Buongiorno, sono una ragazza di 31 anni ,da un mesetto sono andata a convivere con il mio compagno,
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Buongiorno, sono una ragazza di 31 anni ,da un mesetto sono andata a convivere con il mio compagno, con cui sto da circa 2 anni e 1/2, in una città diversa (e molto più grande del paesino dove ho vissuto fino ad ora). Il "problema " è che quasi 10 giorni dopo il mio trasferimento ho cominciato a vivere un periodo difficile, ansiogeno e "spaventoso" : sto lavorando a casa in smartworking (cosa che non avevo mai fatto prima) e sto vivendo lontano dai miei genitori (un 'altra cosa che non avevo fatto prima).
Tutto questo ha causato in me una situazione di forte stress psicologico prima iniziando con una "semplice" nostalgia di casa fino ad arrivare a pianti e situazione disperate a casa, sia da sola sia con il mio compagno non volendo fare più nulla, avendo paura di uscire di casa anche solo per fare una passeggiata e volendo solo andare sotto le coperte e dormire senza più fare nulla. Sento che la situazione mi sta fuggendo dalle mani perchè ho anche cominciando a provare nessun sentimento (mia nonna ha subito una delicata operazione) o sentimento di risentimento e di "odio" verso il mio compagno che mi ha "portato a questa situazione" secondo la mia mente (mi sono trasferita perchè è lui che lavora nella grande città, ma era una cosa che io volevo, e non vedevo l'ora di farlo!).
Vedo le persone intorno a me e sembrano più felici di me, più realizzate, vedo coppie (come i nostri genitori o amici) che hanno un feeling/ abitudini tra loro che vorrei anche io (ma probabilmente avevo anche io e il mio compagno prima della mia situazione) .Io non voglio essere così né sentire quei sentimenti , vorrei tornare a come ero all'inizio della convivenza o anche prima quando non vedevo l'ora che fosse il weekend per vederlo e stare assieme: ma ho anche paura che sia non sia dovuto alla mia condizione, che siano questi "brutti" i veri sentimenti nei suoi confronti.
Ho paura di vederlo, mi sento ansiosa quando sono con lui, è come se fosse uno sforzo fare cose assieme (e sento un brivido freddo lungo la schiena) ma so anche che quando sono nel mood giusto (dovuto a non so che cosa), ritorno come ero prima , mi sento bene, mi piace stare con lui. Mi piacerebbe sapere come fare a uscirne, se fosse possibile tornare come prima, cosa fare per aiutarmi ma soprattutto se la (brutta) situazione con lui possa essere passeggera e che quindi sia dovuta al periodo (spero) o meno. Vi ringrazio
Tutto questo ha causato in me una situazione di forte stress psicologico prima iniziando con una "semplice" nostalgia di casa fino ad arrivare a pianti e situazione disperate a casa, sia da sola sia con il mio compagno non volendo fare più nulla, avendo paura di uscire di casa anche solo per fare una passeggiata e volendo solo andare sotto le coperte e dormire senza più fare nulla. Sento che la situazione mi sta fuggendo dalle mani perchè ho anche cominciando a provare nessun sentimento (mia nonna ha subito una delicata operazione) o sentimento di risentimento e di "odio" verso il mio compagno che mi ha "portato a questa situazione" secondo la mia mente (mi sono trasferita perchè è lui che lavora nella grande città, ma era una cosa che io volevo, e non vedevo l'ora di farlo!).
Vedo le persone intorno a me e sembrano più felici di me, più realizzate, vedo coppie (come i nostri genitori o amici) che hanno un feeling/ abitudini tra loro che vorrei anche io (ma probabilmente avevo anche io e il mio compagno prima della mia situazione) .Io non voglio essere così né sentire quei sentimenti , vorrei tornare a come ero all'inizio della convivenza o anche prima quando non vedevo l'ora che fosse il weekend per vederlo e stare assieme: ma ho anche paura che sia non sia dovuto alla mia condizione, che siano questi "brutti" i veri sentimenti nei suoi confronti.
