Buongiorno, ho difficoltà nell’amicizia con un ex collega di lavoro che ormai vive in Svizzera da ol

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Buongiorno, ho difficoltà nell’amicizia con un ex collega di lavoro che ormai vive in Svizzera da oltre un anno. Inizialmente a lavoro sono stata troppo insistente scrivendogli troppo su wapp nel quotidiano mi disse non aveva legami (anche solo affettivi qui), né lì voleva e che non scriveva mai lui neanche alla sua mamma pensa un po’ aggiunse. Quando tornò in Svizzera inizialmente alla mia richiesta di restare in contatto mi disse ti auguro il meglio e che non aveva risposte se avremmo potuto avere un dialogo aggiungendo chi lo sa, il futuro ce lo dirà. Per dialogo intendevo un dialogo a voce in chiamata che ancora a distanza di oltre un anno non c’è mai stato. Nel tempo viste anche le difficoltà comunicative e il non capire come poter instaurare un rapporto di amicizia basato sullo scambio e sulla condivisione mi ha detto vagamente qualcosa su di sé che era a nord della Svizzera che stava cercando di imparare il tedesco che non sente il bisogno né il desiderio di condividere le cose perché era stato in psicanalisi per moltissimi anni dove ha trasformato il dolore e la sofferenza in coscienza e questo gli ha evoluto la vita. Che desidera essere poco raggiungibile come persona che non gradisce si possa accedere a lui tramite messaggi continui, ma a quanto pare non è possibile farsi un saluto in chiamata in una breve conversazione? Mi disse anche cara scrivo più a te che a qualsiasi altra persona sulla terra e anche questo l’ho trovato in contraddizione con ciò che mi ha detto in precedenza. Era febbraio dello scorso anno e ad un anno di distanza ho notato molti cambiamenti verso di me ma non so in che direzione sta andando questa ‘amicizia’ né come possa tornare ad esserci una conversazione. Verso luglio gli chiesi del lavoro e della sua vita in Svizzera mi disse cara non ho nulla da dire chi lo avrebbe detto eh poi mi disse che preferiva essere riservato anche con amici e parenti stretti ma che io non potevo accettarlo e che avrebbe cambiato numero. Naturalmente non lo ha fatto e questo la dice lunga che comunque sia attento alla mia persona e ci tenga in qualche modo anche se magari in misura diversa da me. Mi disse così quando avevo ripreso a scrivere troppi messaggi dicendo secondo te io scrivo tutti i giorni al mio cugino? Per me mantenere un contatto significa sentirsi due volte all’anno. Da settembre a dicembre ho rallentato la frequenza dello scrivere e anche cercando di essere più leggera senza chiedergli troppo mandando foto delle vacanze o chiedendo di film o serie e ho notato si era aperto un po’ al dialogo chiedendomi anche a me qualcosa. Dopo quella discussione di gennaio passate due settimane gli ho comunicato che non c’era bisogno di un sentirsi periodico per mantenere una amicizia e rispose subito come stai? Tutto bene? Nell’ultimo mese Si è anche aperto alla comunicazione a voce con due vocali sporadici quando chiesi se andava tutto bene tra noi rassicurandomi e ultimamente esponendogli un mio dubbio se c’era spazio anche per me tra le sue amicizie mi ha risposto stai serena siamo amici ma gli ho anche esposto il timore di diventare due estranei mentre una chiamata sarebbe occasione di riprendere un dialogo e qui non ha risposto. Ho aggiunto di sentirsi libero in questa amicizia come vive le altre che ha e mi ha detto non ho amici con i quali mi sento mentre mesi prima disse contaci ad una chiamata tranquilla ma che non sarebbe tornato ancora. In questi mesi inoltre mi ha sempre ripetuto che quando tornava me lo avrebbe fatto sapere per farsi un saluto. Ora secondo voi è possibile che una persona non sia tornata mai a trovare i genitori o la famiglia da più di un anno che è in Svizzera? È possibile che questa persona mi abbia mentito, sia tornato in Italia e non sia più in svizzera? Gli ho detto che devo fare degli esami medici che spero vada tutto bene e ha mandato subito una emoticons “incrociamo” le dita gli ho poi chiesto “se posso farti una richiesta non conosco i tuoi gusti musicali quando sei al pc che riesci mi mandi qualcosa della musica che ascolti con wetransfer? Lasciandogli la mail ma non ha risposto a questa domanda ed è passato quasi un giorno (di solito risponde nel giro di 24 ore ricordandosi di farlo) ora come posso interpretare questo silenzio a questa domanda? Se non risponde cosa dovrei dirgli senza apparire insistente cercando di capire le motivazioni del suo silenzio? Non mi sembra di aver chiesto nulla di strano e anzi che possa essere nelle sue possibilità. Il giorno