Buongiorno, Sto attraversando un periodo di incertezza riguardo al mio futuro lavorativo. Ho stud
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Buongiorno,
Sto attraversando un periodo di incertezza riguardo al mio futuro lavorativo. Ho studiato psicologia e sto facendo un tirocinio post-laurea, ma purtroppo non mi sembra formativo come speravo e non mi sento ancora di avere delle competenze pratiche. Inoltre, visto che non non mi è possibile iniziare subito la scuola di psicoterapia dopo l'esame abilitante, non so dove potrei lavorare. Sembra che in molti ambiti sia richiesta la specializzazione in psicoterapia, il che mi fa sentire ancora più smarrita.
In aggiunta, il mio ragazzo vuole trasferirsi all'estero con me dato che ha trovato lavoro là, e questo complica ulteriormente la situazione. Non so come muovermi e quale strada percorrere.
Mi farebbe molto piacere avere qualche consiglio, visto che mi sembra difficile orientarmi in questo momento. Grazie in anticipo per il supporto!
Sto attraversando un periodo di incertezza riguardo al mio futuro lavorativo. Ho studiato psicologia e sto facendo un tirocinio post-laurea, ma purtroppo non mi sembra formativo come speravo e non mi sento ancora di avere delle competenze pratiche. Inoltre, visto che non non mi è possibile iniziare subito la scuola di psicoterapia dopo l'esame abilitante, non so dove potrei lavorare. Sembra che in molti ambiti sia richiesta la specializzazione in psicoterapia, il che mi fa sentire ancora più smarrita.
In aggiunta, il mio ragazzo vuole trasferirsi all'estero con me dato che ha trovato lavoro là, e questo complica ulteriormente la situazione. Non so come muovermi e quale strada percorrere.
Mi farebbe molto piacere avere qualche consiglio, visto che mi sembra difficile orientarmi in questo momento. Grazie in anticipo per il supporto!
Buongiorno,
capisco quanto possa essere complesso trovarsi in una fase di transizione come quella che sta vivendo. È normale provare incertezza quando si è agli inizi del percorso professionale, soprattutto in un ambito come la psicologia, dove l’esperienza pratica è fondamentale e spesso difficile da acquisire subito.
Dal momento che il tirocinio non le sta offrendo la formazione che sperava, potrebbe essere utile valutare altre opportunità per arricchire la sua esperienza, come corsi pratici, supervisione clinica o collaborazioni con enti del settore. Inoltre, se l’accesso immediato alla scuola di psicoterapia non è possibile, potrebbe considerare ruoli lavorativi che, pur non richiedendo la specializzazione, le permettano di sviluppare competenze utili, come il lavoro nelle risorse umane, nell’orientamento scolastico o in progetti di supporto psicologico in ambito sociale.
La possibilità di trasferirsi all’estero aggiunge un ulteriore livello di complessità, ma potrebbe anche rappresentare un’opportunità. Informarsi sulle possibilità lavorative e formative nel paese di destinazione potrebbe aiutarla a prendere una decisione più consapevole.
In momenti di smarrimento, può essere utile darsi il tempo di esplorare le opzioni senza sentirsi costretti a una scelta immediata. Avere una strategia a breve termine, come acquisire esperienza lavorativa in ambiti affini, e una visione a lungo termine, come l’eventuale specializzazione in psicoterapia, potrebbe aiutarla a sentirsi più orientata.
Se sente il bisogno di approfondire questi aspetti personali con un supporto psicologico resto a disposizione,
Un caro saluto.
capisco quanto possa essere complesso trovarsi in una fase di transizione come quella che sta vivendo. È normale provare incertezza quando si è agli inizi del percorso professionale, soprattutto in un ambito come la psicologia, dove l’esperienza pratica è fondamentale e spesso difficile da acquisire subito.
Dal momento che il tirocinio non le sta offrendo la formazione che sperava, potrebbe essere utile valutare altre opportunità per arricchire la sua esperienza, come corsi pratici, supervisione clinica o collaborazioni con enti del settore. Inoltre, se l’accesso immediato alla scuola di psicoterapia non è possibile, potrebbe considerare ruoli lavorativi che, pur non richiedendo la specializzazione, le permettano di sviluppare competenze utili, come il lavoro nelle risorse umane, nell’orientamento scolastico o in progetti di supporto psicologico in ambito sociale.
La possibilità di trasferirsi all’estero aggiunge un ulteriore livello di complessità, ma potrebbe anche rappresentare un’opportunità. Informarsi sulle possibilità lavorative e formative nel paese di destinazione potrebbe aiutarla a prendere una decisione più consapevole.
In momenti di smarrimento, può essere utile darsi il tempo di esplorare le opzioni senza sentirsi costretti a una scelta immediata. Avere una strategia a breve termine, come acquisire esperienza lavorativa in ambiti affini, e una visione a lungo termine, come l’eventuale specializzazione in psicoterapia, potrebbe aiutarla a sentirsi più orientata.
Se sente il bisogno di approfondire questi aspetti personali con un supporto psicologico resto a disposizione,
Un caro saluto.
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Gentile utente, comprendo bene il senso di smarrimento che sta vivendo in questa fase della sua carriera. Il percorso per diventare psicologo può essere lungo e, soprattutto nei primi anni, caratterizzato da molte incertezze. Anche io, nel mio percorso, ho affrontato momenti densi di dubbi e difficoltà nel sentirmi realmente competente e pronta ad esercitare. È normale che durante il tirocinio post-laurea ci si aspetti una formazione più pratica e, quando questa manca, si possa avvertire un senso di insicurezza.
Vorrei rassicurarla su alcuni punti. Innanzitutto, il fatto di non sentirsi ancora pienamente preparata non significa che non abbia acquisito delle competenze. Spesso la crescita professionale avviene gradualmente e si consolida con l’esperienza diretta, anche al di fuori del percorso di specializzazione in psicoterapia. Inoltre, esistono diverse opportunità per i neolaureati abilitati: potrebbe considerare ambiti come la formazione, le risorse umane, i servizi di orientamento, il sostegno psicologico in contesti educativi o il lavoro con associazioni che offrono supporto a diverse categorie di persone.
Riguardo alla possibilità di trasferirsi all’estero, comprendo quanto questa scelta possa amplificare i suoi dubbi. Sarebbe utile valutare con attenzione quali opportunità lavorative e formative potrebbe trovare nel paese di destinazione e se questo potrebbe rappresentare un arricchimento per la sua crescita professionale.
