Buongiorno, sto concludendo con successo una terapia di 20 gg di Levosulpiride/die (10 gocce prima d
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Buongiorno, sto concludendo con successo una terapia di 20 gg di Levosulpiride/die (10 gocce prima di pranzo e 10 prima di cena) da proseguire poi solo al bisogno, come prescritto da gastroenterologo per senso di 《ansia》allo stomaco. Poiché ne ho tratto un beneficio generale in termini di tranquillità, riposo e buonumore, al termine di questa terapia vorrei prendere un integratore che aiuta il normale tono dell'umore, a base di griffonia, melissa e withania, già usato con beneficio in passato, su consiglio del farmacista.
In assenza del medico prescrittore per motivi familiari per lungo tempo, posso chiedere cortesemente a voi un parere? Ci sono precauzioni da prendere dopo aver usato Levosulpiride? Grazie molte.
In assenza del medico prescrittore per motivi familiari per lungo tempo, posso chiedere cortesemente a voi un parere? Ci sono precauzioni da prendere dopo aver usato Levosulpiride? Grazie molte.
Buongiorno, comprendo bene il desiderio di mantenere quel senso di tranquillità e benessere che ha sperimentato in questo periodo grazie alla terapia prescritta. È positivo che lei abbia riconosciuto quanto lo stato emotivo possa influenzare anche le sensazioni fisiche, come nel suo caso il cosiddetto peso o nodo allo stomaco. Questo è un aspetto molto importante su cui, all’interno di un percorso cognitivo-comportamentale, si lavora per aiutare la persona a non dover necessariamente fare sempre affidamento solo su sostanze o integratori, ma anche su strumenti pratici per gestire ansia e tensione. Rispetto all’uso dell’integratore di cui parla, ritengo utile farle notare che, pur non entrando nel merito della farmacologia, è sempre opportuno confrontarsi con un medico o farmacista di fiducia per valutare eventuali interazioni o tempi giusti tra la sospensione di un farmaco e l’introduzione di un altro prodotto, anche se naturale. Detto questo, la invito a considerare anche un aspetto: se ha tratto beneficio sul tono dell’umore grazie alla diminuzione dei sintomi fisici, forse potrebbe trarre un ulteriore beneficio da qualche strumento che la aiuti a mantenere questo stato di calma in autonomia. Un percorso di gestione dell’ansia, anche breve, basato su tecniche di rilassamento, di respirazione, di ristrutturazione dei pensieri ansiosi o di gestione dello stress quotidiano, può fare la differenza sul lungo termine. La invito quindi a vedere questo momento come un’occasione per approfondire come funziona la sua ansia, quali fattori la alimentano e come possa, con strategie mirate, ridurne l’impatto sulla sua vita senza dover contare solo su un aiuto esterno. Se lo desidera, può iniziare anche autonomamente con qualche piccola abitudine, come esercizi di respirazione profonda, brevi momenti di mindfulness o semplici pause di rilassamento durante la giornata, per mantenere quella sensazione di equilibrio e calma che ha sperimentato. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
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La sua domanda è sensata, ma lo psicologo in Italia non è medico e dunque non ha alcuna abilitazione a trattare di farmaci. Lei sta parlando di integratori, ma la sua domanda è caricata della portata di un percorso a cui mi sembra che lei attribuisca una valenza di tipo medico.
Buongiorno,
La Levosulpiride è un farmaco appartenente alla classe dei neurolettici benzamidici, spesso utilizzato, anche a basse dosi, per disturbi gastrointestinali funzionali associati a somatizzazioni d’ansia, come il “nodo allo stomaco”. Se sta concludendo una terapia di 20 giorni e ha avuto benefici, è certamente positivo. Tuttavia, anche a basse dosi, la Levosulpiride può agire sul sistema nervoso centrale, influenzando dopamina e altri neurotrasmettitori, motivo per cui, dopo la sospensione, alcune persone possono avvertire lievi sintomi transitori (per esempio un po’ di insonnia, lieve irrequietezza o sbalzi d’umore), sebbene non siano frequenti né gravi.
