Buongiorno a tutti, il mio ragazzo 22 anni mi ha confessato che durante tutto l’arco della relazione

18 risposte
Buongiorno a tutti, il mio ragazzo 22 anni mi ha confessato che durante tutto l’arco della relazione precedente di 4 anni con una donna ha avuto dei rapporti abitudinari con un uomo consistenti solo in sesso orale ricevuto in modo passivo, senza nessun altro tipo di contatto fisico se non esclusivamente nella zona genitale. Mi ha detto che la cosa che lo faceva eccitare era per l’appunto il subire l’azione e al col tempo esserne disgustato. Mi ha parlato di come l’eccitazione fosse alta per un qualcosa di “segreto” che stesse facendo sotto gli occhi di tutti, con questo ragazzo non c’era dialogo ne durante che alla fine del rapporto orale. Al col tempo afferma di non sentirsi gay, di non sentirsi attratto dagli uomini e che tutto sia avvenuto sempre e solo con lo stesso ragazzo per tutta la durata degli anni.. il primo rapporto con un maschio l’ha avuto all’età di sei anni dove un bambino più grande di due anni gli si è messo sopra con strusciamenti ecc.. ma il mio ragazzo dice che pur essendone rimasto inizialmente perplesso gli sia “piaciuto “. Con tutto ciò.. io dovrei credergli quando dice sia sicuro di non essere gay?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, non è possibile dirle se deve o non deve credere alla persona con cui è in relazione, si tratterebbe di interpretare cosa pensa o sente una terza persona senza conoscerla. Ciò che può fare è continuare a dialogare con il suo ragazzo qualora abbia dei dubbi rispetto l'orientamento sessuale. Oltre a questo, può anche valutare il tipo di relazione in cui vuole o non vuole stare tenendo conto di tutte le informazioni che ha sul proprio ragazzo. Un saluto
Gentilissima, direi che sì, può dargli fiducia, anche se non è obbligata a farlo. L'identità di genere è qualcosa di molto complesso che non si può ridurre all'identificarsi come "gay" o come "etero". persone attratte dall'altro sesso possono in alcuni momenti della propria vita provare esperienze sessuali omoerotiche, traendone anche piacere. Non possiamo avere la garanzia che in futuro il suo ragazzo non possa identificarsi come "omosessuale", ma il fatto di aver avuto esperienze sessuali con uomini non implica che non gli interessino le donne!
Come suggeriva la collega, è importante continuare a dialogare sul tema.
Rispetto al tema della fiducia, che è un argomento molto vasto e importante per le relazioni, sarebbe importante un consulto con un professionista della salute mentale.
Buongiorno, penso che il successo della vostra relazione non dipenda necessariamente da esperienze passate del suo compagno o da altri vissuti di attrazione che ha sperimentato. Ho l'impressione che il dubbio e la difficoltà sia più sua che del suo ragazzo per cui dovrebbe interrogare forse se stessa e la propria possibilità di fidarsi di lui nella relazione. Un caro saluto, Dott.ssa Bonomi
Buongiorno, capisco che questa situazione sia complessa e ti porti a fare molte domande sulle inclinazioni sessuali del tuo ragazzo. Solo lui può veramente conoscere e comprendere la sua sessualità. I comportamenti sessuali delle persone possono essere vari e non sempre corrispondono a una semplice etichetta come "gay" o "etero". La sessualità è una sfera molto personale e complessa, e non esiste una risposta universale per definire l'orientamento sessuale di una persona.
È possibile che il tuo ragazzo abbia avuto esperienze sessuali con un uomo nel passato, senza per questo considerarsi gay. L'orientamento sessuale non si basa solo sulle esperienze sessuali, ma anche sui sentimenti e sulle attrazioni emotive e romantiche che si provano verso gli altri. La confusione e le domande che sorgono in una situazione come questa sono comprensibili. È importante che tu e il tuo ragazzo abbiate una comunicazione aperta e sincera sulla questione. Puoi chiedergli di spiegarti meglio le sue esperienze passate, i suoi sentimenti e le sue attrazioni, nel rispetto dei confini che lui stabilisce.
È altrettanto importante considerare che l'orientamento sessuale può essere fluido e soggetto a cambiamenti nel corso della vita di una persona. Ciò che è più significativo è che tu e il tuo ragazzo vi sentiate amati, rispettati e supportati all'interno della vostra relazione. Se questa situazione solleva dubbi o preoccupazioni significative per te, potrebbe essere utile un supporto professionale, come parlare con uno psicologo o un consulente sessuale, che può aiutarti ad elaborare le tue emozioni e guidarti nelle decisioni che devi prendere.
Dr. Roberto Prattichizzo
Buongiorno
Le devo dire che quello che più mi ha colpito della sua domanda è il fatto che non abbia accennato a come lei si sente riguardo alle confessioni del suo compagno. Penso che il punto focale della questione sia questo, concentrarsi su come la faccia stare dover affrontare questa realtà, piuttosto che ragionare sul dare un’etichetta precisa all’orientamento sessuale del suo compagno.
E’ impossibile dirle se sia giusto credergli o meno. La sessualità ha infinite sfaccettature, e potrebbe essere che ciò che il suo compagno ha trovato eccitante nelle situazioni da lei descritte vada al di là del sesso dell’altra persona.
Credo che potrebbe esserle d’aiuto ritagliarsi uno spazio in terapia per approfondire i suoi pensieri in merito alla faccenda, così come per capire se i suoi sentimenti possano essere influenzati da tutto ciò.
Rimango a disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento
Dott. Cristiano Guerzoni
Buongiorno a te.
Quello che trovo giusto dirti è che se il tuo ragazzo sia gay o meno, non è esattamente il punto nevralgico di questa faccenda, ma tu lo sei.
