Buongiorno mio figlio di 8 anni ha cominciato ad essere aggressivo, scatti di rabbia , si offende pe

35 risposte
Buongiorno mio figlio di 8 anni ha cominciato ad essere aggressivo, scatti di rabbia , si offende per tutto, sembra in continua sfida con noi genitori, ci offende e picchia (piu la mamma). A scuola sembra tutto un altro bambino, ascolta e aiuta i compagni. Non sappiamo più come fare... qualche consiglio?
Gentile Utente, la rabbia è un canale espressivo del bambino, sta provando a comunicare qualcosa per la quale ancora non possiede strumenti e parole adeguate. La rabbia va contestualizzata alle situazioni in cui si genera, e se a scuola non compare significa che ha a che fare in qualche modo con la relazione con voi genitori. Ogni genitore giurerebbe di far tutto con il solo scopo di aiutare i propri figlii, ma ci sono comportamenti che i bambini vivono e significano comunque in modo negativo. E li nascono i contrasti. E' proprio nella natura della relazione genitori-figli. Contattate un/una psicoterapeuta in modo tale da inquadrare il problema e comprenderne i dettagli. Un caro saluto

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve, Mi dispiace molto per la situazione perché posso comprendere il disagio che sperimenta il bambino e la preoccupazione di voi genitori. Ritengo importante che voi possiate richiedere un consulto psicologico per esplorare la situazione con ulteriori dettagli e soprattutto per cercare di dare un significato a queste manifestazioni rabbiose,
evidentemente sintomo di disagio.
Accade di frequente infatti che quando un bambino sta attraversando un periodo difficile possano verificarsi situazioni di questo tipo appunto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Gentile Utente, comprendo la difficoltà che sta vivendo con suo figlio. Probabilmente sta attraversando un periodo difficile e il suo modo per manifestarlo è l'aggressività.
Le consiglio di contattare uno psicologo per inquadrare meglio la situazione di suo figlio e in caso fosse necessario, intraprendere un percorso di supporto alla genitorialità per gestire al meglio i comportamenti problematici che si presentano a casa nel rapporto con voi.
Resto a disposizione, Dott.ssa Marina Colangelo
Caro genitore, la rabbia come qualsiasi emozioni che noi proviamo è l'espressione di uno stato interno. Suo figlio sta cercando a suo modo di dire a voi genitori che sta accadendo qualcosa dentro di lui che gli genera sofferenza. Un supporto genitoriale potrebbe aiutarvi a mettere a fuoco cosa accade all'interno del vostro sistema familiare.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno caro utente, l'aggressività è indice sicuramente di un qualche cambiamento interiore che vostro figlio sta cercando di comunicarvi. Molto probabilmente a contatto con i suoi coetanei il bambino potrebbe sentirsi ascoltato e reciprocamente compreso. Mentre invece potrebbe vedere in voi genitori due figure autoritarie, recependovi superiori a lui in qualche modo. Potrebbe essere molto importante verificare i metodi educativi utilizzando delle strategie che possano aiutare in primis il bambino e poi voi genitori.
Rimango a vostra disposizione online per un consulto familiare.
Dott.ssa Erika Santini
Buongiorno. Sembra che suo figlio stia esprimendo un'acuto conflitto interiore attraverso l'azione e i gesti, non riuscendo a rappresentarlo a parole. Dopotutto per un bambino è molto penoso arrivare ad essere aggressivo verso un genitore, specie la mamma, che pure è la persone che più ama. Le consiglio di cogliere questo comportamento come una richiesta di aiuto, il segno di una impasse alla quale non riesce a venire a capo, e pertanto di esprimere a lui la sua e vostra sentita preoccupazione e rivolgervi ad uno psicoterapeuta infantile. le auguro il meglio, un saluto
