Buongiorno. Una mia collega sposata mi chiede soldi per fare sesso. Mi ha detto che ne ha bisogno pe
24
risposte
Buongiorno. Una mia collega sposata mi chiede soldi per fare sesso. Mi ha detto che ne ha bisogno per ristrutturare casa dicendomi che i soldi che aveva messo da parte li ha sperperati il marito. Mi ha anche detto che non si sentirebbe minimamente in colpa nel tradirlo perchè ha una volta ha scoperto di essere stata tradita ma che non vorrebbe farlo per vendicarsi perchè lo ha già perdonato. Mi sta manipolando?
Buongiorno. Grazie per aver condiviso questa situazione così delicata.
Cosa l’ha portata a interrogarsi su un possibile tentativo di manipolazione?
Questa è già una domanda importante, perché mostra che sta provando a porsi in una posizione di osservatore esterno nel tentativo di capire se il messaggio che riceve dalla sua collega è autentico o se nasconde un’intenzione diversa. Quale potrebbe essere l’intenzione che la collega nasconde?
Inoltre, mi pare importante riflettere sulla relazione che si sta creando tra di voi. Che cosa cerca la sua collega da lei, oltre al denaro? Che ruolo sta chiedendole di occupare nella sua vita? Quello di salvatore? O quello da tramite per comunicare qualcosa al marito?
In tutto questo, lei che ruolo sente di assumere e come si sente? Si sente usato? Coinvolto? Tentato? Infastidito? Costretto? Lusingato? E ancora: è la prima volta che sente di essere messo in una posizione simile, oppure nota che è una situazione che si è presentata altre volte, in forme diverse? Quali segnali ha inviato o potrebbe aver inviato alla sua collega per portarla a raccontarle questi dettagli delicati della sua relazione e a farle questa proposta?
E’ possibile che la sua collega stia cercando di manipolarla, ma prima ancora forse è importante chiedersi: che cosa le consente di farle questa proposta, proprio a lei, proprio in questo momento e in questo modo? E lei che tipo di riposta vuole dare a queste richieste così cariche di implicazioni, sessuali, morali ed economiche?
Spero che queste domande la aiutino a riflettere in modo più approfondito sulla situazione che sta vivendo, ed eventualmente ad osservarla da un punto di vista nuovo.
Cosa l’ha portata a interrogarsi su un possibile tentativo di manipolazione?
Questa è già una domanda importante, perché mostra che sta provando a porsi in una posizione di osservatore esterno nel tentativo di capire se il messaggio che riceve dalla sua collega è autentico o se nasconde un’intenzione diversa. Quale potrebbe essere l’intenzione che la collega nasconde?
Inoltre, mi pare importante riflettere sulla relazione che si sta creando tra di voi. Che cosa cerca la sua collega da lei, oltre al denaro? Che ruolo sta chiedendole di occupare nella sua vita? Quello di salvatore? O quello da tramite per comunicare qualcosa al marito?
In tutto questo, lei che ruolo sente di assumere e come si sente? Si sente usato? Coinvolto? Tentato? Infastidito? Costretto? Lusingato? E ancora: è la prima volta che sente di essere messo in una posizione simile, oppure nota che è una situazione che si è presentata altre volte, in forme diverse? Quali segnali ha inviato o potrebbe aver inviato alla sua collega per portarla a raccontarle questi dettagli delicati della sua relazione e a farle questa proposta?
E’ possibile che la sua collega stia cercando di manipolarla, ma prima ancora forse è importante chiedersi: che cosa le consente di farle questa proposta, proprio a lei, proprio in questo momento e in questo modo? E lei che tipo di riposta vuole dare a queste richieste così cariche di implicazioni, sessuali, morali ed economiche?
Spero che queste domande la aiutino a riflettere in modo più approfondito sulla situazione che sta vivendo, ed eventualmente ad osservarla da un punto di vista nuovo.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno,
la sua domanda sembra semplice, ma contiene un sotto-testo importante: si sta chiedendo di lei o dell’altra persona?
Perché a volte, la manipolazione più sottile è quella che mette in discussione il nostro stesso sentire.
Mi chiedo: cosa le succede dentro, mentre prova a capire se è davvero lei a sbagliare?
Se vuole, possiamo provare a dare un nome più chiaro a tutto questo.
Un caro saluto,
Dr. Giorgio De Giorgi
la sua domanda sembra semplice, ma contiene un sotto-testo importante: si sta chiedendo di lei o dell’altra persona?
Perché a volte, la manipolazione più sottile è quella che mette in discussione il nostro stesso sentire.
Mi chiedo: cosa le succede dentro, mentre prova a capire se è davvero lei a sbagliare?
Se vuole, possiamo provare a dare un nome più chiaro a tutto questo.
