Buongiorno, sono in terapia da quasi 8 mesi. Ultimamente sento di aver perso il "focus" sui miei obi

18 risposte
Buongiorno, sono in terapia da quasi 8 mesi. Ultimamente sento di aver perso il "focus" sui miei obiettivi. Continuo ad andare alle sedute solo per stare con il mio terapeuta, l'unico momento in cui mi sento meglio. Ho quasi smesso di lavorare su me stessa. In queste settimane lo penso sempre ogni giorno, credo di essermi affezionata troppo a lui, lo vedo come una figura amico/genitore. Non riesco ad esprimere le mie emozioni, non lascio passare nessun messaggio. Questa situazione mi sta facendo veramente male. Forse dovrei/vorrei parlargliene, ma di persona non riuscirei mai a farlo, e ho pensato di scrivergli una "lettera" e discuterne in seduta. Ma ho davvero paura della sua reazione. Da parte sua non credo ci sia questo "affetto". Cosa dovrei fare?
Salve, credo che lei debba confrontarsi direttamente con il suo terapeuta, vedrà che sarà un confronto costruttivo.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Gent.ma, i sentimenti che descrive sono sicuramente preziosi per la sua persona e possono essere condivisi ed esplorati col suo terapeuta: anche il timore che egli non nutra questi stessi suoi affetti è un suo aspetto rilevante. Questa esperienza può aiutarla a comprendere meglio la sua modlaità di vivere gli affetti e probabilmente può essere considerata come il focus attuale. SG
Salve le cose che ha condiviso nella sua nota sono sicuramente molto importanti per il lavoro che sta svolgendo. E' sicuramente una buona opportunità per lei condividerle con il suo terapeuta. Un cordiale saluto
Buonasera, sicuramente sarebbe utile sia per lei che per il suo terapeuta che lei trovi un modo per condividere questi suoi sentimenti e confrontarvi in seduta. Non abbia paura della reazione del suo terapeuta.
Un cordiale saluto
Buonasera, sarebbe molto importante parlare di quanto lei sta provando con il terapeuta, anche la lettera può essere uno strumento se fatica a farlo di persona. Parlare con il suo terapeuta costituisce una buona occasione per comprendere quali necessità si celano sotto i sentimenti che lei sta sviluppando. Cordiali saluti Dr.ssa Michela Campioli
Salve, 8 mesi sono un tempo abbastanza lungo e sono convinta che il suo terapeuta la conosca bene e sia in grado di gestire qualsiasi situazione lei possa riportagli. Infondo lo dice lei stessa che a causa di questa condizione emotiva nei confronti del terapeuta lei stessa non sente l'utilità delle sedute. Dunque è controproducente perdere tempo, gli parli in qualsiasi forma , ma lo faccia. Cosi la situazione potrà mutare in un senso o in un altro.
Dott.ssa Camilla Ballerini
buonasera, anche io come i miei colleghi, le consiglio di confrontarsi direttamente con il suo terapeuta. Se non riesce a farlo verbalmente scriva pure una lettera che poi riporterà in seduta. Si affidi a lui e insieme riuscirete a capire meglio cosa le sta accadendo. Cordiali Saluti Dr.ssa Rosa Gotti
Buonasera,
Sono d' accordo con i colleghi. È importante confrontarsi con il suo terapeuta. È sicuramente un' opportunità per trovare con lui nuovi obiettivi di terapia e ridefinire il rapporto terapeutico. È una buona idea quella della lettera se non riesce a volte.
Saluti
Dott.ssa Laura Perdisci
Gentile utente di mio dottore,

durante un percorso di psicoterapia, in virtù della vividezza e dell'intimità relativa ai contenuti trattati, e della profondità dei processi in atto, si sviluppa, tra paziente e terapeuta, un intenso e trasformativo rapporto umano. Tale dinamica, in alcuni momenti della terapia, può trasformarsi, da parte del paziente, in un autentico “innamoramento” per il proprio curante.
