Buongiorno a tutti, Ho lasciato il mio ragazzo dopo quasi 2 anni di relazione ma ci amiamo. Entram
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Buongiorno a tutti,
Ho lasciato il mio ragazzo dopo quasi 2 anni di relazione ma ci amiamo. Entrambi abbiamo 24 anni e frequentiamo l'università, ma io frequento la magistrale e lui l'ultimo anno di triennale. Negli ultimi mesi il mio ragazzo sta affrontando un periodo molto difficile, in cui mi ha detto di essere estremamente infelice dei suoi insuccessi universitari e non (anche se da occhio esterno è molto bravo) e non si vuole bene (e io che lo vedo bellissimo e con 1000 qualità!). Sta sempre e solo lui libri e in ogni momento della giornata fa quello. Detto questo ha chiuso ogni contatto con i suoi amici, non si confida con nessuno se non con me. I problemi sono iniziati in questo periodo appunto, perché ha perso ogni desiderio di iniziativa e di voglia di vederci al di fuori delle nostre rispettive case. Ogni invito è declinato tanto meno il trovare 2 giorni di vacanza insieme. Normalmente dormiamo, vediamo un film e la cosa finisce lì. Questo a lungo andare, mi ha generato angoscia e mi sono sentita terribilmente repressa, perche nei giorni della settimana in cui siamo liberi (weekend) non si riesce a trovare un compromesso. Nonostante le mie mille proposte e le nostre discussioni a proposito, lui è stufo di sentirti ripetere la stessa cosa stando male di suo e non potendo fare nulla, mentre io piango e nuoto in balia del "lo sostengo e aspetto che termini questo periodo" e "sono frustrata perche non condividiamo nessuna esperienza assieme".
Io considero il problema risolvibile (mi basterebbe una via di mezzo), mentre per lui è un "al momento qualcosa di insormontabile, già è tanto che riesce ad alzarsi dal letto e andare a tirocinio, è infelice ma non per causa mia, anche quando ci ha provato i suoi sforzi non sono bastati agli occhi della mia ragazza". Dunque da 2 settimane ho compreso che non era sostenibile la situazione e gliel'ho detto. Ci siamo sentiti e stiamo entrambi male, ma non so cosa fare, vorrei tornare a come prima, vorrei si sistemasse ma non so come. Oltre a ciò non avevamo altri problemi e mi fa male perché entrambi eravamo convinti di avere un futuro insieme.
Ho lasciato il mio ragazzo dopo quasi 2 anni di relazione ma ci amiamo. Entrambi abbiamo 24 anni e frequentiamo l'università, ma io frequento la magistrale e lui l'ultimo anno di triennale. Negli ultimi mesi il mio ragazzo sta affrontando un periodo molto difficile, in cui mi ha detto di essere estremamente infelice dei suoi insuccessi universitari e non (anche se da occhio esterno è molto bravo) e non si vuole bene (e io che lo vedo bellissimo e con 1000 qualità!). Sta sempre e solo lui libri e in ogni momento della giornata fa quello. Detto questo ha chiuso ogni contatto con i suoi amici, non si confida con nessuno se non con me. I problemi sono iniziati in questo periodo appunto, perché ha perso ogni desiderio di iniziativa e di voglia di vederci al di fuori delle nostre rispettive case. Ogni invito è declinato tanto meno il trovare 2 giorni di vacanza insieme. Normalmente dormiamo, vediamo un film e la cosa finisce lì. Questo a lungo andare, mi ha generato angoscia e mi sono sentita terribilmente repressa, perche nei giorni della settimana in cui siamo liberi (weekend) non si riesce a trovare un compromesso. Nonostante le mie mille proposte e le nostre discussioni a proposito, lui è stufo di sentirti ripetere la stessa cosa stando male di suo e non potendo fare nulla, mentre io piango e nuoto in balia del "lo sostengo e aspetto che termini questo periodo" e "sono frustrata perche non condividiamo nessuna esperienza assieme".
Io considero il problema risolvibile (mi basterebbe una via di mezzo), mentre per lui è un "al momento qualcosa di insormontabile, già è tanto che riesce ad alzarsi dal letto e andare a tirocinio, è infelice ma non per causa mia, anche quando ci ha provato i suoi sforzi non sono bastati agli occhi della mia ragazza". Dunque da 2 settimane ho compreso che non era sostenibile la situazione e gliel'ho detto. Ci siamo sentiti e stiamo entrambi male, ma non so cosa fare, vorrei tornare a come prima, vorrei si sistemasse ma non so come. Oltre a ciò non avevamo altri problemi e mi fa male perché entrambi eravamo convinti di avere un futuro insieme.
