Buongiorno, qualche anno fa , delusa dalla vita e dalle relazioni sentimentali, mi sono detta a me s

24 risposte
Buongiorno, qualche anno fa , delusa dalla vita e dalle relazioni sentimentali, mi sono detta a me stessa che non avrei piu messo alcun sentimento per alcuna persona.Mi sono vista con un ragazzo, ci vedevamo ogni 10/15 giorni esclusivamente per rapporti sessuali. Non avevamo un dialogo, non uscivamo mai, poche telefonate e messaggi...era solo letto.All inizio la cosa mi piaceva, non mi creava nessun fastidio...con il passare del tempo , non mi faceva stare bene ma nonostante ciò continuavo a vederlo (lui mi cercava e io c ero, e alcune volte l ho cercato anch io)
Finita la frequentazione, non ho mai avuto il desiderio di ricercalo...Mi sentivo sporca, mi sentivo una poco di buono, la cosa non mi ha lasciato nulla se nn esclusivamente il dolore mio interno e il ricordo positivo che mi ero inculcata nella testa che le sue prestazioni in confronto alle relazioni passate erano migliori.
Nonostante dopo un paio di anni avessi conosciuto un ragazzo migliore sia nel ambito sessuale che emotivo e avevo dei sentimenti, all inizio della frequentazione continuavo ad avere il "ricordo fittizio sessuale" dell' altro ragazzo.
Credo che per superare il dolore che avevo, perche mi ero imposta di nn essere quella che ero realmente...volevo essere diversa dalla mia vera natura, ma purtroppo con risultati disastrosi per me, ho cercato di impormi un ricordo positivo. È possibile? Perché?
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott. Bruno Enrique Gobbato
Psicologo, Psicologo clinico
Osio Sotto
Buongiorno. Prima di tutto complimenti per essere riuscita a tirare fuori questi pensieri e sensazioni, non è mai facile e già mettersi in gioco è il primo passo. Riguardo alla prima situazione che ha citato, penso che sia un sentimento dettato socialmente dal vedere sempre la donna come una poco di buono quando c’è una concessione verso un maschio di tipo esclusivamente sessuale quando, nella realtà dei fatti e della scienza, è banalmente un’esigenza che entrambi i sessi hanno e che il corpo umano in primis ricerca e necessita. Il sentirsi sporchi deriva spesso dall’attuale società che invece vede, in questi casi che lei ha descritto, la sola ragazza e non il ragazzo come una che si concede facilmente. Al contrario le dico che in tutto quello che lei ha fatto con il ragazzo non c’è nulla di male, sono comportamenti che chiunque può avere la volontà di mettere in atto. Detto ciò comunque, sono spesso comportamenti dettati da esperienze passate che portano al volere solo rapporti di questo tipo, senza nulla di più che in realtà sarebbe poi lo scopo per cui si ricerca una persona affine.
Poi, sicuramente il meccanismo che la sua mente ha messo in atto, all’interno di una relazione “normale” con questa nuova persona, è stato un comportamento difensivo verso quei pensieri che la facevano stare male. Il problema spesso in questi casi è che la mente umana in autonomia difficilmente riesce a tenere al suo interno due idee così contrastanti senza creare stress o altre emozioni negative che ci portano ad essere in continuo disaccordo con i nostri pensieri in un modo o nell’altro. Quello che sicuramente la aiuterebbe sarebbe parlare di tutto ciò ed andare ad analizzare quelle che sono state realmente le cause che l’hanno portata ad agire in determinati modi e di conseguenza crearsi i pensieri che tutt’ora la affaticano.
Rimanendo a disposizione per qualunque evenienza, le auguro un buon proseguimento
Saluti,
Bruno E. Gobbato
Dott.ssa Eleonora Caciolli
Psicologo, Psicologo clinico
Montemurlo
Salve cara, io non credo che tu ti sia imposta un falso ricordo di quella relazione, la nostra società non ci lascia libere di vivere la nostra sessualità purtroppo, tu ci hai provato ma probabilmente hanno prevalso i retaggi culturali che vogliono la donna casta, potrebbe essere che tu avresti vissuto quella relazione che vuoi ridimensionare in modo più positivo hai invece preferito ammantarla di peccaminosità, in ogni caso il senso di colpa non è funzionale e spero che tu possa lavorarci sopra , non hai fatto nulla che non volevi fare, disponibile per qualsiasi chiarimento ti saluto ti auguro ogni bene.
