Buongiorno, Qualche settimana fa ho iniziato a fare una sorta di Reset della mia vita: un Reboot c

15 risposte
Buongiorno,
Qualche settimana fa ho iniziato a fare una sorta di Reset della mia vita: un Reboot che riguarda la mia mentalità, le mie abitudini, i miei obiettivi, la mia vita. Tuttavia, ho notato che, per periodi più o meno lunghi, di tanto in tanto ritorno alle vecchie abitudini, o eseguo un comportamento che mi ero ripromesso di non fare mai più, o penso a cose a cui mi ero ripromesso di non pensare mai più. In questo caso (credo che forse la mia mania di perfezione c'entri qualcosa) mi viene l'istinto e anche il pensiero di mandare tutto all'aria e ricominciare da capo, di "resettare il Reset".Come un foglio bianco: mi piace un foglio bianco, perfetto, non un foglio magari con qualche strappo, stropicciato, rovinato (cioè una volta che ho deciso di eseguire,per esempio,un certo comportamento,non devo mai sbagliare o tornare ai vecchi comportamenti,neanche pensarli,altrimenti è tutto da buttare),
1)Secondo voi in questi casi cosa devo fare ? Quando torno ai vecchi comportamenti,o mi viene il pensiero di ricominciare,devo assecondarli e ricominciare da capo,o devo lasciarli andare,capire che fanno parte del percorso e andare avanti?
2)Ieri, senza entrare nei dettagli, ho pensato e fatto qualcosa che mi ero ripromesso di non fare mai più, e ora mi sembra che tutto il periodo di Reset sia stato inutile. Cosa posso fare ora, continuare senza pensare troppo all'errore oppure no?
3)Sempre ieri,per farmi sparire quella sensazione di aver mandato all'aria tutto questo periodo,ho deciso di attuare un trick mentale:ho deciso di compiere /pensare VOLONTARIAMENTE questa cosa,in modo da abbracciarla e far si che la sensazione sparisse. Tuttavia non è servito a nulla. Cosa posso fare ?
Salve, mi dispiace molto per la situazione è del disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi di disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in alto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Scusi, ma con i dati che lei fornisce non è possibile capire quasi niente di quello che le succede, tratti di essere un po' più specifico la prossima volta.
Cordiali saluti
Gentile utente, consiglio un percorso cognitivo per rielaborare in maniera funzionale i suoi pensieri. Gli schemi si ripetono perché non c’è un lavoro di ristrutturazione o magari non sono state attuate strategie efficaci. Un caro saluto
Gentile utente. è molto interessante quello che scrive. Sta verificando come la mente non sia fatta come un hardware e non funziona come un computer. Per quanto si voglia, si cerchi e ci si sforzi volontariamente di darle una certa forma, c'è sempre qualcosa ritorna, che si ripete. Siamo in effetti, come lei ha scoperto, assoggettati, schiavi di quella che si chiama ripetizione e che nessuno sforzo egoico può vincere. Immaginando che abbia messo in atto il suo Reboot o Reset per un qualche tipo di disagio, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterpeuta ad orientamento psicoanalitico. un caro saluto
Gentile Utente, "resettare" la propria vita non è una cosa semplice e comporta una profonda riflessione su cosa cambiare e come farlo, ma riflette il suo coraggio e la voglia di migliorare.
Nonostante le determinazione che descrive, i rallentamenti fanno parte del percorso, come lei stesso ha considerato. Proprio per approfondire il suo andamento ed evitare lo stress causato dal perfezionismo, le consiglio un primo colloquio psicoterapeutico per elaborare i vissuti e le motivazioni della sua decisione, il tassello mancante del suo progetto, ma fondamentale.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Gentile utente,
il nostro funzionamento è molto complesso e non del tutto governabile dai nostri propositi. Se sente la necessità di cambiare alcuni aspetti della sua vita la psicoterapia può essere un'ottima alleata!
Gentile utente, sicuramente traspare un grande disagio personale nella dinamica perfezionistica che riporta nonché nei tentativi attuati per ristabilire il controllo sui propri pensieri e azioni. La nostra mente segue purtroppo meccanismi differenti e più complessi per cui spesso la mera volontà da sola può non bastare ad attuare cambiamenti profondi su credenze e comportamenti. Ci sarebbe sicuramente il bisogno di approfondire gli aspetti riportati all'interno di un percorso terapeutico ma intanto potrebbe essere utile provare a riflettere sull'importanza che questa rigidità assume nella sua vita per comprendere da cosa potrebbe proteggerla e quale potrebbe essere il suo significato latente.
Un caro saluto
Buonasera, non riesco a capire molto da ciò che ha scritto. Una cosa però emerge chiaramente: la sua razionalizzazione estrema per risolvere quello che le accade. Io non credo che l'essere umano funzioni come una macchina, con reset e start... Sono profondamente convinta che sia necessario coinvolgere le emozioni che la spingono in una direzione o in un'altra e lavorare con queste, non solo meccanismi cerebrali estremamente razionali. Le consiglio di indagare a livello più profondo, emotivo e di senso, con l'aiuto di in terapeuta.
Resto a disposizione
Un saluto
Claudiam
Salve, cambiare abitudini è un percorso piuttosto complesso da intraprendere è dovrebbe essere clemente con se stessa visti i risultati che ha ottenuto. Può capitare di tornare a vecchi comportamenti e schemi mentali su cui stiamo lavorando per cambiare, la mente umana predilige sempre ciò che già conosce . Continui a lavorare sugli obbiettivi posti e non si consideri un computer oppure un robot ma un essere umano. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentile utente, cambiare in modo significativo e duraturo il proprio approccio alla vita è un lavoro che richiede pazienza e per cui non basta prendere razionalmente una decisione (anche se è comunque un primo passo). Gran parte del comportamento umano è mosso da motivazioni che hanno poco a che fare con la razionalità, per questo è importante fare un lavoro nel profondo per ottenere cambiamenti significativi che permettano di gestire pensieri ed emozioni così da non farcisi travolgere.
Le consiglio una consulenza psicoterapeutica per approfondire.
Cordialmente
Marta Ferrari
Buongiorno, grazie per averci contattato. Non è facile abbandonare vecchi schemi comportamentali se non si capisce cosa ci sia alla base nel bisogno di attuarli. Non è solo una questione di buona volontà, sarebbe necessario saperne di più per capire meglio in cosa consiste il suo disagio e su come poterci eventualmente lavorare su. In merito a ciò, le potrebbe essere utile un percorso psicoterapeutico per indagare maggiormente le sue dinamiche comportamentali, ritrovando così un maggior senso di autoefficacia personale. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto.
Salve, mi sembra che ci sia una visione un po' meccanicizzata delle cose, come qualcuno già ha notato.
Diversamente da come buona parte della psicologia vorrebbe far credere, non è lo sforzo cognitivo o comportamentale a modificare un atteggiamento e non tutto passa per la razionalità, anzi..
Provi a chiedersi ad esempio, perchè sente di dover attuare questo reset, come lo chiama lei.
Magari potrebbe approfondire il dialogo che ne scaturisce con un buon terapeuta con un orientamento psicoanalitico.
Buonasera consiglio un percorso terapeutico in cui poter ricollegare con le sue emozioni.
La razionalizzazione non sempre aiuta, soprattutto quando si tende ad un perfezionismo cognitivo.
La psicoterapia è un percorso davvero magico e fondamentale per ognuno di noi.