Questo processo può efficacemente essere utilizzato, da parte di un bravo terapeuta, come fattore acceleratore della cura, aiutando il paziente a gestire, monitorare e comprendere tali moti affettivi. Per quanto concerne i suoi sentimenti ne parli con il suo psicoterapeuta potranno esser utilizzati favorevolmente per la terapia in corso. Nella speranza con queste poche righe di aver orientato la sua domanda nel migliore dei modi.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Salve. È normale che in un rapporto terapeutico si possano provare emozioni e sentimenti nei confronti del terapeuta. È tra gli aspetti e stumenti fondamentali della psicoterapia, transfert e controtranfert, per questo è importante che si confronti col suo terapeuta per utilizzare al meglio ai fini del percorso questo suo vissuto, elaborarlo nelle varie sedute per comprendere e affrontare meglio le cause delle sue difficoltà. Distinti saluti
Buonasera, scriva serenamente al suo terapeuta, lui sarà capace di accogliere ed ascoltare il suo vissuto e poi vi confronterete in seduta. Noi terapeuti sappiamo che questi vissuti possono nascere in un paziente. Buon lavoro, cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Caro utente, ne parli con il suo psicoterapeuta, anche attraverso lettera per poi avere uno scambio in seduta . Il suo terapeuta la comprenderà, la accoglierà …
Buonasera, le emozioni che prova potrebbero essere invece molto utili al fine della sua terapia.
La relazione con il proprio terapeuta, è per certi versi il riflesso del nostro modo di gestire tutte le relazioni importanti della nostra vita; con una differenza fondamentale il suo terapeuta la accompagnerà a comprendere il perché di alcuni suoi schemi di funzionamento.
Scrivergli una lettera e poi parlarne in seduta potrebbe essere una buona soluzione per aprire l'argomento. Sicuramente il suo terapeuta troverà il modo per analizzare con lei questa dinamica ed i suoi vissuti.
Si fidi e affidi a lui come a sempre fatto prima di questo stallo.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno. Credo sia molto importante per il lavoro terapeutico che sta svolgendo, e quindi per il proprio lavoro personale, che possa confrontarsi apertamente ed onestamente con il suo terapeuta in merito a quanto condivide: la perdita del focus sugli obiettivi della sua terapia, l'affetto che sente per lui, la percezione che ha di lui come amico/genitore, la paura della sua reazione rispetto a questi suoi vissuti ecc. Il mio suggerimento, quindi, se lo ritiene valido e di aiuto, è quello di provare a sentirsi libera di esprimere con il suo terapeuta, nel modo che ritiene più opportuno, tutti i sentimenti e i pensieri che ha condiviso qui con noi, permettendosi di dar voce a ciò che sta vivendo nella relazione terapeutica e concedendosi una preziosa possibilità per se stessa, quella di sperimentarsi in un confronto e un incontro maggiormente autentici. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno, le suggerisco di parlare apertamente con il suo terapeuta di questo suo vissuto emotivo oppure se il confronto di persona per lei è troppo forte potrebbe scrivergli una lettera o un' email. Questi sono elementi importanti del processo psicoterapeutico che vanno affrontati insieme al proprio terapeuta, nulla di cui vergognarsi. Coraggio.
Buonasera. Come evidenziato dai miei colleghi, i sentimenti che sta provando nei confronti del suo terapeuta sono molto frequenti. Le suggerisco di affrontare questa tematica il più liberamente possibile e con la modalità che ritiene più opportuna (verbalmente o per iscritto). Tenga conto di due punti fondamentali: il suo terapeuta potrà approfondire con lei questi aspetti emozionali per ripristinare il focus su di lei e, soprattutto, non la giudicherà, in alcun modo, negativamente. Non abbia timore della sua reazione, che non sarà "espulsiva", bensì accogliente e vi permetterà di proseguire il percorso psicoterapeutico in maniera più efficace, uscendo da questa fase di stallo. Un caro saluto.
Salve, creare un rapporto " speciale" col proprio psicologo è assolutamente nella norma vista la natura degli argomenti che generalmente si trattano e discutono. Le consiglio di parlare con lui senza nessun timore perché saprà accogliere il suo pensiero e le sue emozioni e insieme troverete la giusta strada, soprattutto se
ultimamente ha la sensazione di non raggiungere gli obbiettivi stabiliti. Parlare senza remore pemetterà a lei di esternare le sue sensazioni e tornare a lavorare su se stessa e al suo psicologo di capire il momento e guidarla per la giusta strada. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera, i sentimenti di cui parla non sono insoliti all'interno di un percorso e vanno analizzati come parte del processo di crescita personale. Gli scriva, è necessario che lui lo sappia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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