Gent.ma, riconosco la fatica e la frustrazione per questa situazione. Sembra che l’ambiente scolastico abbia delle caratteristiche che permettono a suo figlio di agire relazioni costruttive e accoglienti. In famiglia sembra esprimere altre istanze forti di sfida, rabbia, opposizione. Possono esserci molte motivazioni, importanti da esplorare. Pur comprendendo quanto sia faticoso uno sforzo utile è osservare il comportamento: da quanto si manifesta, se è accaduto qualcosa in quel periodo, se ci sono condizioni che aumentano la sua intensità, persone (fratelli, zii, nonni, …) la cui presenza sembra modificare il comportamento, … senza ricercare da subito cause, ma con apertura e curiosità. Un comportamento “difficile” è spesso la manifestazione di emozioni “difficili” per il bambino.
Vi consiglio di cercare una consulenza di sostegno alla genitorialità, che è un prezioso passaggio di crescita per la famiglia. Permette di ricevere ascolto nei momenti di fatica e frustrazione familiare, aiuta ad osservare quello che nella routine della vita quotidiana resta in ombra e offre utili indicazioni specifiche. Una ricetta valida per tutte le famiglie non c’è.
Vi ricordo che in genere nelle scuole è presente uno psicologo che può essere il primo riferimento gratuito cui rivolgersi. Se così non fosse vi consiglio di individuare uno/a psicologo/a che offre “sostegno alla genitorialità” che saprà valutare con voi il tipo di percorso più adatto.
Un buon proseguimento.
Buongiorno, certamente suo figlio sta esprimendo una qualche difficoltà attraverso la sua rabbia. Sarebbe necessario indagare con attenzione il periodo che sta attraversando. Per fare ciò, servirebbe l'aiuto dei genitori e degli eventuali fratelli. Consiglio vivamente di fare degli incontri familiari per esplorare con l'aiuto di tutti cosa stia accadendo.
Resto a disposizione per un consulto.
Un saluto,
Dott.ssa Antonelli Incalzi
Buongiorno, vostro figlio sta cercando di comunicarvi qualcosa come può.
Mi verrebbe da chiedere se è successo qualcosa di particolare in famiglia, da quanto tempo si manifesta questa rabbia, se ci sono fratelli o sorelle. Molto bene che vi siate confrontati con le maestre per appurare che a scuola questo non avviene. E' importante approfondire, con l'aiuto di un professionista, il periodo che sta attraversando e farvi accompagnare affinché possiate trovare delle parole per le emozioni che sente. Dott.ssa Angela Ricucci
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione e comprendo il disagio che sperimenta il vostro bambino e la preoccupazione di voi genitori. Sarebbe importante che voi possiate richiedere un consulto psicologico per comprendere la situazione nel dettaglio e soprattutto per cercare capire la funzione di queste manifestazioni rabbiose di vostro figlio.
Un comportamento “difficile”, come quello che descrive, è spesso la manifestazione di emozioni “difficili”, che il bambino non sa o fatica a gestire. Vi consiglio di cercare una consulenza di sostegno alla genitorialità, che vi permetterà di ricevere ascolto in questo momento di fatica e vi aiuterà ad osservare quello che nella routine della vita quotidiana causa e mantiene questo comportamento. Inoltre, potrete trovare insieme al professionista strategie specifiche e "su misura" per voi. Resto a disposizione, anche online. Un saluto, dott.ssa Francesca Facetti
Consiglio spassionato: Smettete di essere iperprotettivi e di dargli infinite attenzione, indipendentemente da quello che fa.

