Buongiorno a tutti, sono uno studente di 22 anni che sta per laurearsi, volevo scrivervi per un pr

18 risposte
Buongiorno a tutti,
sono uno studente di 22 anni che sta per laurearsi, volevo scrivervi per un problema che mi sta affliggendo dall’inizio dell’università.

Sono sempre stato una persona con tanti amici e gruppetti di persone ma dall’inizio dell’università ho cominciato a perdere tutti, il covid poi ha contribuito a limitare ancora di più le relazioni e adesso mi ritrovo praticamente solo.

Nel 2020 mi sono fidanzato ma siamo sempre solo io e lei, ogni tanto ci sono alcune sue amiche.

Andavo in una università lontana da casa e quindi avevo anche un appartamento. All’università ho fatto fatica ma sono riuscito a farmi due amici.

La cosa triste adesso tornato nella mia città è che oltre che avere perso rapporto con tutti, i miei vecchi amici o le persone con cui avevo un rapporto non so perché anche se le trovo per strada non mi danno il minimo di attenzioni, non gliene frega più niente a nessuno.
Ho provato anche a ricontattare vecchi amici ma ogni volta tirano fuori qualche scusa e finiamo col non vederci. A me questa cosa mi rattrista davvero tanto e mi sento solo.
Ho come la sensazione che in questi anni tutti si siano evoluti e io invece sono rimasto nel passato a pensare ai vecchi tempi e sono diventato insignificante.
Poi vivo in una città relativamente piccola quindi le persone che girano sono quelle, non saprei bene come fare amicizia, mi sono iscritto in palestra sperando anche di fare nuove conoscenze.

Mi scuso per il papiro ma avevo bisogno di sfogarmi…che consigli potete darmi per migliorare questa situazione? Grazie a tutti
Buonasera, io mi soffermerei sulla sua "fatica a costruire relazioni appaganti e sul fatto che si senta agli occhi degli altri insignificante...sensazione che lei ha di se stesso probabilmente. Si è chiesto se alcuni eventi non hanno cambiato lei? e se questo volgersi al passato è connaturato al suo modo di essere o frutto di delusioni che hanno lasciato una traccia.. ? Sarebbe interessanti conoscere a quali vecchi tempi è rimasto ancorato, cosa si è perso lasciando il suo paese .. quello che possiamo fare in terapia è riconsegnargli il presente fatto di strategie nuove e comportamenti da adottare più adattivi rispetto alla costruzione di relazioni appaganti che non la facciano sentire solo e che non producano in lei sofferenza . Cerchi di intraprendere un percorso per rafforzare l'immagine che ha di se stesso tutto questo le permetterà di capire inoltre come sono cambiate le relazioni dopo la pandemia, partendo dal presupposto però che lei sta per laurearsi e si confronterà molto presto con persone che seguono il suo stesso percorso e hanno i suoi stessi progetti e interessi .

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Buon pomeriggio.
Io credo che dovrebbe darsi del tempo e allo stesso tempo credere maggiorente nelle sue competenze. Crescendo, inevitabilmente alcune situazioni potrebbero cambiare ma non necessariamente per causa sua. Comprendo molto bene la tristezza associata al senso di solitudine, ma faccia in modo che non prenda il sopravvento sulla sua vitalità.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Rosa Leone
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL
Gentilissimo,

comincerei col dirle che, fisiologicamente, ci sono amicizie che man mano vanno perdendosi (a posteriori, spesso ci si domanda se siano state davvero "amicizie" o semplici conoscenze)...
Aldilà di ciò, provi a vederla in questo modo: sta entrando nel mondo dei giovani adulti, in una fase tutta nuova della vita: ok le vecchie amicizie, ma cosa si potrebbe condividere con loro, se non dei bei ricordi?
Le amicizie vanno e vengono, sicuramente, quando anche lei sarà più pronto e predisposto, avrà modo di coltivarne di nuove e in linea con le sue caratteristiche!

