Buongiorno, ho 49 anni, sono in menopausa ed ho notato la glicemia a digiuno a 100, ma non sempre, s
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Buongiorno, ho 49 anni, sono in menopausa ed ho notato la glicemia a digiuno a 100, ma non sempre, soprattutto dopo il turno notturno.
Devo preoccuparmi?
Seguo un regime alimentare low carb da 3 mesi ( prima mangiavo male, parecchi carboidrati, pizzette, arancine, focacce, molta pasta e pane, cibi processati, etc. ed ero sovrappeso) ed ho perso 15 chili in 3 mesi, ma sono molto stressata.
Attendo i vostri preziosi consigli, Grazie
Grazie
Devo preoccuparmi?
Seguo un regime alimentare low carb da 3 mesi ( prima mangiavo male, parecchi carboidrati, pizzette, arancine, focacce, molta pasta e pane, cibi processati, etc. ed ero sovrappeso) ed ho perso 15 chili in 3 mesi, ma sono molto stressata.
Attendo i vostri preziosi consigli, Grazie
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Una glicemia di 100 mg/dl a digiuno è al limite superiore del range normale (fino a 99 mg/dl). Lo stress e il calo di peso possono influire sui livelli di glicemia, ma è importante monitorarla nel tempo. Ti consiglio di continuare con il monitoraggio e, se necessario, consultare un medico per un approfondimento, considerando anche il tuo stile di vita e l'alimentazione.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
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Gentilissima signora, un valore di glicemia a digiuno pari a 100 mg/dL si colloca al limite tra normalità e prediabete. Non è motivo di immediata preoccupazione, ma va monitorato.
Il fatto che questo valore non sia sempre elevato (soprattutto dopo turni notturni) suggerisce che potrebbe essere influenzato da stress, cambiamenti del ritmo circadiano, e carenza di sonno. Il lavoro notturno e il poco riposo sono noti per avere un impatto negativo sulla regolazione della glicemia.
Durante la menopausa, i cambiamenti ormonali (riduzione di estrogeni) possono influire sul metabolismo dei carboidrati e portare a una maggiore resistenza insulinica, che potrebbe spiegare la glicemia leggermente elevata.
Lo stress accentua ulteriormente questi effetti, stimolando il rilascio di cortisolo, un ormone che tende a innalzare la glicemia.
La perdita di 15 kg in 3 mesi è un risultato significativo e indica un forte impegno. Tuttavia, è importante assicurarsi che il dimagrimento sia avvenuto in modo salutare e non troppo rapido, poiché perdite di peso drastiche possono aumentare lo stress per il corpo e ridurre la massa muscolare.
La dieta low carb può influenzare positivamente il controllo glicemico, ma deve essere ben bilanciata per evitare carenze nutrizionali o eccessivo stress metabolico.
Consiglio:
1. Monitorare la glicemia:
Controlli regolari della glicemia a digiuno, magari per qualche settimana, per verificare se si mantiene stabile.
Considerare una misurazione della glicemia post-prandiale (2 ore dopo i pasti) per avere un quadro più completo.
Parlarne con il medico per valutare la necessità di ulteriori esami (ad esempio, l'emoglobina glicata, che misura la glicemia media negli ultimi 2-3 mesi).
Cercare di gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento (yoga, meditazione, attività piacevoli).
Favorire un buon ritmo sonno-veglia, nonostante il lavoro notturno. Dormire bene è fondamentale per il controllo glicemico.
Proseguire con la dieta bilanciata, assicurandosi di assumere una buona quantità di proteine, grassi sani, e verdure ricche di fibre.
Assumere abbastanza calorie per mantenere un metabolismo stabile, soprattutto se si è molto attivi.
È utile effettuare esami del sangue completi per verificare colesterolo, trigliceridi, insulina, e funzione tiroidea.
Confrontarsi con un medico per valutare la situazione complessiva. L'approccio personalizzato è fondamentale, soprattutto in menopausa.
Non c'è motivo di preoccuparsi in modo eccessivo al momento, ma è importante adottare un approccio preventivo. I miglioramenti nello stile di vita che ha già intrapreso sono un ottimo punto di partenza. Con un monitoraggio costante e attenzione ai fattori di stress, è possibile migliorare ulteriormente la situazione.
Per dubbi o altro, mi puo' scrivere o seguire su uno dei miei profili social dove parlo di sovrappeso e menopausa
Il fatto che questo valore non sia sempre elevato (soprattutto dopo turni notturni) suggerisce che potrebbe essere influenzato da stress, cambiamenti del ritmo circadiano, e carenza di sonno. Il lavoro notturno e il poco riposo sono noti per avere un impatto negativo sulla regolazione della glicemia.
