Buongiorno, scrivo quasi per disperazione. Ho intrapreso una relazione con questa persona da circa

20 risposte
Buongiorno, scrivo quasi per disperazione.
Ho intrapreso una relazione con questa persona da circa 3 anni, ci sono stati svariati lascia e prendi..un po' a causa mia perché spesso anziché affrontare un problema lasciavo e andavo via, un po' per colpa sua, perché tende sempre ad esagerare ogni cosa, portandomi (per come caratterialmente sono fatta) all'esasperazione.. perché davvero, alle volte credo non ci sia bisogno di tutto quello. Continua ad attaccarsi a cose quasi che hanno dell'assurdo, la penultima cosa che ha detto (così magari diventa più comprensibile) è stata riguardante un mio commento ad un ragazzo di una serie TV, quando ho detto che questo era carino, li ha iniziato ad avere dei dubbi e le esclamare 'se ti piace lui come faccio a piacerti io' siamo troppo diversi, e non sono problemi riguardante il genere perché ha avuto la stessa reazione riguardante una donna. Sul fattore gelosia poi, ha sempre qualche battuta che esce. Ma non parlo solo di gelosia, questi eccessi succedono anche in altri campi. Abbiamo avuto dei litigi molto turbolenti, urla a squarciagola. La cosa però che mi ha portato a scrivere sono gli attacchi di rabbia che ultimamente escono molto più spesso.. inizia a gridare , inizia a sbattere contro le cose e a romperle. Continua a dire che nessuno la ascolta, che io non vedo la realtà ma la vado a distorcere non capendola, che quando lei fa quelle " battute" (così le chiama) io dovrei lasciare perdere anziché fargliele pesare..Ho scoperto poi che questi scatti di rabbia li ha anche con la famiglia.. ho dovuto per forza di cose, parlare con loro perché in questi litigi tutti ci sentono.. penso davvero, guardando la situazione, che tutti le siamo accanto, e non credo neanche di distorcere nulla e che davvero le sue critiche od osservazioni siano pesanti, spesso ho dubitato di me stessa, spesso ho pensato fossi io l'esagerata, quella in errore, tutt'ora casco in queste domande che mi fanno mettere in crisi..ma più vado avanti più , è brutto da dire, credo che in lei qualcosa non vada.
Ultimamente mi sento sempre più distaccata sentimentalmente, forse perché ne ho viste tante, sono stanca ed ogni giorno non riesco a svolgere qualcosa della mia vita.. un lavoro, un attività fisica, il mondo si ferma ogni volta ed ogni volta devo ricominciare ma non ne ho più la forza.. credo che questo comportamento da parte sua sia egoista, come il fatto di mollare battute senza filtri e pensare di non avere una risposta, per lei l'importante è dirla.. altrimenti sta male dice..
Credo anche che ormai io in questa situazione non possa aiutarla, perché i nostri litigi la portano ad avere più crisi, di conseguenza a non riprendersi mai... Mi sento da un lato una brutta persona perché non so, forse dovrei fare di più.. forse dovrei starle accanto di più.. lei dice che non le so stare accanto.. poi dopo questi attacchi di scusa e si vittimizza.. dice che non merito questo che non mi vuole trattare male.. ma ormai è sempre lo stesso loop.
Non so più cosa fare... Ho paura di perdermi, per non perdere qualcuno. Ho paura che la mia vita da trentenne mi scivoli dalle mani, per stare aggrappata a questa relazione che mi sta lentamente distruggendo quando succedono queste cose..
Sento il tempo che scivola via.