Ho paura di vederlo, mi sento ansiosa quando sono con lui, è come se fosse uno sforzo fare cose assieme (e sento un brivido freddo lungo la schiena) ma so anche che quando sono nel mood giusto (dovuto a non so che cosa), ritorno come ero prima , mi sento bene, mi piace stare con lui. Mi piacerebbe sapere come fare a uscirne, se fosse possibile tornare come prima, cosa fare per aiutarmi ma soprattutto se la (brutta) situazione con lui possa essere passeggera e che quindi sia dovuta al periodo (spero) o meno. Vi ringrazio
Buonasera gentile utente, mi dispiace per il disagio che sta vivendo in un passaggio di vita che probabilmente avrà desiderato tanto anche lei. Forse ha una difficoltà di separazione dalla sua famiglia e da quelle certezze e basi che viveva in tali situazioni. Ora si ritrova ad affrontare un mondo nuovo al quale forse non era pronta. Forse dovrebbe lasciarsi sostenere ed aiutare su tale fronte. Sono a sua disposizione se ha necessità di qualche incontro anche on line. Dott.ssa Alessandra Domigno
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Buonasera Signora, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua situazione. Distaccarsi dalla famiglia d'origine non è facile, nonostante questo cambiamento di vita l'avesse progettato. A questo si aggiungono diversi cambiamenti che sono avvenuti tutti insieme. Penso che intraprendere un percorso di sostegno psicologico in questo momento possa esserle d'aiuto, in modo tale da affrontare tutto il suo vissuto. Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicologa
Cordiali Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicologa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente, comprendo il disagio che sta vivendo in questo momento. Probabilmente la causa del suo malessere è da ricercare nei cambiamenti importanti in questa fase della sua vita. Andare via di casa, lasciare la famiglia di origine per la prima volta, cambiare le proprie abitudini anche lavorative, non è facile ed è necessaria una fase di assestamento. Anche la convivenza è un passo importante e nonostante i sentimenti e i buoni propositi, è è sicuramente più complessa dei weekend trascorsi insieme.
Le consiglio di contattare un professionista e ritagliarsi uno spazio di riflessione in cui ritrovarsi e scoprire con il suo aiuto, i suoi bisogni e le risorse che ha a disposizione.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Le consiglio di contattare un professionista e ritagliarsi uno spazio di riflessione in cui ritrovarsi e scoprire con il suo aiuto, i suoi bisogni e le risorse che ha a disposizione.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Buonasera, ogni cambiamento va pensato perchè indubbiamente incide profondamente sulle vite delle persone. Probabilmente lei era sicura di aver riflettuto a sufficienza sul suo trasferimento, ma l'evidenza ci dice il contrario. Un percorso psicoterapeutico le sarebbe quantomai utile per approfondire le sue difficoltà presenti di aderire ad un progetto che presumo condiviso preventivamente col suo compagno e far venire a galla problemi non risolti secondari a questa incapacità di adattarsi al cambiamento. Resto a disposizione anche online. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera Gentile cliente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Purtroppo è difficile rispondere ai suoi quesiti: ogni persona reagisce in modo diverso ad eventi e situazioni e non esiste un professionista che possa darle certezze in merito. L'unico modo per capirlo sarebbe affrontare un percorso terapeutico, capire come mai queste emozioni si siano presentate, che cosa stiano cercando di dirle e cosa è possibile fare. Se è interessata ad iniziare questo percorso, rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile utente i cambiamenti pur se desiderati possono essere molto difficili e complessi e il come si affrontano dipende da caratteristiche soggettive.
Mi dispiace per la sua sofferenza e le suggerisco, come già hanno fatto i colleghi, di contattare uno psicologo che l'aiuti a capire cosa sta accadendo.
Un caro saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Mi dispiace per la sua sofferenza e le suggerisco, come già hanno fatto i colleghi, di contattare uno psicologo che l'aiuti a capire cosa sta accadendo.
Un caro saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis
Buonasera. Mi dispiace per il periodo difficile che sta affrontando. Il mio suggerimento è di rivolgersi ad un/a professionista per dar voce ad suoi vissuti, sentimenti, pensieri ecc. ed avere un suo spazio di ascolto e di supporto attraverso il quale poterli comprendere più a fondo, dandogli un senso ed un significato più chiaro rispetto all'esperienza di cambiamento che sta vivendo. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Salve, io credo che, per il suo caso, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicoterapeutico al fine di individuare le cause più profonde della sua problematica relazionale. Cordiali saluti
Gentile Amica,
i passaggi di vita ci espongono sempre a forti stress, che ci mettono in crisi rivelando le nostre vulnerabilità.
