buongiorno vorrei chiedere come mantenere la motivazione costante ed essere sempre energica per il r
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buongiorno vorrei chiedere come mantenere la motivazione costante ed essere sempre energica per il raggiungimento degli obiettivi
Buongiorno,
il punto non è tanto riuscire a essere sempre motivati ed energici, perché la motivazione non è costante per natura e tende a oscillare nel tempo.
Più che cercare di mantenerla sempre alta, è spesso più utile imparare come restare in contatto con i propri obiettivi anche nei momenti di calo, senza colpevolizzarsi. La motivazione risente delle energie fisiche ed emotive, dei ritmi di vita e del significato personale che un obiettivo ha per ciascuno.
Può aiutare:
- chiarire il perché un obiettivo è importante per lei;
- puntare su piccoli passi sostenibili, più che su grandi slanci;
- accettare i momenti di stanchezza come parte del percorso;
- prendersi cura delle proprie energie di base (riposo, equilibrio, carichi realistici).
Spesso il lavoro più importante non è spingersi di più, ma imparare a sostenersi quando la spinta manca. Questo può essere approfondito in modo personalizzato.
Un caro saluto!
Dott.ssa Cinzia Pirrotta
il punto non è tanto riuscire a essere sempre motivati ed energici, perché la motivazione non è costante per natura e tende a oscillare nel tempo.
Più che cercare di mantenerla sempre alta, è spesso più utile imparare come restare in contatto con i propri obiettivi anche nei momenti di calo, senza colpevolizzarsi. La motivazione risente delle energie fisiche ed emotive, dei ritmi di vita e del significato personale che un obiettivo ha per ciascuno.
Può aiutare:
- chiarire il perché un obiettivo è importante per lei;
- puntare su piccoli passi sostenibili, più che su grandi slanci;
- accettare i momenti di stanchezza come parte del percorso;
- prendersi cura delle proprie energie di base (riposo, equilibrio, carichi realistici).
Spesso il lavoro più importante non è spingersi di più, ma imparare a sostenersi quando la spinta manca. Questo può essere approfondito in modo personalizzato.
Un caro saluto!
Dott.ssa Cinzia Pirrotta
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Salve, è una domanda interessante: quali sono i suoi obiettivi? Esiste un obiettivo tale da giustificare motivazione ed energia inesauribili? Ne conosco solo uno, personalmente, ed è l'evoluzione interiore.
Lei a cosa si riferisce?
Un cordiale saluto
Lei a cosa si riferisce?
Un cordiale saluto
Salve,
è una domanda molto frequente e importante. È utile sapere che motivazione ed energia non sono costanti per natura: oscillano e dipendono da fattori emotivi, cognitivi e fisici. Per questo, più che “essere sempre motivati”, è più realistico lavorare su obiettivi chiari, sostenibili e ben strutturati, affiancandoli a routine e abitudini che non richiedano ogni giorno un grande sforzo di volontà. Può aiutare:
- suddividere gli obiettivi in passi piccoli e concreti;
- dare spazio al recupero e al riposo, che sono parte della produttività;
- distinguere tra ciò che è davvero importante e ciò che è solo urgente;
- osservare eventuali blocchi emotivi (ansia, perfezionismo, paura di fallire) che possono ridurre energia e motivazione.
Un percorso psicologico può essere utile proprio per comprendere cosa sostiene o ostacola la motivazione personale, e per costruire strategie su misura, più efficaci e durature.
Un caro saluto.
Dr.ssa Tiziana Guidi
è una domanda molto frequente e importante. È utile sapere che motivazione ed energia non sono costanti per natura: oscillano e dipendono da fattori emotivi, cognitivi e fisici. Per questo, più che “essere sempre motivati”, è più realistico lavorare su obiettivi chiari, sostenibili e ben strutturati, affiancandoli a routine e abitudini che non richiedano ogni giorno un grande sforzo di volontà. Può aiutare:
- suddividere gli obiettivi in passi piccoli e concreti;
- dare spazio al recupero e al riposo, che sono parte della produttività;
- distinguere tra ciò che è davvero importante e ciò che è solo urgente;
- osservare eventuali blocchi emotivi (ansia, perfezionismo, paura di fallire) che possono ridurre energia e motivazione.
