Buongiorno, ho un problema di qui non capisco nulla, un dottore che viene spesso a visitare mia suoc
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Buongiorno, ho un problema di qui non capisco nulla, un dottore che viene spesso a visitare mia suocera mi guarda negli occhi, a volte mi fissa senza accorgersene o mi guarda come sono vestita, oppure mi guarda perfino i capelli. Che le piaccio ci sono arrivata anch'io, quello che non capisco che a volte mi guarda con tenerezza, a volte capita invece che mi guardi con occhi confusi e antipatici. Lo guardo anch'io per capire però a volte quando vado da lui per le ricette mi allontana mi saluta di spalle chiudendomi la porta in faccia. Sicuramente ama la moglie come io amo mio marito ma non capisco il suo comportamento.
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. Onestamente non mi sento di dare interpretazioni del comportamento tenuto dal medico tuttavia ritengo che, qualora la cosa dovesse metterla a disagio, possa farlo serenamente presente rispettando il proprio punto di vista e quello dell’altro.
Cordialmente, dott. FDL
Cordialmente, dott. FDL
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Cara utente, mi dispiace per il suo vissuto. Se la cosa la mette a disagio le consiglio di tutelarsi e quindi di evitare di ritrovarsi fisicamente in quella situazione oppure di farlo presente mettendo dei confini.
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Tardio
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Tardio
gentile signora,
a Lei ragione a scrivere "non capisco nulla" effettivamente capire é cosa assai complicata.
Si rivolga al Suo medico di fiducia, e provi a spiegare quello che ha scritto qua.
Un cordiale saluto.
a Lei ragione a scrivere "non capisco nulla" effettivamente capire é cosa assai complicata.
Si rivolga al Suo medico di fiducia, e provi a spiegare quello che ha scritto qua.
Un cordiale saluto.
Gentile Utente, se per lei è complicato per noi è sicuramente impossibile comprendere la situazione. Ciò che ho notato è che lo sguardo di questo dottore l'ha colpita particolarmente. Come mai? Come la fa sentire quello sguardo? Prova qualcosa nei suoi confronti? Provi ad ascoltare di più sé stessa, più che a focalizzarsi su di lui; forse riuscirà a capire qualcosa in più. Buona serata, dott. Simeoni
Gentile Signora,
da quello che scrive si avverte la confusione e l'imbarazzo che sta attraversando. Certo non possiamo da così poco avanzare nessuna ipotesi sul comportamento del medico. Ma forse possiamo chiederci, perché per lei è un problema: forse potrebbe interrogarsi su cosa prova lei verso se quest'uomo, tenendo presente che provare attrazione non significa necessariamente che lei non ama suo marito.
Se esaminandosi più a fondo dovesse scoprire che è attratta da questo medico, deciderà come comportarsi in base ai suoi valori e alle sue prospettive.
Cordialmente,
dr. Ventura
da quello che scrive si avverte la confusione e l'imbarazzo che sta attraversando. Certo non possiamo da così poco avanzare nessuna ipotesi sul comportamento del medico. Ma forse possiamo chiederci, perché per lei è un problema: forse potrebbe interrogarsi su cosa prova lei verso se quest'uomo, tenendo presente che provare attrazione non significa necessariamente che lei non ama suo marito.
Se esaminandosi più a fondo dovesse scoprire che è attratta da questo medico, deciderà come comportarsi in base ai suoi valori e alle sue prospettive.
Cordialmente,
dr. Ventura
Salve, ha mai pensato di parlarne con il diretto interessato per chiarire alcuni aspetti?
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno. Immagino la confusione e la difficoltà ad affrontare una situazione del genere. Ovviamente dall'esterno è impossibile interpretare questo comportamento. Le suggerisco di affrontare l'argomento direttamente con l'interessato o, se questo le risultasse impossibile, evitare il più possibile i contatti con lui se la cosa la mette a disagio. Se poi volesse approfondire come sta lei al riguardo, cosa le suscitano questi sguardi e che emozioni prova, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo.
