Buongiorno e grazie per chi dedicherà un po' del suo tempo ad aiutarmi. Cercherò di non essere trop

18 risposte
Buongiorno e grazie per chi dedicherà un po' del suo tempo ad aiutarmi.
Cercherò di non essere troppo prolissa nel mio racconto.
Ho 33 anni, vivo con il mio compagno (40 anni) da 12 anni. Sempre molto innamorata e felice della nostra relazione e del nostro percorso insieme, nonostante i piccoli, classici, alti e bassi di ogni relazione (piccoli adattamenti miei per trasferimento in altra regione, cambi di lavoro, piccoli litigi quotidiani sempre comunque risolti parlandoci e comunicando molto).
L'anno scorso è stato per me un anno di profonda crisi personale. Ho iniziato a percepire una sensazione di ansia. Credo che i principali temi di questa mia sensazione di oppressione siano stati: il lavoro molto impegnativo del mio compagno che l'ha portato ad essere spesso molto stanco e provato; il mio non aver avuto un lavoro "stabile" (errore mio, sicuramente) che mi dava questa preoccupazione del non aver chiaro quello che volevo fare; la sensazione di pressione da parte di qualche persona esterna nel ricordarmi che sarebbe ora di avere un figlio (lui è da tempo che è pronto, e non mi ha mai fatto pressioni a riguardo). Mi sono ritrovata ad avere comportamenti e fare cose che io MAI avrei pensato di avere e che guardandoli ora NON mi riconosco. In sintesi: ho iniziato a frequentarmi con un ragazzo, amico in comune, 22 anni. Ho iniziato quella che ho capito chiamarsi "relazione extraconiugale". Dicevo di fare cose ma ne facevo altre, mi estraniavo dalla realtà con la percezione che stare in quel diversivo mi allontanasse dal quotidiano. Ho poi totalmente realizzato quello che stavo facendo, quanto male mi stavo comportando nei confronti del mio compagno e quanto non volevo in alcun modo che questa cosa andasse avanti. Ho sbagliato a fare così, e sicuramente prima di tutto ho sbagliato a non comunicare questa mia crisi nel modo corretto al mio compagno. Mi sono comportata totalmente come un'altra persona, dicendo bugie e non riuscendo ad essere onesta. Tenendo tutto nascosto. Penso che sia stato un po' traumatico per me e rendermi così conto di aver avuto questo anno di buio mi fa sentire molto in colpa nel non essere stata capace di affrontare quelle mie oppressioni nella maniera corretta. Mi sento di essere stata debole, incoerente, e molto egoista.
Ora mi vedo, sento quello che sono e quello che non voglio essere. Sento di aver avuto una crisi personale e invece che affrontarla con il mio compagno mi sono allontanata e mi pento tantissimo per quello che ho fatto. Ho un fortissimo rimorso dentro per come ho fatto stare il mio compagno e per come sta in questo momento. Lui mi dice che lo sa e capisce come mi sento, e che sa bene che ho capito che il mio comportamento è stato TOTALMENTE sbagliato. Sa chi ero, e sa chi sarò da qui in avanti dopo questo shock. Ha paura però di non farcela. Di non riuscire a superare questa cosa. Io credo che un anno di crisi in una persona non definisce quello che poi è nella sua vita intera. Voglio sapere cosa poter fare, come riuscire a salvare il nostro rapporto perché sono sicura che da qui ci può essere una rinascita di quello che siamo. Non riesco a darmi delle spiegazioni sul perché io mi sia comportata cosi, perché non sono stata abbastanza brava da affrontare le cose senza infilarmi in quel macello. Perché io ora riguardando la ragazza dell'anno scorso, NON MI RICONOSCO e voglio poter capire cosa ho avuto.
E voglio con tutte le mie forze fare ogni cosa possibile per il mio compagno e per la nostra relazione.
Grazie di cuore per il vostro aiuto.
Gentile utente, mi dispiace molto per la sofferenza che sta avendo, sicuramente era in un momento un pò particolare della sua vita e si è aggrappata a questo ragazzo. Però ora è cosciente di ciò che ha fatto e sta cercando in tutti i modi di recuperare, questo m sembra un ottimo punto di partenza per lasciarsi alle spalle questa storia. Le consiglio un buon supporto psicologico, visto proprio come un aiuto per attraversare questa fase.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno gentile utente.
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo e i sentimenti che sta provando, soprattutto verso se stessa, ma anche verso il suo compagno. In lei è forte la motivazione a voler ricominciare da dove crede di aver sbagliato, di ricostruire un legame così importante e significativo, e di essere in armonia con se stessa, felice di nuovo della sua vita.

