Buongiorno e grazie per chi dedicherà un po' del suo tempo ad aiutarmi. Cercherò di non essere trop
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Buongiorno e grazie per chi dedicherà un po' del suo tempo ad aiutarmi.
Cercherò di non essere troppo prolissa nel mio racconto.
Ho 33 anni, vivo con il mio compagno (40 anni) da 12 anni. Sempre molto innamorata e felice della nostra relazione e del nostro percorso insieme, nonostante i piccoli, classici, alti e bassi di ogni relazione (piccoli adattamenti miei per trasferimento in altra regione, cambi di lavoro, piccoli litigi quotidiani sempre comunque risolti parlandoci e comunicando molto).
L'anno scorso è stato per me un anno di profonda crisi personale. Ho iniziato a percepire una sensazione di ansia. Credo che i principali temi di questa mia sensazione di oppressione siano stati: il lavoro molto impegnativo del mio compagno che l'ha portato ad essere spesso molto stanco e provato; il mio non aver avuto un lavoro "stabile" (errore mio, sicuramente) che mi dava questa preoccupazione del non aver chiaro quello che volevo fare; la sensazione di pressione da parte di qualche persona esterna nel ricordarmi che sarebbe ora di avere un figlio (lui è da tempo che è pronto, e non mi ha mai fatto pressioni a riguardo). Mi sono ritrovata ad avere comportamenti e fare cose che io MAI avrei pensato di avere e che guardandoli ora NON mi riconosco. In sintesi: ho iniziato a frequentarmi con un ragazzo, amico in comune, 22 anni. Ho iniziato quella che ho capito chiamarsi "relazione extraconiugale". Dicevo di fare cose ma ne facevo altre, mi estraniavo dalla realtà con la percezione che stare in quel diversivo mi allontanasse dal quotidiano. Ho poi totalmente realizzato quello che stavo facendo, quanto male mi stavo comportando nei confronti del mio compagno e quanto non volevo in alcun modo che questa cosa andasse avanti. Ho sbagliato a fare così, e sicuramente prima di tutto ho sbagliato a non comunicare questa mia crisi nel modo corretto al mio compagno. Mi sono comportata totalmente come un'altra persona, dicendo bugie e non riuscendo ad essere onesta. Tenendo tutto nascosto. Penso che sia stato un po' traumatico per me e rendermi così conto di aver avuto questo anno di buio mi fa sentire molto in colpa nel non essere stata capace di affrontare quelle mie oppressioni nella maniera corretta. Mi sento di essere stata debole, incoerente, e molto egoista.
Ora mi vedo, sento quello che sono e quello che non voglio essere. Sento di aver avuto una crisi personale e invece che affrontarla con il mio compagno mi sono allontanata e mi pento tantissimo per quello che ho fatto. Ho un fortissimo rimorso dentro per come ho fatto stare il mio compagno e per come sta in questo momento. Lui mi dice che lo sa e capisce come mi sento, e che sa bene che ho capito che il mio comportamento è stato TOTALMENTE sbagliato. Sa chi ero, e sa chi sarò da qui in avanti dopo questo shock. Ha paura però di non farcela. Di non riuscire a superare questa cosa. Io credo che un anno di crisi in una persona non definisce quello che poi è nella sua vita intera. Voglio sapere cosa poter fare, come riuscire a salvare il nostro rapporto perché sono sicura che da qui ci può essere una rinascita di quello che siamo. Non riesco a darmi delle spiegazioni sul perché io mi sia comportata cosi, perché non sono stata abbastanza brava da affrontare le cose senza infilarmi in quel macello. Perché io ora riguardando la ragazza dell'anno scorso, NON MI RICONOSCO e voglio poter capire cosa ho avuto.
E voglio con tutte le mie forze fare ogni cosa possibile per il mio compagno e per la nostra relazione.
Grazie di cuore per il vostro aiuto.
Cercherò di non essere troppo prolissa nel mio racconto.
Ho 33 anni, vivo con il mio compagno (40 anni) da 12 anni. Sempre molto innamorata e felice della nostra relazione e del nostro percorso insieme, nonostante i piccoli, classici, alti e bassi di ogni relazione (piccoli adattamenti miei per trasferimento in altra regione, cambi di lavoro, piccoli litigi quotidiani sempre comunque risolti parlandoci e comunicando molto).