Durante la menopausa, i cambiamenti ormonali (riduzione di estrogeni) possono influire sul metabolismo dei carboidrati e portare a una maggiore resistenza insulinica, che potrebbe spiegare la glicemia leggermente elevata.
Lo stress accentua ulteriormente questi effetti, stimolando il rilascio di cortisolo, un ormone che tende a innalzare la glicemia.
La perdita di 15 kg in 3 mesi è un risultato significativo e indica un forte impegno. Tuttavia, è importante assicurarsi che il dimagrimento sia avvenuto in modo salutare e non troppo rapido, poiché perdite di peso drastiche possono aumentare lo stress per il corpo e ridurre la massa muscolare.
La dieta low carb può influenzare positivamente il controllo glicemico, ma deve essere ben bilanciata per evitare carenze nutrizionali o eccessivo stress metabolico.
Consiglio:
1. Monitorare la glicemia:
Controlli regolari della glicemia a digiuno, magari per qualche settimana, per verificare se si mantiene stabile.
Considerare una misurazione della glicemia post-prandiale (2 ore dopo i pasti) per avere un quadro più completo.
Parlarne con il medico per valutare la necessità di ulteriori esami (ad esempio, l'emoglobina glicata, che misura la glicemia media negli ultimi 2-3 mesi).
Cercare di gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento (yoga, meditazione, attività piacevoli).
Favorire un buon ritmo sonno-veglia, nonostante il lavoro notturno. Dormire bene è fondamentale per il controllo glicemico.
Proseguire con la dieta bilanciata, assicurandosi di assumere una buona quantità di proteine, grassi sani, e verdure ricche di fibre.
Assumere abbastanza calorie per mantenere un metabolismo stabile, soprattutto se si è molto attivi.
È utile effettuare esami del sangue completi per verificare colesterolo, trigliceridi, insulina, e funzione tiroidea.
Confrontarsi con un medico per valutare la situazione complessiva. L'approccio personalizzato è fondamentale, soprattutto in menopausa.
Non c'è motivo di preoccuparsi in modo eccessivo al momento, ma è importante adottare un approccio preventivo. I miglioramenti nello stile di vita che ha già intrapreso sono un ottimo punto di partenza. Con un monitoraggio costante e attenzione ai fattori di stress, è possibile migliorare ulteriormente la situazione.
Per dubbi o altro, mi puo' scrivere o seguire su uno dei miei profili social dove parlo di sovrappeso e menopausa
La glicemia a digiuno pari a 100 mg/dl rientra nei valori di **alterata glicemia a digiuno** (pre-diabete) secondo i criteri diagnostici dell’ADA (American Diabetes Association). Tuttavia, questa condizione, soprattutto se non costante, richiede un monitoraggio più approfondito, considerando i fattori che possono influenzarla.
I turni notturni e lo stress cronico contribuiscono a innalzare i livelli di cortisolo, un ormone che antagonizza l’azione dell’insulina, favorendo una temporanea resistenza insulinica e quindi un aumento della glicemia. La menopausa aggrava questa situazione: la diminuzione degli estrogeni può influire negativamente sul metabolismo glucidico, aumentando il rischio di insulino-resistenza.
La perdita di 15 kg in 3 mesi è un risultato importante, ma l’adattamento metabolico al regime low-carb potrebbe essere un ulteriore fattore da considerare. Ridurre drasticamente i carboidrati può portare a una momentanea instabilità glicemica, soprattutto se non vengono reintegrati carboidrati complessi a basso indice glicemico (come verdure, legumi o cereali integrali).
Ti consiglio di monitorare non solo la glicemia a digiuno, ma anche parametri come l’**HbA1c**, che riflette l’andamento medio della glicemia negli ultimi 2-3 mesi, e l’insulinemia a digiuno, per valutare eventuali segni di insulino-resistenza. Anche il profilo lipidico e la funzione tiroidea andrebbero verificati, poiché il metabolismo glucidico è strettamente interconnesso con questi aspetti.
Dal punto di vista nutrizionale, è fondamentale evitare di abbassare troppo i carboidrati, integrando invece fonti di carboidrati complessi e fibre che aiutano a stabilizzare la glicemia e migliorare la sensibilità insulinica. Al contempo, uno stile di vita che riduca il carico di stress, come yoga o tecniche di rilassamento, e un’attività fisica regolare possono migliorare significativamente i parametri metabolici.
