Buongiorno, chiedo aiuto per una situazione angosciosa che sto vivendo. Sto con il mio attuale par

20 risposte
Buongiorno,
chiedo aiuto per una situazione angosciosa che sto vivendo.
Sto con il mio attuale partner da circa 10-12 anni, più un periodo precedente di tira e molla durante il quale entrambi abbiamo avuto altre relazioni.
all'inizio di questa estate (2025) ho scoperto, "grazie" ad una ragazza che gli faceva stalking, che mi aveva tradita con lei e in precedenza con altre donne, almeno 5 o 6, per tutta la durata della ns storia. Ora siamo in terapia, e il ns dottore ha individuato in entrambi dei tratti di personalità dipendenza (io affettiva, lui sessuale). Sono sconvolta. Ho investito molto sulla ns storia e mi ritrovo una persona che ha due facce, due vite parallele tenute in piedi con estrema scaltrezza e senza sensi di colpa, apperentemente.
Con me è stato sempre (o quasi) presente, attento, affettuoso, l'uomo che vedevo giusto per me, con un sacco di buone qualità. Abbiamo appena acquistato casa insieme, pensavo di aver trovato la persona giusta, per la vita.. lui non ha mai manifestato dubbi, sembrava provasse lo stesso.
sono veramente angosciata da quello che è emerso. Lui sembra essersi messo in discussione, ma non è per niente spaventato dalla possibilità che la ns storia finisca e non riesco a capire se la sua presunta volontà di restare con me sia sincera e sia fatta per amore (o almeno affetto) o se stia recitando, come magari ha sempre fatto (ma può una persona fingere per così tanto tempo?). sono molto in ansia, a tratti, e ho la pressione alta. Ho paura e mi chiedo cosa devo fare della mia vita...com potrò mai fidarmi di nuovo di lui?
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno,
quello che descrive è un vissuto molto doloroso e complesso, che mette in discussione non solo la fiducia nella relazione ma anche la stabilità del proprio progetto di vita. È comprensibile sentirsi angosciata e spaventata di fronte alla scoperta di comportamenti che contraddicono l’immagine che aveva costruito del suo partner.

In questi momenti è importante distinguere due livelli: da un lato il percorso di coppia, che può essere affrontato in terapia e che richiede tempo, dall’altro il suo benessere personale, che merita uno spazio specifico di ascolto e di sostegno. La domanda su come poter tornare a fidarsi non ha una risposta immediata: la fiducia non si ricostruisce in modo rapido, ma può essere rinegoziata solo se entrambi i partner sono realmente disposti a mettersi in gioco con sincerità e trasparenza.

L’indicazione di tratti di dipendenza, affettiva e sessuale, può essere un punto di partenza per comprendere alcune dinamiche, ma non annulla il dolore che lei sta provando. Per questo, oltre al lavoro di coppia, può esserle utile intraprendere un percorso personale per elaborare l’angoscia, capire meglio i suoi bisogni e prendere decisioni più consapevoli sul suo futuro.

Resto a disposizione se desidera approfondire.