prima mi ha detto siamo amici ma di che amicizia parliamo? Capisco di aver fatto una richiesta non comune ma non riesco a capire in questa amicizia cosa è possibile per me e cosa no inoltre avrebbe potuto dirmi non ne ho voglia scusami come ha fatto altre volte invece così non riesco a capire molte cose. Inoltre avete capito come desidera vivere le amicizie in generale? Se mi considera sua amica è normale non senta la voglia di farsi un saluto a voce dopo tanto tempo? Come posso pensare che intenzioni ha in una amicizia dove non c’è mai stato un dialogo a voce e in una comunicazione sporadica e a distanza? Le poche volte che ho chiamato io non ha mai risposto dicendo era in riunione e neanche richiamando. Sembra più che eviti di rispondere per non apparire scortese ma non so ora dopo la sua non risposta a questa domanda cosa dovrei fare? In passato era abituato ad un mio richiedere dopo due giorni o riscrivere anche altro, ma non so come affrontare questa situazione di stallo e il suo grado di sincerità visto che io credo molto in questa amicizia. Inoltre non capisco neanche come desidera vivere le amicizie a distanza compresa questa con me. So solo che non ama le corrispondenze e per questo ho sempre cercato di dargli spazio nella comunicazione senza perdere il rapporto. Personalmente non amo protrarre rapporti nel virtuale e gradirei ogni tanto si mantenesse la comunicazione a voce anche solo con vocali ma deve essere una cosa naturale come lo è stata finora non una richiesta a cui potrebbe anche chiudersi. Una volta disse più uno mi dice una cosa più non la faccio e quindi ritorno alla domanda sulla musica mi sento anche un po’ presa in giro dal suo comportamento ma non voglio rovinare il rapporto quanto credito posso dare a quel siamo amici? Come posso capire le intenzioni che ha in questa amicizia o come desidera esista? A me manca solo una conversazione a voce dopo tanto tempo ma non per indagare sulla sua vita o metterlo in difficoltà ma anche solo per fargli un saluto sporadico in una conversazione leggera come potrei comunicargli questo senza essere insistente? Resto ancora in dubbio su cosa fare dopo quella domanda sulla musica capisco che ha i suoi impegni ma vorrei solo capire se è fattibile per lui o no.
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Credo che ci siano alcuni punti su cui riflettere rispetto al suo racconto: dalle sue parole lei parla di amicizia, ma per l'intensità e la tenacia con cui cerca di mantenere vivo questo rapporto ho l'impressione che possa provare qualcosa di più della semplice amicizia, e che questo la tenga molto legata a lui. Bisognerebbe capire che cosa di questa persona la colpisce e la fa restare in qualche modo così dipendente da lui. Questa persona ha sicuramente un modo molto complicato di vivere i rapporti, ma non possiamo controllare quello che fa e che pensa lui: il punto è interrogarsi e capire che cosa di questa relazione la tiene in stallo, perchè tiene tanto a lui. Che cosa le dà indietro questa relazione? L'impressione che ho è che lei cerchi disperatamente un contatto con una persona che non la ricambia, e questo com'è giusto e legittimo che sia la fa soffrire tantissimo, e la tiene ancorata alla speranza che a un certo punto possa invece ricambiare. Il mio consiglio è di affidarsi a un professionista, per approfondire meglio le dinamiche di questa relazione e per capirsi meglio, per capire come resta invischiata e in una posizione di dipendenza, e liberarsi dalla rete che in questo momento la tiene prigioniera, tra mille dubbi e mille domande. Se avesse bisogno di ulteriore supporto resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, ho letto le sue parole dalle quali si percepisce il suo impegno in questa relazione. A me sembrano sproporzionate le reciproche comunicazioni, lui una persona che rimane rigido e chiuso e lei invece che tenta quasi in ogni modo di farsi vedere e avere una relazione più stretta che sia in amicizia o altro. Forse è questa la questione importante sulla quale riflettere: cosa continua a legarla a questa persona che, a suo dire, sembra poco disponibile anche ad una semplice amicizia o scambio? Se avesse desiderio di approfondire mi contatti pure anche per dei colloqui on line.
Cordiali saluti Dott.ssa Alessandra Domigno
Salve, da quanto scrive emerge una relazione che sembra andare a senso unico. Il racconto che ha fatto qui potrebbe essere parziale ma, da quanto racconta, sembra ripetersi una dinamica in cui lei cerca di costruire/mantenere una relazione e lui dichiara a più riprese e in maniera esplicita le sue modalità relazionali, condivisibili o meno che siano.