Il senso di colpa è un'emozione che può metterci duramente alla prova, perché riguarda qualcosa di immodificabile, il passato. Sebbene, ci struggiamo e rimuginiamo su come sono andate le cose, nulla e nessuno manderà indietro l'orologio e consentirà ai fatti di andare diversamente.
Continuare a colpevolizzarsi non porta a una soluzione.

La strada per elaborare la colpa è la compassione per se stessi. Non è una strada facile, per questo l'ideale sarebbe farsi supportare da uno psicologo nel trovare il modo giusto di accettare la propria fragilità e i propri errori, di contemplare la fallibilità insita nell'essere umani, nel trovare sollievo dal poter imparare dall'esperienza e cominciare a maturare la saggezza.

Un percorso psicologico basato sull'approccio della Psicologia Positiva e della Mindfulness potrebbe aiutarla concretamente. Valuti questa possibilità. Avrà accesso a strumenti per conoscere meglio sé stessa, per gestire le emozioni negative e ricercare di nuovo quelle positive. Troverà nella consapevolezza, nella compassione, nella gratitudine, importanti sostegni a cui appoggiarsi in questo periodo della sua vita. Inoltre, avrà di nuovo la forza di guardare avanti con rinnovata fiducia e ottimismo.

Mi contatti pure per ulteriori informazioni, dubbi o domande, anche in consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Salve, innanzitutto è importante che lei non sia così dura con se stessa e che sia più comprensiva. Ha vissuto un periodo difficile che l'ha portata a fare determinate scelte che probabilmente in quel momento la facevano stare bene o sollevata. Non siamo macchine e può capitare a tutti di vivere momenti in cui ci sentiamo sopraffatti dagli eventi e dalle emozioni. La cosa importante è vedere dove è arrivata lei oggi, ha capito dell'errore fatto, si è messa in discussione e sta chiedendo un aiuto. Quello che le consiglio vivamente è di prendersi uno spazio per lei, da dedicare a se stessa così da fermarsi un attimo e capire cosa è successo esattamente l'anno scorso, portare le sue emozioni su un piano più consapevole così da ricontattarsi con se stessa e riuscire anche a riprendere in mano la vita relazionale senza paure. Per qualsiasi dubbio o informazione rimango a sua disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Valentina Mestici.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
Se pensa che i problemi relazionali siano causati dalle sue difficoltà personali le consiglio di valutare la possbilità di crearsi uno spazio con un collega in cui rielaborare i suoi vissuti dell'ultimo anno e ritrovare la serenità perduta. Mi sembra molto motivata a farlo per cui un percorso potrebbe dare ottimi frutti.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, comprendo che lei stia attraversando un momento molto difficile. Per prima cosa,vorrei premettere che ognuno di noi nella vita può commentare degli errori, poiché siamo esseri umani e non macchine. Affrontare una crisi personale può essere un percorso molto complicato, per questo trovo che sia positivo che lei abbia preso coscienza dei suoi comportamenti e che desideri affrontare la situazione. Il percorso di recupero richiederà tempo e impegno, ma è fondamentale che lei si conceda la compassione e l'accettazione di sé stessa mentre cerca di superare questa fase difficile. Per questo le consiglierei di considerare l'opportunità di intraprendere un percorso psicologico individuale. Questo percorso può offrirle uno spazio sicuro dedicato a lei per esplorare più