Eleonora Caciolli
Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gent.ma, i motivi e i percorsi personali che l’hanno condotta a questo disagio non possono certamente essere compresi o risolti da qui. Tuttavia, è sicuramente possibile giungere ad essere felici della propria vita sentimentale e dell’esperienza erotico-sessuale, come invece purtroppo sembra non essere almeno per come descrive. Qualora questa insoddisfazione persistesse, potrebbe prendere in considerazione una consultazione con uno specialista per capire quale aiuto psicoterapeutico poterle offrire per riconquistare la propria libertà di vivere con piacere la sua vita. SG
Dott.ssa Roberta Croatti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Santarcangelo di Romagna
Buongiorno, la confusione e il disagio che sta vivendo sono questioni che le consiglio di affrontare intraprendendo un percorso di psicoterapia. Lei ha bisogno di comprendere le sue emozioni e i suoi sentimenti . Le faccio tanti auguri.
Dott.ssa Giada Bruni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, credo che si attraversino varie fasi nella vita ed il modo in cui affrontiamo il nostro mondo interno cambia di significato col passare del tempo, continui ad esplorarlo.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Dott.ssa Grazia Paradiso
Psicologo, Psicoterapeuta
Pontecagnano Faiano
Buongiorno. Molte esperienze della nostra vita acquisiscono significati diversi, a seconda del tempo che passa e di altre esperienze che nel frattempo facciamo. É possibile accogliere, con consapevolezza, di aver compiuto alcune scelte utilizzando i pensieri e i bisogni che si avevano in quel preciso momento. Potersi legittimare di aver preso una decisione, di aver cambiato idea e di aver avuto bisogno di tempo per attuare il cambiamento stesso é un grande gesto d'amore verso sé stessi. Così come può essere "strano" vederci circondati da tanta felicità, quella vera, felicità che forse pensavamo di non meritare, o semplicemente che pensavamo di non volere in questo modo/momento. Lo sguardo al passato puó essere di supporto,quando diventa il film a cui abbiamo dato un finale diverso, un finale che ci rappresenta. Possiamo concederci uno spazio per vedere insieme tutti gli scenari che c'erano, che ci sono, per costruirne uno nuovo misurato sui tuoi bisogni di oggi. Resto a disposizione. Buon prosieguo
Dott.ssa Sara Lezzi
Psicologo, Psicologo clinico
Pescara
Buongiorno, il fatto stesso che lei sia qui a scrivere di questi pensieri e vissuti è un grande passo, soprattutto perché da quanto scrive emerge chiaramente la difficoltà nel cercare di dare un senso ad esperienze talvolta dolorose del passato che hanno un effetto sulla lei del presente.
Ogni esperienza relazionale dolorosa procura una ferita (piccola o grande che sia), ogni persona reagisce diversamente. E ciascuno di noi, in momenti diversi, reagirebbe in maniera diversa. L'importante è cercare di non giudicarsi in maniera negativa partendo dal presupposto che nella vita si cambia idea, che ciò che ieri ci ha aiutato oggi potrebbe farci stare male e viceversa.
Quello che le consiglio è di valutare la possibilità di svolgere alcuni colloqui psicologici per dare voce ed elaborare vissuti e pensieri di oggi e delle sue relazioni passate, per prendersi cura delle ferite relazionali che ha ricevuto e dare il suo senso alle relazioni di cui parla.
Resto a disposizione, cordiali saluti
Dott.ssa Monica Tabarini
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Marano di Valpolicella
Gentilissima ... a volte pensiamo che si possa semplicemente "decidere", in modo razionale e distaccato, come stare in una relazione: questo è difficilissimo persino a valle di una psicoterapia articolata, che abbia toccato molti aspetti della persona. Le sarebbe di grandissimo aiuto scoprire con quali schemi entra tipicamente in una relazione, e perchè, quali aspettative si porta, quali paure, quali bisogni. L'attrazione fisica, poi, è aspetto molto meno automatico di quanto lasci pensare molta letteratura e cinematografia, e decisamente più mentale. Le auguro di imparare a fidarsi ed affidarsi a relazioni sane. Un caro saluto.