La cosa migliore che può fare è intraprendere una psicoterapia, che le permetta di riprendere il suo cammino e la sua crescita.
Visto che la situazione coinvolge strettamente il suo compagno, ha pensato ad una terapia di coppia?
Ora è lui la sua "base sicura", ma sembra che di questo lei sia poco convinta: perché?
con i migliori auguri,
dr. Ventura
i passaggi di vita ci espongono sempre a forti stress, che ci mettono in crisi rivelando le nostre vulnerabilità.
La cosa migliore che può fare è intraprendere una psicoterapia, che le permetta di riprendere il suo cammino e la sua crescita.
Visto che la situazione coinvolge strettamente il suo compagno, ha pensato ad una terapia di coppia?
Ora è lui la sua "base sicura", ma sembra che di questo lei sia poco convinta: perché?
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buongiorno, descrive una crisi coincidente (quindi probabilmente causata da) con la fase di cambiamento che ha descritto. Un nodo potrebbe essere il distacco dalla famiglia di origine, ma potrebbe non essere il solo, c'è un mancato adattamento alla nuova situazione (scelta) che può essere strutturale, cioè dovuto a sue caratteristiche, ma anche situazionale, in quanto in ogni caso stressante. La cosa migliore che può fare per se stessa e per la coppia è intraprendere un percorso di psicoterapia per approfondire meglio queste questioni.
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Buongiorno,
molto probabilmente ha fatto una scelta che non era nelle sue corde, quelle di andare a vivere in un'altra città. Questo ha rappresentato anche un punto di rottura nella relazione con il suo compagno, il quale si è trasferito in un altra città senza aprire un confronto con lei cercando di capire se questo potesse esser un qualcosa di gradito per entrambe. Provi a chiedersi se è quello che vuole vivere in un altra città e ad avere un confronto anche con lui su questo. Lo stare in coppia non implica che bisogna accettare qualsiasi azione del altro. Molte persone non si traferirebbero mai dalla propria città, non è un cambiamento di poco conto, ne tanto meno è un qualcosa che uno può sforzarsi a fare. Si apra a tali riflessioni e segua il suo cuore, nel caso sentisse l'esigenza di esser supportata da un professionista non esiti a contattarmi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
molto probabilmente ha fatto una scelta che non era nelle sue corde, quelle di andare a vivere in un'altra città. Questo ha rappresentato anche un punto di rottura nella relazione con il suo compagno, il quale si è trasferito in un altra città senza aprire un confronto con lei cercando di capire se questo potesse esser un qualcosa di gradito per entrambe. Provi a chiedersi se è quello che vuole vivere in un altra città e ad avere un confronto anche con lui su questo. Lo stare in coppia non implica che bisogna accettare qualsiasi azione del altro. Molte persone non si traferirebbero mai dalla propria città, non è un cambiamento di poco conto, ne tanto meno è un qualcosa che uno può sforzarsi a fare. Si apra a tali riflessioni e segua il suo cuore, nel caso sentisse l'esigenza di esser supportata da un professionista non esiti a contattarmi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, mi dispiace per il disagio che sta vivendo. Un percorso di psicoterapia potrebbe essere utile a far chiarezza sui suoi vissuti ed emozioni e a trovare strategie funzionali per gestire la situazione.