approfonditamente le sue emozioni, le ansie e le dinamiche personali che hanno contribuito alla sua crisi. Lavorare su sé stessa a livello individuale può contribuire a rafforzare la sua consapevolezza emotiva e a promuovere un cambiamento positivo. Inoltre, uno psicologo può aiutarla a sviluppare delle strategie per affrontare il rimorso, la vergogna e costruire una base emotiva più solida. L'obiettivo di questo percorso è sostenere sé stessa e, nel contempo, rafforzare la sua capacità di contribuire positivamente alla sua relazione. Un'altra strada percorribile potrebbe essere un percorso di coppia per esplorare più approfonditamente le dinamiche personali e di coppia che hanno portato a questa crisi, in modo che entrambi possiate lavorare insieme per il benessere della vostra relazione. Riconoscere gli errori è un passo fondamentale, e cercare aiuto professionale può essere il modo migliore per affrontare le sfide attuali e pianificare un percorso di recupero. Spero che lei possa trovare il sostegno di cui ha bisogno per superare questa fase difficile. Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti. Un caro saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Gentile utente, comprendo la sua sofferenza e il suo desiderio di salvare la sua relazione. La sua lettera evidenzia una profonda consapevolezza dei suoi errori e un sincero pentimento. È importante che lei si prenda cura di sé stessa in questo momento difficile. Affrontare la sua crisi personale con un professionista può aiutarla a comprendere le cause del suo comportamento e a sviluppare meccanismi di coping sani.
Un caro saluto.
Dott. Marco Marchini
Buonasera, comprendo che tu stia affrontando un periodo molto difficile nella tua relazione e nella tua vita personale.
È fondamentale comunicare apertamente con il tuo compagno riguardo a ciò che è accaduto, i tuoi sentimenti di rimorso e la volontà di lavorare sulla relazione. Sii sincera riguardo alle tue emozioni, ma anche pronta ad ascoltare i sentimenti e le preoccupazioni del tuo compagno. La comunicazione aperta può aiutare a costruire la fiducia e creare una base solida per il recupero della relazione. Considera la possibilità di cercare un aiuto professionale attraverso una consulenza di coppia. Un terapeuta specializzato in relazioni può offrire uno spazio sicuro per esplorare i problemi sottostanti, facilitare la comunicazione e fornire strumenti per la ricostruzione della fiducia.
Prenditi del tempo per riflettere sulle tue azioni e comprendere le ragioni che ti hanno spinto a comportarti in quel modo. Potrebbe essere utile esplorare i tuoi sentimenti di insoddisfazione personale, di ansia e di pressione esterna. Lavorare su te stessa e sulla tua crescita personale potrebbe aiutarti a comprendere meglio te stessa e ad affrontare le sfide che hai incontrato. Riparare una relazione richiede tempo, impegno e pazienza da entrambe le parti. È importante cercare di capire le paure e le preoccupazioni del tuo compagno e lavorare insieme per ricostruire la fiducia e la stabilità nella relazione.
Dr. Roberto Prattichizzo