Allora, proviamo a porci alcune domande: in che modo lei sente che questa persona può essere un buon amico per lei? Ci sono state circostanze in cui ha sentito la vicinanza affettiva di lui? Sono più frequenti le situazioni in cui lui “rimbalza” le sue richieste o le situazioni in cui spontaneamente vi siete sentiti sulla stessa lunghezza d’onda?

Ancora, qualche domanda forse un po' più dolorosa: secondo lei, quali sono i suoi bisogni nei confronti di questa persona? Come sente essere le modalità con cui si sta relazionando in questo caso? Ci sono state altre relazioni nella sua vita in cui c’è una dinamica di lei che cerca e l’altro che si dimostra più distante? Non la conosco e chiaramente potrebbe essere una considerazione fuori luogo, ma sembra quasi che lei sia disposta ad accettare le briciole e, se è così, vale la pena che lei si chieda per quale motivo.

Per cui la questione non è tanto chiedere a noi o a se stessa come o se proporre ancora la questione della musica – un modo molto tenero di tentare un contatto intimo, modo che è stato ancora una volta “rimbalzato” da lui.
Invece, se prova a chiedersi come mai lei sta agendo in questo modo, potrebbe aprirsi un mondo.

Cordialmente,
dott.ssa Onorato
Cara persona,
capisco che tu abbia avuto delle difficoltà nell’instaurare e mantenere un rapporto di amicizia con il tuo ex collega che vive all’estero. È evidente che tu abbia fatto molti sforzi per mantenere il contatto e che desideri capire meglio le dinamiche di questa relazione.
E’ importante notare che ogni persona ha il proprio modo di gestire le relazioni e le comunicazioni, e queste dinamiche possono variare notevolmente da persona a persona.
Tuttavia, è evidente che tu sia stata aperta e disponibile nel cercare di mantenere il contatto, anche attraverso la riduzione della frequenza delle comunicazioni per rispettare i suoi desideri di riservatezza. È comprensibile che tu voglia chiarire le tue intenzioni e capire meglio quali aspettative ha lui nei confronti di quest’amicizia.
Potrebbe essere utile cercare di comunicare le tue preoccupazioni e i tuoi desideri in modo aperto e sincero, ma anche rispettoso dei suoi limiti e delle sue preferenze. Potresti considerare di esprimere il tuo desiderio di avere una conversazione a voce per mantenere il rapporto in modo più autentico e significativo, ma anche di essere aperta alla possibilità che lui possa non essere interessato a questo tipo di interazione al momento.
Senz’altro è importante anche essere consapevoli del fatto che le persone possano avere impegni e responsabilità che influenzano la loro disponibilità e capacità di rispondere prontamente alle richieste di comunicazione. Potrebbe essere utile essere pazienti e dare spazio per un eventuale cambiamento nel suo atteggiamento o comportamento nel tempo. Infine è importante che tu prenda in considerazione anche le tue esigenze e il tuo benessere emotivo in questa situazione. Se senti che la relazione sta diventando fonte di stress o frustrazione per te, potresti prenderti del tempo per riflettere su come desideri procedere e se questa amicizia è davvero benefica per te al momento.
Spero che queste riflessioni possano esserti utili nell'affrontare questa situazione e nel prendere decisioni che siano in linea con i tuoi bisogni e desideri.
Potresti anche pensare di confrontarti con me in uno spazio online.
Cordiali Saluti Dott. Tiziana Vecchiarini
Gentile utente, mi dispiace per la sua sofferenza ma credo che questa amicizia sia solo nella sua mente ed il suo interlocutore, pure essendo anche lui ambiguo , spesso cerchi di farle capire che i vostri livelli di coinvolgimento sono estremamente differenti. Credo inoltre che lei agisca rispetto al suo proprio modo di considerare le relazioni e non tenendo in considerazione le esigenze del suo interlocutore. Esca di casa e viva relazioni reali. Cerchi quanto prima l'aiuto di un psicoterapeuta che la sostenga nell'elaborazione di questa esperienza. Saluti, dott.ssa Agostini Maria Grazia
Buonasera cara utente nelle relazioni,di qualsiasi tipo esse siano, è fondamentale che ci sia reciprocità e desiderio da entrambe le parti di avere uno scambio. È inoltre importante il rispetto delle peculiarità caratteriali e delle modalità comunicative. Qualora non dovesse condividerle può scegliere di terminare l amicizia e concentrare la sua attenzione altrove. Le consiglio di iniziare una psicoterapia per indagare i tipi di relazione che in genere instaura e le modalità che mette in atto se le causano sofferenza. Cari saluti
Buonasera, il presupposto di ogni relazione, anche quella di amicizia è la reciprocità che in questa situazione purtroppo non c'è. Lui le dà sempre un piccolo filo a cui aggrapparsi, ma di fatto non agisce nulla. Lei invece dovrebbe riflettere su come questa dinamica impatti sul suo quotidiano e su come, nel profondo, questa persona la coinvolge sottraendole energie. Credo che questa dinamica andrebbe indagata a fondo e con un professionista affinché l'uomo distante e ambiguo trovi la giusta collocazione nella sua storia personale passata e affinché lei possa costruire un futuro differente, più concreto fatto di relazioni che la nutrono veramente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera,
Sembra emergere tanta sofferenza e agitazione dal suo racconto. Un legame desiderato e non corrisposto può senz'altro far soffrire anche immensamente.