Rimango a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Marcella Boscolo
Rimango a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Marcella Boscolo
Salve, quello che sta vivendo le provoca malessere e preoccupazioni e mi dispiace molto. I vari cambiamenti che ha affrontato l'hanno evidentemente destabilizzata, ci vorrà un pochino di tempo per abituarsi però per affrontare meglio il periodo difficile che sta affrontando e uscirne nel migliore dei modi sarebbe utile intraprendere un percorso psicologico. Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento
Gentile Signora, non ci sono azioni che possono essere suggerite soprattutto in un momento di confusione sentimentale. Vedrai questo aspetto come il segnale che qualcosa, nel suo mondo interiore, sta premendo per essere ascoltata. Chieda qualche consulto con uno psicoterapeuta in modo da fare chiarezza e allineare il suo agire a ciò che realmente, e nel suo intimo, desidera.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve,
Al momento lei sta vivendo stati ansiosi-depressivi. Sarebbe indicato che iniziasse un percorso di psicoterapia, il cambiamento della città e l'inizio di una convivenza stanno determinando una fase di crisi nella sua vita. Non è possibile soltanto con le informazioni da lei scritte analizzare quali parti del suo Sé stanno vivendo una sofferenza e quali siano le origini. E' importante che lei inizi dei colloqui psicologici, attraverso cui potrà avere più consapevolezza dei suoi bisogni e delle sue emozioni per poi poter trovare delle modalità di gestione della situazione. In questa stessa piattaforma ha la possibilità di prenotare una consulenza. Saluti
Dott.ssa Maria Luisa Strano
Al momento lei sta vivendo stati ansiosi-depressivi. Sarebbe indicato che iniziasse un percorso di psicoterapia, il cambiamento della città e l'inizio di una convivenza stanno determinando una fase di crisi nella sua vita. Non è possibile soltanto con le informazioni da lei scritte analizzare quali parti del suo Sé stanno vivendo una sofferenza e quali siano le origini. E' importante che lei inizi dei colloqui psicologici, attraverso cui potrà avere più consapevolezza dei suoi bisogni e delle sue emozioni per poi poter trovare delle modalità di gestione della situazione. In questa stessa piattaforma ha la possibilità di prenotare una consulenza. Saluti
Dott.ssa Maria Luisa Strano
La tua situazione sembra essere influenzata da un periodo di stress e adattamento a un nuovo ambiente. È normale che il cambiamento e la lontananza dai tuoi genitori abbiano un impatto emotivo su di te. È importante dare tempo a te stessa per adattarti a questa nuova fase e comprendere che è un processo di transizione. Parla apertamente con il tuo compagno delle tue paure e preoccupazioni, cercando di comunicare in modo sincero e rispettoso. Cerca di prenderti cura di te stessa, sia fisicamente che emotivamente, cercando di creare una routine equilibrata che includa momenti di relax e attività piacevoli. Un supporto psicologico può essere utile per esplorare più in profondità le tue emozioni e trovare strategie per affrontare il cambiamento. Ricorda che è normale che i sentimenti fluttuino durante i periodi di stress, ma con il tempo e con il sostegno adeguato, puoi tornare a sentirvi felice e realizzata. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentilissima utente, prima di tutto, voglio esprimere comprensione per la tua situazione. Quello che stai vivendo è un cambiamento significativo, e adattarsi a nuove circostanze può essere molto impegnativo, specialmente quando si tratta di questioni emotive e di benessere mentale.
Ecco alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti:
1. Accettazione: È importante riconoscere che ciò che stai provando è normale in situazioni di cambiamento. Spostarsi in una nuova città, iniziare a lavorare da casa e lasciare la propria famiglia possono generare sentimenti di ansia e nostalgia. Accogliere questi sentimenti è un passo fondamentale per affrontarli.
2. Parla con qualcuno: Se ti senti a tuo agio, considera di parlarne con qualcuno di fidato, come un amico o un membro della tua famiglia. A volte condividere i propri sentimenti può alleviare un po' la pressione. Potrebbe anche essere utile considerare di parlare con un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarti a esplorare queste emozioni in modo più profondo.
3. Routine e attività: Stabilire una routine quotidiana può darti un senso di stabilità e controllo. Prova a dedicare del tempo ad attività che ti piacciono, come leggere, fare esercizio fisico o dedicarti a un hobby. Anche piccole azioni quotidiane, come fare una passeggiata all'aria aperta, possono aiutarti a migliorare il tuo stato d'animo.
4. Comunicazione con il compagno: È importante comunicare sinceramente con il tuo compagno riguardo alle tue emozioni. Potrebbe essere che anche lui sta affrontando una transizione difficile. L'apertura nel dialogo può rafforzare la vostra relazione e aiutarti a sentirti meno sola nelle tue battaglie.
5. Prenditi cura di te stessa: Fai attenzione alla tua salute fisica e mentale. Ciò include adottare uno stile di vita sano, mangiare bene, fare esercizio, e rispettare i tuoi bisogni di sonno.