Buongiorno, da quello che racconta sembra che sia più una questione di natura personale del suo ragazzo. Ha provato a parlarci su questo, a chiedere un confronto? Questo ovviamente senza pressare, essendo molto conciliatoria trasmettendo il messaggio "quando vuoi parlarne, io ci sono". Sembra non convinta della scelta di lasciarlo. Magari avere un confronto con lui, potrebbe essere una buona idea per cercare di trovare un compromesso, proprio come accennava, facendo leva su cosa lo preoccupa e gli crea questa insoddisfazione .
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Carissima,
la sua richiesta è piena di amore e preoccupazione, ma mette in luce subito un elemento che non si può cambiare. lei ha fatto di tutto per stare accanto, ma la difficoltà non dipende da lei. Il disagio del suo ragazzo non può risolverlo lei, ma in questo momento ne sente tutte le conseguenze. L'unica scelta da fare è quanto e come stargli accanto, ma (e lo dico con tanto rispetto per il suo amore) pensi anche a lei e alla sua vita affinchè non ne risenta.
Buona giornata
Francesca Cilento
la sua richiesta è piena di amore e preoccupazione, ma mette in luce subito un elemento che non si può cambiare. lei ha fatto di tutto per stare accanto, ma la difficoltà non dipende da lei. Il disagio del suo ragazzo non può risolverlo lei, ma in questo momento ne sente tutte le conseguenze. L'unica scelta da fare è quanto e come stargli accanto, ma (e lo dico con tanto rispetto per il suo amore) pensi anche a lei e alla sua vita affinchè non ne risenta.
Buona giornata
Francesca Cilento
Buongiorno, grazie per la sua condivisione. è molto difficile quando con il proprio partner si viaggia su ritmi, bisogni ed esigenze diversi, ed è molto faticoso da sostenere soprattutto nel lungo periodo. Le consiglierei di suggerire a questo ragazzo di intraprendere un percorso psicologico individuale, che possa aiutarlo a svincolarsi da questa situazione in cui sembra incatenato agli insuccessi e alle cose che non funzionano, senza possibilità di sganciarsi. Lavorare personalmente sulle sue difficoltà potrebbe avere un effetto positivo non solo su di lui e sulla sua insoddisfazione, ma anche sulla vostra coppia, aiutandolo a muoversi verso il compromesso di cui ha bisogno. Diversamente, credo sia difficile per lei stargli accanto a lungo andare: lei non è nella posizione di poter risolvere nel pratico il suo problema, e rischia di essere un rapporto unilaterale, in cui lei si adatta ai bisogni di lui negando i propri, cosa che può funzionare appunto nel breve periodo ma non nel lungo. Provi a proporgli di farsi aiutare, e veda come reagisce. Se avesse bisogno di ulteriore supporto resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Salve, grazie della sua condivisione. Due anni assieme è un tempo significativo ed è comprensibile provare dolore ora che questa scelta è stata presa. Le relazioni profonde ci possono portare in spazi nuovi, talvolta difficili da comprendere di noi stessi. Ciononostante, è giusto evidenziare la difficoltà quando la direzione della relazione prende una strada a noi estranea. Per come scrive… ha già fatto molto e supportato e sopportato molto. Una chiusura è un messaggio chiaro. Cosa poi porterà questo messaggio… dipenderà da voi. Continuando ad ascoltarsi, sono certa potrà comprendere se questo dolore potrà trasformarsi in un cambiamento evolutivo. Solo per lei, e/o per entrambi. Già solo il fatto di aver condiviso questa sua esperienza qui, è un grande passo. Le auguro il meglio. Dott.ssa Simona Vanetti
Cara utente, ciò che lei racconta è la dimostrazione che alle volte l'amore non basta a mantenere una relazione in piedi. Lei si è molto impegnata, il suo partner in questo momento sta affrontando un momento di grande fatica, è anche vero che lei non può vivere il suo tempo con angoscia e sentendosi repressa. Non si può occupare del dolore del suo compagno se lui per primo non riesce in questo momento ad occuparsene. Il dolore che lei sente è assolutamente comprensibile e direi anche naturale e normale. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara utente, il peso che lei porta per entrambi adesso rischia di farla "reagire", piuttosto che "agire". Aiutare è un atto romantico, ma molto faticoso e se non è accompagnato da un nutrimento reciproco tra lei e il suo compagno (ex), rischia di prosciugare tutte le sue energie impedendole di valutare il ventaglio di pensieri, emozioni e azioni possibili. Sicuramente nei rapporti di coppia la percentuale spesa l'uno per l'altro non è mai, o quasi mai al 50%, ma è un equilibrio flessibile, per cui è lecito e chiaro che quando ci sono dei periodi di difficoltà ci si venga in contro. Ma per fare questo è importante tenere un equilibrio anche tra il piacere e le difficoltà, non solo per nutrire la relazione, ma anche il proprio benessere psicologico in quanto propedeutico alla buona riuscita di tutto il resto. Potrebbe essere utile dedicarsi uno spazio, che potrebbe condividere col suo compagno (ex) quando e se sarà possibile farlo. Ma principalmente uno spazio suo, di condivisione e ascolto anche delle proprie emozioni e i propri bisogni.
