Buongiorno, Sono una ragazza di 26 anni sto con il mio ragazzo da 2 anni ( non conviviamo ancora) e

24 risposte
Buongiorno,
Sono una ragazza di 26 anni sto con il mio ragazzo da 2 anni ( non conviviamo ancora) e ho scoperto da poco controllando la cronologia che guarda pornografia spesso, e la cosa mi fa stare male perché sembra tanto 3/4 volte a settimana(praticamente i giorni che non ci vediamo). Gliel ho detto e mi ha confessato che in passato ha avuto un profilo e ha anche pagato per dei contenuti, gli ho chiesto se lui avesse mai pubblicato mi ha detto di no, ma non so se credergli perché è capitato altre volte che mentisse. Ha detto che poi ha chiuso e cercato di ridurre la frequenza perché capiva che era un problema un ossessione. E anche adesso che sta cercando di migliorare, ma ho controllato ancora ed è ancora frequente, e ho scoperto che ha ancora un profilo in un social (che non è solo per pornografia ma che lui usa per quello) e quest cosa mi uccide perché risulta pubblicato un post in passato, ma è stato cancellato, non so quanto è lontano questo passato, so solo che sono terribilmente delusa, infuriata, schifata da tutto ciò che mi sembra oltre il limite, e vorrei immediamente lasciarlo.
Vorrei sapere la vostra opinione e se ho ragione in qualche modo
Grazie
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, posso solo immaginare cosa voglia poter dire avere un'immagine del proprio partner e sentirsi come se tutto fosse messo in discussione. Lei usa aggettivi molto forti e intensi rispetto a come questa cosa la fa sentire. "delusa, infuriata, schifata". Come mai questa cosa è così intollerabile per lei, che idea le scatena nella mente questa cosa?
Non posso dirle cosa sia giusto o no fare, poichè la scelta migliore per lei la conoscere solo lei. Posso dirle però che può decidere secondo quello che per lei è giusto, se sente che un confine/limite troppo importante è stato violato si senta libera di scegliere ciò che si sente. Rimango a disposizione Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Dott.ssa Flavia Furnari
Psicologo, Psicologo clinico, Osteopata
Santa Maria di Licodia
Salve, gentile utente e grazie per la condivisione.
Le faccio in primis una doverosa premessa: la fruizione di siti pornografici o di altro materiale che diventi oggetto durante l'attività di autoerotismo è assolutamente fisiologico. A meno che l'attività e la ricerca di siti o di altro non diventi compulsiva e invalidante, non si può parlare di disturbo.
Detto ciò, le pongo una domanda: cosa l'ha indotta a controllare la cronologia del suo fidanzato? Lo ha fatto con il suo consenso?
Inoltre non porrei la questione in termini di chi ha torto e chi ha ragione; piuttosto interrogherei la coppia sul tema della fiducia e della comunicazione quando emergono delle spigolosità. In questo caso emerge in lei forse la sensazione di non essere abbastanza soddisfacente per lui tant'è che "va a cercarsi del materiale pornografico che compensi" (Ho messo le virgolette per dare parole a quello che penso sia il suo pensiero).
Parli con lui ancora di questo e provi sentire se la sua è gelosia o giudizio e sdegno. Nel primo caso è fisiologico nella coppia. Nel secondo caso è una questione del suo sistema di valori. Non del suo fidanzato.
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, non c'è una cosa giusta o sbagliata, dipende dalla sua morale. Alcune statistiche dicono che il 45% dei maschi ed il 25% delle femmine utilizzano siti pornografici. Ritengo pure che i dati siano sottostimati. Il problema qua diventa se lei si fida o meno del suo ragazzo o se ritiene inconcepibile l'utilizzo di materiale pornografico in generale. Sempre utile ricordare che ogni volta che chiediamo agli altri di cambiare le loro abitudini questo non succede anche in presenza delle migliori intenzioni.
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, quello che sta provando è comprensibile, perché il comportamento del suo ragazzo ha toccato aspetti delicati per lei, sia sul piano della fiducia che su quello emotivo e relazionale. Scoprire che ha guardato pornografia con una frequenza che per lei è eccessiva, che in passato ha pagato per contenuti e che ha avuto (o ha ancora) un profilo su una piattaforma simile, ha sicuramente minato la sicurezza che aveva nella relazione. La delusione e la rabbia che sente ora nascono anche dal fatto che lui, in alcune occasioni, le ha mentito o ha omesso dettagli importanti. È normale che questo le faccia dubitare di tutto il resto e che la spinga a mettere in discussione il legame che avete costruito.

