Buongiorno vorrei un parere su come affrontare una situazione delicata. Sono in contatto da quasi tr

24 risposte
Buongiorno vorrei un parere su come affrontare una situazione delicata. Sono in contatto da quasi tre anni con una persona e si è instaurata una bella amicizia ma tramite messaggistica o vocali perché dopo il lavoro si è trasferito fuori dall’Italia. In questi anni mi ha sempre detto quando torno te lo farò sapere poi quando è effettivamente tornato in Italia, in occasione di un funerale o comunque per breve, l’ho saputo per caso ma non mi ha detto nulla quando gli chiesi come mai non me lo avesse detto mi disse ecco perché preferisco non avere amici. Non ama condividere con gli altri le cose ne sente questo bisogno perché ha fatto un lavoro lungo di psicanalisi che gli ha evoluto la vita so solo il lavoro che fa anche se non entra molto nei dettagli del suo ruolo, ma non il paese in cui vive, mi disse non ama parlare di sé preferisce essere riservato anche con amici stretti e parenti e di accettarlo. Sono sempre io a cercarlo per prima ma non mi pesa molto farlo solo non riesco a capire: su cosa può basarsi una amicizia in cui si sceglie di non condividere nulla della propria vita? Né una foto di dove vive ne cosa ama fare del tempo libero. Mi ha detto stai serena siamo amici quando temevo di diventare estranei per la distanza. Ultimamente gli ho chiesto posso contare comunque sul rivedersi? Mi ha risposto per la prima volta con un vocale dicendo ‘ti assicuro’: “cara ma si ti assicuro che, se scendo, quando torno te lo faccio sapere se c’è un modo.. è che tanto al momento sto lavorando tantissimo e sono sempre qui ora infatti abbia una settimana di eventi dai ti saluto stammi bene take care. “Solo se ti va, sarei curiosa di vedere un breve momento di questi tuoi eventi semplicemente per amicizia e curiosità professionale” “ mi interessa davvero chi sei” “mi fido delle tue scelte lasciandoti la libertà di essere te stesso” gli ho scritto così ma non ha riposto né preso in considerazione il messaggio. Non so se come affrontare al meglio una situazione in cui quando gli scrivo a volte lascia senza risposta i miei messaggi per giorni, come in questo caso. Mi ha detto una volta, a voce, a volte sono proprio in difficoltà a risponderti al telefono - per via del lavoro - ma lo sai che ti stimo, mi raccomando prenditi cura di te. dovrei aspettare che sia lui ora a ricontattarmi se ha davvero il piacere di rivedersi? Mi ha un po’ sorpreso il suo vocale perché era molto più sereno del passato nei miei confronti ma quel ti assicuro posso poi prenderlo come una promessa? Non ama le videochiamate perché lo mettono a disagio, ma come potrei far riemergere l’argomento del rivedersi per avere un contatto diretto e rivederlo di persona? È rimasto un rapporto di sola chat ma si è instaurato un bel dialogo tra noi, almeno su interessi comuni come film o serie, nel corso di questi anni, ma nessuno dei due ama messaggiare in continuazione e la mia conoscenza della sua persona è molto limitata con il rischio poi che non so cosa chiedergli visto tiene la sua vita unicamente per se. Mi sembra ci tenga anche lui a questa amicizia almeno è quello che percepisco nei momenti in cui riesce ad essere presente con la messaggistica dove anche lui chiede di me ma sento tutto molto superficiale inoltre mi manca poter vivere questa persona oltre la chat come con altre amicizie che ho. Neanche lui ama le corrispondenze è una persona molto indipendente che non investe molto nelle relazioni sociali, infatti non ha nemmeno i social. Da quel ti assicuro percepisco la voglia di rivedersi di persona ma il tempo passa e in questi tre anni non so molto del suo “sentire” perché le comunicazioni restano tutte in superficie “oggi è una giornata bellissima anche qui incredibile, ora voglio solo andare a casa riposarmi un po’ e poi torno a lavoro”. Lui sa che cerco di conoscerlo meglio ma a volte sembra scappare da questo mio desiderio però mi definisce sua amica. Come vive i rapporti di amicizia? non amo inseguire o forzare le conversazioni ma spesso per avere risposte mi porta a riscrivere dopo 24 ore messaggi su messaggi mentre se mi faccio sentire con meno frequenza, una volta alla settimana o due, mi risponde poi mostrandosi leggermente meno in chiusura. Quale è il vostro pensiero e consiglio sul far sì che sia anche lui ad aprirsi in questa amicizia? Non abbiamo neanche più conoscenze in comune con altre persone perché ho interrotto i contatti con loro ma sento come se non volesse faccia parte della sua vita pur considerandomi sua amica, se tento di avvicinarmi di più chiedendo il nome del posto in cui vive, come passa il tempo libero o nel caso degli eventi di lavoro, non ho risposte ma solo silenzi.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,

Capisco il suo desiderio di approfondire questa amicizia e di darle una dimensione più concreta al di fuori della chat. Da quello che descrive, questa persona ha un modo molto riservato e distaccato di vivere le relazioni, probabilmente per sua natura o per scelte maturate nel tempo. Il fatto che non condivida dettagli personali e che tenda a mantenere una certa distanza potrebbe essere un suo limite personale, più che un segnale di disinteresse nei suoi confronti.