Non si tratta di una situazione allarmante, ma richiede un approccio sistematico per prevenire l’evoluzione verso il diabete di tipo 2. Consulta un medico per gli approfondimenti diagnostici necessari e un Biologo Nutrizionista per ottimizzare la dieta in base al tuo stato metabolico.
I turni notturni e lo stress cronico contribuiscono a innalzare i livelli di cortisolo, un ormone che antagonizza l’azione dell’insulina, favorendo una temporanea resistenza insulinica e quindi un aumento della glicemia. La menopausa aggrava questa situazione: la diminuzione degli estrogeni può influire negativamente sul metabolismo glucidico, aumentando il rischio di insulino-resistenza.
La perdita di 15 kg in 3 mesi è un risultato importante, ma l’adattamento metabolico al regime low-carb potrebbe essere un ulteriore fattore da considerare. Ridurre drasticamente i carboidrati può portare a una momentanea instabilità glicemica, soprattutto se non vengono reintegrati carboidrati complessi a basso indice glicemico (come verdure, legumi o cereali integrali).
Ti consiglio di monitorare non solo la glicemia a digiuno, ma anche parametri come l’**HbA1c**, che riflette l’andamento medio della glicemia negli ultimi 2-3 mesi, e l’insulinemia a digiuno, per valutare eventuali segni di insulino-resistenza. Anche il profilo lipidico e la funzione tiroidea andrebbero verificati, poiché il metabolismo glucidico è strettamente interconnesso con questi aspetti.
Dal punto di vista nutrizionale, è fondamentale evitare di abbassare troppo i carboidrati, integrando invece fonti di carboidrati complessi e fibre che aiutano a stabilizzare la glicemia e migliorare la sensibilità insulinica. Al contempo, uno stile di vita che riduca il carico di stress, come yoga o tecniche di rilassamento, e un’attività fisica regolare possono migliorare significativamente i parametri metabolici.
Non si tratta di una situazione allarmante, ma richiede un approccio sistematico per prevenire l’evoluzione verso il diabete di tipo 2. Consulta un medico per gli approfondimenti diagnostici necessari e un Biologo Nutrizionista per ottimizzare la dieta in base al tuo stato metabolico.
Buongiorno, le consiglio di fare un esame che si chiama emoglobina glicata, se serve per vedere la media della glicemia negli ultimi mesi. Con questo dato, valutando se l'alimentazione che segue è corretta (ci vuole un professionista), si può inserire, nel caso non lo facesse già, un programma di movimento, che migliora l' insulino resistenza. Consiglio comunque di rivolgersi ad un professionista e non al fai da te.
saluti
Paola Resasco Dietista Nutrizionista
saluti
Paola Resasco Dietista Nutrizionista
Gentilissima,
È positivo che stia seguendo un regime alimentare low carb e che abbia già perso 15 chili in tre mesi. La glicemia a digiuno di 100 mg/dL è al limite superiore della normalità e può essere influenzata da vari fattori, tra cui lo stress e i turni di lavoro notturni.
Le consiglio di monitorare i livelli di glicemia, prestando particolare attenzione ai momenti in cui si verifica, specialmente in relazione alla sua dieta e ai suoi turni. La gestione dello stress è altrettanto importante, poiché può influenzare i livelli di zucchero nel sangue. Potrebbe considerare di incorporare tecniche di rilassamento come yoga, meditazione o attività fisica regolare.
Inoltre, è fondamentale mantenere una dieta equilibrata che includa proteine e grassi sani, oltre ai carboidrati ridotti, per stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. È consigliabile anche consultare un nutrizionista riguardo ai livelli di glicemia e alla menopausa, poiché potrebbero suggerirle esami aggiuntivi o strategie specifiche.
Infine, cercare di stabilire una routine di sonno regolare, anche dopo i turni notturni, è cruciale per la salute metabolica. Ogni corpo reagisce in modo diverso, quindi un approccio personalizzato è fondamentale.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
È positivo che stia seguendo un regime alimentare low carb e che abbia già perso 15 chili in tre mesi. La glicemia a digiuno di 100 mg/dL è al limite superiore della normalità e può essere influenzata da vari fattori, tra cui lo stress e i turni di lavoro notturni.
Le consiglio di monitorare i livelli di glicemia, prestando particolare attenzione ai momenti in cui si verifica, specialmente in relazione alla sua dieta e ai suoi turni. La gestione dello stress è altrettanto importante, poiché può influenzare i livelli di zucchero nel sangue. Potrebbe considerare di incorporare tecniche di rilassamento come yoga, meditazione o attività fisica regolare.
