Buonasera, ultimamente sto attraversando un periodo di forte stress, tristezza e depressione. Ho 24
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Buonasera,
ultimamente sto attraversando un periodo di forte stress, tristezza e depressione. Ho 24 anni e mi sono laureata da poco, ma mi sento come un guscio vuoto. Ho rifiutato diverse opportunità che mi erano capitate, come la possibilità di fare un dottorato o l'ammissione a un importante accademia. Poi me ne sono pentita, credendo di aver rovinato la mia vita per sempre.
Ora mi sto lentamente riprendendo, anche se noto che non riesco più a concentrarmi come prima. Non riesco a leggere per più di dieci minuti, ma soprattutto non riesco a scrivere. La scrittura è sempre stata una parte di me, ma adesso fatico anche a capire dove mettere le virgole. Mi blocco spesso, ho svariate inibizioni grammaticali e anche quando parlo mi chiedo continuamente se la frase che sto pronunciando sia corretta. Tutto quello che voglio dire si perde nei meandri più oscuri della mia testa, non riesco a completare i pensieri, avverto una povertà di pensiero e linguaggio. Quando leggo cose scritte in passato reputo impossibile che sia stata proprio io a scriverle, sono diventata molto lenta, meno prolissa, le cose richiedono un sacco di tempo. Un sacco.
Inoltre non leggo più libri e passo molto tempo sul telefono. Guardo cose che nemmeno mi interessano e poi soffro per il tempo perso.
Non so cosa fare per uscire da questa situazione. Cosa suggerite?
Vi ringrazio in anticipo
ultimamente sto attraversando un periodo di forte stress, tristezza e depressione. Ho 24 anni e mi sono laureata da poco, ma mi sento come un guscio vuoto. Ho rifiutato diverse opportunità che mi erano capitate, come la possibilità di fare un dottorato o l'ammissione a un importante accademia. Poi me ne sono pentita, credendo di aver rovinato la mia vita per sempre.
Ora mi sto lentamente riprendendo, anche se noto che non riesco più a concentrarmi come prima. Non riesco a leggere per più di dieci minuti, ma soprattutto non riesco a scrivere. La scrittura è sempre stata una parte di me, ma adesso fatico anche a capire dove mettere le virgole. Mi blocco spesso, ho svariate inibizioni grammaticali e anche quando parlo mi chiedo continuamente se la frase che sto pronunciando sia corretta. Tutto quello che voglio dire si perde nei meandri più oscuri della mia testa, non riesco a completare i pensieri, avverto una povertà di pensiero e linguaggio. Quando leggo cose scritte in passato reputo impossibile che sia stata proprio io a scriverle, sono diventata molto lenta, meno prolissa, le cose richiedono un sacco di tempo. Un sacco.
Inoltre non leggo più libri e passo molto tempo sul telefono. Guardo cose che nemmeno mi interessano e poi soffro per il tempo perso.
Non so cosa fare per uscire da questa situazione. Cosa suggerite?
Vi ringrazio in anticipo
Buonasera,
quello che descrivi è un momento di grande difficoltà, caratterizzato da stress, insoddisfazione e senso di perdita di controllo. È sentirsi comprensibile smarriti dopo un traguardo importante come la laurea, soprattutto se accompagnato da dubbi sulle scelte fatte. L'esperienza di vuoto, la difficoltà di concentrazione, il blocco nella scrittura e la percezione di una povertà di pensiero e linguaggio possono essere segnali di un sovraccarico mentale ed emotivo, che può portare a sintomi depressivi e ansiosi.
Ti invito innanzitutto a non colpevolizzarti per il tempo perso o per le difficoltà che stai vivendo. È importante affrontare questa fase con gentilezza verso te stessa, cercando di ridurre la pressione che senti nel dover "funzionare" come prima. potresti trarre beneficio da attività che stimolano il benessere mentale, come la Mindfulness, l'esercizio fisico o anche semplici passeggiate senza schermi. Inoltre, potrebbe essere utile riprendere la scrittura senza giudicarti, magari con un diario personale in cui lasciare fluire liberamente i pensieri, senza preoccuparti della forma.
