Buongiorno, da qualche mese ho intrapreso un percorso di psicoterapia e mi sono accorta di provare u

25 risposte
Buongiorno, da qualche mese ho intrapreso un percorso di psicoterapia e mi sono accorta di provare un interesse per il mio psicoterapeuta. Premesso che mi sono già documentata e dubito si tratti di transfert, volevo un consiglio su come comportarmi.
Dovrei parlarne apertamente con lui o rischierei di rovinare il "rapporto" di fiducia che si è instaurato? Mi piacerebbe potermi confrontare liberamente, ma temo possa indirizzarmi verso un altro specialista.
Gentilissima, e’ davvero difficile aiutarla: in linea teorica, infatti, occorrerebbe suggerirle di parlarne con lui, poiché ogni questione emerga eventualmente nella terapia non è solo astrattamente “bene” che possa essere espressa, ma rappresenta in ogni caso materiale utile per la terapia stessa. D’altro canto il fatto che lei domandi a noi se sia opportuno parlargliene indica chiaramente che c’e un blocco a fare ciò. Il mio suggerimento e’ quindi un altro, ovvero quello di domandarsi perché questo “innamoramento”, perché proprio ora, e perché il dubbio se parlarne o meno al terapeuta. Soprattutto la domanda che mi porrei e’: “come mai temo che parlandogliene lui possa indirizzarmi da un altro terapeuta?”. Un saluto, Marta Corradi.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Gentile utente,
Sono molto d'accordo con la collega. Gli affetti che si possono provare verso il terapeuta (e possono essere di qualsiasi tipo) sono materiale estremamente utile per il lavoro che si sta svolgendo! È molto importante affrontarli e interrogarsi perché, proprio a partire da essi, si possono cogliere delle questioni personali e si può anche capire qualcosa di più di come si instaurano i legami con le altre persone. Ne può parlare o affrontarli in modo meno esplicito, in ogni caso è importante che faccia ciò che la fa sentire più a suo agio.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti,
Alessia Vaudano
E' normale rimanere affascinati da una persona che riveste un ruolo importante nel ns percorso di vita...certo è che un professionista serio, se lei gliene parla, la reindirizzerà da un collega, per etica professionale. Gliene parli se se la sente di parlare di questo, in ogni caso sarebbe utile farlo. Resto a disposizione per chiarimenti. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, mi sento di risponderle che data l’intimità del rapporto paziente-terapeuta è quasi la norma (anzi, è auspicabile) che vengano stimolati dei sentimenti: ad esempio da parte del paziente possono venir stimolati attaccamento o dipendenza (che possono anche essere o non essere "transferali"), e da pare del terapeuta accudimento e protezione. Mi sembra però che la sua preoccupazione sia quella che si interrompa il rapporto di fiducia, io credo piuttosto che la fiducia si possa mantenere nel momento in cui lei accetta di comunicare tutte le emozioni che emergono in quanto strumenti preziosi ai fini dell’efficacia del trattamento.
Cordiali saluti
Dottoressa Elisa Taverniti
Gentile signora, ciò che le sta succedendo e’ una risorsa d’oro per il processo terapeutico e il farne oggetto di condivisione non può che accelerare il processo di psicoterapia.
Il problema non e’ tanto l’innamoramento ma affrontare con il suo terapeuta le paure che sente nel parlargliene.
Il fatto ad esempio di essere inviata ad altro collega. Non credo proprio, L innamoramento e’ parte del ‘gioco’ ed e’ materiale sul quale lavorare.
Buongiorno signora, non c'è nulla di male nel provare dei sentimenti per una persona che l'ascolta con dedizione e che spesso viene idealizzata proprio per la sua attività. Ne parli senza timore al suo terapeuta; visto che lo espone a noi è probabile che per lei sia un sentimento che la porta ad interrogarsi e di conseguenza potrebbe essere utile per il suo lavoro di analisi.
Un caro saluto