Un caro saluto,
Dr. Giorgio De Giorgi
Buongiorno, la situazione che descrive è senza dubbio delicata e può generare una forte confusione emotiva. Le sue domande e i suoi dubbi sono comprensibili, perché toccano sia la sfera personale che quella etica e relazionale, oltre a coinvolgere un contesto lavorativo che di per sé richiede equilibrio e attenzione. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, è importante partire da ciò che sta accadendo nel suo vissuto: il fatto che si stia ponendo la domanda “mi sta manipolando?” è già un segnale significativo. Questo indica che qualcosa, nel modo in cui questa collega si sta relazionando con lei, ha attivato in lei un campanello d’allarme, una sensazione di disagio o di incongruenza tra parole e comportamenti. La manipolazione psicologica non sempre si presenta in forme aggressive o palesi. Talvolta, può assumere toni più ambigui, dove la persona cerca di orientare le scelte dell’altro facendo leva su emozioni come il senso di colpa, la compassione o la seduzione. Nel caso che descrive, la collega utilizza una narrazione che include aspetti molto personali (i problemi economici, la crisi matrimoniale, un presunto tradimento subito) per giustificare una richiesta che va ben oltre i limiti di una relazione lavorativa o di un'amicizia. Quando si introduce il concetto di sesso in cambio di denaro, soprattutto in un contesto in cui c’è una storia di fiducia e condivisione professionale, si entra in una zona molto grigia, che può facilmente generare malintesi, tensioni o conseguenze spiacevoli. È importante, quindi, che lei si ascolti. Come si sente quando riceve queste richieste? Le sembra di avere la possibilità di dire no senza sentirsi sotto pressione o colpevolizzato? Provi a riflettere anche su eventuali pensieri automatici che emergono quando interagisce con lei. Se ad esempio pensa “forse dovrei aiutarla perché è in difficoltà” oppure “se mi tiro indietro rischio di perderla o di ferirla”, è utile riconoscere che questi pensieri possono nascere da un desiderio autentico di essere disponibile e comprensivo, ma anche da uno schema di compiacenza che potrebbe esporla a situazioni spiacevoli. Il fatto che lei dica esplicitamente di non sentirsi in colpa nel tradire il marito, e che lo giustifichi con esperienze passate, potrebbe far parte di un modo di raccontare la propria storia che serve più a ottenere consenso che a cercare un confronto reale. Non abbiamo ovviamente gli elementi per giudicare le sue intenzioni profonde, ma ciò che conta è che lei possa restare connesso con i propri valori e bisogni, riconoscendo che nessuna relazione dovrebbe fondarsi su uno scambio che lascia anche solo il sospetto di sfruttamento emotivo o materiale. Dal punto di vista pratico, può essere molto utile prendere le distanze, almeno temporaneamente, da questa interazione, per riflettere con più chiarezza. È importante anche tutelare il proprio benessere e la propria integrità, specialmente in un contesto lavorativo dove le conseguenze di eventuali fraintendimenti o implicazioni potrebbero ripercuotersi anche sul suo equilibrio personale o professionale. Ricordi che avere empatia non significa farsi carico dei bisogni dell’altro a scapito dei propri limiti. È assolutamente legittimo interrogarsi, cercare di comprendere le dinamiche in gioco, ma anche porre dei confini chiari se si avverte che una situazione può diventare tossica o compromettere la propria serenità. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno. Con manipolazione si fa riferimento a una situazione in cui una persona cerca di convincere un'altra, in modo subdolo e non trasparente, a fare qualcosa da cui questa trae beneficio.
Nel caso che riporti, mi viene da porti una domanda: TU cosa vuoi? Se a te interessa avere rapporti con questa persona, l'accordo è piuttosto chiaro, sesso in cambio di soldi... non c'è nessuna manipolazione. Poi, come questa persona si gestirà il denaro e le motivazioni che la spingono a farlo... non sono questioni che ti riguardano!
Nel caso che riporti, mi viene da porti una domanda: TU cosa vuoi? Se a te interessa avere rapporti con questa persona, l'accordo è piuttosto chiaro, sesso in cambio di soldi... non c'è nessuna manipolazione. Poi, come questa persona si gestirà il denaro e le motivazioni che la spingono a farlo... non sono questioni che ti riguardano!
Buon pomeriggio,
quello che descrive è sicuramente una situazione molto delicata, che tocca aspetti personali, emotivi ed etici complessi. Quando ci si sente coinvolti in dinamiche ambigue o poco chiare, è importante fermarsi a riflettere su come ci si sente davvero e su quali sono i propri limiti e valori.
La sensazione di essere manipolati può nascere quando le richieste dell'altro sembrano andare oltre il rispetto reciproco o quando ci si sente messi in difficoltà. In questi casi è utile chiedersi: sto facendo qualcosa che mi fa sentire a disagio? C'è equilibrio tra ciò che mi viene chiesto e ciò che sono disposto a dare?
Se sente che questa situazione le sta creando confusione, disagio o fatica emotiva, parlarne in uno spazio neutro e riservato potrebbe aiutarla a fare chiarezza, tutelando il proprio benessere e le proprie scelte.
Resto a disposizione, se lo desidera.
Un caro saluto,
Janett Aruta
Psicologa
quello che descrive è sicuramente una situazione molto delicata, che tocca aspetti personali, emotivi ed etici complessi. Quando ci si sente coinvolti in dinamiche ambigue o poco chiare, è importante fermarsi a riflettere su come ci si sente davvero e su quali sono i propri limiti e valori.
La sensazione di essere manipolati può nascere quando le richieste dell'altro sembrano andare oltre il rispetto reciproco o quando ci si sente messi in difficoltà. In questi casi è utile chiedersi: sto facendo qualcosa che mi fa sentire a disagio? C'è equilibrio tra ciò che mi viene chiesto e ciò che sono disposto a dare?