Chiedo a voi, un po' di aiuto. Potreste darmi un parere o un consiglio su come affrontare la situazione?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo innanzitutto fondamentale che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò prova pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Silvana Zito
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, dal suo scritto emerge una routine relazionale che non la fa sentire a suo agio, ma si sforza a mantenerla. Se da un lato esprime sofferenza dall'altro cosa c'è? Ha ancora sentimenti importanti per questa persona o si tratta di un legame di affetto e di un forte riferimento che ha paura di perdere? Se sente che la vita le scivoli via e un senso di dipendenza dalla relazione si dia ascolto! Se da sola non riesce a trasformare i suoi pensieri e sentimenti in comportamenti penso che un percorso di terapia cognitivo comportamentale la potrebbe aiutare. Saluti Dott.ssa Silvana Zito
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Dott.ssa Giulia Vuono
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile utente, le domande che si pone e che pone sono emblematiche di quanto ha raccontato. Emerge un forte senso di perdita di controllo sulla sua vita, che sembra essere trainata dalle dinamiche di una relazione problematica. È come se avesse la percezione di dover scegliere tra la persona che le sta accanto e se stessa, ma non è detto che sia così.
Penso che il primo passo per evitare di perdersi è darsi la possibilità di capire cosa sta accadendo dentro di lei, a prescindere dalla sua relazione. Il rischio diventa quello di "guardarsi" solo in funzione di una storia che di fatti è totalizzante, ma lei è altro, oltre a quello che ha descritto.
Le consiglio di considerare l'ipotesi di iniziare un percorso, sono sicura che le darà la possibilità di tornare ad essere padrona del suo tempo.
Resto a disposizione.
Saluti, Giulia Vuono
Dott.ssa Sonia Cannavò
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Buongiorno, grazie per averci condiviso i suoi vissuti. Quello che dovrebbe chiedersi è se questa sua relazione le stia portando malessere anziché farla star bene. In qualche modo contattandoci ha già fatto un passo avanti e cioè nel capire come mai non riesce a essere serena. Quello che le potrei consigliare è di intraprendere un percorso psicoterapeutico per comprendere le sue dinamiche relazionali e se stessa. Un altro suggerimento che mi sento di darle è che non può aiutare a superare le insicurezze della partner se lei per prima non ci lavora su attraverso un suo personale percorso psicoterapeutico, specialmente se nonostante le rassicurazioni che le fornisce, la sua partner continua ad averne. Le auguro ogni bene, resto a disposizione, un caro saluto.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