Un'amicizia, per essere equilibrata, dovrebbe basarsi su uno scambio reciproco e su una condivisione che, seppur rispettando le individualità di ciascuno, permetta ad entrambi di sentirsi coinvolti. Se da parte sua c’è la sensazione di dover sempre essere quella che prende l’iniziativa, insiste per avere risposte e percepisce una comunicazione superficiale, è importante chiedersi se questo rapporto le dia realmente ciò che desidera da un’amicizia.

Inoltre, il "ti assicuro" potrebbe essere più un modo per tranquillizzarla in quel momento che una vera promessa di rivedersi. Se il tempo passa senza che lui prenda l’iniziativa, probabilmente è opportuno ridurre le aspettative e valutare se questa amicizia, così come è impostata, sia in linea con i suoi bisogni emotivi e relazionali.

Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista che possa aiutarla a comprendere meglio questa dinamica e a esplorare come gestire al meglio le sue emozioni e i suoi desideri nelle relazioni.

Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA

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Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera,

Da quello che scrive, sembra che questa amicizia sia costellata di molteplici sfumature di distanza, ma anche di segnali di un interesse che è comunque presente. Mi chiedo, però, quanto di ciò che percepisce come mancanza di apertura sia dovuto a un suo desiderio di approfondire un legame che l’altra persona non è pronta a condividere nel suo modo di essere. È interessante riflettere su cosa significhi per lei il concetto di “amicizia” e come potrebbe adattarlo alle dinamiche di una relazione in cui l’altro ha modalità di interazione diverse dalle sue.
Le chiedo, quindi: cosa succederebbe se lasciasse che il flusso della relazione seguisse il suo corso, senza dover cercare risposte specifiche su di lui, ma ponendosi invece la domanda su cosa sarebbe in grado di apprezzare di questo legame proprio così com’è?
Sono disponibile su consulenza per approfondire.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi
Dott.ssa Alina Mustatea
Psicologo, Psicologo clinico
Pomezia
Gentile utente, il comportamento del tuo amico, come il non condividere aspetti della sua vita o il non rispondere tempestivamente ai messaggi, può riflettere un bisogno di autonomia o di spazi personali molto ampi. Persone come lui, che tendono ad essere molto riservate e indipendenti, spesso non si sentono a proprio agio nell'aprire completamente la propria vita, anche alle persone a cui tengono. È possibile che per lui, l’amicizia si basi su una connessione intellettuale o emotiva che non richiede necessariamente una frequentazione fisica o un'intimità emotiva tradizionale.
Quando una persona è molto riservata, può essere difficile "spingerla" a condividere qualcosa che non vuole, e l'idea di forzare l'intimità potrebbe farla sentire più distante. Potresti trovare più utile fare un passo indietro per permettere che sia lui a fare il prossimo passo, senza sentirti obbligata a cercarlo costantemente. La pazienza e l'accettazione del suo bisogno di spazio potrebbero essere la chiave per mantenere il rispetto reciproco. La relazione che desideri costruire è possibile, ma potrebbe richiedere un tempo e un ritmo che rispetti i suoi limiti emotivi.
Il consiglio che ti darei è di concentrarti sul modo in cui tu ti senti all’interno di questa amicizia. Nonostante la distanza, sembra che tu stia cercando un rapporto che vada oltre la superficialità. Il tuo desiderio di conoscerlo meglio è legittimo, ma anche il suo bisogno di preservare la propria privacy lo è. Se desideri davvero mantenere questo legame, potrebbe essere utile accettare le sue dinamiche senza cercare di cambiarle o forzare un'intimità che potrebbe non esserci mai.
Un caro saluto
Dott.ssa A.Mustatea
Dott.ssa Chiara Quinto
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Questa amicizia sembra essere costruita su una connessione particolare, ma anche su tanti limiti che lui pone in modo molto chiaro.
Lui si definisce tuo amico, ti dice che ti stima e che vuole rivederti, ma nei fatti mantiene una distanza molto marcata, sia emotivamente che fisicamente.
Il punto centrale è: su cosa si basa davvero questa amicizia per te? Sembra che tu senta il bisogno di un contatto più reale e profondo, mentre lui ha impostato il rapporto su regole rigide: non condivide dettagli della sua vita, non vuole videochiamate, non ti dice dove vive, non sempre risponde ai messaggi e decide lui quando essere presente. Potrebbe essere semplicemente una persona molto riservata, che non ama condividere la propria vita con nessuno, oppure potrebbe avere delle difficoltà emotive o relazionali che lo portano a gestire i rapporti a modo suo, mantenendo il controllo e la distanza.