Quanto agli integratori a base di griffonia, melissa e withania:
Griffonia contiene 5-HTP, precursore della serotonina, e può aiutare il tono dell’umore ma, in soggetti sensibili o in associazione con altre sostanze che agiscono sul SNC, può talvolta dare sonnolenza o interagire con altri farmaci serotoninergici (anche se la Levosulpiride non è propriamente serotoninergica, è bene sempre valutare il profilo globale).
Melissa ha proprietà lievemente sedative, utile per l’ansia lieve.
Withania (Ashwagandha) è un adattogeno che può contribuire a ridurre stress e ansia.
Se ha già assunto quell’integratore in passato senza problemi, non ci sono controindicazioni assolute. Tuttavia:
Aspetti da considerare:
Se intende iniziarlo subito dopo aver sospeso la Levosulpiride, lasci magari qualche giorno di “pausa” per osservare come si sente senza nulla.
Informi sempre il suo medico o il farmacista della recente terapia con Levosulpiride, soprattutto se dovesse assumere altri farmaci o integratori insieme.
Se avvertisse sintomi nuovi o insoliti (ansia marcata, tremori, disturbi del sonno), sospenda l’integratore e senta un medico.
Gli integratori non sostituiscono una terapia medica né psicologica se i sintomi d’ansia persistono.
In conclusione, se ha avuto beneficio dall’integratore in passato e non ha altre terapie in corso, il suo uso occasionale può essere ragionevole, ma è sempre consigliabile un confronto medico per personalizzare le indicazioni. E soprattutto, se i disturbi d’ansia persistono o si ripresentano con frequenza, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
La Levosulpiride è un farmaco appartenente alla classe dei neurolettici benzamidici, spesso utilizzato, anche a basse dosi, per disturbi gastrointestinali funzionali associati a somatizzazioni d’ansia, come il “nodo allo stomaco”. Se sta concludendo una terapia di 20 giorni e ha avuto benefici, è certamente positivo. Tuttavia, anche a basse dosi, la Levosulpiride può agire sul sistema nervoso centrale, influenzando dopamina e altri neurotrasmettitori, motivo per cui, dopo la sospensione, alcune persone possono avvertire lievi sintomi transitori (per esempio un po’ di insonnia, lieve irrequietezza o sbalzi d’umore), sebbene non siano frequenti né gravi.
Quanto agli integratori a base di griffonia, melissa e withania:
Griffonia contiene 5-HTP, precursore della serotonina, e può aiutare il tono dell’umore ma, in soggetti sensibili o in associazione con altre sostanze che agiscono sul SNC, può talvolta dare sonnolenza o interagire con altri farmaci serotoninergici (anche se la Levosulpiride non è propriamente serotoninergica, è bene sempre valutare il profilo globale).
Melissa ha proprietà lievemente sedative, utile per l’ansia lieve.
Withania (Ashwagandha) è un adattogeno che può contribuire a ridurre stress e ansia.
Se ha già assunto quell’integratore in passato senza problemi, non ci sono controindicazioni assolute. Tuttavia:
Aspetti da considerare:
Se intende iniziarlo subito dopo aver sospeso la Levosulpiride, lasci magari qualche giorno di “pausa” per osservare come si sente senza nulla.
Informi sempre il suo medico o il farmacista della recente terapia con Levosulpiride, soprattutto se dovesse assumere altri farmaci o integratori insieme.
Se avvertisse sintomi nuovi o insoliti (ansia marcata, tremori, disturbi del sonno), sospenda l’integratore e senta un medico.
Gli integratori non sostituiscono una terapia medica né psicologica se i sintomi d’ansia persistono.