Tuttavia, considerando la profondità del malessere che descrivi, sarebbe consigliabile un supporto psicologico per comprendere meglio le radici di questo blocco e trovare strategie adeguate per superarlo. Rivolgersi a uno specialista può fare la differenza nell'affrontare questo momento con maggiore consapevolezza e serenità.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
quello che descrivi è un momento di grande difficoltà, caratterizzato da stress, insoddisfazione e senso di perdita di controllo. È sentirsi comprensibile smarriti dopo un traguardo importante come la laurea, soprattutto se accompagnato da dubbi sulle scelte fatte. L'esperienza di vuoto, la difficoltà di concentrazione, il blocco nella scrittura e la percezione di una povertà di pensiero e linguaggio possono essere segnali di un sovraccarico mentale ed emotivo, che può portare a sintomi depressivi e ansiosi.
Ti invito innanzitutto a non colpevolizzarti per il tempo perso o per le difficoltà che stai vivendo. È importante affrontare questa fase con gentilezza verso te stessa, cercando di ridurre la pressione che senti nel dover "funzionare" come prima. potresti trarre beneficio da attività che stimolano il benessere mentale, come la Mindfulness, l'esercizio fisico o anche semplici passeggiate senza schermi. Inoltre, potrebbe essere utile riprendere la scrittura senza giudicarti, magari con un diario personale in cui lasciare fluire liberamente i pensieri, senza preoccuparti della forma.
Tuttavia, considerando la profondità del malessere che descrivi, sarebbe consigliabile un supporto psicologico per comprendere meglio le radici di questo blocco e trovare strategie adeguate per superarlo. Rivolgersi a uno specialista può fare la differenza nell'affrontare questo momento con maggiore consapevolezza e serenità.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
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Buonasera,
la ringrazio per aver condiviso apertamente il suo vissuto. Comprendere il periodo di stress e difficoltà che sta attraversando è un primo passo importante. Mi permetta di offrirle alcuni spunti di riflessione.
Innanzitutto, le emozioni di tristezza e stress che descrive sono comprensibili, soprattutto considerando i cambiamenti significativi che ha affrontato recentemente. Il passaggio dalla vita universitaria al mondo post-laurea può essere un periodo molto intenso e carico di aspettative.
Il fatto che la scrittura sia sempre stata una parte importante di sé stessa e che ora si trovi in difficoltà con essa può essere molto frustrante. Potrebbe essere utile esplorare alcune domande:
Quali sono le aspettative che ha verso sé stessa in questo momento di transizione?
Come può creare piccoli momenti di successo per sé stessa per ritrovare gradualmente fiducia nelle sue capacità?
In che modo può limitare l'uso del telefono per dedicare più tempo ad attività che le interessano e che possono nutrire la sua mente?
È possibile che il suo cervello stia ancora adattandosi ai cambiamenti e che la pressione che sente influisca sulla sua capacità di concentrazione. Considerare pratiche che favoriscano il benessere mentale, come la mindfulness o il journaling, potrebbe aiutarla a ritrovare un po' di serenità.
Infine, lavorare con un professionista per esplorare e affrontare queste sfide può offrirle il supporto necessario per uscire da questa situazione.
Cordiali saluti.
la ringrazio per aver condiviso apertamente il suo vissuto. Comprendere il periodo di stress e difficoltà che sta attraversando è un primo passo importante. Mi permetta di offrirle alcuni spunti di riflessione.
Innanzitutto, le emozioni di tristezza e stress che descrive sono comprensibili, soprattutto considerando i cambiamenti significativi che ha affrontato recentemente. Il passaggio dalla vita universitaria al mondo post-laurea può essere un periodo molto intenso e carico di aspettative.
Il fatto che la scrittura sia sempre stata una parte importante di sé stessa e che ora si trovi in difficoltà con essa può essere molto frustrante. Potrebbe essere utile esplorare alcune domande:
Quali sono le aspettative che ha verso sé stessa in questo momento di transizione?