La ringrazio per aver condiviso la sua storia. Ci vuole coraggio per mettersi in discussione, per riconoscere di aver commesso un errore e soprattutto per assumersene la responsabilità. Leggo tra le sue righe sicuramente un grande senso di colpa, ma anche una potentissima autocritica, troppa forse. Dovrebbe essere più indulgente verso sé stessa. Non siamo delle macchine, siamo persone e commettiamo errori continuamente. I nostri errori, così come tutte le nostre scelte, nascondo sempre delle ragioni e a volte non è semplice vederle. Ma non definiscono chi siamo. Il fatto che lei parli di quel periodo come di un periodo critico, periodo in cui guardandosi indietro non riconosce sé stessa e i suoi comportamenti, evidenzia che ci sono tante domande a cui non ha ancora trovato risposta. Sono sicura che un percorso psicologico potrà aiutarla a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e delle sue emozioni. La consapevolezza è un'arma potentissima attraverso la quale potrà perdonare sé stessa e anche arrivare a credere di meritare il perdono altrui. Resto a disposizione. Cordialmente
Dott.ssa Beltrami Carlotta
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Gentilissima, convivere e quindi gestire emozioni come il senso di colpa, la vergogna, il dolore e il rammarico deve essere stato, ed è ancora, estremamente faticoso. Non ci si riconosce, la nostra identità ne esce ammaccata e lesa, ed è comprensibile che lei avverta il desiderio di ri-conoscersi e comprendere il senso di quanto accaduto, oltre che di rimediare. Perché di certo c’è un significato, e andrebbe letto tenendo in considerazione la sua, la vostra storia di vita e di coppia, ovvero il contesto dove tutto ciò è avvenuto. Il tradimento è un tema che può essere trattato, approfondito, compreso ed elaborato all’interno di una terapia e, nel vostro caso, l’ideale sarebbe un percorso di coppia. Un tradimento rappresenta infatti una minaccia alla propria sicurezza emotiva, alla propria identità e all’ideale di amore esclusivo e permanente. Non per forza è indice della fine di un legame, ma può essere un’opportunità per rinascere. In terapia di coppia possono trovare spazio di espressione tutte le vostre emozioni, potreste meglio comunicare sui vostri vissuti antecedenti e reattivi a quanto accaduto, fino a giungere al chiedere e al concedere un “perdono” che chiuderebbe il cerchio e il capitolo relativo a questa vicenda. Non esitate. Un caro saluto
Hai attraversato un periodo così difficile ed hai commesso degli errori che ti hanno fatto sentire in colpa. È importante riconoscere i tuoi sbagli e desiderare di fare meglio. Per superare questa crisi nella tua relazione, la chiave è la comunicazione aperta e onesta con il tuo compagno. Esprimi i tuoi rimorsi e fai capire che comprendi l'importanza di ciò che avete insieme. Cerca di trovare un modo per ricostruire la fiducia e lavorare insieme per rafforzare il vostro legame. È possibile superare questa crisi se entrambi siete disposti a impegnarvi sinceramente. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentile Sign.ra, mi dispiace molto per il momento di crisi che state attraversando sia lei sia il suo compagno. Entrambi state soffrendo, tuttavia dal suo racconto traspare la presenza di una relazione di coppia come risorsa in quanto non state pensando ad una separazione. Dopo anni di relazione, vi conoscete ecco perché il suo compagno appare comprensivo nei suoi riguardi. A fronte di questa sofferenza, vi proporrei un percorso di coppia funzionale a scrivere insieme un nuovo inizio per la vostra storia d'amore.
Resto a disposizione per dubbi e/o domande.
Cordialmente, Dott.ssa Elisa Rocco
Innanzitutto, voglio dirti che è coraggioso da parte tua affrontare questa situazione e cercare di comprendere cosa ti abbia portato a comportarti in un modo che ora non riconosci come tuo. È un passo importante verso la crescita personale e il recupero della tua relazione.