In conclusione, se ha avuto beneficio dall’integratore in passato e non ha altre terapie in corso, il suo uso occasionale può essere ragionevole, ma è sempre consigliabile un confronto medico per personalizzare le indicazioni. E soprattutto, se i disturbi d’ansia persistono o si ripresentano con frequenza, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buonasera, domande di questo tipo è sempre meglio rivolgerle a chi le ha prescritto i farmaci. In ogni caso lo psicoterapeuta non ha formazione adeguata per la prescrizione di medicine e dei possibili effetti da sospensione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, le consiglio di chiedere al medico (o suo sostituto) che le ha prescritto la terapia farmacologica.
Resto a disposizione. Dott. Luca Rochdi
Resto a disposizione. Dott. Luca Rochdi
Salve, ritengo utile esporre la questione al medico che ha prescritto i farmaci, figura professionale più competente in materia.
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere l'efficacia dell'intervento combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque la invito, qualora non lo avesse fatto, a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente di mio dottore,
questa sezione di mio dottore è dedicata a psicologi e psicoterapeuti. La sua richiesta specifica andrebbe rivolta ad un medico, in particolare ad un altro gastroenterologo vista la sua problematica.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
questa sezione di mio dottore è dedicata a psicologi e psicoterapeuti. La sua richiesta specifica andrebbe rivolta ad un medico, in particolare ad un altro gastroenterologo vista la sua problematica.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
salve, ne parli con il medico grazie
Salve , ottimo che definisce la terapia un successo.
Per quanto concerne info su farmaci/integratori il suo medico di base le saprá sicuramente dare risposta.
Mi sentirei di suggerirle qualora dovesse riavvertire una sintomatologia legata all’ansia di parlarne con un professionista psicologo, sicuramente aiuterebbe.
Buone cose, dott. Marziani
Per quanto concerne info su farmaci/integratori il suo medico di base le saprá sicuramente dare risposta.
Mi sentirei di suggerirle qualora dovesse riavvertire una sintomatologia legata all’ansia di parlarne con un professionista psicologo, sicuramente aiuterebbe.
Buone cose, dott. Marziani
Buongiorno, comprendo il suo desiderio di mantenere il benessere raggiunto durante la terapia con Levosulpiride. Tuttavia, è importante adottare un approccio prudente. Sebbene l’integratore a base di griffonia, melissa e withania sia generalmente ben tollerato, va considerato che la Levosulpiride è un farmaco con effetti sul sistema nervoso centrale, e la sua sospensione o associazione con altri principi attivi, anche naturali,dovrebbe sempre essere valutata da un medico, in particolare da uno psichiatra, che può considerare il suo quadro complessivo e le eventuali vulnerabilità individuali.
La invito, quindi, a evitare il "fai da te" e, appena possibile, a consultare uno specialista, anche diverso dal medico prescrittore originario, per una valutazione personalizzata. Le suggerisco di valutare la possibilità di iniziare un percorso psicoterapeutico integrativo rispetto all’utilizzo del farmaco. Resto a disposizione per eventuali approfondimenti di tipo psicologico.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
La invito, quindi, a evitare il "fai da te" e, appena possibile, a consultare uno specialista, anche diverso dal medico prescrittore originario, per una valutazione personalizzata. Le suggerisco di valutare la possibilità di iniziare un percorso psicoterapeutico integrativo rispetto all’utilizzo del farmaco. Resto a disposizione per eventuali approfondimenti di tipo psicologico.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno, le consiglio un percorso di psicoterapia per il trattamento dell'ansia, da affiancare alla terapia farmacologica. Cordiali saluti.
Buongiorno, son contenta che stia meglio!
Alla sua domanda potrebbe rispondere il medico che le ha prescritto il farmaco, che non c'è se ho ben capito. Ma io credo che la domanda da farsi sia un'altra e riguardi la sua " ansia " allo stomaco. Il corpo parla, ma bisogna conoscerne il linguaggio.
Buona giornata:)
Dr. Grazia Chianetta
Alla sua domanda potrebbe rispondere il medico che le ha prescritto il farmaco, che non c'è se ho ben capito. Ma io credo che la domanda da farsi sia un'altra e riguardi la sua " ansia " allo stomaco. Il corpo parla, ma bisogna conoscerne il linguaggio.