Come può creare piccoli momenti di successo per sé stessa per ritrovare gradualmente fiducia nelle sue capacità?
In che modo può limitare l'uso del telefono per dedicare più tempo ad attività che le interessano e che possono nutrire la sua mente?
È possibile che il suo cervello stia ancora adattandosi ai cambiamenti e che la pressione che sente influisca sulla sua capacità di concentrazione. Considerare pratiche che favoriscano il benessere mentale, come la mindfulness o il journaling, potrebbe aiutarla a ritrovare un po' di serenità.
Infine, lavorare con un professionista per esplorare e affrontare queste sfide può offrirle il supporto necessario per uscire da questa situazione.
Cordiali saluti.
Buonasera, le sue parole trasmettono il senso di vuoto, la sofferenza e la fatica che sta attraversando.
Accade, talvolta, al raggiungimento di un traguardo a lungo perseguito, che emerga un vuoto che ci blocca e ci costringe ad una battuta d'arresto. Di solito però quel dolore che ci sorprende ce lo portavamo dentro da tempo, perciò forse è venuto il tempo di occuparsi di sè e del proprio dolore per ritrovare il senso che in questo momento sembra smarrito. Si cerchi una brava/o terapeuta che sappia aiutarla a trovare nuove consapevolezze. Quello che cerca, il senso, non è fuori da sè che potrà trovarlo.
Buona ricerca, un caro augurio
Accade, talvolta, al raggiungimento di un traguardo a lungo perseguito, che emerga un vuoto che ci blocca e ci costringe ad una battuta d'arresto. Di solito però quel dolore che ci sorprende ce lo portavamo dentro da tempo, perciò forse è venuto il tempo di occuparsi di sè e del proprio dolore per ritrovare il senso che in questo momento sembra smarrito. Si cerchi una brava/o terapeuta che sappia aiutarla a trovare nuove consapevolezze. Quello che cerca, il senso, non è fuori da sè che potrà trovarlo.
Buona ricerca, un caro augurio
Gentile utente, mi colpisce molto quando si descrive come un "guscio vuoto", come se la fine del suo percorso l'abbia svuotata di qualcosa. Cosa pensa di aver perso dopo la fine dell'università? Come mai ha rifiutato le proposte che le sono capitate?
Oggi sembra quasi, da ciò che leggo, che lei non riesca a ritrovare i suoi scopi, si incastra nei sui pensieri tipo: " impossibile che sia stata proprio io a scriverle", "dove mettere le virgole". Potrebbe essere importante fermarsi un attimo è capire cosa è accaduto prima e dopo la laure fino ad oggi.
SI dedichi del tempo, valutando una seduta con uno psicologo che la possa sostenere in questo processo. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Oggi sembra quasi, da ciò che leggo, che lei non riesca a ritrovare i suoi scopi, si incastra nei sui pensieri tipo: " impossibile che sia stata proprio io a scriverle", "dove mettere le virgole". Potrebbe essere importante fermarsi un attimo è capire cosa è accaduto prima e dopo la laure fino ad oggi.
SI dedichi del tempo, valutando una seduta con uno psicologo che la possa sostenere in questo processo. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, grazie per averci scritto, penso che sarebbe utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per poter capire meglio la situazione che sta vivendo e che la sta facendo soffrire. Vedrà che ne trarrà giovamento.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Cordiali saluti.
Dott.ssa Verena Elisa Gomiero
Buonasera,
grazie della sua condivisione. Ha mai fatto un percorso di psicoterapia? Sicuramente sta vivendo un momento di malessere e di disagio con se stessa, e fermarsi in terapia con una persona che ha degli "strumenti", potrebbe aiutarla a definire meglio le cause di questo malessere. Il mio approccio è SISTEMICO RELAZIONALE, indaga ciò il sintomo all'interno della storia famigliare (miti, mandati, copioni).
A disposizione.