Il mio consiglio è di prendersi del tempo per esplorare le diverse possibilità senza sentirsi costretta a trovare subito una risposta definitiva. A volte, le scelte migliori emergono proprio mentre ci si muove tra le diverse possibilità. Se sente il bisogno di uno spazio di confronto per orientarsi meglio e affrontare questa fase con maggiore sicurezza, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a chiarire i suoi obiettivi e a gestire l’ansia legata all’incertezza.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Dassiè
Vorrei rassicurarla su alcuni punti. Innanzitutto, il fatto di non sentirsi ancora pienamente preparata non significa che non abbia acquisito delle competenze. Spesso la crescita professionale avviene gradualmente e si consolida con l’esperienza diretta, anche al di fuori del percorso di specializzazione in psicoterapia. Inoltre, esistono diverse opportunità per i neolaureati abilitati: potrebbe considerare ambiti come la formazione, le risorse umane, i servizi di orientamento, il sostegno psicologico in contesti educativi o il lavoro con associazioni che offrono supporto a diverse categorie di persone.
Riguardo alla possibilità di trasferirsi all’estero, comprendo quanto questa scelta possa amplificare i suoi dubbi. Sarebbe utile valutare con attenzione quali opportunità lavorative e formative potrebbe trovare nel paese di destinazione e se questo potrebbe rappresentare un arricchimento per la sua crescita professionale.
Il mio consiglio è di prendersi del tempo per esplorare le diverse possibilità senza sentirsi costretta a trovare subito una risposta definitiva. A volte, le scelte migliori emergono proprio mentre ci si muove tra le diverse possibilità. Se sente il bisogno di uno spazio di confronto per orientarsi meglio e affrontare questa fase con maggiore sicurezza, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a chiarire i suoi obiettivi e a gestire l’ansia legata all’incertezza.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Dassiè
Si puó rivolgere a CAMPI oppure all'Ordine della sua regione.
Auguri
Auguri
Gentile paziente anonimo,
comprendo bene l'incertezza che sta vivendo – tipica della nostra professione e di tante altre. Il nostro lavoro è qualcosa che si costruisce con il tempo e con la pazienza, e questi momenti di smarrimento fanno parte del percorso, posso assicurarglielo.
Subito dopo essersi abilitati, può accadere di ritrovarsi a ricoprire più ruoli anche non prettamente inerenti la nostra professione (es. educatore, oepa, operatore ecc.), necessari per coprire le spese economiche della scuola di specializzazione.
Da questi lavori, tuttavia, è possibile imparare alcune di quelle competenze pratiche che poi serviranno anche nella clinica.
Non dico certo che sia facile, anzi. Ma si può imparare a galleggiare e a tollerare la frustrazione e l'impazienza – capacità che si riveleranno necessarie nel nostro lavoro.
E poi arriverà il momento in cui entrerà nel suo primo studio, vedrà i suoi primi pazienti e potrà godersi ogni singolo istante di quella esperienza.
Nel frattempo, le auguro di riuscire a vivere questo percorso come un'opportunità di crescita, con fiducia nella direzione che sta prendendo.
Un grande in bocca al lupo!
Gentile utente, sentirsi smarriti dopo e durante il tirocinio post-lauream è una sensazione normale e fisiologica. Si sarà mia pronti? Io credo di no. Buttarsi e rischiare fa parte del gioco, sempre con consapevolezza ma con un po di rischio. Le sue scelte potrebbero essere diverse, forse potrebbe valutare un compromesso iniziale che non preveda direttamente il ruolo di psicologo al fine di poter investire in altri progetti. oppure potrebbe rischiare buttarsi nella professione (si apprende facendo non solo guardando). Potrebbe valutare delle alternative più aziendali, o dei master spendibili più avanti. Credo che le opzioni potrebbero essere innumerevoli tutto dipende da dove lei si vede e come si vede. Rimango a sua disposizione Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera. Capisco perfettamente quello che lei sta vivendo visto che per certi versi è un'esperienza comune per chi ha intrapreso questo percorso di studi. Un consiglio che le posso dare è inviare CV in varie associazioni /centri. In aggiunta, si riesce a lavorare bene nelle comunità. Ovviamente son contesti particolari, ma oltre a questo, in Italia, purtroppo, senza un master, scuola di specializzazione o anni di esperienza, difficilmente si riesce a lavorare. Spero di esserle stata utile. Buona giornata
Buongiorno gentile Utente, capisco quanto questo momento di incertezza possa generarle ansia e confusione. Il passaggio dalla formazione accademica al mondo del lavoro, specialmente in una professione come la psicologia, può essere complesso e spesso accompagnato da dubbi sulle proprie competenze e sulle opportunità disponibili. Il fatto che il tirocinio non stia risultando così formativo come sperava può alimentare questa sensazione di inadeguatezza, ma è importante ricordare che il percorso professionale non si costruisce tutto in una volta: le competenze pratiche si sviluppano con l’esperienza e con il tempo.
Per quanto riguarda le possibilità lavorative, è vero che molti ambiti richiedono la specializzazione in psicoterapia, ma ci sono anche settori in cui lo psicologo può operare senza questa qualifica. Ad esempio, può considerare ruoli in ambito risorse umane, orientamento scolastico, ricerca, formazione o anche collaborazioni con associazioni o servizi che offrono supporto psicologico di primo livello. Inoltre, valutare percorsi di aggiornamento o formazione specifica, anche brevi, potrebbe aiutarla a sentirsi più preparata e a individuare meglio le sue inclinazioni.
La prospettiva di trasferirsi all’estero aggiunge una variabile importante alla sua riflessione. Prima di prendere una decisione definitiva, potrebbe informarsi sulle opportunità professionali per psicologi nel Paese in cui il suo ragazzo ha trovato lavoro: quali sono i requisiti per esercitare? Quali possibilità esistono per chi è in fase di formazione? Questo potrebbe aiutarla a capire se trasferirsi ora rappresenta un’opportunità o se rischia di complicare il suo percorso.
Più che cercare risposte immediate, potrebbe essere utile accettare che questa fase di incertezza fa parte del processo e concedersi il tempo per esplorare le diverse opzioni senza sentirsi bloccata dall’idea di dover avere già tutto chiaro. Se sente di avere bisogno di un confronto più approfondito, un supporto psicologico o di orientamento professionale potrebbe aiutarla a fare maggiore chiarezza sulle sue aspirazioni e sulle strade percorribili.
Rimango a disposizione qualora volesse approfondire ulteriormente questi aspetti.
Dott. Luca Vocino
Per quanto riguarda le possibilità lavorative, è vero che molti ambiti richiedono la specializzazione in psicoterapia, ma ci sono anche settori in cui lo psicologo può operare senza questa qualifica. Ad esempio, può considerare ruoli in ambito risorse umane, orientamento scolastico, ricerca, formazione o anche collaborazioni con associazioni o servizi che offrono supporto psicologico di primo livello. Inoltre, valutare percorsi di aggiornamento o formazione specifica, anche brevi, potrebbe aiutarla a sentirsi più preparata e a individuare meglio le sue inclinazioni.
La prospettiva di trasferirsi all’estero aggiunge una variabile importante alla sua riflessione. Prima di prendere una decisione definitiva, potrebbe informarsi sulle opportunità professionali per psicologi nel Paese in cui il suo ragazzo ha trovato lavoro: quali sono i requisiti per esercitare? Quali possibilità esistono per chi è in fase di formazione? Questo potrebbe aiutarla a capire se trasferirsi ora rappresenta un’opportunità o se rischia di complicare il suo percorso.