Un caro saluto!
Buongiorno, la ringrazio per aver condiviso questa difficoltà. Purtroppo lei potrebbe trovarsi in una situazione in cui fisiologicamente le amicizie si sono "perse". Io mi soffermerei di più sul capire se effettivamente queste sono state realmente amicizie, e sulla sua capacità d'instaurare delle buone relazioni, intendo proprio di qualità, con gli altri. Ritengo importante un colloquio psicologico per esplorare diversi aspetti della sua personalità ed ulteriori dettagli in modo tale da aiutarla a superare questi momenti particolarmente difficili e migliorare la sua qualità della vita. Cordialmente, Dott.ssa Pizzinato
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Buonasera, è comprensibile che lei si senta così dopo un periodo di isolamento sociale che ha interrotto la possibilità di coltivare vecchie e nuove relazioni. Ad oggi è importante poter riprendere in mano la propria vita e non rimanere bloccati nel passato o da ciò che si è vissuto, ad esempio aprendosi a nuove esperienze e contesti. Il tema della solitudine mi sembra sia significativo e che in certi momenti le pesa. Il consiglio che le potrei dare è di intraprendere un percorso psicologico in cui lei possa affrontare tutto ciò che ha raccontato mettendo a tema i vissuti emotivi, i significati e i momenti in cui emergono, e individuare delle nuove possibilità di agire che le permettono di sentirsi più autore della sua vita e più capace di affrontare le sue difficoltà.
Resto a disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Matilde Ciaccia.
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SALVE PUTROPPO LEI STA RIFERENDO ALCUNI SINTOMI E PERCEZIONI CHE SONO TIPICHE DI CHI HA VISSUTO UN LINGO PERIODO DI ISOLAMENTO SOCIALE E DI RESTRIZIONI CONTINUE COME QUELLE AVUTE CON IL COVID. CREDO PROPRIO CHE LEI SI PORTI DIETRO LO "STRASCICO", IL SENSO DI SMARRIMENTO E DI DEREALIZZAZIONE VISSUTI NEGLI ULTIMI DUE ANNI. CIO' E' ANDATO AD INFLUIRE SUL SUO UMORE E SULLA SUA VITA SOCIALE. LE CONSIGLIO DI ANNALIZZARE A FONDO TUTTO CIO' CON UNO SPECIALISTA AFFINCHE' DIA LA GIUSTA DIREZIONE ALLA SUA VITA. CARI SALUTI
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua esperienza, mi dispiace che stia vivendo questa situazione che immagino sia faticosa.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a capire quali dinamiche si manifestano durante le situazioni sociali, in questo modo avrà il tempo adatto per condividere i dettagli del problema che presenta e trovare una soluzione al suo bisogno.
Un saluto
Francesca Romani
Salve, non si deve colpevolizzare perché la vita fa cambiare i rapporti con le persone e tutti noi nel corso degli anni hanno perso i loro amici involontariamente, semplicemente perché presi da impegni e obbiettivi diversi. Per questo motivo non deve cercare dentro di se i motivi di certi comportamenti altrui ma deve trovare gli strumenti per non soffrirne e costruire nuovi rapporti. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, io ti consiglio di iscriverti ad un hobby , tipo strumento musicale o palestra però tipo sport di gruppo . Questo tipo di contesto sociale potrebbe veramente diventare un passatempo rinvigorente per il tuo spirito che ha bisogno di nuovi stimoli.
Coraggio!
Dr. ssa Cristina Mitola