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Gent.ma utente, noi psicologi siamo dei professionisti sanitari che operano all'interno di una discipline scientifica e che quindi si basa su dati per poi poter inquadrare quelli che potrebbero essere segni, sintomi, difficoltà, strategie, stati mentali e disturbi. Fatta questa premessa, presumo sia facile intuire perché sia impossibile capire cosa passi per la testa della persona di cui parla. Potrebbe piuttosto chiedersi come lei stia vivendo questa situazione, come mai sperimenti un certo tipo di disagio e magari chiedere un consulto ad un collega per osservare insieme a lui i suoi vissuti. Cordialmente.
Gentile donna,
mi interrogherei piuttosto su come mai questa situazione tende ad incuriosirla cosi tanto? Mi pare di aver capito da quanto descritto che è sposata e dunque potrebbe darsi che dietro a queste domande si stia celando un interesse verso quest''uomo. Potrebbe prender spunto da quello che sta accadendo per poter approfondire cosa le sta accadendo in questo periodo della sua vita e se sente che il suo rapporto con suo marito da qualche parte è in crisi. Sentisse esigenza voler andare più in profondità non esiti a contattarmi privatamente.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
mi interrogherei piuttosto su come mai questa situazione tende ad incuriosirla cosi tanto? Mi pare di aver capito da quanto descritto che è sposata e dunque potrebbe darsi che dietro a queste domande si stia celando un interesse verso quest''uomo. Potrebbe prender spunto da quello che sta accadendo per poter approfondire cosa le sta accadendo in questo periodo della sua vita e se sente che il suo rapporto con suo marito da qualche parte è in crisi. Sentisse esigenza voler andare più in profondità non esiti a contattarmi privatamente.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile signora, come mai questa situazione la mette così a disagio? Non mi cimenterò a dare interpretazioni rispetto al comportamento del suo medico, in quanto cosa assai difficile, non avendo assistito direttamente.. La invito, però, ad interrogarsi sul perchè la segni così tanto, a ragionare più su di sè piuttosto che sull'altro, cercando anche di mettere il suo vissuto in relazione ad altre situazioni: ce ne sono di simili? Potrebbe anche confrontarsi direttamente con questa persona, mettendola al corrente rispetto a come la fa sentire ed domandando spiegazioni. Un caro saluto
Gentile Signora, sulla base del suo racconto non ritengo di essere in grado di azzardare una ipotesi. Diversamente la inviterei a riflettere sulle motivazioni che la spingono a chiedere una valutazione su questo teme in un sito dove rispondono degli psicologi - psicoterapeuti. Un cordiale saluto
Gentile utente, difficile dire con certezza quali siano i pensieri o le intenzioni del medico. Come mai questi eventi hanno acquisito una certa importanza per lei? Trova irrispettoso il comportamento del soggetto in questione oppure questo comportamento ha attivato delle fantasie?
Gentile Utente, dal suo racconto non è sicuramente possibile conoscere i pensieri del medico a cui fa riferimento. Ma si tratta di una sua interpretazione, ovviamente non è possibile escludere che le intenzioni siano quelle che attribuisce lei. Però potrebbe esserle d’aiuto chiedersi il perché in lei si siano attivati questi pensieri e queste emozioni.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Molto interessante! Si tratta molto probabilmente di un caso di mispercezione mista ad un intreccio di dinamiche relazionali che meriterebbero un approfondimento. La più interessante credo sia la comprensione di quello che lei vive come "turbamento", quello è il nido centrale che approfondirei.
Gentile signora, mi dispiace per questa situazione che sembra crearle disagio e confusione.
Non possiamo sapere quali siano le emozioni e le intenzioni di questa persona. Ciò che è importante però è come lei si sente in queste occasioni: se si sente a disagio e trova che il suo comportamento sia fastidioso o maleducato, ha tutto il diritto di mettere in chiaro le cose con lui. In modo tale che questi incontri obbligati per motivi di salute di sua suocera siano meno pesanti e stressanti per lei.
Cordialmente,
Dott.ssa Alice Carbone
Non possiamo sapere quali siano le emozioni e le intenzioni di questa persona. Ciò che è importante però è come lei si sente in queste occasioni: se si sente a disagio e trova che il suo comportamento sia fastidioso o maleducato, ha tutto il diritto di mettere in chiaro le cose con lui. In modo tale che questi incontri obbligati per motivi di salute di sua suocera siano meno pesanti e stressanti per lei.