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Salve paziente anonima dalla sua email si evince una forte dipendenza affettiva verso questo compagno che la tradisce spesso e volentieri
Forse deve chiedersi perché si accontenta di un uomo a metà? Non è forse degna di un amore tutto suo?
Provi a chiedersi quanto bene si vuole! Credo sinceramente che dovrebbe fare un percorso individuale per ritrovare fiducia in sé stessa e autonomia
Vedrà provi ad affidarsi ad un terapeuta che potrà aiutarla a gestire ansia e pressione quindi stare meglio in generale. Il corpo parla.. Le sta dando segnali di insofferenza. Non abbia paura
Un abbraccio
Dott. Lorenzini Maria santa psicoterapeuta
Dott.ssa Anna Periz
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Verona
Gentile Utente,
Le sue domande suonano come ineludibili; Lei troverà una risposta e probabilmente ci vorrà un tempo di gestazione per individuare ciò che è giusto per Lei senza il rischio di tradirsi, di non essere fedele a se stessa alla luce della tridimensionalità del quadro di coppia che si è manifestato.
Ora che le due facce del suo partner si sono allineate, si stanno allineando, cambiano i Suoi/Vostri sentimenti? È una crisi costruttiva della coppia? Come mai non sono sorti dubbi - oppure erano sorti dubbi- nei 5/6 anni precedenti di relazione? Aveva già assaggiato in passato la dualità del compagno? Alla luce della terapia di coppia sente che la relazione si sta aprendo sulla via della sincerità e apertura reciproca? 
In realtà alle Sue domande verrebbe da aprirne molte altre, proprio in virtù anche delle scelte, dei progetti di coppia (es. la casa) e soprattutto dei sentimenti consolidati (magari anche ambivalenti) che sono stratificati negli anni ..
Sicuramente un percorso psicologico nelle proprie profondità non può che essere un sentiero ricco di frutti. Un cordiale saluto
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa MARIELLA BELLOTTO
Psicoterapeuta, Neuropsicologo, Psicologo
Vicenza
Buonasera, stai vivendo uno shock profondo: la fiducia è crollata e ora ti senti persa, con ansia e persino sintomi fisici. È comprensibile chiederti se tutto fosse finto e se potrai mai fidarti di nuovo. La psicoterapia individuale può aiutarti a distinguere i tuoi bisogni da quelli della coppia, ritrovare stabilità e forza personale, capire se e come vuoi continuare la relazione senza farti travolgere dall’angoscia. In questo momento non serve decidere subito “restare o lasciare”: serve proteggerti e avere uno spazio sicuro dove ricostruire chiarezza e fiducia in te stessa.
A disposizione
Mariella Bellotto
Dott.ssa Silvia Avanzati
Psicologo, Psicoterapeuta
Siena
Salve, comprendo la sua angoscia, la sua sofferenza e la paura nel dover affrontare una situazione che mai avrebbe creduto. Il fatto che abbiate deciso di intraprendere un percorso di terapia di coppia è sicuramente di aiuto ed è stato un buon primo passo. Capisco che è dura, ma deve provare a rimanere nel presente, cercando di non domandarsi cosa potrà accadere nel suo futuro. Impieghi questo tempo, dedicandosi uno spazio per sé e lavorare sulla sua "dipendenza", indicata dal terapeuta. Magari, se non l'ha già fatto, iniziando un percorso individuale per lavorare su quegli aspetti che oggi la rendono vulnerabile, cercando di comprendere i meccanismi che l'hanno portata ad intraprendere la sua relazione. Focalizzandosi sul suo funzionamento e facendo emergere le problematiche che sono alla base, riuscirà a fare chiarezza dentro di sé e a dare una spiegazione a ciò che le sta accadendo. Le auguro di trovare le risposte che cerca attraverso un percorso di crescita personale che la aiuti ad affrontare la vita affettiva con maggiore consapevolezza.
Un caro saluto.
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
quello che sta vivendo è un momento estremamente doloroso e destabilizzante. Scoprire i tradimenti dopo tanti anni di relazione, soprattutto quando si è investito molto a livello emotivo e di progetto di vita, può far crollare tutte le certezze costruite e generare forte ansia, paura e senso di smarrimento.

La confusione che sente è comprensibile: da un lato ci sono i ricordi e le esperienze positive condivise con il suo partner, dall’altro la scoperta di una realtà nascosta e parallela che mina profondamente la fiducia. È normale che si chieda se i gesti di cura e affetto ricevuti fossero autentici o parte di una “recita”: in situazioni simili, i dubbi si moltiplicano e la percezione della relazione cambia radicalmente.

Il fatto che il vostro terapeuta abbia evidenziato tratti di dipendenza (affettiva da parte sua e sessuale da parte del suo compagno) è un elemento importante, perché significa che entrambi vi state già confrontando con dinamiche profonde e radicate, che vanno oltre il semplice “tradimento”. Questo lavoro in terapia può aiutarvi a comprendere se esistono le basi per ricostruire un legame autentico o se, invece, sia più sano per lei prendere altre strade.