Più che cercare risposte immediate, potrebbe essere utile accettare che questa fase di incertezza fa parte del processo e concedersi il tempo per esplorare le diverse opzioni senza sentirsi bloccata dall’idea di dover avere già tutto chiaro. Se sente di avere bisogno di un confronto più approfondito, un supporto psicologico o di orientamento professionale potrebbe aiutarla a fare maggiore chiarezza sulle sue aspirazioni e sulle strade percorribili.
Rimango a disposizione qualora volesse approfondire ulteriormente questi aspetti.
Dott. Luca Vocino
Ciao,
innanzitutto, grazie per aver condiviso questo momento di incertezza e confusione.
Mi sento di dirti che è assolutamente comprensibile che tu ti senta smarrita, in una fase di fisiologico passaggio di vita: dopo un periodo di studio intenso e un percorso che ti ha portato a completare la laurea, l'ingresso nel mondo del lavoro può sembrare un passo difficile, pieno di dubbi e fisiologiche incertezze. Capisco anche che se il tirocinio che stai facendo non rispecchia appieno le tue aspettative, possano sopraggiungere ulteriori elementi di incertezza. Mi sento però di scriverti che ogni passo, anche quello che ti sembra meno soddisfacente, è parte di un percorso che ti prepara ad affrontare il mondo del lavoro in modo più consapevole.
Il fatto che tu non possa iniziare subito la scuola di specializzazione in psicoterapia potrebbe aggiungere un ulteriore senso di blocco, ma ti invito a vedere questa fase come un’opportunità per esplorare altre possibilità professionali nel campo della psicologia. Non tutti richiedono una specializzazione e ci sono molte aree in cui puoi lavorare nel breve termine, come ad esempio nel settore educativo, nelle risorse umane, nel supporto psicologico nelle scuole. Queste esperienze possono arricchire il tuo bagaglio e darti una visione più ampia di come applicare la psicologia in contesti diversi.
Per quanto riguarda il trasferimento all'estero, capisco che possa sembrare una complicazione, ma può anche rappresentare un’opportunità di crescita e di nuove esperienze. Molti professionisti della psicologia hanno trovato stimoli e soddisfazioni in contesti internazionali, dove possono approfondire altre metodologie, confrontarsi con nuove realtà culturali e magari accedere a opportunità lavorative che non avrebbero trovato nel loro paese d’origine.
Il mio consiglio è di concederti un po’ di tempo per esplorare le tue opzioni, senza farti sopraffare dalla fretta. Non tutte le scelte devono essere fatte in modo immediato e definitivo, e non esiste un unico percorso giusto.
Sono convinta che, con il tempo, troverai le risposte che cerchi e che questo periodo ti permetta di crescere ulteriormente sia personalmente che professionalmente.
Ti auguro un cammino ricco di soddisfazioni, sia personali che professionali.
A disposizione,
Manuela
innanzitutto, grazie per aver condiviso questo momento di incertezza e confusione.
Mi sento di dirti che è assolutamente comprensibile che tu ti senta smarrita, in una fase di fisiologico passaggio di vita: dopo un periodo di studio intenso e un percorso che ti ha portato a completare la laurea, l'ingresso nel mondo del lavoro può sembrare un passo difficile, pieno di dubbi e fisiologiche incertezze. Capisco anche che se il tirocinio che stai facendo non rispecchia appieno le tue aspettative, possano sopraggiungere ulteriori elementi di incertezza. Mi sento però di scriverti che ogni passo, anche quello che ti sembra meno soddisfacente, è parte di un percorso che ti prepara ad affrontare il mondo del lavoro in modo più consapevole.
Il fatto che tu non possa iniziare subito la scuola di specializzazione in psicoterapia potrebbe aggiungere un ulteriore senso di blocco, ma ti invito a vedere questa fase come un’opportunità per esplorare altre possibilità professionali nel campo della psicologia. Non tutti richiedono una specializzazione e ci sono molte aree in cui puoi lavorare nel breve termine, come ad esempio nel settore educativo, nelle risorse umane, nel supporto psicologico nelle scuole. Queste esperienze possono arricchire il tuo bagaglio e darti una visione più ampia di come applicare la psicologia in contesti diversi.
Per quanto riguarda il trasferimento all'estero, capisco che possa sembrare una complicazione, ma può anche rappresentare un’opportunità di crescita e di nuove esperienze. Molti professionisti della psicologia hanno trovato stimoli e soddisfazioni in contesti internazionali, dove possono approfondire altre metodologie, confrontarsi con nuove realtà culturali e magari accedere a opportunità lavorative che non avrebbero trovato nel loro paese d’origine.
Il mio consiglio è di concederti un po’ di tempo per esplorare le tue opzioni, senza farti sopraffare dalla fretta. Non tutte le scelte devono essere fatte in modo immediato e definitivo, e non esiste un unico percorso giusto.
Sono convinta che, con il tempo, troverai le risposte che cerchi e che questo periodo ti permetta di crescere ulteriormente sia personalmente che professionalmente.
Ti auguro un cammino ricco di soddisfazioni, sia personali che professionali.
A disposizione,
Manuela
Ciao, grazie per aver condiviso la tua situazione, che comprendo possa essere davvero difficile e piena di incertezze. Il fatto che tu stia vivendo un periodo di transizione dopo la laurea, con il tirocinio che non ti sembra formativo come speravi e la difficoltà a trovare una strada chiara per il futuro, è comprensibile. Non è raro sentirsi smarriti in una fase di vita come questa, dove tante domande sul futuro si mescolano con opportunità e sfide che sembrano non avere una risposta immediata.
Prima di tutto, è importante che tu riconosca il valore di ciò che hai già fatto: hai completato un percorso di studi in psicologia e sei impegnata in un tirocinio, che ti sta comunque permettendo di entrare in contatto con la professione e di sviluppare competenze pratiche. So che non ti sembra formativo come vorresti, ma ogni esperienza ti sta comunque dando qualcosa, anche se a volte sembra più difficile percepirlo.
Per quanto riguarda la sensazione di incertezza sul futuro e la difficoltà a trovare una direzione chiara, credo che possa essere utile prendere un po’ di tempo per riflettere su ciò che ti motiva davvero. Hai scelto di studiare psicologia per un motivo specifico, ed è importante rimanere in contatto con quella motivazione, anche se il percorso sembra adesso poco definito. Potresti chiederti: quali aspetti della psicologia ti appassionano di più? Ci sono altre aree in cui ti piacerebbe applicare le tue competenze, anche se non ancora come psicoterapeuta? Forse ci sono altre possibilità lavorative nel campo della psicologia, come la psicologia del lavoro, l’educational counseling, il supporto nelle organizzazioni, o l’intervento in ambito sociale, che potrebbero darti l’opportunità di fare esperienza senza la necessità immediata di una specializzazione in psicoterapia.