Sarebbe davvero il caso di fare un breve percorso psicologico con voi per darvi gli strumenti per agire nel modo corretto.
Il comportamento di vostro figlio p conseguenza diretta del vostro.
Rifletteteci!
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Salve, è importante che lei richieda un consulto psicologico per suo figlio. Non è raro che un bambino esprimi un disagio con l’aggressività. È fondamentale individuare le dinamiche domestiche che determinano questo comportamento, il significato che tali situazioni rivestono per il bambino e quali sono i fattori che contribuiscono al suo mantenimento.
Buongiorno, per approfondire cosa sta accandedo sarà utile coinvolgere l'intera famiglia in un percorso, con colloqui separati e congiunti tra voi e vostro figlio, pertanto vi invito a rivolgervi a un professionista specializzato in terapia familiare. Un caro saluto. Dott.ssa Villa
Caro genitore, rabbia e aggressività possono rappresentare un forte strumento comunicativo per il bambino che, in virtù della sua età, non sempre possiede le parole giuste e gli strumenti per capire a pieno quello che sta accadendo in lui. Comprendo che per un genitore possa essere molto faticoso doversi interfacciare con un'emozione tanto forte e travolgente. Un professionista potrebbe fornire uno spazio, sia per voi genitori sia per il bambino, per pensare insieme e dare respiro a ciò che sta accadendo. Cordialmente, dott.ssa Erika Cazzini
Gentile utente,
comprendo la sua difficile situazione. Quello che mi sento di dirle è di contattare uno specialista per accompagnarla in un percorso di sostegno psicologico. Anche la scuola gioca un ruolo fondamentale nella quotidianità di suo figlio, è importante fare un colloquio anche con gli insegnanti.
Spero di averla aiutata.
Saluti.
Gentile utente, buon giorno. Capisco che sia molto difficile per lei riuscire a vivere e a comprendere il disagio di suo figlio, dal momento che questo non possiede sufficienti strumenti per verbalizzarlo. Sicuramente sarebbe maggiormente aiutata se poteste (entrambi voi genitori) parlare con un professionista per inquadrare meglio la questione. Spesso i disagi dei bambini possono essere meglio compresi guardando la famiglia in cui crescono. Nella speranza di esserle stato utile le auguro il meglio. Cordialmente, DR
Buongiorno. Comprendo che possa essere una situazione delicata e faticosa per voi genitori. Potrebbe essere d’aiuto approfondire la situazione con uno psicologo dell’età evolutiva. È importante non sottovalutare ciò che i più piccoli cercano di dirci attraverso i loro agiti e le fatiche che possono celarsi dietro determinati comportamenti.
Gentile utente è necessario approfondire cosa c’è alla base della rabbia. Le consiglio di prenotare un colloquio psicologico.
Un saluto
Dott.ssa Florianna Dattolo
Buongiorno, La situazione che descrive sembra comportare un disagio a diversi livelli, sia nel vostro bambino, sia in voi come genitori sia nel rapporto di entrambi con la scuola. Può essere utile a questo punto lavorare su due fronti, cioè con la scuola e con il bimbo. Ciò non toglie che con lo sviluppo cognitivo ed emotivo l'aggressività inizi ad essere sperimentata e canalizzata in azioni specifiche, quali appunto il picchiare, lo spintonare o il mordere; in situazioni come queste ultime è importante che i bambini imparino a capire che la conseguenza di un atto aggressivo compiuto su un altro crea un danno. In considerazione della variabilità delle situazioni caso per caso, per affrontare e risolvere al meglio la vostra difficoltà, potreste cercare di comprendere soprattutto quali siano i vissuti del vostro bambino, che probabilmente al momento vive la scuola come un ambiente per lui difficile da gestire, sia per il rapporto con i compagni sia per la relazione con le maestre. Resto a vostra disposizione per elaborare una strategia efficace per la risoluzione della dinamica.
Dott.ssa Bachiorri Sara
Gentile utente, capisco la preoccupazione per la situazione. è importante che chiediate un consulto psicologico per vostro figlio. Spesso i bambini esprimono un disagio con l’aggressività ed è quindi necessario individuare le dinamiche all'interno della famiglia che portano a questo comportamento.
Resto a disposizione e vi auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Gentile utente, sicuramente non sarà facile gestire la situazione da lei riportata. Sarebbe necessario un consulto con uno psicologo che possa aiutare voi genitori a comprendere meglio la natura della rabbia di suo figlio e le eventuali strategie da adottare per comprenderla e rispondervi, in quanto ciascun comportamento che adottiamo, sia da adulti che da bambini, possiede sempre una funzione.
Sicuramente vostro figlio vi sta comunicando qualcosa.
Cordialmente,
Dott.ssa Alessandra Barbera
Purtroppo senza osservare le cause scatenanti della sua rabbia non si può rispondere davvero a questa domanda.
I bambini aggressivi solo in determinati consensi stanno comunicando un disagio che può essere il voler fare a modo loro oppure avere una relazione diversa con lui. Servirebbe capire la risposta a queste domande:
- Quando si scatena maggiormente?
- Come comunicate con lui? (in modo amicale o autoritario)
- Cosa fate quando reagisce così?
- Quanti no gli dite ogni giorno? Quanti no gli avete detto negli anni precedenti?