L'anno scorso è stato per me un anno di profonda crisi personale. Ho iniziato a percepire una sensazione di ansia. Credo che i principali temi di questa mia sensazione di oppressione siano stati: il lavoro molto impegnativo del mio compagno che l'ha portato ad essere spesso molto stanco e provato; il mio non aver avuto un lavoro "stabile" (errore mio, sicuramente) che mi dava questa preoccupazione del non aver chiaro quello che volevo fare; la sensazione di pressione da parte di qualche persona esterna nel ricordarmi che sarebbe ora di avere un figlio (lui è da tempo che è pronto, e non mi ha mai fatto pressioni a riguardo). Mi sono ritrovata ad avere comportamenti e fare cose che io MAI avrei pensato di avere e che guardandoli ora NON mi riconosco. In sintesi: ho iniziato a frequentarmi con un ragazzo, amico in comune, 22 anni. Ho iniziato quella che ho capito chiamarsi "relazione extraconiugale". Dicevo di fare cose ma ne facevo altre, mi estraniavo dalla realtà con la percezione che stare in quel diversivo mi allontanasse dal quotidiano. Ho poi totalmente realizzato quello che stavo facendo, quanto male mi stavo comportando nei confronti del mio compagno e quanto non volevo in alcun modo che questa cosa andasse avanti. Ho sbagliato a fare così, e sicuramente prima di tutto ho sbagliato a non comunicare questa mia crisi nel modo corretto al mio compagno. Mi sono comportata totalmente come un'altra persona, dicendo bugie e non riuscendo ad essere onesta. Tenendo tutto nascosto. Penso che sia stato un po' traumatico per me e rendermi così conto di aver avuto questo anno di buio mi fa sentire molto in colpa nel non essere stata capace di affrontare quelle mie oppressioni nella maniera corretta. Mi sento di essere stata debole, incoerente, e molto egoista.
Ora mi vedo, sento quello che sono e quello che non voglio essere. Sento di aver avuto una crisi personale e invece che affrontarla con il mio compagno mi sono allontanata e mi pento tantissimo per quello che ho fatto. Ho un fortissimo rimorso dentro per come ho fatto stare il mio compagno e per come sta in questo momento. Lui mi dice che lo sa e capisce come mi sento, e che sa bene che ho capito che il mio comportamento è stato TOTALMENTE sbagliato. Sa chi ero, e sa chi sarò da qui in avanti dopo questo shock. Ha paura però di non farcela. Di non riuscire a superare questa cosa. Io credo che un anno di crisi in una persona non definisce quello che poi è nella sua vita intera. Voglio sapere cosa poter fare, come riuscire a salvare il nostro rapporto perché sono sicura che da qui ci può essere una rinascita di quello che siamo. Non riesco a darmi delle spiegazioni sul perché io mi sia comportata cosi, perché non sono stata abbastanza brava da affrontare le cose senza infilarmi in quel macello. Perché io ora riguardando la ragazza dell'anno scorso, NON MI RICONOSCO e voglio poter capire cosa ho avuto.
E voglio con tutte le mie forze fare ogni cosa possibile per il mio compagno e per la nostra relazione.
Grazie di cuore per il vostro aiuto.
Gentile utente, mi dispiace molto per la sofferenza che sta avendo, sicuramente era in un momento un pò particolare della sua vita e si è aggrappata a questo ragazzo. Però ora è cosciente di ciò che ha fatto e sta cercando in tutti i modi di recuperare, questo m sembra un ottimo punto di partenza per lasciarsi alle spalle questa storia. Le consiglio un buon supporto psicologico, visto proprio come un aiuto per attraversare questa fase.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Buongiorno gentile utente.
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo e i sentimenti che sta provando, soprattutto verso se stessa, ma anche verso il suo compagno. In lei è forte la motivazione a voler ricominciare da dove crede di aver sbagliato, di ricostruire un legame così importante e significativo, e di essere in armonia con se stessa, felice di nuovo della sua vita.
Il senso di colpa è un'emozione che può metterci duramente alla prova, perché riguarda qualcosa di immodificabile, il passato. Sebbene, ci struggiamo e rimuginiamo su come sono andate le cose, nulla e nessuno manderà indietro l'orologio e consentirà ai fatti di andare diversamente.
Continuare a colpevolizzarsi non porta a una soluzione.
La strada per elaborare la colpa è la compassione per se stessi. Non è una strada facile, per questo l'ideale sarebbe farsi supportare da uno psicologo nel trovare il modo giusto di accettare la propria fragilità e i propri errori, di contemplare la fallibilità insita nell'essere umani, nel trovare sollievo dal poter imparare dall'esperienza e cominciare a maturare la saggezza.
Un percorso psicologico basato sull'approccio della Psicologia Positiva e della Mindfulness potrebbe aiutarla concretamente. Valuti questa possibilità. Avrà accesso a strumenti per conoscere meglio sé stessa, per gestire le emozioni negative e ricercare di nuovo quelle positive. Troverà nella consapevolezza, nella compassione, nella gratitudine, importanti sostegni a cui appoggiarsi in questo periodo della sua vita. Inoltre, avrà di nuovo la forza di guardare avanti con rinnovata fiducia e ottimismo.
Mi contatti pure per ulteriori informazioni, dubbi o domande, anche in consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo e i sentimenti che sta provando, soprattutto verso se stessa, ma anche verso il suo compagno. In lei è forte la motivazione a voler ricominciare da dove crede di aver sbagliato, di ricostruire un legame così importante e significativo, e di essere in armonia con se stessa, felice di nuovo della sua vita.
Il senso di colpa è un'emozione che può metterci duramente alla prova, perché riguarda qualcosa di immodificabile, il passato. Sebbene, ci struggiamo e rimuginiamo su come sono andate le cose, nulla e nessuno manderà indietro l'orologio e consentirà ai fatti di andare diversamente.
Continuare a colpevolizzarsi non porta a una soluzione.