In bocca al lupo!
grazie della sua condivisione. Ha mai fatto un percorso di psicoterapia? Sicuramente sta vivendo un momento di malessere e di disagio con se stessa, e fermarsi in terapia con una persona che ha degli "strumenti", potrebbe aiutarla a definire meglio le cause di questo malessere. Il mio approccio è SISTEMICO RELAZIONALE, indaga ciò il sintomo all'interno della storia famigliare (miti, mandati, copioni).
A disposizione.
In bocca al lupo!
Mi dispiace che tu stia attraversando questo periodo difficile. Il blocco che stai vivendo può derivare dallo stress e dalla pressione mentale. Ti suggerisco di darti il permesso di non essere perfetta e di fare piccoli passi, come leggere o scrivere senza giudicarti. Non forzarti, prova a staccare un po' dai social e concediti spazio per te stessa. Parlare con un professionista potrebbe anche aiutarti a superare questo momento. Ricorda che ogni passo, anche piccolo, conta. Sei sulla strada giusta, anche se ora ti sembra difficile.
Dott.ssa Alessia Pontecorvi
Dott.ssa Alessia Pontecorvi
Buongiorno, è un pò difficile fare diagnosi a distanza. Le consiglio di valutare un possibile consulto psicologico o psichiatrico per capire meglio. Potrebbe essere un disturbo a carico dell'umore, quindi di tipo depressivo, a carico del pensiero, come ossessioni o sintomi di base, semplice stress o stanchezza. Insomma è difficile distinguere e dare un parere corretto da qua.
Buonasera,
può accadere che dopo aver affrontato anni di studio intenso ed essere arrivati al traguardo prestabilito, dove si fa leva su tutte le proprie risorse per affrontare lo stress del momento, si rimane poi intrappolati in se stessi, come se si fosse dato tutto. E rimane quel senso di vuoto, di cui parla. E' questo il momento, a mio avviso, di fermarsi, di ritrovare il tempo per se stessi. Il blocco che sta affrontando, in vari ambiti, sembra volerle dire qualcosa. Non abbia fretta, ma si conceda del tempo per recuperare e far recuperare al suo corpo e alla sua mente, ciò che l'ha messa a dura prova. Riuscirà senz'altro a ritrovare le proprie funzionalità se si darà il tempo. Il tempo di potersi dedicare a lei, anche attraverso un percorso terapeutico, in cui potrà affrontare l'aspetto emotivo e che si cela dietro questo blocco.
Dott.ssa Virginia Mancini
può accadere che dopo aver affrontato anni di studio intenso ed essere arrivati al traguardo prestabilito, dove si fa leva su tutte le proprie risorse per affrontare lo stress del momento, si rimane poi intrappolati in se stessi, come se si fosse dato tutto. E rimane quel senso di vuoto, di cui parla. E' questo il momento, a mio avviso, di fermarsi, di ritrovare il tempo per se stessi. Il blocco che sta affrontando, in vari ambiti, sembra volerle dire qualcosa. Non abbia fretta, ma si conceda del tempo per recuperare e far recuperare al suo corpo e alla sua mente, ciò che l'ha messa a dura prova. Riuscirà senz'altro a ritrovare le proprie funzionalità se si darà il tempo. Il tempo di potersi dedicare a lei, anche attraverso un percorso terapeutico, in cui potrà affrontare l'aspetto emotivo e che si cela dietro questo blocco.
Dott.ssa Virginia Mancini
Buonasera, grazie per aver condiviso la sua esperienza. È molto difficile attraversare un periodo di stress e frustrazione come quello che descrive. La sensazione di "guscio vuoto", le difficoltà di concentrazione e di espressione di sé (come nell'attività della scrittura, in quelle parole che si perdono "nei meandri oscuri della sua testa") sono comuni in momenti di forte stress e depressione. Immagino la paura che può aver avuto nel lasciar andare determinate occasioni, ma in certi momenti della vita dobbiamo prima poterci prendere cura di noi, ma è molto importante non affrontare tutto questo da sola: le suggerisco di rivolgersi ad un/una professionista che possa supportarla nell'elaborare questo momento, aiutarla a comprendere cosa l'abbia portata a vivere queste difficoltà e fornirle gli strumenti necessari per affrontarle. Inoltre, con l'aiuto del/la terapeuta potrebbe capire se fosse necessaria anche una consulenza medica per escludere altre concause al suo malessere e valutare se si rende utile una terapia farmacologica, almeno inizialmente per stabilizzare la situazione, e aiutarla nel lavoro su di sé.