Cordialmente,
Dott.ssa Alice Carbone
Salve,
provi a parlarne con il diretto interessato.
Un saluto,
MMM
provi a parlarne con il diretto interessato.
Un saluto,
MMM
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Ma questo signore le piace?
Chiarirsi i pensieri e svelare a se stessi i propri desideri è il primo passo per una relazione con sé e con gli altri.
Il tema è più profondo di quanto appare.
Chiarirsi i pensieri e svelare a se stessi i propri desideri è il primo passo per una relazione con sé e con gli altri.
Il tema è più profondo di quanto appare.
Gentile Sig, sarò schietta: non credo che il punto sia interrogarsi sul comportamento di quest'uomo, ma sul suo. Secondo lei, come mai è cos' sensibile alle attenzioni di quest'uomo, che si basano su un gioco di sguardi, che possono far pensare alle intenzioni più varie. Un gioco di sguardi, proiezioni e fantasie...
Gentilissima, in una situazione così confusa l'unica soluzione è la più banale: far chiarezza. Innanzitutto con se stessa, riflettendo sul perché ha colto quello sguardo e perché ne ha distinto le varie sfumature (mi guarda i capelli, come sono vestita etc). C'è sicuramente uno scambio di attenzioni reciproche. Ma con quale fine? In un secondo momento le suggerirei di chiarire con il dottore ed esporre a lui stesso il suo disagio al fine di prevenirlo in futuro ed evitare di far saltare equilibri personali/coniugali/familiari.
Saluti
Saluti
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buongiorno,
Da quel che scrive sembra confusa/o circa il comportamento di questa persona.
Lei cosa prova in queste circostanze? Che cosa sente?
Come mai ha sentita/o di dover precisare i suoi sentimenti e quelli di questa persona?
Se si è sentita/o di chiedere aiuto, immagino significhi che questi avvenimenti attivano qualcosa in lei, che cosa secondo lei?
Rifletterei in questo senso.
Spero di esserle stata d'aiuto :)
Da quel che scrive sembra confusa/o circa il comportamento di questa persona.
Lei cosa prova in queste circostanze? Che cosa sente?
Come mai ha sentita/o di dover precisare i suoi sentimenti e quelli di questa persona?
Se si è sentita/o di chiedere aiuto, immagino significhi che questi avvenimenti attivano qualcosa in lei, che cosa secondo lei?
Rifletterei in questo senso.
Spero di esserle stata d'aiuto :)
Buongiorno,
quello che descrive è un vissuto emotivamente molto confuso, ma anche piuttosto comune in situazioni di ambiguità relazionale, soprattutto quando c’è un contesto di fiducia e una certa vicinanza emotiva, come può accadere con un medico di famiglia o un professionista che frequenta l’ambiente domestico.
È comprensibile che si senta disorientata: da un lato percepisce dei segnali di interesse o attenzione, come gli sguardi o la tenerezza, dall’altro sperimenta atteggiamenti di chiusura o freddezza, che sembrano contraddire quei segnali. Questa oscillazione può generare in lei incertezza, curiosità e anche un certo turbamento, perché i comportamenti dell’altro sembrano incoerenti e difficili da interpretare.
È importante considerare alcuni aspetti:
-Gli sguardi e i gesti che percepiamo non sempre riflettono intenzioni affettive o attrazione. A volte possono essere espressioni di empatia, di abitudine professionale o di semplice cordialità che, in un contesto di vulnerabilità emotiva o di attenzione reciproca, possono essere vissuti con un significato più personale.
-Quando poi l’altra persona alterna momenti di vicinanza e distacco, può attivarsi un meccanismo psicologico di ambivalenza: l’altro diventa fonte di curiosità, ma anche di confusione. Potrebbe trattarsi di un suo modo inconsapevole di mantenere le distanze per non oltrepassare confini professionali o morali, pur provando una certa simpatia o affetto nei suoi confronti.
È possibile anche che alcuni dei suoi comportamenti (ad esempio il saluto frettoloso o il chiudersi dietro la porta) derivino dal tentativo di gestire un disagio: può aver percepito la situazione come delicata e cercare di non alimentare un fraintendimento.