La strada per elaborare la colpa è la compassione per se stessi. Non è una strada facile, per questo l'ideale sarebbe farsi supportare da uno psicologo nel trovare il modo giusto di accettare la propria fragilità e i propri errori, di contemplare la fallibilità insita nell'essere umani, nel trovare sollievo dal poter imparare dall'esperienza e cominciare a maturare la saggezza.
Un percorso psicologico basato sull'approccio della Psicologia Positiva e della Mindfulness potrebbe aiutarla concretamente. Valuti questa possibilità. Avrà accesso a strumenti per conoscere meglio sé stessa, per gestire le emozioni negative e ricercare di nuovo quelle positive. Troverà nella consapevolezza, nella compassione, nella gratitudine, importanti sostegni a cui appoggiarsi in questo periodo della sua vita. Inoltre, avrà di nuovo la forza di guardare avanti con rinnovata fiducia e ottimismo.
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Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Salve, innanzitutto è importante che lei non sia così dura con se stessa e che sia più comprensiva. Ha vissuto un periodo difficile che l'ha portata a fare determinate scelte che probabilmente in quel momento la facevano stare bene o sollevata. Non siamo macchine e può capitare a tutti di vivere momenti in cui ci sentiamo sopraffatti dagli eventi e dalle emozioni. La cosa importante è vedere dove è arrivata lei oggi, ha capito dell'errore fatto, si è messa in discussione e sta chiedendo un aiuto. Quello che le consiglio vivamente è di prendersi uno spazio per lei, da dedicare a se stessa così da fermarsi un attimo e capire cosa è successo esattamente l'anno scorso, portare le sue emozioni su un piano più consapevole così da ricontattarsi con se stessa e riuscire anche a riprendere in mano la vita relazionale senza paure. Per qualsiasi dubbio o informazione rimango a sua disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Valentina Mestici.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
Se pensa che i problemi relazionali siano causati dalle sue difficoltà personali le consiglio di valutare la possbilità di crearsi uno spazio con un collega in cui rielaborare i suoi vissuti dell'ultimo anno e ritrovare la serenità perduta. Mi sembra molto motivata a farlo per cui un percorso potrebbe dare ottimi frutti.
Dott. Marco Cenci
Se pensa che i problemi relazionali siano causati dalle sue difficoltà personali le consiglio di valutare la possbilità di crearsi uno spazio con un collega in cui rielaborare i suoi vissuti dell'ultimo anno e ritrovare la serenità perduta. Mi sembra molto motivata a farlo per cui un percorso potrebbe dare ottimi frutti.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, comprendo che lei stia attraversando un momento molto difficile. Per prima cosa,vorrei premettere che ognuno di noi nella vita può commentare degli errori, poiché siamo esseri umani e non macchine. Affrontare una crisi personale può essere un percorso molto complicato, per questo trovo che sia positivo che lei abbia preso coscienza dei suoi comportamenti e che desideri affrontare la situazione. Il percorso di recupero richiederà tempo e impegno, ma è fondamentale che lei si conceda la compassione e l'accettazione di sé stessa mentre cerca di superare questa fase difficile. Per questo le consiglierei di considerare l'opportunità di intraprendere un percorso psicologico individuale. Questo percorso può offrirle uno spazio sicuro dedicato a lei per esplorare più approfonditamente le sue emozioni, le ansie e le dinamiche personali che hanno contribuito alla sua crisi. Lavorare su sé stessa a livello individuale può contribuire a rafforzare la sua consapevolezza emotiva e a promuovere un cambiamento positivo. Inoltre, uno psicologo può aiutarla a sviluppare delle strategie per affrontare il rimorso, la vergogna e costruire una base emotiva più solida. L'obiettivo di questo percorso è sostenere sé stessa e, nel contempo, rafforzare la sua capacità di contribuire positivamente alla sua relazione. Un'altra strada percorribile potrebbe essere un percorso di coppia per esplorare più approfonditamente le dinamiche personali e di coppia che hanno portato a questa crisi, in modo che entrambi possiate lavorare insieme per il benessere della vostra relazione. Riconoscere gli errori è un passo fondamentale, e cercare aiuto professionale può essere il modo migliore per affrontare le sfide attuali e pianificare un percorso di recupero. Spero che lei possa trovare il sostegno di cui ha bisogno per superare questa fase difficile. Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti. Un caro saluto. Dott.ssa Pasqualina Annoso.
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Gentile utente, comprendo la sua sofferenza e il suo desiderio di salvare la sua relazione. La sua lettera evidenzia una profonda consapevolezza dei suoi errori e un sincero pentimento. È importante che lei si prenda cura di sé stessa in questo momento difficile. Affrontare la sua crisi personale con un professionista può aiutarla a comprendere le cause del suo comportamento e a sviluppare meccanismi di coping sani.
Un caro saluto.
Dott. Marco Marchini
Un caro saluto.
Dott. Marco Marchini
Buonasera, comprendo che tu stia affrontando un periodo molto difficile nella tua relazione e nella tua vita personale.