Un percorso psicologico può essere utile proprio per comprendere cosa sostiene o ostacola la motivazione personale, e per costruire strategie su misura, più efficaci e durature.
Un caro saluto.
Dr.ssa Tiziana Guidi
Buona sera caro utente, la motivazione non è qualcosa di sterile e asettico, è spinta e ha il suo propellente nelle emozioni e passioni, altrimenti non può durare per definizione, non può essere mantenuta in vita "artificialmente" per un qualche senso del dovere o per qualche costrizione esterna. Se mi scriverà potremo parlarne insieme.
Buongiorno,
mantenere una motivazione costante e sentirsi energici nel perseguire i propri obiettivi è un desiderio molto comune, ma è importante sapere che la motivazione non è uno stato fisso: tende naturalmente a oscillare nel tempo.
Alcuni aspetti che possono aiutare sono:
Obiettivi chiari e realistici: definire traguardi specifici, raggiungibili e suddivisi in piccoli passi aumenta il senso di efficacia e riduce la frustrazione.
Connessione con il “perché”: ricordarsi il significato personale di ciò che si vuole ottenere aiuta a mantenere l’impegno anche nei momenti di calo.
Routine e disciplina: affidarsi solo alla motivazione può essere rischioso; creare abitudini stabili permette di andare avanti anche quando l’entusiasmo diminuisce.
Gestione delle energie: sonno, alimentazione, attività fisica e pause adeguate sono fondamentali per sostenere l’energia mentale ed emotiva.
Auto-compassione: accettare i momenti di stanchezza o difficoltà senza giudicarsi evita blocchi e rinunce premature.
Se però la fatica, la perdita di motivazione o la mancanza di energia sono persistenti, possono essere il segnale di dinamiche emotive più profonde, come stress, ansia, burnout o difficoltà nella definizione degli obiettivi stessi. In questi casi è consigliabile approfondire la situazione con uno specialista, che possa aiutare a comprendere cosa ostacola la motivazione e a costruire strategie personalizzate ed efficaci.
Un cordiale saluto,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
mantenere una motivazione costante e sentirsi energici nel perseguire i propri obiettivi è un desiderio molto comune, ma è importante sapere che la motivazione non è uno stato fisso: tende naturalmente a oscillare nel tempo.
Alcuni aspetti che possono aiutare sono:
Obiettivi chiari e realistici: definire traguardi specifici, raggiungibili e suddivisi in piccoli passi aumenta il senso di efficacia e riduce la frustrazione.
Connessione con il “perché”: ricordarsi il significato personale di ciò che si vuole ottenere aiuta a mantenere l’impegno anche nei momenti di calo.
Routine e disciplina: affidarsi solo alla motivazione può essere rischioso; creare abitudini stabili permette di andare avanti anche quando l’entusiasmo diminuisce.
Gestione delle energie: sonno, alimentazione, attività fisica e pause adeguate sono fondamentali per sostenere l’energia mentale ed emotiva.
Auto-compassione: accettare i momenti di stanchezza o difficoltà senza giudicarsi evita blocchi e rinunce premature.
Se però la fatica, la perdita di motivazione o la mancanza di energia sono persistenti, possono essere il segnale di dinamiche emotive più profonde, come stress, ansia, burnout o difficoltà nella definizione degli obiettivi stessi. In questi casi è consigliabile approfondire la situazione con uno specialista, che possa aiutare a comprendere cosa ostacola la motivazione e a costruire strategie personalizzate ed efficaci.
Un cordiale saluto,
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Salve. È importante ricordare che la motivazione non è costante e non serve esserlo per raggiungere gli obiettivi. Spesso è l’azione, anche piccola, a generare motivazione.
Aiuta definire obiettivi chiari e realistici, suddividerli in passi concreti e lavorare sui pensieri rigidi come “devo essere sempre energica”. Le routine e le abitudini sostengono l’impegno anche nei momenti di calo, mentre riconoscere i propri sforzi rafforza la continuità.
Accettare la stanchezza come parte del percorso, senza viverla come un fallimento, permette di mantenere motivazione ed energia nel lungo periodo.