Buona giornata:)
Dr. Grazia Chianetta
Buongiorno, è positivo che lei abbia trovato beneficio dal trattamento prescritto, sia a livello gastrointestinale che sul piano del tono dell’umore. Levosulpiride, come forse sa, è un farmaco che può avere effetti anche sul sistema nervoso centrale, motivo per cui a volte si osserva un miglioramento del benessere generale, anche oltre i sintomi fisici.
Per quanto riguarda l’uso successivo di integratori, soprattutto in continuità con una terapia farmacologica recente, è sempre opportuno confrontarsi con un medico o un farmacista di fiducia, anche solo per valutare eventuali interazioni, tempi di sospensione e condizioni personali.
Nel frattempo, potrebbe essere interessante soffermarsi anche su ciò che il suo corpo ha cercato di comunicarle attraverso il sintomo. L’“ansia allo stomaco”, come la descrive, è un segnale che spesso ha radici profonde: un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio queste connessioni e a rafforzare il suo benessere in modo ancora più duraturo.
Un caro saluto.
Per quanto riguarda l’uso successivo di integratori, soprattutto in continuità con una terapia farmacologica recente, è sempre opportuno confrontarsi con un medico o un farmacista di fiducia, anche solo per valutare eventuali interazioni, tempi di sospensione e condizioni personali.
Nel frattempo, potrebbe essere interessante soffermarsi anche su ciò che il suo corpo ha cercato di comunicarle attraverso il sintomo. L’“ansia allo stomaco”, come la descrive, è un segnale che spesso ha radici profonde: un percorso psicologico potrebbe aiutarla a comprendere meglio queste connessioni e a rafforzare il suo benessere in modo ancora più duraturo.
Un caro saluto.
Buongiorno,
è positivo che la terapia con Levosulpiride ti abbia dato sollievo. Riguardo all’integratore con griffonia, melissa e withania, generalmente è considerato sicuro, ma è importante monitorare come ti senti e non sostituire mai un trattamento medico con un integratore senza confronto con un professionista.
Rifletti su cosa ti ha aiutato concretamente durante la terapia e su quali strategie potresti integrare per mantenere il benessere, oltre al supporto farmacologico.
Se il medico prescrittore non è disponibile, potresti valutare di consultare un altro specialista per un controllo, soprattutto prima di proseguire o cambiare trattamento.
Infine, chiediti: qual è il tuo obiettivo principale in questo percorso? Riconoscere ciò che vuoi migliorare può guidare meglio le scelte future.
è positivo che la terapia con Levosulpiride ti abbia dato sollievo. Riguardo all’integratore con griffonia, melissa e withania, generalmente è considerato sicuro, ma è importante monitorare come ti senti e non sostituire mai un trattamento medico con un integratore senza confronto con un professionista.
Rifletti su cosa ti ha aiutato concretamente durante la terapia e su quali strategie potresti integrare per mantenere il benessere, oltre al supporto farmacologico.
Se il medico prescrittore non è disponibile, potresti valutare di consultare un altro specialista per un controllo, soprattutto prima di proseguire o cambiare trattamento.
Infine, chiediti: qual è il tuo obiettivo principale in questo percorso? Riconoscere ciò che vuoi migliorare può guidare meglio le scelte future.
Buongiorno, la Levosulpiride, se assunta per un periodo breve (come nel suo caso, 20 giorni), e in basso dosaggio, ha un buon profilo di tollerabilità. Dopo la sospensione, non sono generalmente necessarie precauzioni particolari, soprattutto se non sono comparsi effetti collaterali (come irrequietezza, alterazioni del sonno o disturbi ormonali).
L’uso di un integratore fitoterapico come quello da lei menzionato (griffonia, melissa, withania) è in linea di massima compatibile, purché:
non vi siano patologie preesistenti (es. tiroide, disturbi ormonali, pressione bassa),non si assumano altri psicofarmaci, si sia tollerato bene in passato (come riferisce).
