Buongiorno un informazione sono risultata allergica al nichel e fenilediammina , una tabella esatta

16 risposte
Buongiorno un informazione sono risultata allergica al nichel e fenilediammina , una tabella esatta che indichi il basso e alto contenuto di queste cose c’è? Vedo tantissime tabelle una diversa all’altra e nn so a quale credere , grazie mille
Ha perfettamente ragione: nel caso dell’allergia al nichel e alla fenilendiammina, è comune trovarsi di fronte a tabelle contrastanti, ed è comprensibile sentirsi disorientati.
Nel caso del nichel, infatti non esiste una tabella ufficiale univoca riconosciuta a livello internazionale, perché il contenuto di nichel varia molto a seconda della provenienza, della lavorazione e persino del terreno in cui è cresciuto un alimento.
Inoltre, la tolleranza al nichel è individuale, e spesso si lavora per gradi: prima una dieta a basso contenuto, poi una progressiva reintroduzione monitorata.

La fenilendiammina (PPD), invece, è una sostanza presente principalmente in colorazioni per capelli, tinture scure, henné nero e alcuni cosmetici o tessuti. In questo caso, è più facile evitarla consultando l’INCI (lista ingredienti) dei prodotti e affidandosi a dermatologi che seguono pazienti allergici a PPD.

Cosa fare allora?

È consigliabile non seguire diete “fai da te” basate su tabelle generiche, ma farsi guidare da un professionista (nutrizionista o allergologo) che possa indicare quali alimenti evitare nella fase iniziale e come procedere con eventuali test di tolleranza o reintroduzioni graduali.

Per il nichel, spesso si usa una dieta a rotazione o a basso contenuto controllato, cucinata in modo semplice, evitando cibi in scatola, pentole in acciaio e alimenti notoriamente ricchi (come cacao, pomodori, legumi, frutta secca, ecc.).

Se desidera, posso aiutarla con una guida alimentare personalizzata, creata in accordo con le indicazioni dermatologiche o allergologiche già ricevute.

Un caro saluto.

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Dr. Loredana Vesci
Nutrizionista, Dietologo
Roma
Buongiorno, purtroppo sul web ci sono moltissime tabelle e discussioni su questa sindrome di allergia al nichel sistemica (SNAS) molto spesso falsate, da non prendere in considerazione. Dovrebbe rivolgersi ad un Nutrizionista che conosce la letteratura scientifica su questo problema per farsi rilasciare, non solo una tabella con dosaggi di nichel reali pubblicati scientificamente, ma soprattutto una dieta da seguire idonea a lei. Questo perchè il rischio di andare in carenza o eccesso nutrizionale seguendo tabelle che trova qua e là è alto.
Purtroppo il contenuto di nichel negli alimenti varia per diversi motivi quindi una tabella definitiva non esiste
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
In effetti non esiste una tabella ufficiale universalmente riconosciuta per il contenuto di nichel negli alimenti, ed è per questo che in rete si trovano molte fonti discordanti. I livelli di nichel, infatti, possono variare in base al terreno, alla provenienza geografica e alla lavorazione degli alimenti.

Le tabelle più attendibili sono quelle redatte da centri allergologici ospedalieri e società scientifiche che si occupano di allergie da contatto. In caso di allergia accertata, è consigliabile rivolgersi a un allergologo esperto o a un nutrizionista con formazione in diete per allergie e intolleranze per ricevere indicazioni personalizzate.