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, percepisco molta confusione nel modo in cui archivia e cataloga le esperienze ma soprattutto per come si giudica. Poterebbe cercare di approfondire il discorso lavorando su di sè e liberandosi dai suoi giudizi/pregiudizi ma anche imparando ad accettare il passato e a ben disporsi per il futuro, altrimenti rischia di essere lei la causa della sua infelicità o insoddisfazione.
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Salve, sono disponibile ad aiutarla per trovare una spiegazione e una possibile soluzione al suo problema.
Mi contatti privatamente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
 Sara Genny Chinnici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Seregno
Buongiorno, colgo nel suo messaggio una richiesta di aiuto e il bisogno di essere accompagnata a comprendere l'origine della sua sofferenza per potersene prendere cura. Può contattarmi in privato se crede. Un caro saluto
Sara Genny Chinnici
Dott.ssa Marika Fiori
Psicologo, Psicoterapeuta
Forlì
Non credo che ti sia imposta un falso ricordo di quella relazione. É possibile accogliere, con consapevolezza, di aver compiuto alcune scelte utilizzando i pensieri e i bisogni che si avevano in quel preciso momento.
L'importante è cercare di non giudicarsi in maniera negativa partendo dal presupposto che nella vita si cambia idea, che ciò che ieri ci ha aiutato oggi potrebbe farci stare male e viceversa.
Consiglio di valutare la possibilità di svolgere alcuni colloqui psicologici per dare voce ed elaborare vissuti e pensieri di oggi e delle sue relazioni passate, per prendersi cura delle ferite relazionali che ha ricevuto Cordiali saluti
Dottssa Marika Fiori
Dott.ssa Maria Luisa Strano
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Giugliano in Campania
Salve,
Lei informa che era delusa dalla vita e dalle relazioni sentimentali e ha attivato una reazione di chiusura alle emozioni, quindi non stava elaborando la sofferenza. Ha frequentato il ragazzo cercando di accettare una relazione senza dialogo, senza sentimenti; probabilmente le serviva difendersi dall'esporsi emotivamente con un partner. In seguito ha voluto allontanarsi. Adesso si chiede perché lei considera quella relazione con una connotazione positiva nonostante il dolore e la sofferenza. Il sentirsi sporca e poco di buono era un giudizio su se stessa, ma lei stava vivendo un periodo di chiusura e di difesa emotiva e probabilmente le serviva un'esperienza senza sentimenti. Adesso è importante che lei consideri che quella fase era necessaria per lei, non c'è un giudizio di positivo o negativo sui bisogni. Lei parla di risultati disastrosi, ma la sofferenza e il dolore non erano solo dovuti alla frequentazione con quel ragazzo, ma probabilmente ad aspetti di lei non elaborati riguardo alle delusioni precedenti. E' importante non giudicare se stessa , tutto ciò che lei ha vissuto fa parte della sua vita, che le hanno permesso di svilupparsi emotivamente e psicologicamente. Oggi vive una maggiore serenità e sta vivendo una relazione sentimentale che risponde alle sue esigenze e aspettative. Saluti Dott.ssa Maria Luisa Strano
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Salve,
le risposte che cerca andrebbero esplorate all' Interno di uno spazio di riflessione più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle. Contatti quanto prima uno specialista, si faccia accompagnare nella ricerca di tali significati, ne varrebbe della sua serenità.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, quando viviamo un dolore profondo, la nostra mente cerca di proteggerci alzando delle difese. Non mi addentro troppo nell' approfondire la risposta perché credo che il vero significato lo si possa trovare in un percorso di psicoterapia che la potrà a rielaborare il suo passato per poter affrontare il presente e il futuro con gioia, fiducia e consapevolezza. Un caro saluto. SV
Dott.ssa Liza Bottacin
Psicologo, Psicoterapeuta, Professional counselor
Padova
Salve, comprendo il suo sentire e il bisogno di cercare delle risposte a ciò che è accaduto. Probabilmente le precedenti delusioni affettive l'hanno indotta a proteggersi dal provare ulteriore dolore che , ahimè, sembra comunque essersi ripresentato in quanto non si è permessa di essere te stessa, di rispettare la sua vera essenza; questo, associato al rimorso, alla vergogna ed al probabile desiderio di voler trarre qualcosa di positivo dall'esperienza, nonostante tutto, ha poi alimentato l'esigenza di costruire questo "ricordo fittizio" che ha contaminato la successiva esperienza sentimentale. Sarebbe utile cercare di lavorare con uno psicoterapeuta per lavorare su di Sè e per sciogliere dolore e relative difese.

