precocemente ha interrotta.
Cordialmente
Gentile Signora sulla base delle poche informazioni che condivide sembra che il "pochino meglio" indichi ancora la presenza di un disagio. Pertanto forse potrebbe essere una buona possibilità ricontattare la persona con cui ha lavorato Un cordiale saluto
Salve, sono contento che stia un po’ meglio. Come mai ha interrotto la terapia?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve. Dice che sta un pochino meglio. Ma continua ad avere problemi causati dallo stress e dall'ansia. Forse il percorso psicologico che ha fatto non è ancora concluso, ha bisogno di continuare a lavorare sulle cause dell'ansia e sui vissuti emotivi ad essa collegati. Ne parli con chi l'ha seguita. Escluderei l'uso di farmaci se può continuare a fare il lavoro su di sé. Per la perdita di peso, può essere causato dall'ansia e dallo stress ma ne parli anche col suo medico. Distinti saluti
Gentile Signora, il fatto di averci contattato , mi fa capire che quest' ansia esiste ancora e vorrebbe trovare un modo per "eliminarla". L' ansia è un campanello d'allarme che ci dice che qualcosa non va nel nostro modo di vivere, c'è una dissonanza tra ciò che noi sentiamo di essere e ciò che noi dobbiamo essere per gli altri.Il giudizio altrui ci pesa come un macigno. Per cambiare ci vuole tempo, si affidi ad un professionista, anche se capisco che non sia facile dare fiducia. Un caro saluto
Salve, concordo con i colleghi, se sente la necessità di “fare qualcos’altro” potrebbe ancora esserci un residuo di stress e la conseguente ansia.
Lo stress legato al lavoro ha sempre una ricaduta sulla vita personale e sulla percezione di se, senza sapere in quale direzione è andato il percorso terapeutico è difficile immaginare quali punti abbia affrontato.
C’è anche da dire che l’acquisizione di nuovi strumenti in una prima fase può essere “destabilizzante”, anche il benessere acquisito può essere, in un certo senso, straniante poiché era qualcosa a cui aveva perso l’abitudine, potrebbe avere la necessità di affrontare un lavoro sul mantenimento nel tempo e sull’elaborazione della paura che questa condizione possa esaurirsi.
G.S.
Gentile Daniela, mi dispiace per la sofferenza che ha vissuto in quest'ultimo periodo. Il fatto che lei ravvisi ancora della sintomatologia, seppur in forma più lieve, implica che c'è ancora qualcosa su cui dover lavorare. Ritengo utile consultare il medico per una valutazione fisiologica del disturbo ed anche affidarsi nuovamente allo psicologo per proseguire il percorso iniziato. Un caro saluto, dott.ssa Vecchio
Gentile Daniela, monitori il suo stato e se sente di stare peggio, si rivolga di nuovo al professionista che l’ha seguita.
È normale fare un passo per volta.
Buona fortuna.
Giada Bruni
Gentilissima Daniela, sicuramente approfondirei da un punto di vista medico la perdita di peso..dopodichè, esclusi potenziali coinvolgimenti fisiologici, mi concentrerei su quelli psicologici attraverso un approccio mirato ad una gestione più funzionale dei vissuti ansiosi lavoro correlati.
Un caro saluto
Cara Daniela, se i sintomi sono tornati potrebbe essere utile ricontattare la psicologa con la quale ha effettuato il percorso per valutare assieme se sia il caso di riprendere in mano alcune quesioni. Saluti
Gentile utente, la sua domanda e i sintomi che riferisce fanno presupporre che non stia ancora bene, forse sarebbe il caso di continuare il percorso interrotto approfondendo magari possibili aspetti depressivi.
p.s. se ha un'ansia importante (lo valuti con uno specialista) perché resistere a prendere i farmaci e stare male?
Cordiali saluti Dott.ssa Papi
Buonasera Daniela. Prima di tutto, se ha perso molto peso sarebbe opportuna una visita medica per escludere cause organiche. Per quanto riguarda i sintomi d’ansia, che persistono nonostante un lieve miglioramento, le consiglio di riprendere o iniziare una psicoterapia. A volte può essere difficile affidarsi di nuovo a uno specialista, dopo aver già svolto un percorso, ma è l’unico modo per poter affrontare i sintomi e trovarne un senso.