Inoltre, è fondamentale mantenere una dieta equilibrata che includa proteine e grassi sani, oltre ai carboidrati ridotti, per stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. È consigliabile anche consultare un nutrizionista riguardo ai livelli di glicemia e alla menopausa, poiché potrebbero suggerirle esami aggiuntivi o strategie specifiche.
Infine, cercare di stabilire una routine di sonno regolare, anche dopo i turni notturni, è cruciale per la salute metabolica. Ogni corpo reagisce in modo diverso, quindi un approccio personalizzato è fondamentale.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Salve, il valore di per sè così privo di altre informazioni può dire tutto e niente, sarebbe opportuno che ci indicasse almeno altri valori come insulina basale, emoglobina glicata, stile di vita, presenza o assenza di attività fisica, altezza e peso; di modo da darle un riscontro quanto più veritiero possibile.
Resto a disposizione per i chiarimenti, può contattarmi tranquillamente in privato.
Saluti Dott. Andrea Panni
Resto a disposizione per i chiarimenti, può contattarmi tranquillamente in privato.
Saluti Dott. Andrea Panni
Salve, dunque non è raro trovare la glicemia leggermente alta in chi segue un approccio low carb o dopo digiuni prolungati. La glicemia infatti potrebbe aumentare in situazioni prolungate di digiuno, il corpo in risposta alla scarsità di carboidrati nella dieta adatta la produzione ormonale, per evitare di consumare il glucosio in circolo in favore del grande divoratore di glucosio del nostro corpo: il cervello. Questo potrebbe portarla anche ad avere livelli di glicemia lievemente più alti ma comunque negli intervalli di riferimento, che si ristabiliscono nella fase di digiuno dopo la colazione. Il consiglio è di controllare l'emoglobina glicata per avere un quadro più chiaro e capire se i valori sono nei range! Per qualsiasi chiarimento non esiti a contattarmi! Dott. Gianmarco Giovanazzi Nutrizionista
Buongiorno, la glicemia a 100 mg/dL rientra nel limite superiore alla normalità, ma senza conoscere i valori precedenti non posso dirle se sia migliorata o meno. Consideri che lo stress e i turni notturni possono influire negativamente, mentre la perdita di peso, abbinata ad uno stile di vita attivo, può aiutarla. Per ogni dubbio, se segue una dieta low carb, è importante che si rivolga soprattutto al professionista che gliel'ha prescritta e al suo medico.
Ciao, sono Marco, un biologo nutrizionista. Una glicemia a digiuno di 100 mg/dL è al limite superiore della normalità, indicata come "prediabete" se confermata in più misurazioni. Tuttavia, il fatto che il valore non sia costante e che si manifesti soprattutto dopo turni notturni potrebbe essere legato allo stress, ai cambiamenti nel ritmo circadiano e a una variazione nei livelli di cortisolo, che può temporaneamente aumentare la glicemia.
Il tuo regime low carb potrebbe aver contribuito a migliorare il metabolismo glucidico, ma è importante che sia ben bilanciato e sostenibile nel tempo, includendo una quantità adeguata di proteine, grassi sani e fibre. Ti consiglio di monitorare regolarmente la glicemia. La gestione dello stress, attraverso tecniche di rilassamento, un sonno regolare e attività fisica moderata, è altrettanto fondamentale per migliorare i livelli di glicemia. Con il tuo medico, potrai valutare strategie personalizzate per mantenere la salute metabolica. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, sono qui per aiutarti!
Il tuo regime low carb potrebbe aver contribuito a migliorare il metabolismo glucidico, ma è importante che sia ben bilanciato e sostenibile nel tempo, includendo una quantità adeguata di proteine, grassi sani e fibre. Ti consiglio di monitorare regolarmente la glicemia. La gestione dello stress, attraverso tecniche di rilassamento, un sonno regolare e attività fisica moderata, è altrettanto fondamentale per migliorare i livelli di glicemia. Con il tuo medico, potrai valutare strategie personalizzate per mantenere la salute metabolica. Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti, sono qui per aiutarti!