Griffonia, ad esempio, contiene 5-HTP, precursore della serotonina: va usata con cautela se in futuro dovessero essere introdotti SSRI o altri antidepressivi.
In questo momento, però, l’uso al bisogno può essere una scelta utile per sostenere l’equilibrio emotivo, sempre con monitoraggio soggettivo attento.
Se nota effetti inattesi o un ritorno dei sintomi, è comunque consigliabile un confronto medico appena possibile.
L’uso di un integratore fitoterapico come quello da lei menzionato (griffonia, melissa, withania) è in linea di massima compatibile, purché:
non vi siano patologie preesistenti (es. tiroide, disturbi ormonali, pressione bassa),non si assumano altri psicofarmaci, si sia tollerato bene in passato (come riferisce).
Griffonia, ad esempio, contiene 5-HTP, precursore della serotonina: va usata con cautela se in futuro dovessero essere introdotti SSRI o altri antidepressivi.
In questo momento, però, l’uso al bisogno può essere una scelta utile per sostenere l’equilibrio emotivo, sempre con monitoraggio soggettivo attento.
Se nota effetti inattesi o un ritorno dei sintomi, è comunque consigliabile un confronto medico appena possibile.
Buonasera,
le consiglio di effettuare una visita specialistica medico psichiatrica. La terapia farmacologica è un aspetto molto delicato e va seguita necessariamente da un medico che deve visitarla per poter valutare la sua situazione e di cosa ha bisogno.
Resto a disposizione,
Un cordiale saluto
Dott.ssa Valentina Di Giovanni
le consiglio di effettuare una visita specialistica medico psichiatrica. La terapia farmacologica è un aspetto molto delicato e va seguita necessariamente da un medico che deve visitarla per poter valutare la sua situazione e di cosa ha bisogno.
Resto a disposizione,
Un cordiale saluto
Dott.ssa Valentina Di Giovanni
Buonasera, io non so risponderle riguardo al farmaco perché non mi occupo di questo, però vorrei consigliarle ( sempre che già non lo abbia fatto) di farsi aiutare anche da uno specialista adatto a trovare il motivo del suo stato di ansia e come gestire le emozioni, lo stress...in genere, quando ci sono dei disturbi di questo tipo, il farmaco da solo non ha mai funzione curativa se non accompagnato a delle sedute con uno specialista.
Buongiorno,
mi fa piacere leggere che ha tratto beneficio dal percorso prescritto dal gastroenterologo, sia sul piano fisico che sul piano del benessere generale e dell’umore. Questo conferma quanto corpo ed emozioni siano strettamente collegati, e come la cura di un sintomo possa avere effetti positivi anche sulla qualità della vita interiore.
Per quanto riguarda l’utilizzo di integratori, come psicologo non entro nel merito farmacologico: le consiglio quindi di parlarne sempre con un medico (anche il suo medico di base) per una valutazione attenta di eventuali interazioni o precauzioni.
Quello che posso sottolineare dal mio punto di vista è l’importanza di ascoltare ciò che questo periodo le ha insegnato: riconoscere che l’ansia “allo stomaco” non è solo un fatto organico, ma anche un linguaggio del corpo che esprime tensioni emotive. Proseguire con uno stile di vita che sostenga il suo equilibrio (cura del sonno, alimentazione regolare, momenti di rilassamento, attività fisica e tecniche di consapevolezza come la mindfulness o la bioenergetica) può essere altrettanto prezioso quanto l’aiuto farmacologico o integrativo.
In sintesi: valuti con un medico se proseguire con l’integratore, ma nel frattempo dia valore a questo miglioramento e consideri anche un percorso psicologico che l’aiuti a gestire l’ansia e a consolidare il benessere che ha iniziato a sperimentare.
mi fa piacere leggere che ha tratto beneficio dal percorso prescritto dal gastroenterologo, sia sul piano fisico che sul piano del benessere generale e dell’umore. Questo conferma quanto corpo ed emozioni siano strettamente collegati, e come la cura di un sintomo possa avere effetti positivi anche sulla qualità della vita interiore.