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Buongiorno, ti ringrazio per aver voluto condividere la tua situazione e per aver voluto chiedere il parere di un professionista. Innanzitutto, sappi che non sei solo. Molte persone, a causa della pandemia, hanno forzatamente rimesso in discussione i propri rapporti. L’impressione che tu sia “rimasto nel passato” può essere una forzatura dettata dalla situazione che stai vivendo: sei cambiato anche tu ma in modo che ti fa sentire “diverso”. Perché gli altri dovrebbero vederti come “insignificante”? Tu come ti definiresti? Instaurare un legame richiede molta pazienza e le aspettative riposte nell’altro è bene che siano esplicite e chiare, altrimenti i rapporti desiderati possono avere delle basi irrealistiche. Ti consiglierei di aprirti ad un dialogo sincero con te stesso e sicuramente il supporto di uno psicologo potrebbe aiutarti in un percorso più approfondito in quelle che sono le motivazioni intrinseche alla base della tua attuale condizione. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio e ti auguro una buona giornata. Dott. Roberto Greco
Buona sera, comprendo il malessere che prova. La prima cosa che mi verrebbe da chiederle è che valore ha per lei l'amicizia e quale bisogno soddisfa, ovvero come la "fa sentire".
In secondo luogo se ripensasse alle amicizie che aveva nel suo paese prima di andare all'Università le definirebbe tutte "amicizie" o magari delle semplici conoscenze? Lei racconta infine che è come se "gli altri si fossero evoluti, fossero andati avanti" e lei no, mi sembra che rivolga un giudizio negativo nei suoi confronti di se stesso e di un suo bisogno. Spesso accade che chi rimane a vivere in un piccolo paese possa irrigidirsi intorni ai circuiti del quotidiano e non riuscire a "riassimilare" ciò che si è allontanato. Questo magai può essere uno stimolo anche per lei per considerare situazioni e amicizie nuove. Le faccio i miei auguri.
Buonasera caro utente,
la sua tristezza e la sua melanconia emergono dal suo messaggio,
penso che lei voglia vivere un cambiamento, ovviamente per poter avere un cambiamento c'è bisogni di ridefinire al meglio alcuni nostri obiettivi.
L'isolamento sociale degli ultimi anni ha contribuito la fuori uscita di alcune frustrazioni.
Resto a disposizione per qualsiasi cosa.
Cordiali saluti
Gentile utente, mi dispiace per il suo disagio. Nella fase della giovinezza si pensa che certe amicizie saranno per sempre, in realtà non è così, gli interessi e ciò che ci legava ad alcuni amici quando avevamo 18 anni sono diverse rispetto a 25 anni o più, spesso le amicizie dell'infanzia o dell'adolescenza le manteniamo più per un legame affettivo che per altre motivazioni. Non solo, come una pianta ha bisogno di essere innaffiata, potata, curata così anche l'amicizia necessità delle nostre cure ed attenzioni. Noi come esseri umani siamo in continuo cambiamento, anche le nostre amicizie possono mutare. Lei in questo momento cosa sta facendo? Si sta creando delle occasioni nuove di socializzazione o si è rassegnato? Ritengo utile una consulenza psicologica per questa fatica che traspare dalle sue parole nel crearsi delle relazioni e per il basso valore che Lei si dà definendosi "insignificante". Tutti vorremmo sentirci infallibili, apprezzati, ammirati dagli altri, ed è proprio per aderire a questi standard che al giorno d’oggi si è creata una vera e propria “epidemia dell’insicurezza”, che tocca tutte le relazioni fondamentali della nostra esistenza: quella con se stessi, quella con gli altri e quella con il mondo circostante. Mi permetto di consiliarLe il libro di Roberta Milanese: “L’ingannevole paura di non essere all’altezza: strategie per riconoscere il proprio valore” . A disposizione.
Cordialmente, dr. Germi
Capisco quanto sia difficile affrontare la solitudine e l'isolamento sociale, specialmente dopo aver perso contatto con gli amici e le persone che erano importanti per te. La transizione all'università e la pandemia hanno complicato ulteriormente la situazione, ma ci sono diverse cose che puoi fare per migliorare la tua situazione.