Inoltre, la tua situazione personale con il tuo ragazzo che vuole trasferirsi all'estero rappresenta un altro grande punto di incertezza, ma anche un’opportunità. Se decidessi di trasferirti, potrebbe essere utile esplorare come la tua formazione in psicologia possa essere applicata anche all'estero. Molti paesi hanno percorsi professionali simili, anche se le specifiche normative e le opportunità possono variare. Potresti informarti su come la psicologia viene praticata nel paese dove ti trasferirai e se ci sono opportunità di crescita professionale anche in contesti diversi da quelli che avevi inizialmente pensato.
Il mio consiglio principale sarebbe di non chiuderti in una sola visione del futuro. Le difficoltà che stai affrontando possono sembrare insormontabili in questo momento, ma ricordati che la carriera professionale non è una corsa lineare. Ci sono più strade possibili e possibilità che, anche se non immediate, potrebbero aprirsi davanti a te. Ti suggerirei anche di considerare un supporto psicologico per aiutarti a fare chiarezza su ciò che desideri veramente e per gestire le emozioni che derivano da questo periodo di transizione.
Infine, cerca di non essere troppo severa con te stessa. A volte la strada si chiarisce man mano che si fa esperienza e si esplorano nuove opportunità. Con il tempo, avrai una visione più chiara di ciò che vuoi davvero fare, e nel frattempo puoi continuare a coltivare le tue passioni e le tue competenze, senza sentirti obbligata a scegliere tutto subito.
Buona fortuna in questo percorso di crescita, e ricorda che ogni passo, anche se incerto, è un passo avanti! Grazie
Prima di tutto, è importante che tu riconosca il valore di ciò che hai già fatto: hai completato un percorso di studi in psicologia e sei impegnata in un tirocinio, che ti sta comunque permettendo di entrare in contatto con la professione e di sviluppare competenze pratiche. So che non ti sembra formativo come vorresti, ma ogni esperienza ti sta comunque dando qualcosa, anche se a volte sembra più difficile percepirlo.
Per quanto riguarda la sensazione di incertezza sul futuro e la difficoltà a trovare una direzione chiara, credo che possa essere utile prendere un po’ di tempo per riflettere su ciò che ti motiva davvero. Hai scelto di studiare psicologia per un motivo specifico, ed è importante rimanere in contatto con quella motivazione, anche se il percorso sembra adesso poco definito. Potresti chiederti: quali aspetti della psicologia ti appassionano di più? Ci sono altre aree in cui ti piacerebbe applicare le tue competenze, anche se non ancora come psicoterapeuta? Forse ci sono altre possibilità lavorative nel campo della psicologia, come la psicologia del lavoro, l’educational counseling, il supporto nelle organizzazioni, o l’intervento in ambito sociale, che potrebbero darti l’opportunità di fare esperienza senza la necessità immediata di una specializzazione in psicoterapia.
Inoltre, la tua situazione personale con il tuo ragazzo che vuole trasferirsi all'estero rappresenta un altro grande punto di incertezza, ma anche un’opportunità. Se decidessi di trasferirti, potrebbe essere utile esplorare come la tua formazione in psicologia possa essere applicata anche all'estero. Molti paesi hanno percorsi professionali simili, anche se le specifiche normative e le opportunità possono variare. Potresti informarti su come la psicologia viene praticata nel paese dove ti trasferirai e se ci sono opportunità di crescita professionale anche in contesti diversi da quelli che avevi inizialmente pensato.
Il mio consiglio principale sarebbe di non chiuderti in una sola visione del futuro. Le difficoltà che stai affrontando possono sembrare insormontabili in questo momento, ma ricordati che la carriera professionale non è una corsa lineare. Ci sono più strade possibili e possibilità che, anche se non immediate, potrebbero aprirsi davanti a te. Ti suggerirei anche di considerare un supporto psicologico per aiutarti a fare chiarezza su ciò che desideri veramente e per gestire le emozioni che derivano da questo periodo di transizione.
Infine, cerca di non essere troppo severa con te stessa. A volte la strada si chiarisce man mano che si fa esperienza e si esplorano nuove opportunità. Con il tempo, avrai una visione più chiara di ciò che vuoi davvero fare, e nel frattempo puoi continuare a coltivare le tue passioni e le tue competenze, senza sentirti obbligata a scegliere tutto subito.
Buona fortuna in questo percorso di crescita, e ricorda che ogni passo, anche se incerto, è un passo avanti! Grazie
Salve,
È normale avere dubbi durante il percorso professionale...è una Tirocinante e, come tale, in formazione. Le competenze si acquisiscono con il tempo e l'esperienza. Continuare ad apprendere e praticare è la chiave per crescere.
Parlare con una terapeuta potrebbe fornirle supporto emotivo e aiutarla a sviluppare strumenti utili per affrontare queste preoccupazioni. Un terapeuta può offrirle un ambiente sicuro dove esplorare i suoi dubbi e costruire una maggiore fiducia in se stessa.
Spero che questo possa esserle di aiuto.
Un caro saluto, Dr.ssa Olimpia Miraglia
È normale avere dubbi durante il percorso professionale...è una Tirocinante e, come tale, in formazione. Le competenze si acquisiscono con il tempo e l'esperienza. Continuare ad apprendere e praticare è la chiave per crescere.
Parlare con una terapeuta potrebbe fornirle supporto emotivo e aiutarla a sviluppare strumenti utili per affrontare queste preoccupazioni. Un terapeuta può offrirle un ambiente sicuro dove esplorare i suoi dubbi e costruire una maggiore fiducia in se stessa.
Spero che questo possa esserle di aiuto.
Un caro saluto, Dr.ssa Olimpia Miraglia
Cara utente, comprendo il senso di smarrimento che vive in questo momento, in cui si trova a dover entrare nel mondo del lavoro con tutte le incertezza e le difficoltà. Questo non dovrebbe scoraggiarla, invece le suggerisco di buttarsi facendo esperienze che le permettano di capire cosa è più nelle sue corde. Se ne sente il bisogno potrebbe iniziare un percorso per essere supportata nel prendere delle decisioni importanti in questo difficile momento della sua vita. Cordialmente, dr.ssa Melodia
Buongiorno,
Capisco il senso di incertezza che stai vivendo in questo momento di transizione. È normale sentirsi smarriti quando ci si affaccia al mondo del lavoro, soprattutto in una professione come la psicologia, che richiede tempo per acquisire esperienza e costruire un proprio percorso.
Il tirocinio post-laurea può variare molto in termini di qualità formativa, ma ogni esperienza può comunque offrire spunti di crescita, anche solo per comprendere cosa ti interessa realmente e in quale ambito vorresti specializzarti. Se senti che non sta soddisfacendo le tue aspettative, valutalo di integrarlo con esperienze parallele, come volontariato, corsi di formazione o supervisione con professionisti più esperti.