Da quello che racconta, il suo ragazzo sembra consapevole di avere avuto un problema legato a un uso compulsivo della pornografia e afferma di star cercando di ridurre questo comportamento. Il fatto che, nonostante i suoi tentativi, la frequenza sia ancora alta e che lui abbia mantenuto un profilo su un social che usa per questo scopo, è qualcosa che giustamente la ferisce e la fa sentire tradita. Ciò che conta in questo momento è chiedersi cosa desidera lei per sé stessa. Si sente disposta a dargli una possibilità, magari ponendo dei confini chiari su cosa per lei è accettabile e cosa no? Oppure sente che questa scoperta ha già rotto un equilibrio che non può essere ricostruito?

Non esiste una risposta giusta o sbagliata, ma solo ciò che per lei è sostenibile emotivamente. Se la sola idea di questa situazione le provoca sofferenza, disgusto e perdita totale di fiducia, allora è legittimo pensare di chiudere la relazione, perché la serenità personale viene prima di tutto. Se invece sente che, nonostante tutto, potrebbe esserci margine per affrontare la questione insieme e capire se lui sia davvero intenzionato a cambiare, allora potrebbe valere la pena avere un dialogo più approfondito. Tuttavia, perché una relazione possa continuare, è essenziale che lui sia onesto con lei, che riconosca l’impatto delle sue azioni e che dimostri concretamente la volontà di lavorare su sé stesso, non solo con parole ma con fatti.

Qualunque decisione prenderà, l'importante è che sia una scelta che la faccia sentire rispettata, sicura e in pace con sé stessa.

Dott. Luca Vocino
Dott. Vincenzo Capretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
È comprensibile che questa scoperta ti abbia scosso e fatto emergere emozioni intense come delusione, rabbia e sfiducia. Il problema non è solo l’uso della pornografia, che può avere significati diversi da persona a persona, ma il fatto che lui abbia mentito in più occasioni, alimentando il tuo senso di insicurezza nella relazione. Potresti chiederti quali siano i tuoi bisogni e limiti rispetto a questo tema e se il suo comportamento, al di là della sua volontà di migliorare, sia compatibile con i tuoi valori e il tuo benessere emotivo. Se la fiducia è compromessa e non riesci a vedere margini di recupero, è legittimo pensare a una rottura. Se invece vuoi approfondire, potrebbe essere utile un confronto sincero su ciò che ti ferisce e su cosa significhi per entrambi la pornografia nella relazione. Indipendentemente dalla scelta che farai, il punto centrale è il rispetto per te stessa e per ciò che desideri da una relazione. Un caro saluto. Dr. Vincenzo Capretto
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
È comprensibile che tu stia provando una serie di emozioni intense, tra cui delusione, rabbia e disgusto. Scoprire che il proprio partner ha un comportamento nascosto, soprattutto se percepito come una violazione della fiducia, può generare grande sofferenza.

Da quello che racconti, il tuo ragazzo sembra riconoscere che la sua frequentazione di contenuti pornografici sia problematica e sta cercando di ridurla, ma la sua difficoltà nel farlo potrebbe indicare un'abitudine radicata o, in alcuni casi, una dipendenza comportamentale. Il fatto che hai menzionato in passato e che tu ha scoperto elementi che mettono in dubbio la sua trasparenza contribuisce ulteriormente al tuo senso di sfiducia.

La tua reazione è del tutto legittima: ognuno ha i propri limiti e valori riguardo alla sessualità e alla condivisione in coppia. Tuttavia, prima di prendere una decisione drastica, potrebbe essere utile approfondire il dialogo con lui per comprendere meglio la sua posizione, le sue reali intenzioni e le motivazioni dietro questi comportamenti.