Magari vede il vostro legame come una compagnia occasionale, senza il bisogno di renderlo più concreto. In ogni caso, se un’amicizia è reciproca, non dovrebbe essere sempre uno solo a cercare l’altro.
Se ogni volta sei tu a scrivergli per prima e lui non ti risponde per giorni, forse non ha lo stesso investimento emotivo che hai tu. Le parole hanno valore, ma sono i fatti a dimostrare quanto una persona tenga davvero a noi. Lui dice che vuole rivederti, ma in tre anni non si è mai impegnato concretamente per farlo e questo “ti assicuro” potrebbe essere una promessa sincera o solo un modo per chiudere l’argomento senza troppi problemi.
Devi chiederti se questa relazione ti sta davvero arricchendo o se ti sta solo facendo sentire sempre in attesa di qualcosa che non arriva.
Se decidi di dargli ancora un’opportunità, puoi semplicemente dirgli che ti piacerebbe davvero rivederlo e che speri che, quando tornerà, ti farà sapere per potervi organizzare.
Dott.ssa Dafne Zikos De Santis
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente,
lei riferisce che quando tenta di avvicinarsi di più, questa persona tende a rimanere in silenzio e non desidera "rivelarsi". Forse questi sono segnali che l'altra persona pone dei "confini"?
A mio avviso, capisco che per lei possa essere difficile, sarebbe importante aprirsi maggiormente e chiarire meglio le proprie intenzioni e aspettative.
Per qualsiasi cosa rimango a disposizione,
cordiali saluti,
Dott.ssa Dafne Zikos
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno. Comprendo appieno la sua perplessità e il suo desiderio di approfondire un legame di amicizia che, pur essendo significativo a livello comunicativo, sembra rimanere confinato in una dimensione virtuale e superficiale. La situazione che lei descrive presenta delle dinamiche particolari che meritano una riflessione attenta.
È comprensibile che lei si interroghi sulla natura di un'amicizia in cui una delle due persone sceglie di non condividere aspetti fondamentali della propria vita. L'assenza di condivisione di esperienze, del contesto di vita quotidiana, persino di dettagli apparentemente semplici come il luogo in cui si vive o come si trascorre il tempo libero, rende inevitabilmente difficile la costruzione di una conoscenza profonda e reciproca. L'amicizia, nella sua essenza, si nutre di condivisione, di apertura e di una certa reciprocità nel mostrarsi all'altro.
Le motivazioni che il suo amico adduce, legate a una sua riservatezza e a un percorso di psicoanalisi che lo ha portato a questa modalità relazionale, sono elementi da tenere in considerazione. Tuttavia, è altrettanto importante valutare come queste scelte impattano sulla relazione e sul suo benessere emotivo. Un'amicizia autentica dovrebbe arricchire entrambe le persone coinvolte, offrendo un senso di connessione e comprensione.
Il fatto che sia quasi sempre lei a prendere l'iniziativa nel cercarlo e che le sue richieste di maggiore apertura o di un incontro di persona spesso rimangano senza risposta o vengano eluse, suggerisce uno squilibrio nella dinamica relazionale. Sebbene lei affermi che non le pesi molto cercarlo, è naturale che si interroghi sul desiderio reciproco di mantenere e approfondire questo legame.
La sua curiosità riguardo agli eventi lavorativi del suo amico e il suo desiderio di conoscerlo meglio sono assolutamente legittimi in un contesto amicale. Il fatto che queste richieste vengano ignorate o non considerate può generare in lei un senso di esclusione e di non importanza.
Il "ti assicuro" espresso nel vocale potrebbe rappresentare un tentativo sincero da parte del suo amico di rassicurarla sul suo desiderio di rivedervi. Tuttavia, le parole, se non seguite da azioni concrete, rischiano di rimanere tali. L'assenza di risposte ai suoi messaggi successivi e la difficoltà nel fissare un incontro di persona sollevano legittimi dubbi sulla concretezza di questa promessa.
Riguardo al suo interrogativo su come affrontare al meglio questa situazione, credo sia importante considerare alcuni aspetti. Innanzitutto, lei ha il diritto di esprimere i suoi bisogni e i suoi desideri all'interno di questa amicizia. Potrebbe essere utile, in un momento in cui la comunicazione sembra più aperta, esprimere in modo calmo e non accusatorio come si sente di fronte a questa dinamica relazionale, sottolineando il suo desiderio di una maggiore connessione e di un incontro di persona.
Tuttavia, è altrettanto importante accettare che ogni persona ha il proprio modo di vivere le relazioni e i propri tempi. Se il suo amico manifesta una forte resistenza all'apertura e alla condivisione, nonostante le sue richieste, potrebbe essere necessario accettare i limiti di questa amicizia, per quanto possa essere difficile.
Invece di focalizzarsi eccessivamente sul cercare di farlo aprire, forse potrebbe essere più utile concentrarsi sul suo benessere e sui suoi bisogni relazionali. Si chieda se questa amicizia, così come si sta sviluppando, la soddisfa pienamente e se le offre il sostegno e la reciprocità che lei desidera da un legame amicale.
