Buongiorno dottori, ho 26 anni e ho paura del vomito. Soffro di doc, sto facendo psicoterapia e pre

17 risposte
Buongiorno dottori, ho 26 anni e ho paura del vomito.
Soffro di doc, sto facendo psicoterapia e prendendo tanti farmaci.
La mia paura è cominciata nel 2018 dopo un episodio di vomito a causa di una intossicazione alimentare.
Mi sono spaventata molto e da lì ho iniziato con pensieri ossessivi sui germi.
Dal giorno dopo avevo paura a toccare degli oggetti perché temevo di averli contaminati con i miei germi del vomito, temendo un nuovo contagio (temo che il vomito sia infettivo/contagioso).
Altro esempio, mia madre ha vomitato e io avevo paura a toccare la maniglia del bagno, lo sciacquone e le varie manopole dei rubinetti perché penso che magari possa non essersi lavata bene le mani e quindi i germi del vomito sono su questi oggetti.
Ho bisogno di sapere da voi se il vomito è pericoloso/contagioso e cosa succederebbe se dovessi entrare in contatto con i suoi germi. Inoltre se tocco un oggetto che reputo contaminato dai germi del vomito e poi tocco altro, mi sembra di spargere germi in giro. Questa cosa mi sta condizionando la vita. Vi prego aiutatemi, spiegatemi come funziona. È vero che il vomito è asettico? In attesa di una risposta vi porgo cordiali saluti.
Avere paura di impazziere, pedere il controllo sui propri pensieri ed azioni è una sensazione devastante che puo' essere affrontata con successo con la psicoterapia associata ad un trattamento farmacologico adeguato.
Il percorso è lungo ed impegnativo ma è fondamentale che il paziente si impegni nella cura, che segua le indicazione dei suoi dottori.
Non ci sono risposte preconfezionate che possano essere valide per ogni singola situazione.
Ogni persona va accolta nel suo contesto, a parità di sintomi le cause possono essere molto diverse e così la modalità di cura.
Dott.ssa Maria Grazia Antinori , Roma

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Salve,
la situazione che lei riporta richiede un ascolto approfondito, specialmente se il pensiero è pervasivo e le causa disagio e angoscia. Prosegua con le terapie intraprese, se si sta trovando bene e ne giova. Tollerare certi pensieri spesso è un dispendio di energie elevato, attivare le risorse giuste e farsi aiutare, sono i primi buoni passi. Cordiali Saluti. Bicchi
Salve, il suo problema potrebbe giovarsi di un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale, che statisticamente da' buoni risultati. Lei esplicita molti interrogativi che andrebbero rivolti al suo terapeuta, perché non parla con lui/lei? Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera,il vomito non è contagioso ,ma i suoi pensieri evidenziano un timori fobico centrato erroneamente sul vomito Continui le cure e parli con la sua terapeuta e cerchi di interrompere questa spirale di pensieri disfunzionali.Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Se ho capito bene, la fobia del vomito e i conseguenti pensieri ossessivi sono esorditi quando lei aveva 20 anni.
Se io e i miei colleghi le dicessimo che il vomito non è contagioso, placheremmo realmente la sua ansia o, al contrario, non faremmo che alimentare i suoi dubbi...?
La condizione che descrive è più complessa di un comune DOC: i sintomi da lei riferiti sono molto evidentemente associati ad un disturbo del pensiero, il che giustifica l'assunzione di "tanti farmaci" (che presumo le siano stati prescritti da uno psichiatra). Mi sento di darle due suggerimenti: se i sintomi sono attualmente ancora tanto pervasivi invalidanti, si rivolga allo specialista che le ha prescritto i farmaci, per un'eventuale rivalutazione della prescrizione (molecole e dosaggi). Proseguire l'approccio integrato tra psicofarmacoterapia e psicoterapia è la soluzione più adeguata, a patto che la psicoterapia (che non è chiaro quando abbia avuto inizio), le stia fornendo gli strumenti necessari e sufficienti per uscire da questo stato di profonda sofferenza. Il suo problema sta compromettendola sua giovane vita. Valuti attentamente se la psicoterapia le stia dando i benefici auspicati ed auspicabili. Cordialmente. MC
Gentilissimo, tutte le domande e perplessità vanno affrontate col suo terapeuta. Mi auguro che, tra voi si sia creato un buon rapporto di fiducia dove lei possa sentirdi in grado di esprimere quanto disagio sta vivendo.
Di recente, uno studio mette in evidenza che ogni modello terapeutico può essere efficace. Al di là delle statistiche.
Rifletta sull'efficacia dei suoi incontri e dei farmaci: sta ottenendo ciò che vuole? Le viene dato ciò di cui ha bisogno,? Comunichi con chi ha il ruolo di cura in questo momento.
Cordialmente, dott.ssa Teresita Forlano
Buon giorno a lei. Mi spiace per la condizione di disagio da lei espressa. Posso rassicurarla sul fatto che il vomito non è infettivo ma piuttosto può generare disgusto e fastidio. Quello che mi viene da consigliarle è la possibilità di intraprendere un percorso di Psicoterapia individuale al fine di lavorare sulle sue risorse e cercare assieme a lei la forza o la possibilità di spostare il suo punto di vista e risolvere il suo disagio. Restando a sua disposizione porgo cordiali saluti. Gian Piero dott Grandi
Il quadro che descrive sembra quello di un Disturbo Ossessivo Compulsivo che si trascina da anni e che potrebbe essere cronicizzato. L'intervento farmacologico e psicoterapeutico risultano dunque fondamentali. Può ascoltare l'episodio sul Disturbo Ossessivo Compulsivo e provare ad utilizzare le pratiche di rilassamento che trova nel Podcast Le Stanze della Paura. E' un podcast rivolto alle persone che soffrono di stati d'ansia. Troverà informazioni e strumenti di auto aiuto che può utilizzare per ridurre gli stati di maggiore tensione psico fisica. Il Podcast è disponibile gratuitamente su Google e Spotify. (Facebook Le Stanze della Paura) . Buona giornata. Bruno Ramondetti
Gentile utente, immagino che i pensieri di contaminazione e altre ossessioni annesse influenzano la sua vita. È molto importante mettere in discussione le convinzioni irrazionali che guidano le compulsioni. Un buon approccio in casi di DOC è quello cognitivo-comportamentale (tcc). Riguardo la paura di contaminare con il vomito provi a chiedersi quali prove ci sono di ciò? È utile pensare in questo modo? Quali vantaggi ha pensare ciò? Sono sicura che con un percorso psicoterapeutico si sentirà meglio e le ossessioni andranno a diminuire. Per dubbi e domande rimango a disposizione anche online.
Buona giornata
Dott. ssa Melania Filograna
Gentile utente di mio dottore,

