Buongiorno, mi hanno diagnosticato un ernia al disco L5/S1 ho fatto 25 giorni con cortisone, un altr

30 risposte
Buongiorno, mi hanno diagnosticato un ernia al disco L5/S1 ho fatto 25 giorni con cortisone, un altro mese e mezzo con miorilassanti (Sirdalud) il dolore ormai è persistente da metà aprile.
Mi hanno consigliato visita fisiatrica, massofiosioterapia e tecarterapia, potrebbe essere utile? O vado solo a buttare soldi? In più mi hanno detto di non fare sforzi fisici e di non alzare pesi, il fatto è che ho due bambini piccoli in casa e non prenderli in braccio è impossibile.
Ho forte dolore lombare che spesso si protrae fino alla gamba destra. Secondo voi sarebbe meglio l'operazione o provare prima a rinforzare i muscoli come mi hanno consigliato?
Grazie a tutti per le risposte
Buongiorno, inizio con il dirle che l'operazione è l'ultima alternativa da tenere in considerazione e proprio se non ci sono altre soluzioni e se il dolore le impedisce una vita normale. Sicuramente è consigliato prima un percorso riabilitativo che sia fisioterapico o osteopatico. Io parlo per la categoria, essendo osteopata, e posso dirle che spesso l'osteopatia affronta con successo questo tipo di problema. Di sicuro non sono soldi buttati anche nel caso ci fosse una minima possibilità di evitare l'intervento. Le consiglio vivamente di prendere in considerazione anche solo un paio di sedute osteopatiche e di valutarne gli effetti. Saluti

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Buonasera,
un'infiammazione acuta dovuta all'ernia del disco necessita di un po' di tempo per regredire. È corretta l'indicazione di non sollecitare la schiena con carichi e sforzi importanti. Per valutare se sia il caso d'intervenire chirurgicamente dovrebbe rivolgersi all'ortopedico, in quanto non siamo nel campo di pertinenza dell'osteopata.
Posso dirle però che l'osteopatia unita ad una buona ginnastica funzionale e allo stretching dei gruppi muscolari più contratti può portare a buoni risultati sulla sua problematica. A volte il dolore lombare persiste anche per uno squilibrio biomeccanico del bacino che, se accuratamente trattato, fa diminuire nettamente la sintomatologia.
Cordiali saluti.
Buongiorno, il professionista di competenza che le dirà se sia necessaria o meno un'operazione chirurgica è il neurochirurgo e, come consigliato anche dal collega, rappresenta l'ultima soluzione solo se il trattamento conservativo non ha alcuna efficacia. L'infiammazione acuta causata da una compressione erniaria sulla radice nervosa necessita di tempo per ridursi e il trattamento osteopatico associato ad esercizi specifici possono aiutarla a ritrovare in modo più rapido la guarigione. Resto a disposizione per eventuali delucidazioni o curiosità a riguardo. La ringrazio. Cordialmente
Buongiorno, l'intervento chirurgico deve essere l'ultima spiaggia. Ed in ogni caso non possiamo suggerirlo noi ma deve fare una visita neurochirurgica. Per quanto riguarda la fisioterapia è molto utile e io un pò di sedute proverei a farle.
Un caro saluto
Buongiorno, in casi come il suo il trattamento osteopatico o quello fisioterapico sono ugualmente efficaci. Assolutamente non sono soldi buttati, il dolore come il suo è forse il sintomo che viene trattato più comunemente dalla nostra categoria. Buona giornata
Salve... sicuramente un rinforzo muscolare le servirebbe. ....le consiglio una visita osteopatica
Buongiorno, le consiglio di effettuare una visita Osteopatica in modo da poter valutare col terapista la miglior strategia per alleviare i sintomi e ridurre il dolore.
Buongiorno allora il discorso di ernia del disco è sempre molto ampio in quanto spesso la medicina moderna tende a sbagliare diagnosi e quindi pur essendo refertata una ernia del disco spesso non è lei a creare il problema.
Calcoli inoltre che in letteratura dopo i 6 mesi c'è un'auto guarigione dall'ernia del disco che a creare il problema non è l'ernia in sè che non guarisce o al massimo si riduce ma l'infiammazione che si crea vicino ad essa che va a comprimere strutture nobilit quali i nervi etc.
Ovviamente poi dipende anche dalla gravità dell'ernia se parliamo di ernia espulsa,migrata etc...
Detto questo l'osteopatia sia con le tecniche crack per capirci sia con tecniche più soft velocizza di molto il recupero e spesso risolve il problema.
Il rinforzo sarà di certo alla base del suo recupero perchè i problemi arrivano sempre perchè la parete muscolare non tiene bene la struttura ed i legamenti e le altre strutture vengono stirate oltre i limiti. L'ultimissima spiaggia è l'operazione ma le assicuro che al giorno d'oggi difficilmente si opera a meno che non sia molto grave il problema che crea formicolii alla gamba, perdite di forza importanti e perdite di riflessi che sarà l'operatore a diagnosticarlo.
Spero di averla aiutata.
Se ha altre domande me le ponga pure in privato.
Cordialmente.
buongiorno, la decisione dell'operazione è la scelta finale dopo aver eseguito varie terapie riabilitative, tra cui l'osteopatia, che possono andare a migliorare la condizione e permettere un ottimale ritorno alla quotidinità.
Buongiorno, prima di decidere se operarsi o meno, le consiglio di visitare un osteopata, per capire quale siano i fattori che hanno portato alla formazione della sua patologia, così da trattarli ed avere una regressione dell'ernia stessa. Le dico questo perchè unendo la terapia osteopatica con il rinforzo muscolare (che DEVE essere seguito da un esperto nel settore), si hanno degli ottimi risultati, parlo per esperienza personale e forte del fatto che esistono in letteratura una varietà di casi clinici e studi randomizzati che mettono in relazione i risultati ottenuti con la chirurgia, con l'osteopatia ed altre discipline, la invito a leggerle uno:

Single-blind randomised controlled trial of chemonucleolysis and manipulation in the treatment of symptomatic lumbar disc herniation
A. K. Burton, K. Malcolm Tillotson & John Cleary

Buongiorno,
purtroppo in questi casi bisogna avere un po' di pazienza e lasciare che l'infiammazione segua il suo decorso prima di ridursi. Per aiutarla in questo lasso di tempo va benissimo quello che le hanno consigliato a cui aggiungerei anche trattamenti osteopatici che spesso si rivelano molto efficaci nel ridurre la sintomatologia e accelerare il processo. Se possono evitarle l'intervento direi che non sono soldi buttati quindi vale la pena provare. L'intervento chirurgico viene lasciato come ultima opzione nel caso in cui la condizione vada ad intaccare la sua quotidianità senza trovare risoluzione/diminuzione sintomatologia e nel momento in cui tutte le altre terapie non si sono dimostrate efficaci; la scelta e il suggerimento di optare per l'intervento rimangono però di competenza di un neuro-chirurgo.
Rimango a disposizione,
cordiali saluti,
Gloria Z.
Buongiorno,mi trovo d'accordo con le risposte dei colleghi, tuttavia le consiglio visita dallo specialista e successivamente le consiglio di rivolgersi anche ad un osteopata in quanto il sintomo può anche derivare da degli squilibri disfunzionali che sono in relazione alla regione anatomica interessata.
La risoluzione di queste disfunzioni può quindi fare in modo che la sintomatologia migliori o si risolva completamente.
Saluti,
AG
Buongiorno,
l'intervento chirurgico lo prenderei in considerazione solo se, dopo aver effettuato trattamenti osteopatici ed aver aspettato il tempo necessario per la riduzione naturale del dolore, questo non sia più gestibile né tollerabile.
Sarebbe utile poter vedere la RMN nel suo complesso.
Sicuramente il suggerimento di non sollevare pesi è più che corretto , attenzione al rinforzo dei muscoli.
A disposizione per qualsiasi domanda
Cordiali saluti
Buongiorno!
Le indicazione fornite dal collega sono corrette, l'operazione è la soluzione finale in caso altri percorsi terapeutici non abbiano successo e in tal caso sarà il neurochirurgo a consigliarla.
Nel frattempo le consiglio di eseguire gli esercizi di stretching a livello lombare e di cercare, per quanto possibile, di non sollevare pesi; purtroppo l'infiammazione acuta radicolare necessita di tempo per regredire.
Cordiali Saluti
Necessario valutare la diagnostica effettuata e la relazione con altri aspetti associati al problema che solo il colloquio e l'anamnesi in studio, per fare diagnosi differenziale, può dare. L'ernia Discale è l'espressione finale di un contesto funzionale non in equilibrio , inteso nella sua globalità. Cordiali Saluti.
Salve, se il dolore è presente da tempo e gli esami strumentali sono negativi è difficile che siano presenti patologie, le consiglio di prenotare un trattamento osteopatico per valutare la sua postura.
Buongiorno, leggo che lei ha affrontato il problema ernia solo con terapia farmacologica e non ha ancora iniziato alcun percorso manipolativo/recupero funzionale. Le consiglio vivamente qualche seduta osteopatica, durante la quale il professionista potrà darle anche iniziali indicazioni di esercizi da poter fare anche a domicilio.
Buongiorno, le consiglio la visita da un buon osteopata, senza nulla togliere alle visite fissatrice che la porteranno verso terapie fisioterapiche di sicuro effetto, ma l'approccio iniziale visto che il farmaco non funziona un granché bene, magari, è quello di disinfiammare con elettromedicali e poi trovare la cosa del problema, si ricordi che l'ernia è un sintomo di una situazione pregressa o un atteggiamento posturale errato, quindi intraprendere un percorso di rieducazione.
Cordialmente
A.G.
Buongiorno, per avere un buon risultato nel minor tempo possibile le consiglio di affidarsi ad un pool di specialisti ( osteopata, ortopedico, chinesiologo ) in modo da poter affrontare a 360° il problema, avendo così più possibilità di risolverlo.
Cordiali saluti.
Salve,
