Buongiorno, Ma anche se una persona facesse psicoterapia per un disturbo ossessivo-compulsivo, le p

20 risposte
Buongiorno,
Ma anche se una persona facesse psicoterapia per un disturbo ossessivo-compulsivo, le predisposizioni che ci sono alla base non si possono eliminare, giusto? Perchè se sono di tipo genetico e biologico, non si possono cambiare con la psicoterapia; per es. un paziente che è stato curato con la psicoterapia riguardo certe cose, il DOC può ripresentarsi più avanti sotto altri aspetti, sempre riguardo lo stesso tema o altri, giusto?

E poi la farmaco-terapia è veramente utile? Nel senso che se un paziente dopo un certo tot di tempo smette di prendere i psicofarmaci, poi ritornerà pian piano come prima, a meno che non ha curato anche con la psicoterapia nel mentre, ma a quel punto alla fine basta la psicoterapia, visto che un giorno con i farmaci si smetterà...

Grazie,
Un saluto
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, il tema che lei descrive e assai delicato e controverso.
Quello che le posso dire è che per quanto un individuo possa avere una predisposizione per una patologia non è detto che essa si presenti nella sua vita. Questo perchè ci sono innumerevoli fattori che influiscono sul presentarsi o meno di una patologia nella vita di un individuo. Quindi la genetica non è una condanna.
Per quanto riguarda la sua domanda sulla terapia farmacologica ciò che ci tengo a sottolineare è che non tutti gli individui con una patologia hanno bisogno di un supporto farmacologico, ciò è dettato dalla gravità e pervasività dei disturbi (questo però viene determinato con il proprio medico curante). E' vero però che la combinazione farmaco e psicoterapia è stato riscontrato scientificamente che la combinazione di questi due elementi permette di ottenere risultati più duraturi e concreti nel tempo.
Ogni storia però è diversa e ogni individuo ha bisogno di cose diverse.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Salve, nella manifestazione sintomatologica di un disturbo possono essere chiamati in causa fattori biologici e non solo. Nel caso del DOC la causa non è stata ancora definita con certezza. La teoria comportamentale spiega tale disturbo come un'associazione tra situazione/oggetto e paura/ansia.
Invece la teoria cognitiva spiega il DOC come un'interpretazione distorta dei loro pensieri. Queste due teorie sono state integrate e combinate per la strutturazione di un piano terapeutico che lavori sia sulla componente ossessiva (pensieri) sia su quella compulsiva (comportamenti).
La psicoterapia permette alla persona di aumentare la propria qualità di vita e studi confermano che le modificazioni sono riscontrabili anche a livello cerebrale.
Spero di aver risposto alla sua domanda, per dubbi sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Dott.ssa Beatrice Bicchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Salve,
per quanto ci possa essere una predisposizione, è possibile migliorare lo stile di vita ricercando fattori ambientali e strumenti (di psicoterapia, di terapia farmacologica) a tale scopo. Il vissuto rispetto al proprio stare con i propri sintomi ad esempio può migliorare fino ad arrivare anche a delle risoluzioni. Attivare dei percorsi è significativo perché si possa prima comprendere e poi padroneggiare, con la scoperta di nuove risorse, i propri comportamenti e i propri vissuti emotivi.
Il farmaco può essere introdotto in alcuni casi, è importante che ci sia una consulenza specifica di tipo psichiatrico e che lo psichiatra monitori l'andamento degli effetti sulla persona. Bicchi
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera,non solo la predisposizione favorisce il DOC .Sono forme nevrotiche che hanno origini multifattoriali.Credo che buon percorso psicoterapico sia molto utile e possa migliorare significativamente la qualità di vita.I farmaci solo in alcuni casi ,secondo la valutazione medica Non pensi che tutto è inutile perché genetico...questo la porta ad un immobilismo depressogeno. Un caro saluto Dottssa Luciana Harari
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, è ormai risaputo che le cause della psicopatologia siano ascrivibili a fattori genetici, psicologici ed ambientali. La psicoterapia serve affinché la persona abbia una Maggiore consapevolezza del suo funzionamento ed è sicuramente utile perché le consente una modalità di gestione più funzionale dei pensieri ossessivi.
Resto a disposizione, anche online
Cordialmente, dott FDL
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, tante domande e soprattutto molto importanti. Impossibile darle una risposta esaustiva ma per sua tranquillità le assicuro che il disturbo di cui parla si può controllare e non avere manifestazioni eccessive e debilitanti per tutta la vita dopo una terapia adeguata e, quando utile, sostenuta con una terapia farmacologica. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Daniela Benedetto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera
La psicoterapia permette di individuare le dinamiche sottostanti il disturbo, esserne consapevoli e soprattutto sciogliere quei blocchi legati ad esperienze traumatiche. La psicoterapia e’ rivolta alla guarigione.
Dott.ssa Marina Ceruti
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Sessuologo
Como
In quel che scrive c'è un fondamento oggettivo: il DOC è una delle psicopatologie in cui i fattori genetici (l'ereditarietà e non la familiarità) POSSONO favorirne l'esordio, in caso di una vulnerabilità individuale. Può essere caratterizzato da un andamento ciclico e, se non trattato il più tempestivamente possibile e adeguatamente, può cronicizzare. Allo stato attuale, tuttavia, qualsivoglia psicopatologia è trattata in una prospettiva bio-psico-sociale, pertanto i fattori psicologici e ambientali non devono essere trascurati nell'esordio e nel mantenimento del disturbo, focalizzandosi esclusivamente su quelli genetici. In merito alla farmacoterapia, esistono ormai numerose molecole estremamente efficaci nel trattamento del DOC, ma una vasta letteratura scientifica documenta e suggerisce l'integrazione di una psicofarmatoterapia con un percorso di psicoterapia. Infine, nel DOC, come per altri disturbi - se trattati accuratamente - i farmaci, prescritti e poi ridotti ed eliminati sotto stretto controllo medico, non necessariamente fanno riemergere il disturbo, proprio grazie agli strumenti che il paziente ha acquisito nel corso della psicoterapia.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