Per la para-fenilendiammina, invece, l'esposizione è principalmente cutanea (tinte per capelli, cosmetici), quindi la gestione prevede l’esclusione del contatto, più che la restrizione alimentare.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Buongiorno, il nichel lo troviamo in diversi alimenti come: legumi (piselli, lenticchie, fagioli e ceci, questi ultimi ne contengono meno quindi possono essere consumati saltuariamente), cacao e cioccolato, pomodori, cipolla, funghi, spinaci, asparagi, sgombro, scampi, gamberi e pesce azzurro, tutti i cibi in scatola (tonno, legumi già cotti), frutta secca e semi oleosi. Tra la frutta da evitare abbiamo: pere, mele, uva, fichi, prugne, albicocche, kiwi. evitare anche le farine: integrale, di mais, di avena, crusca, grano saraceno. evitare anche lievito chimico, liquirizia, birra, te verde, salsa di soia e germogli di soia, uvetta, avocado.
CONSIGLI: evitare cibi in scatola, usare tegami in teflon o vetro, usare pentole in acciaio siglate 18/c, evitare cottura di cibi al cartoccio, evitare alluminio per avvolgere alimenti.
La fenilediammina, non è presente negli alimenti ma nelle tinture per capelli
Buongiorno, il nichel è presente in moltissimi alimenti in quantità variabili, ma la sua concentrazione può cambiare in base al tipo di terreno, a metodi di coltivazione e cottura, contenitori usati per cucinare (es. pentole in acciaio). Quindi, le fonti più affidabili a cui far riferimento per ricavare le tabelle sono: SIDAPA (Società Italiana di Dermatologia Allergologica), Istituto Superiore di Sanità, Cliniche dermatologiche universitarie.
Per quanto riguarda la p-fenilendiammina (PPD) è una sostanza principalmente presente in tinture per capelli, henné nero (contraffatto, con PPD aggiunta), tessuti scuri (coloranti), tatuaggi temporanei, guanti in gomma nera, inchiostri, toner per stampanti, cosmetici con ingredienti come "paraphenylenediamine", "PPD", "p-aminoaniline". Per cui sarebbe opportuno evitarli.
 Alessia Ferrari
Nutrizionista
Albenga
Salve! per problematiche simili alle sue consiglio visita nutrizionale specifica per un percorso personalizzato
Buongiorno! Hai perfettamente ragione: le tabelle sul nichel spesso sono discordanti perché il contenuto può variare molto in base a terreno, coltivazione e conservazione. Purtroppo non esiste una tabella ufficiale e definitiva riconosciuta a livello medico-scientifico per il nichel.

Per la fenilendiammina, invece, si trova soprattutto nei prodotti per capelli (tinte), quindi è più facile evitarla leggendo gli ingredienti.

Il consiglio è seguire una linea guida di un centro allergologico affidabile (es. quello dove hai fatto i test) oppure consultare un nutrizionista esperto in allergie da nichel per personalizzare la dieta. Meglio evitare il fai-da-te con tabelle online troppo diverse.
Gentile paziente, comprendo perfettamente la sua confusione riguardo alle tabelle discordanti online. Purtroppo non esiste una tabella universale "esatta" poiché il contenuto di nichel negli alimenti varia in base a terreno, lavorazione e cottura, mentre la fenilediammina si trova principalmente in tinture per capelli e alcuni coloranti alimentari.
L'approccio corretto prevede una dieta di eliminazione personalizzata seguita da reintroduzioni graduali per identificare la sua soglia di tolleranza individuale. Le consiglio vivamente una consulenza specialistica per avere un protocollo sicuro e personalizzato. Sono disponibile in studio a Firenze o online.
Dott.ssa Barzaghi Federica
Dott. Mariano Luongo
Nutrizionista
Giugliano in Campania
buonasera per quanto riguarda la fenildiammina è un costituente delle tinture per capelli , quindi basta non farsi piu la tinta oppure utilizzare tinte non a base di fenildiammina. per quanto riguarda le tabelle sul nickel , purtroppo non sono precise. La ragione è da attribuire ad una variabilità di assorbimento del nickel dovuto a suolo acqua e atmosfera diverse. puoi trovare cambiando solo il terreno pomodori che possono avere una concentrazione diversa del nickel e questo vale per ogni alimento.

Il mio consiglio è quello di affidarsi ad un professionista e scrivere un diario alimentare per capire il cut off personale di nickel .
Resto a disposizioni per ulteriori domande , Cordiali saluti Dott. Luongo
Dott.ssa Martina Bonetti
Nutrizionista, Chinesiologo
Alzano Lombardo
Buongiorno, trovi su internet tabelle discordanti effettivamente. Il mio consiglio è provare ciò che su di te ti da più sintomi ed eliminarlo. Se dovessi avere bisogno di consigli contattami pure!
Buongiorno,
capisco bene la difficoltà nel districarsi tra le diverse tabelle sul contenuto di nichel e fenilendiammina, soprattutto perché spesso le fonti variano e le informazioni non sono sempre univoche.
Purtroppo non esiste una tabella “assolutamente esatta” e universale, poiché il contenuto di nichel e fenilendiammina può dipendere da molti fattori, come la provenienza degli alimenti, i metodi di coltivazione o lavorazione, e altri aspetti.
In qualità di nutrizionista, posso supportarla nel creare un piano alimentare personalizzato che tenga conto della sua allergia, aiutandola a identificare gli alimenti e prodotti più sicuri da consumare o usare quotidianamente, riducendo così il rischio di reazioni.

Resto a disposizione per qualsiasi approfondimento o per elaborare insieme un percorso adatto alle sue esigenze.