Liza Bottacin
Dott.ssa Paola Cammareri
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Gioia Tauro
Buonasera Signora, la ringrazio per aver condiviso con noi un pensiero cosi intimo della sua vita. Le domande che si pone rispetto al suo sentire sono legittime. Un percorso di psicoterapia potrebbe esserle utile per lavorare su se stessa e sulle sue emozioni.
Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicoterapeuta
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, forse le delusioni passate hanno lasciato strascichi che ha tentato di accantonare e seppellire con la sua forza di volontà, adeguandosi ad una natura ideale che non le appartiene. Il resto potrebbe essere una serie di conseguenze a catena che cercano di lenire bisogni profondi che in realtà respinge. Io le suggerirei di prendersi cura di sé, di trovare uno o una psicoterapeuta che possa aiutarla a fare chiarezza e a far cicatrizzare vecchie ferite.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Daniela Polistina
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Purtroppo dobbiamo avere consapevolezza di non essere solo luce o solo ombra. In ognuno di noi esistono entrambi le cose, ma ci sono momenti in cui abbiamo necessità di vivere un ambito più dell’altro. Noi siamo il risultato delle scelte che facciamo, ma ognuna di esse ci porta a comprendere meglio chi siamo e qual è la nostra autentica natura. Negare una parte di noi ci fa solo male. Guardi con fiducia al futuro, integrando questa esperienza, che certo le ha insegnato cos’è importanti, con tutto il resto di se stessa e si sentirà realizzata.
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Psicologo, Psicologo clinico
Voghera
Gentile utente,
al dolore che si prova dopo la fine di una relazione, si può reagire in tanti modi diversi. Lei si è imposta di non amare più nessuno e ha instaurato una relazione puramente sessuale con un uomo con cui non parlava, dunque evitando il rischio di poter nutrire un coinvolgimento emotivo. Forse l'intensità di questi rapporti sessuali era tale proprio perché andava a sostituire anche il bisogno emotivo di essere amata veramente, un po' come se il sesso compensasse anche la mancanza d'amore, oltre a quelle fisica. L'esperienza funzionale del sesso è ricchissima di emozione e di sentimento e sembra che lei abbia investito parecchio in questo partner temporaneo. Non spiega come e perché sia finita questa relazione, ma dice che si è sentita sporca e "una poco di buono", come se interrompendo la frequentazione, il sesso si sia portato via tutto e lei è rimasta vuota, con la sensazione di aver commesso un errore. Il fatto che questi ricordi siano ancora così vividi e presenti nonostante il tempo trascorso e nonostante la sua nuova relazione, che da quel che dice è molto positiva sia sul piano emotivo che sessuale, credo che meriti di essere approfondita: quando qualcosa ci fa pensare e ci fa soffrire, vale sempre la pena capire perché, perché quel dolore è un segnale di qualcosa di irrisolto, a cui bisogna dare spazio.
Se vuole parlarne meglio e più approfonditamente, sono disponibile.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buonasera.
Azzardo nel dirle che mi arriva un profondo senso di vergogna rispetto a quanto avvenuto nell'intimità con quel ragazzo. Non so quale norma morale, valori lei senta di aver infranto ma mi arriva la sua sofferenza nel rapporto con se stessa e come questo possa impattare nella sua vita.
Sul sentirsi sporca e una poco di nuovo sono temi molto delicati e profondi che meritano uno spazio di accoglienza e di supporto per la sofferenza che hanno trascinato con sè. Questi aspetti impattano molto con l'identità/l'immagine di sè quindi unico modo per superare quel dolore è affrontarlo e integrarlo in quel pezzo di vita. Lei può portare avanti oggi la persona che vuole essere nel mondo. Il passato non ci definisce, ma se ci sono delle ferite del sè che rimandano a tempi addietro, bisogna prendersene cura in terapia.
Antidoto alla vergogna e al disprezzo, sviluppare compassione per ciò che siamo stati e la sofferenza che ci portiamo dietro.