Se sente che questa situazione le sta creando confusione, disagio o fatica emotiva, parlarne in uno spazio neutro e riservato potrebbe aiutarla a fare chiarezza, tutelando il proprio benessere e le proprie scelte.
Resto a disposizione, se lo desidera.
Un caro saluto,
Janett Aruta
Psicologa
Buongiorno,
la situazione che descrive è delicata e complessa, e merita attenzione da diversi punti di vista.
Quando una persona propone uno scambio sessuale in cambio di denaro, specialmente all'interno di un contesto lavorativo e con una relazione preesistente (in questo caso, una collega), si entra in una dinamica che può coinvolgere forti implicazioni emotive, etiche e psicologiche.
Il fatto che lei si stia ponendo la domanda “mi sta manipolando?” è già un segnale importante: indica che avverte un possibile squilibrio, una pressione o una richiesta che potrebbe non essere del tutto spontanea o trasparente. In generale, la manipolazione emotiva si verifica quando una persona cerca di influenzare un’altra sfruttando emozioni, sensi di colpa, compassione o obblighi morali, per ottenere qualcosa di proprio interesse.
Nel suo racconto, la collega espone una situazione personale difficile, attribuisce le colpe al partner e sembra cercare una giustificazione morale per la sua proposta, dicendo che non si sentirebbe in colpa. Questo può effettivamente rappresentare una forma sottile di pressione emotiva, che può confondere chi riceve la richiesta.
Tuttavia, per comprendere davvero le dinamiche in gioco, sarebbe importante approfondire non solo ciò che è stato detto, ma anche il contesto, il tipo di rapporto che esiste tra voi, e come questa proposta le ha fatto sentire.
Per questo motivo, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista con cui poter analizzare la situazione con calma, proteggendo il proprio benessere emotivo e prendendo decisioni consapevoli e in linea con i propri valori.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
la situazione che descrive è delicata e complessa, e merita attenzione da diversi punti di vista.
Quando una persona propone uno scambio sessuale in cambio di denaro, specialmente all'interno di un contesto lavorativo e con una relazione preesistente (in questo caso, una collega), si entra in una dinamica che può coinvolgere forti implicazioni emotive, etiche e psicologiche.
Il fatto che lei si stia ponendo la domanda “mi sta manipolando?” è già un segnale importante: indica che avverte un possibile squilibrio, una pressione o una richiesta che potrebbe non essere del tutto spontanea o trasparente. In generale, la manipolazione emotiva si verifica quando una persona cerca di influenzare un’altra sfruttando emozioni, sensi di colpa, compassione o obblighi morali, per ottenere qualcosa di proprio interesse.
Nel suo racconto, la collega espone una situazione personale difficile, attribuisce le colpe al partner e sembra cercare una giustificazione morale per la sua proposta, dicendo che non si sentirebbe in colpa. Questo può effettivamente rappresentare una forma sottile di pressione emotiva, che può confondere chi riceve la richiesta.
Tuttavia, per comprendere davvero le dinamiche in gioco, sarebbe importante approfondire non solo ciò che è stato detto, ma anche il contesto, il tipo di rapporto che esiste tra voi, e come questa proposta le ha fatto sentire.
Per questo motivo, sarebbe utile e consigliato rivolgersi ad uno specialista con cui poter analizzare la situazione con calma, proteggendo il proprio benessere emotivo e prendendo decisioni consapevoli e in linea con i propri valori.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Gentilissimo,
credo che il quadro a cui accenna sia complesso e meriti maggior approfondimento. Al di là delle motivazioni che spingono questa collega ad agire come sta facendo -in quanto del tutto personali e non decodificabili in tale circostanza- mi sentirei di focalizzare l'attenzione su un aspetto preminente: lei che tipo di rapporto desidera con questa persona? queste richieste come la fanno sentire? che significato attribuisce lei alle stesse?
Resto a disposizione. Con i miei migliori saluti, Dott.ssa Michelle Borrelli
credo che il quadro a cui accenna sia complesso e meriti maggior approfondimento. Al di là delle motivazioni che spingono questa collega ad agire come sta facendo -in quanto del tutto personali e non decodificabili in tale circostanza- mi sentirei di focalizzare l'attenzione su un aspetto preminente: lei che tipo di rapporto desidera con questa persona? queste richieste come la fanno sentire? che significato attribuisce lei alle stesse?
Resto a disposizione. Con i miei migliori saluti, Dott.ssa Michelle Borrelli
Buonasera,
la situazione che descrive è delicata e complessa, e capisco quanto possa generare confusione e dubbi. Quello che è certo è che questa proposta – proveniente da una collega, per di più sposata – si colloca in un terreno molto ambiguo, dove i confini tra bisogno, affettività, potere e rispetto vengono messi seriamente alla prova.
Lei chiede se sta venendo manipolato: per rispondere, può essere utile osservare alcuni elementi chiave.