Buongiorno
Sicuramente è un valore glicemico che va tenuto sotto controllo
La questione del miglioramento del peso e del regime alimentare sta avendo un impatto positivo in generale
Andrebbe un attimo contestualizzato il tutto
Magari una consulenza dettagliata seguendo un programma personalizzato potrebbe esserle d'aiuto
Resto a disposizione
Dott. Bonola Paolo
Sicuramente è un valore glicemico che va tenuto sotto controllo
La questione del miglioramento del peso e del regime alimentare sta avendo un impatto positivo in generale
Andrebbe un attimo contestualizzato il tutto
Magari una consulenza dettagliata seguendo un programma personalizzato potrebbe esserle d'aiuto
Resto a disposizione
Dott. Bonola Paolo
Buongiorno, penso di si. non è fisiologico perdere così tanto peso in pochi mesi. non credo che stia seguendo una giusta alimentazione. vada da un nutrizionista se desidera stare bene e perdere peso nel modo giusto
Gentile Paziente, la glicemia va monitorata anche nel resto della giornata e nelle giornate in cui non fa il turno notturno, per capire con esattezza cosa succede. Esponga al collega che la segue nel percorso low carb questo suo senso di forte stress, sono certa che le spiegherà come funzionano cortisolo (ormone dello stress) ed insulina. Rimango a Sua disposizione. Dott.ssa Bonaccorsi Ester
Gentile paziente,
innanzitutto mi complimento per i risultati raggiunti con il cambiamento dello stile alimentare e la perdita di peso che sicuramente hanno avuto un impatto positivo sulla sua salute generale. Per quanto riguarda la glicemia a digiuno, un valore intorno a 100 mg/dL è al limite della normalità, ma non è necessariamente motivo di preoccupazione immediata. Oltretutto le riporto che il turno notturno, lo stress e la restrizione dei carboidrati possono influenzare i livelli di glicemia. Durante la notte, ad esempio, il corpo produce ormoni (come il cortisolo e il glucagone) che possono temporaneamente aumentare la glicemia. Infine, le sottolineo che lo stress è un elemento chiave che può andare a influenzare i livelli glicemici. Un supporto nutrizionale, la pratica di attività fisica regolare e un sonno di qualità possono aiutarla a gestirlo meglio.
innanzitutto mi complimento per i risultati raggiunti con il cambiamento dello stile alimentare e la perdita di peso che sicuramente hanno avuto un impatto positivo sulla sua salute generale. Per quanto riguarda la glicemia a digiuno, un valore intorno a 100 mg/dL è al limite della normalità, ma non è necessariamente motivo di preoccupazione immediata. Oltretutto le riporto che il turno notturno, lo stress e la restrizione dei carboidrati possono influenzare i livelli di glicemia. Durante la notte, ad esempio, il corpo produce ormoni (come il cortisolo e il glucagone) che possono temporaneamente aumentare la glicemia. Infine, le sottolineo che lo stress è un elemento chiave che può andare a influenzare i livelli glicemici. Un supporto nutrizionale, la pratica di attività fisica regolare e un sonno di qualità possono aiutarla a gestirlo meglio.
Salve, per poterle dare una risposta esaustiva bisognerebbe capire se soffre di insulino-resistenza e il motivo per il quale sta seguendo la dieta lowcarb da 3 mesi. Da quello che ha scritto credo che lei abbia seguito una dieta particolarmente restrittiva che ha portato ad una perdita repentina del peso (non salutare perché può portare a perdita di massa muscolare) e ad uno stress psicologico. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla al meglio.
Un saluto Dott.ssa Federica Mostardi.
Un saluto Dott.ssa Federica Mostardi.
Salve la glicemia a digiuno varia ogni giorno importante che non superi 120. La mattina averla un poco più alta è normale perché produciamo un ormone che è il cortisolo che alza la glicemia per permetterci di avere forza pur senza a aver mangiato per ore.
Buongiorno,
Da quanto Lei descritto in una situazione come la sua gli unici buoni conigli che un professionista le potrebbe dare sono i seguenti. Per prima cosa di non allarmarsi e di non preoccuparsi. Il secondo consiglio è quello di prendere appuntamento con il suo medico generale e/o successivamente con un biologo nutrizionista. Valutare con lo specialista un programma alimentare ben definito. Valuti anche di seguire un programma di attività fisica sotto la supervisione di personale laureato in scienze motorie e sportive.
Cordialmente
Dr. Rocco Iemma
Da quanto Lei descritto in una situazione come la sua gli unici buoni conigli che un professionista le potrebbe dare sono i seguenti. Per prima cosa di non allarmarsi e di non preoccuparsi. Il secondo consiglio è quello di prendere appuntamento con il suo medico generale e/o successivamente con un biologo nutrizionista. Valutare con lo specialista un programma alimentare ben definito. Valuti anche di seguire un programma di attività fisica sotto la supervisione di personale laureato in scienze motorie e sportive.