Le faccio i miei auguri e spero possa presto stare meglio.
Dott.ssa Eleonora Donatelli
Le faccio i miei auguri e spero possa presto stare meglio.
Dott.ssa Eleonora Donatelli
Buonasera mi dispiace molto per le difficoltà che sta vivendo e per il senso di pentimento rispetto alle opportunità che ha rifiutato. Il quadro sintomatologico che descrive chiaramente e che immagino la preoccupi, avrebbe bisogno di essere maggiormente approfondito ed indagato. Per tale ragione é difficile poterle dare dei suggerimenti o indicazioni. Penso che sia opportuno, per aiutarla ad essere gradualmente accompagnata fuori da questa situazione, che si rivolga ad uno psicoterapeuta con il quale analizzare e comprendere meglio la sua situazione. Spero che quanto le ho scritto le potrà essere utile. Non esisti a contattarmi qualora ne sentisse il bisogno.
Salve gentile utente, credo che le sue esperienze “perse” che, per altre condizioni non citate, hanno creato in lei una vera e propria frattura nella sua auto efficacia e autostima. Questa supposizione che solo in superficie può spiegare ciò che le sta accadendo, dovrebbe essere analizzata in profondità in un lavoro di analisi personale.
Cordialmente.
Dott.ssa Elda Valente
Cordialmente.
Dott.ssa Elda Valente
Gent. Utente, da quanto scrive, sembra che stia attraversando un periodo di grande stress e tristezza, con difficoltà a concentrarsi, leggere e scrivere. Questi blocchi cognitivi potrebbero derivare da un sovraccarico emotivo e da pensieri negativi legati a scelte passate. Un approccio cognitivo-comportamentale (CBT) potrebbe aiutarla a rivedere e modificare questi pensieri, superando le difficoltà cognitive. Inoltre, pratiche come la mindfulness e un percorso terapeutico potrebbero aiutarla a ritrovare il controllo e a recuperare progressivamente le sue capacità. La situazione, pur difficile, è affrontabile con il giusto supporto. Le auguro di cuore una pronta ripresa. Cordialmente, Dott.ssa Arianna Moroni
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
dalla situazione che descrive sembrerebbe che possa fare al caso suo iniziare un percorso psicologico, quanto meno come sostegno in questo periodo per lei piuttosto delicato. Purtroppo non ci sono altri suggerimenti "concreti" che si potrebbero dare in una sede come questa, ma lasciare la valutazione a un professionista a seguito di alcuni colloqui psicologici.
Come ha suggerito lei stessa, può darsi sembra plausibile che questo momento tra la fine degli studi e i rifiuti per le opportunità lavorative abbiano significati qualcosa per lei, varrebbe sicuramente la pena approfondire.
Saluti.
dalla situazione che descrive sembrerebbe che possa fare al caso suo iniziare un percorso psicologico, quanto meno come sostegno in questo periodo per lei piuttosto delicato. Purtroppo non ci sono altri suggerimenti "concreti" che si potrebbero dare in una sede come questa, ma lasciare la valutazione a un professionista a seguito di alcuni colloqui psicologici.
Come ha suggerito lei stessa, può darsi sembra plausibile che questo momento tra la fine degli studi e i rifiuti per le opportunità lavorative abbiano significati qualcosa per lei, varrebbe sicuramente la pena approfondire.
Saluti.
Ciao, quello che descrivi trasmette tutta la fatica di questo periodo. È come se qualcosa dentro di te si fosse spento, lasciandoti in un posto che non riconosci più. E quando perdiamo il contatto con parti di noi che ci hanno sempre definito – come la scrittura nel tuo caso – può fare davvero paura.