Per quanto riguarda l’utilizzo di integratori, come psicologo non entro nel merito farmacologico: le consiglio quindi di parlarne sempre con un medico (anche il suo medico di base) per una valutazione attenta di eventuali interazioni o precauzioni.
Quello che posso sottolineare dal mio punto di vista è l’importanza di ascoltare ciò che questo periodo le ha insegnato: riconoscere che l’ansia “allo stomaco” non è solo un fatto organico, ma anche un linguaggio del corpo che esprime tensioni emotive. Proseguire con uno stile di vita che sostenga il suo equilibrio (cura del sonno, alimentazione regolare, momenti di rilassamento, attività fisica e tecniche di consapevolezza come la mindfulness o la bioenergetica) può essere altrettanto prezioso quanto l’aiuto farmacologico o integrativo.
In sintesi: valuti con un medico se proseguire con l’integratore, ma nel frattempo dia valore a questo miglioramento e consideri anche un percorso psicologico che l’aiuti a gestire l’ansia e a consolidare il benessere che ha iniziato a sperimentare.
Buongiorno, gli integratori naturali non possono contrastare con farmaci che non vengono più assunti e non ci sono interazioni o problematiche nel decidere di prenderli. Consiglio vivamente di abbinare all'integratore anche un percorso di mindfulness per la gestione dell'ansia per amplificare i benefici del prodotto naturale.
Se ha bisogno di informazioni aggiuntive mi può contattare gratuitamente.
Un abbraccio,
Dr.ssa Giorgia Ferrucci
Se ha bisogno di informazioni aggiuntive mi può contattare gratuitamente.
Un abbraccio,
Dr.ssa Giorgia Ferrucci
Dopo un ciclo breve di levosulpiride non ci sono particolari precauzioni da osservare; il passaggio a un integratore naturale come quello che indichi è ragionevole, purché tu lo introduca gradualmente e con attenzione. È una buona scelta per sostenere il tono dell’umore, a patto di affiancarlo anche a pratiche quotidiane di benessere, come ad esempio attività fisica, tecniche di respirazione e magari dedicando del tempo a qualcosa che ti piace e soddisfa.
Buona sera, dovrebbe chiedere al gastroenterologo come allontanare il farmaco e poi prendere un integratore. Ma se il suo disturbo è generato dall'ansia sarebbe utile iniziare un percorso psicologico per eliminare o almeno ridurre l'ansia altrimenti il sintomo ritornerà e l'integratore non sarà sufficiente
grazie per aver condiviso con tanta chiarezza la sua esperienza. È molto positivo che abbia trovato beneficio nella terapia prescritta dal gastroenterologo, sia sul piano fisico che su quello emotivo. La connessione tra corpo e mente è spesso molto più profonda di quanto immaginiamo, e una sensazione di benessere “allo stomaco” può riflettersi anche in una maggiore serenità generale.
L’attenzione che sta riservando alla fase successiva, cercando soluzioni naturali per sostenere il tono dell’umore, dimostra una sensibilità preziosa verso il proprio equilibrio psicofisico. Tuttavia, anche nel caso di integratori di origine naturale, è sempre utile valutare con attenzione l’interazione con trattamenti farmacologici precedenti, come nel caso della Levosulpiride, e considerare i tempi fisiologici dell’organismo nel rientrare in un nuovo assetto dopo la sospensione di un farmaco.
In assenza del medico che la segue, il consiglio più responsabile è quello di rivolgersi comunque a una figura sanitaria di riferimento (anche il medico di base o un farmacista preparato), per valutare eventuali precauzioni specifiche. Questo non tanto per mettere in dubbio l’efficacia dell’integratore già usato in passato, quanto per garantire una continuità nella cura che tenga conto di tutti i fattori, inclusa la sua storia clinica recente.