Inoltre, sarebbe importante esplorare anche il tuo vissuto emotivo rispetto a questa situazione: quali aspetti ti feriscono di più? In che modo questo influenza la tua fiducia nelle relazioni? Potrebbe esserci il rischio che la delusione e il dolore offuschino una valutazione più ampia del rapporto nel suo complesso?

Per affrontare al meglio questa situazione, sia a livello individuale che di coppia, potrebbe essere utile e consigliato rivolgersi a uno specialista che possa supportarti nel chiarire i tuoi sentimenti e prendere la decisione più giusta per te.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Dipende sempre come ti fa sentire la situazione. Potreste prendervi dei momenti per parlarne in modo chiaro e tranquillo ma esponendo il tuo pensiero. se lo desideri potresti anche proporgli di aiutarlo e chiedergli in che modo potresti. ci sono anche specialisti che aiutano in questo tipo di ossessioni, dipende sempre molto anche come fa sentire lui e se è sereno nel farlo.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, capisco quanto questa scoperta abbia suscitato in lei emozioni intense come rabbia, delusione e confusione. Quando si scoprono aspetti del partner che si percepiscono come un tradimento della fiducia, è naturale provare disagio e desiderare di proteggersi. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, può essere utile analizzare la situazione distinguendo i fatti dalle interpretazioni. Lei ha scoperto che il suo ragazzo consuma pornografia con una certa frequenza e che, in passato, ha avuto un profilo a pagamento. Questo ha attivato pensieri come "mi sta mentendo", "è oltre il limite", "non posso accettarlo", che a loro volta hanno innescato emozioni forti come rabbia e disgusto. Si tratta di pensieri comprensibili, ma è importante chiedersi se siano l'unica possibile lettura della situazione o se esistano altre prospettive. Un elemento centrale è la fiducia: lui ha ammesso di aver avuto difficoltà con la pornografia e ha detto di star cercando di ridurne il consumo, ma lei sente che non può credergli del tutto perché in passato ci sono state menzogne. Questo è un punto cruciale, perché più della pornografia in sé, sembra essere il tema della trasparenza e dell'affidabilità a generare sofferenza. Può chiedersi: se lui fosse stato onesto fin dall'inizio, la mia reazione sarebbe stata la stessa? Un altro aspetto da considerare è il suo limite personale. Per alcune persone, il consumo di pornografia in una relazione è accettabile, per altre è un problema. Lei sente che per lei è oltre il limite e questa consapevolezza è importante. Tuttavia, la decisione su cosa fare non dovrebbe basarsi solo sulla rabbia del momento, ma su una riflessione più ampia: questa relazione, nel suo complesso, la rende felice? Al di là di questo episodio, il suo ragazzo ha dimostrato impegno, rispetto e affetto? C'è spazio per affrontare il problema insieme o sente che questa scoperta ha compromesso in modo irreparabile la sua fiducia? Se sente di voler approfondire la questione prima di prendere una decisione definitiva, potrebbe essere utile un confronto più aperto con lui, ponendo domande chiare su cosa significhi per lui la pornografia, sul motivo per cui ha difficoltà a ridurla e su quanto sia disposto a lavorare su questo aspetto. Se invece il suo istinto le dice che questa situazione è inaccettabile per i suoi valori e il suo benessere, allora è legittimo considerare di interrompere la relazione. L'importante è che qualsiasi scelta prenda sia basata su ciò che davvero la fa stare bene nel lungo termine, e non solo sulla reazione emotiva del momento. Resto a disposizione, cari saluti. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Francesca Casolari
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
E' normale che guardi la pornografia l'importante e' che non pubblichi cose sue ma per il resto tutto normale per parlare di dipendenza .. no e' lontano
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Emilia
Cara utente,
innanzitutto desidero normalizzare il provare delusione, rabbia e confusione, perché ciò che hai scoperto in quanto tocca aspetti profondi della fiducia, della comunicazione e dell’intimità nella tua relazione.

Penso che in questo caso sia importante esplorare non solo il comportamento del tuo compagno, ma anche il significato che ha per te e per la vostra relazione. Ti invito a riflettere su alcune domande:

- Questo comportamento ti fa sentire meno desiderata o insicura nella relazione?
- C'è spazio per un dialogo aperto tra voi, in cui entrambi possiate esprimere paure, bisogni e aspettative senza giudizio?
- Il problema principale per te è il fatto che lui guardi contenuti pornografici, che abbia mentito o che tu non ti senta rispettata?