Resto a disposizione,
anche online
Dott.ssa Aratro Alessandra
Resto a disposizione,
anche online
Dott.ssa Aratro Alessandra
Gentile utente, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Riesco a percepire l'amore per questo ragazzo, ma anche per se stessa e i suoi desideri; talvolta questi, nel vivere una relazione, vanno in conflitto e possono creare malessere. Rinnovando l'importanza di una buona comunicazione tra voi, come leggo già facciate, si evince dal racconto un malessere del suo ragazzo che suggerirei di approfondire chiedendo una consulenza psicologica. Non di meno ritengo importante costruirsi uno spazio in cui lei stessa possa essere sostenuta nelle sue emozioni e bisogni. Resto a disposizione per qualunque informazione, dott.ssa Amelia Capezio
Carissima donna di 24 anni
È evidente che state attraversando un momento difficile nella vostra relazione, caratterizzato dalle sfide personali che il tuo ragazzo sta affrontando. È comprensibile che tu desideri tornare alla felicità che avete condiviso in passato e che speravi in un futuro insieme. Tuttavia, è importante considerare che entrambi avete bisogni e sentimenti validi che devono essere affrontati e risolti. È positivo che tu abbia già avuto il coraggio di comunicare i tuoi sentimenti al tuo ragazzo. Ora potreste considerare l'opportunità di cercare il supporto di un terapeuta di coppia per esplorare in modo più approfondito le vostre dinamiche relazionali e trovare soluzioni per affrontare insieme le sfide attuali.
Nel frattempo, continuate a comunicare apertamente e onestamente sui vostri sentimenti e bisogni reciproci. Cerca di sostenere il tuo ragazzo nei momenti difficili, ma non trascurare i tuoi bisogni e il tuo benessere emotivo. Se necessario, prenditi del tempo per riflettere su cosa è meglio per te e per la tua felicità a lungo termine.
Ricorda che le relazioni richiedono impegno e sacrificio da entrambe le parti, ma è anche importante mantenere un equilibrio tra il supporto reciproco e il rispetto dei propri confini e benessere emotivo. Spero che tu possa trovare la serenità e la chiarezza necessarie per prendere le decisioni migliori per te stessa.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
È evidente che state attraversando un momento difficile nella vostra relazione, caratterizzato dalle sfide personali che il tuo ragazzo sta affrontando. È comprensibile che tu desideri tornare alla felicità che avete condiviso in passato e che speravi in un futuro insieme. Tuttavia, è importante considerare che entrambi avete bisogni e sentimenti validi che devono essere affrontati e risolti. È positivo che tu abbia già avuto il coraggio di comunicare i tuoi sentimenti al tuo ragazzo. Ora potreste considerare l'opportunità di cercare il supporto di un terapeuta di coppia per esplorare in modo più approfondito le vostre dinamiche relazionali e trovare soluzioni per affrontare insieme le sfide attuali.
Nel frattempo, continuate a comunicare apertamente e onestamente sui vostri sentimenti e bisogni reciproci. Cerca di sostenere il tuo ragazzo nei momenti difficili, ma non trascurare i tuoi bisogni e il tuo benessere emotivo. Se necessario, prenditi del tempo per riflettere su cosa è meglio per te e per la tua felicità a lungo termine.
Ricorda che le relazioni richiedono impegno e sacrificio da entrambe le parti, ma è anche importante mantenere un equilibrio tra il supporto reciproco e il rispetto dei propri confini e benessere emotivo. Spero che tu possa trovare la serenità e la chiarezza necessarie per prendere le decisioni migliori per te stessa.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Gentile utente, grazie per aver condiviso questo suo vissuto.
Da quello che racconta sembra che il suo ex ragazzo stia vivendo un periodo di grossa fatica ed angoscia, la sua preoccupazione ed il suo dispiacere sono più che legittimi.
Ha provato a consigliare a questa persona di chiedere aiuto ad un professionista che lo possa accompagnare in questo suo momento di vita?