Non amo la dinamica dell'inseguimento nelle relazioni. Se lei si ritrova spesso a dover sollecitare risposte e a sentirsi ignorata, questo può generare frustrazione e minare la sua autostima. Il fatto che risponda con maggiore apertura quando lei si fa sentire con meno frequenza potrebbe indicare un suo bisogno di spazio e di non sentirsi pressato.
Il mio consiglio è di continuare a mantenere un contatto sporadico, rispettando i tempi e i modi comunicativi del suo amico, ma senza rinunciare a esprimere, in momenti opportuni, il suo desiderio di un incontro di persona. Tuttavia, parallelamente, la incoraggio a investire energie in relazioni che le offrono maggiore reciprocità, apertura e la possibilità di una conoscenza più profonda e appagante.
È possibile che questa amicizia rimanga confinata a questo livello di interazione, data la marcata riservatezza del suo amico e la sua apparente difficoltà a investire in relazioni sociali più strette. Accettare questa realtà, per quanto possa essere doloroso, potrebbe aiutarla a gestire meglio le sue aspettative e a preservare il suo benessere emotivo.
Ricordi, un'amicizia vera si basa sulla libertà di essere se stessi, ma anche sulla volontà di incontrarsi e di condividere, seppur nel rispetto dei propri limiti individuali. Se uno dei due aspetti manca in modo significativo, la relazione rischia di rimanere incompleta e insoddisfacente.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, comprendo quanto questa situazione possa generare in lei confusione, frustrazione e un senso di incertezza. Da quello che racconta, sembra che lei tenga molto a questa amicizia e che desideri un contatto più autentico e profondo, mentre la persona con cui è in relazione mantiene una distanza emotiva e pratica che rende difficile costruire un legame più significativo. Ciò che emerge è una differenza di bisogni e aspettative: lei vorrebbe una connessione più diretta, fatta di condivisione e reciprocità, mentre lui sembra orientato a mantenere un confine netto tra sé e gli altri, proteggendo la propria privacy e il proprio spazio personale. Il fatto che lui non condivida dettagli della sua vita, che sia molto selettivo nel rispondere e che le sue comunicazioni siano spesso generiche o sporadiche, indica che probabilmente ha una modalità relazionale molto riservata e forse anche evitante. Non necessariamente questo significa che non le voglia bene o che non consideri il vostro legame importante, ma il suo modo di vivere le relazioni è diverso dal suo. La difficoltà principale sta proprio in questo: lei ha bisogno di sentirsi coinvolta, di avere segnali concreti di attenzione e vicinanza, mentre lui sembra essere a suo agio in un rapporto meno intenso e più distaccato. Il rischio è che, nella speranza di ottenere più vicinanza, lei si trovi a investire molte energie nel cercare conferme, rincorrendo risposte e interpretando ogni piccolo segnale (come il "ti assicuro") come una promessa che poi rischia di non essere mantenuta. Questo la porta a sentirsi in bilico tra momenti di speranza e momenti di frustrazione, oscillando tra il desiderio di avvicinarsi e la paura di essere respinta o ignorata. Forse potrebbe essere utile chiedersi: fino a che punto questa amicizia le dà benessere? Si sente valorizzata in questo rapporto o più spesso si sente in attesa, incerta su cosa aspettarsi? È importante che anche lei riconosca i suoi bisogni e valuti se questa relazione, così com'è, le permette di sentirsi apprezzata e accolta o se invece la porta a mettere in secondo piano se stessa pur di mantenere il legame. Non si tratta di inseguire o forzare le cose, ma di osservare i fatti con lucidità. Se questa persona fosse interessata a un contatto più diretto, probabilmente non sarebbe necessario scrivergli più volte per ottenere una risposta, né aspettare lunghi periodi prima di un incontro che viene continuamente rimandato. Forse la domanda che potrebbe porsi non è tanto "come posso far sì che lui si apra di più?", ma "quanto sono disposta ad accettare questo tipo di amicizia per come è ora, senza aspettarmi che cambi?". A volte, quando ci troviamo a investire tanto per mantenere una relazione, può essere utile fermarsi e chiedersi se stiamo ricevendo lo stesso tipo di energia in cambio. Se decide di continuare questa amicizia, potrebbe essere utile ridurre le aspettative su un cambiamento da parte sua e provare ad accettarlo per quello che è, senza sforzarsi troppo di avvicinarlo o di ottenere risposte più profonde di quelle che è disposto a dare. Allo stesso tempo, potrebbe essere utile prendersi uno spazio per riflettere su cosa la fa sentire realmente appagata nelle relazioni e su quali siano i rapporti che la fanno sentire vista e considerata per ciò che è. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Salve,