Da quello che scrivi, emerge un problema di fiducia: il fatto che lui abbia mentito in passato rende difficile per te credere alle sue parole ora. E la fiducia, una volta incrinata, ha bisogno di tempo e impegno da entrambe le parti per essere ricostruita.

Se senti che la situazione ha superato i tuoi limiti e che non riesci più a stare bene in questa relazione, è importante ascoltare te stessa e i tuoi bisogni. D’altra parte, se una parte di te desidera comprendere meglio ciò che sta accadendo e vedere se è possibile ricostruire la fiducia, potrebbe essere utile un confronto aperto con il tuo compagno, magari anche con il supporto di un professionista.

Non esiste una risposta giusta o sbagliata, ma solo ciò che è più sano e giusto per te in questo momento. Ti invito a prenderti il tempo necessario per capire cosa desideri davvero, senza agire impulsivamente sulla spinta delle emozioni più forti.

Un caro saluto
Dott.ssa Maria Francesca Cusmano
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. È comprensibile che questa situazione le provochi emozioni intense come delusione, rabbia e senso di tradimento. Scoprire che il partner ha nascosto aspetti della propria vita può minare la fiducia e creare un senso di insicurezza nella relazione. Tuttavia, è importante distinguere tra i propri valori e bisogni emotivi e il comportamento dell’altro, cercando di capire se questa dinamica è compatibile con ciò che desidera da una relazione. Potrebbe essere utile esplorare più a fondo il significato che attribuisce a questi comportamenti e valutare se ci sono margini per una comunicazione aperta e onesta con il suo compagno. Se il disagio persiste, rivolgersi a un professionista potrebbe aiutarla a chiarire i suoi sentimenti e a prendere una decisione più consapevole per il suo benessere. Un caro saluto.
Dott.ssa Chiara Ruggeri
Psicologo, Psicologo clinico
Gela
La scoperta di un comportamento nascosto da parte del partner, come nel suo caso, può scatenare una serie di emozioni molto intense e difficili da gestire. Inizialmente, può esserci un forte senso di shock e incredulità, come se la realtà che si pensava di conoscere crollasse improvvisamente. Questo momento iniziale è caratterizzato da un'incredulità che rende difficile accettare ciò che è stato rivelato, e il cervello ha bisogno di tempo per metabolizzare e riorganizzare le informazioni. Subito dopo, è comune provare rabbia e frustrazione: il fatto che il partner abbia mentito o nascosto delle informazioni così significative per la relazione provoca un senso di tradimento della fiducia che si era riposta in lui. Non è solo il comportamento in sé a ferire, ma anche la consapevolezza che le parole del partner potrebbero non essere state sincere. In questi momenti si può avvertire una profonda frustrazione, soprattutto se il partner minimizza la gravità della situazione o giustifica il suo comportamento senza assumersi pienamente la responsabilità. A questo si aggiunge una fase di confusione e autoanalisi, durante la quale la persona si interroga su se stessa, sul comportamento del partner, sul significato di ciò che è accaduto e su cosa questo implichi per la relazione. È un periodo di incertezze, in cui la propria autostima può essere messa in discussione e il pensiero può oscillare tra il desiderio di mantenere la relazione e la sensazione che ci sia qualcosa di irrimediabilmente rotto. Non di rado, questo porta anche a un grande dolore emotivo e fisico, con la persona che si sente tradita che sperimenta una forte delusione per aver investito tempo e sentimenti in qualcosa che ora sembra non essere più genuino o sicuro. Superato questo dolore iniziale, può emergere il bisogno di chiarezza e risposte, una fase in cui si cerca di capire il motivo dietro il comportamento del partner, se ci siano possibilità di riparare la fiducia o se tutto ciò che è stato detto non corrisponda alla verità. Tuttavia, trovare delle risposte soddisfacenti non è sempre facile, e le parole del partner potrebbero non allinearsi con i fatti, alimentando ancora più confusione e disorientamento. Infine, giunge il momento cruciale in cui si deve prendere una decisione riguardo al futuro della relazione. Questo è il punto in cui il conflitto interno diventa più forte: da un lato c'è il desiderio di preservare la relazione, dall'altro la consapevolezza che la fiducia potrebbe essere ormai compromessa in modo irreparabile. La decisione finale non deve essere presa d'impulso, ma con una riflessione più profonda su cosa si desidera veramente nella propria vita sentimentale e su quali sono le proprie priorità e i propri limiti. Rimanere in una relazione che non ci soddisfa o che ci fa sentire continuamente insicuri può erodere il benessere psicologico, mentre a volte prendere la difficile decisione di chiudere un capitolo doloroso può essere il passo necessario per ritrovare serenità e ricostruire la fiducia in sé stessi.