La sua angoscia, l’ansia e persino i sintomi fisici che sta manifestando (come la pressione alta) sono segnali importanti, da non trascurare: il suo benessere psicologico e fisico deve rimanere la priorità.
Non esistono risposte semplici o immediate su cosa “fare della sua vita” o se potrà fidarsi di nuovo, ma affrontare queste emozioni con il supporto di uno specialista le permetterà di ritrovare più chiarezza e di prendere decisioni in linea con i suoi bisogni profondi.

Sarebbe utile e consigliato, per approfondire questa situazione complessa, rivolgersi ad uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Alessandra Domigno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, capisco la situazione particolare e confusa che sta vivendo e comprendo che in questo momento non sa bene a cosa dare ascolto. Credo che questi suoi dubbi che sta continuando a nutrire rispetto al suo compagno possano essere argomento di discussione nella vs. terapia di coppia, proprio per farvi eventualmente aiutare a confrontarvi su questo. Inoltre per se stesso io credo che dovrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia individuale per darle sostegno, per comprendere profondamente quel che lei desidera e quel che è stato il passato dando così forse delle proprie risposte sul presente che sta vivendo e su quel che potrà essere il suo futuro. Entri in contatto con le emozioni profonde e le paure per affrontare questa confusione. Se desidera io sono a disposizione per un appuntamento in presenza o online.
Dott.ssa Alessandra Domigno
Dott.ssa Valentina Penati
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima, grazie per aver condiviso la sua situazione. E' comprensibile il senso di destabilizzazione e di smarrimento che prova, scoprire questa porzione di realtà porta necessariamente a mettersi in discussione e a domandarsi che fare. Leggendo le sue parole però mi sembra sia molto più concentrata su ciò che il suo partner desidera fare, sulla possibilità che lui intraprenda un cambiamento. Per sé chiede soltanto se potrà mai fidarsi nuovamente di lui. Alla base di queste considerazioni sembra esserci in lei la premessa che l'unica opzione è stare con lui, sperare di riuscire a fidarsi e che lui attui un cambiamento. Ma è ciò che lei desidera? Ha per lei senso restare in questa relazione? Al netto di queste nuove informazioni sul suo partner come è cambiata in lei l'immagine che ha di quest'uomo? Quello che voglio dire è che non è obbligata a stare in una relazione che l'ha delusa né che è suo compito cambiare il suo partner, è invece suo compito farsi carico del suo proprio benessere e pensare che merita una relazione appagante e valorizzante. Certamente pensare di dare una direzione nuova alla propria vita può far paura (specie se sono effettivamente presenti tratti di dipendenza affettiva, che giustificano la tendenza a considerare il rimanere in questa relazione come l'unica opzione percorribile) ma ricordiamoci che le paure sono solo paure, ipotesi negative di un futuro che è ancora tutto da costruire e a cui dare una direzione, nulla è scritto ma tutto è da scrivere e questo è in suo pieno potere. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata, Valentina Penati
Dott. Francesco Paolo Coppola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Cara,
io vado controcorrente: non servono guerre fredde, controlli ossessivi, vittime o narcisismi. Occorre riflettere. Oggi la sessualità è più libera di ieri; la ferita che hai subito, però, non è nel sesso: è nella fiducia.

La struttura che descrivi è chiara: partner spregiudicato, seduttivo, che ami. La tua idealizzazione della coppia ha coperto crepe che in molte relazioni esistono; la scoperta frantuma l’immagine idealizzata. Non si tratta di “normalizzare” secondo teorie astratte: puoi provare, se lo vuoi, a trasformare la relazione a tuo vantaggio.

Recalcati ricorda che il tradimento nasce dalla fragilità del desiderio e che la fedeltà non è biologica, ma un patto simbolico. Il perdono, se c’è, non è amnesia ma un nuovo patto dopo la caduta. Non è obbligatorio né indolore e richiede di ripensare le proprie convinzioni sulla coppia.