credo non sia la prima volta che scrive sul portale. Si affidi ad uno specialista, un percorso di sostegno psicologico la aiuterà a comprendere meglio il significato di questo rapporto. Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto, ricevo anche on-line. Cordiali Saluti Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Marina Corazzi
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Roma
Buongiorno, possono esistere amicizie a distanza, ma è necessaria comunque una condivisione, un supporto,una intimità affettiva, una vicinanza che dall'altra non è presente.
Penso sia necessario interrogarsi come mai è così necessario per lei continuare un rapporto che non sta soddisfando i suoi bisogni.
Ricentrarsi su se stessa e lavorare su quello che ha a disposizione potrebbe essere un inizio.
Grazie resto a disposizione
Dott.ssa Marina Corazzi
Dott.ssa Alessandra Motta
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Questa situazione riflette una dinamica dove l'altro non si apre o non concretizza, e tu resti in attesa. La chiave è smettere di inseguire e concentrarti su ciò che ti fa stare bene. Se l’incontro è importante per te, chiedilo in modo diretto e senza forzare. Ma se continui a ricevere risposte evasive o non soddisfacenti, è il momento di riflettere se questa amicizia ti arricchisce davvero. Non dipendere dalle promesse non mantenute e non perdere tempo in attese che non portano a nulla.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno,
Capisco che ti senti confusa e frustrata dalla dinamica che si è venuta a creare in questa amicizia. La situazione che descrivi sembra evidenziare una discrepanza tra il desiderio di un maggiore coinvolgimento emotivo e la volontà del tuo amico di mantenere una distanza emotiva e fisica. Questo tipo di dinamiche sono piuttosto comuni, specialmente quando una persona tende a mantenere la propria privacy e riservatezza come modo di protezione o semplicemente come una modalità relazionale.
Dal tuo racconto, emerge che lui sembra aver chiarito il suo approccio alle relazioni, ovvero una forte preferenza per la riservatezza e la separazione tra la sua vita privata e quella degli altri. Sebbene ti consideri sua amica, non sembra intenzionato a condividere con te o con altri molti dettagli intimi della sua vita, come il luogo dove vive o come trascorre il tempo libero. Questo potrebbe derivare da un suo stile di vita molto indipendente, che non implica necessariamente un interesse minore nei tuoi confronti, ma piuttosto una difficoltà nel mettere in gioco parti di sé in maniera più vulnerabile. Potrebbe anche esserci una componente emotiva legata alla sua esperienza passata, magari legata a eventi che lo hanno spinto a preferire una certa distanza nelle relazioni.
Quando ti dice "ti assicuro" sembra cercare di rassicurarti riguardo al fatto che ti considera una persona importante, ma nello stesso tempo, potrebbe anche sentirsi sopraffatto dalla tua richiesta di un contatto più diretto e profondo. La sua risposta potrebbe essere stata un modo per non creare false aspettative, dato che non è disposto, almeno per il momento, a superare la barriera della sua riservatezza.
Riguardo alla tua domanda su come affrontare la situazione, credo che la chiave risieda nel rispettare il suo bisogno di spazio, pur cercando di mantenere un equilibrio. È importante che tu possa esprimere i tuoi desideri e sentimenti, ma anche che tu tenga conto dei suoi limiti. In una relazione, anche amicale, la reciprocità e il rispetto per i confini dell’altro sono essenziali. Se ti sembra che la comunicazione sia unilaterale e che tu stia investendo più emotivamente di quanto non stia facendo lui, potrebbe essere utile riflettere su quanto tu sia disposta ad accettare una relazione che non offre la stessa profondità emotiva che speri.
Puoi cercare di avvicinarti a lui, ma senza forzare il processo. Ad esempio, potresti continuare a fare piccoli passi, come suggerire di vedervi senza mettergli troppo pressione, mostrando comprensione per il suo bisogno di spazio. Se percepisci che, a causa della sua riservatezza, questa dinamica sta creando un disequilibrio, potresti anche chiederti se questa amicizia ti soddisfa pienamente o se ti stai adattando troppo ai suoi bisogni, a discapito dei tuoi.
In sintesi, il mio consiglio è di non forzare la situazione, ma di osservare se nel tempo ci sono segnali che lui stia diventando più aperto, pur rispettando i suoi ritmi. Se dovessi percepire che la distanza diventa insostenibile o che non c'è un reale impegno reciproco, potrebbe essere utile riflettere su quanto questa relazione ti stia arricchendo.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi dispiace molto per la situazione che descrivo poichè capisco quanto questa situazione possa avere un impatto sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa aiutarla soprattutto a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa essere utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott. FDL
Dott.ssa Melissa Marchionni
Psicologo, Psicologo clinico
Colleverde
Buongiorno, a sapere quando tiene a questa amicizia può essere solo lui. Non esistono cose giuste o sbagliate da fare nei rapporti. Esistono però rapporti più impegnativi da mantenere e bisogna aver presente quanto si pensa di poter sacrificare se stessi e scendere a compromessi senza però sentirsi ripagati. Può essere molto difficile viversi così un rapporto. Le auguro che questo rapporto possa divenire più spontaneo, un saluto
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Gentile Utente,
da come scrive pare essere una situazione a cui tiene; se valuta di Suo interesse potrebbe essere utile un confronto in cui approfondire (attesa, desideri, vissuti, atteggiamenti ecc).