Dott.ssa Alessia Amoroso
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buongiorno, più che su chi abbia torto e chi ragione io mi soffermerei su come la fa sentire questa confessione del suo partner e sulla motivazione dietro alle sue sensazioni. Sentire di avere ragione da una persona estranea ai fatti l'aiuterebbe a star meglio? Spesso ci aggrovigliamo tra i nostri pensieri e ci dimentichiamo di fermarci per ascoltare quello che, invece, ci dice la nostra pancia. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, grazie della sua condivisione. Il problema sembra legato a un controllo della sessualità. Capisco che la situazione sia complicata e che possa aver cambiato l'immagine che si era fatta del suo ragazzo. Potrebbe avere bisogno quindi di un aiuto psicologico proprio per esplorare la sua problematica. Se nella vostra relazione va tutto bene, non l'ha mai tradita e si sente di sostenerlo in un eventuale percorso psicologico potrebbe riuscire a superare questo periodo.
Cordiali saluti.
Dott.Salvatore Augello
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Iolanda Lamanna
Psicologo, Psicologo clinico
Barletta
Grazie per la sua condivisione, mi dispiace che stia vivendo queste dinamiche nella sua relazione sentimentale. Le emozioni di delusione e di rabbia che sta provando le dicono che c'è qualcosa che non risponde alle sue attese relazionali, hanno motivo di essere lì. Piuttosto però le consiglio di attivare un ascolto empatico e non giudicante con il suo ragazzo perchè probabilmente lui ha difficoltà a gestire questa che lui stessa definisce ossessione. Poter prevedere anche un aiuto esperto psicologico per comprendere le dinamiche psicologiche sottostanti questo che viene vissuto dal suo fidanzato come un problema.
Le auguro di trovare la giusta strada.
Cari saluti.
Dott. Lorenzo Boccalari
Psicologo, Psicologo clinico
Segrate
Capisco quanto questa situazione ti stia facendo sentire confusa e ferita. È chiaro che hai scoperto qualcosa che ti sta provocando un profondo disagio emotivo, e il fatto che ci siano stati precedenti momenti di mancata sincerità rende ancora più difficile la situazione.
Dal punto di vista sistemico, quello che stai vivendo non riguarda solo il comportamento del tuo ragazzo, ma anche come questo comportamento impatta sulla vostra relazione e sulle aspettative che avete l'uno verso l'altro. È evidente che per te la fiducia è un elemento cruciale, e quando viene messa in discussione, come nel caso della pornografia e della possibile menzogna, la relazione entra in un ciclo di insicurezza. Il fatto che lui abbia ammesso di avere avuto un profilo e di averlo chiuso potrebbe indicare una consapevolezza del problema e un tentativo di cambiarlo. Tuttavia, il fatto che la situazione non sembri migliorare e che tu scopra ancora comportamenti che ti feriscono, porta alla sensazione che le sue parole non corrispondano ai fatti. La tua frustrazione e delusione sono comprensibili, ma è importante affrontare questa situazione con un dialogo aperto, in cui possiate entrambi esprimere i vostri bisogni e preoccupazioni. Potresti chiederti se la sua frequente esposizione alla pornografia è un comportamento che lui stesso sta cercando di modificare, o se questo è sintomo di un problema più profondo.
Nel contesto della vostra relazione, forse è utile riflettere su cosa è accettabile per te in termini di fiducia e rispetto reciproco. La domanda fondamentale che ti potrebbe aiutare a chiarire il da farsi è: se la situazione non cambia, sei disposta a tollerare questo comportamento, o il confine del rispetto e della sincerità è stato superato? Non esiste una risposta giusta o sbagliata, ma piuttosto una valutazione di ciò che è in linea con i tuoi valori e con la visione che hai della relazione. Parlare apertamente di ciò che provi, senza lasciare spazio alla rabbia o al silenzio, potrebbe essere il primo passo per capire se c'è ancora un modo per ricostruire la fiducia o se la situazione è ormai insostenibile.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, ma rimango a completa disposizione per approfondire l'argomento in seduta.