Dr. Alberto Migliore
Psicologo e Psicoterapeuta
Torino, Chieri
Buonasera, accade spesso che in una relazione di cura emotivamente coinvolgente come la psicoterapia, possa nascere un sentimento di "amore" tra il terapeuta ed il curante Per quanto mi riguarda, la inviterei a parlarne con il suo dottore, perché riferire ciò che prova può essere utile ad entrambi per dare un senso all'esperienza che sta vivendo, in termini di esposizione e coinvolgimento. E' altrettanto utile lavorare sulla sua paura di confidargli ciò che prova, perché anche in questo caso si possono aprire spiragli di senso significativi ad una comprensione di sè più articolata. Per qualsiasi chiarimento mi può contattare. Buona serata.
Gentile Signora, mi sento in sintonia con molte risposte dei colleghi. Ritengo che durante il percorso terapeutico si attraversino diverse fasi, ognuna accompagnata da emozioni, sentimenti e pensieri, che in apparenza possono sembrare insoliti, incongruenti e conflittuali. Proprio per questo penso sia opportuno parlarne con il proprio terapeuta, per essere aiutati a collocare gli aspetti affettivi, qualunque essi siano, all'interno della propria storia, per scoprire e trovarne significati e contestualmente all'interno dello stesso percorso. Le auguro buone riflessioni e la saluto cordialmente. Dott.ssa Stanzani.
Gentile utente è molto frequente provare interesse verso il proprio terapeuta e come lei già sa si tratta di transfert. Credo che possa parlare liberamente con il suo terapeuta lui saprà sez altro come gestire la situazione e portarla a vantaggio della terapia. Non credo vi siano problemi e neanche che le consigli un un'altro terapeuta. Saluti dott.ssa Rosalba Cardillo
Salve, sono pienamente d'accordo con i miei colleghi, non deve essere spaventata per ciò che le sta succedendo, è molto frequente che in sede di analisi s' instaurino tali sentimenti. Dovrebbe avere il coraggio di elaborare il tutto in sede di terapia e insieme con il terapeuta dovrà elaborare tutti i suoi pensieri e sentimenti, che stanno scaturendo durante i vostri incontri. Sicuramente il suo terapeuta saprà come elaborare con lei questi sentimenti che prova nei suoi confronti e non credo che la manderà presso un altro collega. Il materiale che lei porterà sarà molto utile per la sua terapia e potrà scoprire delle parti di sè stesso sconosciute, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
Prenota subito una visita online: Primo colloquio individuale - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Salve. Anche io non posso che concordare con quanto affermato daiiei colleghi. Non penso che il collega la invii da un altro Specialista. Al contrario sono certa che la aiuterà a utilizzare in modo proficuo per lei questa apertura Emozionale ed affettiva.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Salve, credo che la cosa migliore sarebbe parlarne direttamente in terapia, potrebbe essere uno spunto significativo per il suo percorso. Cordiali saluti
Buongiorno. I sentimenti che lei prova sono una parte importante della sua vita interiore e per questa ragione ometterli significherebbe compromettere parzialmente il percorso terapeutico che sta effettuando (è bene tuttavia che lei si prenda il tempo di cui ha bisogno per parlarne). Il suo psicoterapeuta dovrebbe, a mio avviso, permetterne una libera espressione e aiutarla a lavorarci sopra. Inviarla a un altro professionista infatti equivarrebbe a un grave rifiuto, non tanto di lei come donna, ma di lei come paziente. Cordiali saluti.
Buongiorno. Lei deve parlarne con lui. Sarà un momento faticoso, indubbiamente, ma anche di maturazione e rielaborazione della sua vita emotiva. Coraggio!
Buongiorno,
il transfert è il trasferimento di un affetto, positivo o negativo, sulla figura del terapeuta. Sigmund Freud si interrogò sul perché diverse sue pazienti si fossero innamorate di lui; arrivò a concludere che tale innamoramento fosse funzionale, se gestito adeguatamente, al percorso di psicoterapia. Perciò ne parli con il suo terapeuta, per mia esperienza clinica le assicuro che questo porterà non ad una interruzione della terapia, ma ad un suo rafforzamento. Buona continuazione, dottoressa Margherita Maggioni.
Salve, concordo con chi mi ha preceduto: ne parli direttamente con il terapeuta, questi fenomeni sono parte della terapia e sono preziosi, anche se lasciano a volte confusi e spaventati.
Marta Calderaro
buonasera. quello che sta provando lei Freud la definisce "sollecitudine terapeutica" cioè l’ascolto attento e interessato da parte dell’analista verso i contenuti mentali della paziente che avrebbe potuto sollecitare in lei una sorta di innamoramento.
Le domande da porsi e che potrebbero essere oggetto di terapia sono: l’ amore di transfert è una resistenza o un veicolo di guarigione? è un sentimento reale o irreale? è simile o diverso rispetto all'amore che si prova al di fuori del contesto terapeutico? per maggiori informazioni o chiarimenti mi contatti. cordiali saluti Dott.ssa Pecora