Per quanto riguarda il lavoro, è vero che la specializzazione in psicoterapia apre molte porte, ma ci sono comunque possibilità per i laureati in psicologia abilitati, ad esempio in ambito delle risorse umane, del supporto scolastico o in progetti psicoeducativi. Inoltre, il trasferimento all'estero potrebbe offrire nuove opportunità, anche se comporta sfide che vanno valutate attentamente.
Ti consiglierei di prenderti del tempo per riflettere sulle tue priorità personali e professionali, magari confrontandoti con colleghi o mentori che potranno offrire una prospettiva più chiara. Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Capisco il senso di incertezza che stai vivendo in questo momento di transizione. È normale sentirsi smarriti quando ci si affaccia al mondo del lavoro, soprattutto in una professione come la psicologia, che richiede tempo per acquisire esperienza e costruire un proprio percorso.
Il tirocinio post-laurea può variare molto in termini di qualità formativa, ma ogni esperienza può comunque offrire spunti di crescita, anche solo per comprendere cosa ti interessa realmente e in quale ambito vorresti specializzarti. Se senti che non sta soddisfacendo le tue aspettative, valutalo di integrarlo con esperienze parallele, come volontariato, corsi di formazione o supervisione con professionisti più esperti.
Per quanto riguarda il lavoro, è vero che la specializzazione in psicoterapia apre molte porte, ma ci sono comunque possibilità per i laureati in psicologia abilitati, ad esempio in ambito delle risorse umane, del supporto scolastico o in progetti psicoeducativi. Inoltre, il trasferimento all'estero potrebbe offrire nuove opportunità, anche se comporta sfide che vanno valutate attentamente.
Ti consiglierei di prenderti del tempo per riflettere sulle tue priorità personali e professionali, magari confrontandoti con colleghi o mentori che potranno offrire una prospettiva più chiara. Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi a uno specialista.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buonasera cara.
Sicuramente l'uscita dall'università e il senso di non essere sufficientemente preparati può essere un ostacolo nell'affrontare il mondo del lavoro.
In questo senso sembra che lei stia andando incontro ad un periodo della vita fatto di parecchi cambiamenti che le causano un senso di smarrimento.
Ritengo che la possibilità di ritrovarsi e di trovare una sua strada dipenda, in larga parte, dal mettere ordine su quanto sta accadendo e cercare di capire come è più sensato per lei muoversi in mezzo a queste trasformazioni.
Anche perchè lei è l'unica che può arrivare a sapere quale strada è meglio percorrere per lei! A volte abbiamo solo bisogno di qualcuno che ci accompagni nel cammino fino a che non sentiamo di avere capito quale direzione percorrere.
Un caro saluto,
Luca.
Sicuramente l'uscita dall'università e il senso di non essere sufficientemente preparati può essere un ostacolo nell'affrontare il mondo del lavoro.
In questo senso sembra che lei stia andando incontro ad un periodo della vita fatto di parecchi cambiamenti che le causano un senso di smarrimento.
Ritengo che la possibilità di ritrovarsi e di trovare una sua strada dipenda, in larga parte, dal mettere ordine su quanto sta accadendo e cercare di capire come è più sensato per lei muoversi in mezzo a queste trasformazioni.
Anche perchè lei è l'unica che può arrivare a sapere quale strada è meglio percorrere per lei! A volte abbiamo solo bisogno di qualcuno che ci accompagni nel cammino fino a che non sentiamo di avere capito quale direzione percorrere.
Un caro saluto,
Luca.
Buongiorno,
le sue difficoltà a prendere delle decisioni e lo stato di disorientamento da cui è accompagnata potrebbe meglio essere accolto in uno spazio di ascolto più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Chieda aiuto ad uno specialista, potrà aiutarla a trovare le risposte che cerca.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
le sue difficoltà a prendere delle decisioni e lo stato di disorientamento da cui è accompagnata potrebbe meglio essere accolto in uno spazio di ascolto più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Chieda aiuto ad uno specialista, potrà aiutarla a trovare le risposte che cerca.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno a te. Questo magico modo PSY è davvero duro all'inizio. Sei ricco di tante teorie, concetti imparati benissimo da manuali enormi e infiniti, ma hai sempre la sensazione che quando inizia la "realtà", diventi tutti più complicato. Ti consiglio di interrogarti su quale ambito ti piacerebbe di più lavorare (con bambini, famiglie, adulti, donne vittime di violenza, immigrati ecc.) e da lì provare a vedere come poter fare i primi passi, magari anche affiancandoti a persone che hanno più esperienza di te. L'esperienza del tirocinio è fondamentale, e se questa non ti soddisfa, prova a vedere se ci sono altre possibilità per continuare altrove. Magari proprio all'estero!
Cara utente,
lo smarrimento che prova è naturale e condivisibile dalla maggior parte degli psicologi in formazione e degli attuali professionisti a cui pone la domanda che a loro volta si sono ritrovati a vivere ciò che lei adesso descrive. All'inizio può essere difficile capire la propria strada e identificare quali siano le opportunità lavorative e quali le scelte migliori per i propri desideri. Ciò che le posso consigliare è di ascoltarsi con attenzione, soprattutto nel momento in cui con il proprio compagno parla di trasferimento all'estero. Tutto è possibile, l'importante prima è capire che cosa vorrebbe fare ora e dove si vede fra qualche anno. Purtroppo può capitare che i tirocini post lauream siano poco interessati o formativi, ma fanno parte di un ultimo step legato all'università poichè poi verrà aperta una porta sul mondo del lavoro e sulle varie specializzazioni che potrà decidere di fare o non fare (non solo la scuola di psicoterapia, ma anche master di I e II livello). Le strade sono tante per iniziare, dallo psicologo del lavoro nelle risorse umane in azienda (colloqui di selezione o percorsi di orientamento), oppure l'educatore nelle cooperative (in cui è spesso possibile fare un percorso di crescita), l'apertura di un piccolo studio ove fare supporto psicologico/counselling, oppure lo psicologo presente nei contesti scolastici non solo in veste clinica ma anche come coach/mentore. Anche all'estero le opportunità sono tante, prima però sarà necessario informarsi su come far valere la propria laurea nel paese in cui ci si trasferisce.
Qualsiasi sia la sua scelta, l'importante è che la renda felice e soddisfatta.
Sperando di averle dato un po' di supporto le auguro il meglio!