Premesso questo, generalmente, mi figuro le relazioni come una camminata: ognuno percorre il propri passi condividendo lo stesso percorso. A volte sono lunghe camminate a volte brevi, a volte intense e faticose altre più spensierate ecc.
Questo perchè, cosi come le camminate, anche i rapporti si coltivano in due. Non tanto nei termini assoluti del 50%, ma nell'ingaggio.
Mi chiedo se la Sua sensazione sia quella di un coinvolgimento dell'altro (che rispecchi il Suo) anche in questa situazione. Detto ciò può valutare differenti approcci tra cui ad es. accettare una relazione in cui Lei si attiva (senza attendersi però lo stesso), oppure chiudere, oppure investire in contatti (es. sms) leggeri-occasionali.
Questo perchè non credo si possa "forzare" l'altro (indipendentemente dai nostri desideri) a comportarsi diversamente da ciò che conferma fare, ma possiamo scegliere come approcciarci e modificarlo se occorre.
Spero queste righe possano esserLe di supporto.
Un saluto
Dott.ssa Federica Giudice
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Da quello che racconti, questa amicizia sembra sbilanciata: tu investi molte energie nel conoscerlo e nel mantenere il contatto, mentre lui mantiene una forte riservatezza e distanza emotiva. Il suo “ti assicuro” potrebbe essere un segnale di apertura, ma nei fatti continua a non condividere quasi nulla della sua vita.
Un ascolto magari psicologico potrebbe aiutarti a riflettere su cosa ti spinge a voler mantenere questo legame, su come vivi le relazioni e sui tuoi bisogni emotivi, soprattutto perché questo rapporto sembra crearti frustrazione e incertezza. Potresti chiederti: questa amicizia mi arricchisce davvero o mi fa sentire costantemente in attesa di qualcosa che non arriva?
Se desideri maggiore reciprocità, prova a ridurre l’iniziativa e osserva se sarà lui a cercarti. Se non lo fa, potrebbe essere il momento di accettare che questo rapporto ha dei limiti che lui non vuole superare. Non forzare l’apertura di qualcuno che non vuole aprirsi: meriti amicizie più bilanciate e soddisfacenti!
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, forse sarebbe più utile chiedersi cosa è per lei l'amicizia, quali sentimenti ed emozioni prova quando lui si chiude? Mi sembra che lei lo cerchi e lui metta dei muri. Un gioco di "rincorsa" che poco ha a che fare con una relazione reciproca. Siccome non si possono cambiare le persone ma si può cambiare il modo di valutare le situazioni, penso che sia per lei un'opportunità di crescita e forse di affrontare tematiche più profonde che la incastrano in una dinamica di aspettativa perenne. Le suggerisco di fare chiarezza, magari anche con l'aiuto di un professionista.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Ambra Bottari
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capisco quanto questa situazione possa generarti dubbi e frustrazione. Da quello che racconti, questa persona sembra avere un approccio molto riservato e distante nelle relazioni, forse per natura o per il percorso personale che ha intrapreso. Il suo modo di vivere l’amicizia potrebbe essere diverso dal tuo: per lui potrebbe bastare una connessione saltuaria e superficiale, mentre tu senti il bisogno di una maggiore condivisione e reciprocità.