Quando una persona fa leva sulle proprie difficoltà personali e su elementi emotivi – come il tradimento subito, il bisogno economico, o la “mancanza di colpa” – per spingere un’altra persona a soddisfare una sua richiesta, sta esercitando una forma di pressione emotiva. Questo non significa necessariamente che tutto sia calcolato con malizia, ma certamente l’uso del ricatto emotivo e della confidenza per ottenere qualcosa, in questo caso denaro in cambio di un rapporto sessuale, è un segnale che merita attenzione.
Le suggerirei di porsi alcune domande fondamentali:
Come mi sento davvero in questa situazione?
Se questa persona non avesse bisogno di soldi, si sarebbe comunque avvicinata a me in questo modo?
Sto facendo (o considerando di fare) qualcosa che sento giusto, libero e consapevole, oppure mi sento trascinato da ciò che lei racconta?
Una relazione – di qualsiasi natura – che nasce da uno scambio dove uno dei due si trova in una posizione di bisogno e l’altro in una posizione di vantaggio, non è mai realmente paritaria. Se in lei nasce il sospetto di manipolazione, è già un segnale da non ignorare. Ascoltare quel dubbio è fondamentale.
Prendersi del tempo per riflettere e mantenere una certa distanza emotiva può aiutarla a vedere la situazione con più chiarezza e proteggere i propri valori, i propri limiti e la propria serenità.
Resto a disposizione,
Un caro saluto.
la situazione che descrive è delicata e complessa, e capisco quanto possa generare confusione e dubbi. Quello che è certo è che questa proposta – proveniente da una collega, per di più sposata – si colloca in un terreno molto ambiguo, dove i confini tra bisogno, affettività, potere e rispetto vengono messi seriamente alla prova.
Lei chiede se sta venendo manipolato: per rispondere, può essere utile osservare alcuni elementi chiave.
Quando una persona fa leva sulle proprie difficoltà personali e su elementi emotivi – come il tradimento subito, il bisogno economico, o la “mancanza di colpa” – per spingere un’altra persona a soddisfare una sua richiesta, sta esercitando una forma di pressione emotiva. Questo non significa necessariamente che tutto sia calcolato con malizia, ma certamente l’uso del ricatto emotivo e della confidenza per ottenere qualcosa, in questo caso denaro in cambio di un rapporto sessuale, è un segnale che merita attenzione.
Le suggerirei di porsi alcune domande fondamentali:
Come mi sento davvero in questa situazione?
Se questa persona non avesse bisogno di soldi, si sarebbe comunque avvicinata a me in questo modo?
Sto facendo (o considerando di fare) qualcosa che sento giusto, libero e consapevole, oppure mi sento trascinato da ciò che lei racconta?
Una relazione – di qualsiasi natura – che nasce da uno scambio dove uno dei due si trova in una posizione di bisogno e l’altro in una posizione di vantaggio, non è mai realmente paritaria. Se in lei nasce il sospetto di manipolazione, è già un segnale da non ignorare. Ascoltare quel dubbio è fondamentale.
Prendersi del tempo per riflettere e mantenere una certa distanza emotiva può aiutarla a vedere la situazione con più chiarezza e proteggere i propri valori, i propri limiti e la propria serenità.
Resto a disposizione,
Un caro saluto.
Mi pare una dolce manipolazione,nel caso lo fosse. Cerco di sdrammatizzare anche perché dovrei sapere tante altre cose sulla vostra amicizia. Queste scorciatoie generalmente non portano a niente e non mi riferisco certo all’aspetto morale che riguarda la collega. Da fuori vedo le cose molto più chiaramente ma proprio perché sono esterno. Mi mandi pure un messaggio. Buona serata
Salve, difficile dire se la sua collega la stia manipolando, con tante probabilità le sta omettendo cose o comunque non dicendo pienamente la verità. Potrebbe provare a capirne con lei il motivo, se si vergogna, se ha paura, se non ha voglia.
Dipende anche dal rapporto che ha con la collega e quanto è importante per lei sapere il motivo della menzogna; in alternativa potrebbe sospendere il suo aiuto economico.
Dipende anche dal rapporto che ha con la collega e quanto è importante per lei sapere il motivo della menzogna; in alternativa potrebbe sospendere il suo aiuto economico.
E' possibile...
Buonasera,
la situazione che descrive è delicata e solleva questioni importanti legate al rispetto reciproco, ai confini personali e all’etica relazionale. Quando una persona chiede denaro in cambio di sesso, specialmente in un contesto lavorativo e con una dinamica di fiducia preesistente, può esserci un tentativo di manipolazione, anche se mascherato da confidenza o bisogno. È importante chiedersi come si sente in questa situazione e quali sono i suoi limiti. Non è obbligato a farsi carico delle scelte o delle difficoltà personali di un’altra persona, soprattutto se implicano coinvolgimenti che non desidera. Mantenere la chiarezza nei ruoli e nei valori la aiuterà a proteggere la sua integrità. Se si sente a disagio, può considerare anche di iniziare un percorso di supporto. Un caro saluto
la situazione che descrive è delicata e solleva questioni importanti legate al rispetto reciproco, ai confini personali e all’etica relazionale. Quando una persona chiede denaro in cambio di sesso, specialmente in un contesto lavorativo e con una dinamica di fiducia preesistente, può esserci un tentativo di manipolazione, anche se mascherato da confidenza o bisogno. È importante chiedersi come si sente in questa situazione e quali sono i suoi limiti. Non è obbligato a farsi carico delle scelte o delle difficoltà personali di un’altra persona, soprattutto se implicano coinvolgimenti che non desidera. Mantenere la chiarezza nei ruoli e nei valori la aiuterà a proteggere la sua integrità. Se si sente a disagio, può considerare anche di iniziare un percorso di supporto. Un caro saluto
Buonasera gentile utente,
in risposta alla sua domanda, ritengo che più che manipolare si stia proponendo per un lavoro, dato che diversamente, potrebbe procedere gratuitamente se fosse realmente attratta e desiderosa di lei, poi in caso di necessità chiederle aiuto magari anche economicamente, non pretendendolo però come compenso, giustificato da una condizione di indigenza.