Sono tante le domande che saltano alla mente. Altri pazienti mi hanno portato storie simili e mi sento di dirle che a queste dinamiche sofferte, se vorrà, potrà porre rimedio.
Il mondo e i suoi abitanti non sempre appaiono come un luogo sicuro. Stare 'bene' nella relazione con l'altro, avere rapporti autentici, è in realtà tra le esperienze di vita più complesse che ci siano.
La terapia può davvero aiutare.
Le auguro buona fortuna!
E rimango a disposizione in caso di bisogno.
Un caro saluto,
Dr.a Elena Tsoutsis
Buongiorno, visto e considerato che questa non è la prima volta che scrive e avendo risposto alla stessa domanda dei messaggi precedenti deduco che ci possano essere grosse difficoltà nel tollerare i limiti, soprattutto a livello relazionale perchè imposti da altri. Le consiglierei pertanto di intraprendere un percorso psicoterapeutico per incominciare a lavorare su questi aspetti. Lui è disposto a sentirsi con lei due volte all'anno, lei vorrebbe sentirlo tutti i giorni, è evidente che c'è una disconnessione dei bisogni e delle aspettative ma che in qualche modo fatica a rendersene conto e soprattutto ad accettare. Come è possibile con queste premesse avere un qualsiasi tipo di rapporto?
Buongiorno,
Credo abbia già richiesto l' intervento di noi specialisti in passato per la medesima situazione.
Potrebbe aiutarla parlarne con uno psicologo in uno spazio più ampio che solo una psicoterapia potrebbe fornirle.
Cordialmente
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, penso che continuare a porsi domande su domande non porti a nulla se non ad aumentare lo stress e la confusione che questo rapporto le causa. Non possiamo cambiare le altre persone, così come pretendere che vivano secondo i nostri modi e valori, o ancora sapere ciò che pensano. Viva ciò che è e se non le piace questa modalità di interazione, sia lei a mettere un confine così come è stato fatto dall'altra persona. Se ha difficoltà, si prenda uno spazio psicologico in cui poterci lavorare su. Un caro saluto
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Buongiorno. E' difficile, se non impossibile, anche per un bravo psicologo riuscire a dare le risposte ad alcune domande che lei pone, soprattutto perché riguardano un'altra persona di cui non sappiamo molto. Ognuno trova un proprio modo di vivere le relazioni amicali e affettive e lei non ha il potere di cambiare lo stile relazionale degli altri. Per questo è importante, quando si aspira a creare un legame con un'altra persona, valutarne anche lo stile relazionale e capire se è a noi congeniale. Nel suo caso, mi sembra che il modo con cui il suo ex-collega gestisce le relazioni amicali crei a lei molta sofferenza. Forse, invece che cercare continuamente di cercare spiegazioni al comportamento del suo ex-collega (le cui risposte, tra l'altro, non sembrano sempre molto coerenti), potrebbe iniziare a cercare delle spiegazioni al suo di comportamento, chiedendosi, ad esempio, il motivo per cui decide di rimanere agganciata ad una relazione amicale che non la rende serena. A volte è talmente grande il nostro desiderio di avere un'altra persona vicina, che non ci fermiamo a chiederci il perché di questo desiderio, a chiederci come questa relazione realmente ci fa sentire, a chiederci cosa sentiamo nei vari momenti della relazione....e, a volte, questo desiderio è talmente grande che non ci permette di fare un esame di realtà su quelli che possono essere i veri sentimenti e desideri dell'altra persona. Poi la spingo a farsi anche un'altra domanda: è tollerabile per lei stare in una relazione in cui è quasi costretta ad elemosinare delle attenzioni perché la relazione esista? Le relazioni nutrono le persone, sono fatte di reciprocità. Quando sono sbilanciate, come sembra essere la vostra relazione amicale, almeno uno dei due soffre. E qui mi sorgono altre domande: quali sono le sue aspettative rispetto al futuro del vostro legame? Cosa la porta a rimanere in una relazione amicale che le crea disagio e sofferenza? Quali caratteristiche del suo ex-collega non le impediscono di "lasciarlo andare"? E' tollerabile per lei rimanere in una relazione amicale in cui a volte ha la sensazione di essere (cito le sue parole) "presa in giro"? Crede di non poter trovare altre persone con cui istaurare un rapporto amicale che possa essere più congeniale ai suoi bisogni e al suo modo di vivere un'amicizia?