Aiuta definire obiettivi chiari e realistici, suddividerli in passi concreti e lavorare sui pensieri rigidi come “devo essere sempre energica”. Le routine e le abitudini sostengono l’impegno anche nei momenti di calo, mentre riconoscere i propri sforzi rafforza la continuità.
Accettare la stanchezza come parte del percorso, senza viverla come un fallimento, permette di mantenere motivazione ed energia nel lungo periodo.
Gentile Utente,
la nostra motivazione dipende da molti fattori, e darle una risposta precisa per una domanda così ampia è impossibile. Le chiedo però: perché essere "sempre energica"? E' un obiettivo molto esigente. E se la motivazione fosse solo una parte della "ricetta" per i nostri obiettivi? Forse serve anche la capacità di continuare a stare sul nostro percorso, senza aspettarsi di avere la stessa andatura sempre...
con i migliori auguri,
dr. Ventura
la nostra motivazione dipende da molti fattori, e darle una risposta precisa per una domanda così ampia è impossibile. Le chiedo però: perché essere "sempre energica"? E' un obiettivo molto esigente. E se la motivazione fosse solo una parte della "ricetta" per i nostri obiettivi? Forse serve anche la capacità di continuare a stare sul nostro percorso, senza aspettarsi di avere la stessa andatura sempre...
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno,
per essere sempre energica fissati piccoli obbiettivi che puoi misurare, realizzabili...così facendo, vedendo che riesci a spuntare quello che ti prefiggi di volta in volta sentirai crescere la motivazione per raggiungere quello che vuoi. Vedere solo la meta demotiva, vedere i piccoli passaggi che raggiungi carica di energia per affrontare il prossimo step.
Prova e vedrai che potrai farcela
per essere sempre energica fissati piccoli obbiettivi che puoi misurare, realizzabili...così facendo, vedendo che riesci a spuntare quello che ti prefiggi di volta in volta sentirai crescere la motivazione per raggiungere quello che vuoi. Vedere solo la meta demotiva, vedere i piccoli passaggi che raggiungi carica di energia per affrontare il prossimo step.
Prova e vedrai che potrai farcela
Salve, la sua è una domanda complessa e le anticipo che non le darò un elenco di tecniche o consigli, poiché non rientra nella mia professione e poiché sono convinta non esistano strategie universalmente applicabili, ma che tutto debba essere personalizzato.
L’idea di poter mantenere sempre una motivazione costante e un livello stabile di energia è spesso irrealistica e, paradossalmente, rischia di diventare una fonte ulteriore di frustrazione.
Motivazione ed energia non sono stati permanenti: oscillano in base alla storia personale, al momento di vita, al carico emotivo, alle risorse disponibili e anche al significato che un obiettivo ha per la persona. Per questo non esistono strategie valide per tutti, né tecniche “preconfezionate” che funzionino allo stesso modo in ogni contesto.
Sarebbe meglio affrontare alcuni temi tra cui: perché un obiettivo è importante? Si tratta di cali fisiologici o vi è qualcosa di più profondo che rende difficile il dispiegamento di energie? I miei obiettivi sono realistici e coerenti con le mie possibilità?
Un ulteriore elemento che ritengo importante è imparare a tollerare i momenti di stanchezza senza leggerli come un fallimento.
La domanda è: perchè sente la necessità di essere costantemente motivata e a piene energie? Cosa succederebbe se si desse la possibilità di non esserlo?
Sperando le mie parole possano essere fonte di riflessione, le auguro una buona giornata, dott.ssa Covri Annalisa.
L’idea di poter mantenere sempre una motivazione costante e un livello stabile di energia è spesso irrealistica e, paradossalmente, rischia di diventare una fonte ulteriore di frustrazione.
Motivazione ed energia non sono stati permanenti: oscillano in base alla storia personale, al momento di vita, al carico emotivo, alle risorse disponibili e anche al significato che un obiettivo ha per la persona. Per questo non esistono strategie valide per tutti, né tecniche “preconfezionate” che funzionino allo stesso modo in ogni contesto.
Sarebbe meglio affrontare alcuni temi tra cui: perché un obiettivo è importante? Si tratta di cali fisiologici o vi è qualcosa di più profondo che rende difficile il dispiegamento di energie? I miei obiettivi sono realistici e coerenti con le mie possibilità?