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
in risposta alla sua domanda, ritengo che più che manipolare si stia proponendo per un lavoro, dato che diversamente, potrebbe procedere gratuitamente se fosse realmente attratta e desiderosa di lei, poi in caso di necessità chiederle aiuto magari anche economicamente, non pretendendolo però come compenso, giustificato da una condizione di indigenza.
Cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
Non sembra una manipolazione, ma una proposta molto precisa: sesso in cambio di soldi (come li userà, se per la casa o no, lo deciderà lei).
Liliana
Liliana
Buongiorno,
è molto difficile rispondere al suo quesito. Le sarebbe utile però approfondire il significato che per lei avrebbe andare a letto con questa persona. Nel caso volesse esplorare meglio il tema qui riportato, ricevo anche online.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
è molto difficile rispondere al suo quesito. Le sarebbe utile però approfondire il significato che per lei avrebbe andare a letto con questa persona. Nel caso volesse esplorare meglio il tema qui riportato, ricevo anche online.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile Amico,
è una richiesta molto insolita, e a prescindere da ogni valutazione morale (che non mi compete) le suggerisco prudenza: rapporti sessuali e/o sentimentali, anche fossero "a pagamento", tra colleghi di lavoro possono esporre a ricatti, impliciti o espliciti. Purtroppo la "reputazione sociale2 è ancora qualcosa di cui dobbiamo preoccuparci nei posti di lavoro, che faticano a scindere vita privata e rendimento lavorativo.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura
è una richiesta molto insolita, e a prescindere da ogni valutazione morale (che non mi compete) le suggerisco prudenza: rapporti sessuali e/o sentimentali, anche fossero "a pagamento", tra colleghi di lavoro possono esporre a ricatti, impliciti o espliciti. Purtroppo la "reputazione sociale2 è ancora qualcosa di cui dobbiamo preoccuparci nei posti di lavoro, che faticano a scindere vita privata e rendimento lavorativo.
Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Gentile utente, buongiorno a lei e grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza.
Lei ci pone una domanda, mi verrebbe da dire, molto chiara e diretta – “mi sta manipolando?” – che, in ambito psicologico e umano, apre a dinamiche complesse e delicate. È una domanda che merita di essere accolta con attenzione e cautela.
Per poterle rispondere, le chiederei innanzitutto come si sente lei all’interno di questa situazione: ha la percezione di essere “manipolato”? Come vive interiormente ciò che sta accadendo? Sarebbe inoltre utile esplorare più a fondo la natura della vostra relazione, quale ruolo lei si attribuisce all’interno di questa dinamica, e come percepisce la sua collega.
Non conoscendo la sua collega né la sua storia personale, sarebbe fuorviante fare ipotesi su cosa la spinga ad agire in un certo modo. È però importante focalizzarsi su come lei percepisce e vive questa situazione. Il fatto che siano coinvolti aspetti economici, sessuali e – forse – anche affettivi, considerato che condividete un contesto lavorativo, rende questa dinamica ancora più complessa e delicata.
Mi piacerebbe invitarla a riflettere su come si sente quando riceve queste richieste: quali emozioni prova? Si sente libero di scegliere se intrattenere o meno questo rapporto? Oppure avverte, anche solo in parte, una forma di pressione da parte della collega?
Se questa dinamica la confonde o la fa sentire in difficoltà, la invito a considerare l’opportunità di rivolgersi ad un professionista. Uno spazio di ascolto e confronto, può aiutarla a esplorare più a fondo il significato di ciò che sta vivendo e a fare chiarezza su ciò che realmente desidera per sé.
Le auguro sinceramente il meglio.
Cordialmente,
Dott.ssa Fausta Florio
Lei ci pone una domanda, mi verrebbe da dire, molto chiara e diretta – “mi sta manipolando?” – che, in ambito psicologico e umano, apre a dinamiche complesse e delicate. È una domanda che merita di essere accolta con attenzione e cautela.
Per poterle rispondere, le chiederei innanzitutto come si sente lei all’interno di questa situazione: ha la percezione di essere “manipolato”? Come vive interiormente ciò che sta accadendo? Sarebbe inoltre utile esplorare più a fondo la natura della vostra relazione, quale ruolo lei si attribuisce all’interno di questa dinamica, e come percepisce la sua collega.