Le parole che prima venivano da sole ora sembrano bloccate, i pensieri si disperdono, il tempo scivola via senza lasciarti soddisfatta… Ma questo non significa che tu abbia perso davvero la tua capacità di scrivere, di pensare, di creare. Forse, in questo momento, la tua mente sta semplicemente chiedendo tempo e spazio per riprendersi da un periodo molto difficile.
Non sei sola in questa sensazione di blocco, e non è qualcosa di irrisolvibile. A volte, più ci si sforza di “tornare come prima”, più ci si sente fermi. Magari il primo passo potrebbe essere proprio quello di darti un po’ di respiro, senza la paura di dover dimostrare subito qualcosa. Le parole, le idee e la voglia di esprimerti possono tornare, anche in modi nuovi e inaspettati, ma prima forse devono passare per l'accettazione di se stessi, del modo in cui si sta cambiando e di come le traiettorie possano evolvere. Penso possa essere utile per te concederti lo spazio di osservare tutto questo con lenti diverse.
Resto a disposizione, ti mando un saluto!
Le parole che prima venivano da sole ora sembrano bloccate, i pensieri si disperdono, il tempo scivola via senza lasciarti soddisfatta… Ma questo non significa che tu abbia perso davvero la tua capacità di scrivere, di pensare, di creare. Forse, in questo momento, la tua mente sta semplicemente chiedendo tempo e spazio per riprendersi da un periodo molto difficile.
Non sei sola in questa sensazione di blocco, e non è qualcosa di irrisolvibile. A volte, più ci si sforza di “tornare come prima”, più ci si sente fermi. Magari il primo passo potrebbe essere proprio quello di darti un po’ di respiro, senza la paura di dover dimostrare subito qualcosa. Le parole, le idee e la voglia di esprimerti possono tornare, anche in modi nuovi e inaspettati, ma prima forse devono passare per l'accettazione di se stessi, del modo in cui si sta cambiando e di come le traiettorie possano evolvere. Penso possa essere utile per te concederti lo spazio di osservare tutto questo con lenti diverse.
Resto a disposizione, ti mando un saluto!
Buonasera, da ciò che descrive, emerge un periodo di grande stress e autocritica che sta incidendo profondamente sul suo benessere e sulle sue capacità cognitive, influenzando la concentrazione, la fluidità del pensiero e l’espressione scritta. È comprensibile che il senso di smarrimento e il continuo rimuginare sulle scelte passate possano alimentare questa sensazione di blocco.
Piuttosto che considerare le decisioni prese come errori irreparabili, potrebbe provare a vederle come parte di un percorso in evoluzione, senza lasciarsi definire da esse. Spesso, il perfezionismo e l’autocritica accentuano l’ansia e la difficoltà a riprendere il controllo. Concedersi il diritto di sbagliare, di sperimentare e di prendersi il proprio tempo potrebbe aiutarla a ridurre la pressione che sente su di sé.
Per quanto riguarda la difficoltà di concentrazione e l’inibizione nella lettura e nella scrittura, potrebbe essere utile riprendere queste attività in modo graduale, senza imporsi aspettative elevate, magari partendo da testi brevi. Anche il tempo trascorso sul telefono, se percepito come un rifugio che genera frustrazione, potrebbe essere gestito in modo più consapevole, cercando di limitarlo gradualmente e sostituendolo con attività che le diano maggiore soddisfazione.
Se questa fase di difficoltà dovesse persistere o risultare particolarmente dolorosa, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a elaborare i suoi vissuti e a ritrovare un equilibrio.
Si conceda tempo e gentilezza verso se stessa.
Se lo desidera, può prenotare un incontro per analizzare insieme la situazione e individuare le strategie più adatte al suo benessere personale. Uscire da questa fase è possibile, un passo alla volta. Un caro saluto!
Piuttosto che considerare le decisioni prese come errori irreparabili, potrebbe provare a vederle come parte di un percorso in evoluzione, senza lasciarsi definire da esse. Spesso, il perfezionismo e l’autocritica accentuano l’ansia e la difficoltà a riprendere il controllo. Concedersi il diritto di sbagliare, di sperimentare e di prendersi il proprio tempo potrebbe aiutarla a ridurre la pressione che sente su di sé.