Da parte mia, se desiderasse esplorare più a fondo il legame tra il suo benessere psicofisico e gli stati d’animo che descrive (come ansia, riposo, umore), potrebbe essere molto utile affrontarli anche in un percorso psicologico. Spesso, quando il corpo ci invia segnali, è l’occasione per ascoltare con più attenzione anche ciò che accade sul piano emotivo e relazionale.
Resto a disposizione, se sente il desiderio di approfondire in questo senso.
L’attenzione che sta riservando alla fase successiva, cercando soluzioni naturali per sostenere il tono dell’umore, dimostra una sensibilità preziosa verso il proprio equilibrio psicofisico. Tuttavia, anche nel caso di integratori di origine naturale, è sempre utile valutare con attenzione l’interazione con trattamenti farmacologici precedenti, come nel caso della Levosulpiride, e considerare i tempi fisiologici dell’organismo nel rientrare in un nuovo assetto dopo la sospensione di un farmaco.
In assenza del medico che la segue, il consiglio più responsabile è quello di rivolgersi comunque a una figura sanitaria di riferimento (anche il medico di base o un farmacista preparato), per valutare eventuali precauzioni specifiche. Questo non tanto per mettere in dubbio l’efficacia dell’integratore già usato in passato, quanto per garantire una continuità nella cura che tenga conto di tutti i fattori, inclusa la sua storia clinica recente.
Da parte mia, se desiderasse esplorare più a fondo il legame tra il suo benessere psicofisico e gli stati d’animo che descrive (come ansia, riposo, umore), potrebbe essere molto utile affrontarli anche in un percorso psicologico. Spesso, quando il corpo ci invia segnali, è l’occasione per ascoltare con più attenzione anche ciò che accade sul piano emotivo e relazionale.
Resto a disposizione, se sente il desiderio di approfondire in questo senso.
Salve,
dopo una terapia con Levosulpiride, in genere non ci sono controindicazioni specifiche a passare a integratori come quello descritto, soprattutto se il farmaco è stato assunto per un periodo breve e a dosaggio standard. Tuttavia, alcune precauzioni sono utili:
Controllare che non ci siano interazioni farmacologiche se assume altri farmaci, soprattutto psicotropi o sedativi;
Iniziare l’integratore a dosaggio minimo e osservare eventuali effetti collaterali (sonnolenza, disturbi digestivi, alterazioni della pressione o del battito);
Tenere presente che gli integratori agiscono in modo più blando rispetto a un farmaco prescritto e richiedono tempo per manifestare effetto;
Se dovessero comparire sintomi nuovi o insoliti, sospendere l’integratore e consultare un medico.
È sempre consigliabile, appena possibile, informare il gastroenterologo o il medico curante della scelta, per un monitoraggio ottimale e personalizzato.
Resto a disposizione per approfondire insieme strategie naturali di supporto al tono dell’umore e al benessere digestivo.
Saluti
dopo una terapia con Levosulpiride, in genere non ci sono controindicazioni specifiche a passare a integratori come quello descritto, soprattutto se il farmaco è stato assunto per un periodo breve e a dosaggio standard. Tuttavia, alcune precauzioni sono utili:
Controllare che non ci siano interazioni farmacologiche se assume altri farmaci, soprattutto psicotropi o sedativi;
Iniziare l’integratore a dosaggio minimo e osservare eventuali effetti collaterali (sonnolenza, disturbi digestivi, alterazioni della pressione o del battito);
Tenere presente che gli integratori agiscono in modo più blando rispetto a un farmaco prescritto e richiedono tempo per manifestare effetto;
Se dovessero comparire sintomi nuovi o insoliti, sospendere l’integratore e consultare un medico.
È sempre consigliabile, appena possibile, informare il gastroenterologo o il medico curante della scelta, per un monitoraggio ottimale e personalizzato.
Resto a disposizione per approfondire insieme strategie naturali di supporto al tono dell’umore e al benessere digestivo.
Saluti
Buongiorno, grazie per aver condiviso la situazione in modo così dettagliato.