Non conoscendo la sua collega né la sua storia personale, sarebbe fuorviante fare ipotesi su cosa la spinga ad agire in un certo modo. È però importante focalizzarsi su come lei percepisce e vive questa situazione. Il fatto che siano coinvolti aspetti economici, sessuali e – forse – anche affettivi, considerato che condividete un contesto lavorativo, rende questa dinamica ancora più complessa e delicata.
Mi piacerebbe invitarla a riflettere su come si sente quando riceve queste richieste: quali emozioni prova? Si sente libero di scegliere se intrattenere o meno questo rapporto? Oppure avverte, anche solo in parte, una forma di pressione da parte della collega?
Se questa dinamica la confonde o la fa sentire in difficoltà, la invito a considerare l’opportunità di rivolgersi ad un professionista. Uno spazio di ascolto e confronto, può aiutarla a esplorare più a fondo il significato di ciò che sta vivendo e a fare chiarezza su ciò che realmente desidera per sé.
Le auguro sinceramente il meglio.
Cordialmente,
Dott.ssa Fausta Florio
Buongiorno. Non conoscendo nel dettaglio quanto da lei descritto, le suggerisco di non coinvolgere denaro in una relazione sessuale. Questo per evitare problemi legali o emotivi, che diventerebbero oltre che imbarazzanti anche più difficili poi da gestire.
In secondo luogo, rispetti i confini, sia quelli personali che professionali. Infine, cerchi aiuto: se si sente a disagio o confuso, richieda un colloquio con un professionista in modo da inquadrare meglio questioni, conflitti e schemi relazionali disfunzionali.
Cordiali saluti
In secondo luogo, rispetti i confini, sia quelli personali che professionali. Infine, cerchi aiuto: se si sente a disagio o confuso, richieda un colloquio con un professionista in modo da inquadrare meglio questioni, conflitti e schemi relazionali disfunzionali.
Cordiali saluti
Il problema non è della collega ma suo.
Ciao,
grazie per aver posto questa domanda con così tanta lucidità. Quello che stai vivendo è sicuramente una situazione delicata, che tocca temi molto profondi come il confine tra desiderio e rispetto, tra aiuto e manipolazione, tra libertà personale e responsabilità emotiva. È assolutamente legittimo che tu voglia capire meglio cosa sta succedendo.
Ti sta manipolando?
La risposta, da un punto di vista psicologico, è: **sì, ci sono elementi chiari di manipolazione emotiva**. Vediamo perché:
- **Usa la compassione come leva**: ti parla dei suoi problemi economici, del marito che ha sperperato i soldi, e ti pone in una posizione in cui potresti sentirti "l’eroe" che la salva.
- **Legittima in anticipo il tradimento**: ti dice che non si sentirebbe in colpa, giustificando la sua scelta come una reazione a qualcosa che ha già “subìto”. Questo serve a normalizzare un comportamento che, altrimenti, potrebbe farti sorgere dubbi morali o etici.
- **Coinvolge te in qualcosa di molto intimo e complesso, ma con un prezzo**: legare la sessualità al denaro in questo modo, senza un contesto chiaro e consensuale (come quello di un lavoro sessuale scelto consapevolmente e con equilibrio), **può creare un legame tossico**, sbilanciato, dove uno dà (te), e l’altro ottiene, giustificando tutto.
Il punto non è solo cosa ti propone, ma *come* lo fa
Una cosa è se due adulti consenzienti scelgono di vivere una dinamica chiara, definita, dove nessuno sfrutta l’altro. Ma qui tu **non sei in una posizione libera e trasparente**: lei è una tua collega, c’è un rapporto quotidiano e lavorativo, e ora si è creata una tensione ambigua, carica di aspettative e sensi di colpa potenziali.
Un consiglio da psicologa
Fermati un momento e chiediti:
- **Mi sento libero in questa situazione o sento un peso, una pressione?**
- **Cosa provo davvero? Curiosità? Desiderio? Colpa? Confusione?**
- **Quali potrebbero essere le conseguenze per me – emotive, lavorative, personali – se andassi avanti? E se rifiutassi?**
Tu **non hai nessun obbligo** di soddisfare bisogni economici o affettivi di un’altra persona, soprattutto se la dinamica ti sembra sbilanciata o poco chiara.
Se senti di essere coinvolto emotivamente, o che ti è difficile dire “no” pur sentendoti a disagio, può essere utile parlarne con uno psicologo per chiarirti dentro e ritrovare il tuo centro.
Ricorda:
- Il desiderio può essere umano, ma va sempre gestito con **consapevolezza, reciprocità e rispetto**.
- Se senti che qualcuno sta premendo su corde sensibili per ottenere qualcosa, **è importante ascoltare quel campanello d’allarme.**
Se vuoi, possiamo esplorare insieme altri segnali di manipolazione emotiva o lavorare su come comunicare un confine chiaro senza sensi di colpa.
Un caro saluto,
**una psicologa che ti invita a proteggere il tuo valore**
grazie per aver posto questa domanda con così tanta lucidità. Quello che stai vivendo è sicuramente una situazione delicata, che tocca temi molto profondi come il confine tra desiderio e rispetto, tra aiuto e manipolazione, tra libertà personale e responsabilità emotiva. È assolutamente legittimo che tu voglia capire meglio cosa sta succedendo.
Ti sta manipolando?