È fondamentale comunicare apertamente con il tuo compagno riguardo a ciò che è accaduto, i tuoi sentimenti di rimorso e la volontà di lavorare sulla relazione. Sii sincera riguardo alle tue emozioni, ma anche pronta ad ascoltare i sentimenti e le preoccupazioni del tuo compagno. La comunicazione aperta può aiutare a costruire la fiducia e creare una base solida per il recupero della relazione. Considera la possibilità di cercare un aiuto professionale attraverso una consulenza di coppia. Un terapeuta specializzato in relazioni può offrire uno spazio sicuro per esplorare i problemi sottostanti, facilitare la comunicazione e fornire strumenti per la ricostruzione della fiducia.
Prenditi del tempo per riflettere sulle tue azioni e comprendere le ragioni che ti hanno spinto a comportarti in quel modo. Potrebbe essere utile esplorare i tuoi sentimenti di insoddisfazione personale, di ansia e di pressione esterna. Lavorare su te stessa e sulla tua crescita personale potrebbe aiutarti a comprendere meglio te stessa e ad affrontare le sfide che hai incontrato. Riparare una relazione richiede tempo, impegno e pazienza da entrambe le parti. È importante cercare di capire le paure e le preoccupazioni del tuo compagno e lavorare insieme per ricostruire la fiducia e la stabilità nella relazione.
Dr. Roberto Prattichizzo
È fondamentale comunicare apertamente con il tuo compagno riguardo a ciò che è accaduto, i tuoi sentimenti di rimorso e la volontà di lavorare sulla relazione. Sii sincera riguardo alle tue emozioni, ma anche pronta ad ascoltare i sentimenti e le preoccupazioni del tuo compagno. La comunicazione aperta può aiutare a costruire la fiducia e creare una base solida per il recupero della relazione. Considera la possibilità di cercare un aiuto professionale attraverso una consulenza di coppia. Un terapeuta specializzato in relazioni può offrire uno spazio sicuro per esplorare i problemi sottostanti, facilitare la comunicazione e fornire strumenti per la ricostruzione della fiducia.
Prenditi del tempo per riflettere sulle tue azioni e comprendere le ragioni che ti hanno spinto a comportarti in quel modo. Potrebbe essere utile esplorare i tuoi sentimenti di insoddisfazione personale, di ansia e di pressione esterna. Lavorare su te stessa e sulla tua crescita personale potrebbe aiutarti a comprendere meglio te stessa e ad affrontare le sfide che hai incontrato. Riparare una relazione richiede tempo, impegno e pazienza da entrambe le parti. È importante cercare di capire le paure e le preoccupazioni del tuo compagno e lavorare insieme per ricostruire la fiducia e la stabilità nella relazione.
Dr. Roberto Prattichizzo
La ringrazio per aver condiviso la sua storia. Ci vuole coraggio per mettersi in discussione, per riconoscere di aver commesso un errore e soprattutto per assumersene la responsabilità. Leggo tra le sue righe sicuramente un grande senso di colpa, ma anche una potentissima autocritica, troppa forse. Dovrebbe essere più indulgente verso sé stessa. Non siamo delle macchine, siamo persone e commettiamo errori continuamente. I nostri errori, così come tutte le nostre scelte, nascondo sempre delle ragioni e a volte non è semplice vederle. Ma non definiscono chi siamo. Il fatto che lei parli di quel periodo come di un periodo critico, periodo in cui guardandosi indietro non riconosce sé stessa e i suoi comportamenti, evidenzia che ci sono tante domande a cui non ha ancora trovato risposta. Sono sicura che un percorso psicologico potrà aiutarla a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e delle sue emozioni. La consapevolezza è un'arma potentissima attraverso la quale potrà perdonare sé stessa e anche arrivare a credere di meritare il perdono altrui. Resto a disposizione. Cordialmente
Dott.ssa Beltrami Carlotta
Dott.ssa Beltrami Carlotta
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Gentilissima, convivere e quindi gestire emozioni come il senso di colpa, la vergogna, il dolore e il rammarico deve essere stato, ed è ancora, estremamente faticoso. Non ci si riconosce, la nostra identità ne esce ammaccata e lesa, ed è comprensibile che lei avverta il desiderio di ri-conoscersi e comprendere il senso di quanto accaduto, oltre che di rimediare. Perché di certo c’è un significato, e andrebbe letto tenendo in considerazione la sua, la vostra storia di vita e di coppia, ovvero il contesto dove tutto ciò è avvenuto. Il tradimento è un tema che può essere trattato, approfondito, compreso ed elaborato all’interno di una terapia e, nel vostro caso, l’ideale sarebbe un percorso di coppia. Un tradimento rappresenta infatti una minaccia alla propria sicurezza emotiva, alla propria identità e all’ideale di amore esclusivo e permanente. Non per forza è indice della fine di un legame, ma può essere un’opportunità per rinascere. In terapia di coppia possono trovare spazio di espressione tutte le vostre emozioni, potreste meglio comunicare sui vostri vissuti antecedenti e reattivi a quanto accaduto, fino a giungere al chiedere e al concedere un “perdono” che chiuderebbe il cerchio e il capitolo relativo a questa vicenda. Non esitate. Un caro saluto
Hai attraversato un periodo così difficile ed hai commesso degli errori che ti hanno fatto sentire in colpa. È importante riconoscere i tuoi sbagli e desiderare di fare meglio. Per superare questa crisi nella tua relazione, la chiave è la comunicazione aperta e onesta con il tuo compagno. Esprimi i tuoi rimorsi e fai capire che comprendi l'importanza di ciò che avete insieme. Cerca di trovare un modo per ricostruire la fiducia e lavorare insieme per rafforzare il vostro legame. È possibile superare questa crisi se entrambi siete disposti a impegnarvi sinceramente. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentile Sign.ra, mi dispiace molto per il momento di crisi che state attraversando sia lei sia il suo compagno. Entrambi state soffrendo, tuttavia dal suo racconto traspare la presenza di una relazione di coppia come risorsa in quanto non state pensando ad una separazione. Dopo anni di relazione, vi conoscete ecco perché il suo compagno appare comprensivo nei suoi riguardi. A fronte di questa sofferenza, vi proporrei un percorso di coppia funzionale a scrivere insieme un nuovo inizio per la vostra storia d'amore.