Un ulteriore elemento che ritengo importante è imparare a tollerare i momenti di stanchezza senza leggerli come un fallimento.
La domanda è: perchè sente la necessità di essere costantemente motivata e a piene energie? Cosa succederebbe se si desse la possibilità di non esserlo?
Sperando le mie parole possano essere fonte di riflessione, le auguro una buona giornata, dott.ssa Covri Annalisa.
una domanda molto comune, ma la risposta spesso sorprende: non si può essere sempre motivati ed energici.
La motivazione non è una caratteristica stabile, ma un processo che dipende da come sono costruiti gli obiettivi, dal carico mentale e dal modo in cui ciascuno di noi funziona.
Quando si prova a forzarsi, il rischio è solo quello di sentirsi più stanchi o inadeguati.
Nel mio lavoro aiuto le persone a capire cosa drena energia e cosa la sostiene, per costruire obiettivi realistici e sostenibili nel tempo.
Se senti che questo tema ti riguarda, puoi prenotare una visita direttamente da qui e lavoreremo insieme su ciò che oggi ti blocca.
La motivazione non è una caratteristica stabile, ma un processo che dipende da come sono costruiti gli obiettivi, dal carico mentale e dal modo in cui ciascuno di noi funziona.
Quando si prova a forzarsi, il rischio è solo quello di sentirsi più stanchi o inadeguati.
Nel mio lavoro aiuto le persone a capire cosa drena energia e cosa la sostiene, per costruire obiettivi realistici e sostenibili nel tempo.
Se senti che questo tema ti riguarda, puoi prenotare una visita direttamente da qui e lavoreremo insieme su ciò che oggi ti blocca.
Ciò che sorregge la motivazione è il desiderio. E il desiderio nasce dal patto tra ciò che si vuole e quello che vogliono gli altri.
Buongiorno,
la ringrazio per la domanda, che tocca un tema molto frequente e spesso fonte di frustrazione: **l’idea di dover essere sempre motivati ed energici** per raggiungere i propri obiettivi.
Da una prospettiva **cognitivo-comportamentale (CBT)** è utile partire da un punto fondamentale: **la motivazione non è uno stato costante**, né realistico. Pensare di dover essere “sempre” energici può diventare, paradossalmente, uno dei principali ostacoli al cambiamento.
### Alcuni punti chiave in ottica CBT
**1. Motivazione vs. azione**
In CBT lavoriamo molto sul concetto che **l’azione spesso precede la motivazione**, non il contrario. Aspettare di “sentirsi motivati” rischia di bloccare. Al contrario, piccoli comportamenti coerenti con i propri obiettivi tendono a generare, nel tempo, maggiore motivazione ed energia.
**2. Obiettivi realistici e scomposizione**
Obiettivi troppo grandi o vaghi consumano rapidamente energia mentale. Suddividerli in **passi piccoli, concreti e misurabili** permette al cervello di sperimentare più spesso un senso di efficacia, che è uno dei principali motori della motivazione.
**3. Il ruolo dei pensieri**
Spesso dietro al calo motivazionale troviamo pensieri come:
* “Se non sono carica, vuol dire che non ci tengo abbastanza”
* “Dovrei riuscirci senza fatica”
* “Se rallento, fallisco”
In CBT si lavora per riconoscere e ristrutturare questi pensieri, rendendoli più realistici e funzionali.
**4. Energia ≠ forza di volontà**
L’energia non dipende solo dalla volontà, ma anche da fattori comportamentali: sonno, recupero, equilibrio tra doveri e piacere, capacità di dire dei no. Spesso le persone molto orientate agli obiettivi trascurano questi aspetti, andando incontro a stanchezza cronica o demotivazione.
**5. Valori, non solo risultati**
Un obiettivo sostenibile è ancorato a un valore personale (“perché è importante per me?”), non solo a una prestazione. Quando il contatto con il valore si perde, anche l’energia tende a calare.
### Perché un percorso CBT può essere utile
Un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale può aiutarla a:
* comprendere **come funziona la sua motivazione personale**,
* individuare i meccanismi che la portano a perdere energia,
* costruire strategie pratiche e personalizzate per mantenere la direzione anche nei momenti di calo,
* sviluppare un rapporto più flessibile e meno auto-esigente con se stessa.