Nel caso sono a disposizione per ascoltarvi,
Edoardo Giordano Psicologo
Buonasera, la rabbia e l'aggressività sono come le "parole", per i bambini. Vanno ascoltate e accolte. E indirizzate, e aiutate ad una "migliore espressione". Consiglio qualche seduta di terapia familiare, può davvero aiutarvi a capire cosa vostro figlio vi stia comunicando e come meglio rispondergli. Cordiali saluti,
Buongiorno.
La rabbia è un canale espressivo e dietro alla manifestazione della stessa si nascondono significati e bisogni che non si riescono a comunicare diversamente. Le suggerirei di affidarsi ad un professionista per poter comprendere meglio cosa sta accadendo e che al momento appare annebbiato a voi.
Dott.ssa Francesca Caloiaro
SALVE CAPISCO MOLTO BENE IL SUO STATO DI PREOCCUPAZIONE. ATTRAVERSO IL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO SUO FIGLIO STA MANIFESTANDO UN DISAGIO CHE ANDREBBE APPROFONDITO. CI SONO POCHI ELEMENTI INFORMATIVI PER POTER DARLE UNA INDICAZIONE PIU' CHIARA E PRECISA. LE CONSIGLIO DI CONTATTARE UNO PSICOLOGO O PSICOLOGA DELL'ETA' EVOLUTIVA. UN CARO SALUTO.
Gentilissim* 
comprendo bene le vostre preoccupazioni per il comportamento aggressivo e sfidante di vostro figlio. È sicuramente importante affrontare queste sfide nel modo più sereno possibile. Non essendo a conoscenza delle dinamiche e delle possibili cause, è difficilissimo dare consigli specifici. Sicuramente suggerirei di mantenere una comunicazione aperta e sincera con vostro figlio, incoraggiandolo ad esprimere i suoi sentimenti e ascoltandolo sempre in modo empatico. Al fine di poter comprendere e gestire le sue emozioni, potreste svolgere insieme qualche esercizio di respirazione profonda: potrebbe aiutarlo a calmarsi durante i momenti di difficoltà. Potreste pensare anche di stabilire regole chiare e coerenti a casa, sottolineando l'importanza del rispetto reciproco e mostrandovi fermi ma amorevoli nell'applicazione dei limiti che fisserete con lui. Non dimenticate di riconoscere e lodare i comportamenti positivi di vostro figlio, premiandolo con elogi: questo potrebbe aiutare a rafforzare i comportamenti desiderati. Comunicate sempre con gli insegnanti di vostro figlio per ottenere una panoramica completa del suo comportamento a scuola. Potrebbe essere utile coinvolgere la scuola nel processo di supporto e collaborare con loro al fine di utilizzare metodologie comuni e che siano di sostegno per lui, ma anche per voi genitori.
Consiglio assolutamente di effettuare una valutazione più approfondita da parte di un professionista qualificato, come uno psicologo o uno neuropsichiatra infantile: potranno fornirvi un supporto specialistico e suggerire strategie personalizzate per affrontare le sfide specifiche del vostro bambino. 
Cordialmente,
Dott.ssa Sgorlon Annamaria
Salve, mi dispiace molto per la situazione ma a volte quando i bambini manifestano rabbia e frustrazione sarebbe bene indagare altri aspetti della fase di vita. Bisogna sempre ricordarci che i bambini ci segnalano che sono in difficoltà mettendo in atto alcuni atteggiamenti quali strillare, piangere, lanciare oggetti, mettere il broncio, picchiare, inveire e via dicendo. Inoltre, il genitore per poter aiutare il proprio bambino a gestire la rabbia deve comprenderlo, in modo tale da entrare cosi in sintonia con lui.
Consiglio di affidarsi ad un professionista. Cordialmente, Dott.ssa Cecilia Fausti
Cari Genitori, le vostre preoccupazioni sono estremamente comprensibili. Potrebbe essere utile ricordare che aggressività e rabbia sono manifestazioni di diversi stati d'animo, di bisogni, di disagio. Cercate di mantenere con lui un clima comunicativo aperto e sereno; inoltre consiglio di rivolgervi ad uno Psicologo dell'età evolutiva, che potrà sicuramente fornire a voi genitori e al vostro bambino il giusto supporto e i giusti spazi.
Un caro saluto, Dott.ssa Giulia Di Bartolo
Genitore, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che si occupa di età evolutiva che possa fate una valutazione psicologica e degli aspetti neuropsicologici. Eventualmente potrebbe essere utile un percorso di sostegno alla genitorialità per avere indicazioni pratiche di gestione del bambino.