È comprensibile che tu provi rimorso e pentimento per ciò che è accaduto. È normale sentirsi così quando si realizza di aver commesso degli errori che hanno ferito le persone a cui si tiene. Tuttavia, è anche importante non lasciarsi sopraffare dai sensi di colpa, ma piuttosto utilizzarli come stimolo per fare meglio in futuro.

In questa situazione, è fondamentale la comunicazione aperta e onesta con il tuo compagno. È importante che tu gli esprima i tuoi sentimenti, le tue riflessioni e il tuo desiderio di salvare la vostra relazione. Mostragli il tuo profondo pentimento per ciò che è accaduto e la tua determinazione nel lavorare insieme per superare questa crisi.

Può essere utile anche cercare supporto da parte di un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per esplorare più approfonditamente le tue motivazioni e i tuoi sentimenti legati a ciò che è accaduto. Un terapeuta può aiutarti a comprendere meglio te stessa, a elaborare i tuoi sentimenti di colpa e a sviluppare strategie per affrontare questa situazione in modo costruttivo.

Ricorda che superare una crisi come questa richiede tempo, impegno e pazienza da entrambe le parti. È possibile ricostruire la fiducia e rafforzare il legame tra te e il tuo compagno, ma richiederà uno sforzo costante da parte di entrambi.

Infine, sii gentile con te stessa. È normale commettere errori e avere momenti di debolezza, ma ciò che conta è come ci si riprende da essi e come si impara da queste esperienze per crescere e migliorare come persone.
Buongiorno Signora, mi dispiace molto per la sofferenza che sta provando, momenti di crisi e smarrimento nel percorso del ciclo di vita possono capitare, fasi di stasi e cambiamenti e probabilmente, Lei da ciò che narra ha attraversato un momento particolare della sua vita,, una possibile crisi esistenziale, che l'ha portata quasi a non riconoscersi più per poi in questo periodo con l'intento di ritrovarsi in maniera consapevole.
In questi momenti di passaggio emotivi, può accadere che ci si possa aggrappare a persone che non hanno fatto parte della nostra vita fino a quel momento lì, proprio come rottura dal passato e penso anche che ogni incontro non avvenga mai per caso, ma ci insegni qualcosa. Ora mi sembra che Lei sia cosciente di questa sorta di crisi vissuta e sta cercando in tutti i modi di recuperare il rapporto con l'uomo che invece ha fatto parte di molti anni della sua vita "pre-crisi". Sarà un lavoro di ricostruzione della sua nuova identità personale e del suo rapporto di coppia, ricreando un sistema nuovo che non necessariamente sarà peggiore di quello presente prima della crisi. Le consiglio un buon supporto psicologico di terapia individuale per indagare nel profondo in una buona relazione terapeutica i motivi che l'hanno portata a questa rottura con il passato ed eventualmente una terapia di coppia.
Una buona giornata. Dr.ssa Versari Debora
Più volte dici di non riconoscerti: inizia un percorso psicologico che ti permetta di conoscere tutto le parti di te che non conosci e comprendere meglio quelle che pensi di conoscere. Sono tue parti e vale la pena conoscerle, capirle, amarle, accettarle e semmai se non ti piacciono modificarle. Lavorare su te stessa è l'unico modo per vivere al meglio la tua vita e la tua relazione. Un saluto
Salve gentile utente, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Dalle sue parole emerge il dolore per la situazione che ha vissuto. Non sempre si possono risolvere le situazioni angoscianti nel modo che crediamo essere il più corretto, nel suo caso lei crede che avrebbe dovuto appoggiarsi al suo compagno e richiedere il suo sostegno, ma non sempre si è predisposti a farlo. Aveva bisogno, probabilmente, in quel determinato momento di una fuga. Ha scelto un ragazzo di 22 anni, anche questa una scelta, dettata probabilmente, dal bisogno di leggerezza. Come si è sentita durante quel periodo? Era spensierata o sentiva comunque un forte senso di colpa, nei suoi confronti e in quelli del suo compagno? Forse in questo momento avrebbe bisogno di un supporto psicologico, che le mostri la strada per affrontare, in primis il periodo che ha vissuto, capirne le motivazioni e quali scelte l’hanno spinta a fuggire da se stessa, e la situazione che sta vivendo adesso.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Le auguro il meglio, buona giornata
Dottoressa Aurora Furma
Buongiorno gentile utente, mi dispiace molto per questo dolore che prova. Mi è capitato di frequente nella mia pratica clinica di incontrare situazioni analoghe. Il fatto di non essere la sola , forse non la consola, ma spiega che si tratta di esperienze che fanno parte dell'essere umani. Spesso è proprio il fatto di giudicarci che ci allontana dal capire noi stessi. Se ha bisogno di comprendere le sue stesse motivazioni, se ha bisogno di orientamento , le consiglio di chiedere un aiuto ad un/una professionista. Con il corretto supporto si potrà fare luce sulla sua situazione. La incoraggio e resto a disposizione. Dott.ssa Cinzia Arces

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