Per quanto riguarda la difficoltà di concentrazione e l’inibizione nella lettura e nella scrittura, potrebbe essere utile riprendere queste attività in modo graduale, senza imporsi aspettative elevate, magari partendo da testi brevi. Anche il tempo trascorso sul telefono, se percepito come un rifugio che genera frustrazione, potrebbe essere gestito in modo più consapevole, cercando di limitarlo gradualmente e sostituendolo con attività che le diano maggiore soddisfazione.
Se questa fase di difficoltà dovesse persistere o risultare particolarmente dolorosa, un supporto psicologico potrebbe aiutarla a elaborare i suoi vissuti e a ritrovare un equilibrio.
Si conceda tempo e gentilezza verso se stessa.
Se lo desidera, può prenotare un incontro per analizzare insieme la situazione e individuare le strategie più adatte al suo benessere personale. Uscire da questa fase è possibile, un passo alla volta. Un caro saluto!
Gentile utente, la sensazione di sentirsi come "un guscio vuoto" rende l'idea di smarrimento e angoscia che probabilmente sta provando in questo periodo. Avere difficoltà nel concentrarsi, nello scrivere ed organizzare i pensieri è sicuramente sintomo di stress e di un sovraccarico emotivo. Quando guardiamo le cose da una sola angolazione possono sembrarci montagne insormontabili ma se proviamo ad ampliare e fare qualche passo indietro è possibile scorgere altre possibilità e le situazioni che ora spaventano possono risultare meno angoscianti. Sicuramente trovare uno spazio in cui potersi confrontare con un esperto (psicologo o psicoterapeuta) può essere un primo passo per affrontare il disagio che ora sta vivendo e stare meglio.
Nella speranza di esserle stata di aiuto. Un caro saluto.
Dott.ssa Raffaella Del Vasto.
Nella speranza di esserle stata di aiuto. Un caro saluto.
Dott.ssa Raffaella Del Vasto.
Buongiorno,
le suggerirei di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di poter meglio comprendere il significato delle sue difficoltà attuali. Vedrà che con l'aiuto di uno specialista potrà tornare a vivere la sua vita con serenità.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
le suggerirei di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di poter meglio comprendere il significato delle sue difficoltà attuali. Vedrà che con l'aiuto di uno specialista potrà tornare a vivere la sua vita con serenità.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera, ciò che descrive, tristezza profonda, calo della concentrazione, blocchi cognitivi e senso di colpa, è compatibile con uno stato depressivo reattivo, probabilmente legato a un momento di passaggio delicato, come l’uscita dal percorso universitario e la pressione sulle scelte future.
Il fatto che lei si stia “lentamente riprendendo” è un segnale positivo, ma i sintomi persistenti richiedono attenzione. Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia individuale, meglio se in ambito umanistico o con approccio integrato, per lavorare sull’autostima, sulla gestione del perfezionismo e del rimpianto, oltre che sul recupero della sua creatività e identità espressiva.
Il blocco nella scrittura e nel linguaggio non è una perdita definitiva, ma spesso una risposta della mente allo stress e all’ansia. Non è troppo tardi per ricominciare. Chiedere supporto ad uno psicoterapeuta è il primo passo per ritrovare sé stessa. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Il fatto che lei si stia “lentamente riprendendo” è un segnale positivo, ma i sintomi persistenti richiedono attenzione. Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia individuale, meglio se in ambito umanistico o con approccio integrato, per lavorare sull’autostima, sulla gestione del perfezionismo e del rimpianto, oltre che sul recupero della sua creatività e identità espressiva.
Il blocco nella scrittura e nel linguaggio non è una perdita definitiva, ma spesso una risposta della mente allo stress e all’ansia. Non è troppo tardi per ricominciare. Chiedere supporto ad uno psicoterapeuta è il primo passo per ritrovare sé stessa. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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