Comprendo il senso di impotenza e la frustrazione che lei sta provando, lei soltanto può scegliere le modalità con le quali può ancora stare accanto a questa ragazzo che tanto ama.
Purtroppo non può risolvere lei il problema per lui, c'è bisogno che anche dall'altra parte ci sia la medesima volontà, se entrambi ancora immaginate insieme il vostro futuro è necessario che ci sia l'intenzione e la voglia di trovarsi a metà strada nonostante la fatica.
Cordiali saluti Dottoressa Erika Castagneri
Da quello che racconta sembra che il suo ex ragazzo stia vivendo un periodo di grossa fatica ed angoscia, la sua preoccupazione ed il suo dispiacere sono più che legittimi.
Ha provato a consigliare a questa persona di chiedere aiuto ad un professionista che lo possa accompagnare in questo suo momento di vita?
Comprendo il senso di impotenza e la frustrazione che lei sta provando, lei soltanto può scegliere le modalità con le quali può ancora stare accanto a questa ragazzo che tanto ama.
Purtroppo non può risolvere lei il problema per lui, c'è bisogno che anche dall'altra parte ci sia la medesima volontà, se entrambi ancora immaginate insieme il vostro futuro è necessario che ci sia l'intenzione e la voglia di trovarsi a metà strada nonostante la fatica.
Cordiali saluti Dottoressa Erika Castagneri
Cara utente,
grazie per avere condiviso il suo vissuto.
Il suo dolore e la sua preoccupazione sono assolutamente comprensibili. Lei si è impegnata molto in questa relazione, si è messa in gioco ed ha messo in gioco competenze e risorse ma il suo partner in questo momento sta affrontando un momento di grande fatica e tutto appare vano. E' difficile prendersi cura del dolore del suo compagno se lui per primo non se ne riesce ad occuparsene.
In questo momento cerchi di dare spazio anche ai suoi pensieri, vissuti, emozioni e bisogni e si prenda cura di essi...le restituirà serenità e lucidità
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Stefania Valagussa
grazie per avere condiviso il suo vissuto.
Il suo dolore e la sua preoccupazione sono assolutamente comprensibili. Lei si è impegnata molto in questa relazione, si è messa in gioco ed ha messo in gioco competenze e risorse ma il suo partner in questo momento sta affrontando un momento di grande fatica e tutto appare vano. E' difficile prendersi cura del dolore del suo compagno se lui per primo non se ne riesce ad occuparsene.
In questo momento cerchi di dare spazio anche ai suoi pensieri, vissuti, emozioni e bisogni e si prenda cura di essi...le restituirà serenità e lucidità
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Stefania Valagussa
Carissima, la sua richiesta è piena di affetto e di preoccupazione per il suo fidanzato. Purtroppo però questa è l’unica variabile che non è nel suo controllo. Nonostante si sia messa a disposizione in tanti modi diversi, questo non è bastato per aiutare lui ad uscire dal ‘buco’ nel quale si trova adesso. E non perché non sia stata brava abbastanza o non ci abbia provato abbastanza. Ma perché l’unica persona che può aiutare il suo fidanzato è lui stesso, chiedendo un aiuto professionale ad esempio ad uno psicologo o psicoterapeuta. Ciò che può fare per se stessa invece è un’altra cosa. Chiedersi per quanto tempo vuole restare ad aspettare che passi e se quello che vede nel suo presente la soddisfa e le piace a sufficienza per poter restare.
Resto a disposizione per tutto.
Un caro abbraccio.
S. L.
Resto a disposizione per tutto.
Un caro abbraccio.
S. L.
Buongiorno. Di fronte ad una situazione così dolorosa e destabilizzante penso che sia sensato porsi le domande che lei si pone, ma anche prendersi del tempo dedicato esplicitamente a riflettere.
Per questo le propongo un colloquio online di tipo conoscitivo, dopo il quale decideremo insieme se e come continuare.
Per questo le propongo un colloquio online di tipo conoscitivo, dopo il quale decideremo insieme se e come continuare.