Saluti
Buonasera! Sarebbe utile sapere come la situazione che descrive incide sul quotidiano e sulle diverse dimensioni della vita (affetti, amicizie, famiglia, relazioni sentimentali). Mi ha molto colpito il Suo agire come una "macchina" dotata di un pulsante "reset", che cancella tutto per ripartire senza sbavature, lag, imputamenti. Un foglio bianco, immacolato. Un click per eliminare quanto la rende umano, unico, se stesso. Forse, nel quotidiano Lei non sperimenta particolari difficoltà, ma quanto le costa in termini di genuinità? Quanto ancora il suo bagaglio personale dovrà essere sacrificato, lasciando indietro aspetti del Sé che chiedono diritto di cittadinanza e che vogliono essere accolti, vissuti? Ho l'impressione che Lei si trovi in una situazione piuttosto difficile nonché complessa dal punto di vista clinico. Le auguro di aprirsi alla possibilità di trovare un* terapeuta che le offra un percorso molto ben strutturato, affinché le pagine che, nonostante i reset, continuano a riproporsi (non credo a caso) possano essere ri-lette e ri-significate. In bocca al lupo per tutto
Salve, quello che lei descrive, l'oscillare tra la mia mania di perfezione e il lasciarsi andare, rimanda a un conflitto inconscio che potrebbe essere affrontato in psicoterapia. Entrambe queste modalità, infatti, sono due facce della stessa difficoltà, che rimandano a una visione performativa della vita, in cui si valuta per quello che si è capaci di fare piuttosto che per la profonda espressione di sé e dei propri bisogni. Credo che questo potrebbe essere uno spunto di lavoro che la potrebbe liberare da questi due estremi ugualmente frustranti.

Con cordialità,
Dr. Preziosi

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