prosegua con il percorso iniziato e continui il trattamento farmacologico, le due cose insieme potranno realmente riconsegnarle la serenità che merita. In merito ai dubbi qui esposti, si confronti con il collega con cui ha cominciato la psicoterapia, potrà sicuramente accogliere ed orientare la sua domanda.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Pur esistendo la fobia del vomito, il suo problema sembra essere più direttamente collocabile all'interno del suo DOC (già diagnosticato) focalizzato sulla paura della contaminazione. Evidentemente l'evento che ha raccontato le fa da "trigger" e quindi si focalizza in modo particolare sul vomito. Il problema è che non serve a niente dirle che il vomito non è contagioso e che nessuno si è mai ammalato per essere entrato in contatto col vomito. Altrimenti avremmo scoperto che per curare il DOC basterebbe dire al paziente di non preoccuparsi. Continui col suo percorso, sapendo che è lungo e tortuoso ma chi ben comincia è a metà dell'opera!
Buonasera , mi dispiace per questo problema che capisco può condizionare la sua vita ed il suo benessere. La posso rassicurare che il vomito non può infettare ,ma questa rassicurazione non è sufficiente per farle passare questa paura . Le suggerisco una psicoterapia , che la può aiutare a lavorare sulle sue emozioni , sui suoi pensieri disfunzionali e può porre queste domande al suo terapeuta che la aiuterà a curare il suo problema . Le rassicurazioni non servono a molto ed è lei , attraverso la guida di un professionista psicoterapeuta, che deve arrivare a capire che non è possibile contaminarsi . Inoltre spesso dietro questi sintomi e pensieri vi sono dietro altre paure , emozioni, che può analizzare in terapia . Cordiali saluti e buona serata . Dott.ssa Alessia Greco
Buongiorno, comprendo che questo disagio le condizioni la vita, credo però che la natura delle sue paure vada oltre le forme più o meno contagiose di gastroenteriti di varia natura. Potrebbe considerare un percorso di psicoterapia che la aiuti a comprendere e ad affrontare cosa questa paura sottende, la paura del vomito è un sintomo come il vomito stesso, quindi eliminare i sintomi senza averne eliminato la causa rischia di essere un intervento temporaneo. Cordiali saluti Dr.ssa Michela Campioli
G,ma 26nne,
lei pone una domanda dall'interno della prospettiva DOC.

Se tutti noi le rispondessimo che il vomito è asettico (cosa comunque insostenibile) per Lei non cambierebbe nulla!

Un percorso psicoterapeutico valido prevede la possibilità di incorrere nella medesima situazione che Lei teme, SENZA una risposta di allarme automatica quanto intensa. Siamo continuamente in contatto con germi di vario tipo ed il nostro Sistema Immunitario li elimina con estrema efficacia. Ma l'efficacie ed efficienza del nostro SI è proporzionale alla fiducia che nutriamo in noi stessi come persone in grado di affrontare la vita.
Ma questa è una dimensione che mi auguro Lei possa accogliere in Terapia.
Cordiali saluti.
Gentile utente, la strada di farmaci e psicoterapia è quella di elezione per superare le sue difficoltà. Il vomito non porta nessuna malattia o germe ma la sua fobia ha origini in pensieri disfunzionali che vanno trattati con chi la segue. Rivolga, anche più volte, queste domande alla sua o al suo psicoterapeuta affinché possano essere messe in luce le origini e pian piano svanire.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, comprendo benissimo cosa la spinga nel cercare conferme e serenità per ciò che la mette in grande ansia ma il luogo migliore dove dipanare qualsiasi dubbio è nello studio del suo psicologo che suppongo lei abbia scelto con attenzione. Continui il suo percorso terapeutico ponendosi degli obbiettivi raggiungibili in accordo con lo psicologo e vedrà che riuscirà a superare questo momento. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio

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