Buonasera gentile utente, leggendo la sua condivisione mi sono nate alcune riflessioni sull'investimento affettivo nello stare con un'altra persona e sui costi che a volte produce. Dalla sua descrizione sembra che vi stiate confrontando su dimensioni diverse o poco allineate che immagino producano molta frustrazione. Poter valutare la propria "scelta di vita" come inadeguata e quindi introdurre dei cambiamenti è un passaggio importante che ognuno ha il diritto di viversi nei tempi e nei modi che desidera, quindi non mi stupisce che la richiesta di una negoziazione per "una via di mezzo" non abbia prodotto effetti sufficienti. Probabilmente lasciandovi si produrrà un'allentamento delle tensioni che potrebbe favorirne forse uno sviluppo alternativo. Rimangono per ora, immagino, sentimenti di frustrazione e dolore con i quali si dovrà confrontare per la sua personale crescita. Restando a sua disposizione per ogni chiarimento le auguro una buona serata. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Buonasera, Grazie per aver condiviso il suo disagio e la sua preoccupazione su questa piattaforma. E’ già un primo passo l’avere esplicitato la Sua difficoltà perché sta cercando di trovare una soluzione per sé e per il Suo rapporto affettivo. Riterrei importante per Lei approfondire vari aspetti della situazione, ma soprattutto dei suoi pensieri, vissuti emotivi, aspettative e desideri. Solo costruendo fiducia in se stessi e nella relazione si può raggiungere il benessere sperato. Potrebbe/potreste considerare di intraprendere un percorso individuale o di coppia. Sono a disposizione se mi volesse contattare, online oppure in presenza a Brescia. Un caro saluto, dott.sa Elena Pedrini
Carissima, mi dispiace per questa sua sofferenza; da quanto scrive il suo ragazzo sembra vivere degli stati depressivi che meriterebbero di essere approfonditi. Mi sento tuttavia di suggerire anche a lei di rivolgersi ad un professionista ed avviare una consulenza psicologica finalizzata ad elaborare quanto accaduto. Resto a disposizione per qualsiasi cosa, anche da remoto, qualora lei lo ritenesse opportuno. Cordiali saluti. Dottor Montanaro.
Cara utente, come già detto da altri colleghi probabilmente il suo fidanzato soffre di stati depressivi che andrebbero approfonditi e curati personalmente. Capisco il bene e l'amore che prova per lui però non può pensare di cadere a fondo con lui, e nemmeno di salvarlo.
Carissima Utente, mi dispiace per la sofferenza che sta vivendo.. è più che normale preoccuparsi per la persona amata. Molto probabilmente, il suo fidanzato è depresso ed è opportuno che intraprenda un percorso psicologico. Lei da sola non può pensare di occuparsi di questa situazione perché finirebbe per vivere un senso di impotenza tale che la farebbe vivere un’intensa frustrazione e la farebbe stare ancora più male. Inoltre, sarebbe opportuno, che desse anche il giusto spazio al suo sentire. Mi rendo disponibile per consulenze anche da remoto. Dott.ssa Angela M. Zanfanti
Gentile utenze, grazie della condivisione.
Spesso quando amiamo fortemente qualcuno, proviamo a fare di tutto, ci vorremmo quasi sostituire pur di essere utili. Molte a volte però questo non basta, perché è molto difficile riuscire ad essere per l'altro nella misura in cui pensiamo che saremmo per noi stessi. È qualcosa che va fuori dal nostro controllo. Posso solo immaginare la sofferenza e la frustrazione, che può provare.
Quello che lei ha fatto è molto altruistic, ma il rischio è quello di non riuscire più a vedere lei stessa e i suoi bisogni.
Ha già provato a consigliargli un aiuto terzo?
Resto a sua disposizione, cordialmente Dott. Ssa Gabriella Caracciolo
Spesso quando amiamo fortemente qualcuno, proviamo a fare di tutto, ci vorremmo quasi sostituire pur di essere utili. Molte a volte però questo non basta, perché è molto difficile riuscire ad essere per l'altro nella misura in cui pensiamo che saremmo per noi stessi. È qualcosa che va fuori dal nostro controllo. Posso solo immaginare la sofferenza e la frustrazione, che può provare.
Quello che lei ha fatto è molto altruistic, ma il rischio è quello di non riuscire più a vedere lei stessa e i suoi bisogni.
Ha già provato a consigliargli un aiuto terzo?
Resto a sua disposizione, cordialmente Dott. Ssa Gabriella Caracciolo
Salve, da quello che leggo mi sembra di capire che il suo ragazzo sta vivendo un periodo di forte sconforto e capisco che non sia facile stargli vicino, soprattutto dopo che ha provato più volte "a fare" qualcosa per superare la situazione di impasse. Credo che in questo momento lei non possa esserle d'aiuto, ma probabilmente il suo ragazzo ha bisogno del sostegno di un professionista per superare il suo malessere. In queste situazioni è comprensibile voler allontanarsi perché il malessere dell'altro ci influenza profondamente e ci fa stare male, anche considerando l'impotenza che si sente a stargli vicino. In questo momento per lei potrebbe essere d'aiuto avere uno spazio d'ascolto in cui poter dare voce altre proprie emozioni e ritrovare se stessa.