Resto a disposizione per dubbi e/o domande.
Cordialmente, Dott.ssa Elisa Rocco
Resto a disposizione per dubbi e/o domande.
Cordialmente, Dott.ssa Elisa Rocco
Innanzitutto, voglio dirti che è coraggioso da parte tua affrontare questa situazione e cercare di comprendere cosa ti abbia portato a comportarti in un modo che ora non riconosci come tuo. È un passo importante verso la crescita personale e il recupero della tua relazione.
È comprensibile che tu provi rimorso e pentimento per ciò che è accaduto. È normale sentirsi così quando si realizza di aver commesso degli errori che hanno ferito le persone a cui si tiene. Tuttavia, è anche importante non lasciarsi sopraffare dai sensi di colpa, ma piuttosto utilizzarli come stimolo per fare meglio in futuro.
In questa situazione, è fondamentale la comunicazione aperta e onesta con il tuo compagno. È importante che tu gli esprima i tuoi sentimenti, le tue riflessioni e il tuo desiderio di salvare la vostra relazione. Mostragli il tuo profondo pentimento per ciò che è accaduto e la tua determinazione nel lavorare insieme per superare questa crisi.
Può essere utile anche cercare supporto da parte di un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per esplorare più approfonditamente le tue motivazioni e i tuoi sentimenti legati a ciò che è accaduto. Un terapeuta può aiutarti a comprendere meglio te stessa, a elaborare i tuoi sentimenti di colpa e a sviluppare strategie per affrontare questa situazione in modo costruttivo.
Ricorda che superare una crisi come questa richiede tempo, impegno e pazienza da entrambe le parti. È possibile ricostruire la fiducia e rafforzare il legame tra te e il tuo compagno, ma richiederà uno sforzo costante da parte di entrambi.
Infine, sii gentile con te stessa. È normale commettere errori e avere momenti di debolezza, ma ciò che conta è come ci si riprende da essi e come si impara da queste esperienze per crescere e migliorare come persone.
È comprensibile che tu provi rimorso e pentimento per ciò che è accaduto. È normale sentirsi così quando si realizza di aver commesso degli errori che hanno ferito le persone a cui si tiene. Tuttavia, è anche importante non lasciarsi sopraffare dai sensi di colpa, ma piuttosto utilizzarli come stimolo per fare meglio in futuro.
In questa situazione, è fondamentale la comunicazione aperta e onesta con il tuo compagno. È importante che tu gli esprima i tuoi sentimenti, le tue riflessioni e il tuo desiderio di salvare la vostra relazione. Mostragli il tuo profondo pentimento per ciò che è accaduto e la tua determinazione nel lavorare insieme per superare questa crisi.
Può essere utile anche cercare supporto da parte di un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per esplorare più approfonditamente le tue motivazioni e i tuoi sentimenti legati a ciò che è accaduto. Un terapeuta può aiutarti a comprendere meglio te stessa, a elaborare i tuoi sentimenti di colpa e a sviluppare strategie per affrontare questa situazione in modo costruttivo.
Ricorda che superare una crisi come questa richiede tempo, impegno e pazienza da entrambe le parti. È possibile ricostruire la fiducia e rafforzare il legame tra te e il tuo compagno, ma richiederà uno sforzo costante da parte di entrambi.
Infine, sii gentile con te stessa. È normale commettere errori e avere momenti di debolezza, ma ciò che conta è come ci si riprende da essi e come si impara da queste esperienze per crescere e migliorare come persone.
Buongiorno Signora, mi dispiace molto per la sofferenza che sta provando, momenti di crisi e smarrimento nel percorso del ciclo di vita possono capitare, fasi di stasi e cambiamenti e probabilmente, Lei da ciò che narra ha attraversato un momento particolare della sua vita,, una possibile crisi esistenziale, che l'ha portata quasi a non riconoscersi più per poi in questo periodo con l'intento di ritrovarsi in maniera consapevole.