Cordialmente
Dr. Rocco Iemma
Buongiorno!
Capisco perfettamente la sua preoccupazione per il valore della glicemia a digiuno, soprattutto dopo un cambiamento così significativo nelle sue abitudini e nel suo corpo. È un segnale importante che merita attenzione, ma analizziamo la situazione con calma.
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### Glicemia a Digiuno a 100 mg/dL e Menopausa
Un valore di **glicemia a digiuno pari a 100 mg/dL** rientra nel range della **glicemia a digiuno alterata (o prediabete)**, che va da 100 a 125 mg/dL. Non è ancora diabete (che si diagnostica con valori uguali o superiori a 126 mg/dL in due diverse misurazioni), ma è un campanello d'allarme che indica una ridotta tolleranza al glucosio.
**Il fatto che si verifichi soprattutto dopo il turno notturno è un dettaglio cruciale.** I turni notturni (lavoro a turni) sono noti per influenzare negativamente il metabolismo del glucosio. Questo accade perché alterano i ritmi circadiani naturali del corpo, influenzando la produzione di ormoni (come il cortisolo e l'insulina) e la sensibilità all'insulina, portando a una maggiore resistenza insulinica e, di conseguenza, a valori di glicemia più alti.
La **menopausa** è un altro fattore da considerare. I cambiamenti ormonali (riduzione degli estrogeni) che avvengono in menopausa possono influenzare negativamente la sensibilità all'insulina e favorire l'aumento di peso e la dislipidemia, aumentando il rischio di sviluppare prediabete o diabete.
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### Il Suo Percorso di Cambiamento: Grandi Risultati, Grande Stress
Ha ottenuto un risultato straordinario! Perdere 15 chili in 3 mesi con un regime low carb è un traguardo notevole e un grande passo verso la salute, soprattutto considerando la sua alimentazione precedente e il sovrappeso. Questo cambiamento ha sicuramente migliorato la sua sensibilità all'insulina.
Tuttavia, lei stessa ha sottolineato un punto fondamentale: **"sono molto stressata"**. Lo stress cronico è un potente nemico del controllo glicemico. Quando siamo stressati, il nostro corpo produce ormoni (come il cortisolo e l'adrenalina) che aumentano i livelli di glucosio nel sangue per fornire energia immediata ("risposta di attacco o fuga"). Se lo stress è costante, anche la glicemia tende a rimanere elevata.
Inoltre, il passaggio da un'alimentazione ricca di carboidrati a un regime low carb, seppur benefico, può essere un cambiamento significativo per il corpo e generare stress metabolico iniziale.
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### Devo Preoccuparmi? I Nostri Consigli Pre_ziosi
Sì, è giusto **non ignorare questo segnale**, ma allo stesso tempo **non deve allarmarsi eccessivamente**. Non si tratta di una diagnosi di diabete, ma di un'indicazione che il suo corpo ha una **predisposizione** e che ci sono dei fattori che la stanno influenzando.
Ecco i nostri consigli per affrontare la situazione:
1. **Monitoraggio e Approfondimento Medico:**
* **Contatti il Suo Medico Curante:** È il primo passo fondamentale. Condivida con lui tutti i dettagli: il valore della glicemia, il cambiamento di dieta, la perdita di peso, il lavoro notturno e lo stress.
* **Esami Approfonditi:** Il medico probabilmente richiederà esami del sangue più specifici:
* **Glicemia a digiuno (ripetuta):** Per confermare il valore.
* **Emoglobina Glicata (HbA1c):** Questo valore fornisce una media della sua glicemia negli ultimi 2-3 mesi e non è influenzato dal pasto o dal sonno della notte precedente. È un indicatore molto affidabile del controllo glicemico a lungo termine.
* **Insulina a digiuno e HOMA-IR:** Possono aiutare a valutare il grado di insulino-resistenza.
* **Profilo lipidico:** Per controllare colesterolo e trigliceridi.
* **Pressione arteriosa:** Anche questa può essere influenzata da insulino-resistenza e stress.
2. **Gestione dello Stress: Priorità Assoluta!**
* Questo è cruciale per lei. Cerchi tecniche di rilassamento che funzionino: meditazione, yoga, respirazione profonda, passeggiate nella natura, hobby, tempo di qualità con persone care.
* **Qualità del Sonno:** Sebbene i turni notturni siano una necessità, cerchi di ottimizzare la qualità del sonno quando riposa. Oscuri bene la stanza, mantenga una temperatura fresca, eviti schermi prima di dormire. Il sonno insufficiente o interrotto peggiora la sensibilità all'insulina.