Un caro saluto
Dot..ssa Claudia Fontanella
lo smarrimento che prova è naturale e condivisibile dalla maggior parte degli psicologi in formazione e degli attuali professionisti a cui pone la domanda che a loro volta si sono ritrovati a vivere ciò che lei adesso descrive. All'inizio può essere difficile capire la propria strada e identificare quali siano le opportunità lavorative e quali le scelte migliori per i propri desideri. Ciò che le posso consigliare è di ascoltarsi con attenzione, soprattutto nel momento in cui con il proprio compagno parla di trasferimento all'estero. Tutto è possibile, l'importante prima è capire che cosa vorrebbe fare ora e dove si vede fra qualche anno. Purtroppo può capitare che i tirocini post lauream siano poco interessati o formativi, ma fanno parte di un ultimo step legato all'università poichè poi verrà aperta una porta sul mondo del lavoro e sulle varie specializzazioni che potrà decidere di fare o non fare (non solo la scuola di psicoterapia, ma anche master di I e II livello). Le strade sono tante per iniziare, dallo psicologo del lavoro nelle risorse umane in azienda (colloqui di selezione o percorsi di orientamento), oppure l'educatore nelle cooperative (in cui è spesso possibile fare un percorso di crescita), l'apertura di un piccolo studio ove fare supporto psicologico/counselling, oppure lo psicologo presente nei contesti scolastici non solo in veste clinica ma anche come coach/mentore. Anche all'estero le opportunità sono tante, prima però sarà necessario informarsi su come far valere la propria laurea nel paese in cui ci si trasferisce.
Qualsiasi sia la sua scelta, l'importante è che la renda felice e soddisfatta.
Sperando di averle dato un po' di supporto le auguro il meglio!
Un caro saluto
Dot..ssa Claudia Fontanella
Buongiorno!
grazie per aver condiviso le tue preoccupazioni e per avermi raccontato della situazione che stai vivendo. Capisco quanto possa essere difficile trovarsi in un periodo di incertezza, soprattutto quando si tratta di decisioni importanti per il tuo futuro professionale e personale.
Dal tuo messaggio, emergono due aspetti principali: la tua insicurezza riguardo alle competenze pratiche e alle opportunità lavorative nel campo della psicologia, e la possibilità di trasferirti all’estero con il tuo ragazzo. Entrambi sono temi complessi, ma affrontarli con calma e pianificazione può aiutarti a trovare una direzione.
Formazione e competenze pratiche:
È normale sentirsi insicuri all’inizio del proprio percorso professionale, soprattutto se il tirocinio non ti sta fornendo le esperienze formative che speravi. Potresti considerare di integrare il tuo tirocinio con altre attività, come corsi di formazione specifici, workshop o volontariato in ambiti che ti interessano. In particolare, potresti valutare l’idea di intraprendere un master nel settore del benessere, ad esempio in mindfulness, tecniche di rilassamento o gestione dello stress. Queste metodiche sono molto richieste oggi in vari ambiti, come la clinica, lo sport, il mondo del lavoro e la formazione, e potrebbero darti strumenti pratici e spendibili sia in Italia che all’estero.
Opportunità lavorative:
È vero che in molti contesti la specializzazione in psicoterapia è richiesta, ma ci sono anche altri ambiti in cui puoi lavorare con la laurea in psicologia, come le risorse umane, la formazione, il sostegno psicosociale o progetti di ricerca. Un master nel settore del benessere potrebbe aprirti ulteriori porte, ad esempio nel coaching, nella consulenza aziendale o nella promozione della salute. Inoltre, all’estero potrebbero esserci opportunità diverse rispetto all’Italia, quindi potrebbe essere utile informarti sulle normative e sulle possibilità nel paese in cui ti trasferiresti.
Trasferimento all’estero:
La decisione di trasferirti all’estero è importante e merita una riflessione attenta. Potresti valutare se questa opportunità possa rappresentare anche per te una chance di crescita professionale, ad esempio cercando lavoro in ambiti correlati alla psicologia o sfruttando l’occasione per fare esperienze internazionali. Allo stesso tempo, è importante considerare come questa scelta si integri con i tuoi obiettivi personali e professionali.
In sintesi, ti consiglio di prenderti del tempo per riflettere sulle tue priorità e di esplorare tutte le opzioni disponibili. Potrebbe essere utile fare una lista dei pro e dei contro per ciascuna scelta, e magari parlarne con qualcuno di cui ti fidi, come un mentore o un collega. Se lo desideri, possiamo anche approfondire questi temi durante un colloquio, per aiutarti a fare chiarezza e a trovare una direzione che senti tua.
Ricorda che è normale sentirsi smarriti in momenti di transizione, ma con il giusto supporto e una pianificazione attenta, puoi trovare la strada che fa per te.
Un caro saluto,
Dr. Nunzio Nasti
grazie per aver condiviso le tue preoccupazioni e per avermi raccontato della situazione che stai vivendo. Capisco quanto possa essere difficile trovarsi in un periodo di incertezza, soprattutto quando si tratta di decisioni importanti per il tuo futuro professionale e personale.
Dal tuo messaggio, emergono due aspetti principali: la tua insicurezza riguardo alle competenze pratiche e alle opportunità lavorative nel campo della psicologia, e la possibilità di trasferirti all’estero con il tuo ragazzo. Entrambi sono temi complessi, ma affrontarli con calma e pianificazione può aiutarti a trovare una direzione.
Formazione e competenze pratiche:
È normale sentirsi insicuri all’inizio del proprio percorso professionale, soprattutto se il tirocinio non ti sta fornendo le esperienze formative che speravi. Potresti considerare di integrare il tuo tirocinio con altre attività, come corsi di formazione specifici, workshop o volontariato in ambiti che ti interessano. In particolare, potresti valutare l’idea di intraprendere un master nel settore del benessere, ad esempio in mindfulness, tecniche di rilassamento o gestione dello stress. Queste metodiche sono molto richieste oggi in vari ambiti, come la clinica, lo sport, il mondo del lavoro e la formazione, e potrebbero darti strumenti pratici e spendibili sia in Italia che all’estero.
Opportunità lavorative:
È vero che in molti contesti la specializzazione in psicoterapia è richiesta, ma ci sono anche altri ambiti in cui puoi lavorare con la laurea in psicologia, come le risorse umane, la formazione, il sostegno psicosociale o progetti di ricerca. Un master nel settore del benessere potrebbe aprirti ulteriori porte, ad esempio nel coaching, nella consulenza aziendale o nella promozione della salute. Inoltre, all’estero potrebbero esserci opportunità diverse rispetto all’Italia, quindi potrebbe essere utile informarti sulle normative e sulle possibilità nel paese in cui ti trasferiresti.
Trasferimento all’estero:
La decisione di trasferirti all’estero è importante e merita una riflessione attenta. Potresti valutare se questa opportunità possa rappresentare anche per te una chance di crescita professionale, ad esempio cercando lavoro in ambiti correlati alla psicologia o sfruttando l’occasione per fare esperienze internazionali. Allo stesso tempo, è importante considerare come questa scelta si integri con i tuoi obiettivi personali e professionali.
In sintesi, ti consiglio di prenderti del tempo per riflettere sulle tue priorità e di esplorare tutte le opzioni disponibili. Potrebbe essere utile fare una lista dei pro e dei contro per ciascuna scelta, e magari parlarne con qualcuno di cui ti fidi, come un mentore o un collega. Se lo desideri, possiamo anche approfondire questi temi durante un colloquio, per aiutarti a fare chiarezza e a trovare una direzione che senti tua.
Ricorda che è normale sentirsi smarriti in momenti di transizione, ma con il giusto supporto e una pianificazione attenta, puoi trovare la strada che fa per te.