Il punto è che non puoi cambiare la natura di lui: resterà probabilmente così, e tu lo ami per quello che è. Il nodo vero è scegliere se questo prezzo è vivibile per te. In natura siamo liberi, e lo sei anche tu: restare oppure andare.

Se resti, accetta che “non sarà più come prima”, ma che potrebbe esserci comunque spazio per un modo diverso e più consapevole di stare insieme. Se non accetti la situazione per quella che è, resterai bloccata nella rabbia e il rapporto si consumerà. Meglio interrogarti: che cosa significa per te tradimento? Che cosa significherebbe perdono? Cosa accadrebbe se ricomparisse una storia, sapendo che lui poi torna a casa da te?

Resta anche l’altro punto: non può esserci disparità. Se uno solo gode di libertà e l’altro vive nel sacrificio, il peso diventa insopportabile. O entrambi trovate un equilibrio che tenga conto della libertà di ciascuno, o la frustrazione crescerà fino a soffocare tutto.

Se decidi di andare, non è un fallimento: è la scelta di respirare. Puoi amare un uomo affascinante e nello stesso tempo non voler pagare quel prezzo. La vita è breve: non esiste l’amore perfetto, ma il luogo in cui puoi respirare con dignità. Le vie sensate sono due: restare davvero (con realtà e limite) o andare davvero (senza catene invisibili). Tutto il resto è una sospensione che consuma.

Qualunque strada sceglierai, inizia da te stessa.
Prima di decidere se restare o andare, fermati ad ascoltare il tuo corpo: come dormi, come mangi, quanta energia senti di avere durante la giornata. Sono indicatori più sinceri delle parole. Concediti uno spazio di terapia personale, non per colpevolizzarti, ma per riconoscere i tuoi bisogni reali e la tua forza.

Il primo passo non è la scelta definitiva, ma riconnetterti a ciò che ti fa bene e a ciò che ti fa male. Da lì, con più chiarezza, capirai quale direzione seguire.
Dr. Antonio Rivetti
Psicologo, Psicoterapeuta
Caserta
Gentile Utente, la Vita è fatta di scelte e, queste, hanno conseguenze e responsabilità. Lei ha voglia di stare con un uomo dipendente dal sesso? Conosce le conseguenze perché Le ha descritte nel suo post. Il suo compagno ha bisogno di comprendere la sua dipendenza e questo richiede tempo e dedizione. Lo stesso vale per Lei e la sua dipendenza affettiva. Tutto ciò comporterà momenti difficili e dolorosi. Lei è disposta a tutto questo? La casa, i progetti, le promesse sono questioni che si risolveranno. Io credo che il perdono appartenga a Dio, Noi esseri umani possiamo comprendere, capire le difficoltà che viviamo e scegliere per la nostra Vita. Tutto ciò, richiede tempo ma, soprattutto, l'inizio di un cammino che ci permetta di scegliere con serenità ciò di cui abbiamo realmente bisogno. Grazie.
Dr. Cristian Sardelli
Psicologo, Psicoterapeuta
Firenze
Buongiorno gentile utente,
in qualità di specialista psicoterapeuta, per meglio gestire la sua ansia, che spesso se non sempre ha origine mltifattoriale, suggerisco un percorso di Terapia Breve STRATEGICA,
cordiali saluti,
Dr. Cristian Sardelli
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, mi dispiace per la situazione difficile che sta vivendo. Dai fatti da lei descritti sembra che il suo fidanzato abbia commesso più volte delle azioni che hanno seriamente minato il vostro rapporto e la fiducia che lei ha riposto in lui. Quindi è comprensibile che lei possa sentirsi angosciata in questo momento specie dopo gli investimenti anche economici fatti insieme. Mi auguro che grazie alla terapia potrà ritrovare la sua serenità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Chiara Ronchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Il dolore che descrivi è profondo: è come se la base stessa della fiducia fosse stata scossa. È naturale chiedersi se quello che hai vissuto con lui fosse “reale” o solo una recita. In questi momenti la mente cerca disperatamente certezze, ma forse una domanda utile è: cosa ti serve oggi per sentirti al sicuro dentro la relazione, indipendentemente da ciò che lui dice o promette? Un percorso psicoterapeutico può aiutarti a distinguere tra i tuoi bisogni autentici e la paura di perdere quanto hai investito. Non si tratta tanto di capire se “lui è sincero”, quanto di capire se tu puoi sentirti rispettata e protetta accanto a lui.
Dott.ssa Alessia Supino
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Formia
Gentilissima utente, le consiglio di comunicare tutte le sue emozioni al suo terapeuta...
La terapia di coppia è un lungo processo che come ogni traguardo si raggiunge senza sosta ma senza fretta.
Un caro saluto
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, se state continuando il percorso è utile che valutiate l'opzione di potere iniziare un percorso personale, oltre quello di coppia. Le emozioni e i dubbi che prova sono comprensibili e vanno indagati affinché l'ansia che ne deriva possa essere risolta e lei abbia chiarezza sulle scelte da attuare in futuro.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, auando emerge una dinamica come quella che descrive, dove la dipendenza affettiva e quella sessuale si intrecciano, è importante lavorare con gradualità e attenzione. Le relazioni segnate da questi pattern possono essere intense ma anche disfunzionali, e il primo passo, come già sta facendo, è proprio riconoscere ciò che sta accadendo e accettare di darsi spazio per elaborare.
In psicoterapia umanistica, il punto centrale è tornare a sé, a ciò che lei sente davvero, al di là del bisogno dell’altro. Con l’analisi bioenergetica, è possibile lavorare anche sul corpo, che oggi le sta parlando chiaramente, attraverso l’ansia e l’ipertensione, segnali che meritano ascolto.
È lecito chiedersi se chi si ha accanto sia sincero o stia recitando, e se possa davvero cambiare. Tuttavia, oggi il focus più importante dovrebbe essere su di lei, sul suo dolore, sulla sua ricostruzione. Fidarsi di nuovo è un processo lento, e non può essere forzato. L’EMDR, in questi casi, può essere molto utile per elaborare il trauma del tradimento e della disillusione.
Non deve prendere decisioni affrettate. La terapia individuale può offrirle uno spazio protetto in cui distinguere tra ciò che è autentico e ciò che è ancora legato alla paura di restare sola o di perdere qualcosa che ha rappresentato tanto. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,