Grazie per aver condiviso la sua esperienza, che deve essere davvero difficile. La situazione che descrive è complessa: da un lato c'è il forte legame affettivo con il suo ragazzo, dall'altro c'è la frustrazione per la mancanza di connessione e iniziativa da parte sua. Sembra che il suo ragazzo stia vivendo un momento di grande difficoltà emotiva, probabilmente legato alla sua autostima e al senso di fallimento. Questo può comportare una sorta di isolamento che rende difficile la relazione. È comprensibile che lei voglia tornare alla normalità, ma è importante ricordare che il suo ragazzo potrebbe aver bisogno di supporto professionale per affrontare le sue difficoltà psicologiche. D'altro canto, anche lei ha bisogno di attenzione verso i suoi bisogni emotivi, senza sentirsi sopraffatta dalla situazione. In questo momento potrebbe essere utile parlare apertamente con lui, chiedendogli come vede il futuro della relazione e se è disposto a cercare aiuto. Talvolta un po' di spazio per riflettere può aiutare entrambi a fare chiarezza. Prendersi cura di sé è fondamentale per non perdere di vista i propri bisogni. Sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
Mi dispiace molto per il dolore che stai affrontando. È evidente che ami il tuo ex ragazzo e che la decisione di lasciarlo è stata estremamente difficile per te. La situazione che hai descritto, con il suo malessere e la mancanza di iniziativa, avrebbe messo a dura prova qualsiasi relazione, specialmente perché lui si trova in un momento di grande difficoltà personale.
La tua frustrazione e il tuo senso di repressione sono comprensibili. Desideravi una via di mezzo, un compromesso che potesse rendere sostenibile la relazione, ma il suo stato emotivo e psicologico sembrava impedire qualsiasi cambiamento. È importante ricordare che, per quanto tu voglia aiutarlo e sostenerlo, anche tu meriti una relazione che ti faccia sentire amata, apprezzata e valorizzata.
Potresti prendere in considerazione di parlargli di nuovo, se senti di voler tentare di ricostruire il rapporto. Una conversazione aperta e sincera su ciò che entrambi desiderate e sui limiti che ciascuno di voi ha potrebbe aiutare a chiarire se c'è possibilità di andare avanti insieme. Allo stesso tempo, è cruciale che lui si prenda cura di sé e affronti il suo malessere, magari con l'aiuto di un professionista.
Se senti di non poter più sostenere questa situazione, è importante dare priorità al tuo benessere e al tuo futuro. Non è facile, ma riflettere su ciò che desideri davvero e su ciò che ti fa stare meglio ti aiuterà a trovare la strada giusta.
Hai mostrato molta maturità nell'affrontare tutto questo. Se vuoi parlare ulteriormente o esplorare come gestire questa fase della tua vita, sono qui per te.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
La tua frustrazione e il tuo senso di repressione sono comprensibili. Desideravi una via di mezzo, un compromesso che potesse rendere sostenibile la relazione, ma il suo stato emotivo e psicologico sembrava impedire qualsiasi cambiamento. È importante ricordare che, per quanto tu voglia aiutarlo e sostenerlo, anche tu meriti una relazione che ti faccia sentire amata, apprezzata e valorizzata.
Potresti prendere in considerazione di parlargli di nuovo, se senti di voler tentare di ricostruire il rapporto. Una conversazione aperta e sincera su ciò che entrambi desiderate e sui limiti che ciascuno di voi ha potrebbe aiutare a chiarire se c'è possibilità di andare avanti insieme. Allo stesso tempo, è cruciale che lui si prenda cura di sé e affronti il suo malessere, magari con l'aiuto di un professionista.
Se senti di non poter più sostenere questa situazione, è importante dare priorità al tuo benessere e al tuo futuro. Non è facile, ma riflettere su ciò che desideri davvero e su ciò che ti fa stare meglio ti aiuterà a trovare la strada giusta.
Hai mostrato molta maturità nell'affrontare tutto questo. Se vuoi parlare ulteriormente o esplorare come gestire questa fase della tua vita, sono qui per te.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
quello che stai vivendo è una situazione estremamente dolorosa e complessa, dove due persone che si amano si trovano bloccate in un momento di crisi che sembra senza via d'uscita. La tua sofferenza è del tutto comprensibile e la decisione che hai preso, seppur difficile, dimostra una maturità emotiva importante.
Il tuo ragazzo sta attraversando un periodo di profondo malessere e crisi personale. Quando parla di sentirsi "estremamente infelice", di non volersi bene, di riuscire a malapena ad alzarsi dal letto, sta descrivendo un livello di sofferenza che va oltre il semplice stress universitario. In questo stato, anche le attività che prima davano piacere - come passare del tempo con te, uscire, fare progetti - diventano montagne insormontabili.
