Buongiorno Sono la nonna, di un bambino di 10 anni, con problemi cognitivi e comportamentali, dall

20 risposte
Buongiorno
Sono la nonna, di un bambino di 10 anni, con problemi cognitivi e comportamentali, dalla 1a elementare, segue un percorso presso un centro specialistico e ha il sostegno a scuola, ultimamente si rifiuta di collaborare sia al centro, che con la DAD della scuola,.
Al momento, mio nipote frequenta solo il corso di logopedia, desidero sapere a ki dovremmo rivolgerci, per risolvere i suoi problemi cognitivi e soprattutto quelli comportamentali, dato ke, se nn collaborerà, verrà chiuso il suo percorso presso il Centro.
Abitiamo in provincia di Milano Est.
Grazie x le info
Salve, le vorrei chiedere come mai il bambino si rifiuta di andare al centro, quali problematiche sono emerse?
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Consiglio per il suo nipotino un percorso terapeutico mirato con un collega specializzato nel settore evolutivo, uno psicologo dello sviluppo.
Un gentile saluto
Cara signora,
Suo nipote dovrebbe essere seguito da uno psicoterapeuta dell’età evolutiva. Potete anche rivolgervi alla asl di riferimento.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Francesca Tardio
Salve,

concordo il pensiero dei colleghi, suo nipote dovrebbe essere seguito da uno psicoterapeuta dell’età evolutiva. Potete anche rivolgervi alla asl di riferimento. Sicuramente diversi sono i servizi presenti sul suo territorio che potrebbero prendere in carico la sua domanda.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno signora,
Le notizie che da' sono poche. Bisognerebbe avere più dati sui problemi comportamentali per valutare.
Avendo un'esperienza trentennale con bambini con problematiche vicine a quelle che lei descrive, avendo più dati potrei suggerirle l'intervento più utile ed eventualmente aiutarla a cercare specialisti su Milano, tramite rete di colleghi di conoscenza.
L'intervento logopedico risponde sicuramente per i problemi cognitivi. Sarebbe grave doverlo interrompere. Si tratta di capire la causa dell'esacerbarsi dei problemi comportamentali.
Vista l'età e le problematiche potrebbe essere utile un intervento psicomotorio o Neuro e psicomotorio con uno specialista bel campo.
Rimango a disposizione per un orientamento.
Gentilissima, il rifiuto che il bambino sta mostrando potrebbe essere l’espressione di un momento di fatica generale che sta vivendo. Sono poche le informazioni da lei fornite, sarebbe importante capire quali sono le problematiche cognitive e comportamentali diagnosticate. Consiglio ai genitori di rivolgersi ad un centro specializzato in età evolutiva o al servizio di Neuropsichiatria infantile nella Uompia di riferimento dove sia presente una psicoterapeuta infantile che possa aiutarvi a comprendere il significato del rifiuto del bambino e individuare delle strategie per aiutarlo.
Un caro saluto
Dott.ssa Paola Trombini
Buongiorno,
le informazioni sul bambino sono poche. Sarebbe necessario approfondire alcuni aspetti legati al suo comportamento per comprendere le motivazioni legate al rifiuto verso la scuola.
Confermo quanto già consigliato dai colleghi: un percorso di psicoterapia infantile può essere molto utile per comprendere meglio i bisogni di suo nipote e per aiutarlo a superare problemi e difficoltà nel migliore dei modi.
Consiglio di cercare un terapeuta della vostra zona.