Buongiorno, vi invito caldamente di rivolgervi ad uno Psicologo dell'età evolutiva, che potrà sicuramente fornire a voi genitori e al vostro bambino il giusto supporto e i giusti spazi per poter trovare un maggiore equilibrio emotivo.
Gentile utente,
le emozioni sono la nostra bussola e nello specifico tramite la rabbia il bambino ha modo di esprimere i suoi bisogni. Vi consiglio di rivolgervi ad uno psicologo che si occupi di età evolutiva per ricevere il giusto sostegno e poter valutare le opportune strategie di gestione delle emozioni. Nel caso sono a disposizione per ascoltarvi.
Cordialmente
Gentile utente, prima di tutto mi dispiace per la sua situazione attuale che immagino le generi preoccupazione.
Quello che da "remoto" le posso consigliare è, se voi genitori siete d'accordo, proporre a suo figlio qualche incontro con una psicologa dell'età evolutiva in modo da poterlo supportare al meglio. Il comportamento che suo figlio mette in atto potrebbe sottolineare una sua fatica attuale nel gestire le sue emozioni. A 8 anni i bambini iniziano a comprendere temi cruciali ed importanti che prima, nella prima infanzia non erano a conoscenza.
Qualora voleste rimango a disposizione.
Un saluto.
Gentile utente, si rivolga a uno psicologo specializzato in età evolutiva, saprà come aiutarla.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Salve,
Immagino che Non sia semplice per nessun membro della famiglia gestire una situazione del genere. A volte il non riuscire a comprendere cosa ci sia alla base del comportamento di un bambino spaventa e preoccupa i genitori e il grado di frustrazione del figlio potrebbe aumentare.
Purtroppo non è possibile dare una soluzione o spiegazione immediata del problema, però va tenuto conto del contesto in cui questi comportamenti si manifestano. Bisogna intanto chiedersi perché ora? Cosa potrebbe essere successo che ha portato a questi atteggiamenti aggressivi? Quale potrebbe essere l’evento scatenante?
Spesso siamo convinti che i bambini non abbiamo la percezione di ciò che gli succede intorno all’interno della loro famiglia, in realtà il bambino ha delle competenze straordinarie che gli permettono di captare tutto ciò che succede nel loro ambiente e capita che i sintomi manifestati siano un grido d’aiuto proprio perché qualcosa per loro non sta funzionando e sono i primi ad averne percezione. Il comportamento aggressivo, come altri, può avere una funzione per vostro figlio, motivo per cui bisogna capirne il significato. In quanto professionista di orientamento sistemico-relazionale (familiare), Il mio consiglio è dunque quello di guardare al comportamento del vostro bambino cercando di leggerlo all’interno di una cornice più ampia che permetta di dare un significato e di individuare le risorse che vi circondano, un’idea potrebbe essere quella di un percorso in cui poter lavorare voi tre insieme ad un professionista in modo tale da poter acquisire una maggiore comprensione di quanto sta accadendo e strategie per affrontarlo al meglio.
Per ulteriori dubbi o domande rimango a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Cafarelli.
Salve, la ringrazio per aver condiviso la sua difficoltà. È molto importante trovare uno spazio dove indagare e affrontare tali difficoltà, comprenderne le origini e comprendere come affrontarle.
Il comportamento emesso è espressione di una possibile difficoltà presente e si verifica in alcune circostanze che si costituiscono di antecedenti cui seguono delle conseguenze. Diviene quindi importante comprendere ciò che accade e consentire quindi un corretto supporto per voi e per il piccolo.
Rimango a disposizione

Esperti

Veronica Cerini

Veronica Cerini

Psicoterapeuta

Arezzo

Patrizia Rosso

Patrizia Rosso

Psicoterapeuta, Neuropsicologo, Psicologo clinico

Vidracco

Simona Galietto

Simona Galietto

Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo

Napoli

Arianna Serio

Arianna Serio

Psicologo clinico

Roma

Francesca Calvano

Francesca Calvano

Psicoterapeuta, Psicologo

Roma

Diego Italo Emilio Bonetti

Diego Italo Emilio Bonetti

Medico dello sport, Psicoterapeuta

Milano

Domande correlate

Vuoi inviare una domanda?

I nostri esperti hanno risposto a 7 domande su Problemi comportamentali
  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.