6. Piccoli passi: Invece di cercare di tornare immediatamente alle tue emozioni precedenti, prova a fare piccoli passi verso la stabilizzazione del tuo stato d’animo. Non forzarti a sentirti bene subito; dai tempo al tuo corpo e alla tua mente di adattarsi.
7. Riconosci i progressi: Infine, ogni piccolo progresso è importante. Tieni traccia di come ti senti e di eventuali miglioramenti. Questo può motivarti a continuare sul sentiero di guarigione.
Ricorda, è normale passare attraverso momenti di difficoltà e non c'è una soluzione rapida. Sii gentile con te stessa in questo processo. È possibile che la situazione con il tuo compagno possa migliorare man mano che ti senti più a tuo agio nel tuo nuovo ambiente e ti adatti meglio alla nuova vita. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
Dott. Cordoba
Ti auguro tutto il meglio e un futuro più sereno!
Ecco alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti:
1. Accettazione: È importante riconoscere che ciò che stai provando è normale in situazioni di cambiamento. Spostarsi in una nuova città, iniziare a lavorare da casa e lasciare la propria famiglia possono generare sentimenti di ansia e nostalgia. Accogliere questi sentimenti è un passo fondamentale per affrontarli.
2. Parla con qualcuno: Se ti senti a tuo agio, considera di parlarne con qualcuno di fidato, come un amico o un membro della tua famiglia. A volte condividere i propri sentimenti può alleviare un po' la pressione. Potrebbe anche essere utile considerare di parlare con un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che può aiutarti a esplorare queste emozioni in modo più profondo.
3. Routine e attività: Stabilire una routine quotidiana può darti un senso di stabilità e controllo. Prova a dedicare del tempo ad attività che ti piacciono, come leggere, fare esercizio fisico o dedicarti a un hobby. Anche piccole azioni quotidiane, come fare una passeggiata all'aria aperta, possono aiutarti a migliorare il tuo stato d'animo.
4. Comunicazione con il compagno: È importante comunicare sinceramente con il tuo compagno riguardo alle tue emozioni. Potrebbe essere che anche lui sta affrontando una transizione difficile. L'apertura nel dialogo può rafforzare la vostra relazione e aiutarti a sentirti meno sola nelle tue battaglie.
5. Prenditi cura di te stessa: Fai attenzione alla tua salute fisica e mentale. Ciò include adottare uno stile di vita sano, mangiare bene, fare esercizio, e rispettare i tuoi bisogni di sonno.
6. Piccoli passi: Invece di cercare di tornare immediatamente alle tue emozioni precedenti, prova a fare piccoli passi verso la stabilizzazione del tuo stato d’animo. Non forzarti a sentirti bene subito; dai tempo al tuo corpo e alla tua mente di adattarsi.
7. Riconosci i progressi: Infine, ogni piccolo progresso è importante. Tieni traccia di come ti senti e di eventuali miglioramenti. Questo può motivarti a continuare sul sentiero di guarigione.
Ricorda, è normale passare attraverso momenti di difficoltà e non c'è una soluzione rapida. Sii gentile con te stessa in questo processo. È possibile che la situazione con il tuo compagno possa migliorare man mano che ti senti più a tuo agio nel tuo nuovo ambiente e ti adatti meglio alla nuova vita. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio conoscitivo.
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Buongiorno, grazie per aver condiviso apertamente quello che stai vivendo. Le tue parole descrivono una situazione di grande cambiamento: convivere in una nuova città, lontano da ciò che ti è familiare, può essere estremamente impegnativo. Passare da una vita piena di riferimenti sicuri, come i tuoi genitori e l'ambiente che conoscevi, a una realtà nuova e più grande può suscitare un senso di smarrimento e disorientamento.
La nostalgia di casa e le difficoltà legate al lavoro da remoto, soprattutto se è una modalità nuova per te, possono essere fattori che aumentano l'ansia e il disagio. È comprensibile che in un momento così delicato tu possa provare emozioni contrastanti anche nei confronti del tuo compagno, verso il quale magari, per quanto possa sembrarti doloroso, riversi inconsciamente parte dello stress legato a questi cambiamenti.