Un caro saluto,
Dr. Nunzio Nasti
Buongiorno,
Putroppo il percorso che porta alla realizzazione lavorativa è spesso lungo e tortuoso per chi sceglie di fare lo psicologo. Molti passano dal fare lavori transitori (es. educatore o assistente ad personam) per potersi permettere di pagare la formazione specialistica. Anche questi lavori, se fatti con la giusta mentalità, possono aiutare formarci per il nostro futuro da psicologi.
In bocca al lupo
Dott. Marco Cenci
Putroppo il percorso che porta alla realizzazione lavorativa è spesso lungo e tortuoso per chi sceglie di fare lo psicologo. Molti passano dal fare lavori transitori (es. educatore o assistente ad personam) per potersi permettere di pagare la formazione specialistica. Anche questi lavori, se fatti con la giusta mentalità, possono aiutare formarci per il nostro futuro da psicologi.
In bocca al lupo
Dott. Marco Cenci
Gentile collega buongiorno.
La voglio rincuorare su alcune considerazioni che ha fatto e su cui dovrebbe aprire la mente con una prospettiva più ampia.
Innanzitutto, si può lavorare in ambito privato o pubblico anche senza la specializzazione in psicoterapia. Io non sono psicoterapeuta, ma ho il mio studio e svolgo la professione. La laurea è un traguardo, ma può essere visto anche come punto di partenza per ulteriori fasi di apprendimento che, non necessariamente sfogano nell'ambito psicoterapeutico. Ci sono sia corsi universitari che privati, corsi di perfezionamento, master di I° e II° livello, corsi specializzandi, eccetera.
Anche all'estero, ci sono opportunità di frequentare corsi del genere.
Le consiglio di fare brainstorming su quali sono gli ambiti che potrebbero interessarla di più. Legga molto e approcci molto diversi tra loro, per avere una panoramica sullo stato dell'arte della materia, che negli ultimi 10-15 anni si è rivoluzionata, soprattutto rispetto ai programmi universitari che sono rimasti, in molti casi, a una psicologia del secolo scorso, davvero poco attuale.
Avere le idee confuse è più che normale, ma non abbia fretta di trovare la soluzione definitiva. La nostra è una disciplina in cui il continuo aggiornamento e la formazione sono indispensabili. Lasci che la curiosità prevalga rispetto all'incertezza e alla paura. Vedrà che molte opzioni che ora sono nascoste le se paleseranno e saprà scegliere con maggiore facilità quale strada percorrere, fermo restando che non ci sono mai scelte definitive in questo mondo.
La professione si costruisce progressivamente con nuove competenze, spesso rischiando e fallendo, ma anche acquisendo sempre più consapevolezza su cosa si vuole fare e per quanto tempo. Inoltre, si accorgerà che le qualità più importanti non sono quelle derivanti dalle conoscenze, ma sono quelle qualità trasversali, come l'onestà intellettuale, la capacità di adattamento, l'alfabetizzazione digitale, la curiosità, che le consentiranno di farsi strada nel mondo del lavoro e nella vita in generale.
Augurandole il meglio, rimango a disposizione per ulteriori domande o consigli.
Dott. Antonio Cortese
La voglio rincuorare su alcune considerazioni che ha fatto e su cui dovrebbe aprire la mente con una prospettiva più ampia.
Innanzitutto, si può lavorare in ambito privato o pubblico anche senza la specializzazione in psicoterapia. Io non sono psicoterapeuta, ma ho il mio studio e svolgo la professione. La laurea è un traguardo, ma può essere visto anche come punto di partenza per ulteriori fasi di apprendimento che, non necessariamente sfogano nell'ambito psicoterapeutico. Ci sono sia corsi universitari che privati, corsi di perfezionamento, master di I° e II° livello, corsi specializzandi, eccetera.
Anche all'estero, ci sono opportunità di frequentare corsi del genere.
Le consiglio di fare brainstorming su quali sono gli ambiti che potrebbero interessarla di più. Legga molto e approcci molto diversi tra loro, per avere una panoramica sullo stato dell'arte della materia, che negli ultimi 10-15 anni si è rivoluzionata, soprattutto rispetto ai programmi universitari che sono rimasti, in molti casi, a una psicologia del secolo scorso, davvero poco attuale.
Avere le idee confuse è più che normale, ma non abbia fretta di trovare la soluzione definitiva. La nostra è una disciplina in cui il continuo aggiornamento e la formazione sono indispensabili. Lasci che la curiosità prevalga rispetto all'incertezza e alla paura. Vedrà che molte opzioni che ora sono nascoste le se paleseranno e saprà scegliere con maggiore facilità quale strada percorrere, fermo restando che non ci sono mai scelte definitive in questo mondo.
La professione si costruisce progressivamente con nuove competenze, spesso rischiando e fallendo, ma anche acquisendo sempre più consapevolezza su cosa si vuole fare e per quanto tempo. Inoltre, si accorgerà che le qualità più importanti non sono quelle derivanti dalle conoscenze, ma sono quelle qualità trasversali, come l'onestà intellettuale, la capacità di adattamento, l'alfabetizzazione digitale, la curiosità, che le consentiranno di farsi strada nel mondo del lavoro e nella vita in generale.
Augurandole il meglio, rimango a disposizione per ulteriori domande o consigli.
Dott. Antonio Cortese
Gentile utente, capisco quanto questo momento possa essere complesso per lei: trovarsi di fronte a incertezze legate sia alla carriera sia alla vita personale può generare smarrimento, soprattutto quando si ha la sensazione di non possedere ancora le competenze pratiche necessarie.
Per quanto riguarda il tirocinio, è vero che non sempre offre l’esperienza formativa che ci si aspetta. Tuttavia, potrebbe essere utile provare a individuare gli aspetti da cui può comunque trarre beneficio: ci sono competenze trasversali che sta sviluppando? Potrebbe provare a proporre attività che la interessano maggiormente?
Sul piano lavorativo, è vero che la specializzazione in psicoterapia apre molte opportunità, ma come psicologo abilitato è comunque possibile lavorare anche in ambito clinico, offrendo consulenze psicologiche e percorsi di supporto. Inoltre, esistono altre possibilità lavorative in ambiti come la formazione, le risorse umane, la ricerca o il lavoro in contesti socio-educativi. Potrebbe essere utile esplorare queste opzioni e valutare quali aree la attraggono di più.
Per quanto riguarda il trasferimento all’estero, le consiglierei di informarsi sulle normative locali per l’esercizio della professione di psicologo nel paese in cui il suo compagno ha trovato lavoro. In alcuni casi, potrebbero esserci percorsi differenti rispetto all’Italia che potrebbero offrirle nuove prospettive.
Il consiglio resta quello di approfondire i suoi reali bisogni per orientarsi meglio e a trovare la strada più adatta a lei. Restando a disposizione, le auguro un grande in bocca al lupo!