3. **Ottimizzazione del Regime Low Carb:**
* **Qualità dei Carboidrati:** Sebbene lei segua un regime low carb, si assicuri di scegliere carboidrati di alta qualità e a basso indice glicemico quando li consuma (es. verdure non amidacee, piccole porzioni di legumi se tollerati, frutti di bosco).
* **Fibre:** Assicuri un buon apporto di fibre da verdure e frutta consentita, che aiutano a stabilizzare la glicemia.
* **Proteine e Grassi Sani:** Continui a privilegiare proteine magre e grassi sani (olio d'oliva, avocado, frutta secca in piccole quantità), che contribuiscono alla sazietà e al controllo glicemico.
4. **Attività Fisica Regolare:**
* L'esercizio fisico è un potente alleato nella gestione della glicemia e dello stress. Continui a praticare attività fisica regolarmente, scegliendo quella che le piace di più e che può integrare con i suoi orari. Anche una camminata veloce di 30-45 minuti al giorno può fare una grande differenza.
5. **Pasti Intorno al Turno Notturno:**
* Se possibile, durante il turno notturno, cerchi di fare spuntini leggeri e ricchi di proteine e fibre, evitando cibi pesanti o zuccherati. Il pasto principale dovrebbe essere consumato nel momento in cui il suo corpo è più attivo e sensibile all'insulina. Questo richiede una pianificazione più attenta con il medico o un nutrizionista.
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### In Conclusione
La sua glicemia a 100 mg/dL dopo il turno notturno è un segnale di allerta che va approfondito, ma non è una condanna. È molto probabile che sia influenzata dal **lavoro a turni** (che disorganizza il ritmo circadiano e gli ormoni) e dall'elevato **stress**. La sua perdita di peso e il passaggio a una dieta più sana sono passi estremamente positivi che stanno già lavorando a suo favore.
Il prossimo passo è consultare il medico per gli esami del sangue specifici, che daranno un quadro più chiaro della sua situazione metabolica. Parallelamente, inizi a dare priorità alla gestione dello stress e all'ottimizzazione del sonno, per quanto possibile, in base ai suoi impegni lavorativi.
Non esiti a chiedere se ha altre domande. Siamo qui per aiutarla nel suo percorso verso il benessere.
Capisco perfettamente la sua preoccupazione per il valore della glicemia a digiuno, soprattutto dopo un cambiamento così significativo nelle sue abitudini e nel suo corpo. È un segnale importante che merita attenzione, ma analizziamo la situazione con calma.
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### Glicemia a Digiuno a 100 mg/dL e Menopausa
Un valore di **glicemia a digiuno pari a 100 mg/dL** rientra nel range della **glicemia a digiuno alterata (o prediabete)**, che va da 100 a 125 mg/dL. Non è ancora diabete (che si diagnostica con valori uguali o superiori a 126 mg/dL in due diverse misurazioni), ma è un campanello d'allarme che indica una ridotta tolleranza al glucosio.
**Il fatto che si verifichi soprattutto dopo il turno notturno è un dettaglio cruciale.** I turni notturni (lavoro a turni) sono noti per influenzare negativamente il metabolismo del glucosio. Questo accade perché alterano i ritmi circadiani naturali del corpo, influenzando la produzione di ormoni (come il cortisolo e l'insulina) e la sensibilità all'insulina, portando a una maggiore resistenza insulinica e, di conseguenza, a valori di glicemia più alti.
La **menopausa** è un altro fattore da considerare. I cambiamenti ormonali (riduzione degli estrogeni) che avvengono in menopausa possono influenzare negativamente la sensibilità all'insulina e favorire l'aumento di peso e la dislipidemia, aumentando il rischio di sviluppare prediabete o diabete.
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### Il Suo Percorso di Cambiamento: Grandi Risultati, Grande Stress
Ha ottenuto un risultato straordinario! Perdere 15 chili in 3 mesi con un regime low carb è un traguardo notevole e un grande passo verso la salute, soprattutto considerando la sua alimentazione precedente e il sovrappeso. Questo cambiamento ha sicuramente migliorato la sua sensibilità all'insulina.
Tuttavia, lei stessa ha sottolineato un punto fondamentale: **"sono molto stressata"**. Lo stress cronico è un potente nemico del controllo glicemico. Quando siamo stressati, il nostro corpo produce ormoni (come il cortisolo e l'adrenalina) che aumentano i livelli di glucosio nel sangue per fornire energia immediata ("risposta di attacco o fuga"). Se lo stress è costante, anche la glicemia tende a rimanere elevata.