Queste emozioni – paura, ansia, persino "risentimento" – possono essere comuni nelle fasi di adattamento, e spesso sono legate proprio alla difficoltà di costruire nuove abitudini e sicurezze quando ci si trova in una situazione sconosciuta. È normale che in questi momenti di crisi si mettono in discussione anche relazioni importanti, come quella con il tuo compagno, e che ci siano fluttuazioni emotive nei suoi confronti.
Ritrovare un equilibrio e accogliere meglio questi sentimenti richiede tempo e, spesso, il supporto di un professionista. Un percorso psicologico potrebbe aiutarti ad esplorare queste emozioni con maggiore chiarezza e serenità, ed a capire se la tua insoddisfazione è legata al periodo di cambiamento o se ci sono altre domande di fondo. Uno psicologo può fornire strumenti utili per gestire l'ansia, elaborare la nostalgia e sviluppare una stabilità interiore che ti aiuterà anche nella relazione di coppia.
Se senti che la situazione ti sta sfuggendo di mano, come descrivi, ti suggerisco di cercare l'aiuto di un professionista, che possa accompagnarti in questo percorso di consapevolezza e adattamento.
La nostalgia di casa e le difficoltà legate al lavoro da remoto, soprattutto se è una modalità nuova per te, possono essere fattori che aumentano l'ansia e il disagio. È comprensibile che in un momento così delicato tu possa provare emozioni contrastanti anche nei confronti del tuo compagno, verso il quale magari, per quanto possa sembrarti doloroso, riversi inconsciamente parte dello stress legato a questi cambiamenti.
Queste emozioni – paura, ansia, persino "risentimento" – possono essere comuni nelle fasi di adattamento, e spesso sono legate proprio alla difficoltà di costruire nuove abitudini e sicurezze quando ci si trova in una situazione sconosciuta. È normale che in questi momenti di crisi si mettono in discussione anche relazioni importanti, come quella con il tuo compagno, e che ci siano fluttuazioni emotive nei suoi confronti.
Ritrovare un equilibrio e accogliere meglio questi sentimenti richiede tempo e, spesso, il supporto di un professionista. Un percorso psicologico potrebbe aiutarti ad esplorare queste emozioni con maggiore chiarezza e serenità, ed a capire se la tua insoddisfazione è legata al periodo di cambiamento o se ci sono altre domande di fondo. Uno psicologo può fornire strumenti utili per gestire l'ansia, elaborare la nostalgia e sviluppare una stabilità interiore che ti aiuterà anche nella relazione di coppia.
Se senti che la situazione ti sta sfuggendo di mano, come descrivi, ti suggerisco di cercare l'aiuto di un professionista, che possa accompagnarti in questo percorso di consapevolezza e adattamento.
Buonasera Cara,
da ciò che racconti, stai affrontando una fase di transizione importante e molto impegnativa. Cambiare città, iniziare una convivenza e lavorare in modalità smart working, lontano dal supporto familiare e dalle tue abitudini precedenti, può essere fonte di grande stress. Tutto ciò può avere un impatto significativo sul tuo benessere emotivo, portando sintomi come ansia, tristezza, senso di isolamento, e persino dubbi nei confronti del tuo compagno e della tua relazione.
Questi sentimenti non sono insoliti in situazioni come la tua. È importante comprendere che tali cambiamenti richiedono tempo per essere assimilati e che le emozioni negative che provi possono essere una risposta naturale al senso di disorientamento e alla perdita delle tue precedenti sicurezze.
Per affrontare questa situazione, può essere utile:
Creare una routine che includa momenti dedicati a te stessa, come attività che ti piacciono o ti rilassano (ad esempio leggere, fare esercizio o praticare la consapevolezza).
Concederti il tempo per adattarti ai cambiamenti senza essere troppo severa con te stesso.
Parla apertamente con il tuo compagno dei tuoi sentimenti, esprimendo le tue emozioni senza attribuire colpe.
Cercare occasioni per socializzare e costruire nuove connessioni nella tua nuova città, anche se può sembrare difficile iniziare.
Tuttavia, il fatto che tu ti senti sopraffatta, che i tuoi sentimenti oscillino, e che provi ansia o disagio nella relazione, suggerisce che un aiuto professionale potrebbe esserti di grande supporto. Uno specialista può aiutarti ad esplorare a fondo queste emozioni, comprendere meglio la loro origine e sviluppare strumenti efficaci per gestirle.