Per quanto riguarda il tirocinio, è vero che non sempre offre l’esperienza formativa che ci si aspetta. Tuttavia, potrebbe essere utile provare a individuare gli aspetti da cui può comunque trarre beneficio: ci sono competenze trasversali che sta sviluppando? Potrebbe provare a proporre attività che la interessano maggiormente?
Sul piano lavorativo, è vero che la specializzazione in psicoterapia apre molte opportunità, ma come psicologo abilitato è comunque possibile lavorare anche in ambito clinico, offrendo consulenze psicologiche e percorsi di supporto. Inoltre, esistono altre possibilità lavorative in ambiti come la formazione, le risorse umane, la ricerca o il lavoro in contesti socio-educativi. Potrebbe essere utile esplorare queste opzioni e valutare quali aree la attraggono di più.
Per quanto riguarda il trasferimento all’estero, le consiglierei di informarsi sulle normative locali per l’esercizio della professione di psicologo nel paese in cui il suo compagno ha trovato lavoro. In alcuni casi, potrebbero esserci percorsi differenti rispetto all’Italia che potrebbero offrirle nuove prospettive.
Il consiglio resta quello di approfondire i suoi reali bisogni per orientarsi meglio e a trovare la strada più adatta a lei. Restando a disposizione, le auguro un grande in bocca al lupo!
Gentile paziente, quello che stai vivendo è comprensibile: sei in una fase di transizione in cui le certezze sembrano poche, ma è anche un momento ricco di possibilità. È normale sentirsi smarriti quando ci si affaccia al mondo del lavoro, soprattutto in una professione in cui il percorso può sembrare lungo e complesso. Se non ti senti abbastanza formata, chiediti se ci sono altri contesti più stimolanti o se puoi integrare l'esperienza con corsi pratici, supervisioni o volontariato in ambiti di tuo interesse. L'importante è non fermarsi per paura dell'incertezza: ogni passo che fai, anche piccolo, ti aiuterà a trovare la tua strada. Un caro saluto.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima, grazie per aver condiviso il suo vissuto.
Mi dispiace che il tirocinio post-laurea non sia risultato formativo come sperava; se è ancora in tempo, potrebbe anche decidere di interromperlo e completare le ore richieste presso un altro ente, oppure colmare le mancanze che nota con corsi di formazione e studio personale. Se certamente la scuola di psicoterapia offre preziosi strumenti per il lavoro e per ottenere il titolo di psicoterapeuta, non è necessaria per iniziare l'attività clinica da psicologa, ad esempio nel privato proponendo percorsi di sostegno psicologico e crescita personale, oppure partecipando a bandi pubblici per lavorare nelle scuole (es. come psicologo scolastico o coaching motivazionale).
Mi sento comunque di consigliarle, trovandosi di fronte ad un bivio e ad una sensazione di smarrimento, di svolgere una consulenza psicologica che potrebbe aiutarla nel comprendere meglio quale è la strada che effettivamente al momento sente più sua.
Cordialmente,
Dott.ssa Stefania Masolini - Psicologa e Consulente Sessuologa
Mi dispiace che il tirocinio post-laurea non sia risultato formativo come sperava; se è ancora in tempo, potrebbe anche decidere di interromperlo e completare le ore richieste presso un altro ente, oppure colmare le mancanze che nota con corsi di formazione e studio personale. Se certamente la scuola di psicoterapia offre preziosi strumenti per il lavoro e per ottenere il titolo di psicoterapeuta, non è necessaria per iniziare l'attività clinica da psicologa, ad esempio nel privato proponendo percorsi di sostegno psicologico e crescita personale, oppure partecipando a bandi pubblici per lavorare nelle scuole (es. come psicologo scolastico o coaching motivazionale).
Mi sento comunque di consigliarle, trovandosi di fronte ad un bivio e ad una sensazione di smarrimento, di svolgere una consulenza psicologica che potrebbe aiutarla nel comprendere meglio quale è la strada che effettivamente al momento sente più sua.
Cordialmente,
Dott.ssa Stefania Masolini - Psicologa e Consulente Sessuologa
Buongiorno, è perfettamente normale non avere le idee chiare dopo la laurea, il passaggio dallo studio al lavoro può essere complesso e molto diverso da come lo immaginavamo. Fossi in te, cercherei di non forzare i tempi - anche fisiologici - della scelta. Il lavoro di psicologa non riguarda solo competenze tecniche, ma è legato soprattutto alla crescita personale e alla conoscenza di sé, per questo potrebbe essere utile (e lo sarà obbligatoriamente qualora decidessi di fare questo lavoro) un percorso di psicoterapia. Rispetto a come muoverti dal punto di vista della formazione, guardati intorno e cerca di capire in che ambito ti piacerebbe lavorare, parla con persone che fanno questo lavoro, prendi contatti con associazioni, cerca posti in cui fare pratica, ma che ti interessino! Ci sono tanti ambiti diversi e strade differenti che potresti percorrere, ma è importante che tu segua la tua inclinazione e intuizione!
Buongiorno futura collega,
comprendo benissimo questa sensazione di smarrimento. Penso che sia necessario partire prima dal comprendere se lei desidera trasferirsi all'estero con il suo ragazzo e nel caso per quanto tempo. Sarebbe un qualcosa di definitivo oppure vi sarebbe la possibilità di tornare in Italia? Questo aspetto è fondamentale, perché le opportunità di lavoro cambiano molto di paese in paese. Resto a disposizioni.
Un caro saluto,
dott.ssa Alice Taravella
comprendo benissimo questa sensazione di smarrimento. Penso che sia necessario partire prima dal comprendere se lei desidera trasferirsi all'estero con il suo ragazzo e nel caso per quanto tempo. Sarebbe un qualcosa di definitivo oppure vi sarebbe la possibilità di tornare in Italia? Questo aspetto è fondamentale, perché le opportunità di lavoro cambiano molto di paese in paese. Resto a disposizioni.
Un caro saluto,
dott.ssa Alice Taravella
Salve, mi dispiace per quello che sta attraversando. Il periodo post-lauream e' di per se un momento di fatica e spesso caratterizzato da disorientamento poiche' si lascia dietro di se' un percorso gia' tracciato, quello dell'universita'. Purtroppo nel nostro Paese e sopratutto in questo mestiere, le competenze pratiche non sono facili da acquisire, sia durante l'universtita' che durante il tirocinio. Le posso consigliare di continuare a formarsi e la rassicuro sul fatto che si puo' lavorare anche senza la specalizzazione in psicoterapia (veda legge 56/89 ordinamento della professione di psicolog*).
Un saluto
Un saluto
Buonasera, io partirei da ciò che desidera lei per se stessa. Se vuole trasferirsi all'estero potrebbe banalmente vedere che opportunità di lavoro le offrono. Se è suo desiderio specializzarsi potrà farlo in un secondo momento. Dopo l'abilitazione è normale non sentire di avere competenze specifiche. Il lavoro dello psicoterapeuta si costruisce nel tempo con lo studio, la pratica e gli aggiornamenti continui.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
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