Lei alla fine del messaggio chiede cosa fare ora riguardo alla questione della musica...per rispondere bisogna prima rispondere a tutte le altre domande...prima bisogna capire lei cosa sente, che emozioni la muovono, l'origine del desiderio di questo legame...e poi allora potrà capire da sola cosa fare quando lui non le risponde per due giorni. Può essere difficile fare a sé stessi queste domande...alcune risposte potrebbero essere dolorose...per questo le consiglio di iniziare un percorso psicologico per potersi conoscere meglio e per poter indagare le dinamiche e i sentimenti sottostanti a questa relazione amicale. Le auguro il meglio.
Gentile utente,
la sua richiesta esprime tutti i dubbi e le difficoltà di una relazione che non gira bene. Una buona relazione, d'amicizia o d'amore, dovrebbe farci sentire tranquilli e permetterci di fare richieste e domande senza tanti tentennamenti. Ciò accade quando c'è fiducia nell'altro e nel tipo di relazione che avete. La mia domanda è invece un'altra: cosa la soddisfa tanto in una relazione che le provoca dubbi e sofferenza? Se lo vedesse fare a una sua amica, cosa penserebbe. Credo valga la pena approfondire le sue motivazioni e non quelle di una persona con cui non si sente libero di scrivere un messaggio anche banale per paura di essere insistente.
Dall'analisi della tua situazione, sembra che il tuo ex collega abbia mostrato comportamenti contraddittori nei confronti della vostra amicizia. È importante ricordare che ogni persona ha preferenze diverse riguardo alla comunicazione e all'amicizia. Potrebbe essere che lui desideri mantenere un certo grado di distanza e riservatezza nelle relazioni, come ha lasciato intendere. Il silenzio riguardo alla tua richiesta sulla musica potrebbe indicare che potrebbe non essere interessato a condividere quel tipo di informazione. Per affrontare questa situazione, potresti esprimere apertamente il tuo desiderio di avere una conversazione a voce, sottolineando che non intendi indagare sulla sua vita, ma solo scambiare un saluto leggero. Tuttavia, è importante rispettare le sue preferenze e accettare che l'amicizia potrebbe avere limiti diversi da quanto tu desideri. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno, la sua richiesta sembra esprimere un profondo disagio che lei sta vivendo verso questa persona, che mostra abbastanza chiaramente di non voler approfondire questa relazione di amicizia. Un rapporto di amicizia si fonda sul presupposto che le persone coinvolte abbiano piacere a condividere dei valori, dei vissuti, delle emozioni. Dalla sua lettera così articolata e densa di dettagli, emerge un investimento enorme da parte sua, mentre non sembra esserci accoglienza da parte del suo amico. Cosa la spinge a voler creare una relazione amicale con questo ex collega nonostante lui le stia inviando dei chiari segnali? Cosa la lega a lui tanto da non riuscire a lasciarlo andare? Lei stessa ha scritto di "essere stata insistente". Esattamente cosa aveva in mente quando lo ha scritto? Ci sarebbero molti punti di cui discutere anche on-line qualora ne avesse bisogno. Le auguro il meglio. Dott.ssa Eleonora Rossini
Buongiorno,
da quanto scrive emergono molte difficoltà e sui malumori inerenti a questo tipo di relazione. Ma la mia domanda è:
Come mai vuole a tutti i costi mantenere questa amicizia? Cosa la spinge ad accontentarsi delle briciole che le da questa persona? Ci sarebbero molte cose da approfondire se vuole un supporto anche online resto a sua disposizione. Le auguro il meglio. Dott.ssa Angela Sica
Gentile utente, grazie per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e preoccupazioni, e mi dispiace molto per i vissuti negativi che da queste scaturiscono. Se dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso online, utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori modo ssa trovare una strada percorribile verso la serenità.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti a contattarmi. Un caro saluto, dott.ssa Anastasia Giangrande.

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