Nella sua condizione, poichè il sintomo si manifesta da giorni, per regredire ha bisogno di tempo, qualsiasi sia la terapia scelta da Lei. Nei casi di ernia del disco l'Osteopatia è un'eccellente cura. Sono altrettanto validi gli approcci terapeutici che le hanno consigliato. Lo sforzo fisico, in questa fase della sintomatologia, va eseguito con particolare accortezza. E' bene farsi seguire durante la fase di rinforzo muscolare, per comprendere quali movimenti fare e come farli. L'operazione chirurgica è consigliabile solo se i sintomi rendono impossibile lo svolgimento di attività quotidiane essenziali, ad esempio alzarsi, sedersi, camminare.
Le consiglio la visita da un bravo Osteopata che saprà guidarla nel suo percorso verso la salute.
Cordiali Saluti.
Dr. Hilbrat Alberto
Buongiorno,
come già anticipato da molti colleghi, l'operazione viene sempre lasciata come ultima soluzione, anche perchè non sempre da i risultati sperati.
Sicuramente può essere utile sentire un fisiatra e poi successivamente un fisioterapista in modo da poter iniziare un percorso di rinforzo e stabilizzazione che le consenta di stare meglio e riuscire a gestire nel migliore dei modi anche la sua quotidianità.
Spero di esserle stata utile,
Lucia Ruggeri
Buongiorno, come detto dai colleghi l'operazione è l'ultima soluzione da intraprendere. Prima di ciò sarebbe indicato provare con dei trattamenti osteopatici o fisioterapici per cercare di ridurre l'infiammazione e il suo dolore. Cordiali saluti.
Buongiorno la ringrazio per la sua domanda, l'operazione da lei citata è l'ultimo step di cura, io le consiglio di provare prima le terapie e visite specialistiche consigliate. Anche dei trattamenti di osteopatia potranno aiutarla a recuperare il suo stato di salute come terapia conservativa e nel caso dovesse ricorrere all'operazione nel post operatorio.
Per qualsiasi domanda o delucidazione mi contatti privatamente.
Federica Bornago
Buongiorno, io sinceramente consiglierei una visita ortopedica in modo da capire fin da subito la strada da intraprendere per risolvere il suo problema: conservativa o chirurgica.
Sicuramente la terapia conservativa (fisioterapia, tecar, osteopatia) sono generalmente preferite e molto efficaci in molti casi.
La scelta chirurgica è quasi sempre l’ultima strada però talvolta necessaria per risolvere il problema.
Per quanto riguarda gli accorgimenti e le posture da evitare, il medico glieli ha consigliati per evitare di avere recrudescenza della fase acuta o peggiorare la situazione.
Cordialmente
Buongiorno,
L'operazione è di solito considerata l'ultima opzione terapeutica dopo che non sono stati raggiunti risultati con altre terapie.
Di solito il primo step è un insieme di ginnastica posturale riabilitativa, trattamenti osteopatici ed eventualmente degli antidolorifici in accordo con il suo medico curante; nel caso di insuccesso di queste terapie lo step successivo sarebbe una visita fisiatrica.
Cordialmente,
D.O. Elisa Cassinelli
Salve, per poterla aiutare ho bisogno di farle alcune domande per avere il quadro della situazione più chiaro. Sicuramente avrà eseguito nello specifico tutti gli accertamenti clinici del caso e probabilmente anche il consulto con il neurochirurgo, a mio parere un professionista osteopata potrebbe esserle di grande aiuto, ma per esserne certi bisogna avere il quadro più chiaro. Se vuole approfondire sono disponibile.
Antonio Refrigeri
buongiorno,
il dolore tendenzialmente è dettato dall'infiammazione,
se il dolore persiste significa che l'infiammazione persiste e va curata (riposo e antinfiammatori)
poi ci sono alcune informazioni mancanti da approfondire.
solitamente si opta per la terapia conservativa (esercizi, rinforzo ecc) la terapia chirurgica è a discrezione medica e solitamente ultima scelta da prendere in considerazione.
cordialmente
Buongiorno Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie
Buonasera, è corretta l'indicazione di non sollecitare la schiena con carichi e sforzi importanti.
Per valutare intervento chirurgico consiglio consulenza ortopedica.
Posso consigliare visita osteopatica. Il trattamento osteopatico, attraverso tecniche manuali individua e corregge le disfunzioni del corpo. Offre un valido rimedio per alleviare i sintomi e ridurre il dolore. Cordiali saluti.
Buongiorno, le consiglio una visita osteopatica in modo tale da effettuare test più approfonditi. 
Può contattarmi senza impegno utilizzando la mia pagina. Un saluto, grazie. 
Andrea Crespi

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