La risposta, da un punto di vista psicologico, è: **sì, ci sono elementi chiari di manipolazione emotiva**. Vediamo perché:
- **Usa la compassione come leva**: ti parla dei suoi problemi economici, del marito che ha sperperato i soldi, e ti pone in una posizione in cui potresti sentirti "l’eroe" che la salva.
- **Legittima in anticipo il tradimento**: ti dice che non si sentirebbe in colpa, giustificando la sua scelta come una reazione a qualcosa che ha già “subìto”. Questo serve a normalizzare un comportamento che, altrimenti, potrebbe farti sorgere dubbi morali o etici.
- **Coinvolge te in qualcosa di molto intimo e complesso, ma con un prezzo**: legare la sessualità al denaro in questo modo, senza un contesto chiaro e consensuale (come quello di un lavoro sessuale scelto consapevolmente e con equilibrio), **può creare un legame tossico**, sbilanciato, dove uno dà (te), e l’altro ottiene, giustificando tutto.
Il punto non è solo cosa ti propone, ma *come* lo fa
Una cosa è se due adulti consenzienti scelgono di vivere una dinamica chiara, definita, dove nessuno sfrutta l’altro. Ma qui tu **non sei in una posizione libera e trasparente**: lei è una tua collega, c’è un rapporto quotidiano e lavorativo, e ora si è creata una tensione ambigua, carica di aspettative e sensi di colpa potenziali.
Un consiglio da psicologa
Fermati un momento e chiediti:
- **Mi sento libero in questa situazione o sento un peso, una pressione?**
- **Cosa provo davvero? Curiosità? Desiderio? Colpa? Confusione?**
- **Quali potrebbero essere le conseguenze per me – emotive, lavorative, personali – se andassi avanti? E se rifiutassi?**
Tu **non hai nessun obbligo** di soddisfare bisogni economici o affettivi di un’altra persona, soprattutto se la dinamica ti sembra sbilanciata o poco chiara.
Se senti di essere coinvolto emotivamente, o che ti è difficile dire “no” pur sentendoti a disagio, può essere utile parlarne con uno psicologo per chiarirti dentro e ritrovare il tuo centro.
Ricorda:
- Il desiderio può essere umano, ma va sempre gestito con **consapevolezza, reciprocità e rispetto**.
- Se senti che qualcuno sta premendo su corde sensibili per ottenere qualcosa, **è importante ascoltare quel campanello d’allarme.**
Se vuoi, possiamo esplorare insieme altri segnali di manipolazione emotiva o lavorare su come comunicare un confine chiaro senza sensi di colpa.
Un caro saluto,
**una psicologa che ti invita a proteggere il tuo valore**
Buonasera, la situazione non è chiara ma provo comunque a darle qualche spunto con l'umiltà di conoscere poco la situazione.
Penso che la questione economica non debba essere incentivata per una questione di circolo vizioso che porta ad emozioni non positive (simile al gioco d'azzardo). se invece la situazione è perchè si prova piacere in questa relazione e si possono trarre dei benefici da entrambe le parti può essere diverso ma con la consapevolezza che si possono ferire terze persone come il marito.
Detto questo sono decisioni che potete prendere liberamente ma dando il giusto peso alle azioni.
Spero di poter aver suscitato una qualche riflessione sul tema.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Casumaro Giada
Penso che la questione economica non debba essere incentivata per una questione di circolo vizioso che porta ad emozioni non positive (simile al gioco d'azzardo). se invece la situazione è perchè si prova piacere in questa relazione e si possono trarre dei benefici da entrambe le parti può essere diverso ma con la consapevolezza che si possono ferire terze persone come il marito.
Detto questo sono decisioni che potete prendere liberamente ma dando il giusto peso alle azioni.
Spero di poter aver suscitato una qualche riflessione sul tema.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Casumaro Giada
Buongiorno. La situazione che descrivi è delicata e potrebbe essere fonte di confusione e disagio. Da ciò che racconti, sembra che la tua collega stia cercando di giustificare il suo comportamento con motivazioni personali, ma è importante riflettere su come questa dinamica ti fa sentire e su ciò che ritieni giusto per te.
Il fatto che ti abbia chiesto soldi in cambio di un rapporto sessuale potrebbe essere interpretato come una forma di manipolazione, soprattutto se sta cercando di fare leva sulla tua empatia o sul tuo interesse per lei. È fondamentale che tu prenda una posizione chiara su ciò che vuoi e su ciò che ritieni etico e rispettoso, sia per te stesso che per gli altri coinvolti.
Se ti senti a disagio o percepisci che questa situazione potrebbe portare a complicazioni personali o professionali, potrebbe essere utile stabilire dei confini chiari e comunicare in modo diretto che non sei disposto a partecipare a questo tipo di accordo. Proteggere il tuo benessere e mantenere un ambiente lavorativo sano sono priorità importanti.
Se vuoi approfondire o hai bisogno di supporto per gestire questa situazione, sono qui per ascoltarti.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Il fatto che ti abbia chiesto soldi in cambio di un rapporto sessuale potrebbe essere interpretato come una forma di manipolazione, soprattutto se sta cercando di fare leva sulla tua empatia o sul tuo interesse per lei. È fondamentale che tu prenda una posizione chiara su ciò che vuoi e su ciò che ritieni etico e rispettoso, sia per te stesso che per gli altri coinvolti.