Buongiorno, dovrebbe parlarne senza timori con il suo psicoterapeuta.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Gentile signora, quello che le sta accadendo è materiale prezioso per il suo percorso. Per questo condividere con il suo terapeuta i sentimenti che prova e, soprattutto, la paura che sente nel parlargliene, darebbe il via a una vera svolta nella sua terapia. È vero, è difficile, ma vedrà, sarà davvero utile e fruttuoso per lei e, sicuramente, se il suo terapeuta è bravo, non interromperà il vostro percorso inviandola a un altro professionista. Un saluto!
Buongiorno. Già lo dice, nelle cure esiste il transfert. È un fenomeno naturale e non c’è da spaventarsi. Come dice la parola stessa di tratta di un trasferimento di attitudini, atteggiamenti e anche sentimenti da persone importanti della sua vita, specie passata, sulla persona dello psicologo. D’altra è anche come un trasporto emotivo, affettivo verso lo psicologo e la funzione di cura che rappresenta. In psicoanalisi, e nelle terapie orientate psicoanaliticamente, non solo fa parte del processo di cura, ma anche uno degli elementi chiave per la comprensione di sè se viene esplicitato e analizzato. Un saluto
Buongiorno.
Concordo pienamente con i colleghi. L"innamoramento" o infatuazione per il proprio terapeuta non solo è un fenomeno molto frequente, ma è anche un momento prezioso nel processo terapeutico. Il punto non è tanto l'innamoramento in sé, quanto il "perché" di questo innamoramento. Ovvero: al di là della magica inspiegabilità di qualsiasi innamoramento, quali sono le caratteristiche e le peculiarità del suo terapeuta che la attraggono in modo particolare? Se riesce ad individuarle, queste costituiranno elementi preziosi per aggiungere tasselli alla scoperta di se stessa.
E assolutamente sì, ritengo sia sempre utile e importante condividere il più apertamente possibile sensazioni e dubbi con il proprio terapeuta.
In bocca al lupo!
Gentile utente, i sentimenti e gli affetti che si sviluppano nei confronti del proprio psicoterapeuta sono materiale importante e davvero utile ai fini della terapia stessa. Il transfert è un fenomeno molto frequente, nulla di cui preoccuparsi. Le consiglio di condividere apertamente i suoi sentimenti con il collega, insieme capirete quale fattore ha permesso il loro originarsi e vi aiuteranno ad approfondire aspetti suoi personali e relazionali. Potrà essere interessante approfondire da dove nasce la sua paura di abbandono in seguito alla condivisione dei suoi sentimenti. Un cordiale saluto, Dott.ssa Paola Trombini
Gentilissima, un apprendimento profondo passa sempre attraverso un affetto particolare, un'innamoramento: lo consideri una cosa preziosa. Si ricorda da quale insegnante ha appreso di più? Sono convinta da quello che ha più amato! E' così per tutti anche se lo chiamiamo transfert o idealizzazione. E comunque non mi sento di mettere in dubbio i suoi sentimenti quando dice che è un affetto diverso dal transfert. Penso dovrebbe considerare il risvolto: se non glielo dice qualcosa di non detto interromperà la sintonia che si è creata e la bellezza insita nella vostra relazione. Se glielo dice due sono le possibilità: o anche lui prova gli stessi sentimenti e iniziate una relazione differente (ma dovete interrompere quella terapeutica ed eventualmente lei si rivolgerà a qualcun altro), o o lui non corrisponde come vorrebbe, ma ricambia solo con affetto ma la relazione si arricchirà di "verità" che non è mai un brutto colore. Ma voglio rassicurarla: nessuno per una cosa simile manda ad un'altro professionista. Un caro saluto
Gentile utente, ne parli pure apertamente con lui, saprà come aiutarla.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Salve,
ho letto questa domanda con grande interesse e mi sento abbastanza sicura nel dirle che in realtà è molto positivo che lei stia riflettendo su questa situazione con questo grado di consapevolezza. È importante considerare, come lei ha già fatto, che i sentimenti di attrazione verso il proprio terapeuta possono emergere durante il percorso terapeutico e possono avere diverse cause, non necessariamente legate a un transfert classico. Le consiglio di esplorare più approfonditamente questi sentimenti con il suo terapeuta. La trasparenza e l'apertura sono fondamentali in una relazione di questo tipo. Vedrà che sarà estremamente utile parlare apertamente dei suoi sentimenti e delle sue preoccupazioni in merito. Il suo terapeuta è addestrato per gestire tali situazioni in modo professionale e rispettoso. Questo confronto potrebbe aiutarla a comprendere meglio sé stessa e ciò che sta provando. Certo, è importante essere consapevoli che questa conversazione potrebbe portare alla luce ulteriori dinamiche inisiste nel suo percorso terapeutico. Tuttavia, ciò non dovrebbe necessariamente significare che il rapporto di fiducia sia compromesso o che lei debba necessariamente cercare un altro terapeuta. In definitiva, la sua decisione su come procedere dipende da quanto lei si sente a suo agio nell'affrontare questo argomento con il suo terapeuta e da quanto ritiene che possa essere utile per il suo processo terapeutico. Qualunque sia la sua scelta, è importante essere gentili con se stessi nel rispetto della propria persona e della sua storia.

Esperti

Patrizia Rosso

Patrizia Rosso

Psicoterapeuta, Neuropsicologo, Psicologo clinico

Vidracco

Alessia Botta

Alessia Botta

Psicoterapeuta

Cossato

Luisa Cimmino

Luisa Cimmino

Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico

Acerra

Simona Galietto

Simona Galietto

Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo

Napoli

Francesca Calvano

Francesca Calvano

Psicoterapeuta, Psicologo

Roma

Monica Calabrese

Monica Calabrese

Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico

Grosseto

Domande correlate

Vuoi inviare una domanda?

I nostri esperti hanno risposto a 22 domande su Dipendenza affettiva
  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.