Lei è portatrice di una problematica di coppia, in virtù di ciò è in una psicoterapia di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui esposte. Ne parli con il partners, esplicitando che in questo modo la relazione non la soddisfa più come una volta. Si dia questa possibilità; nel caso lui accettasse potreste avere la possibilità di affrontare tali difficoltà in contesto protetto che vi faccia star meglio.
Nella speranza di aver orientato la sua domanda con queste poche righe.
Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, dalle sue parole emerge un forte disagio e partirei proprio da qui. Mi sembra che sia stato già affrontato all'interno della coppia ma non può cambiare l'altra persona, ciò che può fare è lavorare su di sé, un percorso di psicoterapia la aiuterebbe a fare chiarezza e a sciogliere quei nodi che le impediscono di sentirsi tranquilla. Le auguro il meglio.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Angelica Brasacchio
Psicoterapeuta, Professional counselor
Milano
Buonasera, "teme che la sua vita le stia scivolando tra le mani", a cosa è dovuta questa percezione? Sta facendo qualcosa che va contro la sua più spontanea inclinazione, perché pensa sia giusto così (per qualcuno che non sia lei)? La cosa principale per quanto difficile è comunicare al partner il suo sentito e la sua impressione. La coppia rimane unita se entrambi lavorate perché questo avvenga. Le faccio un grosso in bocca al lupo.
Dott.ssa Maria Sole Ricci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pescara
Cara, la risposta è già un pochino dentro di lei quando dice, testuali parole che voglio riprendere, "ho paura di perdermi per non perdere un' altra persona". Effettivamente la paura di rimanere soli può farci perdere di vista noi stessi, può portarci a prodigarci molto, troppo, per gli altri, scordandoci di noi stessi.
Riprenda un po' in mano la sua vita, i suoi interessi, si dedichi a quello che le piace e che la fa star bene, così facendo ritroverà il centro di se stessa, che mi pare adesso un po' troppo spostato e magari anche tutto il resto prenderà una nuova piega, compresa la sua relazione. In bocca al lupo.
Dr.ssa Maria Sole Ricci
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, non voglio darle risposte che ovviamente non potrebbero essere serie conoscendo molto poco della sua relazione e non avendo avuto la possibilità di ascoltare anche l'altra visione della cosa. In via del tutto generale, da ciò che ci scrive sembra ci sia un tentativo sicuramente inconscio di manipolazione da parte del suo partner viste le classiche modalità di quel tipo di comportamento che ci racconta sul suo post. Inoltre se una relazione, accettando le fisiologiche liti e controversie che sono parte di qualsiasi relazione ma che non devono mai eccedere, non la rende felice e addirittura le causa apatia e insicurezza, deve riflettere sulla consistenza della sua relazione. Le consiglio un consulto con uno psicologo per consentirle di chiarire bene la situazione. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Rosa Leone
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Valenzano
Buon pomeriggio.
La sofferenza traspare dalle sue parole e credo sia importante per lei darsi la possibilità di tornare ad avere il potere della sua vita.
Dal mio punto di vista, una psicoterapia di coppia potrebbe essere una soluzione capace di esplorare a fondo le vostre dinamiche permettendovi di comprendere cosa ad un certo punto non ha più funzionato e se c'è la volontà e la possibilità di continuare i vostri percorsi di vita insieme.
Restando a disposizione, le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Rosa Leone
Salve, come suggerito da alcuni colleghi una terapia di coppia potrebbe essere una valida opportunità per comprendere meglio e superare il momento di crisi che state affrontando, tuttavia non sappiamo se la sua partner sia motivata ad affrontare l'attuale situazione, né se i "lascia e prendi" che lei menziona all'inizio del post siano inerenti alle dinamiche poi esposte nel resto del testo o se ci sono altre difficoltà pregresse in questa relazione che sarebbe utile esplorare.
Sicuramente questa situazione sta gravando su lei personalmente quindi le suggerirei di rivolgersi ad un terapeuta per un colloquio individuale, per essere sostenuta in questo periodo e per poter comprendere meglio, conoscendo più approfonditamente la situazione, come orientarsi rispetto all'eventualità di un suo percorso personale e/o di un percorso di coppia nonché per valutare come aiutare la sua compagna che sembra avere delle difficoltà che non si esprimono solo nella coppia ma anche in altri ambiti come segnalato dal rapporto con i suoi familiari.
Cordiali Saluti
Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buonasera. Forse, un primo passo è chiedersi se intende chiedere un aiuto per sé, indipendentemente dalla persona alla quale si sente legata in modo conflittuale e insoddisfacente. SG
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera ,credo che sia arrivato il momento di emanciparsi da una relazione che procura troppa sofferenza.Si ha sempre paura di fare questi passi Bper vari motivi soggetti vi.Sarebbe auspicabile che affrontasse questi timori facendosi aiutare da un percorso psicologico profondo.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Dott.ssa Viola Barucci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, quello che posso consigliare è sicuramente un percorso di coppia dove insieme ad uno psicoterapeuta potete trovare altri modi di stare insieme e gestire queste situazioni. Se la sua compagna non fosse disponibile inizi lei un percorso e capire come fronteggiare queste dinamiche al meglio.
Un abbraccio
Dott. Ssa Viola Barucci
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Salve,
Credo che lei possa trarre giovamento da uno spazio personale dove poter fare chiarezza dentro di sé aprendo spunti di riflessione profondi, ragionare sui suoi vissuti, cercare risposte ragionevoli a domande molto importanti che in questo particolare momento della sua vita sono fonte di sofferenza e disagio. Domande che andrebbero affrontate con calma e con più informazioni.
Un percorso psicoterapeutico potrà certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, credo che in cuor suo lei abbia già tutte le risposte che le servono ma che un qualcosa la trattiene: sensi di colpa, dovere? Non ha il potere di cambiare nessuno e in una relazione si dovrebbe trovare energia vitale, non il contrario. Il tempo che le scivola via può essere utilizzato in modo più costruttivo per sé.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Marco Di Campli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Verona
Buongiorno,

Capisco quanto sia difficile la situazione che stai vivendo, soprattutto quando senti che questa relazione ti sta portando all’esaurimento emotivo. I comportamenti del tuo partner – dalle esplosioni di rabbia ai commenti gelosi – possono creare un ambiente relazionale carico di tensione, dove è naturale iniziare a dubitare di te stessa e del tuo valore.

Può essere utile considerare come questa relazione stia impattando il tuo benessere personale. Hai già notato come, nonostante il tuo impegno, questi cicli di crisi continuino senza miglioramenti. Il senso di colpa che provi è comprensibile, ma una relazione dovrebbe permettere a entrambi di crescere, non trattenerti in un ciclo distruttivo.

Un percorso di psicoterapia interazionista potrebbe aiutarti a esplorare i bisogni e i confini che desideri rispettare per il tuo benessere. A volte, stare vicini non significa sacrificarsi, ma capire cosa è davvero giusto per te e cosa ti permette di ritrovare energia e serenità.

Un saluto,
Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta






Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova

Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua situazione. È evidente che stai vivendo un periodo molto difficile, e la relazione che descrivi sembra essere fonte di stress e confusione per te.

Il comportamento del tuo partner, come le sue reazioni esagerate, la gelosia, gli attacchi di rabbia e la manipolazione emotiva, può essere sintomo di un disordine emotivo che, purtroppo, sta intaccando anche il tuo benessere. È comprensibile che tu ti senta intrappolata in un loop di insoddisfazione e stanchezza, e che la paura di perderla ti stia impedendo di prendere decisioni più sane per te stessa.