Un caro saluto,
dott. Lorenzo boccalari
Dott.ssa Cristina Bernucci
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Velletri
Buonasera,

La ringrazio per aver condiviso con me la sua situazione. Capisco che possa sentirsi delusa e ferita da quanto ha scoperto. È importante riconoscere i suoi sentimenti e prendersi il tempo necessario per riflettere su come vuole procedere.

La trasparenza e la comunicazione aperta sono fondamentali in una relazione. Ha fatto bene a parlare con il suo ragazzo riguardo ai suoi comportamenti e alle sue preoccupazioni. È essenziale che entrambi possiate esprimere i vostri sentimenti e bisogni in modo onesto e rispettoso.

La fiducia è un elemento cruciale in una relazione e, quando viene compromessa, può essere difficile da ricostruire. Tuttavia, è possibile lavorare insieme per superare queste difficoltà, se entrambi siete disposti a farlo. Potrebbe essere utile considerare la possibilità di intraprendere un percorso di terapia di coppia, dove potrete affrontare queste problematiche con l'aiuto di un professionista.

Infine, è importante che Lei si prenda cura di sé stessa e del suo benessere emotivo. Riflettere su ciò che desidera e su ciò che è disposto a tollerare in una relazione può aiutarla a prendere decisioni più consapevoli e serene.

Spero che queste indicazioni possano esserle utili per affrontare questa situazione complessa.