Portare avanti il suo "vero sè" è possibile.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, dalle sue parole emerge con chiarezza quanta sofferenza ci sia stata dietro a quella scelta di “chiudere” i sentimenti e di vivere una relazione svuotata di aspetti emotivi, quasi come se fosse un modo per proteggersi dalle delusioni precedenti. In realtà, quando ci imponiamo di non sentire o di non essere “come siamo davvero”, spesso il risultato è un conflitto interno che col tempo porta dolore e sensazioni di vuoto. Lei ha vissuto quella frequentazione in modo ambivalente: da un lato sembrava darle una sorta di controllo e apparente leggerezza, dall’altro ha lasciato un segno di disagio, vergogna e svalutazione di sé. Quello che descrive come “ricordo fittizio sessuale” ha molto senso se pensato in ottica psicologica. Spesso, quando viviamo esperienze che ci lasciano ferite o ci fanno sentire in contraddizione con i nostri valori, la mente può creare dei meccanismi per ridurre la dissonanza. In altre parole, per giustificare il motivo per cui ha continuato quella relazione che non la faceva stare bene, il cervello ha messo in risalto un aspetto positivo, anche se limitato e parziale, come le prestazioni sessuali. È un modo per convincersi che “in fondo c’era qualcosa di buono” e per non restare schiacciati solo dal dolore e dal senso di colpa. Questo però, come ha notato, non corrispondeva al vero valore che quella relazione aveva per lei, e la memoria si è costruita più come difesa che come realtà. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, questo è legato a come funzionano i nostri pensieri: tendiamo a selezionare alcuni ricordi, a rielaborarli e a dargli un significato che ci consenta di tollerare le emozioni difficili. Il problema è che questa selezione può diventare distorsiva, portandola a pensare più a quell’aspetto idealizzato che al malessere reale che provava. Quando poi ha incontrato una persona che le offriva un legame più sano e anche soddisfacente sul piano sessuale, era naturale che quei vecchi ricordi riaffiorassero come paragoni, perché per anni erano stati rinforzati dentro di lei. La sua riflessione è molto importante perché dimostra consapevolezza: ha compreso che quel ricordo “positivo” non era altro che un tentativo della mente di compensare la sofferenza e di dare un senso a una scelta che in fondo non la rappresentava. Questo non significa che lei sia “sbagliata” o che si debba giudicare duramente: significa che ha fatto il meglio che poteva in un momento di fragilità, utilizzando la strategia di proteggersi dai sentimenti. Col tempo però si è accorta che la sua vera natura non era quella e che cercare di snaturarsi non la portava alla serenità. Il passo avanti è proprio questo: riconoscere che per superare il dolore non serve imporsi di essere diversi da ciò che si è, ma piuttosto accettare i propri bisogni autentici, sia emotivi che relazionali. La sessualità, se vissuta insieme al rispetto e al coinvolgimento affettivo, può diventare qualcosa di molto più ricco e gratificante. Il fatto che oggi lei si interroghi sul perché di quei meccanismi è un segnale di crescita, perché significa che non vuole più restare intrappolata in autoinganni, ma desidera comprendere e vivere in modo coerente con se stessa. Non si giudichi per le scelte passate: ogni esperienza, anche dolorosa, ha una funzione di apprendimento. In questo caso le ha permesso di capire che reprimere i sentimenti non la protegge, ma la allontana da ciò che la fa stare bene davvero. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Giusy Casella
Psicologo, Psicologo clinico
Reggio Calabria
Carissima,
hai probabilmente cercato di riempire un vuoto con esperienze che però essendo mordi e fuggi, non hanno creato dentro di te un ricordo rassicurante nel quale poter ritrovare te stessa, ritrovare quell'emozione bella e persistente data da un incontro profondo tra anime e non solo corpi, che può nutrire la tua mente e il tuo cuore in modo positivo.
E' necessario sanare prima quella ferità che non sanguinando più, diventa la feritoia attraverso cui passa la luce che illumina non solo le zone scure delle tue esperienze dolorose, ma la nuova strada da percorrere per ritrovarsi.
Ti auguro di ristabilire quell'equilibrio utile a ponderare scelte positive per la tua persona.
Cari saluti,
Dott.ssa Giusy Casella, Psicologa Clinica, Criminologa.

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