Il fatto che tu ti senta "bloccata" nel vivere la tua vita quotidiana è un chiaro segnale che questa relazione potrebbe essere disfunzionale, e continuare a restare in una situazione del genere, senza un reale cambiamento, potrebbe portare ad un progressivo peggioramento del tuo benessere.

Ti consiglio di riflettere su questi punti:

Autocura e consapevolezza: Prima di tutto, prenditi un momento per concentrarti su te stessa. Come ti senti quando non sei coinvolta nei conflitti con lei? Cosa ti rende felice o ti dà soddisfazione? Riacquisire un po' di indipendenza e di spazio personale è essenziale per capire se questa relazione è davvero salutare per te.
Chiarezza nei tuoi bisogni: Se il tuo partner non è disposto a cambiare o non riconosce i suoi comportamenti dannosi, non è colpa tua. Non puoi essere la soluzione ai suoi problemi, soprattutto se questi sono radicati in dinamiche di manipolazione o in uno schema di vittimismo.
Considera la terapia: Potresti prendere in considerazione di parlarne con un professionista per un percorso di psicoterapia. Una terapia individuale ti aiuterebbe a esplorare le dinamiche della relazione e a trovare il coraggio di prendere le decisioni più giuste per te stessa, senza sentirti colpevole.
Fermati e rifletti: Pensa a cosa vuoi per il futuro. Stai rischiando di sacrificare la tua felicità e crescita personale in una relazione che ti sta facendo soffrire? A volte, lasciare andare una relazione tossica è la scelta più sana, anche se dolorosa.
Se continui a sentirti insicura, smarrita e stanca, potrebbe essere il momento di dare priorità alla tua felicità e benessere, considerando se davvero questa relazione ti arricchisce o se invece ti sta togliendo energia vitale.
Dott.ssa Gabriella De Stefano
Psicoterapeuta, Psicologo
Cantù
Gentilissima,

grazie per la sua condivisione. Al termine del suo intervento lei scrive "Ho paura di perdermi, per non perdere qualcuno. Ho paura che la mia vita da trentenne mi scivoli dalle mani, per stare aggrappata a questa relazione che mi sta lentamente distruggendo quando succedono queste cose.. Sento il tempo che scivola via.".
Penso che queste considerazioni abbiano in sè la risposta che sta cercando; da quello che descrive mi sembra che la relazione sia piuttosto disfunzionale e che crei sofferenza ad entrambe.
E' difficile lasciar andare relazioni del genere, lo so, però probabilmente è quello che lei sente di fare.
Il consiglio che mi sento di darle è: si ascolti, senza sentirsi in colpa.

Spero che possa trovare la sua serenità.

Saluti,

Gabriella De Stefano
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, lei sta vivendo un ciclo relazionale disfunzionale, in cui la rabbia, il controllo, la manipolazione emotiva e la colpa sembrano avere preso il posto del rispetto, dell’ascolto e della reciprocità.
Quando una persona arriva a sentirsi “una brutta persona” solo per aver espresso dei propri bisogni, o quando inizia a mettere in discussione continuamente la propria percezione della realtà, come lei descrive, è importante fermarsi e dare ascolto a quel senso di smarrimento. La psicoterapia umanistica si occupa proprio di questo: restituire dignità al sentire profondo della persona, aiutandola a ritrovare sé stessa oltre la relazione. Anche l’approccio EMDR, nei casi in cui ci sia stata una lunga esposizione a conflitti emotivi intensi, può essere utile per elaborare ciò che ha vissuto e sciogliere quei meccanismi che la legano al senso di colpa e alla paura dell’abbandono. In situazioni come questa, è molto comune sviluppare una forma di dipendenza affettiva che la porta a restare anche quando la relazione fa male. Dire “basta” non significa essere insensibili, significa prendersi cura di sé quando l’altro non è in grado di farlo. Non è responsabilità sua risolvere le crisi emotive della persona con cui sta, soprattutto se queste si trasformano in comportamenti aggressivi o distruttivi. La Mindfulness, in questi percorsi, può aiutarla a riconnettersi con il suo centro e a fare spazio a decisioni più consapevoli. La sua sensazione di “perdersi per non perdere l’altro” è un segnale forte, che merita attenzione. Le consiglio di intraprendere un percorso con uno psicologo psicoterapeuta, per recuperare il contatto con la sua identità, con i suoi desideri e con la vita che sente di star lasciando indietro. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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