Il disturbo ossessivo-compulsivo e le manifestazioni di cui parla sono l'espressione di un disturbo d'ansia; in genere per i disturbi d'ansia è fondamentale un approccio di tipo integrato. La farmacoterapia, e la psicoterapia devono camminare di pari passo. Entrambe le cose, possono nel tempo migliorare la qualità della vita del paziente. La chiave del cambiamento sta tutta li. La psicoterapia è utile, al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine. Il paziente attraverso un lavoro su di sè può meglio comprendere quando come e dove sono nati i suoi sintomi e cosa vogliono in qualche modo esprimere. Per quanto concerne i farmaci rappresentano un valido aiuto nelle fasi in cui la sintomatologia può apparire come troppo acuta al punto da non consentire al paziente di svolgere regolarmente le attività ordinarie. La figura più indicata per la somministrazione dei farmaci è lo psichiatra mentre per la psicoterapia uno psicoterapeuta. Dai disturbi d'ansia si guarisce. Nel caso avesse bisogno di approfondire il discorso non esiti a contattarmi in privato.

Cordiali saluti.
Dott Diego Ferrara
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Vizzolo Predabissi
Buongiorno, la situazione descritta andrebbe analizzata bene e con calma, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto farmacologico.
Sono disponibile per qualsiasi chiarimento
Cordiali saluti Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Il DOC è uno di quei disturbi in cui le componenti biologica, psicologica e sociale non sono equamente distribuiti, probabilmente a favore della variabile biologica. Detto questo è sempre possibile intervenire sugli altri due aspetti tramite la psicoterapia e quindi, in realtà, i margini di miglioramento sono notevoli. Ciò che scoraggia di solito è la fatica nel raggiungerli, per questo spesso si ricorre all'appoggio farmacologico, che come dice lei non risolve ma tampona, che poi è esattamente quello che fanno tutti i farmaci esclusi gli antibiotici.
Dott.ssa Maria Grazia Antinori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
La psicoterapia è la cura con la parola, la psichiatria è la cura con il farmaco.
Sono due approcci che si integrano tra di loro e che insieme moltiplicano i loro effetti. La parola da senso e significato a quello che sembra solo casuale e sensa senso come i rituali ossessivi, il rimuginare, il farmaco agisce a livello cerbrale modificando la chimica e , soprattutto in certe situazione, è indispensabile per permettere al paziente di arrivare allo studio dello psicoterapeuta.
Ansie eccessive, depressioni gravi, sintomi psicotici richiedono sicuramente l'integrazione dei due approcci.
Dott.ssa Maria Grazia Antinori . Roma
Il disturbo ossessivo compulsivo può guarire completamente o ridursi significativamente di intensità attraverso una integrazione tra terapia farmacologica e psicologica. Fondamentale evitare la cronicizzazione del disturbo e intervenire presto. Ascolti l'episodio sul disturbo ossessivo compulsivo nel Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google e Spotify. Troverà informazioni sui disturbi d'ansia e strumenti di autoaiuto per ridurre gli stati di tensione psico fisica . (Facebook Le Stanze della Paura) Buona serata. Bruno Ramondetti