La tua frustrazione è legittima. Essere la sola confidente di una persona che sta così male è un carico emotivo enorme, soprattutto quando si è giovani e si dovrebbe vivere la relazione con leggerezza e condivisione di esperienze. Ti sei trovata nel ruolo di supporto costante, ma allo stesso tempo privata della reciprocità e della gioia che una relazione dovrebbe offrire.
Il conflitto tra "lo sostengo e aspetto" e "sono frustrata perché non condividiamo nessuna esperienza" è il cuore del problema. Entrambi i sentimenti sono validi, e questa tensione ti ha portata a una scelta difficile ma comprensibile. Non puoi essere contemporaneamente la ragazza che supporta e quella che aspetta indefinitamente che la situazione cambi.
È importante che tu capisca che non è colpa tua se lui non riesce a "fare di più". Quando una persona è in una fase di così intenso malessere, anche i "piccoli sforzi" possono sembrare impossibili. Il fatto che lui dica che "già è tanto che riesce ad alzarsi dal letto" è un indicatore di quanto sia profondo il suo disagio.
La tua sensazione che il problema fosse "risolvibile" è comprensibile, ma probabilmente sottovalutava la gravità della situazione di lui. Quando una persona vive un periodo così buio, anche le richieste apparentemente semplici possono sembrare insormontabili.
Il tuo dolore per aver interrotto una relazione in cui entrambi credevano di avere un futuro insieme è straziante. Ma a volte l'amore non basta se le circostanze rendono impossibile una relazione sana. Potresti aver fatto la scelta giusta nel proteggerti da una situazione che ti stava causando sempre più sofferenza.
Se vuoi davvero esplorare la possibilità di tornare insieme, questo dovrebbe accadere solo se lui riconosce la necessità di cercare aiuto professionale per il suo malessere. Una relazione non può essere il solo supporto per una persona che sta attraversando una crisi così profonda.
Nel frattempo, prenditi cura di te stessa. Hai fatto una scelta coraggiosa nel riconoscere i tuoi limiti e non c'è nulla di sbagliato nell'aver bisogno di una relazione che ti nutra invece di prosciugarti emotivamente.
Il tuo ragazzo sta attraversando un periodo di profondo malessere e crisi personale. Quando parla di sentirsi "estremamente infelice", di non volersi bene, di riuscire a malapena ad alzarsi dal letto, sta descrivendo un livello di sofferenza che va oltre il semplice stress universitario. In questo stato, anche le attività che prima davano piacere - come passare del tempo con te, uscire, fare progetti - diventano montagne insormontabili.
La tua frustrazione è legittima. Essere la sola confidente di una persona che sta così male è un carico emotivo enorme, soprattutto quando si è giovani e si dovrebbe vivere la relazione con leggerezza e condivisione di esperienze. Ti sei trovata nel ruolo di supporto costante, ma allo stesso tempo privata della reciprocità e della gioia che una relazione dovrebbe offrire.
Il conflitto tra "lo sostengo e aspetto" e "sono frustrata perché non condividiamo nessuna esperienza" è il cuore del problema. Entrambi i sentimenti sono validi, e questa tensione ti ha portata a una scelta difficile ma comprensibile. Non puoi essere contemporaneamente la ragazza che supporta e quella che aspetta indefinitamente che la situazione cambi.
È importante che tu capisca che non è colpa tua se lui non riesce a "fare di più". Quando una persona è in una fase di così intenso malessere, anche i "piccoli sforzi" possono sembrare impossibili. Il fatto che lui dica che "già è tanto che riesce ad alzarsi dal letto" è un indicatore di quanto sia profondo il suo disagio.
La tua sensazione che il problema fosse "risolvibile" è comprensibile, ma probabilmente sottovalutava la gravità della situazione di lui. Quando una persona vive un periodo così buio, anche le richieste apparentemente semplici possono sembrare insormontabili.
Il tuo dolore per aver interrotto una relazione in cui entrambi credevano di avere un futuro insieme è straziante. Ma a volte l'amore non basta se le circostanze rendono impossibile una relazione sana. Potresti aver fatto la scelta giusta nel proteggerti da una situazione che ti stava causando sempre più sofferenza.
Se vuoi davvero esplorare la possibilità di tornare insieme, questo dovrebbe accadere solo se lui riconosce la necessità di cercare aiuto professionale per il suo malessere. Una relazione non può essere il solo supporto per una persona che sta attraversando una crisi così profonda.