Cordiali saluti.
Dott.ssa Melania Freni
Psicologo, Psicologo clinico
Aversa
Salve, capisco perfettamente il tuo stato d'animo. La scoperta di una dipendenza da pornografia nel partner può essere un duro colpo, specialmente quando si percepisce una mancanza di trasparenza e fiducia. È importante validare le tue emozioni: delusione, rabbia e disgusto sono reazioni comprensibili di fronte a una situazione del genere. Ti senti tradita nella fiducia che avevi riposto nel tuo ragazzo, e la sua reticenza nel parlare apertamente della sua dipendenza aggrava ulteriormente la situazione. Tuttavia, vorrei invitarti a riflettere su alcuni aspetti. Innanzitutto, è positivo che il tuo ragazzo abbia ammesso di avere un problema e di volerlo affrontare. Questo è un primo passo fondamentale verso la guarigione. Inoltre, è importante considerare che la dipendenza da pornografia è un problema complesso, che può avere radici profonde e richiedere un percorso di recupero lungo e difficile. Il fatto che il tuo ragazzo stia cercando di ridurre la frequenza è un segnale incoraggiante, anche se i risultati non sono ancora quelli desiderati. Detto questo, è fondamentale che tu ti prenda del tempo per riflettere su ciò che vuoi e su ciò che sei disposta a tollerare. Tuttavia, se sei disposta a dargli una possibilità, è importante che tu lo sostenga nel suo percorso di recupero, incoraggiandolo a cercare un aiuto professionale. Uno psicologo specializzato in dipendenze può aiutarlo a capire le cause del suo problema e a sviluppare strategie per affrontarlo in modo sano.
Dott.ssa Sharon Bocca
Psicologo clinico, Psicologo
Chivasso
Gentilissima, comprendo la sua sofferenza, sembra essere legata non solo a comportamenti poco trasparenti da parte del suo ragazzo verso di lei, ma anche alla natura stessa di questi comportamenti che forse lei non accetta del tutto. Sicuramente il fatto di avergliene parlato è stato un buon passo. Magari può essere utile continuare a farlo, o eventualmente cercare proprio un percorso di coppia. La sessualità ha una dimensione individuale e una di coppia. Mi sembra quindi che potrebbe essere importante per lei anche affrontare questo disagio in uno spazio suo in modo che possa capire come affrontarlo al meglio. Resto a disposizione, dott.ssa Sharon Bocca
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. È comprensibile che si senta delusa e ferita dopo aver scoperto questi dettagli sul comportamento del suo ragazzo, soprattutto considerando le sue precedenti menzogne. Il fatto che lui stesso abbia ammesso di percepirlo come un problema suggerisce che potrebbe esserci una componente compulsiva nel suo rapporto con la pornografia. La sua reazione emotiva è assolutamente legittima, così come il desiderio di porre dei limiti su ciò che considera accettabile in una relazione. È importante chiedersi se la fiducia, già compromessa, possa essere ricostruita e se il suo benessere possa essere garantito all’interno di questa relazione. Una riflessione più approfondita, magari con il supporto di un professionista, potrebbe aiutarla a capire se questa situazione è qualcosa che può affrontare insieme al suo ragazzo o se, invece, preferisce chiudere la relazione per proteggere sé stessa.
Dott.ssa Eleonora Venturini
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Gentile utente,
innanzitutto ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza.
Posso immaginare la grande difficoltà di vivere una situazione così. Mi sembra che dalle tue parole emerga una grande sofferenza, non solo per i sentimenti di rabbia e delusione, ma soprattutto per l'incrinarsi della fiducia. Mancando questa base, credo sia ancora più difficoltoso riuscire a gestire la relazione che stai vivendo.
Mi sentirei di consigliarti di indagare più a fondo sui sentimenti che mi hai descritto, domandandoti cosa ti ha portato all'intenzione di lasciarlo.
Penso che sia importante chiedersi se è la pornografia o il fatto che sembra che non ti abbia detto la verità, la cosa che più ti ha ferita. Comprendendo meglio quello che provi, puoi avere un'idea più chiara di come affrontare la situazione e di quale sia la soluzione migliore per te.
Resto a tua disposizione.
Dott.ssa Eleonora Venturini
Dott.ssa Federica Figurella
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Buongiorno. Da quello che scrivi probabilmente è in atto una situazione in cui ti senti in difficoltà a prendere una decisione. più che concentrarsi su quanto fa il tuo fidanzato, chiediti tu cosa vuoi da questa relazione: sincerità, complicità? la protagonista della tua vita sei tu. seppur le azioni del tuo fidanzato possono sembrare discutibili, sono scelte che sta facendo per la sua vita che probabilmente non risuonano con quanto ti aspettavi dalla tua relazione. sentiti libera di chiedere a te stessa se la situazione in cui stai vivendo è quello che vuoi nella tua vita sentimentale. a volte un percorso di supporto psicologico può aiutare a capire non tanto se hai torto o ragione, bensì quali sono le risorse che hai già dentro di te per capire sempre che direzione prendere. un caro saluto
Buongiorno,
capisco quanto possa essere doloroso e destabilizzante scoprire abitudini del partner che percepisce come nascoste o difficili da integrare nella relazione. La sofferenza che descrive non riguarda solo l’uso della pornografia, ma anche il vissuto di sfiducia, delusione e paura di essere stata ingannata: sono emozioni legittime e comprensibili.
È importante ricordare che la frequenza con cui una persona guarda contenuti pornografici non è di per sé un indicatore della qualità della relazione, ma può diventare motivo di conflitto quando viene vissuta come una minaccia, quando c’è mancanza di trasparenza o quando il partner stesso la percepisce come qualcosa che sfugge al suo controllo.
Più che stabilire se lei abbia “ragione” o meno, può essere utile chiedersi cosa questa scoperta ha toccato in lei: il senso di fiducia? Il bisogno di sicurezza? I confini personali?
Allo stesso modo, potrebbe essere importante per lui comprendere il significato che tutto questo ha nella vostra relazione e valutare se ci sia uno spazio per parlare apertamente dei vostri bisogni reciproci, dei limiti e delle aspettative.
Se sente che la situazione la travolge o che la relazione ne risulta profondamente scossa, un supporto psicologico può aiutarla a fare chiarezza e ad ascoltare cosa davvero desidera e cosa la fa stare bene, con o senza questa relazione. È un passo che può prendere per sé, indipendentemente dalle scelte del partner.

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