Innanzitutto, è importante che tu sia gentile con te stesso e accetti i tuoi sentimenti. È normale sentirsi tristi e soli in questa situazione, ma non giudicarti negativamente per quello che stai vivendo.

Una strategia utile potrebbe essere quella di partecipare a eventi o attività che ti interessano. Unisciti a club universitari o partecipa a corsi o gruppi di volontariato. Questo ti darà l'opportunità di incontrare persone con gli stessi interessi e passioni.

Inoltre, non aver paura di avvicinarti agli altri. Inizia con piccoli passi, come fare un complimento o chiedere informazioni su qualcosa che ti interessa. La comunicazione è fondamentale per creare nuove relazioni.

Continua a mantenere il contatto con i vecchi amici, anche se sembrano distanti. Invia loro messaggi amichevoli e proponi di uscire insieme. Potrebbero essere coinvolti in altre attività e potrebbero non rendersi conto che hai bisogno di più sostegno.

Utilizza le piattaforme online, come i social media o le applicazioni di incontri amichevoli, per conoscere nuove persone. Molte città hanno gruppi online o eventi virtuali che possono essere un'ottima opportunità per connettersi con gli altri.

Sii paziente. La costruzione di nuove amicizie richiede tempo e impegno. Non aspettarti di fare amicizia da un giorno all'altro, ma mantieniti aperto e disponibile a incontrare nuove persone.

Esplora nuovi hobby e attività che non hai mai provato prima. Questo potrebbe aprirti a nuove esperienze e opportunità di incontrare persone diverse con cui condividere interessi comuni.

Se senti di aver bisogno di supporto aggiuntivo, non esitare a cercare un aiuto professionale. Uno psicologo o un consulente possono aiutarti ad affrontare i tuoi sentimenti e sviluppare strategie per affrontare la solitudine.

Ricorda che la costruzione di amicizie significative richiede tempo, ma con pazienza e apertura mentale, potresti incontrare persone con cui creare connessioni profonde e significative. Non aver paura di essere te stesso e cerca le relazioni che ti rendono felice e appagato.
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Carissimo, avere delle buone relazioni sociali è un aspetto importante della nostra vita, ha a che fare con a nostra identità e con la nostra crescita personale e sociale, soprattutto in gioventù quando tutto può essere rimesso in discussione e adeguato al ostro modo di essere e alle nostre ambizioni. Può capitare che questo ci sembri un'impresa titanica e difficile d realizzare. Comprendo la tua preoccupazione. Vero è Non c'è bisogno di avere tantissimo amici, è sufficiente avere relazioni autentiche e sincere. Alle volte un piccolo movimento può permettere una rapida soluzione dei problemi.
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Buongiorno,
L'uomo nasce, cresce e vive in relazione agli altri ed è naturale che sentirsi soli ci crei disagio. La sua età è un'età di cambiamenti ed il fatto di essersi trasferito in un'altra città sicuramente non aiuta. Sono sicuro che col tempo riuscirà a creare relazioni soddisfacenti. Nel frattempo le consiglio di considerare di rivolgersi ad un collega.
Dott. Marco Cenci
Grazie per la tua condivisione. Andare a vivere in un’altra città, anche solo per studio, porta tanti cambiamenti. Si incontrano nuove persone e talvolta, anche nuovi modi di stare assieme. Oltre, talvolta, anche un nuovo sé. Lì sei riuscito a farti due amici, e questo è prezioso. Ora che sei tornato dove vivevi, le situazioni le hai trovate cambiate. Forse non perché gli altri si sono evoluti, semplicemente perché ognuno di voi, vivendo esperienze differenti, ha preso nuove direzioni. Il periodo del Covid ha impattato molto sul modo di vivere le relazioni e in tanti stanno facendo fatica. E’ sano che tu voglia condividere la tua vita anche con degli amici oltre alla tua ragazza. Datti il tempo. Anche se tutto è tornato a regime, c’è da tenere conto che per un lungo tempo è stato richiesto distanziamento sociale. L’altro è stato percepito come una minaccia alla propria salute. Gli abbracci calorosi fra amici sono stati sostituiti, quando è rimasto il contatto, da sfioramenti di gomito. Insomma, questo per dirti che degli strascichi possono esserci ancora. E le persone molto sensibili hanno e possono ancora sentire molta solitudine. Sei giovane, hai tutta la vita davanti e puoi davvero costruire belle amicizie. Questo è certo. E se ti senti in difficoltà, datti la possibilità di farti aiutare. Ogni percorso su se stessi è un eccellente contributo alla propria qualità di vita. Ti auguro il meglio per la laurea e in generale… per la tua vita! Dott.ssa Simona Vanetti

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