Dal suo racconto traspare il bisogno di capire e dare un senso a questi segnali contrastanti. In questi casi, più che concentrarsi sull’interpretazione delle intenzioni dell’altro, può essere utile rivolgere l’attenzione su di sé:
-Che emozioni le suscita questo comportamento?
-Cosa rappresenta per lei sentirsi guardata o notata da questo uomo?
-In che modo questa esperienza si collega alla sua relazione di coppia o al suo bisogno di sentirsi vista e considerata?
Un colloquio psicologico potrebbe aiutarla a esplorare queste sensazioni senza giudizio, per capire se dietro la confusione ci sia un bisogno emotivo non riconosciuto o una forma di idealizzazione. Parlare con un professionista le permetterebbe di mettere ordine tra percezioni, emozioni e realtà, e di ritrovare un senso di chiarezza interiore.
In sintesi: ciò che vive non indica necessariamente un sentimento reciproco, ma una dinamica relazionale ambivalente che le suscita emozioni contrastanti. L’obiettivo non è capire “cosa pensa lui”, ma comprendere cosa le sta accadendo dentro, così da proteggere la sua serenità e mantenere equilibrio e rispetto, verso sé stessa, suo marito e la situazione complessiva.
Le mando un caloroso saluto.
Dott.Michele Basigli
quello che descrive è un vissuto emotivamente molto confuso, ma anche piuttosto comune in situazioni di ambiguità relazionale, soprattutto quando c’è un contesto di fiducia e una certa vicinanza emotiva, come può accadere con un medico di famiglia o un professionista che frequenta l’ambiente domestico.
È comprensibile che si senta disorientata: da un lato percepisce dei segnali di interesse o attenzione, come gli sguardi o la tenerezza, dall’altro sperimenta atteggiamenti di chiusura o freddezza, che sembrano contraddire quei segnali. Questa oscillazione può generare in lei incertezza, curiosità e anche un certo turbamento, perché i comportamenti dell’altro sembrano incoerenti e difficili da interpretare.
È importante considerare alcuni aspetti:
-Gli sguardi e i gesti che percepiamo non sempre riflettono intenzioni affettive o attrazione. A volte possono essere espressioni di empatia, di abitudine professionale o di semplice cordialità che, in un contesto di vulnerabilità emotiva o di attenzione reciproca, possono essere vissuti con un significato più personale.
-Quando poi l’altra persona alterna momenti di vicinanza e distacco, può attivarsi un meccanismo psicologico di ambivalenza: l’altro diventa fonte di curiosità, ma anche di confusione. Potrebbe trattarsi di un suo modo inconsapevole di mantenere le distanze per non oltrepassare confini professionali o morali, pur provando una certa simpatia o affetto nei suoi confronti.
È possibile anche che alcuni dei suoi comportamenti (ad esempio il saluto frettoloso o il chiudersi dietro la porta) derivino dal tentativo di gestire un disagio: può aver percepito la situazione come delicata e cercare di non alimentare un fraintendimento.
Dal suo racconto traspare il bisogno di capire e dare un senso a questi segnali contrastanti. In questi casi, più che concentrarsi sull’interpretazione delle intenzioni dell’altro, può essere utile rivolgere l’attenzione su di sé:
-Che emozioni le suscita questo comportamento?
-Cosa rappresenta per lei sentirsi guardata o notata da questo uomo?
-In che modo questa esperienza si collega alla sua relazione di coppia o al suo bisogno di sentirsi vista e considerata?
Un colloquio psicologico potrebbe aiutarla a esplorare queste sensazioni senza giudizio, per capire se dietro la confusione ci sia un bisogno emotivo non riconosciuto o una forma di idealizzazione. Parlare con un professionista le permetterebbe di mettere ordine tra percezioni, emozioni e realtà, e di ritrovare un senso di chiarezza interiore.
In sintesi: ciò che vive non indica necessariamente un sentimento reciproco, ma una dinamica relazionale ambivalente che le suscita emozioni contrastanti. L’obiettivo non è capire “cosa pensa lui”, ma comprendere cosa le sta accadendo dentro, così da proteggere la sua serenità e mantenere equilibrio e rispetto, verso sé stessa, suo marito e la situazione complessiva.
Le mando un caloroso saluto.
Dott.Michele Basigli
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