In sintesi, l’obiettivo non è essere sempre motivati, ma **imparare a muoversi verso ciò che conta anche quando la motivazione oscilla**, senza colpevolizzarsi. Questo è un apprendimento che difficilmente avviene solo a livello teorico, ma che trae grande beneficio da un lavoro guidato e strutturato.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
la ringrazio per la domanda, che tocca un tema molto frequente e spesso fonte di frustrazione: **l’idea di dover essere sempre motivati ed energici** per raggiungere i propri obiettivi.
Da una prospettiva **cognitivo-comportamentale (CBT)** è utile partire da un punto fondamentale: **la motivazione non è uno stato costante**, né realistico. Pensare di dover essere “sempre” energici può diventare, paradossalmente, uno dei principali ostacoli al cambiamento.
### Alcuni punti chiave in ottica CBT
**1. Motivazione vs. azione**
In CBT lavoriamo molto sul concetto che **l’azione spesso precede la motivazione**, non il contrario. Aspettare di “sentirsi motivati” rischia di bloccare. Al contrario, piccoli comportamenti coerenti con i propri obiettivi tendono a generare, nel tempo, maggiore motivazione ed energia.
**2. Obiettivi realistici e scomposizione**
Obiettivi troppo grandi o vaghi consumano rapidamente energia mentale. Suddividerli in **passi piccoli, concreti e misurabili** permette al cervello di sperimentare più spesso un senso di efficacia, che è uno dei principali motori della motivazione.
**3. Il ruolo dei pensieri**
Spesso dietro al calo motivazionale troviamo pensieri come:
* “Se non sono carica, vuol dire che non ci tengo abbastanza”
* “Dovrei riuscirci senza fatica”
* “Se rallento, fallisco”
In CBT si lavora per riconoscere e ristrutturare questi pensieri, rendendoli più realistici e funzionali.
**4. Energia ≠ forza di volontà**
L’energia non dipende solo dalla volontà, ma anche da fattori comportamentali: sonno, recupero, equilibrio tra doveri e piacere, capacità di dire dei no. Spesso le persone molto orientate agli obiettivi trascurano questi aspetti, andando incontro a stanchezza cronica o demotivazione.
**5. Valori, non solo risultati**
Un obiettivo sostenibile è ancorato a un valore personale (“perché è importante per me?”), non solo a una prestazione. Quando il contatto con il valore si perde, anche l’energia tende a calare.
### Perché un percorso CBT può essere utile
Un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale può aiutarla a:
* comprendere **come funziona la sua motivazione personale**,
* individuare i meccanismi che la portano a perdere energia,
* costruire strategie pratiche e personalizzate per mantenere la direzione anche nei momenti di calo,
* sviluppare un rapporto più flessibile e meno auto-esigente con se stessa.
In sintesi, l’obiettivo non è essere sempre motivati, ma **imparare a muoversi verso ciò che conta anche quando la motivazione oscilla**, senza colpevolizzarsi. Questo è un apprendimento che difficilmente avviene solo a livello teorico, ma che trae grande beneficio da un lavoro guidato e strutturato.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Salve,
La motivazione non è una condizione costante né uno stato che può essere mantenuto sempre allo stesso livello. È normale attraversare fasi di slancio e altre di stanchezza o rallentamento. Spesso, l’idea di dover essere sempre energici diventa essa stessa una fonte di pressione e frustrazione. Differentemente da quanto suggeriscono alcuni luoghi comuni, la motivazione non deriva direttamente e univocamente dallo sforzo o dalla disciplina. È invece legata, da un lato, al raggiungimento di un obiettivo che si desidera realmente e, dall’altro, a una dimensione di piacere. Vale la pena chiedersi se l’obiettivo che stiamo perseguendo è autenticamente nostro o se risponde, almeno in parte, alle aspettative degli altri. Affinché la motivazione possa sostenersi nel tempo, è importante che esista un equilibrio tra lo sforzo richiesto (commisurato a una fatica che sentiamo realisticamente di poter affrontare) e una quota, anche minima, di piacere legata all’attività stessa. Quando questo bilanciamento è assente, la motivazione tende a esaurirsi rapidamente. Per mantenere costante la motivazione è inoltre utile agire per piccoli passi, con obiettivi raggiungibili e tempi sostenibili.