In questi momenti di passaggio emotivi, può accadere che ci si possa aggrappare a persone che non hanno fatto parte della nostra vita fino a quel momento lì, proprio come rottura dal passato e penso anche che ogni incontro non avvenga mai per caso, ma ci insegni qualcosa. Ora mi sembra che Lei sia cosciente di questa sorta di crisi vissuta e sta cercando in tutti i modi di recuperare il rapporto con l'uomo che invece ha fatto parte di molti anni della sua vita "pre-crisi". Sarà un lavoro di ricostruzione della sua nuova identità personale e del suo rapporto di coppia, ricreando un sistema nuovo che non necessariamente sarà peggiore di quello presente prima della crisi. Le consiglio un buon supporto psicologico di terapia individuale per indagare nel profondo in una buona relazione terapeutica i motivi che l'hanno portata a questa rottura con il passato ed eventualmente una terapia di coppia.
Una buona giornata. Dr.ssa Versari Debora
In questi momenti di passaggio emotivi, può accadere che ci si possa aggrappare a persone che non hanno fatto parte della nostra vita fino a quel momento lì, proprio come rottura dal passato e penso anche che ogni incontro non avvenga mai per caso, ma ci insegni qualcosa. Ora mi sembra che Lei sia cosciente di questa sorta di crisi vissuta e sta cercando in tutti i modi di recuperare il rapporto con l'uomo che invece ha fatto parte di molti anni della sua vita "pre-crisi". Sarà un lavoro di ricostruzione della sua nuova identità personale e del suo rapporto di coppia, ricreando un sistema nuovo che non necessariamente sarà peggiore di quello presente prima della crisi. Le consiglio un buon supporto psicologico di terapia individuale per indagare nel profondo in una buona relazione terapeutica i motivi che l'hanno portata a questa rottura con il passato ed eventualmente una terapia di coppia.
Una buona giornata. Dr.ssa Versari Debora
Più volte dici di non riconoscerti: inizia un percorso psicologico che ti permetta di conoscere tutto le parti di te che non conosci e comprendere meglio quelle che pensi di conoscere. Sono tue parti e vale la pena conoscerle, capirle, amarle, accettarle e semmai se non ti piacciono modificarle. Lavorare su te stessa è l'unico modo per vivere al meglio la tua vita e la tua relazione. Un saluto
Salve gentile utente, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Dalle sue parole emerge il dolore per la situazione che ha vissuto. Non sempre si possono risolvere le situazioni angoscianti nel modo che crediamo essere il più corretto, nel suo caso lei crede che avrebbe dovuto appoggiarsi al suo compagno e richiedere il suo sostegno, ma non sempre si è predisposti a farlo. Aveva bisogno, probabilmente, in quel determinato momento di una fuga. Ha scelto un ragazzo di 22 anni, anche questa una scelta, dettata probabilmente, dal bisogno di leggerezza. Come si è sentita durante quel periodo? Era spensierata o sentiva comunque un forte senso di colpa, nei suoi confronti e in quelli del suo compagno? Forse in questo momento avrebbe bisogno di un supporto psicologico, che le mostri la strada per affrontare, in primis il periodo che ha vissuto, capirne le motivazioni e quali scelte l’hanno spinta a fuggire da se stessa, e la situazione che sta vivendo adesso.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Le auguro il meglio, buona giornata
Dottoressa Aurora Furma
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Le auguro il meglio, buona giornata
Dottoressa Aurora Furma
Buongiorno gentile utente, mi dispiace molto per questo dolore che prova. Mi è capitato di frequente nella mia pratica clinica di incontrare situazioni analoghe. Il fatto di non essere la sola , forse non la consola, ma spiega che si tratta di esperienze che fanno parte dell'essere umani. Spesso è proprio il fatto di giudicarci che ci allontana dal capire noi stessi. Se ha bisogno di comprendere le sue stesse motivazioni, se ha bisogno di orientamento , le consiglio di chiedere un aiuto ad un/una professionista. Con il corretto supporto si potrà fare luce sulla sua situazione. La incoraggio e resto a disposizione. Dott.ssa Cinzia Arces
Buongiorno e grazie per aver condiviso la tua storia. È evidente che stai attraversando un periodo difficile e che desideri profondamente riparare il tuo rapporto con il tuo compagno. È importante che tu accetti e riconosca i tuoi sentimenti di colpa, rimorso e tristezza. Questi sentimenti sono normali in situazioni come la tua. Considera di parlarne con uno psicologo o un terapeuta per esplorare più a fondo le ragioni dietro le tue azioni e per trovare un modo costruttivo per affrontare queste emozioni. Continua a mantenere una comunicazione aperta e onesta con il tuo compagno. È fondamentale che entrambi possiate esprimere i vostri sentimenti, le vostre paure e le vostre speranze per il futuro. Questa trasparenza aiuta a ricostruire la fiducia e a comprendere le necessità reciproche. Considera la possibilità di frequentare insieme un terapeuta di coppia. Un professionista può aiutarvi a lavorare attraverso i problemi di fiducia e a sviluppare strategie per rafforzare la vostra relazione. Dedica del tempo a riflettere su te stessa e su ciò che hai imparato da questa esperienza. Cerca di capire le radici della tua crisi personale e cosa puoi fare per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro. La fiducia è fondamentale in ogni relazione e ricostruirla richiede tempo e impegno. Mostra al tuo compagno attraverso le tue azioni quotidiane che sei impegnata a cambiare e a migliorare. La coerenza e l'affidabilità sono chiavi in questo processo. La guarigione emotiva richiede tempo. Sii paziente con te stessa e con il tuo compagno. È normale che ci siano alti e bassi durante il processo di ricostruzione della relazione. Non esitare a cercare il supporto di amici fidati o familiari. Parlarne con persone di cui ti fidi può offrire un sostegno emotivo prezioso. Impara a perdonare te stessa e il tuo compagno. Il perdono è un processo complesso ma essenziale per andare avanti. Concentrati su una rinascita della vostra relazione basata su una comprensione e un rispetto reciproci più profondi. Ricorda che il percorso verso la guarigione e la ricostruzione di una relazione può essere lungo e impegnativo, ma con impegno, amore e comprensione reciproca, è possibile uscirne più forti e uniti. Auguro a te e al tuo compagno tutto il meglio in questo viaggio di crescita e rinnovamento, un caro saluto Dr. Vittorio Penzo.