Salve Daniela, ha pensato di riprendere gli incontri con lo psicologo? Molto spesso si è tentati di chiudere un percorso proprio quando si sta un pochino meglio ma è proprio la terminologia che usa che mi fa pensare che potrebbe non averlo concluso. Il mio invito è quello di regalarsi ancora uno spazio per sé, per riflettere e ascoltare il suo corpo e la sua mente così tanto sotto stress. Le auguro di stare bene
La maggior consapevolezza sulla sua situazione inizialmente può portare benefici che si traducono in una remissione dei sintomi o in un'attenuazione. Poi il terapeuta adotta delle tecniche specifiche che hanno lo scopo di modificare i comportamenti che procurano ancora sofferenza. Quello che ho semplificato in maniera un po' eccessiva mi fa supporre che lei abbia bisogno di concludere il suo percorso. Cordiali saluti Espedito Longo
Gentile Signora, buon pomeriggio inanzitutto.
In merito alle informazioni da lei riportate pare esserci ancora una certa dose di disagio e sofferenza nel suo racconto, indi per cui il mio consiglio è di ricontattare lo specialista con cui aveva già condiviso un precedente percorso per poterci lavorare nuovamente.
saluti
Dott.ssa Viganò
Buona sera, grazie per aver condiviso con noi le sue difficoltà. La sua storia e i suoi vissuti necessiterebbero sicuramente di essere ascoltati in un contesto appropriato in quanto ci sono vari aspetti da approfondire. Attraverso un percorso di psicoterapia avrà la possibilità di conoscersi meglio, di elaborare esperienze e acquisire strategie e competenze utili al fine di fronteggiare le difficoltà. Attraverso una buona alleanza terapeutica, avrà modo di mettersi a nudo con il suo terapeuta per riuscire a mettere in atto un reale cambiamento. Io sono a disposizione anche per consulenze online. Si dia la possibilità di volersi bene, di chiarire il suo vissuto e le situazioni che vive. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, un caro saluto. Dott.ssa Chiara De Battisti
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Buongiorno Daniela,
credo che abbia ancora un po' di strada da fare davanti a sé per raggiungere il benessere. Sia la Sua mente che il Suo corpo glielo stanno dicendo... Credo sarebbe il caso di intraprendere un percorso di psicoterapia il prima possibile.
Le auguro il meglio!
Gentile utente, le informazioni che fornisce sono piuttosto vaghe. Da ciò che scrive comprendo che ha sofferto, è stata male e sembra che ad oggi stia meglio. Al contempo se si trova qui a chiedere consiglio evidentemente il miglioramento di cui parla non è sufficiente in termini di benessere. La invito dunque ad ascoltarsi per comprendere come si sente in questo periodo. Se percepisce di avere ancora bisogno di sostegno dovrebbe riprendere il percorso che magari ha deciso di interrompere troppo precocemente. Un caro saluto, Dott.ssa Tamara Muratore
Gentile utente, dalle sue parole mi sembra di capire che dei miglioramenti ci sono stati, ma forse non sufficienti in termini di benessere, altrimenti non avrebbe scritto su questo portale. Le consiglio di valutare la prosecuzione del percorso psicologico, e parallelamente potrebbe essere utile accertarsi con delle visite che la perdita di peso non sia legata a eventuali fattori organici. Le auguro il meglio! Dott.ssa Paola Trombini
Salve Daniela, lei dice di stare "un pochino meglio", rispetto all'ansia io intendo. A mio parere se "fare qualcos'altro" dipende dalla opinione che lei stessa ha sulla qualità della sua vita. Forse è proprio su questo che potrebbe aver bisogno di un aiuto psicoterapeutico. Perché se è vero che il giudizio può cambiare secondo momenti e circostanze variabili, e, dando per scontato che la vita non è fatta ogni giorno di rose e fiori per nessuno, non è sempre semplice fare un bilancio della propria esistenza in termini di condizione SUFFICIENTEMENTE buona o meno per se stessa. Per raggiungere o migliorare questa consapevolezza bisogna lavorare per conoscersi sotto i diversi aspetti della vita. In ciò un percorso di crescita personale come quello psicoterapeutico potrebbe esserle utile.
Saluti, Dott. Edgardo Sorbo.
Buonasera, immagino che non è facile gestire livelli elevati di ansia. L'ansia è un'emozione che mettiamo in campo per proteggerci dai pericoli esterni (ad esempio se devo attraversare la strada è opportuno che mi sbrigo per non essere investita). Se rispetto questa situazione inizio a provare un'ansia elevata e inizio a inciampare per attraversare, questo comportamento mi espone a un maggior rischio. Ecco, ho colto l'occasione per fare questo esempio per dire che il lavoro terapeutico che applico ai miei pazienti è quello di far sviluppare loro delle strategie da utilizzare in varie situazioni di vita che predispongono a provare un livello di ansia basso-moderato.
Rimango a disposizione
La saluto
Buonasera Daniela,

ho letto quanto ha scritto e credo che sia importante portare il pensiero su che cosa intende lei per "stare meglio". Immagino che quando ha richiesto aiuto si trovasse in una situazione dove il suo malessere era diventato troppo pesante da tollerare. L'ansia ha una funzione adattiva fin quando riesce a farci stare in una condizione di giusta attivazione, poi diviene tossica perché non ci permette più di stare in una condizione di equilibrio. Qualora avesse voglia di riprendere un percorso psicologico sono disponibile. Le auguro una buona ripresa!

Dott. Riccardo Scalcinati
Salve, ha fatto bene ad intraprendere un percorso e potrebbe prendere in considerazione l’idea di contattare di nuovo il professionista che l’ha seguita per poter lavorare sull’aspetto ansioso che sembra influenzare la qualità della sua vita.
Un saluto
Francesca Romani
Salve Daniela, da quando lei scrive sembrerebbe ancora presente una quota di disagio. Le suggerirei di proseguire il lavoro che ha iniziato, che probabilmente l’ha aiutata, ma è stato interrotto troppo precocemente. Tenga presente che un lavoro completo è teso anche alla stabilizzazione della condizione. Saluti. Dott.ssa Barbara Garofalo

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