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve nella nota che condivide su uno spazio dove rispondono degli esperti in psicoterapia ci sono tanti dubbi e tante domande. Forse un modo per rispondere può essere legato ad una semplice considerazione ovvero riflettere su quali sono i motivi per cui è controproducente avviare una psicoterapia nel rispetto di quelle che sono le prassi considerate scientificamente valide ovvero iniziando con un consulto per valutare i se ci si trova in presenza o meno di un disagio e successivamente concordare le eventuali od ulteriori fasi di lavoro. Un cordiale saluto
Dott.ssa Maria Lombardo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Meta
Buongiorno, leggendola reputo di non poter rispondere per linea generale in quanto le informazioni immagino che chiede siano per un caso specifico. Se le fa piacere, si può confrontare contattandomi. Riservatezza e privacy sono la base di ogni rapporto professionale. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Dott.ssa Marianna Pasello
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Ferrara
Gentilissimo/a,
ognuno di noi ha tratti caratteriali specifici, che se esasperati possono portare ad un disturbo. ad esempio ci sono persone tendenzialmente ansiose, e che sentono ad esempio l'esigenza di avere il controllo, ma non è detto che questo sia un disturbo, se la loro vita è funzionante e questa attivazione non comporta disagio. Lo setesso dicasi per il DOC; la persone alla base ha tratti ossessivi di perfezionismo, controllo, rigidità, ma non necessariamente queste caratteristiche sono DOC, se questi aspetti non sono invalidanti ma anzi diventano le risorse della persona (es. molto competenti sul lavoro, la casa ordinata, buona genitorialità normativa....). E' quando questi tratti del carattere diventano pervasivi ed eccessivi, il pensiero irrazionale e le compulsioni una schiavitù, che parliamo di DOC. Allora la Terapia farmacologica serve per abbassare il livello di angoscia in modo da poter lavorare in psicoterapia ad esempio sulle compulsioni in maniera comportamentale, sui pensieri disfunzionali con tecniche cognitive; senza i farmaci a volte l'angoscia è cosi forte che la psicoterapia non è possibile. Via Via si sospenderanno i farmaci ed la psicoterapia avrà raggiunto il suo obiettivo quando i tratti caratteriali della persona saranno compatibili con una buona qualità di vita e non saranno pertanto più patologici.
Cordiali saluti
Marianna Pasello
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Gentile utente, socialmente si è portati a pensare che tutto sia frutto della genetica, in realtà non è così. Il tema è molto complesso ma ciò verso cui si è predisposti viene plasmato dalle esperienze che si vivono. Non si nasce con un DOC, ma il disturbo si struttura per determinati motivi. Ogni persona può avere sfumature diverse di uno stesso disturbo e l'intensità diviene oggetto di richiesta o meno di affiancare i farmaci. Le sole medicine non curano le cause ma attenuano i sintomi. La psicoterapia mira a modificare percezioni, sentimenti e atteggiamenti. Spesso un disturbo può del tutto scomparire. Si guarda al singolo caso per dare informazioni più dettagliate sugli obiettivi che si possono raggiungere.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova

Buongiorno,
Hai ragione nel dire che alcune predisposizioni biologiche e genetiche possono contribuire al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), e purtroppo questi fattori non possono essere "eliminati" completamente con la psicoterapia. Tuttavia, la psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) con tecniche di esposizione e prevenzione della risposta (ERP), è molto efficace nel ridurre i sintomi e aiutare la persona a gestirli meglio. Il DOC può manifestarsi in modi diversi nel tempo, quindi è possibile che il disturbo si ripresenti sotto altri aspetti o con altri temi, ma la psicoterapia aiuta a sviluppare strategie per affrontarlo.

Per quanto riguarda la farmacoterapia, essa può essere utile nel trattamento del DOC, soprattutto per ridurre i sintomi debilitanti. Gli antidepressivi come gli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) sono spesso prescritti, e in molti casi possono essere necessari per un miglioramento a breve termine. Tuttavia, i farmaci da soli non risolvono definitivamente il problema, e la psicoterapia gioca un ruolo fondamentale nel trattamento duraturo.

Se il paziente smette di assumere i farmaci dopo un periodo di trattamento, è possibile che i sintomi possano ripresentarsi, soprattutto se non sono state acquisire sufficienti competenze per gestirli tramite la psicoterapia. L'approccio combinato di psicoterapia e farmaci, specialmente all'inizio, può portare a risultati migliori nel lungo periodo. Una volta che il paziente ha sviluppato le competenze per fronteggiare il disturbo, potrebbe non avere più bisogno dei farmaci, ma ogni caso è unico e dovrebbe essere valutato individualmente.
Dott.ssa Sara D'Aristotile
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Vacri
Buongiorno
il Disturbo Ossessivo Compulsivo è sicuramente un disturbo molto complesso , ma questo non significa che non si possa avere una riduzione dei sintomi o addirittura la scomparsa, affinché avvenga ciò sono importanti diversi fattori.
Innanzitutto è molto importante la motivazione e l'impegno che ogni singolo individuo impiega sia per collaborare con gli specialisti coinvolti sia individualmente per la risoluzione del problema.
Inoltre, è sempre importante valutare la gravità della situazione e valutare se intraprendere un percorso psichiatrico, ma se viene intrapreso un percorso con lo psichiatra è fondamentale che vengano rispettate le sue indicazioni e che vengano comunicate a lui ogni problematica o perplessità in modo che ogni decisione riguardo all'assunzione o sospensione dei farmaci vada concordata con lui e non in autonomia.
Infine, intraprendere un percorso psicoterapeutico completa il processo di guarigione perché permetta la persona di scoprire e ad analizzare tutti gli aspetti più profondi e inconsci che contribuiscono alla manifestazione del disturbo.
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, ildisturbo ossessivo-compulsivo rappresenta una condizione complessa che può avere componenti sia psicologiche che biologiche. È vero che alcune predisposizioni, come quelle genetiche o neurobiologiche, non possono essere "eliminate", ma la psicoterapia può agire profondamente sul modo in cui queste vulnerabilità si esprimono nella vita della persona, aiutando a contenerne l’impatto. Nel caso del DOC, è possibile che i sintomi si ripresentino nel tempo, ma con un percorso terapeutico mirato, come quello proposto dalla psicoterapia umanistica o dall’EMDR, il paziente può imparare a riconoscere precocemente i segnali di ricaduta e a gestirli con maggiore consapevolezza. L’obiettivo non è solo la remissione del sintomo, ma il rafforzamento di una struttura interna più stabile e autonoma. La farmacoterapia può essere utile, soprattutto nei momenti in cui l’intensità dei sintomi compromette il funzionamento quotidiano. Tuttavia, come lei giustamente osserva, i farmaci non modificano i processi psicologici sottostanti, motivo per cui la psicoterapia resta fondamentale. Il lavoro con un farmaco può sostenere temporaneamente, ma è la psicoterapia a offrire strumenti duraturi. Per ogni decisione in merito ai farmaci, naturalmente, è sempre necessario confrontarsi con uno psichiatra. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.