Il rischio è che, nel tentativo di conoscerlo meglio e di avvicinarti, tu finisca per investire molto più di lui, aspettandoti un coinvolgimento che forse non può o non vuole darti. Il suo *"ti assicuro"* può essere stato un modo per rassicurarti nel momento, ma non necessariamente una promessa concreta.

Il consiglio è ascoltare ciò che i suoi comportamenti ti comunicano, più che le sue parole. Se non prende mai l’iniziativa, se evita di condividere aspetti di sé, forse sta già mostrando i suoi limiti in questa amicizia. Prova a chiederti: questa dinamica ti fa sentire bene? Ti arricchisce o ti lascia più domande che risposte?

Forzare una maggiore apertura potrebbe portare solo a ulteriore distanza. Piuttosto, lascia più spazio e osserva cosa accade: se davvero tiene a questa amicizia, sarà lui a cercarti. Se invece il rapporto resta sempre squilibrato, forse è il momento di ridimensionare le tue aspettative per proteggere il tuo benessere emotivo.
Partendo dal presupposto che ognuno di noi ha modalità proprie di gestire le relazioni, vorrei chiederle: come mai lei è così interessata a questo rapporto? Cosa rappresenta per lei questa persona? Le capita spesso di rincorrere e sentirsi lasciata indietro? Mi sembra che questa richiesta parli molto più di lei che di questa persona.
Dott.ssa Sara Dassiè
Psicologo, Psicologo clinico
Codognè
Gentile utente, da quello che racconta, sembra che questa amicizia le stia creando una serie di dubbi e frustrazioni, perché da un lato sente un legame e un dialogo che durano nel tempo, ma dall’altro percepisce una distanza che l’altra persona sembra voler mantenere rigidamente.

Il punto centrale qui è capire su cosa si basa davvero questa amicizia e se la soddisfa per come è attualmente. Lei desidera maggiore vicinanza, condivisione e la possibilità di incontrarsi di persona, mentre lui sembra mantenere una modalità relazionale molto riservata, selettiva e improntata alla distanza.

Ci sono persone che vivono i rapporti in modo molto indipendente, senza bisogno di un contatto frequente o di condividere dettagli della propria vita. Questo non significa che non le considerino amicizie, ma che il loro modo di viverle è diverso da quello che lei potrebbe desiderare. Il problema nasce se questo modo di relazionarsi non è in linea con il suo bisogno emotivo.

Forzare una maggiore apertura o insistere perché sia lui a ricontattarla potrebbe portarla a sentirsi ancora più frustrata, perché sembra che questa persona stabilisca delle regole precise su cosa è disposto a condividere e cosa no.
Potrebbe quindi essere utile chiedersi: quanto mi sento appagata da questo tipo di amicizia? Se il suo desiderio è quello di un rapporto più coinvolgente e reciproco, ma vede che questa persona non è disposta a cambiare il proprio approccio, potrebbe valutare quanto valga la pena investire ulteriormente.

Dal suo racconto emerge anche il rischio di rimanere in una dinamica dove è lei a doversi sempre adattare e a cercare di ottenere qualcosa in più, mentre lui rimane sulla sua posizione. Se questa dinamica la fa soffrire o la fa sentire in una posizione di continua attesa, forse potrebbe provare a spostare l’attenzione su relazioni più equilibrate, dove ci sia una condivisione più spontanea e reciproca.

Resto a disposizione,
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Dassiè
Dott. Giovanni Paolo Mangano
Psicologo, Psicologo clinico
Misterbianco
Gentilissima,
comprendo che la situazione che sta vivendo sia complessa e carica di incertezze. La riservatezza della persona con cui è in contatto potrebbe derivare da una sua necessità di protezione emotiva, che può essere il frutto di esperienze passate o di un lavoro su se stesso. È importante rispettare i suoi limiti, ma allo stesso tempo riflettere su quanto questa amicizia soddisfi le sue esigenze emotive.