Nel frattempo, prenditi cura di te stessa. Hai fatto una scelta coraggiosa nel riconoscere i tuoi limiti e non c'è nulla di sbagliato nell'aver bisogno di una relazione che ti nutra invece di prosciugarti emotivamente.
Buongiorno, la situazione che descrive è molto dolorosa e anche molto complessa sul piano emotivo. Da una parte c’è un legame affettivo forte, un sentimento che entrambi riconoscete, dall’altra c’è un momento di grande fatica per il suo compagno che, inevitabilmente, sta cambiando profondamente il modo in cui la vostra relazione viene vissuta. È comprensibile che lei si senta divisa tra il desiderio di sostenerlo e l’esigenza altrettanto legittima di non annullarsi, di continuare a sentirsi viva, desiderata, parte di una coppia che condivide non solo la difficoltà ma anche la vita. Lei non sta chiedendo la luna. Sta chiedendo di poter trovare un minimo di spazio per voi, per le esperienze, per l’intimità che non sia solo chiudersi in casa a dormire o guardare un film. Quando questo viene a mancare per mesi, è normale che nascano frustrazione, tristezza, senso di solitudine e anche angoscia. E non c’è nulla di egoistico in questo. L’amore non è solo resistenza al dolore dell’altro, è anche incontro, scambio, presenza reciproca. Allo stesso tempo, dalle sue parole si percepisce quanto il suo compagno sia in un momento di profondo malessere. Il fatto che viva solo per lo studio, che si isoli dagli amici, che non riesca a trovare energie per altro, racconta una sofferenza che occupa tutta la sua mente. In questo stato è probabile che lui non riesca a dare ciò che lei giustamente desidera, non per mancanza di amore, ma perché è come se avesse tutte le risorse bloccate dalla fatica che sta vivendo dentro. Il punto più delicato, però, è quello che sta succedendo a lei. Lei ha provato ad aspettare, a proporre, a comprendere, a mediare, ma dentro di sé qualcosa si è spezzato perché si è sentita sempre più repressa, sempre più messa da parte. Questo è un segnale importante. Non significa che lei non lo ami abbastanza, significa che anche lei ha dei bisogni emotivi che non possono restare in silenzio troppo a lungo senza presentare il conto. Quando lui dice che per ora questo problema è insormontabile e che già fatto tanto riuscire ad alzarsi dal letto e andare a tirocinio, sta esprimendo il suo limite attuale. Quando lei dice che per lei il problema sarebbe risolvibile con una via di mezzo, sta esprimendo il suo bisogno. Qui non c’è un torto e una ragione, ci sono due livelli di sofferenza che al momento non riescono a incontrarsi. La scelta di fermarsi, di dirgli che così non era più sostenibile, non è stata una punizione né un abbandono, ma un modo per proteggere anche se stessa. È normale che ora vi sentiate entrambi male. Quando una relazione si interrompe pur in presenza di amore, il dolore è spesso ancora più forte perché non c’è un cattivo da odiare, c’è solo una situazione che non funziona. Il suo desiderio di tornare a come prima è umano e comprensibile. Però è importante essere onesti con se stessi: tornare a come prima non dipende solo dalla volontà o dall’amore. Dipende dalla possibilità reale che entrambi possiate stare in una relazione in cui nessuno dei due si senta schiacciato. Lei non può guarire il suo compagno con l’amore, e allo stesso tempo non può rinunciare a tempo indeterminato alla sua vita, alle esperienze, alla gioia della condivisione sperando che prima o poi tutto torni come era. Questo periodo può essere visto come una fase di grande dolore, ma anche come un momento in cui entrambi siete chiamati, ciascuno per sé, a guardare dentro cosa vi serve davvero per stare bene, non solo per restare insieme. Se un domani lui riuscirà a ritrovare un po’ di spazio per la relazione e lei sentirà di poter tornare senza annullarsi, allora sarà possibile valutare un riavvicinamento più sano. Ma se il ritorno fosse solo per non sentire il vuoto, il rischio sarebbe di ripetere la stessa sofferenza. Lei oggi non deve decidere tutto e subito. Può darsi il permesso di stare nel dolore, di sentire la mancanza, la confusione, i dubbi. Può anche guardare con rispetto quello che ha fatto, perché non è facile scegliere di fermarsi quando si ama. Questo dice che dentro di sé c’è una parte che vuole vivere una relazione che non sia solo sacrificio. Il futuro che immaginavate insieme oggi fa male perché sembra sfumato, ma questo non cancella ciò che c’è stato né ciò che siete stati l’uno per l’altra. In questo momento la cosa più importante è che lei non si perda nel tentativo di salvare una situazione che, ora come ora, la stava consumando. resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
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