Ti consiglio di rivolgerti a uno psicologo o psicoterapeuta per approfondire la situazione e ricevere un sostegno mirato. Il supporto di un professionista ti aiuterà a superare questo momento difficile e a ritrovare l'equilibrio nella tua vita e nella relazione.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
da ciò che racconti, stai affrontando una fase di transizione importante e molto impegnativa. Cambiare città, iniziare una convivenza e lavorare in modalità smart working, lontano dal supporto familiare e dalle tue abitudini precedenti, può essere fonte di grande stress. Tutto ciò può avere un impatto significativo sul tuo benessere emotivo, portando sintomi come ansia, tristezza, senso di isolamento, e persino dubbi nei confronti del tuo compagno e della tua relazione.
Questi sentimenti non sono insoliti in situazioni come la tua. È importante comprendere che tali cambiamenti richiedono tempo per essere assimilati e che le emozioni negative che provi possono essere una risposta naturale al senso di disorientamento e alla perdita delle tue precedenti sicurezze.
Per affrontare questa situazione, può essere utile:
Creare una routine che includa momenti dedicati a te stessa, come attività che ti piacciono o ti rilassano (ad esempio leggere, fare esercizio o praticare la consapevolezza).
Concederti il tempo per adattarti ai cambiamenti senza essere troppo severa con te stesso.
Parla apertamente con il tuo compagno dei tuoi sentimenti, esprimendo le tue emozioni senza attribuire colpe.
Cercare occasioni per socializzare e costruire nuove connessioni nella tua nuova città, anche se può sembrare difficile iniziare.
Tuttavia, il fatto che tu ti senti sopraffatta, che i tuoi sentimenti oscillino, e che provi ansia o disagio nella relazione, suggerisce che un aiuto professionale potrebbe esserti di grande supporto. Uno specialista può aiutarti ad esplorare a fondo queste emozioni, comprendere meglio la loro origine e sviluppare strumenti efficaci per gestirle.
Ti consiglio di rivolgerti a uno psicologo o psicoterapeuta per approfondire la situazione e ricevere un sostegno mirato. Il supporto di un professionista ti aiuterà a superare questo momento difficile e a ritrovare l'equilibrio nella tua vita e nella relazione.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno, grazie per aver condiviso in modo così autentico e profondo ciò che sta vivendo. Le sue parole raccontano un momento di transizione delicato, e fanno emergere con grande chiarezza quanto questa nuova fase della sua vita, pur desiderata, stia portando con sé emozioni intense e talvolta disorientanti. È importante, prima di tutto, che lei si conceda il diritto di sentirsi in questo modo senza colpevolizzarsi. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, ciò che lei descrive è una reazione che può avvenire quando ci troviamo a gestire contemporaneamente più cambiamenti significativi: il trasferimento in una nuova città, la convivenza, il lavoro da remoto, la distanza dalla famiglia, e nel suo caso anche una preoccupazione per la salute della nonna. Anche cambiamenti voluti e positivi, come la convivenza o un trasferimento per amore, possono generare un carico di stress tale da attivare reazioni ansiose o depressive. Il nostro sistema emotivo fatica ad adattarsi in tempi rapidi, e a volte ciò genera una sorta di blocco: la mente entra in uno stato di allarme, nel quale tutto viene percepito come minaccioso o fonte di disagio, compreso ciò che fino a poco prima era fonte di gioia e sicurezza. Il fatto che lei senta nostalgia di casa, abbia difficoltà a uscire, provi un senso di distacco emotivo o addirittura ostilità verso il suo compagno non significa necessariamente che quei sentimenti riflettano la verità dei suoi affetti. Piuttosto, potrebbero essere il frutto di uno stato ansioso e di una possibile forma di adattamento depressivo che distorce temporaneamente le sue percezioni. Quando il corpo e la mente sono in uno stato di sovraccarico, è comune sperimentare anche una "anestesia emotiva", cioè quella sensazione di non provare più nulla, o di sentire emozioni "sbagliate" come rabbia e rifiuto verso chi amiamo. Questo non significa che il legame sia compromesso, ma che il sistema emotivo è entrato in una fase di difesa e confusione. Il fatto che lei abbia consapevolezza di tutto ciò e riesca a osservare questi