Se ti senti a disagio o percepisci che questa situazione potrebbe portare a complicazioni personali o professionali, potrebbe essere utile stabilire dei confini chiari e comunicare in modo diretto che non sei disposto a partecipare a questo tipo di accordo. Proteggere il tuo benessere e mantenere un ambiente lavorativo sano sono priorità importanti.
Se vuoi approfondire o hai bisogno di supporto per gestire questa situazione, sono qui per ascoltarti.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Buongiorno gentile Utente, quella che descrive è una situazione complessa, carica di elementi relazionali delicati e potenzialmente molto destabilizzanti. Comprendo quanto possa generare confusione ricevere una richiesta così ambigua e coinvolgente da parte di una collega, soprattutto in un contesto di apparente confidenza e fragilità da parte sua.
La domanda che lei pone (mi sta manipolando?) è legittima, e merita una riflessione. Quando una persona fa appello alla nostra empatia o ci racconta situazioni difficili con l’intento di ottenere qualcosa che va oltre i limiti di un rapporto professionale o amicale, è importante fermarsi e ascoltare non solo ciò che viene detto, ma anche ciò che si prova interiormente. Si sente libero in questo scambio? Si sente rispettato nei suoi confini? O percepisce una pressione, anche sottile, ad andare oltre ciò che è in linea con i suoi valori e il suo benessere?
Il fatto che questa collega le proponga un rapporto sessuale in cambio di denaro – per quanto possa averlo motivato con una narrazione di bisogno o ingiustizia personale – sposta la relazione su un piano profondamente squilibrato e rischioso. È importante anche considerare che ciò avviene all’interno di un contesto lavorativo, dove le implicazioni possono diventare molto più complesse, soprattutto se il confine tra vita privata e professionale viene superato in modo poco chiaro.
Una forma di manipolazione non sempre si manifesta in modo esplicito o aggressivo: può essere sottile, emotiva, basata sul senso di colpa o sulla compassione. Quando una richiesta coinvolge elementi affettivi, economici e sessuali insieme, è fondamentale prendersi il tempo per riflettere con lucidità e, se possibile, confrontarsi con qualcuno esterno alla situazione per mantenere una visione più nitida. Il suo dubbio è già un segnale importante: ascoltarlo è un primo atto di protezione verso sé stesso.
Il consiglio, in questi casi, è di tutelarsi e mantenere una distanza chiara e coerente con i propri valori, evitando di rispondere a richieste che possano metterla in una posizione di disagio, senso di colpa o coinvolgimento emotivo forzato. Se la situazione dovesse evolversi ulteriormente o diventare fonte di malessere, potrebbe essere utile approfondirla in uno spazio terapeutico, dove esplorare con calma ciò che sta accadendo e come affrontarlo in modo sano e consapevole.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
La domanda che lei pone (mi sta manipolando?) è legittima, e merita una riflessione. Quando una persona fa appello alla nostra empatia o ci racconta situazioni difficili con l’intento di ottenere qualcosa che va oltre i limiti di un rapporto professionale o amicale, è importante fermarsi e ascoltare non solo ciò che viene detto, ma anche ciò che si prova interiormente. Si sente libero in questo scambio? Si sente rispettato nei suoi confini? O percepisce una pressione, anche sottile, ad andare oltre ciò che è in linea con i suoi valori e il suo benessere?
Il fatto che questa collega le proponga un rapporto sessuale in cambio di denaro – per quanto possa averlo motivato con una narrazione di bisogno o ingiustizia personale – sposta la relazione su un piano profondamente squilibrato e rischioso. È importante anche considerare che ciò avviene all’interno di un contesto lavorativo, dove le implicazioni possono diventare molto più complesse, soprattutto se il confine tra vita privata e professionale viene superato in modo poco chiaro.
Una forma di manipolazione non sempre si manifesta in modo esplicito o aggressivo: può essere sottile, emotiva, basata sul senso di colpa o sulla compassione. Quando una richiesta coinvolge elementi affettivi, economici e sessuali insieme, è fondamentale prendersi il tempo per riflettere con lucidità e, se possibile, confrontarsi con qualcuno esterno alla situazione per mantenere una visione più nitida. Il suo dubbio è già un segnale importante: ascoltarlo è un primo atto di protezione verso sé stesso.
Il consiglio, in questi casi, è di tutelarsi e mantenere una distanza chiara e coerente con i propri valori, evitando di rispondere a richieste che possano metterla in una posizione di disagio, senso di colpa o coinvolgimento emotivo forzato. Se la situazione dovesse evolversi ulteriormente o diventare fonte di malessere, potrebbe essere utile approfondirla in uno spazio terapeutico, dove esplorare con calma ciò che sta accadendo e come affrontarlo in modo sano e consapevole.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Gentile utente, intero credo sarebbe opportuno capire come lei avverrà questa richiesta e come lei si rapporta a questa collega. È senza dubbio una situazione singolare che meriterebbe di essere definita rispetto alla natura del vostro rapporto, sei suoi sentimenti e della natura (seppur apparentemente chiara ) della richiesta stessa. Cordiali saluti Giada di Veroli
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.