Per qualunque necessità resto a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Luciana Bastianini
La motivazione non è una condizione costante né uno stato che può essere mantenuto sempre allo stesso livello. È normale attraversare fasi di slancio e altre di stanchezza o rallentamento. Spesso, l’idea di dover essere sempre energici diventa essa stessa una fonte di pressione e frustrazione. Differentemente da quanto suggeriscono alcuni luoghi comuni, la motivazione non deriva direttamente e univocamente dallo sforzo o dalla disciplina. È invece legata, da un lato, al raggiungimento di un obiettivo che si desidera realmente e, dall’altro, a una dimensione di piacere. Vale la pena chiedersi se l’obiettivo che stiamo perseguendo è autenticamente nostro o se risponde, almeno in parte, alle aspettative degli altri. Affinché la motivazione possa sostenersi nel tempo, è importante che esista un equilibrio tra lo sforzo richiesto (commisurato a una fatica che sentiamo realisticamente di poter affrontare) e una quota, anche minima, di piacere legata all’attività stessa. Quando questo bilanciamento è assente, la motivazione tende a esaurirsi rapidamente. Per mantenere costante la motivazione è inoltre utile agire per piccoli passi, con obiettivi raggiungibili e tempi sostenibili.
Per qualunque necessità resto a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Luciana Bastianini
Gentile Utente,
è importante partire da un presupposto che reputo fondamentale: la motivazione non è uno stato costante, né è realistico essere sempre energici e focalizzati. La motivazione tende ad oscillare nel tempo e dipende da molti fattori (emotivi, fisici, relazionali, contestuali). Questo non significa essere “sbagliati” o poco determinati.
Più che cercare di mantenerla sempre alta, può essere utile costruire obiettivi sostenibili e collegati a un significato personale. Quando un obiettivo è chiaro, realistico e coerente con i propri valori, diventa più facile rimanere coinvolti anche nei momenti di stanchezza.
Alcune strategie pratiche possono aiutare (es: suddividere gli obiettivi in passi piccoli e concreti, monitorando i progressi nel tempo; paradossalmente concedersi pause e momenti di recupero, perché l’energia non è infinita e va rispettata; osservare cosa accade nei momenti di calo, per capire se dietro c’è stanchezza, stress o aspettative troppo elevate).
Se la sensazione di mancanza di energia o di difficoltà a mantenere la motivazione è persistente e accompagnata da demotivazione, apatia o fatica emotiva, potrebbe essere utile parlarne con un professionista. In questi casi il lavoro non è “spingere di più”, ma comprendere cosa sta chiedendo attenzione.
La motivazione non si forza: si coltiva, creando condizioni interne ed esterne che la rendano possibile.
Un caro saluto,
Dott.ssa Aurora Brancia
è importante partire da un presupposto che reputo fondamentale: la motivazione non è uno stato costante, né è realistico essere sempre energici e focalizzati. La motivazione tende ad oscillare nel tempo e dipende da molti fattori (emotivi, fisici, relazionali, contestuali). Questo non significa essere “sbagliati” o poco determinati.
Più che cercare di mantenerla sempre alta, può essere utile costruire obiettivi sostenibili e collegati a un significato personale. Quando un obiettivo è chiaro, realistico e coerente con i propri valori, diventa più facile rimanere coinvolti anche nei momenti di stanchezza.
Alcune strategie pratiche possono aiutare (es: suddividere gli obiettivi in passi piccoli e concreti, monitorando i progressi nel tempo; paradossalmente concedersi pause e momenti di recupero, perché l’energia non è infinita e va rispettata; osservare cosa accade nei momenti di calo, per capire se dietro c’è stanchezza, stress o aspettative troppo elevate).
Se la sensazione di mancanza di energia o di difficoltà a mantenere la motivazione è persistente e accompagnata da demotivazione, apatia o fatica emotiva, potrebbe essere utile parlarne con un professionista. In questi casi il lavoro non è “spingere di più”, ma comprendere cosa sta chiedendo attenzione.
La motivazione non si forza: si coltiva, creando condizioni interne ed esterne che la rendano possibile.
Un caro saluto,
Dott.ssa Aurora Brancia
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