Un caro saluto!
Comprendo la tua preoccupazione riguardo alle diverse tabelle sul contenuto di nichel negli alimenti. La variabilità dei dati può derivare da differenze nei metodi di analisi, nelle fonti di origine degli alimenti e nelle condizioni di coltivazione.
Per una guida dettagliata e personalizzabile, ti consiglio il foglio di calcolo fornito da Allergie-Intolleranze.it, che permette di calcolare automaticamente la quantità di nichel giornaliera assunta in base al peso degli alimenti consumati.
saluti
dott.ssa antelmi antonella
Buongiorno! Comprendo perfettamente la sua frustrazione. Trovare tabelle precise e univoche per le allergie alimentari (e da contatto) è molto difficile, specialmente per allergeni come il nichel, perché la quantità può variare significativamente in base a fattori come:

* **Terreno di coltivazione:** Per le piante, la concentrazione di nichel nel terreno influisce sulla quantità assorbita.
* **Contaminazione industriale:** Il nichel può provenire dagli utensili da cucina (pentole in acciaio non idoneo), dai processi di lavorazione o dai contenitori.
* **Parte dell'alimento:** A volte solo alcune parti di un alimento sono più ricche di nichel.
* **Stagione, varietà, metodi di cottura.**
* **Metodi analitici utilizzati per la misurazione:** Diverse analisi possono dare risultati leggermente differenti.

Per la **fenilendiammina**, la situazione è diversa: non è un componente naturale degli alimenti, ma è più che altro un **allergene da contatto** presente in prodotti come tinture per capelli, gomme, inchiostri, alcuni tessuti. L'ingestione di fenilendiammina dagli alimenti è estremamente rara e solitamente correlata a contaminazioni o usi impropri. La sua allergia alla fenilendiammina riguarda probabilmente il contatto e non l'ingestione di alimenti.

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### Allergia al Nichel: Le Linee Guida Generali

Poiché una tabella "esatta" con valori assoluti e definitivi è difficile da fornire (proprio per i motivi elencati), ci si basa su **liste di alimenti ad alto, medio e basso contenuto di nichel**, derivate da studi e osservazioni cliniche. L'obiettivo non è eliminare completamente il nichel (è impossibile, essendo un oligoelemento presente quasi ovunque), ma **ridurre l'assunzione totale** al di sotto della sua soglia di reazione.

Ecco una tabella riassuntiva basata sulle conoscenze attuali. Le quantità sono indicative e si riferiscono a 100g di alimento.

**ALIMENTI AD ALTO CONTENUTO DI NICHEL (da limitare o evitare in fase di dieta di eliminazione)**
* **Legumi:** Ceci, fagioli (tutti i tipi), lenticchie, piselli, fave, soia e derivati (tofu, tempeh, latte di soia, farina di soia).
* **Cereali integrali e pseudo-cereali:** Avena, grano saraceno, farina integrale (di frumento, mais, segale), crusca, muesli.
* **Frutta secca e semi oleosi:** Noci, mandorle, nocciole, arachidi (e burro d'arachidi), anacardi, pistacchi, semi di girasole, semi di zucca, semi di lino, semi di sesamo.
* **Cacao e derivati:** Cioccolato (fondente in particolare), cacao in polvere.
* **Verdure specifiche:** Asparagi, spinaci, pomodori (e concentrato/salsa di pomodoro), cipolle, funghi, cavoli, cavolfiore, patate (con la buccia), fagiolini, lattuga (alcune varietà), carote (alcune varietà).
* **Frutta specifica:** Pere, albicocche (fresche e secche), prugne (fresche e secche), datteri, fichi secchi, uva passa, avocado.
* **Bevande:** Tè (in particolare nero e verde), caffè istantaneo.
* **Altro:** Lievito in polvere, margarina, liquirizia, cibi in scatola (per migrazione dal metallo).
* **Molluschi e crostacei:** Ostriche, cozze, vongole, gamberi, aragoste (perché filtrano l'acqua di mare che può contenere nichel).

**ALIMENTI A MEDIO CONTENUTO DI NICHEL (da assumere con moderazione e osservazione individuale)**
* Alcune verdure come broccoli, cavoli, mais.
* Frutta come kiwi, banane, mele, arance, fragole (ma attenzione, a volte le fragole possono essere controverse).
* Caffè (quello normale).
* Vino e birra.
* Marmellate.