Buongiorno, percepisco il malessere dovuto al senso di colpa. Ma allo stesso tempo una grande forza di volontà nel voler sistemare le cose con il suo compagno. Se questa disposizione positiva nel voler stare insieme, c'è da entrambe le parti, sono certa che supererete questo momento senza grosse difficoltà. Ma è necessario che anche lui si senta sereno. Rispetti il suo voler prendere tempo, se è questo di cui ha bisogno. Per quanto riguarda il periodo in cui dice di non riconoscersi, evidentemente anche questo fa parte di lei ed è sano accettare anche queste parti della propria persona. Le suggerisco inoltre di non sminuire gli alti e bassi e gli adattamenti che lei definisce "piccoli". Forse così piccoli non sono, visto che poi si è sentita smarrita, in ansia e instabile. Le auguro di trovare stabilità e serenità. Dr.ssa Laura Raco
Buongiorno e grazie per aver avuto la forza di condividere la sua storia. Posso immaginare quanto sia difficile e doloroso affrontare un momento come quello che ha descritto, in cui si sente distante dalla persona che era e dalla persona che vorrebbe essere. Il rimorso che prova per il suo comportamento e il desiderio di rimediare dimostrano quanto tenga alla sua relazione e quanto lei stia cercando di affrontare la situazione in modo onesto e consapevole. Il periodo di crisi che ha vissuto l’ha portata a comportamenti che ora riconosce come lontani dalla sua natura. Questa consapevolezza è un passo importante, e non è mai troppo tardi per fare dei cambiamenti significativi. Quello che ha vissuto è il risultato di un mix di fattori emotivi e situazioni esterne che l’hanno messa alla prova. La sensazione di ansia legata al suo lavoro, la pressione per il futuro e il desiderio di avere un figlio, insieme alla stanchezza del suo compagno, sono tutti elementi che probabilmente hanno contribuito a farla sentire sopraffatta. A volte, quando ci si sente incapaci di affrontare una situazione, si cerca una via di fuga, una distrazione, e questo può portare a comportamenti che in realtà non riflettono la nostra vera volontà. Non sentirsi in grado di affrontare la crisi in modo diretto con il suo compagno, purtroppo, l'ha portata ad allontanarsi invece che a cercare il supporto che avrebbe potuto trovare nella comunicazione aperta con lui. La sua scelta di non affrontare la crisi insieme, ma di intraprendere una relazione extraconiugale, le ha causato dolore e confusione. Questo non è tanto un riflesso della sua identità, ma piuttosto una risposta a un momento di vulnerabilità e stress. Mi sembra che il suo desiderio di salvare la relazione e di lavorare per un cambiamento siano segnali importanti di un impegno verso la crescita, sia personale che di coppia. È normale chiedersi perché si è arrivati a comportarsi in un certo modo, ma è importante non farsi sopraffare troppo dalle colpe. Ogni esperienza, anche dolorosa, può essere un’opportunità di apprendimento. Non si riconosce nella ragazza che è stata, e questa consapevolezza è il primo passo per ritrovare se stessa. La consapevolezza del proprio comportamento è cruciale per comprendere le ragioni che stanno alla base di queste scelte e per fare il lavoro necessario per correggere la direzione. Riguardo alla sua relazione, è comprensibile che il suo compagno stia vivendo un momento difficile, e le sue paure di non riuscire a superare questa crisi sono legittime. Tuttavia, se entrambi siete disposti a lavorare insieme, questo può rappresentare un momento di rinascita. La sua sincerità e il suo desiderio di rimediare sono fondamentali, ma è altrettanto importante che anche il suo compagno possa esprimere i suoi sentimenti, le sue paure e le sue aspettative. La comunicazione, sebbene dolorosa, è l’unica via per ricostruire la fiducia e il legame. Potrebbe essere utile per entrambi considerare un percorso di coppia, dove un terapeuta vi possa accompagnare nel riavvicinamento, nell’affrontare le emozioni di entrambi e nel trovare nuovi modi di affrontare le sfide insieme. Infine, vorrei rassicurarla sul fatto che le crisi fanno parte della vita, e non definiscono definitivamente chi siamo. Lei ha già fatto un passo importante nel riconoscere i propri errori e nel cercare di comprendere le ragioni dietro al suo comportamento. Ora è importante darsi il tempo di lavorare su se stessa, affrontando la sua ansia, i suoi dubbi e il suo desiderio di evolversi come persona e come partner. Non è mai troppo tardi per fare un cambiamento, per crescere e per migliorare, sia come individuo che come coppia. Spero che queste parole possano offrirle un po’ di conforto e di chiarezza. Se ha bisogno di ulteriori riflessioni o supporto, sono qui per ascoltarla. Le auguro di cuore di trovare la serenità e la forza per intraprendere il percorso che desidera, sia per sé stessa che per la sua relazione. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, la sua testimonianza è un passo decisivo per comprendere e affrontare la crisi che ha vissuto. Riconoscere la sofferenza e l’ansia che l'hanno accompagnata è fondamentale per poter avviare un percorso di guarigione. La sua esperienza con l'altra persona rivela un tentativo di evasione dalla realtà e dalle pressioni percepite, un comportamento che può essere comprensibile se considerato nel contesto delle sue emozioni e insicurezze. È essenziale, però, non giudicarsi troppo severamente; molti attraversano fasi in cui perdono temporaneamente il contatto con i propri desideri autentici. Il suo desiderio di riconnettersi con il suo compagno e di affrontare apertamente questa situazione è un segno di vitalità e di impegno verso la relazione. Riconoscere le proprie vulnerabilità e i propri errori è il primo passo verso la ricostruzione della fiducia e della comunicazione. È cruciale che entrambi possiate esplorare questi temi insieme, parlando apertamente delle vostre paure, del dolore e delle speranze, senza nascondervi dietro a fragilità o colpe. Potreste considerare l’idea di un percorso di terapia di coppia, che vi aiuterebbe a elaborare questi sentimenti e a trovare nuove modalità comunicative e di vicinanza. Non si dimentichi che la crescita e la rinascita sono possibili anche dopo i momenti più difficili.
Se desidera approfondire ulteriormente queste dinamiche o ha bisogno di supporto, non esiti a contattarmi.
Cordialmente, Dottoressa Laura Lanocita.
Se desidera approfondire ulteriormente queste dinamiche o ha bisogno di supporto, non esiti a contattarmi.
Cordialmente, Dottoressa Laura Lanocita.
Gentile utente,
la ringrazio per aver condiviso una parte così delicata e profonda della sua esperienza personale. Dal suo racconto emergono chiaramente il senso di smarrimento, la sofferenza e la consapevolezza maturata rispetto a quanto accaduto.
Vivere un periodo di crisi personale può disorientare al punto da spingerci verso comportamenti che, come lei stessa descrive, ci risultano estranei rispetto a ciò che sappiamo di essere. Ma questo non esaurisce né definisce chi siamo nel profondo, come lei stessa ha già intuito.
Credo sia importante oggi trasformare quanto accaduto in un’occasione di conoscenza e di crescita, personale e di coppia. Non si tratta solo di riparare, ma di capire insieme cosa sia successo: cosa l’ha portata a quel senso di oppressione, quali paure o desideri non espressi hanno preso il sopravvento.
Per questo, un percorso psicologico potrebbe aiutarla a dare un senso a ciò che ha vissuto e a costruire un nuovo equilibrio nella relazione.
Resto a disposizione per approfondire la sua questione.
Un caro saluto,
dott.ssa Silvia Ferraro
la ringrazio per aver condiviso una parte così delicata e profonda della sua esperienza personale. Dal suo racconto emergono chiaramente il senso di smarrimento, la sofferenza e la consapevolezza maturata rispetto a quanto accaduto.
Vivere un periodo di crisi personale può disorientare al punto da spingerci verso comportamenti che, come lei stessa descrive, ci risultano estranei rispetto a ciò che sappiamo di essere. Ma questo non esaurisce né definisce chi siamo nel profondo, come lei stessa ha già intuito.
Credo sia importante oggi trasformare quanto accaduto in un’occasione di conoscenza e di crescita, personale e di coppia. Non si tratta solo di riparare, ma di capire insieme cosa sia successo: cosa l’ha portata a quel senso di oppressione, quali paure o desideri non espressi hanno preso il sopravvento.
Per questo, un percorso psicologico potrebbe aiutarla a dare un senso a ciò che ha vissuto e a costruire un nuovo equilibrio nella relazione.
Resto a disposizione per approfondire la sua questione.
Un caro saluto,
dott.ssa Silvia Ferraro
Salve, grazie per aver condiviso le sue emozioni e il suo stata attuale. Quello che sente, può derivare da emozioni represse, senso di colpa, e dal fatto di portare tutto questo peso da sola, e a lungo andare, risulta compromettente. Iniziare un percorso di supporto psicologico ( online o in presenza) può aiutarla sin da subito ad aprirsi senza giudizio, a riconoscere le emozioni che prova e a conoscere lati di se magari accantonati, strategie per imparare nel tempo, lo stato ansioso di cui parla. rimettersi al centro e iniziare un percorso di consapevolezza resta la base per il suo benessere. Resto a sua disposizione.
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