Alcuni punti da considerare:
1. Levosulpiride
La levosulpiride è un farmaco pro-cinetico e ansiolitico, che agisce anche sul tono dell’umore a livello gastrointestinale e centrale.
Dopo sospensione, in genere non ci sono particolari precauzioni particolari, a meno che non siano presenti condizioni mediche specifiche o non siano assunti altri farmaci che interagiscono con il sistema nervoso centrale.
Talvolta possono comparire lievi disturbi gastrointestinali o alterazioni transitorie dell’umore, ma questi di solito si risolvono spontaneamente.
2. Integratore a base di griffonia, melissa e withania
-Griffonia simplicifolia, contiene 5-HTP, precursore della serotonina, e può avere effetti sul tono dell’umore.
-Melissa: ha proprietà calmanti e può favorire il rilassamento.
-Withania (ashwagandha): è un adattogeno che può aiutare nello stress.
Precauzioni:
Attenzione se si assumono altri farmaci che agiscono sul sistema serotoninergico (es. antidepressivi SSRI, triptani).
Monitorare eventuali effetti collaterali come nausea, mal di testa, disturbi gastrointestinali o sonnolenza.
Assumere secondo le dosi consigliate dal produttore o dal farmacista.
Se compaiono sintomi insoliti o marcata agitazione, contattare un medico.
3. Consiglio pratico
Puoi in linea di massima iniziare l’integratore dopo aver terminato la levosulpiride, monitorando come ti senti.
Considera di annotare eventuali cambiamenti nell’umore, sonno e ansia per valutare l’efficacia.
Appena possibile, confrontati con il tuo gastroenterologo o medico curante per confermare la compatibilità con la tua situazione clinica complessiva.
In sintesi: non ci sono particolari controindicazioni immediate a iniziare l’integratore dopo la levosulpiride, ma va fatto con attenzione, seguendo le dosi e monitorando eventuali effetti collaterali, soprattutto se assumi altri farmaci.
Rimango a Sua completa disposizione.
Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
Alcuni punti da considerare:
1. Levosulpiride
La levosulpiride è un farmaco pro-cinetico e ansiolitico, che agisce anche sul tono dell’umore a livello gastrointestinale e centrale.
Dopo sospensione, in genere non ci sono particolari precauzioni particolari, a meno che non siano presenti condizioni mediche specifiche o non siano assunti altri farmaci che interagiscono con il sistema nervoso centrale.
Talvolta possono comparire lievi disturbi gastrointestinali o alterazioni transitorie dell’umore, ma questi di solito si risolvono spontaneamente.
2. Integratore a base di griffonia, melissa e withania
-Griffonia simplicifolia, contiene 5-HTP, precursore della serotonina, e può avere effetti sul tono dell’umore.
-Melissa: ha proprietà calmanti e può favorire il rilassamento.
-Withania (ashwagandha): è un adattogeno che può aiutare nello stress.
Precauzioni:
Attenzione se si assumono altri farmaci che agiscono sul sistema serotoninergico (es. antidepressivi SSRI, triptani).
Monitorare eventuali effetti collaterali come nausea, mal di testa, disturbi gastrointestinali o sonnolenza.
Assumere secondo le dosi consigliate dal produttore o dal farmacista.
Se compaiono sintomi insoliti o marcata agitazione, contattare un medico.
3. Consiglio pratico
Puoi in linea di massima iniziare l’integratore dopo aver terminato la levosulpiride, monitorando come ti senti.
Considera di annotare eventuali cambiamenti nell’umore, sonno e ansia per valutare l’efficacia.
Appena possibile, confrontati con il tuo gastroenterologo o medico curante per confermare la compatibilità con la tua situazione clinica complessiva.
In sintesi: non ci sono particolari controindicazioni immediate a iniziare l’integratore dopo la levosulpiride, ma va fatto con attenzione, seguendo le dosi e monitorando eventuali effetti collaterali, soprattutto se assumi altri farmaci.
Rimango a Sua completa disposizione.
Un caloroso saluto.
Dott. Michele Basigli
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