prosegua pure con la terapia di coppia, e porti i suoi dubbi in seduta. Lavorare sugli spunti qui riportati sarebbe utile al fine di comprendere meglio la traiettoria della vostra relazione.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Melissa Angelini
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Torino
Buonasera,

La sua domanda è lecita: quando si vive un tradimento, ci si interroga spesso sulla fiducia verso l'altro. Ma è davvero questo il punto? Certo, è ciò che la fa soffrire, ma forse occorrerebbe provare a capire la natura della sua ansia, cosa le vuole comunicare, il perché in questo momento sia così presente. L'ansia è un sintomo dirompente e fastidioso, ma ha un grande valore comunicativo e traghetta verso il nostro inconscio, se sappiamo a chi rivolgerci per farci aiutare in questo processo di traduzione che necessita. L'aiuto di uno psicoterapeuta suo per un percorso individuale potrebbe aiutarla a capire la natura della sua ansia.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Descrive una situazione davvero delicata e difficile, quello che mi sento di suggerirle è che forse per sgombrare il campo e fare il punto di dove è lei, che cosa prova e che cosa vorrebbe dalla relazione e da se stessa, ci vuole uno spazio più ampio della sola terapia di coppia, dove lui continua ad essere presente. Io credo che in questa situazione potrebbe essere utile cominciare un percorso individuale, che possa aiutarla davvero a mettere a fuoco dove si trova e che cosa vuole: c'è tanta paura in questo momento, e per capire con chiarezza in che direzione andare bisogna andare oltre alla paura, ma da soli non è facile. Credo che uno spazio per sè potrebbe fare la differenza rispetto non solo alle decisioni che sceglierà di prenderle, ma anche alla consapevolezza e alla lucidità con cui potrà prenderle. Se avesse altre domande o avesse bisogno di supporto mi trova a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti

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