Devi porti la domanda se a te va bene così o non è più una situazione sostenibile....
Penso che parlarne con un professionista sarebbe opportuno.
Un saluto
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Buonasera, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Non è possibile dare una risposta alla domanda finale perché riguarda una terza persona. Il mio consiglio è quello di lavorare sulla vostra relazione.
Per qualsiasi informazione resto a disposizione!
Gentile utente,
probabilmente non esiste una risposta corretta al suo quesito, ciò su cui si può concentrare è l'origine della sua domanda e i timori che nasconde.
Purtroppo non possiamo conoscere le verità delle persone che ci circondano, ma possiamo ascoltare noi stessi e capire cosa è bene per noi.
Cosa succederebbe alla relazione se..?
Come potrei reagire se..?
Può quindi farsi delle domande sulle sue percezioni e i suoi bisogni per capire meglio cosa vuole per il suo futuro.
Resto a disposizione, saluti,
Luisa Cirimbilli
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Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Buongiorno, penso che bisogna porre l’attenzione su un altro aspetto. Sicuramente stai affrontando una situazione delicata e complessa riguardante la tua relazione con il tuo ragazzo e le tue riflessioni sulle sue preferenze sessuali. È importante prenderti del tempo per esaminare i tuoi sentimenti e esigenze in questa situazione.
Chiediti sinceramente se sei a tuo agio con la situazione attuale e se ci sono aspetti che desideri discutere con il tuo ragazzo. Apriti con il tuo ragazzo e condividi le tue preoccupazioni e i tuoi sentimenti in modo aperto e rispettoso. Crea uno spazio sicuro in cui entrambi possiate esprimere i vostri pensieri e emozioni senza paura di giudizi.
Ricorda che è normale sentirsi confusi o incerti in una situazione emotivamente complessa come questa. Penso che parlarne con un professionista sia più opportuno. Un caro saluto Dott.ssa Sica Angela
Salve, grazie per aver condiviso la sua preoccupazione. Il fatto che il suo ragazzo abbia condiviso con lei questo aspetto della sua vita, fino a quel momento segreto, mi fa pensare che con lei si senta accolto e al sicuro. É chiaro, però, che questa confessione le abbia lasciato diversi dubbi e perplessità e che questi possano diventare ingombranti all'interno della vostra relazione se non affrontati con una comunicazione chiara e sincera. Mi rendo conto che non dev'essere semplice per lei. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che possa sostenerla in questo passaggio delicato. Un caro saluto.
Buongiorno, dirle se fidarsi o meno sarebbe un azzardo, poiché non possiamo sapere con certezza scientifica se quello che le riferisce il suo ragazzo lo sente davvero oppure no. Se fossi in lei, cercherei di capire quanto questa situazione sia impattante nella vostra relazione e se reputa che la faccia stare bene o male. Ogni persona ha i suoi vissuti ed è bello saperli comprendere ed essere in contatto con i propri bisogni.
Se vuole approfondire, sono a disposizione. Intanto le auguro il meglio.
Dott. Filippo Festa
Gentile Utente, comprendo bene che una confessione di questo tipo l'abbia confusa e ora senta il bisogno di fare chiarezza. Tuttavia, penso che il punto fondamentale non sia tanto riuscire ad "incasellare" in una categoria l'orientamento sessuale del suo ragazzo (considerando poi la complessità dell'argomento), ma piuttosto domandarsi come ciò l'abbia fatta sentire e perché. Per quanto sia normale cercare di comprendere gli altri, la cosa più utile (e spesso più difficile) è invece ri-orientare queste energie nella comprensione di noi stessi. Resto a sua disposizione qualora volesse approfondire l'argomento. Dott.ssa E.B.
Gentile utente, mi sembra di intuire che la difficoltà non è la presunta omesessualità del suo compagno, quanto la fiducia.
Come mai per lei è così importante che lui si definisca rispetto a queste sue esperienze?
Credo che un primo segnale positivo è che il suo compagno ha condiviso con lei questa esperienza. Non è scontato. Questo potrebbe indicare Che lui è molto sereno nel parlarne con lei. Purtroppo nessuno può rassicurarla rispetto ai suoi dubbi. Se questi non le permettono di viversi serenamente la sua relazione, le suggerisco di attivare uno spazio di psicoterapia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice Genoveffa
Buongiorno, non mi è possibile dirle se deve o non deve credere alla persona con cui è in relazione. Ciò che può fare, a mio avviso, è continuare a parlare con il suo ragazzo visto i suoi dubbi rispetto l'orientamento sessuale. Può valutare il tipo di relazione in cui vuole o non vuole stare tenendo conto di tutte le informazioni che ha fino ad ora sul suo compagno e riflettere sulle emozioni che le suscitano questi racconti .Un caro saluto. Dr.ssa Versari Debora.
Salve, forse quanto dice in merito al rapporto avuto all'età di sei anni è più complesso di un orientamento sessuale e delle relazioni successive.
Può provare a capire se per lei sia possibile reggere una relazione di questo tipo, quali siano i suoi dubbi, in che modo aprire una comunicazione in merito a questo e poter andare avanti, insieme o separati.
Buongiorno, posso solo immaginare la confusione che ha generato in lei questa confessione. Le consiglio, qualora avesse ulteriori dubbi, di mantenere un dialogo aperto e reciproco con il suo compagno. Riguardo, invece, la sua domanda finale non mi sento in diritto di fornirle la risposta. Le consiglio di porsi delle domande sul tipo di relazione che vuole e di riflettere sui suoi bisogni, eventualmente rivolgendosi ad uno psicologo per un percorso di supporto.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Dott.ssa Veronica Savio

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