Inoltre, il passaggio da un'alimentazione ricca di carboidrati a un regime low carb, seppur benefico, può essere un cambiamento significativo per il corpo e generare stress metabolico iniziale.
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### Devo Preoccuparmi? I Nostri Consigli Pre_ziosi
Sì, è giusto **non ignorare questo segnale**, ma allo stesso tempo **non deve allarmarsi eccessivamente**. Non si tratta di una diagnosi di diabete, ma di un'indicazione che il suo corpo ha una **predisposizione** e che ci sono dei fattori che la stanno influenzando.
Ecco i nostri consigli per affrontare la situazione:
1. **Monitoraggio e Approfondimento Medico:**
* **Contatti il Suo Medico Curante:** È il primo passo fondamentale. Condivida con lui tutti i dettagli: il valore della glicemia, il cambiamento di dieta, la perdita di peso, il lavoro notturno e lo stress.
* **Esami Approfonditi:** Il medico probabilmente richiederà esami del sangue più specifici:
* **Glicemia a digiuno (ripetuta):** Per confermare il valore.
* **Emoglobina Glicata (HbA1c):** Questo valore fornisce una media della sua glicemia negli ultimi 2-3 mesi e non è influenzato dal pasto o dal sonno della notte precedente. È un indicatore molto affidabile del controllo glicemico a lungo termine.
* **Insulina a digiuno e HOMA-IR:** Possono aiutare a valutare il grado di insulino-resistenza.
* **Profilo lipidico:** Per controllare colesterolo e trigliceridi.
* **Pressione arteriosa:** Anche questa può essere influenzata da insulino-resistenza e stress.
2. **Gestione dello Stress: Priorità Assoluta!**
* Questo è cruciale per lei. Cerchi tecniche di rilassamento che funzionino: meditazione, yoga, respirazione profonda, passeggiate nella natura, hobby, tempo di qualità con persone care.
* **Qualità del Sonno:** Sebbene i turni notturni siano una necessità, cerchi di ottimizzare la qualità del sonno quando riposa. Oscuri bene la stanza, mantenga una temperatura fresca, eviti schermi prima di dormire. Il sonno insufficiente o interrotto peggiora la sensibilità all'insulina.
3. **Ottimizzazione del Regime Low Carb:**
* **Qualità dei Carboidrati:** Sebbene lei segua un regime low carb, si assicuri di scegliere carboidrati di alta qualità e a basso indice glicemico quando li consuma (es. verdure non amidacee, piccole porzioni di legumi se tollerati, frutti di bosco).
* **Fibre:** Assicuri un buon apporto di fibre da verdure e frutta consentita, che aiutano a stabilizzare la glicemia.
* **Proteine e Grassi Sani:** Continui a privilegiare proteine magre e grassi sani (olio d'oliva, avocado, frutta secca in piccole quantità), che contribuiscono alla sazietà e al controllo glicemico.
4. **Attività Fisica Regolare:**
* L'esercizio fisico è un potente alleato nella gestione della glicemia e dello stress. Continui a praticare attività fisica regolarmente, scegliendo quella che le piace di più e che può integrare con i suoi orari. Anche una camminata veloce di 30-45 minuti al giorno può fare una grande differenza.
5. **Pasti Intorno al Turno Notturno:**
* Se possibile, durante il turno notturno, cerchi di fare spuntini leggeri e ricchi di proteine e fibre, evitando cibi pesanti o zuccherati. Il pasto principale dovrebbe essere consumato nel momento in cui il suo corpo è più attivo e sensibile all'insulina. Questo richiede una pianificazione più attenta con il medico o un nutrizionista.
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### In Conclusione
La sua glicemia a 100 mg/dL dopo il turno notturno è un segnale di allerta che va approfondito, ma non è una condanna. È molto probabile che sia influenzata dal **lavoro a turni** (che disorganizza il ritmo circadiano e gli ormoni) e dall'elevato **stress**. La sua perdita di peso e il passaggio a una dieta più sana sono passi estremamente positivi che stanno già lavorando a suo favore.
Il prossimo passo è consultare il medico per gli esami del sangue specifici, che daranno un quadro più chiaro della sua situazione metabolica. Parallelamente, inizi a dare priorità alla gestione dello stress e all'ottimizzazione del sonno, per quanto possibile, in base ai suoi impegni lavorativi.
Non esiti a chiedere se ha altre domande. Siamo qui per aiutarla nel suo percorso verso il benessere.
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