**ALIMENTI A BASSO O NULLO CONTENUTO DI NICHEL (generalmente ben tollerati)**
* **Carni fresche:** Pollo, tacchino, manzo, maiale, agnello (non lavorate o in scatola).
* **Pesce fresco:** Merluzzo, salmone, trota, orata, branzino, tonno (fresco), sogliola (evitare aringhe e sgombri, e crostacei/molluschi).
* **Uova:** Tutte.
* **Latticini:** Latte (vaccino, di pecora, capra), yogurt naturale (senza frutta o additivi), formaggi freschi (ricotta, mozzarella, fiordilatte, stracchino) e stagionati (Grana Padano, Parmigiano Reggiano, purché senza additivi problematici).
* **Cereali raffinati:** Riso bianco (non integrale), farina 00, pasta di semola di grano duro (non integrale), pane bianco (senza lievito di birra, se si sospetta sensibilità).
* **Verdure specifiche:** Zucchine, cetrioli, melanzane, peperoni, finocchi, radicchio, indivia, scarola, bietole, zucca (poche).
* **Frutta specifica:** Agrumi (limone, arancia, pompelmo, mandarino), melone, anguria, ciliegie.
* **Oli e grassi:** Olio extra vergine d'oliva (in bottiglia di vetro, non in lattina metallica), burro.
* **Spezie:** Sale, pepe, zenzero, curcuma, paprika.
* **Acqua:** Generalmente sicura, ma l'acqua del rubinetto può contenere nichel se le tubature sono vecchie. A volte si consiglia acqua in bottiglia con basso residuo fisso.

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### Fenilendiammina (PPD - Parafenilendiammina) negli Alimenti

Come accennato, la fenilendiammina (PPD) è un allergene principalmente da **contatto**.
* **Dove si trova:**
* **Tinture per capelli permanenti e semi-permanenti:** È l'allergene più comune in questo contesto.
* **Cosmetici scuri:** Alcuni mascara, eyeliner, tatuaggi all'henné nero.
* **Gomma nera:** In alcuni capi d'abbigliamento (guanti, elastici), calzature, oggetti in gomma.
* **Inchiostri da stampa, tessuti, pellicce (come colorante).**

* **Negli alimenti:** La fenilendiammina *non è un allergene alimentare comune*. Non esistono tabelle di alimenti contenenti fenilendiammina perché, di fatto, non è un ingrediente o un contaminante alimentare significativo.
* A volte si fa confusione con la **fenilalanina**, che è un aminoacido presente naturalmente in molti alimenti proteici (carne, pesce, uova, latticini, legumi) e nel dolcificante aspartame. Ma l'allergia alla fenilalanina è estremamente rara e diversa dall'allergia alla fenilendiammina.

**Conclusione per la fenilendiammina:** La sua allergia alla fenilendiammina dovrebbe concentrarsi sull'evitare il contatto con prodotti che la contengono (specialmente tinture per capelli), non su una dieta specifica.

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### Consigli Pratici

1. **Affidarsi al Proprio Specialista:** La tabella qui sopra è una guida generale. La cosa migliore è che il suo allergologo o un nutrizionista specializzato in allergie alimentari le fornisca una tabella più specifica e personalizzata per il suo caso, magari basata su fonti che utilizzano. Essi potranno anche guidarla nella fase di reintroduzione controllata degli alimenti per identificare la sua soglia di tolleranza.
2. **Dieta di Eliminazione e Reintroduzione:** Una dieta per il nichel prevede solitamente una fase di eliminazione rigorosa (2-4 settimane) per far regredire i sintomi, seguita da una fase di reintroduzione graduale per capire quali alimenti e in quali quantità lei tollera.
3. **Utensili da Cucina:** Eviti pentole e utensili in acciaio inossidabile di qualità scadente (o non certificati "nickel-free"), preferendo quelli in vetro, ceramica, ghisa smaltata, alluminio o acciaio inox 18/0 (che contiene poco nichel).
4. **Acqua:** Se i sintomi sono molto persistenti, valuti l'uso di acqua in bottiglia con basso residuo fisso.

Spero che questa spiegazione e le tabelle la aiutino a orientarsi meglio. Ricordi che la gestione dell'allergia al nichel è spesso un percorso personalizzato.
Buongiorno, le tabelle presenti sono molto generiche, ogni persona presenta una propria sensibilità agli alimenti a medio/ basso / alto contenuto di nichel, dovresti farti seguire da uno specialista per stilare un piano con ciò che non ti crei danno
Buongiorno,

Tabella valide ce ne sono però per scrupolo sarebbe meglio farsi seguire da un professionista esperto.

Cordiali saluti
Dott. Davide Privitera

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