stati con lucidità è un punto di forza importantissimo. Anche il fatto che noti come, in alcuni momenti, la connessione con il suo compagno torni a essere quella di prima, è un segnale prezioso: dimostra che quei sentimenti non sono scomparsi, ma che in questo momento sono sommersi dal rumore della sua sofferenza. In una prospettiva cognitivo-comportamentale, sarebbe utile iniziare a lavorare su alcuni aspetti pratici. Per esempio, cercare di ripristinare piccoli rituali quotidiani che le diano un senso di struttura e sicurezza: stabilire orari fissi per le attività, includere momenti all’aperto anche brevi, praticare tecniche di rilassamento come la respirazione diaframmatica, e iniziare a sfidare in modo graduale e progressivo quelle paure che la stanno bloccando, come uscire da sola o affrontare determinati pensieri ansiogeni. Un altro passaggio chiave sarà lavorare sui pensieri automatici negativi che probabilmente si sono attivati in lei, come "non tornerò mai come prima", "non provo più niente", "sto rovinando tutto". Questi pensieri, se non osservati e messi in discussione, possono alimentare lo stato di malessere. È importante invece imparare a riconoscerli come frutto di un periodo faticoso e non come verità assolute. Le suggerirei con convinzione di considerare un percorso di supporto psicologico, anche breve, per avere uno spazio in cui poter lavorare insieme a un professionista su queste tematiche, con strumenti specifici. Un terapeuta cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla a comprendere meglio i meccanismi che oggi stanno generando sofferenza, e a sviluppare strategie concrete per affrontarli, restituendole quel senso di controllo che ora percepisce come smarrito. La buona notizia è che questo tipo di disagio, se affrontato, può evolvere positivamente. Le emozioni che sta provando non definiscono chi è, né cosa prova davvero per il suo compagno. Sono segnali che qualcosa dentro di lei ha bisogno di essere accolto, ascoltato, integrato. Il cambiamento richiede tempo e delicatezza, ma è possibile tornare a sentirsi se stessi, anzi, spesso da queste fasi si esce più consapevoli e più forti di prima. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Salve, la sua vita sta attraversando diversi cambiamenti in parallelo: la convivenza, modalità di lavoro e il distacco della famiglia di origine. Sono tutti cambiamenti importanti, hai sicuramente bisogno di tempo per elaborarli, qualora i tuoi stati d'ansia divengono frequenti e incontrollati ti consiglio di ricercare un supporto psicologico al fine di facilitare il cambiamento e migliorare il tuo benessere.
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- Buongiorno, Ho 36 anni e ho una compagna di incinta al 9°mese e una bambina di 4 anni nata da una precedente relazione. Purtroppo la mia nuova compagna non riesce a relazionarsi con mia figlia e sono sempre costretto a scegliere con chi stare perché per lei non è possibile una "famiglia allargata".grazie…
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- Buongiorno, È un periodo in cui non mi sento felice, non riesco a godermi le piccole cose, tutto mi è abbastanza indifferente, mi sembra di non riuscire a provare emozioni positive, inoltre sto cercando un secondo figlio ma non arriva. Ho paura che diventi un pensiero fisso che mi tormenti. Volevo…
- Buongiorno ho 28 anni con una bimba di 11 mesi io e il papà non siamo spostati ci siamo separati quando la bimba aveva 5 mesi e tornati insieme quando la bimba aveva 10. Ad oggi siamo di nuovo separati. Il nostro problema è che non andiamo d accordo io per mancanza di fiducia lui perché vivendo in due…
- buongiorno e da un po’ di mi sento tanto insicura tanto da fare le cose 2/3 volte, nella mia mente so magari che ho messo un ingrediente nella cena, ma poi mi assalgono pensieri e alla fine butto tutto per rifare d’ accapo, sono sempre stata una persona insicura ma ora diciamo mi sta portando nervosismo…
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- Salve. Sono una ragazza di 26 anni. Ultimamente sto soffrendo di abbandono, mi sento sempre sola, ho sbalzi d'umore continui e non riesco a gestire la mia vita. Ho dei problemi in famiglia, che probabilmente incidono molto sulla mia persona. Non riesco più ad uscire, ho paura del confronto con gli…
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