Il suo “ti assicuro” potrebbe indicare una volontà di mantenere il contatto, anche se non accompagnata da un impegno concreto. Tuttavia, la mancanza di condivisione e la comunicazione superficiale potrebbero essere segni di una distanza emotiva che potrebbe non cambiare facilmente. La pazienza è importante, ma anche il riconoscimento delle proprie esigenze è fondamentale. Se la situazione non evolve, potrebbe essere necessario rivalutare se questa amicizia è davvero soddisfacente per Lei.
Cordialmente
Dott. Giovanni P. Mangano
Dott.ssa Veronica Gandolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Carpi
Buongiorno
Le persone vivono in modo differente le proprie esigenze di mantenere contatti, alcuni preferiscono sentirsi e vedersi regolarmente, altri meno. Il modo di coltivare i rapporti di amicizia è molto soggettivo e può succedere di non essere compatibili: in questi casi, sta a noi decidere come gestire la situazione in base a ciò che ci può far stare meglio. Considera il fatto che a volte i "silenzi" e le "non risposte" sono in realtà delle risposte, a volte molto più decisive delle parole effettive, soprattutto quando c'è della distanza. Probabilmente è abituato a sentire poco le sue amicizie e a non sentire il bisogno di vederle spesso, e trovandosi bene nel suo modo di agire non ha intenzione di comportarsi in maniera diversa. Detto questo, mi sembra di percepire da parte tua un interesse ad approfondire una conoscenza: messaggi tu per prima, cerchi di portare avanti la conversazione, gli riscrivi anche se sei stata tu a messaggiare per ultima ecc. Forse questo stesso interesse e impegno non viene corrisposto dall'altra parte e per questo ti senti incerta riguardo le sue intenzioni. Forse in questo momento lui non ha intenzione di approfondire la conoscenza, perchè per lui è abbastanza quello che già avete. A volte, dalle persone ci aspettiamo di più di quello che effettivamente ci possono dare in quel momento, e non ci rendiamo conto che stiamo chiedendo di più di quello che loro sono disposte a dare.
Buon pomeriggio,

Nel suo racconto emerge un desiderio genuino e profondo di connessione autentica. Comprendo quanto sia importante per lei costruire una relazione di amicizia che vada oltre la superficie, basata sulla condivisione, sulla reciprocità e sulla presenza anche a distanza. Tuttavia, riconosco che quest'amicizia le offre qualcosa, ma non tutto ciò che cerca. Le vengono lasciate affermazioni gentili, ma anche lunghi silenzi; piccoli momenti di apertura, ma anche di chiusura; parole che suonano accoglienti, ma che non sembrano impegnarsi realmente in una volontà di costruire qualcosa di più solido.

Lui la definisce “amica”, ma mi chiedo quale significato possa attribuire a questo termine. Per lui, potrebbe significare affetto e stima, senza impegno o coinvolgimento, senza necessità di apertura. Dall'altra parte, per lei, essere amici implica esserci l’uno per l’altro, conoscersi e condividere.

La incoraggio a prendere atto di ciò che lui le sta mostrando, piuttosto che di ciò che Lei spera possa diventare. Se, dopo tre anni, questa persona non ha mai voluto includerla nella sua vita reale, potrebbe essere difficile aspettarsi un cambiamento significativo ora.

In sintesi, ciò che sta vivendo è un rapporto affettivo sbilanciato, emotivamente ambiguo e potenzialmente logorante. Non è tossico, ma non risulta nemmeno nutriente. È un legame in sospeso, caratterizzato da parole non dette, informazioni non condivise e promesse non mantenute. Le consiglio di rifocalizzare la sua attenzione su relazioni in cui si senta riconosciuta, accolta e vista.

Cordiali Saluti
Dott.ssa Sharon Panizza
Gentilissima,
non mi è chiaro il suo bisogno. Vorrebbe che fosse lui a cercarla?
Ma lui, in tre anni, ha esplicitamente ed implicitamente detto che non è il "suo" (di lui) bisogno quello di incrementare la relazione. Ci sarebbe, cioè, una asimmetria di bisogni!
Per me è chiaro che lui non è la persona capace di dare risposte positive al bisogno di relazionalità che (giustamente) reclama.
Questa relazione va vissuta per quello che è: superficiale (è un aggettivo suo), riservata, distante.
Dott.ssa Alessandra Barcella
Psicologo, Psicologo clinico
Gorlago
Capisco la complessità della situazione e quanto desideri un contatto più autentico. Da quanto descrive, lui vive l’amicizia in modo molto riservato e indipendente: per lui la connessione sembra basarsi su dialoghi superficiali ma costanti, senza condividere dettagli personali. Il “ti assicuro” indica probabilmente una volontà di incontrarLa se possibile, ma non può essere interpretato come una promessa vincolante, soprattutto considerando il suo stile di vita e il lavoro intenso.
Il consiglio più utile è rispettare i suoi tempi e limiti, evitando di inseguirlo o forzare risposte. Può continuare a inviare messaggi quando lo sente, ma senza sentirsi obbligata a ottenere aperture o dettagli che non vuole condividere. Se vuole rivederlo, può proporre in modo chiaro e semplice un incontro concreto, accettando qualsiasi risposta senza insistere.
Se desidera, posso offrirLe un supporto per gestire questa amicizia e per elaborare i Suoi bisogni e confini emotivi in modo più sicuro e sereno.

Un caro saluto
Dott.ssa Barcella

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