Un saluto,
dott.ssa Irene Onnis, psicoterapeuta Milano
Buongiorno Signora, Grazie per aver chiesto la nostra opinione. Sono d’accordo con quanto le hanno già detto diversi colleghi, aggiungo due aspetti a mio avviso importanti.
E’ fondamentale capire meglio come il bambino sta vivendo questo percorso e questo momento storico della sua vita, per farlo forse la cosa migliore è in primo luogo cercare un confronto con i professionisti del centro che sicuramente potranno fare delle ipotesi che verificherete insieme ed eventualmente in seconda battuta consultare un terapeuta specializzato in ambito infantile che possa comprendere meglio e indirizzare suo nipote per risolvere le difficoltà. Il mio consiglio in questa seconda strada è di non portare il minore da un nuovo specialista (a meno che non sia il collega stesso a suggerirlo), ma di essere lei o se ci sono i genitori, a consultarlo.
Se desidera maggiori chiarimenti non esiti a contattarmi,
Cordialmente, Dr.ssa Anna Elisa Rancati
Buongiorno signora,
io ho lavorato e lavoro molto con bambini con disturbi cognitvi, purtroppo in questi casi intervengono anche molti aspetti psicologici che inficiano la terapia specifica. Consiglio anche io di far seguire suo nipote da un terapista specializzato in psicologia evolutiva ancor meglio se di indirizzo cognitivo comportamentale.
Dott.ssa Ilaria Rossoni
Gent.le Signora,
suo nipote avrebbe bisogno di intraprendere un percorso di psicoterapia con un terapeuta specializzato nell'età evolutiva. Potrebbe rivolgersi al centro stesso per chiedere i contatti di un terapeuta esperto in età evolutiva che possa essere adatto alle esigenze di suo nipote. Qualora non le sapessero indicare nessuno, provi a rivolgersi nuovamente al forum di mio Dottore e sono certa che i colleghi della sua zona sapranno come aiutarla.
Un cordiale saluto
Cara signora, purtroppo le informazioni a disposizione sono poche. Sarebbe opportuno che lei contattasse un/una collega specializzata nell'età evolutiva per poter portare tutte le informazioni necessarie ed avere dei consigli utili sulla soluzione più opportuna per suo nipote.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile signora,
dica a suo figlio/ figlia genitore del bambino che come prima istanza è sempre bene chiedere un parere al il pediatra di base che essendo il curante del bimbo ne conosce bene le caratteristiche personali.
Sono questioni delicate quelle che porta all' attenzione. I nostri ragazzi e in particolare i più fragili come il suo nipotino stanno molto soffrendo delle restrizioni in vigore.
E' probabile che il rifiuto sia espressione di una difficoltà emotiva che riesce ad esprimere solo in questo modo. Naturalmente cara nonna si tratta di un' ipotesi ecco perché è necessario conoscere bene il caso.
Provi anche a cercare qualche associazione e gruppo nella sua area.
Ci sono molte famiglie con la stessa difficoltà. potreste scambiarvi qualche consiglio/strategia.
Io mi occupo di tali problematiche e conosco bene i ragazzi on queste difficoltà solo che non posso esserle di altro aiuto essendo in un'altra zona.
un caro saluto
Dssa Riso
Gentile utente, sicuramente sarà utile confronatarsi con i professionisti che seguono il bimbo al centro. Molto probabilmente, oltre alla logopedia sarà necessario valutare un intervento di sostegno emotivo e metacognitivo da parte di una psicologa, a seguito sicuramente di una visita con la neuropsichiatra che sarà presente al centro.
Provi a confrontarsi con i professionisti che seguono già il bimbo, molto probabilmente sarà necessaria una ristrutturazione del trattamento in atto.
Cari saluti
dott.ssa Scaglione
Salve signora sono una psicoterapeuta dell'infanzia e dell'adolescenza. una variazione della collaborativi da parte di suo nipote potrebbe essere una sorta di risposta di stanchezza spinta dal percorso lungo già affrontato. Senz'altro il profilo che lei descrive avrebbe già necessitato di una presa in carico da parte di uno psicoterapeuta esperto dell'infanzia, ma ritengo opportuno aggiungere che potreste iniziare a riflettere su eventuali altri problemi affrontati ultimamente dal nucleo familiare (come le preoccupazione relative al Covid) con la consapevolezza che questa situazione stressante che stiamo attraversando può amplificare le confusioni emotive e i problemi psicologici preesistenti.
Sperando di esserle stata d'aiuto
Cordiali Saluti
dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Gentile signora. Ho letto attentamente la sua richiesta. Mi chiedevo come mai suo nipote mostra ora un rifiuto a collaborare. È accaduto altre volte? Fino ad ora come sono andate le cose?A seguito delle problematiche di suo nipote, è ststo fino ad ora seguito da altri specialisti? Da solo o insieme al nucleo familiare?
Il mio suggerimento è quello di prendere contatti con gli specislisti che conoscono il caso, chiedendo loro eventualmente un approfondimento presso altri specialisti.
Un caro saluto Dot. Sa Maria Gonaria Demontis
Salve, purtroppo le informazioni a disposizione non sono molte per poterle dare una risposta maggiormente esaustiva, tuttavia, consiglierei di consultare un terapeuta specializzato nell’età evolutiva per una valutazione della situazione ed un eventuale percorso.
Per qualunque informazione o approfondimento sono a disposizione.
Buona giornata, Dott.ssa Federica Turrà
Buongiorno signora,
avrei bisogno di farle più domande per capire per quale ragione suo nipote non vuole stare alle regole che gli adulti gli propongono. Soprattutto capire quali regole e come le infrange.
Un saluto cordiale
dott.ssa Sellini M.
Buongiorno signora, le informazioni da lei fornite purtroppo non sono sufficienti per esprimere un parere. Dovrebbero attivarsi, comunque, i genitori del bimbo consultando uno specialista. Auguri
Buonasera mi dispiace per il disagio che sta affrontando. Le consiglio di fare seguire il bambino, con accordo dei genitori, da uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Molti studi scientifici indicano la terapia cognitivo-comportamentale un trattamento psicoterapico con elevata efficacia in numerosi disturbi psicologici a esordio infantile. Per qualsiasi informazione resto a sua disposizione . Un caro saluto
Salve, Suo nipote segue il corso di logopedia; questo deve tranquillizzare Lei e i genitori del bambino perché le Logopediste o le Terapiste del corso possono fare da raccordo con il Centro Polispecialistico, con i Servizi Territoriali e con la Scuola, in modo da garantire una continuità assistenziale al minore, anche laddove venisse chiuso il percorso intrapreso presso il Centro. Inoltre potrebbero valutare la necessità di intraprendere ulteriori interventi specialistici. Resto a Sua disposizione.

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